L osservatorio Regionale Orme Tav

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1 L osservatorio Regionale Orme Tav Sintesi del flusso informativo gestito dall Osservatorio Orme-Tav nel periodo gennaio - giugno a cura di Marco Dalmasso, Maria Luisa Debernardi, Osvaldo Pasqualini, Ermes Rizzioli, Lucia Romano, Antonella Bena In questo rapporto sono riportate le informazioni relative ai cantieri di costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Novara raccolte dall osservatorio ORME- TAV; esse riguardano i seguenti argomenti: Ditte dei consorzi costruttori della linea alta capacità Torino - Novara e in appalto e subappalto; Lavoratori addetti alla costruzione ed attività svolta dai suddetti lavoratori presso i cantieri; occorsi presso i cantieri. Le imprese Nel primo semestre sono state autorizzate a lavorare sui cantieri 608 : 104 collaborano con Orme-TAV con una copertura del 91% dei lavoratori L impiego di imprese locali è pari al 50%; i lavoratori di tali imprese ricoprono quasi la metà della manodopera totale Le imprese autorizzate da TAV ai sensi della Legge quadro in materia di lavori pubblici Merloni Ter n 109/94 al 30 giugno risultano 608, mentre il numero totale delle imprese di cui l Osservatorio è venuto a conoscenza tramite le diverse fonti cui fa riferimento sono 943, numero comprendente anche imprese che non rientrano nella legge citata. Il numero delle imprese operanti nella costruzione dell alta velocità nella tratta monitorata è pertanto elevato e comprende, oltre alle imprese impegnate nella costruzione propriamente detta, anche quelle impegnate in prestazione di servizi, forniture e noleggi. La loro collaborazione non è uniforme e sempre di buona qualità; l Osservatorio Regionale Monitoraggio Epidemiologico (Orme-TAV) ha dunque definito un sottoinsieme di imprese cosiddette, ossia un gruppo omogeneo di che rispondono correttamente a quanto richiesto con il Protocollo Tecnico siglato da Osservatorio, TAV e CAVTOMI e su cui basare le elaborazioni e le osservazioni che seguiranno in questo ed altri paragrafi, anche al fine di mantenere alta la qualità delle informazioni presentate. Per collaborante si intende ciascuna impresa che, risultante operativa nel periodo di riferimento, abbia inviato a Orme-TAV copia del registro infortuni aggiornato, copia delle denunce infortuni eventualmente occorsi sulla tratta, elenco mensile dei lavoratori completo di anagrafica. Le imprese nel secondo semestre del risultano 104. Di queste si riporta la suddivisione per zona geografica di appartenenza (tabella 1), per dimensione aziendale (figura 1) e per campo base o villaggio di riferimento amministrativo (figura 2). Si vuol qui sottolineare, come dato di una certa rilevanza in termini di completezza nel monitoraggio dello

2 stato di avanzamento dell opera, che le nuove entrate a far parte delle nell ultimo semestre sono 21. Tabella 1. Ditte per zona geografica Zona geografica N imprese Piemonte 53 Nord 21 Centro 15 Sud 14 Isole 1 Rispetto allo scorso anno, si assiste ad un ulteriore aumento di manodopera locale che si spiega, oltreché con i numerosi contratti di fornitura con posa in opera o noleggio a caldo di macchine, anche con la tipologia di fasi operative in atto in quest ultimo semestre. Infatti, la costruzione in senso stretto di manufatti come sovrappassi, scavalchi di corsi d acqua, rilevati stradali sta lasciando il posto alle opere minori di completamento della tratta. Le maestranze e la manodopera del centro - sud ricoprono meno di 1/3 delle 104 imprese a cui si fa riferimento. Figura 1. Imprese che collaborano con l osservatorio per dimensione aziendale n imprese >101 dimensione aziendale La distribuzione delle imprese per dimensione aziendale è pressoché uniforme, ad eccezione della classe media (11-50) che conta un numero di di appartenenza decisamente superiore alle altre classi e pari alla metà del totale. E rilevante notare che le imprese di piccole dimensioni (< 11 addetti) ricoprono il 23% delle 104 complessive considerate, percentuale in diminuzione rispetto ai periodi precedenti. Questa quota rappresenta un anomalia se confrontata con la realtà italiana, dove le piccole unità produttive rappresentano più del 90% del totale. Ciò può dipendere dal fatto che sono proprio le di piccole dimensioni a sfuggire dal sistema di monitoraggio.

