SEDUTA DI MARTEDÌ 20 MARZO 2007

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1 53 SEDUTA DI MARTEDÌ 20 MARZO 2007 PRESIDENZA DEL ALBERTONI INDI DEL VICE LUCCHINI INDICE Congedi... 1 Comunicazioni del Presidente... 1 Risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni (annunzio)... 2 Progetti di legge (annunzio)... 3 Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti... 3 Ordine dei lavori Pier Gianni Prosperini... 4 Riccardo Sarfatti... 4 Pier Gianni Prosperini... 5 Roberto Alboni... 6 Battista Bonfanti... 7

2 Proposta di atto amministrativo n. 44 Piano cave della Provincia di Sondrio - Settori merceologici della sabbia, ghiaia e pietrisco (DCR VIII/357). Dibattito Giuseppe Giammario - Relatore... 8 Giulio De Capitani Votazione Proposta di atto amministrativo n. 98 Criteri e modalità per l individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica (art. 2, comma 2, della legge regionale 14 aprile 2004, n. 8 Norme per il turismo in Lombardia ) (DCR VIII/358). Dibattito Carlo Saffioti - Relatore Votazione Mozione n. 161 concernente il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. Svolgimento Roberto Alboni Proposta di nomina n. 133 Elezione di una componente nella Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna in sostituzione di dimissionaria (DCR VIII/359) Proposta di nomina n. 130 Designazione di un componente nel Collegio sindacale dell Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, in sostituzione di rinunciatario (DCR VIII/360) Interrogazioni, interpellanze e mozioni (annunzio) Allegati Interrogazione annunziata Interpellanze annunziate Mozioni annunziate Interpellanze ed interrogazioni e relative risposte scritte Proposta di atto amministrativo n Emendamenti alla proposta di atto amministrativo n Proposta di atto amministrativo n

3 1 (La seduta inizia alle ore 11.35) Dichiaro aperta la seduta. Bene, signori Consiglieri, vi prego prendere posto. Siamo un po in ritardo ma questo dipende da una serie di consultazioni con i Capigruppo, che si sono un po protratte. Congedi Comunico che sono pervenute richieste di congedo per la seduta consiliare odierna da parte dei Consiglieri Borghini e Formigoni. Se non vi sono opposizioni, i congedi si intendono concessi ai sensi dell articolo 52 del Regolamento interno del Consiglio. Comunicazioni del Presidente del Consiglio (Argomento n. 1 all ordine del giorno) Informo che, in data 19 marzo 2007 (con lettera prot. A ), il Presidente della Giunta ha trasmesso alla Presidenza il decreto n concernente Nomina del signor Luciano Bresciani quale Assessore alla Sanità - Definizione ambito e modalità di svolgimento dell incarico. Rendo noto che, in data 19 marzo 2007 (con lettera prot ), il Consigliere Alessandro Cè ha comunicato alla Presidenza del Consiglio la decisione di lasciare il Gruppo consiliare Lega Lombarda-Lega Nord-Padania e di aderire al Gruppo Misto con la seguente denominazione: Cristiani e federalisti. L Ufficio di Presidenza del Consiglio ne ha preso atto in pari data con deliberazione n. 25/2007. L Istituto regionale lombardo di formazione per l amministrazione pubblica (IReF), ai sensi della normativa vigente, ha trasmesso alla Presidenza le deliberazioni dal n. 5 al n. 7, approvate il 19 febbraio 2007.

4 2 Annunzio di risposte scritte ad interpellanze ed interrogazioni La Giunta regionale ha dato risposta alle sottoelencate interpellanze ed interrogazioni tramite gli Assessori indicati: Interpellanze: &A n. 5036, in data 13 febbraio 2006, a firma dei Consiglieri Benigni e Porcari, concernente i reclami presentati dai cittadini in merito alle sanzioni per il mancato pagamento del bollo auto, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A n. 5076, in data 19 gennaio 2007, a firma dei Consiglieri Benigni, Oriani, Valmaggi e Porcari, concernente il blocco degli accreditamenti dei centri diurni integrati per il 2007, ha dato risposta l Assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Gian Carlo Abelli. Interrogazioni: &A n. 1048, in data 23 marzo 2006, a firma dei Consiglieri Oriani, Benigni, Viotto, Squassina Arturo e Tosi, concernente il mancato recepimento della direttiva dell Unione Europea sugli appalti dei servizi, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A n. 1059, in data 19 settembre 2006, a firma dei Consiglieri Rizzi, Galli, Mauro, Frosio, Gallina, Moretti, Demartini e Belotti, concernente contributi agli Enti locali quali rimborso per iniziative connesse alla Festa dei nonni, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A n. 2061, in data 13 gennaio 2006, a firma del Consigliere Fatuzzo, concernente la gestione e la destinazione delle somme trattenute dall INPS come contributo all Opera Nazionale Pensionati d Italia, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A n. 2099, in data 24 maggio 2006, a firma dei Consiglieri Benigni, Oriani, Viotto, Tosi e Squassina Arturo, concernente la segnalazione al Prefetto di Milano da parte di CGIL-CISL-UIL sulla mancata applicazione da parte della Regione della direttiva Europea 2004/18/CE - Assegnazione di servizi di vigilanza, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A n. 2102, in data 1 giugno 2006, a firma dei Consiglieri Fabrizio, Gaffuri e Adamoli, concernente la mancata applicazione da parte delle della direttiva Europea 2004/18/CE nell assegnazione di servizi di vigilanza e altri servizi esternalizzati, ha dato risposta l Assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti Istituzionali, Romano Colozzi; &A n. 2113, in data 11 luglio 2006, a firma del Consigliere Agostinelli, concernente le modalità appli-

