Workshop Sorveglianza della violenza e degli incidenti: riconoscimento ed intervento nei casi osservati in ambito ospedaliero e sanitario
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- Donato Biondi
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1 Workshop Sorveglianza della violenza e degli incidenti: riconoscimento ed intervento nei casi osservati in ambito ospedaliero e sanitario Assistenza dei casi di violenza: triage e percorso in Pronto Soccorso E.O. Ospedali Galliera Prof. Paolo Cremonesi Direttore S.C. Medicina e Chirurgia d Accettazione e d Urgenza 20 febbraio 2015
2 Accessi al Pronto Soccorso DATI ACCESSI 2014: ( 52% F, 48% M) 29% codici rossi e gialli RICOVERI OBI 2014: % F, 49% M Età media: 62 anni RICOVERI DB 2014: % F, 46% M Età media: 73 anni.. Di cui il 50% ricoverati dal PS per mancanza di posti letto in reparto
3 Sovraccarico in PS: multi-patologie e aumento pazienti gravi e di età anziana Diminuzione posti OBI a favore della DB (degenza maggiore) Ricoveri in DB per mancanza posti letto in reparto Pronto Soccorso, OBI, DB: funzione «cuscinetto» per l Ospedale Avvio progetti dedicati alle categorie fragili (vittime di violenza, stranieri, anziani, senza dimora, richiedenti asilo/rifugiati) in collaborazione con la Rete territoriale Necessità di personale dedicato: nuove acquisizioni in P.S.
4 Progetti in essere al Pronto Soccorso Ospedale Galliera Medicina di strada: Health Care Bus Accoglienza e screening per stranieri (anche minori) Richiedenti asilo politico/rifugiati politici Progetto SINIACA Burn-out (stress lavoro-correlato) Accoglienza donne vittime di violenza: Progetto Ginestra e Progetto SOStegno Donna
5 Progetto Ginestra S.C. Medicina e Chirurgia d Accettazione e d Urgenza (E.O. Ospedali Galliera) La sorveglianza sul fenomeno della violenza è parte del Progetto Ginestra che prevede un percorso dedicato, snello e competente per l accoglienza e la cura della persona vittima di violenza che accede in P.S. Particolare attenzione è data al maltrattamento ripetuto nel tempo in ambito familiare su donne e minori. L approccio è MULTIDISCIPLINARE e si avvale della figura dell infermiere, del medico, della psicologa-psicoterapeuta e degli specialisti. Il percorso clinico ed assistenziale prevede in conclusione il coinvolgimento dei servizi della Rete territoriale. 2010: nascita del Progetto Ginestra 2012: stesura a avvio del Protocollo per l accoglienza e la cura della persona vittima di violenza familiare, bullismo e mobbing
6 Monitoraggio continuo per miglioramento continuo Funzioni del Pronto Soccorso Rilevazione precoce (prevenzione secondaria) Adeguata accoglienza e spazio di ascolto Percorso diagnostico e terapeutico: diagnosi e primo intervento di cura e sostegno Corretta segnalazione ai servizi territoriali e all Autorità Giudiziaria Avvio a percorsi di tutela/protezione e consapevolezza grazie alla collaborazione con la Rete territoriale
7 Il Pronto Soccorso: un osservatorio privilegiato Le donne vittime di maltrattamento accedono in Pronto Soccorso (anche per motivi diversi dalla violenza) con maggiore frequenza rispetto alla popolazione che non subisce violenza Il Pronto Soccorso rappresenta un luogo privilegiato per la rilevazione precoce di situazioni di maltrattamento e l avvio a percorsi di tutela e cura (prevenzione secondaria) Il Pronto Soccorso, attraverso il monitoraggio e lo studio degli accessi riveste un ruolo fondamentale per l osservazione e la conoscenza del fenomeno della violenza relazionale
8 Accessi al Pronto Soccorso delle vittime di violenza DATI 2014: 978 Accessi per «violenza altrui» 330 F, 648 M L arrivo al TRIAGE: prassi adeguata Percorso competente, definito, specifico e dedicato Attenzione al particolare stato psicologico ed emotivo delle pazienti Screening al triage per la violenza sospetta Avvio del percorso multidisciplinare di accoglienza e cura
9 DALLA MEDICALIZZAZIONE DELLA CURA ALLA PRESA IN CARICO COMPLESSA MULTIDISCIPLINARE
10 Il Percorso: Arrivo spontaneo 118 F.O. Segnalazione alla Direzione Sanitaria Violenza dichiarata Colloquio psicologico Accoglienza al Triage Assegnazione ciclo di colloqui e relazione scritta completa Visita medica Violenza sospetta Esami di laboratorio, accertamenti, consul. specialistiche Indici di sospetto Se la psicologa assente inviare il/la paziente nei giorni successivi, imputando il colloquio su PIESSE Invio/segnalazione Rete territoriale tramite relazione del colloquio e verbale di dimissione Verbale di dimissione e referto per l autorità giudiziaria Violenza assistita figli: segnalazione alla Procura Minori Se presenza in P.S. di minore e necessità di protezione nucleo madre-bamb, tenere in OBI e segnalazione alla Dir. Sanitaria Dimissione domicilio o struttura,documentazi one clinica completa e appuntamento con psicologa OBI (accertamenti o emergenza abitativa)
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12 Primi passi indispensabili Studio, protocolli, referenti, Equipe, organizzazione, Rete
13 Presa in carico sinergica: la Rete territoriale Centro Antiviolenza Mascherona Comune Ge Centro per non subire violenza UDI Servizi Sociali del Comune di Genova ATS (Ambiti Territoriali Sociali) S.C. Assistenza Consultoriale ASL3 Genovese - Centro Giovani Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (ASL3 Genovese) Medici di medicina generali e pediatri di libera scelta Procura Minori presso il Tribunale dei Minorenni e Procura Ordinaria FF.OO. (Questura Centrale - Squadra mobile Reati contro la persona, Ufficio minori) Centro Mobbing Servizio di Medicina Preventiva e del Lavoro San Martino Volontariato sociale per i richiedenti asilo e rifugiati politici (F. Auxilium Caritas, San Marcellino, Centro di Solidarietà) Rete territoriale del Progetto Amaltea Progetto Arianna Gruppo Regionale contrasto maltrattamento e abuso infanzia e adolescenza
14 Grazie per l attenzione! paolo.cremonesi@galliera.it
1999 Laurea breve in Servizio Sociale conseguito presso università degli studi di Bologna votazione finale 70/70
Mariapia Resca Istruzione 1992/93 Diploma di maturità conseguito presso istituto tecnico scientifico Elisabetta Sirani votazione finale 48/60 1994/95 Diploma di Infermiera Professionale conseguito presso
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