3 Figura 2. Imprese che collaborano con l osservatorio per cantiere di riferimento n imprese Settimo Torinese Chivasso Torrazza Piemonte Livorno Ferraris Santhià Greggio Biandrate Novara Agognate campo base/villaggio La distribuzione delle imprese nei cantieri di riferimento amministrativo è abbastanza uniforme, a dimostrazione del costante avanzamento dei lavori lungo tutta la tratta. Gli addetti Il numero di lavoratori sui cantieri a giugno è di 5.857, quasi il 90% con qualifica di operaio o apprendista E in aumento il numero di lavoratori stranieri Il numero complessivo di addetti appartenenti alle di cui Orme-TAV ha ricevuto informazioni nel primo semestre del è pari a 7.734, in lieve aumento rispetto allo scorso semestre (7.515); circa i tre quarti di questi risultano attivi al 30 giugno (5.857 addetti). Secondo la fonte TAV, la forza lavoro attiva al termine del primo semestre è di unità. Dunque, la forza lavoro monitorata da Orme-TAV attraverso le 104 risulta pari al 91% di quella complessiva. Come già evidenziato in precedenza, si può ragionevolmente supporre che le imprese non appartenenti al gruppo delle siano di piccole dimensioni oppure di servizio; queste ultime, infatti, non hanno lavoratori direttamente impegnati sui cantieri. Di seguito sono riportate alcune informazioni facenti riferimento alla forza lavoro complessivamente impiegata lungo la linea Torino-Novara (fonte TAV) e altre, più specifiche, relative ai lavoratori delle imprese che collaborano con l Osservatorio Orme-TAV. Sarà indicato di volta in volta il gruppo di addetti cui ci si riferisce. 1 Nella costruzione del grafico sono presenti più volte le imprese impegnate su più cantieri.

4 La costruzione dell opera nel periodo compreso tra il 2002 e giugno, ha richiesto un impegno sempre crescente di manodopera. Come evidente nel grafico di figura 3, il numero di operai è infatti in continuo aumento, seppur nell ultimo semestre l incremento tenda a stabilizzarsi. Il numero degli impiegati è invece rimasto pressoché costante nell ultimo semestre, ma in lieve aumento rispetto a quello precedente. In figura 4 è mostrato il numero di dipendenti CAVTOMI e quello di altre imprese affidatarie, di subappalto o di forniture in opera. Mentre tra il 2002 e il primo semestre del 2003 il rapporto tra i dipendenti CAVTOMI e gli altri aumentava progressivamente, dal secondo semestre del 2003 a giugno si assiste ad una stabilizzazione su un valori pari a 1:2. Figura 3. Numero di lavoratori rilevati mensilmente da TAV nel periodo luglio 2002-giugno per inquadramento contrattuale n lavoratori impiegati operai luglio 2002 settembre novembre gennaio 2003 marzo maggio luglio settembre novembre gennaio marzo maggio totale

5 Figura 4. Numero di lavoratori rilevati mensilmente da TAV nel periodo luglio 2002-giugno : CAVTOMI vs subappaltatori n lavoratori CAVTOMI altri totale 0 luglio 2002 agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio 2003 febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno La forza lavoro è costituita in media dall 82% di operai; la distribuzione è omogenea in tutte le sedi lavorative ad eccezione di Novara, come peraltro nello scorso semestre. Qui, l alta percentuale di lavoratori aventi qualifica impiegatizia, è legata alla presenza della sede centrale operativa del Consorzio CAVTOMI. Tabella 2. Forza lavoro per subtratta per inquadramento contrattuale fonte TAV- Situazione a giugno SUBTRATTA IMPRESA IMPIEGATI % OPERAI % TOTALE CAVTOMI , ,5 725 Subtratta Torino Altre , , aziende Subtratta Vercelli Subtratta Novara CAVTOMI , ,6 870 Altre aziende 150 9, , CAVTOMI , ,5 543 Altre aziende , , Le informazioni che seguono si riferiscono al gruppo di. Rispetto allo scorso anno, l aumento del numero totale di addetti presenti nei cantieri nel primo semestre del è di circa 200 unità (tabella 3). In molti cantieri l impegno è giunto a pieno regime e, in qualche caso, addirittura in flessione in seguito all ultimazione delle diverse opere (figura 5). Invece, la disomogeneità delle presenze nei vari cantieri è da addebitarsi alle diverse dimensioni dei cantieri stessi. Il turnover è elevato: nel primo semestre del, ci sono state dimissioni e assunzioni. La maggior parte dei lavoratori è impiegato nelle di grandi dimensioni (figura 6), sia per quanto riguarda gli addetti di nazionalità italiana, sia di nazionalità estera. Il loro impiego tra le imprese con più di 100 dipendenti è pari rispettivamente a circa 59% e 62% (figura 7).