5 3 cative del Piano di salute mentale, (Area della residenzialità psichiatrica), ha dato risposta l Assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Gian Carlo Abelli. (I relativi testi sono pubblicati in allegato al resoconto stenografico) Annunzio di progetti di legge Comunico che, ai sensi dell articolo 71 del Regolamento interno, sono stati presentati e assegnati alle competenti Commissioni consiliari i seguenti provvedimenti: - PDL/0211 Disciplina regionale dell agriturismo, di iniziativa della Giunta regionale, assegnato alla Commissione consiliare IV; - PDL/0218 Modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 Legge per il governo del territorio, di iniziativa dei Consiglieri regionali Monguzzi, Muhlbauer, Agostinelli, Saponaro e Squassina Osvaldo, assegnato alla Commissione consiliare V; - PDL/0219 Nuovo ordinamento della formazione professionale ed interventi a sostegno del sistema formativo regionale, di iniziativa dei Consiglieri regionali Spreafico, Valmaggi, Benigni, Galperti, Civati, Prina, Viotto, Adamoli, Bonfanti, Cipriano, Concordati, Fabrizio, Gaffuri, Mirabelli, Oriani, Pizzetti, Porcari, Squassina Arturo e Tosi, assegnato alla Commissione consiliare VII; - PLP/040 Nuove norme per l attuazione dell articolo 119 della Costituzione, di iniziativa dei Consiglieri regionali Mauro, Frosio, Galli, Demartini, De Capitani, Ruffinelli, Cecchetti, Rizzi, Moretti, Gallina e Belotti, assegnato alla Commissione consiliare I. Approvazione dei processi verbali delle sedute precedenti (Argomento n. 2 all ordine del giorno) Non essendo pervenute osservazioni, il processo verbale relativo alla seduta del 13 marzo 2007, i- scritto al n. 2 dell ordine del giorno, si intende approvato ai sensi del terzo comma dell articolo 49 del Regolamento interno. Ordine dei lavori Ha chiesto la parola, sull ordine del giorno dei lavori, il Consigliere Prosperini. Prego, ne ha la facoltà.

6 4 PROSPERINI Pier Gianni Grazie, signor Presidente. Le ho chiesto di poter intervenire in apertura della seduta per una presa di responsabilità, che sento doverosa... (Confusione in aula consiliare) (Vivaci proteste dai banchi dell opposizione) Non è possibile un simile comportamento! Sospendo la seduta. (La seduta viene sospesa alle ore e riprende alle ore 11.45) Signori Consiglieri, signori Assessori, per cortesia anche il pubblico, riprende la seduta, vi prego di evitare il brusio e i movimenti in aula. Comunico che è presente tra il pubblico, sono ospiti graditissimi, gli allievi del Liceo socio-psicopedagogico dell istituzione Barbara Melzi di Legnano. Sono accompagnati dal professor Merlo, sono stati ricevuti in sala stampa; li salutiamo con molto piacere perché questa è l aula del Consiglio regionale della Lombardia, che è l Assemblea legislativa della nostra Regione. Grazie agli insegnanti e grazie agli studenti. Pregherei di seguire adesso con attenzione. In base a quanto convenuto con i Capigruppo sull ordine del giorno dei lavori, nella riunione dei Capigruppo, che si è tenuta durante la sospensione dei lavori, prende la parola il Presidente Sarfatti; poi prenderà la parola, sempre sullo stesso argomento, il Consigliere Prosperini. Prego Presidente Sarfatti. Le raccomando la stringatezza, tenuto conto che gli interventi devono essere pertinenti all ordine del giorno in esame. SARFATTI Riccardo Grazie, signor Presidente, la stringatezza gliela garantisco. Sappiamo tutti che nei giorni passati sono successe cose che hanno interessato profondamente tutti i cittadini lombardi, cose che riguardano la gestione e l Amministrazione di questa Regione, che riguardano le persone che la gestiscono, gli Assessori, che riguardano perciò il Presidente Formigoni.

7 5 Abbiamo avuto le dimissioni dell Assessore Cè, abbiamo avuto delle gravissime dichiarazioni dell Assessore ai giovani, allo sport, al turismo, rispetto alle quali abbiamo immediatamente richiesto le dimissioni dell Assessore. Pensavamo che oggi il Presidente Formigoni si presentasse a questo Consiglio per spiegare le ragioni delle sue decisioni di avvicendamento nell Assessorato alla Sanità, ma anche di rispondere alle nostre richieste successive, in merito alle dichiarazioni dell Assessore Prosperini. Eravamo convinti che il Presidente Formigoni si sarebbe oggi presentato in aula. Questo perché? Perché il Consiglio regionale di questa Regione è organo istituzionale chiamato a discutere e ragionare sulle cose che succedono. Il Presidente Formigoni non ha avuto questa sensibilità. Credo che la sua assenza sia un fatto di irriguardatezza nei confronti di questo Consiglio, un fatto anche di non considerazione della logica di rispondere ai cittadini rispetto a ciò che succede, quando succedono cose importanti. Il Presidente Formigoni in questo non ha avuto coraggio, il coraggio che il Presidente dello stesso Partito, a cui appartiene l Assessore Prosperini, ha immediatamente ieri preso, esprimendo il suo giudizio politico su quelle dichiarazioni. Rispetto a questa situazione, all assenza del Presidente Formigoni, riteniamo che in questa fase, senza il Presidente Formigoni, questo Consiglio non si possa svolgere, al di là delle questioni regolamentari. Il Presidente Formigoni, non ha ritenuto opportuno nemmeno dirci quando intende venire a rispondere, non ha avuto la sensibilità di incaricare un suo Vice Presidente, un qualcuno che ci desse una risposta chiara di quando egli verrà a rispondere. Il Presidente Formigoni, ci è stato detto, verrà quando verrà. Questo atteggiamento veramente irriguardoso nei confronti del Consiglio non può da noi essere accettato. Non è possibile pensare che porteremo avanti un grande progetto, come quello che stiamo portando avanti, sulle questioni relative al federalismo, che vedranno nel Presidente Formigoni il primo interlocutore del Governo sulle proposte che da questo Consiglio usciranno, in una situazione in cui l atteggiamento di Formigoni è di tale irriguardezza nei confronti dei Consiglieri e del Consiglio tutto. Per questo noi abbandoniamo l aula. Grazie Presidente Sarfatti. La parola al Consigliere Prosperini. PROSPERINI Pier Gianni Signor Presidente, le ho chiesto di poter intervenire in apertura della seduta per una presa di responsabilità, che sento doverosa nei confronti di questa Istituzione, in merito alle polemiche emerse successivamente alla mia intervista, apparsa sul giornale di domenica 18 marzo Come già ho avuto modo di dichiarare nella giornata di ieri, le mie intenzioni, nel rilasciare le dichiarazioni al giornalista, non erano quelle di recare offesa ad alcuno; piuttosto ho sentito irrefrenabile, nella mia personale qualità di cattolico devoto e praticante, seppur peccatore, esprimere il mio disappunto nei confronti di chi ha inteso, nei giorni scorsi, sbeffeggiare ed oltraggiare, in una pubblica manifestazione, la figura del Santo Padre. Signor Presidente, signori Colleghi Consiglieri, da tempo conoscete la mia foga verbale, che mi porta assai spesso ad esprimermi per paradossi ed iperboli, anche se allo stesso tempo e allo stesso modo conoscete l assoluta mitezza dei miei comportamenti personali.

