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3 Sommario Prefazione... 5 Presentazione... 7 Introduzione Il Progetto Alternanza Scuola-lavoro ed il ruolo della Camera di Commercio La metodologia di indagine Il profilo dei tirocinanti intervistati Il profilo delle aziende intervistate Il profilo dei docenti intervistati Focus lavoro Testimonianze Conclusioni Appendice Abstract Indice dei grafici e delle tabelle... 77

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5 Prefazione 5 Questa prima rilevazione della condizione dei destinatari degli interventi di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, attraverso l acquisizione di informazioni sull utilità del percorso formativo considerato, sugli sbocchi lavorativi avuti una volta conclusa l esperienza e sulle caratteristiche del lavoro eventualmente trovato, ha come primario obiettivo di offrire una chiara valutazione della qualità e della pertinenza delle attività poste in essere, anche ai fini della futura programmazione di azioni più coerenti ed efficaci rispetto all attuale contesto socioeconomico e alle attese espresse dagli studenti. La ricerca, dunque, è stata realizzata grazie alle esperienze e, ai percorsi, che, prima empiricamente e poi via via in modo più strutturato ed organizzato, si sono posti in essere nell arco di poco meno di un decennio e in forza dei quali apparivano ormai maturi i tempi per una riflessione d insieme sul lavoro svolto nella prospettiva degli ulteriori sviluppi che la materia dell Alternanza ha insiti. Non a caso il piccolo Comitato tecnico che ha sovrinteso a tali progettualità si vorrebbe trasformato in un vero e proprio Laboratorio Territoriale che raccolga il meglio dei suoi passati esperienziali e riproponga, con rinnovate e più ampie capacità e con l apporto di ulteriori protagonisti, validi percorsi formativi. E non è ancora un caso se, nell ambito dell Alternanza Scuola Lavoro, la CCIAA di Macerata abbia fatto parte, nel corso del mese di novembre 2012, del gruppo di lavoro tematico deputato a dare indicazioni all Unità di progetto Unioncamere a sua volta incaricata di sviluppare una rete per l offerta integrata di servizi camerali in materia di mercato del lavoro, transizione formazione-impresa e nuova imprenditorialità (progetto e sportelli FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento). Tale modello di servizi, in effetti dopo una fase di ulteriore condivisione e messa a punto, dovrà essere implementato, a livello nazionale e territoriale, e partire dai primi mesi del nuovo anno, prevedendo, da un lato, una serie di servizi di base, ad erogazione obbligatoria, in modo da assicurare agli utenti un livello minimo comune di assistenza secondo standard di qualità condivisi e, dall altro, una serie di servizi aggiuntivi non compresi in quelli di base, che sono da considerarsi opzionali e, come tali, rimessi alle strategie di offerta delle singole camere in coerenza con le caratteristiche ed i bisogni dei rispettivi territori. Per entrambi i profili il gruppo di lavoro ha previsto i seguenti servizi: - di accoglienza;

6 6 - di orientamento; - di formazione; - di alternanza scuola lavoro; - di sostegno all imprenditorialità; - di sostegno al lavoro. Tutto ciò nell ottica della possibile autoriforma del sistema camerale che ha previsto, almeno allo stato attuale, la gestione associata, a livello regionale, delle funzioni inerenti i profili indicati. Il piano politico-organizzativo sembra, dunque, innervarsi nel piano più squisitamente operativo, chiedendo maggiore organizzazione e l espletamento di altro e meglio. Per questo la CCIAA ha voluto, avvalendosi della preziosa opera della ricercatrice Chiara Mantini, guardare a fondo ed in modo organizzato nel fatto, per essere capace di riproporsi su piani più elevati con logica e risorse adeguate. Un particolare ringraziamento, oltre che a tutti i partner dell ASL (e a coloro studenti, tutor aziendali, docenti- senza il cui operato e collaborazione la ricerca non sarebbe stata possibile) è per la prof. Paola Nicolini, già componente del menzionato Comitato e responsabile scientifico del Progetto di ricerca, per la validazione competente e professionale dello stesso. Hanno collaborato alla parte tecnica di supporto alla ricercatrice, Paola Fogante, Valentino Lafera, Nerio Ceccherini, per la parte grafica, Fabio Castelletti, supervisore camerale, Lorenza Natali. Il Presidente Giuliano Bianchi

7 Presentazione 7 Il binomio giovani e lavoro è una delle emergenze più attuali. Ciò accade non solo perché la crisi finanziaria ed economica sta riducendo a ritmo esponenziale le possibilità di ingresso per i neo diplomati e i neo laureati nell esperienza lavorativa. L avvento delle nuove tecnologie e l espandersi dei flussi migratori hanno anch essi comportato rapidissimi cambiamenti nell organizzazione dei mercati e nei relativi processi lavorativi, come mai è stato osservato in epoche precedenti. È così che queste dinamiche si riflettono con immediatezza su agenzie educative e formative come la scuola e l Università, da secoli stabilizzate nell accompagnamento a percorsi professionalizzanti e professionali piuttosto standardizzati. L ampiezza dell offerta lavorativa garantiva infatti comunque l ingresso di diplomati e laureati nel mondo del lavoro, lasciando a quest ultimo la fase di modellamento del lavoratore sulle esigenze specifiche dell impresa o dell istituzione. Per diversi secoli, a parte per alcuni corsi di studio considerati molto tecnici, la lontananza della scuola e dell università dal mondo del lavoro sono state non solo accettate, ma viste come garanzia di non ingerenza dei flussi economici sul mondo della cultura. I veloci cambiamenti cui si sta assistendo a partire dalla metà del secolo scorso, con un accelerazione tra la fine del 900 e i primi anni del secolo in corso, stanno investendo fortemente anche istituzioni per loro natura poco vocate al cambiamento come scuola e università, interpellate nei loro ruoli legati all orientamento, sia in entrata sia in uscita. Sebbene lentamente, queste stanno muovendosi per andare incontro alle esigenze dei propri diplomati e laureati, accompagnandoli nei momenti di transizione sia verso lo studio che verso il lavoro. Nuovi percorsi e nuove modalità, con le relative procedure, vanno via via prendendo piede, in modo tale da incrociare l acquisizione di conoscenze con lo sviluppo di competenze che solo una pratica guidata può assicurare. Da queste e altre complesse esigenze nasce l esperienza dell Alternanza Scuola Lavoro (ASL), che nella Provincia di Macerata vede un ampia partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati, quali scuole, università e mondo del lavoro, garantita dall attenta regia della locale Camera di Commercio. Il tavolo di lavoro, a cui i partecipanti siedono portandosi dietro i propri diversi ruoli e background, riveste un ruolo fondamentale di progettazione e coordinamento delle attività messe in campo per garantire a studenti delle scuole superiori di fare esperienza lavorativa per alcune settimane, durante il tempo scuola. Considerati i numeri tra studenti, insegnanti, rappresentanti del mondo del lavoro, scuole, aziende, istituzioni, azioni ed eventi il progetto di ASL rappresenta un esperienza ampia e complessa nel difficile terreno del rapporto tra scuola e mondo del