6 Tabella 3. Lavoratori presenti delle imprese per campo base di riferimento CAMPO BASE DI 1 SEMESTRE ANNO 2002 ANNO 2003 RIFERIMENTO n.d Settimo Torinese Chivasso Torrazza Piemonte Livorno Ferraris Santhià Greggio Biandrate Novara Agognate TOTALE Figura 5. Lavoratori delle imprese presenti negli anni 2002, 2003 e primo semestre suddivisi per cantiere. 30% 25% % lavoratori 20% 15% 10% 5% 0% n.d. Settimo Torinese Chivasso Torrazza Piemonte Livorno Ferraris Santhià Greggio Biandrate Novara Agognate anno sem

7 Figura 6. Lavoratori delle imprese presenti negli anni 2002, 2003 e primo semestre suddivisi per dimensione aziendale. 70% 60% 50% % lavoratori 40% 30% 20% 10% 0% >101 dimensione aziendale anno semestre Figura 7. Lavoratori delle imprese presenti nel primo semestre suddivisi per nazionalità e dimensione aziendale. 70% 60% 50% % lavoratori 40% 30% 20% 10% 0% >101 dimensione aziendale nazionalità italiana nazionalità estera L andamento della suddivisione dei lavoratori per zona geografica di nascita è pressoché lo stesso nei tre periodi considerati (figura 8); si assiste, tuttavia, ad un notevole incremento dei lavoratori con nazionalità estera. Nel primo semestre, i lavoratori stranieri sono 1.538, più del doppio rispetto agli stranieri in forza nel 2003; circa l 85% di essi proviene da Romania, Marocco, Albania, Egitto e Tunisia. Rimangono percentualmente elevate le quote di lavoratori nati nelle regioni del sud Italia e di quelli residenti nel sud Italia e in Piemonte 2 (figura 9). 2 Nella distribuzione in zone geografiche, nel Nord non è compreso il Piemonte che è stato considerato a parte.

8 Figura 8. Lavoratori delle imprese per area di nascita % lavoratori 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% n.d. Estero Piemonte Nord Centro Sud Isole zona geografica di nascita anno semestre Figura 9. Lavoratori delle imprese per area di residenza 50% 40% % lavoratori 30% 20% 10% 0% n.d. Piemonte Nord Centro Sud Isole zona geografica di residenza anno semestre L analisi di addetti per mansione è stata effettuata esclusivamente sugli operai (figura 10); si rileva una distribuzione tra le varie mansioni che si discosta poco da quella dell anno scorso, ad eccezione degli operai generici e dei gruisti che aumentano notevolmente. Di rilievo le elevate percentuali relative di carpentieri e operai generici, dettate dalla specificità dei lavori in cantiere. I lavoratori di nazionalità estera svolgono per lo più mansioni di operaio generico, carpentiere e ferraiolo.

9 Figura 10. Distribuzione per mansione degli operai comunicati dalle imprese mansione altre mansioni montatori impalcati canneggiatore saldatore pompista magazziniere elettricista palista meccanico gruista escavatorista operatore macchine edili ferraiolo muratore autista operaio generico carpentiere 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% percentuale di operai 1 semestre anno 2002 Le fasce d età prevalenti sono quelle centrali (tra 25 e 54 anni), come mostrato in figura 11. Differente la situazione tra i lavoratori di nazionalità estera che presentano un profilo più giovane: la fascia d età più rappresentata è quella compresa tra 25 e 34 anni (43%); solo pari all 1,2% i lavoratori stranieri con età superiore ai 55 anni. Figura 11. Lavoratori delle imprese per fasce di età 35% 30% % lavoratori 25% 20% 15% 10% 5% 0% N. d. < > 54 anni anno Semestre