8 6 Sono quindi rimasto scosso e turbato dalle interpretazioni che sono state date alla mia intervista e sono sinceramente rammaricato di aver colpevolmente consentito che si generasse questo fraintendimento. In particolare, voglio esplicitamente e formalmente rivolgere le mie scuse a quanti, al di là della mia volontà, si sono sentiti offesi dal tono e dal contenuto delle mie parole, che lo ripeto ancora e- rano nelle mie intenzioni tanto esagerate quanto proprio per questo non suscettibili di essere letteralmente interpretate. Purtuttavia ho dovuto prendere atto che la sensibilità di molti è stata toccata dalla mia intervista, e di questo mi dolgo e farò buon tesoro; soprattutto sento di dovermi rivolgere a tutta la comunità omosessuale, nei confronti della quale affermo di non aver mai provato alcuna forma di ostilità o avversione. La libertà di costume e di espressioni dei sentimenti personali, certamente al centro dei valori di questa aula, rappresenta anche per me un riferimento ideale e culturale dal quale non posso e non voglio prescindere. Ancora, signor Presidente, mi permetta di esprimere le mie scuse per aver involontariamente coinvolto in questa polemica il Consiglio regionale e la Giunta, Istituzioni di cui mi sento orgogliosamente parte ed il cui valore etico ed istituzionale mi sta a cuore più e prima di ogni personale ambizione. Da ultimo, rivolgo una mia personale, una mia espressione di rincrescimento per il danno di immagine che ho recato al mio Partito, per il quale il mio impegno è stato, e sempre sarà, caratterizzato da passione, ideale e politica. Grazie, Consigliere Prosperini. Comunico che i Consiglieri Alboni, Galli, Mauro, Macconi, Corsaro, Beccalossi, Rizzi, Quadrini, Boscagli e Maccari hanno chiesto l inversione dell ordine del giorno per trattare, dopo il punto n. 5 dell ordine del giorno, la mozione n. 161, iscritta al punto n. 118 dell ordine del giorno. Faccio presente che sono presenti 40 Consiglieri, quindi il numero legale è assicurato e possiamo proseguire i lavori. La parola al Consigliere Alboni sull inversione richiesta. ALBONI Roberto Ho chiesto infatti la possibilità, insieme ad altri Colleghi, di poter, con questa inversione, discutere il più presto possibile, dopo le proposte di atto amministrativo iscritte all ordine del giorno, la mozione che abbiamo presentato alcune settimane fa. Mi auguro che questa richiesta venga accolta dall aula. La parola al Consigliere Bonfanti.

9 7 BONFANTI Battista Grazie, Presidente. Io sono rimasto in aula perché ritengo giusto che almeno un esponente della opposizione stia qui a verificare, a controllare che le procedure della democrazia vengano rispettate. Ora, non vi è dubbio che nella richiesta del Collega Alboni non c è nulla di antidemocratico, però c è un atteggiamento politico gravissimo. Nel momento in cui si è verificata questa rottura in aula tra maggioranza e opposizione, attorno a questioni che sono di interesse regionale, perché le politiche sanitarie sono di interesse regionale, il rapporto con le comunità che ci sono su questo territorio sono di interesse regionale, ebbene si coglie l occasione per far passare nell ordine del giorno una mozione, calpestando tra l altro il diritto della minoranza, che ripetutamente in questi mesi ha chiesto di regolamentare la discussione delle mozioni, perché oggi come oggi, per comportamenti di Consiglieri che, fino a prova contraria, appartengono alla maggioranza, è impossibile discutere le mozioni, che è il tipico strumento, l unico strumento che le minoranze hanno in una Assemblea parlamentare per portare in discussione i temi di interesse comune. Ebbene, nonostante questo, il Collega Alboni, anziché meditare su quello che è avvenuto chiede di anticipare la trattazione di questa mozione. Io dico: anticipiamo tutte le mozioni, mettendole in ordine, così il Collega Alboni potrà esercitare la sua pazienza sulla Collega che ha presentato decine di mozioni perché le ritiri, in modo che si addivenga a discutere la mozione richiesta poco fa; altrimenti, se lo si fa con un passaggio - ripeto - di questo tipo, in questo modo e in questo contesto non potete chiedere che le opposizioni subiscano. Credo Presidente, visto che lei ha la responsabilità di far funzionare questa aula, che con questa inversione si farà un ulteriore strappo e le cose diventeranno ancora più difficili, e questo francamente non riesco a capire a che cosa vi serve. Grazie, Presidente Bonfanti. E difficile però, far funzionare l aula, come dice lei, quando una parte abbandona, a mio avviso senza motivazione, una seduta pubblica. Pongo in votazione, a norma del Regolamento, per alzata di mano, la proposta del Presidente Alboni di anticipare, dopo il punto n. 5 dell ordine del giorno, la trattazione della mozione n (Il Consiglio approva) &A Proposta di atto amministrativo n. 44 Piano cave della Provincia di Sondrio - Settori merceologici della sabbia, ghiaia e pietrisco. (Argomento n. 4 all ordine del giorno) Dibattito Pongo in discussione la proposta di atto amministrativo n. 44, facendo presente che la medesima è stata esaminata dalla sesta Commissione consiliare.