8 8 lavoro, che si è andata accrescendo e consolidando nel corso di 10 anni. Al di là dell adesione di principio e della valutazione positiva che intuitivamente era possibile dare, a distanza di 10 anni dalle prime esperienze si è inteso compiere uno sforzo di valutazione sistematica e particolareggiata, che di seguito verrà dispiegata. Il valore formativo e orientativo dell esperienza di ASL sembra chiaramente emergere in tutte le sezioni della ricerca effettuata, che ha coinvolto gli studenti, i loro insegnanti e i tutor aziendali che vi hanno preso parte nel suo primo decennio. I risultati ribadiscono l importanza di proseguire sulla strada intrapresa, che ha già dato molti frutti anche in termini di collaborazione e di costruzione di comuni prospettive tra mondi che difficilmente riescono a parlare tra loro, come la scuola, l università e le imprese. Paola Nicolini Università di Macerata

9 Introduzione 9 Le esperienze di Alternanza scuola lavoro (di seguito ASL), riconosciute ufficialmente e legislativamente nel 2003, si caratterizzano per essere parte di una metodologia didattica innovativa che prevede, per gli studenti di tutti gli indirizzi scolastici di età compresa fra i 15 e i 18 anni, la possibilità di alternare alla normale formazione scolastica periodi in cui si svolgono concrete esperienze professionali sul campo. Alla base di tale riconoscimento, la necessità di colmare la distanza tra istruzione e formazione professionale, per favorire la crescita culturale degli studenti e permettere lo sviluppo globale delle loro capacità ed attitudini, da un lato, e, dall altro, avvicinare l universo imprenditoriale del territorio al sistema scolastico. Essa rappresenta la strada verso una concreta sinergia tra mondo della scuola e del lavoro: la scuola volge uno sguardo al territorio e l impresa risponde con la sua formazione lavorativa, in un contesto che vede il concorso e la collaborazione di diversi attori alla realizzazione delle iniziative. L obiettivo fondamentale dell alternanza è, dunque, quello di mettere gli studenti nelle condizioni di acquisire ulteriori abilità e competenze spendibili nel mercato del lavoro, dando la possibilità attraverso periodi in azienda di verificare le proprie attitudini, favorendone l orientamento verso future scelte formative e lavorative. Sulla scorta di quanto disposto dalla legge n.53/2003, a partire dall anno scolastico 2004/2005 tra la Camera di Commercio di Macerata, Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, gli Istituti scolastici superiori e le Associazioni di categoria aderenti è stata stipulata annualmente una convenzione operativa per realizzare l obiettivo comune di sperimentare percorsi e modelli di apprendimento in ASL; tale convenzione annovera dall anno scolastico 2006/2007 anche la partecipazione della Provincia di Macerata e degli Ordini e Collegi professionali, e dall anno scolastico 2009/2010 anche delle Università di Macerata e di Camerino, nonché dell Universitas Mercatorum, università telematica del circuito camerale. Vari sono i percorsi e le attività proposti agli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti scolastici provinciali nell ambito del Progetto ASL: negli anni, sono stati sviluppati momenti formativi in aula, attività laboratoriali, visite aziendali, giornate di orientamento alle professioni e tirocini. La finalità prevista è quella di motivare e orientare gli studenti, oltre a far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro: uno strumento per rendere flessibili i percorsi nell educazione e nella formazione, che offre la possibilità di combinare gli

10 10 studi formali, anche professionali, con applicazioni pratiche degli apprendimenti, e di valorizzare le competenze previste nel curriculum scolastico degli studenti nella prospettiva di una formazione a tutto tondo. L ASL non si sovrappone all apprendistato, che è regolato da specifiche disposizioni normative, ma è un azione formativa rispondente ai bisogni individuali di istruzione e formazione dei giovani per favorirne l orientamento, per stimolarne le vocazioni personali e gli interessi e potenziare stili diversi di apprendimento. Dal 2004 ad oggi, nella Provincia di Macerata, hanno partecipato alle varie modalità del Progetto più di diecimila studenti, e sono stati attivati circa 5000 tirocini nelle aziende e negli enti del territorio. La partecipazione al Progetto ha registrato incrementi percentuali considerevoli, soprattutto negli ultimi tre anni, sia per il numero di istituti e imprese coinvolti, che per la partecipazione degli studenti, che, conseguentemente, per il numero di percorsi realizzati. A distanza di 8 anni dall avvio di questa positiva esperienza al di là del raggiungimento degli obiettivi prefissati di partecipazione e soddisfazione della popolazione studentesca, di coinvolgimento del tessuto produttivo del territorio, di promozione del raccordo tra il mondo della formazione e il mondo del lavoro, in breve di armonizzazione tra teoria e pratica ci si è interrogati sulla possibilità di misurarne l efficacia in termini di concreti esiti occupazionali, a seguito del contatto tra due realtà, scuola e impresa con al centro l elemento umano insostituibile rappresentato dallo studente che diventa lavoratore. A tal scopo, è stata avviata una ricerca volta ad indagare i risvolti, in termini di occupazione e di orientamento al lavoro, dei progetti di ASL. Attraverso l invio di questionari e lo studio di archivi e banche dati, si è cercato di ricostruire la storia professionale e di formazione dei giovani che, dal 2004 al 2010, hanno svolto una esperienza di tirocinio. L intento è verificare se, ed in che modo, vi fosse una correlazione fra il tipo di lavoro sperimentato in Alternanza ed il consecutivo curriculum di studi e professionale. È stato scelto, poi, di ascoltare non solo chi ha partecipato al Progetto come stagista, ma anche una rappresenta di docenti tutor, referenti e tutor aziendali: in quanto attori nell ASL, essi godono di un punto di vista privilegiato per osservare le scelte, le aspettative e le attitudini degli (ex) studenti, ormai diplomati e avviati verso lo studio e/o il lavoro, nonché l impatto che l esperienza di tirocinio ha avuto sugli stessi. Dai dati raccolti emergono dunque tre diversi punti di vista sullo stesso fenomeno, che offrono la possibilità di confrontare le informazione e talvolta di completarle e perfezionarle, poiché si tratta di campioni diversi della stessa popolazione esaminata. Vi si aggiunge, poi, un quarto punto di vista, costituito dai risultati emersi dallo screening effettuato sui curricula dei diplomati attraverso le banche dati della Provincia di

