La formazione per il Pediatra nelle grandi emergenze sanitarie

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1 La formazione per il Pediatra nelle grandi emergenze sanitarie

2 ci sono ragazzi, sopravvissuti al disastro e diventati uomini di grandissimo carattere che, giunti alla maturità, confesseranno come, da quella notte del 28 dicembre, non abbiano più chiuso gli occhi per addormentarsi senza rivivere, saldate assieme, gli attimi della distruzione e l immagine lancinante delle persone amate e perdute, La Sicilia 19 gennaio 1909

3 I bambini spesso appaiono sorprendentemente calmi in scenari apocalittici come quelli che fanno seguito ad un disastro. Tuttavia, l inibizione della loro normale reattività è un forte indicatore di stress, da tenere in grande considerazione. In questo caso, l intervento di supporto psicologico dovrebbe essere diretto ad un precoce ricongiungimento del nucleo famigliare, all incoraggiare l espressione dei sentimenti da parte dei bambini e al ricostruire un ambiente di protezione che li circondi, specie in assenza dei genitori. Anno 2008

4 Un alta percentuale della popolazione è anziana Un alta percentuale soffre di malattie croniche Un discreta percentuale della popolazione richiede cure adatte alla sfera maternoinfantile. Un alta percentuale conduce esistenze fragili, ma in equilibrio, finché l assetto sociale non viene sconvolto Modificato da Antonio Masetti MD 2011

5 Come organizzare un assistenza pediatrica nelle grandi emergenze sanitarie? È pensabile un assistenza esclusivamente pediatrica? Marco Esposito

6 È il solito problema: del prima del durante del dopo

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8 LA STORIA: Società Italiana Medicina Emergenza Urgenza Pediatrica (fin dal 2003 inizia ad occuparsi di assistenza pediatrica in occasione di Grandi Emergenze Sanitarie)

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12 Esercitazione Aprile Messina - Piano Comunale di Protezione Civile -

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15 Anche per il bambino esistono 3 tipologie di vittime: Il bambino con trauma fisico Il bambino con trauma psichico Il bambino con trauma fisico e psichico

16 Devono esserci, anche per educatori e bambini, percorsi di formazione per affrontare le maxiemergenze Attività scolastiche mirate Attività extrascolastiche mirate Sensibilizzazione supporto alle famiglie

17 Una terra abituata alle catastrofi non può non investire in formazione e prevenzione

18 Decentramento delle funzioni di P.C. su base regionale: le colonne mobili

19 Il decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, art.108 attribuisce alle Regioni le funzioni relative "agli interventi per l'organizzazione e l'utilizzo del volontariato". L'obbiettivo principale è quello di costituire delle forze di pronto impiego in ogni regione composto da organizzazioni di Volontariato, compresi i Gruppi Comunali di protezione civile. La composizione delle colonne mobili va posta in relazione alla tipologia degli scenari nei singoli territori regionali degli eventi massimi attesi.

20 NON PIU : «QUALSIASI COSA BASTA CHE SI PORTI SOCCORSO» MA INVECE: «LE VITTIME DI CATASTROFI HANNO UGUALE, O ADDIRITTURA MAGGIORE, DIRITTO AD UNA ASSISTENZA TEMPESTIVA E QUALIFICATA»

21 Ultime indicazioni da parte del Dip. Naz. Protezione Civile : «. indifferibile realizzare strutture sanitarie campali da inserire nei Moduli Sanitari delle Colonne Regionali, vocate all assistenza sanitaria poliambulatoriale ed in queste è prioritaria la presenza di un MedicoPediatra»

22 POSTO MEDICO AVANZATO PRIMO LIVELLO: operativo in poche ore durata d azione: ore PRESTO MEGLIO POSSIBILE AI CRITICI SECONDO LIVELLO: operativo in 6-12 ore durata d azione: max. 7 gg PRESTO BENE A TUTTI Emergentisti Rianimatori (118) Chirurghi d urgenza Traumatologi Pediatra «d emergenza» Chirurghi d urgenza Traumatologhi Medici d urgenza Pediatra «d urgenza» Antonio Masetti MD 2011

23 PEDIATRIA PER L EMERGENZA Ass.ne ONLUS Volontariato di Protezione Civile POSTO MEDICO AVANZATO «PEDIATRA EMERGENZISTA»: - specifico percorso formativo - esperienza sul campo Antonio Masetti MD 2011

24 Aprile Per migliorare l efficacia e l esattezza di queste valutazioni pediatriche, è opportuno, nell ambito delle attività dei Punti Medici Avanzati (PMA) di primo livello, garantire sempre l affiancamento di un pediatra a supporto degli intensivisti.