10 8 La parola al Relatore, Consigliere Giammario. GIAMMARIO Giuseppe Signor Presidente, signori Colleghi, il provvedimento in discussione oggi in Consiglio è stato a lungo discusso in sede di Commissione Ambiente. Infatti, il piano cave della provincia di Sondrio che oggi è al nostro esame ha avuto un iter complesso che è opportuno richiamare. Il Consiglio provinciale di Sondrio l ha adottato con deliberazione n. 15 del 18 marzo 2002, prevedendo per il prossimo decennio 16 Ambiti Territoriali estrattivi, per complessivi volumi di sabbia e ghiaia pari a metri cubi e 8 Ambiti Territoriali estrattivi per complessivi volumi di pietrisco pari a metri cubi. Peraltro, il volume complessivo approvato dalla Provincia relativamente a sabbia e ghiaia va rettificato in metri cubi per effetto di quanto precisato alla Commissione dalla stessa Provincia, con nota del 22 febbraio 2007, riguardo ad un errore materiale intervenuto nella compilazione della tabella riepilogativa. L iter istruttorio del piano presso la Giunta regionale si è protratto nel tempo, in quanto l entrata in vigore di successive norme ha comportato per la Provincia l obbligo di integrare il piano con la documentazione prevista dalle nuove norme e di acquisire, dagli enti ed organi competenti, i pareri previsti. Il comitato tecnico per le attività estrattive di cava ha pertanto in un primo tempo rinviato la conclusione dell esame del piano, in attesa del parere dell Autorità di Bacino del fiume Po, previsto dagli artt. 22 e 41 del PAI - Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del fiume Po. La Provincia ha quindi predisposto uno studio di compatibilità idraulica e lo ha presentato, in data 11 dicembre 2003, all Autorità di Bacino del fiume Po, che ha espresso parere favorevole, con nota n del 22 gennaio 2004, indicando altresì una serie di prescrizioni da inserire all interno delle singole schede tecniche. Nel frattempo, la Giunta regionale, con deliberazione n dell 8 agosto 2003, nell individuare i siti di importanza comunitaria (SIC), assoggettava gli strumenti di pianificazione territoriale, come il piano cave, alla valutazione di incidenza; di conseguenza, la Provincia di Sondrio ha predisposto lo studio di incidenza e lo ha presentato, in data 11 novembre 2004, ai competenti uffici della Giunta regionale, che si sono espressi favorevolmente con decreto n dell 11 marzo Il comitato tecnico per le attività estrattive di cava, in data 16 marzo 2005, ha quindi potuto esprimersi favorevolmente sul piano cave, peraltro senza apportarvi alcuna modifica, in relazione agli ambiti estrattivi previsti dalla Provincia. In sostanza, la Giunta regionale non ha modificato, negli ATE (Ambiti Territoriali Estrattivi), il piano cave provinciale di Sondrio e lo ha licenziato e trasmesso al Consiglio con deliberazione n. 296 dell 8 luglio La fase istruttoria in VI Commissione ha visto, come di consueto, l espletamento delle audizioni con enti locali ed operatori che ne hanno fatto richiesta, oltre all effettuazione di un sopralluogo nell area di Novate Mezzola. La Commissione, anche su sollecitazioni emerse in sede di discussione, ha ritenuto di richiedere alla competente Unità Organizzativa Tutela e valorizzazione del territorio della Direzione generale territorio ed urbanistica un parere relativo alla compatibilità geologica degli interventi proposti, in virtù della particolare delicatezza del territorio interessato. L Assessore competente ha fornito alla Commissione una relazione tecnica della Direzione generale Territorio e Urbanistica, che richiama sia lo Studio di compatibilità idraulica predisposto dalla Provincia, sia il parere dell Autorità di Bacino, parere che dichiara la compatibilità geologica ed idraulica delle previsioni di piano con il PAI, indicando altresì una serie di prescrizioni da inserire all interno delle singole schede tecniche; sempre la relazione tecnica indica che ulteriori valutazioni e verifiche

11 9 più dettagliate potranno essere effettuate solo durante l attuazione del piano, in sede di redazione del progetto di gestione previsto dall art. 11 della lr 14/1998. La Commissione ha posto un attenzione particolare a due ambiti, segnalati dalla citata relazione tecnica, ubicati nel territorio comunale di Talamona, località Tartano, in quanto le aree potenzialmente interessate dall attività estrattiva coincidono con aree oggetto di interventi previsti dalla Legge Valtellina (102/1990). A questo riguardo, la Commissione si è orientata in modo conforme ai contenuti della nota 7 febbraio 2007 dell Assessore al Territorio e Urbanistica, allegata alla deliberazione in esame, con la quale l Assessore ha invitato la Commissione a valutare gli interventi ipotizzati in tale area alla luce dei nuovi scenari di riferimento intervenuti negli ultimi mesi, proponendo, in particolare, una riclassificazione degli ATE interessati (individuati come B8-ATE g59, sabbia e ghiaia, e B8-ATE p60, pietrisco) come cava di riserva, al fine di destinare il materiale ivi estratto alla realizzazione del primo lotto della nuova SS 38. Infatti, nello scorso dicembre è stata approvata l ipotesi di accordo di programma per la realizzazione degli interventi di potenziamento e riqualificazione della viabilità di accesso alla Valtellina e alla Valchiavenna e per la realizzazione immediata di un primo stralcio della SS 38 dello Stelvio: si tratta appunto del primo lotto - variante di Morbegno. Gli studi realizzati in sede di valutazione di impatto ambientale dell opera stradale, individuano un polo per l approvvigionamento di inerti necessari all attuazione dell opera infrastrutturale proprio in corrispondenza dell area alluvionale del torrente Tartano, area peraltro interessata dalla previsione di interventi a difesa del suolo, nell ambito del Piano di riassetto idrogeologico previsto dalla legge 102/1990. A seguito dell importanza che tali interventi rivestono ai fini dello sviluppo della Valtellina, l Assessore al Territorio e Urbanistica, sulla base di accordi intercorsi con la Provincia di Sondrio, e d intesa con la Direzione generale infrastrutture e mobilità, ha avanzato la predetta proposta di riclassificazione, che la Commissione ha condiviso, in modo da contemperare l attività estrattiva necessaria all opera pubblica con le esigenze di sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico. Pertanto, a modifica del Piano provinciale, nella proposta all esame del Consiglio gli ATE in Comune di Talamona località Tartano, già individuati come B8-ATE g59 (sabbia e ghiaia) e B8-ATE p60 (pietrisco), sono riclassificati come cava di riserva, finalizzando l estrazione di materiale esclusivamente alla realizzazione della SS 38, e con l indicazione nella scheda tecnica di una serie di prescrizioni cautelative - dato che l area in questione è soggetta alla legge 102/ compresa la necessità che i progetti di coltivazione e recupero della cava di riserva vengano sottoposti a preventivo parere della DG territorio e urbanistica, al fine di rendere compatibile l attività estrattiva con gli interventi da realizzare ai sensi del Piano di riassetto idrogeologico. Per quanto riguarda invece l ambito estrattivo in località Foppa del comune di Novate Mezzola, la Commissione ha valutato la richiesta di aumenti volumetrici e di riperimetrazione della concessione mineraria esistente, correlate al ricollocamento in sotterraneo del frantoio attualmente sito all interno di un area di riserva naturale individuata come SIC (sito di importanza comunitaria), richiesta che, se accolta, consentirebbe anche di evitare procedimenti di infrazione della Corte di giustizia europea legati appunto all esistenza del SIC. La richiesta di volume aggiuntivo di pietrisco - che si riferisce all estrazione del ballast, materiale utilizzato per costruire le massicciate ferroviarie - è legata alla realizzazione delle grandi infrastrutture ferroviarie ed è condivisa da parte degli enti locali interessati. Tuttavia, su questo punto, in sede di discussione in Commissione sono emerse delle perplessità, considerato che l accoglimento della proposta di modifica avrebbe determinato un aumento percentuale sostanziale dei quantitativi previsti dal piano, rispetto a quanto originariamente approvato dalla Provincia. Per queste ragioni, e in ossequio al fatto che la pianificazione in materia estrattiva si attua attraverso piani provinciali proposti dalle Province, la Commissione ha ritenuto di non apportare modifiche al