11 Macerata Formazione e Lavoro, per osservare l attinenza fra il lavoro svolto in stage e le successive attività. Una rilevazione, quest ultima, estremamente oggettiva ed efficace, che consente di completare e perfezionare opportunamente quanto emerso dai questionari. 11 Come si illustrerà meglio in seguito, la ricerca non può non essere segnata dal periodo storico in cui è stata svolta, caratterizzata da un elevatissimo tasso di disoccupazione giovanile, né dal fatto che, a pochi anni dal diploma, la carriera di molti degli intervistati non è ancora del tutto delineata; stante anche la detta situazione sociale, quest ultimo aspetto risulta ancora più condizionante nei casi in cui, dopo il diploma, si sia optato per la frequenza di corsi universitari. Ma, se non si può parlare ancora, per certi versi, di una precisa correlazione tirocinio occupazione, è senz altro possibile valutare la più ampia connessione fra l attività svolta in tirocinio e le successive scelte professionali dei diplomati, oltre alla percezione di tale legame. Dopo una parte introduttiva, dedicata alla presentazione del Progetto ASL, e una nota metodologica, si esporranno i dati raccolti grazie ai questionari rivolti agli ex tirocinanti, ai referenti aziendali ed ai docenti tutor (cap. 3); la parte successiva (cap.4) porrà quindi l attenzione sugli esiti occupazionali e di orientamento del Progetto. Infine, si riporteranno integralmente alcune fra le più rappresentative testimonianze raccolte di diplomati e docenti riguardo la propria esperienza.

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13 1. Il Progetto Alternanza Scuola-lavoro ed il ruolo della Camera di Commercio 13 Il Progetto Alternanza scuola-lavoro (di seguito ASL) trova origine nella Legge Delega per la riforma della scuola n. 53 del 2003 che all art. 4 1 sancisce la necessità di potenziare il raccordo sistema istruzione/impresa e conferisce un significativo riconoscimento alle Camere di Commercio assegnando loro un ruolo istituzionale per le diverse fasi di progettazione, attuazione e valutazione dei percorsi di ASL. Ulteriore impulso e sostegno istituzionale alle iniziative camerali in tale ambito è derivato dal Protocollo d intesa siglato il 27 giugno 2003 con il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, rinnovato nel 2005 sulla base dei positivi risultati raggiunti. Obiettivo principale del Protocollo è la realizzazione di iniziative congiunte per favorire l integrazione tra mondo della formazione e mondo del lavoro attraverso la promozione, il sostegno e lo sviluppo di una sistematica collaborazione tra istituzioni scolastiche, Camere di commercio ed imprese per la realizzazione di sperimentazioni nel campo dell ASL. Il provvedimento si colloca in uno scenario europeo ormai consolidato che, fin dal primo Libro Bianco di Jacques Delors alle conclusioni dei Consigli Europei di Lisbona, Lacken e Barcellona, pone all attenzione dei paesi membri la linea maestra della formazione continua e del processo di avvicinamento tra istruzione, formazione professionale e sistema delle imprese, ritenute condizioni essenziali per la competitività economica e per lo sviluppo dei diritti di cittadinanza. Unioncamere nazionale e le Camere di Commercio hanno in questi anni dedicato una notevole e crescente attenzione al tema dell ASL destinando, nell ambito del fondo di perequazione, una specifica linea di finanziamento, in virtù del compito attribuitogli con la legge 580/93 di assolvere funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell ambito delle autonomie locali. La formazione è ritenuta infatti un irrinunciabile fattore di sviluppo, dimensione fondamentale del lavoro, leva strategica sostanziale di supporto ai processi di cambiamento in atto nonché presupposto decisivo per la sicurezza e la stabilità sociale. La Camera di Commercio di Macerata, a partire dall anno scolastico 2004/2005, ha 1 al fine di assicurare agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età la possibilità di realizzare i corsi del secondo ciclo in Alternanza scuola-lavoro, come modalità di realizzazione del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall istituzione scolastica e formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, per assicurare ai giovani, oltre alla conoscenza di base, l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro.