10 sul lavoro Nel primo semestre, tra le, sono stati rilevati 457 infortuni con prognosi superiore a 3 giorni L indice di frequenza infortunistica è pari a 16 infortuni ogni cento addetti, decisamente superiore a quello registrato in Piemonte per il comparto costruzione strade e ferrovie (6,2 infortuni ogni cento addetti) Orme-TAV rileva informazioni sugli effetti sulla salute riguardanti i lavoratori impegnati nella costruzione della linea alta velocità Torino-Novara. Gli accordi definiti tra la Regione Piemonte, TAV e CAVTOMI, prevedono che ogni ditta impegnata nella costruzione dell opera trasferisca a Orme-TAV, entro 8 giorni dalla data di accadimento, una copia della denuncia di infortunio, e il 15 di ogni mese la fotocopia del registro infortuni riguardante il mese precedente. Orme-TAV inoltre raccoglie le denunce ed i certificati di pronto soccorso disponibili presso gli SPreSAL. Anche la sede INAIL regionale collabora con Orme-TAV curando, tra l altro, l aggiornamento sulla prognosi degli eventi infortunistici e la relativa codifica delle modalità di accadimento secondo la classificazione internazionale ESAW. Ciò permette di costruire una reportistica il più possibile completa e confrontabile con le statistiche INAIL nazionali. In questo senso, si è effettuata un analisi più approfondita del solo insieme di infortuni con inabilità temporanea superiore a 3 giorni. Nei casi in cui non era ancora disponibile una prognosi definitiva dall INAIL, si è considerato il periodo di inabilità temporanea aggiornato alla data di riferimento di questo report (30/11/). La maggior parte delle considerazioni contenute in questo paragrafo, si riferiscono alle imprese con l Osservatorio, le imprese, cioè, che forniscono informazioni aggiornate sulla forza lavoro. Per questo sottogruppo, si sono calcolati indici infortunistici utili per un confronto nel tempo e con la situazione infortunistica nazionale. L indice per il è stato stimato ipotizzando che la situazione verificatasi nel primo semestre si mantenga costante per tutto l anno. Le difficoltà di avvio del 2002 (le erano poco numerose), già segnalate in un report precedente, limitano i confronti nel tempo degli indici calcolati a partire dal Per il calcolo dell indice, si è inserito a denominatore il numero di lavoratori mediamente presenti nei cantieri: tale valore è calcolato come media annuale dei lavoratori presenti a fine mese nei cantieri. L osservatorio raccoglie informazioni anche sulle ore lavorate: la scarsa qualità delle trasmissioni ottenuta fin ora e la difficoltà nel reperire una fonte di completamento/verifica, ne ha sconsigliato l utilizzo per la costruzione degli indici riportati in questo report. Sono in atto, tuttavia, alcune verifiche di qualità che ne potrebbero permettere l utilizzo per il prossimo futuro, almeno per un sottoinsieme di. Occorre sottolineare che i dati indicati in questo report costituiscono un aggiornamento di quello precedente. Ad esempio, se un impresa decide tardivamente di collaborare con l Osservatorio, sono aggiornati i dati relativi anche a periodi precedenti. Oppure, se l INAIL definisce negativamente un infortunio o accerta che non è avvenuto presso un cantiere dell alta velocità, l evento non viene più conteggiato. Complessivamente, nel periodo 01/07/02-30/06/04 sono stati rilevati dall osservatorio infortuni; l 87 % di questi, pari a eventi, hanno una prognosi superiore a 3 giorni (tabella 4).

11 Tabella 4. con prognosi superiore a 3 giorni rilevati da Orme-TAV sui cantieri della tratta Torino-Novara nel periodo 01/07/ /06/04; distribuzione per classe di durata e semestre di accadimento. 1 SEMESTRE ANNO 2002 ANNO 2003 CLASSE DI DURATA N % N % N % Da 4 a 7 giorni 31 35, , ,3 Da 8 a 14 giorni 16 18, , ,4 Da 15 a 30 giorni 23 26, , ,8 Oltre 30 giorni 18 20, , ,3 Mortale 2 0,28 1 0,2 Totale Il numero assoluto di infortuni è aumentato nei quattro semestri esaminati, parallelamente alla crescita del numero di addetti impegnati nella costruzione dell opera. Pertanto, valutazioni puntuali sull andamento degli infortuni possono essere eseguite rapportando gli eventi agli addetti mediamente presenti nei cantieri. Nel periodo di riferimento, le hanno segnalato complessivamente infortuni; l 87 % di questi, cioè eventi, ha una prognosi superiore a 3 giorni. Da questo gruppo sono stati esclusi gli infortuni definiti negativamente dall INAIL 3. Le analisi presentate nel seguito sono state condotte, quindi, su eventi infortunistici rilevati da Orme-Tav nel periodo compreso tra il 01/07/2002 ed il 30/06/; di questi, 457 sono accaduti nel primo semestre. Al momento della stesura del presente rapporto, per 28 casi non sono ancora disponibili le informazioni definitive sulla prognosi (9 relativi all e 19 relativi al primo semestre ); come già spiegato in precedenza, in queste situazioni si è considerato il numero di giorni di inabilità temporanea, rilevato dal registro infortuni o relativo alla prima prognosi. Tabella 5. con prognosi superiore a 3 giorni rilevati da Orme-TAV dalle imprese nel periodo 01/07/ /06/; distribuzione assoluta e percentuale per classe di durata e periodo di accadimento. ANNO 1 SEMESTRE CLASSE DI ANNO 2002 TOTALE 2003 DURATA N % N % N % N % Da 4 a 7 giorni 24 32, , , ,51 Da 8 a 14 giorni 14 18, , , ,25 Da 15 a 30 giorni 21 28, , , ,36 Oltre 30 giorni 15 20, , , ,62 Mortale 2 0,31 1 0,22 3 0,25 TOTALE Nel primo semestre si è verificato un infortunio mortale presso il cantiere di Rondissone, durante la scasseratura della soletta all imbocco della galleria artificiale in costruzione; la struttura utilizzata per condurre le operazioni di scasseratura è crollata addosso al lavoratore schiacciandolo. 3 Si tratta di eventi esclusi da INAIL perché con difetto di causa violenta, con difetto di occasione di lavoro, con carenza di documentazione probatoria, in trattazione annullata.