12 10 piano provinciale. In conclusione, la proposta di Piano cave della Provincia di Sondrio che la Commissione sottopone al Consiglio, a seguito delle modifiche illustrate in dettaglio, prevede le seguenti volumetrie: ATE sabbia e ghiaia per metri cubi; ATE pietrisco per metri cubi, cui va aggiunta la cava di riserva con una volumetria di metri cubi di pietrisco e metri cubi di sabbia e ghiaia. Presidenza del Vice Presidente Lucchini La parola al Consigliere De Capitani. DE CAPITANI Giulio Presidente, il piano cave della Provincia di Sondrio interessa i settori merceologici della sabbia, ghiaia e del pietrisco, rispettivamente per volumi indicativi di 5 milioni 620 mila e 2 milioni 676 mila metri cubi. La Giunta regionale non ha apportato modifiche ai volumi previsti dalla Provincia di Sondrio. Anche dopo le audizioni, avvenute in Commissione, si è deciso, d accordo con la medesima Provincia, di non accogliere richieste di modifica se non quella proposta dall Assessore Boni, relativa alla riclassificazione negli ambiti estrattivi ATE G59 e ATE G60, ubicati nel territorio comunale di Talamona, località Tartano come cava di riserva, al fine di destinare il materiale ivi estratto alla realizzazione del primo tratto della nuova strada statale 38, la statale che attraversa l asse della Valtellina. Gli studi realizzati in sede di valutazione dell impatto ambientale dell opera stradale individuano un polo per l approvvigionamento di inerti necessari all attuazione dell infrastruttura, proprio in corrispondenza dell area alluvionale del torrente Tartano. La stessa area è interessata anche dalla previsione di interventi a difesa del suolo, nell ambito del piano di riassetto idrogeologico, previsto dalla Legge Valtellina, la legge 102/1990. A seguito dell importanza che tali interventi rivestono ai fini dell economia valtellinese, l Assessorato al territorio, sulla base di accordi intercorsi con la Provincia di Sondrio e di intesa con la direzione generale Infrastrutture e Mobilità, propone appunto una modalità operativa di intervento tale da contemperare l attività estrattiva, necessaria all opera pubblica, con le esigenze di sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico. L estrazione di materiale dalla cava di riserva, sarà finalizzato esclusivamente alla realizzazione della SS38. Ricordo che le cave di riserva hanno giusto questa destinazione, solo per la realizzazione di opere pubbliche. Nella scheda tecnica è prevista una serie di prescrizioni cautelative oltre alla necessità che i progetti di coltivazione e recupero della cava di riserva vengano sottoposti a preventivo parere della direzione generale Territorio e Urbanistica, al fine di rendere compatibile l attività estrattiva con gli interventi da realizzare ai sensi del piano di riassetto idrogeologico. Faccio anche presente che una tra le più importanti richieste di modifica, pervenute ed esaminate dalla stessa Commissione VI, dal punto di vista volumetrico, vi è quella relativa al Comune di Novate Mezzola.

13 11 La richiesta, che non è stata accolta dalla Commissione VI, prevedeva aumenti volumetrici da uno a tre milioni e mezzo di metri cubi; la riperimetrazione della concessione mineraria esistente e il ricollocamento in sotterraneo degli impianti di frantumazione e lavorazione, attualmente collocati all interno di un area di riserva naturale, i cosiddetti piani di Spagna, che tra l altro sono un sito individuato come SIC, quindi sito di importanza comunitaria. La ricollocazione dell impianto di frantumazione avrebbe consentito anche di evitare procedimenti di infrazione dalla Corte di Giustizia europea, legati appunto all esistenza di questo SIC. Gli Enti locali, in questo caso la Provincia ed il Comune, si sono espressi favorevolmente alla richiesta di modifica ma, visti i quantitativi interessati, non si è comunque ritenuto opportuno, in questa fase, apportare la modifica in Commissione. Se la Provincia e gli Enti locali appunto lo riterranno opportuno e conveniente potranno inserire la Provincia, che è l Ente a cui fa riferimento il piano cave, potranno inserire questa eventuale modifica nella prima variazione al piano cave. Votazione Non ho altri iscritti. Alla proposta di atto amministrativo n. 44 sono stati presentati 5 emendamenti. (Il testo è riportato in allegato) Pongo in votazione, per alzata di mano, l emendamento n. 1. (Il Consiglio non approva) Pongo in votazione, per alzata di mano, l emendamento n. 2. (Il Consiglio non approva) Pongo in votazione, per alzata di mano, l emendamento n. 3. (Il Consiglio non approva) Pongo in votazione, per alzata di mano, l emendamento n. 4. (Il Consiglio non approva) Pongo in votazione, per alzata di mano, l emendamento n. 5. (Il Consiglio non approva) Ultimato l esame degli emendamenti, pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto amministrativo n. 44 nel testo licenziato dalla Commissione. (Il Consiglio approva) (Il testo è riportato in allegato)