14 14 dunque annoverato tra gli obiettivi strategici il proseguimento nella diffusione, attuazione e valorizzazione dei percorsi in ASL nel territorio della provincia ponendosi, in quanto ente funzionale, quale agente di sistema per la progettazione integrata e la realizzazione di azioni di rete per lo sviluppo locale. Tale ruolo, di interlocutrice e anello di congiunzione tra mondo del lavoro e sistema della formazione (professionale, scolastica e universitaria), viene ulteriormente valorizzato e rafforzato all art. 53 (Delega al Governo per la riforma della disciplina in materia di camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura), comma 1, lettera f) della legge 23/07/09, n. 99, aggiornato in base al Decreto Legislativo n. 23 del 15/02/2010, recante tra i compiti e le funzioni previsti dall art. 2 lettera l) la cooperazione con le istituzioni scolastiche e universitarie, in materia di alternanza scuola-lavoro e per l orientamento al lavoro e alle professioni. La novella illustra l importanza attribuita a tali attività, a tal punto da collocarle all interno delle funzioni legislativamente facenti capo alle Camere di commercio non in forza di leggi di settore ma in relazione alla riforma organica degli enti stessi. L ASL si configura, dunque (legge n. 53 del 28 marzo 2003 decreto legislativo n. 77 del 24 marzo 2005), quale nuova modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, attuabile (con alcune primitive eccezioni, poi superate) a partire dai 15 anni di età sia nel sistema dei licei che nel sistema dell istruzione e della formazione tecnico-professionale, che si articola in un periodo di formazione in aula e in un periodo di formazione in contesto lavorativo, alla quale viene riconosciuta una forte valenza educativa, orientativa e professionalizzante. L Alternanza costituisce dunque una metodologia didattica innovativa e trasversale a tutti i canali del sistema scolastico-formativo volta alla costruzione di una cultura dell apprendimento che riconosce e da valore formativo, all interno dei percorsi di istruzione, anche alla concreta esperienza nella realtà aziendale, quale importante occasione per la crescita professionale, culturale e personale degli studenti. In particolare, il Progetto ASL promuove il perseguimento dei seguenti obiettivi: - attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l esperienza pratica; - arricchire la formazione degli studenti con l acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; - favorire la sperimentazione delle proprie conoscenze, abilità, interessi ed attitudini; - favorire l orientamento dei giovani; - motivare allo studio ed elevare il tasso di successo scolastico; - realizzare un organico collegamento dell istituzione scolastica con il mondo del lavoro e la società civile; - verificare l efficacia e la spendibilità dell offerta formativa e correlarla allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio;

15 - accreditare l azienda come sede qualificata di formazione; - favorire nell azienda la sperimentazione di soluzioni organizzative, la verifica delle procedure di selezione; - job placement. Per il perseguimento delle seguenti finalità e la piena e proficua realizzazione dei percorsi in ASL, la Camera di Commercio di Macerata ha strutturato e sviluppato un progetto con l obiettivo di offrire ai processi di riforma in atto un contributo in termini di: - proseguo nella sperimentazione per la realizzazione di un sistema efficiente che garantisca la messa a regime dei percorsi in ASL sia nei licei che nell istruzione e formazione professionale tramite un adeguato supporto progettuale, informativo ed organizzativo per i tirocini formativi, soprattutto per quanto concerne il loro sviluppo nei contesti di piccola impresa; - supporto alle funzioni ed alle reti di orientamento scolastico e professionale per favorire le scelte degli studenti, facilitare l incontro tra domanda ed offerta di formazione e lavoro; - sviluppo di una cultura del lavoro imprenditoriale e dell auto-impiego; - sperimentazione di nuovi servizi ed iniziative che, partendo dalla rilevazione dei fabbisogni di professionalità espressi dalle imprese locali, favoriscano ed accompagnino l inserimento lavorativo dei giovani, sviluppando una rete territoriale in grado di assicurare al sistema formativo ed al sistema delle imprese attività di servizi e di assistenza tecnica finalizzate a promuovere e diffondere l esperienza dei tirocini come potenziale meccanismo di incontro tra domanda e offerta di lavoro. 15

16 I partner del Progetto La Camera di Commercio di Macerata, nell ambito del ruolo ufficialmente riconosciuto dalla normativa vigente sull ASL, si è fatta promotrice di una serie di iniziative volte alla costruzione di un network in grado di assicurare il raccordo organico e permanente tra mondo della scuola e imprese del territorio. Si propone così di creare una rete provinciale, organizzata intorno alla scuola, che coinvolga il più vasto contesto istituzionale, economico e sociale nel quale essa opera, per promuovere e sviluppare opportunità inedite di collaborazioni che, in una logica sistemica e di concertazione con le altre istituzioni del territorio, nonchè in stretta collaborazione con le organizzazioni imprenditoriali, si arricchiscano delle esperienze e competenze di ciascuna componente e si sviluppino attraverso relazioni orizzontali, strutturate, continuative. Ciò consente di rispondere in maniera organica, efficiente ed unitaria alla crescente complessità dei compiti e delle responsabilità sociali, e di favorire la migliore ed efficace realizzazione di iniziative per il sostegno e lo sviluppo della realtà provinciale. A tal fine, nel 2008 è stato costituito un network territoriale con la sottoscrizione di una Convenzione Operativa pluriennale da parte di tutti i partner del Progetto, composto da: - Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata; - Ufficio Scolastico Regionale per le Marche; - Provincia di Macerata; - Istituti di Istruzione secondaria superiore - Liceo Classico G. Leopardi di Recanati; - Liceo Scientifico G. Galilei di Macerata; - Istituto d Istruzione Superiore A.D. Bramante di Macerata; - Istituto d Istruzione Superiore A. Gentili di San Ginesio; - Istituto d Istruzione Superiore F. Filelfo di Tolentino; - Istituto d Istruzione Superiore L. da Vinci di Civitanova Marche; - Istituto Professionale di Stato Industria e Artigianato Don E. Pocognoni di Matelica - Istituto Professionale di Stato Industria e Artigianato E. Rosa di Sarnano; - Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, della Ristorazione e Turistici G. Varnelli di Cingoli; - Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e della Pubblicità V. Bonifazi di Civitanova Marche; - Istituto Tecnico Commerciale F. Corridoni di Civitanova Marche; - Istituto Tecnico per Attività Sociali ora Istituto d Istruzione Superiore M. Ricci di Macerata; - Istituto Tecnico Commerciale A. Gentili di Macerata; - Istituto Tecnico Agrario Statale G. Garibaldi di Macerata;