12 La durata media dell inabilità è sensibilmente inferiore (25 giorni) rispetto a quella registrata in Piemonte per il comparto costruzione strade e ferrovie (32 giorni. Con riferimento al primo semestre, fra gli eventi definiti con inabilità temporanea, sono compresi 12 infortuni che sono stati causa di menomazioni permanenti con invalidità inferiore o uguale al 4%; 1 evento ha determinato una inabilità pari al 5% (menomazione permanente secondo la definizione INAIL). Il 76% degli eventi con invalidità temporanea ha determinato un inabilità compresa tra i 4 e i 30 giorni. La percentuale di eventi gravi è in aumento: il 24% degli eventi denunciati ha una prognosi superiore a 30 giorni, contro il 20% dei periodi precedenti. La durata media dell inabilità nel primo semestre è di 25 giorni (mediana 14 giorni), in aumento rispetto agli anni precedenti (20 e 24 giorni di media rispettivamente per 2002 e 2003; 13 e 14 giorni di mediana). Si conferma quanto già segnalato nei report precedenti: gli infortuni accaduti sulla tratta Torino-Novara hanno una minore gravità rispetto a quelli accaduti nel comparto costruzione strade e ferrovie in Piemonte 4 nel (media 32,1 giorni e mediana 17 giorni) e nel 2000 (media 32 giorni e mediana 15 giorni). Anche in Italia la durata media degli infortuni accaduti nello stesso comparto è maggiore: 32 giorni nel In tabella 6 sono indicati numero assoluto e percentuale di infortuni accaduti nei tre periodi considerati, suddivisi per cantiere. Durante tutto il periodo, secondo semestre primo semestre, il maggior numero di eventi è accaduto nei cantieri di Novara, Livorno Ferraris e Chivasso; nel solo primo semestre, la maggior parte degli infortuni si registra nei cantieri di Novara, Livorno Ferraris e Santhià. Tabella 6. con prognosi superiore a 3 giorni rilevati da Orme-TAV dalle imprese nel periodo 01/07/ /12/2003 e definiti entro il 30/11/; distribuzione assoluta e percentuale per cantiere e semestre di accadimento. 1 SEMESTRE ANNO 2002 ANNO 2003 CANTIERE TOTALE N % N % N % N % Settimo Torinese 13 17, , , ,40 Chivasso 6 8, , , ,20 Torrazza Piemonte 7 9, , , ,49 Livorno Ferraris 17 22, , , ,96 Santhià 6 8, , , ,02 Greggio 11 14, , , ,21 Biandrate 1 1, , , ,74 Novara 9 12, , , ,06 non determinato 4 5, , , ,91 TOTALE La maggior parte degli infortuni (circa il 40%) interessa addetti con mansione di carpentiere (figura 12). L andamento percentuale nel corso dei tre periodi considerati non mostra