14 12 &A Proposta di atto amministrativo n. 98 Criteri e modalità per l individuazione degli ambiti a vocazione e potenzialità turistica (art. 2, comma 2, della legge regionale 14 aprile 2004, n. 8 Norme per il turismo in Lombardia ). (Argomento n. 5 all ordine del giorno) Dibattito Pongo in discussione la proposta di atto amministrativo n. 98, facendo presente che la medesima è stata esaminata dalla quarta Commissione consiliare. La parola al Relatore, Consigliere Saffioti. SAFFIOTI Carlo Signor Presidente e colleghi Consiglieri, il provvedimento in discussione permette il completamento e la piena applicazione della legge regionale 8/2004, che all articolo 2 prevede che la Regione assuma la valorizzazione turistica tra gli obiettivi della programmazione e privilegi gli interventi in ambiti territoriali a vocazione e a potenzialità turistica. Al Consiglio spetta definire i criteri per individuare gli ambiti a vocazione e a potenzialità turistica. In attuazione di tali criteri, la Giunta regionale, sentita la conferenza regionale delle autonomie, individua gli ambiti a vocazione e a potenzialità turistica, previo parere della competente Commissione consiliare. Spetta poi alle Province, una volta che la Regione ha individuato Provincia per Provincia il numero di ambiti, la precisa definizione territoriale. Il metodo che è stato usato per l individuazione degli ambiti è stato quello che ha fatto riferimento al sistema statistico monitor turismo, predisposto dalla Giunta regionale, con il quale vengono calcolati gli indicatori, ICOT, Indice Complesso di Orientamento al Turismo, e IQOT, Indice di Qualità, efficienza, e posizionamento dell Offerta Turistica per ogni Comune della Lombardia. Vi tralascio la parte più tecnica, per arrivare a dire che ogni Provincia propone, entro il termine di 60 giorni dal ricevimento della comunicazione ai competenti uffici della Giunta regionale la delimitazione territoriale degli ambiti che interessano il proprio territorio, individuando i Comuni inseriti in ciascun ambito. E stato infine individuato un criterio per distinguere, tra ambiti a vocazione turistica, ovvero realtà territoriali, in cui il fenomeno turistico ha raggiunto la piena maturità, e ambiti a potenzialità turistica, ossia territori in cui l attrattività turistica è ancora in fase di sviluppo. Gli ambiti sono un parametro per la valutazione della rilevanza e della congruità territoriale di un nuovo sistema turistico e consentono di modulare politiche, azioni e misure di intervento. Periodicamente la Giunta riverifica la distribuzione sul territorio regionale dei Comuni ad attrattività turistica, rideterminando eventualmente gli ambiti in base ai criteri stabiliti. Inoltre è previsto che, su proposta dei soggetti interessati alla costituzione di un sistema turistico finalizzato alla valorizzazione e alla promozione di un offerta turistica presente in maniera diffusa e non localizzata sul territorio regionale, possano essere individuati ulteriori ambiti turistici, aventi le seguenti caratteristiche: u-

15 13 no, carattere interprovinciale, cioè l ambito dovrà interessare Comuni ad attrattività turistica di almeno tre Province lombarde; due, coinvolgimento di non meno del cinque per cento dei Comuni ad attrattività turistica presenti a livello regionale. La proposta di individuazione di un nuovo ambito, sulla base dei criteri sopra descritti, verrà approvata dalla Giunta regionale, sentita la Conferenza regionale delle autonomie e previo parere della competente Commissione consiliare, alla quale il Consigliere Galli non farà mancare il proprio supporto. Per queste motivazioni, chiedo l approvazione con un aggiunta di carattere personale: mi auguro che sia possibile in futuro arrivare ad una semplificazione della legge e della proposta di atto amministrativo di cui stiamo discutendo, che ha rivelato, in fase di discussione, qualche complessità e qualche appesantimento, che penso possa essere, da un ulteriore riflessione, risolta. Votazione Non ho altri iscritti. Pongo in votazione, per alzata di mano, la proposta di atto amministrativo n. 98. (Il Consiglio approva) (Il testo è riportato in allegato) Svolgimento di mozione A questo punto, come precedentemente deliberato, pongo all attenzione del Consiglio la: &A Mozione n. 161, in data 8 febbraio 2007, a firma dei Consiglieri Alboni, Macconi, Ferrazzi, Maccari, Beccalossi, Corsaro, Prosperini, Quadrini, Dalmasso, Rizzi, Galli, Demartini, De Capitani, Ruffinelli, Boscagli e Peroni, concernente il problema del riconoscimento giuridico delle coppie di fatto. (Il testo è pubblicato in allegato al verbale della seduta del 13 febbraio 2007) La parola al Consigliere Alboni. ALBONI Roberto Signor Presidente, Colleghi, considerati i contenuti, e non solo il contenuto, della mozione, considerato anche il clima, che purtroppo si è verificato per scelta dell opposizione - me ne rammarico molto perché mai e poi mai c è voglia di strumentalizzare ma c è voglia di confronto - tanto quanto mi so-

16 14 no rivolto all aula per chiedere di approvare l inversione dell ordine del giorno per discutere e votare la mozione n. 161, una mozione sulla famiglia, e per quello che un attimo fa ho detto, proprio perché è impossibile, su un tema di carattere nazionale e non solo regionale, non avere un confronto in aula con tutte le forze politiche, e quindi anche con le forze dell opposizione, per tutte queste ragioni non ritengo opportuno ridurre una discussione all importante, ma in questo momento non sufficiente, rappresentanza della maggioranza in, riterrei invece più opportuno un dibattito sereno e di confronto, stante proprio, come dicevo all inizio, il contenuto della mozione stessa, con tutte le forze presenti in Consiglio. Io quindi mi rivolgo a lei e a tutta l aula, aula presente, per poter chiedere di rinviare alla prossima seduta la discussione e la votazione della mozione sulla famiglia. Grazie Presidente Alboni. La richiesta è senz altro accolta; credo che tutta l aula condivida le osservazioni che ha appena svolto. &A Proposta di nomina n. 133 Elezione di una componente nella Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna in sostituzione di dimissionaria. (Argomento n. 6 all ordine del giorno) Continuiamo i nostri lavori con l espletamento delle nomine. Iniziamo con la proposta di nomina n La parola al Consigliere Boscagli. BOSCAGLI Giulio Propongo di nominare la signora Caggiano Rossana. Chiamo a fungere da Segretario provvisorio il Consigliere Cecchetti per coadiuvare il Consigliere Segretario Ferrazzi nelle operazioni di voto. Vista la legge regionale 2 maggio 1992, n. 16 Istituzione e funzioni della Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna e successive integrazioni e modificazioni;