17 - Istituto Tecnico Commerciale e Geometri G. Antinori di Camerino; - Istituto d Istruzione Superiore E. Mattei di Recanati; - Istituto statale d arte G. Cantalamessa di Macerata; - Liceo classico G.Leopardi di Macerata; - Istituto Professionale di Stato Industria e Artigianato Corridoni di Corridonia; - Istituto d Istruzione Superiore Varano di Camerino; (per un totale di n. 20 Istituti superiori della provincia su n. 21). - Associazioni di Categoria della provincia di Macerata - Apindustria; - Casartigiani; - CNA; - Coldiretti; - Confartigianato; - Confcommercio; - Confesercenti; - Copagri; - Legacoop Marche; - Unci; - Ordini e Collegi professionali della provincia di Macerata - Collegio dei Geometri della provincia di Macerata; - Collegio dei Periti Industriali Ancona-Macerata - Ordine dei Consulenti del Lavoro di Macerata; - Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Macerata e Camerino. 17 Inoltre, per garantire un efficace realizzazione degli obiettivi della Convenzione operativa, è stata prevista l istituzione di un Comitato Tecnico composto da un rappresentante dell Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, un rappresentante della Camera di Commercio di Macerata, un rappresentante della Provincia di Macerata, un rappresentante ciascuno per le Università di Macerata e Camerino, un rappresentante dei Dirigenti Scolastici degli Istituti coinvolti, un rappresentante dei tutor scolastici ed uno dei tutor aziendali, un rappresentante delle Associazioni e un rappresentante degli Ordini/Collegi professionali. Il Comitato, quale gruppo interistituzionale di lavoro, diviene luogo privilegiato di confronto e riflessione al fine di pervenire ad una costruzione partecipata, coerente e convergente di idee ed azioni ed ha il compito precipuo di individuare, promuovere e verificare le fasi e le modalità di attuazione della Convenzione operativa e delle intese operative conseguenti, nonché di monitorarne i risultati.

18 Le attività previste dal Progetto Alternanza Scuola Lavoro Vari sono i percorsi e le attività proposti agli studenti delle classi terze, quarte e quinte degli istituti scolastici provinciali nell ambito del Progetto ASL: negli anni, sono stati sviluppati momenti formativi in aula, attività laboratoriali, visite aziendali, giornate di orientamento alle professioni e tirocini. In particolare, i tirocini rappresentano una esperienza lavorativa full time, che si svolge nell arco di tre settimane, per un totale di 120 ore, presso imprese, studi professionali, enti pubblici del territorio. Il tirocinio, che in nessun caso si configura come rapporto di lavoro, è una esperienza di formazione e orientamento che si inserisce all interno del percorso scolastico di ciascun studente ed è realizzata attraverso l inserimento in un contesto lavorativo, e offre allo studente la possibilità di: - arricchire la propria formazione integrando la teoria con la pratica; - acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro; - sperimentare le proprie conoscenze, competenze e capacità, interessi e attitudini; - orientarsi più consapevolmente nelle future scelte; - iniziare percorsi di job placement coerenti con la propria formazione. Anche la scuola attraverso tali percorsi ha l opportunità di: - favorire l orientamento ed arricchire la formazione degli alunni; - qualificare la propria offerta formativa e verificarne la spendibilità; - favorire l incontro ed il raccordo con la realtà economico produttiva e sociale del territorio. Aziende e studi professionali, dal canto loro, contribuiscono invece a: - accreditarsi come sede qualificata di formazione; - diffondere la cultura del lavoro; - sperimentare processi interni di innovazione; - verificare le procedure di selezione e valorizzazione delle risorse umane; - promuovere la propria immagine; - svolgere azioni di Job placement.

19 1.3 L attivazione dei tirocini ed il ruolo dei tutor Nucleo fondamentale del Progetto, il tirocinio coniuga sapere, saper essere e saper fare, il pensiero teorico con il momento empirico. L azienda/studio è il luogo dove si intrecciano saperi, esperienze, comportamenti, cosicché crescente è l attenzione al contesto di lavoro, non solo come sede finale destinata ad accogliere le competenze prodotte nel sistema d istruzione, ma anche come sede significativa di formazione in grado di produrre in modo autonomo competenze e di curarne l apprendimento. A livello provinciale è stata avviata una ampia azione di comunicazione e di sensibilizzazione sul tema, e forte è stata la risposta delle aziende e degli studi professionali del territorio, che hanno collaborazione, esperienza e professionalità per la realizzazione dei percorsi in Alternanza. La raccolta della loro disponibilità è avvenuta tramite contatto diretto da parte della Camera di Commercio, delle Associazioni di categoria e degli Ordini e Collegi professionali, su segnalazione degli studenti o delle scuole ovvero previa richiesta da parte delle stesse imprese o studi professionali. Raccolte tali adesioni, si è proceduto al matching tirocinante/soggetto ospitante sulla base dei seguenti criteri: - indirizzo di studio; - esigenze professionali dell impresa; - facilità di collegamento dalla residenza dello studente all azienda; - richieste personali dello studente. 19 L attivazione del tirocinio, che preceduta da momenti formativi e preparatori in aula, avviene sulla base di una specifica convenzione, stipulata per ciascun studente tra la scuola ed il soggetto ospitante, e di un progetto formativo e di orientamento. Con la convenzione si disciplinano gli aspetti giuridici del rapporto scuola/soggetto ospitante, mentre il progetto formativo e di orientamento è il documento, allegato alla convenzione, contenente tutti gli elementi utili per qualificare obiettivi e modalità di svolgimento del singolo tirocinio (dati del tirocinante, del tutor scolastico, del tutor aziendale, periodo di svolgimento del tirocinio, settore aziendale di inserimento, estremi delle assicurazioni contro gli infortuni e responsabilità civile verso terzi, ecc.) e conferma l impegno che i tre soggetti del tirocinio (tirocinante, scuola, struttura ospitante) assumono reciprocamente. Una adeguata coprogettazione scuola/azienda promuove la proficua e corretta realizzazione dei percorsi in ASL, favorisce l individuazione di obiettivi comuni, concretizza l equivalenza formativa fra l esperienza educativa in aula e l esperienza educativa in ambiente di lavoro, accresce l interazione tra mondo formativo e mondo produttivo, coniuga i due contesti di apprendimento che divengono sempre più complementari ed unitari.