13 variazioni di notevole rilevanza, ad eccezione della diminuzione degli eventi associati ai conduttori di macchine edili e all aumento della frequenza tra gli operai generici. Come nell, anche nel primo semestre, circa il 6% degli infortuni è accaduto di notte (tra le 21 e le 7 del mattino). Solamente per il 64% degli infortuni è nota l ora di inizio turno nella quale è avvenuto l infortunio: dalla figura 13 si evince che essi accadono più frequentemente ad inizio e fine turno. L indice di frequenza infortunistica tra gli operai stranieri è superiore (21 infortuni ogni cento addetti), rispetto a quello dei colleghi italiani (17 infortuni ogni cento addetti) Il rischio infortunistico diminuisce all aumentare dell età L età media degli infortunati è di 36,5 anni, (minimo 18 anni e massimo 64 anni); in figura 14 è riportata la distribuzione percentuale per età e semestre di accadimento. Nel primo semestre del si sono infortunati 96 lavoratori stranieri dipendenti delle. La gravità media è inferiore rispetto al totale dei lavoratori (23 giorni rispetto a 25 giorni). Figura 12. con prognosi superiore a 3 giorni rilevati da Orme-TAV dalle imprese nel periodo 01/07/ /06/ e definiti entro il 30/11/: distribuzione percentuale per mansione e periodo di accadimento % infortuni ferraiolo muratore carpentiere autista conduttori macchine edili operaio generico altre mansioni impiegati n.d. anno semestre

14 Figura 13. con prognosi superiore a 3 giorni rilevati da Orme-TAV dalle imprese nel periodo 01/07/ /06/ e definiti entro il 30/11/: distribuzione percentuale per ora progressiva di lavoro e semestre di accadimento % infortuni ora progressiva anno semestre Figura 14. con prognosi superiore a 3 giorni rilevati da Orme-TAV dalle imprese nel periodo 01/07/ /06/ e definiti entro il 30/11/: distribuzione percentuale per età e periodo di accadimento % infortuni < 24 anni anni anni anni > 55 anni Non definita anno semestre Esaminando le sedi anatomiche interessate dagli eventi infortunistici, si rileva che in un terzo degli infortuni sono coinvolti gli arti superiori, in particolar modo le mani; un altro terzo degli eventi riguarda gli arti inferiori e circa il 15% la testa e gli occhi. In relazione al tipo di danno riportato, il 32% degli infortuni ha provocato contusioni e contratture, il 16% ha provocato lussazioni e distorsioni e ancora il 16% ha provocato ferite. Per analizzare le modalità di accadimento dei diversi infortuni è possibile utilizzare la classificazione ESAW (European Statistics on Accidents at Work). Circa l 86% degli infortuni hanno avuto luogo sui cantieri di costruzione; il restante numero di eventi è avvenuto in

15 piazzali, viabilità di cantiere, officine, magazzini. La tipologia di lavoro svolto al momento dell evento è specificamente correlata con l edilizia (sterro, scavo, costruzione) in più di tre quarti degli eventi; in circa il 13% dei casi, invece, il lavoro dell infortunato riguardava la circolazione a piedi o a bordo di un mezzo di trasporto. Si evidenzia che circa un quarto degli eventi avviene in seguito alla perdita di controllo di utensili e di oggetti lavorati dall utensile, circa il 20% è conseguente a movimenti del corpo sotto sforzo fisico e a cadute e scivolamenti in piano; l 11% in seguito e durante movimenti incoordinati a piedi. Infine, una quota molto bassa di infortuni (4,5%) è determinata da cadute dall alto. Gli infortuni stradali, avvenuti cioè a seguito dell uso di veicoli all interno e all esterno dei cantieri, sono poco più del 5%; la loro gravità media risulta molto più elevata: circa 33 giorni di prognosi, rispetto a una media di 24 giorni dell insieme di tutti gli infortuni 6. L indice di frequenza infortunistica 7 relativo all è pari a 14,94 infortuni per 100 addetti; nel primo semestre, gli infortuni per 100 addetti sono 15,91. Se ci si riferisce ai soli lavoratori con qualifica di operaio o apprendista, la frequenza aumenta e si mantiene stabile nel tempo: 17,4 nel 2003 e 17,75 nel primo semestre. In tabella 7 sono riportati gli indici di frequenza infortunistica sul totale degli addetti e sul totale degli operai nei due anni. L aumento dell indice di frequenza nel tempo, che non raggiunge la significatività statistica, si registra principalmente sul totale degli addetti, e sarebbe dunque legato all aumento degli eventi concentrato prevalentemente sulle mansioni impiegatizie. In ogni caso, per poter trarre conclusioni più stabili occorre attendere il completamente delle informazioni relative a tutto il ; infatti il tasso riportato nella tabella 7 per il è stimato a partire dalle informazioni raccolte per il primo semestre. Tabella 7. Indici di frequenza infortunistica per tutti gli addetti e per i soli operai; eventi accaduti nel periodo 01/01/ /12/2003 e 01/01/-30/06/ anno sem. Addetti medi Addetti medi 1 sem. ADDETTI , ,34 OPERAI , ,33 addetti 14,94 (13,88-15,99) 17,40 (16,16-18,63) addetti anno stima 15,91 (14,97-16,86) 17,75 (16,68-18,81) * IC 95%: limiti di confidenza al 95% che indicano i valori minimo e massimo all interno dei quali è compreso il valore vero con una probabilità del 95%. Per il gruppo di addetti con qualifica di operaio, nelle tabelle 8, 9 e 10 sono riportati gli stessi indici calcolati per nazionalità, classe d età e dimensione della ditta. Il tasso misurato è più alto per i lavoratori stranieri, con un aumento nel tempo non statisticamente significativo; tra i lavoratori italiani i tassi sono costanti nel tempo. Nel, la differenza tra lavoratori italiani e stranieri è in aumento, sfiorando la significatività statistica. Decisamente basso risulta il rischio misurato tra le con non più di 10 addetti (tabella 10). Concentrando l attenzione sugli indici di frequenza calcolati per gli infortuni gravi (tabella 11), si nota che i valori tra gli stranieri sono inferiori a quelli degli italiani. Tali osservazioni sono in 6 Nel calcolo della media dei giorni di prognosi non sono stati considerati i tre infortuni mortali occorsi nel periodo. 7 numero di infortuni accaduti nel periodo di riferimento nelle imprese numero medio di addetti nel periodo di riferimento nelle imprese 100