17 15 vista la legge regionale 6 aprile 1995, n. 14 Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione ; richiamata la deliberazione del Consiglio regionale n. 118 del 24 gennaio 2006, con la quale venivano elette dodici componenti nella Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna, tra cui la signora Maria Teresa Coppo Gavazzi; preso atto della nota, pervenuta in data 6 marzo 2007, con la quale la signora Maria Teresa Coppo Gavazzi rassegna le proprie dimissioni dall incarico ricoperto quale componente eletta, in conseguenza dell avvenuta opzione per altra nomina regionale (consigliera di parità effettiva); considerato che il Consiglio regionale deve procedere, ai sensi dell art. 4, comma 8, della lr n. 16/92, alla sostituzione della dimissionaria nella predetta Commissione, nell ambito delle designazioni già acquisite; preso atto delle candidature già acquisite; richiamato in particolare quanto previsto dall art. 20 della legge regionale n. 14/95; visto l art. 69 del Regolamento interno; pongo in votazione a scrutinio segreto l elezione di una componente nella Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna in sostituzione di dimissionario; invito i commessi a distribuire le schede. (Il Consigliere Segretario Ferrazzi, assistito dal Consigliere Segretario provvisorio Cecchetti, effettua l appello dei Consiglieri) Ultimata la votazione, ne comunico l esito: Consiglieri presenti n. 43 Consiglieri votanti n. 43 Schede nulle n. 1 Ha ottenuto voti la signora: Caggiano Rossana n. 42 Pertanto viene eletta quale componente nella Commissione regionale per la realizzazione di pari opportunità tra uomo e donna la signora Caggiano Rossana, in sostituzione della dimissionaria Maria Teresa Coppo Gavazzi. &A Proposta di nomina n. 130 Designazione di un componente nel Collegio sindacale dell Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, in sostituzione di rinunciatario. (Argomento n. 11 all ordine del giorno) Continuiamo con la proposta di nomina n. 130, Designazione di un componente nel Collegio sindacale dell Azienda ospedaliera Valtellina e Valchiavenna. La parola al Presidente Boscagli.

18 16 BOSCAGLI Giulio Proponiamo la signora Muffatti Lara. Visto l art. 17 del decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell art. 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419 ; visto l art. 3 ter, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 241, introdotto dall articolo 3, comma 3, del decreto legislativo n. 229/99; vista la legge regionale 6 aprile 1995, n. 14 Norme per le nomine e designazioni di competenza della Regione ; richiamato il decreto del Presidente del Consiglio regionale n. 20 del 15 gennaio 2007, con il quale venivano designati due componenti nel Collegio sindacale dell Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, tra cui il signor Giampaolo Paini; preso atto della nota, pervenuta in data 12 febbraio 2007, con la quale il signor Giampaolo Paini, designato nel predetto Collegio, comunica di non accettare la designazione; considerato che il Consiglio regionale deve procedere alla sostituzione del rinunciatario nel predetto Collegio sindacale, mediante la designazione di un nuovo membro; preso atto delle candidature già acquisite a seguito del comunicato pubblicato sul BURL n. 42 del 17 ottobre 2005; verificata la documentazione prodotta dai singoli candidati attestante l iscrizione nel registro dei revisori contabili; ritenuto necessario provvedere alla designazione, al fine di garantire la piena funzionalità dell organo; pongo in votazione a scrutinio segreto la nomina di un componente nel Collegio sindacale dell Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, in sostituzione di rinunciatario; invita i commessi a distribuire le schede. (Il Consigliere Segretario Ferrazzi, assistito dal Consigliere Segretario provvisorio Cecchetti, effettua l appello dei Consiglieri) Ultimata la votazione, ne comunico l esito: Consiglieri presenti n. 43 Consiglieri votanti n. 43 Schede bianche n. 2 Schede nulle n. 1 Ha ottenuto voti la signora: MUFFATTI Lara n. 40

19 17 Pertanto viene designata quale componente nel Collegio sindacale dell Azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna la signora MUFFATTI Lara, in sostituzione del signor Giampaolo Paini, rinunciatario. Annunzio di interrogazioni, di interpellanze e di mozioni Comunico le interrogazione, le interpellanze e le mozioni pervenute in questi giorni alla Presidenza. Interrogazioni: - n. 2172, in data 15 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Fabrizio, Gaffuri e Spreafico, concernente le strutture lombarde in grado di fornire ospitalità ai parenti dei pazienti curati e loro censimento (viene richiesta risposta scritta). Interpellanze: - n. 4038, in data 19 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Sarfatti, Benigni, Porcari, Oriani, Valmaggi, Galperti, Gaffuri, Spreafico, Fabrizio, Monguzzi, Saponaro, Fatuzzo, Concordati, Agostinelli, Storti e Zamponi, concernente le dimissioni dell Assessore alla Sanità, Alessandro Cè, e la sua sostituzione; - n. 4039, in data 19 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Sarfatti, Benigni, Civati, Valmaggi, Concordati, Agostinelli, Saponaro, Monguzzi, Storti, Fatuzzo, Galperti e Zamponi, concernente le dichiarazioni rilasciate dall Assessore Prosperini ad un quotidiano nazionale. Mozioni: - n. 0172, in data 14 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Ferretto Clementi e Saffioti, concernente l emergenza criminalità in Lombardia e in particolare a Milano; - n. 0173, in data 15 marzo 2007, a firma dei Consiglieri Rizzi, Galli, Gallina, Frosio, Demartini, Cecchetti, Ruffinelli, De Capitani, Mauro e Moretti, concernente la trattativa sul prezzo del latte. (I relativi testi sono riportati in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna) I lavori sono conclusi. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. Dichiaro chiusa la seduta. (La seduta termina alle ore 12.37)

20 18 ALLEGATI Interrogazione annunziata «Preso atto che i risultati dell indagine della Fondazione Università IULM, per la Camera di Commercio di Milano indicano in 67 mila i familiari di pazienti curati nelle strutture lombarde la cui permanenza in città è uguale o superiore a 2 giorni, cioè con almeno un pernottamento, con un indotto annuo complessivo di circa 60 milioni di euro; visto che solo il 30% degli ospedali è in grado di fornire ospitalità ai parenti in modo diretto o tramite convenzioni e che questi ultimi si trovano nella condizione di difficoltà non esistendo sportelli informativi circa le diverse opportunità offerte dalle strutture di volontariato o da quelle alberghiere; interrogano gli Assessori competenti per sapere se non si ritiene opportuno un censimento complessivo delle diverse opportunità esistenti, al fine di fornire indicazioni precise su luoghi, modalità e costi; se non si ritiene utile favorire convenzioni con il concorso di Aziende Ospedaliere e Camere di Commercio al fine di rendere trasparenti ed omogenee condizioni offerte a prezzi richiesti sia per il pernottamento che per la ristorazione; se non si ritiene utile favorire la destinazione di strutture ad hoc per la ricezione dei parenti dei pazienti, nell ambito della costruzione di nuove strutture ospedaliere o della ristrutturazione di quelle già esistenti». (2172) Fabrizio - Gaffuri - Spreafico Interpellanze annunziate «I sottoscritti Consiglieri regionali, avendo appreso dalla stampa che l Assessore alla Sanità, Alessandro Cè, ha rassegnato le dimissioni e che il Presidente Formigoni le ha accettate assegnando le deleghe al dottor Luciano Bresciani; visto che il governo del sistema sanitario regionale interessa tutti i cittadini ed impegna grande parte delle risorse della Regione; preoccupati per la scarsa trasparenza nella quale è maturato il contrasto che ha portato alle repentine dimissioni dell Assessore; considerato che le ragioni di tale sostituzione non possono essere circoscritte in un dibattito interno alla maggioranza ma che, al contrario, richiedono necessariamente un chiarimento in Consiglio regionale; interpellano il Presidente della Regione affinché riferisca urgentemente in Aula sulle motivazioni che hanno portato alle dimissioni dell Assessore Cé e alla sua sostituzione con il dottor Bresciani». (4038) Sarfatti - Benigni - Porcari - Oriani - Valmaggi - Galperti - Gaffuri - Spreafico - Fabrizio - Monguzzi - Saponaro - Fatuzzo - Concordati - Agostinelli - Storti - Zamponi