25 Nel Bambino (caratteristiche fisiopatologiche) L arresto respiratorio precede generalmente quello cardiaco. L apnea può insorgere in tempi relativamente brevi. Può passare del tempo tra l inizio dell apnea e la compromissione cardiaca, in questa finestra una corretta gestione delle vie aeree è essenziale

26 La frequenza respiratoria, così come quella cardiaca è età dipendente. Non è possibile valutare lo stato di coscienza di un bambino in funzione della sua risposta a stimoli verbali.

27 Nel primo approccio al bambino vittima: Un triage prettamente pediatrico sarebbe utile per: Minimizzare la componente emozionale del triage pediatrico Consentire un corretto inquadramento del paziente pediatrico

28 Antonio Masetti

29 Antonio Masetti

30 Antonio Masetti

31 Antonio Masetti

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34 POSTO MEDICO AVANZATO DOPO ORE DALL EVENTO CATASTROFICO LE NECESSITA E LE RICHIESTE DI SOCCORSO DELLA POPOLAZIONE COLPITA CAMBIANO : IL P.M.A. HA ESAURITO IL SUO COMPITO Antonio Masetti MD 2011

35 Tendopoli L Aquila 2009

36 I bambini sfollati e le tendopoli Necessità di organizzare: L accoglienza L istruzione Il gioco L assistenza sanitaria ordinaria (comprese emergenze) L assistenza sanitaria nella prevenzione (ciclo dell acqua, degli alimenti e dei rifiuti, vaccinazioni, prevenzione incidenti)

37 Obiettivi principali Assistenza pediatrica Prevenzione Supporto ed integrazione con il personale del luogo

38 Attenta analisi delle problematiche emergenti nelle varie tendopoli attraverso riunioni di verifica e pianificazione alla ricerca di soluzioni condivise ai tanti problemi Definizione del nostro ruolo :chi siamo e perché siamo qui?

39 Assistenza Pediatrica Pediatria ambulatoriale nelle tendopoli; Servizio attivo H24 nell ospedale da campo: prescrizioni, consulenze, stabilizzazione, trasferimenti; Programmi di prevenzione

40 Seconda fase dei soccorsi sanitari in emergenza: P.A.S.S. ( Posti di Assistenza Socio Sanitaria ) si propongono come strutture campali tipo poliambulatoriale che offrono assistenza sanitaria NON urgentistica e NON ospedaliera

41 Composizione dei PASS Medico di base Infermiere di territorio Psicologo Assistente Sociale Pediatra Farmacista Specialisti ambulatoriali..

42 Medici Pediatri nei P.A.S.S. - Esperienza di «Medicina di Comunità» - Predisposizione ad affrontare «problematiche familiari» (anche non prettamente sanitarie) - Capacità di gestione della «urgenza ambulatoriale»

43 Prevenzione Il sovraffollamento: 1. Gastroenteriti; 2.Pediculosi ed altre parassitosi 3.Malattie infettive

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45 Il clima: 1. Il colpo di calore; 2. Evitare la disidratazione 3. Il freddo;

46 Conclusioni La Protezione Civile, nella sua componente sanitaria, diventa sempre di più un esercito di professionisti composto da medici ed infermieri formati allo scopo. Per questo motivo è molto importante il ruolo delle società scientifiche che devono mirare alla formazione degli operatori per garantire la migliore assistenza possibile ad ogni paziente.

47 Molto è stato fatto anche per assistere i bambini nelle catastrofi ma possiamo andare oltre, e il Pediatra deve poter contribuire a garantire ai bambini le massime cure specifiche possibili. Quando t'accorgi che stai guardando lontano, guarda ancora più lontano. Lord Baden Powel educatore

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