16 linea con quanto descritto in generale per i lavoratori stranieri 8, che rientrerebbero al lavoro più rapidamente possibile dopo l evento. Il rischio infortunistico presenta una relazione inversa con l età: in entrambi gli anni considerati, all aumentare dell età si assiste ad una diminuzione dei tassi (tabella 9). Questo è valido anche sul sottoinsieme di infortuni gravi (tabella 11). Tabella 8. Indici di frequenza infortunistica per nazionalità; eventi accaduti nel periodo 01/01/ /12/2003 e 01/01/-30/06/ NAZIONALITÀ anno sem. Operai medi Operai medi 1 sem. ITALIANI , ,33 STRANIERI ,58 926,00 operai 17,25 (15,94-18,56) 18,55 (14,79-22,32) operai anno - stima 17,06 (15,90-18,22) 20,73 (18,12-23,35) * IC 95%: limiti di confidenza al 95% che indicano i valori minimo e massimo all interno dei quali è compreso il valore vero con una probabilità del 95%. Tabella 9. Indici di frequenza infortunistica per fasce di età; eventi accaduti nel periodo 01/01/ /12/2003 e 01/01/-30/06/ CLASSE DI ETÀ anno sem. Operai medi Operai medi 1 sem. < 25 ANNI ,92 509, ANNI , ,83 > 50 ANNI ,00 889,17 Non disponibile 7 3 operai 28,40 (23,43-33,36) 17,68 (16,19-19,16) 11,98 (9,60-14,35) operai anno - stima 25,90 (22,10-29,70) 18,46 (17,17-19,74) 10,57 (8,55-12,59) * IC 95%: limiti di confidenza al 95% che indicano i valori minimo e massimo all interno dei quali è compreso il valore vero con una probabilità del 95%. 8 Lavoratori immigrati e rischio infortunistico ricerca dell Istituto Italiano di Medicina Sociale con la collaborazione del Dossier Statistico Immigrazione Caritas,

17 Tabella 10. Indici di frequenza infortunistica per dimensione aziendale; eventi accaduti nel periodo 01/01/ /12/2003 e 01/01/-30/06/ DIMENSIONE AZIENDALE 10 ADDETTI > 10 ADDETTI anno sem. Operai medi Operai medi 1 sem ,08 147, , ,83 operai anno 2003 operai anno - stima 4,06 (0,88-7,26) 18,17 (17,08-19,26) 2,08 (-2,50-4,41) 18,03(16,75-19,31) * IC 95%: limiti di confidenza al 95% che indicano i valori minimo e massimo all interno dei quali è compreso il valore vero con una probabilità del 95%. Tabella 11. Indici di frequenza di infortuni gravi (> 30 giorni di prognosi) per nazionalità e fasce d età; eventi accaduti nel periodo 01/01/ /12/2003 e 01/01/-30/06/ >30 gg >30 gg 1 sem Operai medi Operai medi 1 sem. ITALIANI , ,33 STRANIERI ,58 926,00 < 25 ANNI ,92 509, ANNI , ,83 > 50 ANNI ,00 889,17 operai 3,64 (2,99-4,28) 3,41 (1,65-5,18) 4,73 (2,40-7,07) 3,59 (2,87-4,32) 3,48 (2,14-4,82) operai anno - stima 4,33 (3,70-4,96) 3,67 (2,46-4,88) 6,27 (4,17-8,38) 4,23 (3,56-4,90) 2,70 (1,63-3,76) * IC 95%: limiti di confidenza al 95% che indicano i valori minimo e massimo all interno dei quali è compreso il valore vero con una probabilità del 95%.