20 20 Un ruolo chiave viene normativamente attribuito al tutor scolastico e al tutor aziendale, la cui presenza deve esser garantita per ciascun studente al fine di agevolare e garantire il proficuo svolgimento dell esperienza di tirocinio. I tutor sono infatti deputati a coprogettare il piano formativo personalizzato del tirocinante, a favorirne l inserimento, a supervisionarne il percorso, a rilevare eventuali problematiche ed attivarsi per dare risposte efficaci, a valorizzare i successi conseguiti. Il carattere innovativo di tale opportunità formativa ne impone, poi, una attenta osservazione rispetto sia alla sua qualità ed efficacia educativa, sia al suo strutturarsi ed evolversi nel territorio. Così, attraverso un sistema di monitoraggio costante in itinere, la valutazione globale, la relativa rapportistica, nonché la creazione del Comitato Tecnico è stato possibile: - verificare lo stato di avanzamento dei progetti; - attivare processi di miglioramento e eventuale ridefinizione e riprogettazione della struttura e dei contenuti; - verificare il grado di conseguimento dei risultati attesi; - individuare i punti di forza e le criticità emerse per il miglioramento continuo e la messa a regime del progetto. Tale fase è stata espletata attraverso il contemporaneo utilizzo di una pluralità di strumenti che consentissero di esplicitare i vissuti di tutti gli attori coinvolti: questionari, diari di bordo, interviste, visite, ecc. In particolare, a conclusione del tirocinio studenti, soggetti ospitanti e tutor sono stati invitati a compilare dei questionari di valutazione inerenti gli aspetti tecnico-organizzativi, relazionali e professionali dell esperienza al fine di verificare la proficuità e la validità dei singoli percorsi così come del progetto in generale. La valutazione riportata da ciascun studente è inoltre rilevante anche ai fini curriculari dal momento che i periodi di apprendimento mediante esperienze in ASL sono parte integrante dei percorsi formativi personalizzati, oggetto di valutazione da parte dell Istituto scolastico e di certificazione.

21 2. La metodologia di indagine 21 L indagine ha riguardato i tre principali attori dell Alternanza Scuola Lavoro (d ora in avanti ASL): diplomati, tutor aziendali e tutor scolastici. Sono stati infatti elaborati tre distinti questionari e somministrati al corrispondente campione di diplomati e tutor aziendali; nel caso dei tutor scolastici, data la quantità minore di soggetti, il questionario è stato somministrato all intera popolazione. Fase 1: Somministrazione del questionario ai diplomati Nella prima fase dell indagine sono stati presi in considerazione i 2306 studenti che hanno svolto un tirocinio in ASL a partire dall a.s. 2004/2005 (inizio del progetto) fino all a.s. 2009/2010, intervallo di tempo che consente di esaminare gli sbocchi occupazionali da 1 a 6 anni dopo il diploma. Non sono stati presi in considerazione i diplomati nel periodo successivo perché ritenuto troppo breve per poter valutare l efficacia occupazionale del progetto; nell a.s. 2005/2006, invece, non sono stati effettuati stage. Tali informazioni sono state ottenute dall esame della banca dati in possesso della Camera di Commercio di Macerata, composta da tutti gli atti relativi ai progetti di ASL attivati negli anni; le eventuali lacune sono state colmate ricorrendo agli istituti scolastici, che hanno fornito i dati di contatto dei diplomati. Come emerge dalla tabella sottostante, la popolazione indagata non è equamente distribuita negli a.s. e negli istituti scolastici esaminati: per ridurre gli errori statistici e conservare la distribuzione originaria della popolazione, si è scelto di procedere all estrazione di un campione pari al 30% del totale dei diplomati con metodo casuale stratificato.

22 / / / / / /2010 I.I.S Bramante Macerata (+ ex Pannaggi) I.I.S A. Gentili San Ginesio I.I.S Filelfo Tolentino IIS L.da Vinci Civitanova Marche IPIA Don Pocognoni Matelica ITCG G. Antinori Camerino+Matelica IIS V. BONIFAZI Civitanova Marche IPSSART Varnelli Cingoli IIS G.Garibaldi Macerata ITAS M.Ricci Macerata ITC A. Gentili Macerata ITC F. Corridoni Civitanova Marche Liceo classico G. Leopardi Recanati Liceo Scientifico G.Galilei Macerata ISA G.Cantalamessa Macerata IIS E.Mattei Recanati IPSIA F.Corridoni Corridonia IPIA E.Rosa Sarnano (E. Frau) ITIS Divini San Severino Liceo classico G.Leopardi Macerata TOTALE = Tabella 1: Distribuzione della popolazione di riferimento Così, assunto che tanto l istituto scolastico di provenienza quanto l anno di diploma siano aspetti cruciali per l indagine, è stato estratto un campione pari al 30% di ciascun istituto per ciascun a.s. esaminato, ottenendo una popolazione composta come nella Tabella 2. Con lo stesso metodo, è stata estratta una quota di riserva pari al 10%. Tutti i risultati così ottenuti sono stati arrotondati alla prima cifra decimale.

23 2004/ / / / / /2010 I.I.S Bramante Macerata (+ ex Pannaggi) I.I.S A. Gentili San Ginesio I.I.S Filelfo Tolentino IIS L.da Vinci Civitanova Marche IPIA Don Pocognoni Matelica ITCG G. Antinori Camerino+Matelica IIS V. BONIFAZI Civitanova Marche IPSSART Varnelli Cingoli IIS G.Garibaldi Macerata ITAS M.Ricci Macerata ITC A. Gentili Macerata ITC F. Corridoni Civitanova Marche Liceo classico G. Leopardi Recanati Liceo Scientifico G.Galilei Macerata ISA G.Cantalamessa Macerata IIS E.Mattei Recanati IPSIA F.Corridoni Corridonia IPIA E.Rosa Sarnano (E. Frau) ITIS Divini San Severino Liceo classico G.Leopardi Macerata TOTALE = Tabella 2: Campionamento Il questionario, integralmente disponibile in Appendice, è stato suddiviso nelle seguenti sezioni: - informazioni anagrafiche - informazioni sul percorso scelto dopo il diploma (prosecuzione degli studi universitari o ricerca di lavoro) - informazioni sull esperienza in ASL Il questionario è stato somministrato principalmente per al campione di diplo-