21 19 «I sottoscritti Consiglieri regionali, avendo appreso dagli organi di stampa le stupefacenti e gravissime dichiarazioni attribuite all Assessore regionale Piergianni Prosperini sugli omosessuali:... Gay...garrotiamoli... ma non con la garrota di Francisco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta attorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia ; interpellano il Presidente della Regione affinché con estrema urgenza riferisca all Aula in merito ai seguenti quesiti: se non ritiene incompatibile le dichiarazioni rilasciate dall Assessore Prosperini con il suo ruolo di componente della sua Giunta; se il Presidente della Regione non intende, anche a tutela dell Istituto regionale, censurare le dichiarazioni grevi del suo Assessore e scusarsi con le persone offese; se per ripristinare la credibilità fortemente compromessa della Regione non intenda ritirare le deleghe al suddetto Assessore». (4039) Sarfatti - Benigni - Civati - Valmaggi - Concordati - Agostinelli - Saponaro - Monguzzi - Storti - Fatuzzo - Galperti - Zamponi Mozioni annunziate «Il Consiglio regionale della Lombardia, premesso che: - la Lombardia e Milano in particolare stanno vivendo una vera e propria situazione di emergenza criminalità; - interi quartieri nel capoluogo sono costretti, ogni giorno, a vivere in un clima di paura per aggressioni, rapine, violenze personali e degrado; - le istituzioni locali non dispongono né dei mezzi, né degli strumenti, né, tanto meno, delle competenze per poter far fronte a questa ondata di criminalità dilagante; visto che: - l Amministrazione comunale milanese ha più volte chiesto ai Governo un incremento dell organico delle forze di polizia; - il Governo è l unico responsabile e garante dell ordine pubblico; considerato che con i pesanti tagli effettuati dall ultima finanziaria i comuni lombardi si troveranno in una situazione ancor più critica; rilevato che nella metropoli lombarda, dove la situazione è particolarmente grave e riguarda ormai quartieri tanto periferici quanto centrali, i cittadini, fortemente preoccupati, si sentono abbandonati ed invocano da tempo l intervento delle istituzioni; sostiene l appello lanciato dal Sindaco di Milano, Letizia Moratti e invita la Giunta a farsi promotrice presso il Governo affinché: - tenga in maggiore considerazione il merito delle Amministrazioni locali e le esigenze dei cittadini lombardi; - incrementi l organico delle forze dell ordine destinato alla Lombardia e al suo capoluogo;

22 20 - stanzi maggiori risorse per contrastare la criminalità e combattere l immigrazione irregolare; - stabilisca norme più severe e garantisca una maggiore certezza della pena; - inasprisca le pene contro i reati sessuali ed i maltrattamenti e avvii politiche di sostegno a favore di tutte le vittime della criminalità». (MOZ/0172) Ferretto Clementi - Saffioti «Il Consiglio regionale, considerato che: in questi ultimi giorni, a seguito dell ennesima rottura della trattativa sul prezzo del latte, numerosi agricoltori delle province lombarde hanno inscenato manifestazioni di protesta per portare all attenzione delle Istituzioni e dell opinione pubblica le distorsioni di mercato che oggi caratterizzano la filiera produttiva e commerciale del latte vaccino; in particolare, sono nuovamente emerse le problematiche relative alla sempre più ampia forbice fra i prezzi di produzione ed i prezzi al consumo, a tutto vantaggio del sistema industriale che, ormai da anni, è prevalentemente caratterizzato da proprietà multinazionali operanti con marchi italiani; il settore lattiero-caseario lombardo è certamente uno degli assi portanti della economia agricola regionale, i cui numeri (7675 produttori, 264 primi acquirenti, addetti, 40% della produzione nazionale di latte vaccino, di cui il 50% destinato a produzioni tipiche certificate) confermano l interesse che l Amministrazione regionale deve necessariamente prestare al comparto; le cause del continuo peggioramento della situazione relativa ai produttori di latte, trova la propria genesi in numerosi fattori, da anni segnalati dal gruppo politico Lega Nord, ma mai ascoltati o mai affrontati con la dovuta decisione, tra cui segnaliamo: 1. l ormai arcaico e penalizzante sistema europeo di regolamentazione della produzione lattiera (quote latte), il cui intento di sostegno artificioso ai prezzi è palesemente fallito; 2. le pesanti sanzioni relative alla presunta sovrapproduzione lattiera lombarda; 3. il continuo approvvigionamento di latte proveniente da Paesi UE ed extra UE, le cui caratteristiche non rispecchiano i nostri standard qualitativi (con evidenti ripercussioni sulla concorrenzialità del prodotto nazionale); 4. l utilizzo del latte di cui sopra per la produzione di prodotti caseari (o come latte alimentare) molto spesso caratterizzati da marchi di origine nazionale ma che di Made in Italy hanno ben poco; 5. la mancanza di adeguati strumenti di regolazione e moderazione della filiera del latte, il cui peso preponderante viene sempre esercitato dalle industrie alimentari a scapito di produttori e consumatori; 6. la carenza di controlli sulle denominazioni di origine nazionale e l assenza di un vero e proprio marchio di qualità che certifichi realmente che non solo la lavorazione sia effettuata in Lombardia, ma anche tutta la materia prima sia di origine regionale; 7. la frammentarietà della rappresentatività del settore agricolo, per il quale agli interessi reali degli allevatori sono state spesso anteposte convenienze sindacali o di una sola parte della filiera; ciò premesso impegna la Giunta regionale a nell immediato: - adoperarsi con ogni utile strumento affinché la trattativa sul prezzo del latte trovi la propria soluzione tramite un accordo che soddisfi le esigenze di tutte la parti in causa; - proporre al Consiglio regionale l istituzione di una Commissione speciale consiliare che:

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