18 Riflessioni sull interpretazione dei dati Non è molto agevole eseguire un confronto tra gli indici calcolati in questo report e le statistiche correnti. Queste ultime, infatti, si basano su stime degli addetti da interpretarsi con particolare cautela proprio nel caso dei lavori edili, molto mobili sul territorio. Tuttavia, la collaborazione instaurata con l INAIL e l adozione di criteri di classificazione comuni garantisce la confrontabilità almeno sugli eventi infortunistici. Il comparto della costruzione di strade e ferrovie risulta ad alto rischio infortunistico in Italia 9 (7,21 infortuni ogni cento addetti nel triennio ) ed in Piemonte (6,23 infortuni ogni cento addetti nel triennio ): in tutti i comparti del settore artigianato industria, il tasso infortunistico medio nello stesso periodo è rispettivamente di 3,98 e 3,66 infortuni per cento addetti. Sulla tratta Torino-Novara si misura un indice di frequenza ancora più elevato: nell 14,9 infortuni addetti e, considerando i soli operai, 17,9 infortuni operai. Non è facile spiegare tale andamento: da un lato, può essere interpretato come effetto positivo del sistema di monitoraggio sulla sicurezza istituito ad hoc sulla tratta, che indurrebbe ad una segnalazione puntuale di eventi infortunistici a prognosi molto lieve che solitamente sfuggono alla notifica INAIL. Ciò sarebbe confermato dalla gravità media decisamente inferiore rispetto a quella misurata in Italia ed in Piemonte. Anche la letteratura segnala che nel caso della costruzione dell aeroporto internazionale di Denver le frequenze misurate dal sistema di monitoraggio costruito ad hoc erano superiori rispetto alle statistiche correnti 10. Questo a causa dell azione positiva di tali sistemi, che inducono una maggiore completezza di segnalazione degli eventi. Peraltro, l indice calcolato potrebbe essere sovrastimato a causa dello scarso numero di di piccole dimensioni tra quelle. Infatti, gli indici infortunistici si calcolano come media dei valori misurati tra le imprese del settore industriale e le imprese del settore artigiano. Queste ultime, mantengono indici di frequenza molto bassi soprattutto tra i lavoratori autonomi 11. Dunque, se Orme-TAV riuscisse ad includere tra le anche i lavoratori autonomi, il tasso generale stimato potrebbe essere più basso. Infine, occorre notare che le impegnate sui cantieri della tratta Torino-Novara hanno svolto varie tipologie di lavorazioni, non tutte appartenenti all ambito della voce di tariffa INAIL costruzione di strade e ferrovie. Tra queste sono comprese anche le lavorazioni speciali 12 che assumono indici infortunistici assai superiori (13,4 infortuni addetti in Italia nel triennio ). Pertanto, il confronto più corretto non può essere effettuato con le singole voci di tariffa: in collaborazione con l INAIL, si sta cercando di verificare il comportamento a livello nazionale delle realmente impegnate, al fine di individuare eventuali differenze rispetto ai cantieri della tratta Torino-Novara Glazner JE, Borgerding J, Lowery JT, Bondy J, Mueller KL, Kreiss K. Construction injury rates may exceed national estimates: evidence from the construction of Denver international airport. Am J Ind Med, 1998; 34: A livello nazionale nel triennio , per il comparto costruzione strade e ferrovie la frequenza di infortuni per cento addetti è 8,12 nell industria; nel settore artigianato il valore è 6,1 (4,4 tra i lavoratori autonomi). 12 Le lavorazioni speciali comprendono lavori di palificazione, sondaggi, trivellazione, fondazioni speciali, costruzione di gallerie artificiali, muri di sostegno, paratie, ecc.

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