24 24 mati è stata inviata una comunicazione contenente il link di accesso al questionario on line. Lo stesso link è stato inviato a mezzo posta ad una limitata quota di intervistati, per i quali non è stato reperito l indirizzo . Un secondo tentativo di contatto è stato effettuato con l invio di messaggi privati attraverso il social network Facebook. Fase 2: Somministrazione del questionario ai tutor aziendali Nella seconda fase dell indagine sono stati presi in considerazione i soggetti che hanno svolto la funzione di tutor nelle aziende/enti che hanno ospitato stagisti in ASL nel periodo di riferimento. Dal totale, è stato estratto in modo casuale un campione pari a circa il 40% del totale, corrispondente a 340 nominativi. A questi è stato somministrato un questionario per mezzo di una contenente il link di accesso al questionario on line. Il questionario per i tutor aziendali, integralmente disponibile in Appendice, ha avuto l obiettivo di cogliere il giudizio sulle specifiche esperienze di tirocinio e sull ASL in genere, oltre a rilevare l esistenza di successivi rapporti di lavoro con gli ex stagisti. Fase 3: Somministrazione del questionario ai tutor scolastici Nella terza fase dell indagine sono stati presi in considerazione i docenti che hanno svolto la funzione di tutor negli istituti scolastici che hanno partecipato al progetto nel periodo di riferimento. Come quello per i tutor aziendali, anche il questionario somministrato ai docenti ( integralmente disponibile in Appendice)ha avuto l obiettivo di cogliere il giudizio sulle specifiche esperienze di tirocinio e sull ASL in genere, oltre a rilevare l esistenza di successivi rapporti di lavoro con gli ex stagisti. Data la limitata numerosità della popolazione, il questionario è stato inviato a tutti i docenti che hanno svolto la funzione di tutor per i 21 istituti scolastici che hanno partecipato al progetto. Fase 4: Controllo a campione dei curricula L indagine è stata infine completata analizzando un campione, estratto casualmente dalla popolazione totale, di 200 curricula di diplomati. Questi sono stati osservati a partire dalle banche dati della Provincia di Macerata Formazione e Lavoro per verificare: a) l esistenza di successivi rapporti di lavoro del diplomato con l azienda/ente ospitante, b) un attinenza fra il lavoro svolto in stage e le successive attività.

25 3. Il profilo dei tirocinanti intervistati 25 Gli intervistati, principalmente di sesso femminile (il 68,3% dei rispondenti), provengono dalla Provincia di Macerata ed hanno al momento della ricerca un età compresa fra i 25 e i 16 anni. Figura 1: Sesso Figura 2: Anno di nascita

26 26 Tenendo conto dell anno di nascita (fig. 2), la distribuzione rispecchia il fatto che il numero dei progetti di Alternanza scuola lavoro (di seguito ASL) attivati è progressivamente aumentato negli anni: di conseguenza, la maggior parte degli intervistati ha svolto lo stage negli anni più recenti. In particolare, gli anni scolastici più rappresentati sono l a.s. 2008/2009 e 2009/2010. Data la metodologia di campionamento utilizzata, tutti gli istituti superiori sono equamente rappresentati, conservando la proporzione che risulta dal numero di tirocini in ASL attivati da ciascuna scuola. Il grafico seguente rappresenta la composizione degli intervistati in base all istituto superiore di provenienza. Figura 3: Istituto scolastico di provenienza

27 27 Figura 4: Occupazione attuale Gran parte degli intervistati risulta, al momento della ricerca, non ancora impegnata in attività lavorative: infatti, il 78% degli intervistati dichiara di essere nella condizione di studente, frequentando dunque corsi di alta formazione (università, accademie di belle arti, conservatori). Solo il 9% risulta occupato, mentre il 5% sta svolgendo stage di inserimento lavorativo e l 8% dichiara di essere inoccupato, inattivo o alla ricerca di un lavoro. Tale distribuzione, come si vedrà più dettagliatamente in seguito, influenza sensibilmente i risultati della ricerca, poiché la base di diplomati già inserita nel mondo del lavoro è decisamente ridotta rispetto alla quota di coloro che svolgono ancora attività di studio. Come evidenziano le ultime statistiche nazionali 2, la condizione così delineata risulta essere tipica degli under 30 italiani: alla fine del 2012, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 37,1%. Solo il 10,6% delle persone nella stessa fascia di età risulta effettivamente in cerca di lavoro, dunque il restante 89,4% è composto da studenti o inattivi, i cd. Neet, che non studiano né lavorano. 3.1 L esperienza di Alternanza Scuola Lavoro dal punto di vista dei tirocinanti Nel questionario, è stato chiesto agli intervistati di esprimere un giudizio globale sul tirocinio svolto in ASL, negli aspetti organizzativi e in quelli esperienziali. In generale, si rileva un ricordo positivo dell esperienza: la metà di loro ritiene infatti di aver tratto più o meno vantaggio dall attività, mentre un altro 26% esprime un giudi- 2 Fonte: Istat, gennaio 2013

28 28 zio più moderato, ritenendosi parzialmente soddisfatto. Una minoranza, invece, complessivamente pari al 22% dei rispondenti, non si ritiene soddisfatto dello svolgimento dello stage, parzialmente o nella sua interezza. Conseguentemente, la stessa metà degli intervistati afferma che, a posteriori, non apporterebbe modifiche al tirocinio, mentre il 27% sceglierebbe di svolgere altre mansioni, il 15% cambierebbe l azienda o l ente ospitante, il 5% circa modificherebbe il tutor aziendale o il periodo in cui ha svolto lo stage. Infine, tutti sono soddisfatti dell orario di lavoro. Figura 5: Ritieni di aver tratto vantaggio dall esperienza? Figura 6: Quali aspetti del tirocinio modificheresti? Con riguardo ad aspetti più specifici del Progetto, più del 70% degli intervistati dichiara di essere stato adeguatamente seguito dal tutor aziendale: come sottolineato da diversi intervistati, tale figura risulta essere decisiva per il buon svolgimento dello stage in ASL, poiché è quella che più da vicino affianca il tirocinante nelle sue attività e rappresenta il suo punto di riferimento in azienda.

29 29 Figura 7: Ritieni di essere stato adeguatamente seguito dal Tutor aziendale nel corso del tirocinio? Dopo il tirocinio, la quasi totalità degli studenti è rientrata a scuola senza accusare grossi problemi e riuscendo con successo ad inserirsi di nuovo nella routine scolastica e a rimettersi in pari con il programma di studio. Poco più del 20% dei tirocinanti afferma di aver trovato qualche difficoltà nel rientro a scuola: fra questi, gli interessati hanno rilevato difficoltà nel riprendere la routine di studio (64%), nel rispettare gli orari scolastici (16%) e nel rimettersi in pari con il programma (20%). Figura 8: Hai avuto difficoltà a rientrare a scuola dopo il tirocinio?

30 30 Figura 9: Specifica quali difficoltà hai dovuto affrontare. Circa la metà degli intervistati afferma che il fatto di aver svolto un attività di tipo lavorativo, diversa per natura e per tipo di impegno dalla normale routine scolastica, ha generato effetti positivi sul rendimento scolastico. In primis, gli intervistati riscontrano una accresciuta capacità di organizzarsi e gestire gli impegni (così per il 35%), più puntualità (oltre il 24%) e maggiore impegno nello studio (18%). Altri intervistati affermano, poi, di aver rilevato miglioramenti nell organizzazione delle attività, nel rapporto con i docenti e nella comprensione degli argomenti grazie al fatto di averli applicati praticamente con lo stage in ASL (così, rispettivamente, per l 11%, 9% e 4,5% degli intervistati). Figura 10: Effetti riscontrati

31 31 Figura 11: Mansioni svolte Oltre la metà degli intervistati (58,20%) ha svolto, nel corso dello stage, funzioni di tipo amministrativo: rientrano nella categoria attività quali quelle di segretari, bibliotecari, addetti di front- office, impiegati in aziende, università ed enti pubblici. Un altra fascia di intervistati dichiara di aver svolto mansioni di tipo tecnico: il quasi il 29% degli interessati ha avuto modo di confrontarsi con attività di tipo tecnico specialistico quali, fra i più rappresentati, agronomo, geometra, disegnatore tecnico, estetista, parrucchiere, cuoco, cameriere. Una minor quantità di intervistati, infine, ha svolto il tirocinio nei campi dell educazione e dell editoria, sperimentandosi, nel primo caso, nei ruoli di insegnante e animatore (quasi il 12%), nel secondo in quelli di giornalista, redattore, correttore di bozze (quasi il 6%) Figura 12: Valutazione del livello di conoscenze acquisite Una ristretta minoranza di diplomati giudica non del tutto soddisfacenti le conoscenze acquisite grazie al tirocinio in ASL, corrispondenti, nel complesso, a circa il 13% del totale.

32 32 Quasi la metà degli intervistati, invece, ritiene di aver conseguito, grazie al tirocinio, un ottimo o buon livello di conoscenze,mentre il 39% giudica invece tale livello di conoscenze sufficiente. Figura 13: Tipo di conoscenze e competenze acquisite Fra questi ultimi, in molti affermano di aver acquisito prevalentemente competenze di tipo relazionale: il 60% degli intervistati ha beneficiato dunque della diversità di relazioni sperimentabili in ambito lavorativo, ben diverse da quelle che possono instaurarsi a scuola, in famiglia o fra pari. Minore la quota di coloro che hanno acquisito competenze e/o capacità di tipo tecnico pratico (quasi il 30%) o di tipo teorico (11%). Figura 14: L impiego svolto era conforme alle tue attitudini? Grazie ad una nuova esperienza quale è quella di tirocinio, emerge la possibilità di sperimentarsi in nuove attività e nuove relazioni, ma anche verificare sul campo le proprie attitudini: così, il 45% dei tirocinanti ritiene che le mansioni svolte fossero vicine alle proprie attitudini, mentre il 14% sostiene il contrario. Ampia la quota dei moderati, che considerano le mansioni svolte mediamente vicine alle proprie inclinazioni (41%).

33 4. Il profilo delle aziende intervistate 33 Un secondo questionario è stato sottoposto all attenzione di coloro che hanno svolto la funzione di tutor aziendale per i tirocini in Alternanza scuola lavoro (di seguito ASL). Si tratta di dipendenti o rappresentanti delle aziende ospitanti che hanno seguito da vicino gli stagisti, facilitando il loro ingresso in azienda e svolgendo un ruolo di mediazione fra questi, l azienda e l istituto scolastico di provenienza. In particolare, le aziende individuate dal questionario hanno ospitato stagisti tra il 2004 e il 2012; si specifica che la maggior parte di esse è stata sede di più di un tirocinio in ASL nel corso degli anni. Tali aziende sono tutte ubicate nel territorio provinciale e sono eterogenee per dimensioni e settore di attività. Con riguardo alle dimensioni (si veda il grafico seguente), esse sono in maggioranza piccole aziende (oltre il 65% con meno di 50 dipendenti); meno numerose le aziende medio-grandi, con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 200 (il 17%) o le imprese unipersonali e i liberi professionisti (complessivamente il 17%). Figura 15: Dimensioni impresa Tali imprese operano principalmente nel settore dei servizi (48%) o nel primario (21%); fanno parte del campione anche enti pubblici (5%), cooperative e associazioni (9%).

34 34 Figura 16: Tipologia impresa 4.1 L esperienza di Alternanza Scuola Lavoro dal punto di vista dei tutor aziendali Come emerge dal grafico che segue, la totalità delle aziende intervistate afferma che il livello della preparazione degli stagisti, rispetto alle attività svolte in azienda, è almeno sufficiente; nella maggior parte dei casi questa è buona e comunque mai del tutto insufficiente. Figura 17: Preparazione stagisti Il grafico che segue (fig. 18) sintetizza la valutazione effettuata dai tutor rispetto alle conoscenze e capacità acquisite dagli stagisti in ASL nel corso dell attività. Tra queste sono state prese in esame le seguenti: - conoscenza generale del mondo del lavoro (consapevolezza dei meccanismi e dei ruoli aziendali oltre che delle funzioni proprie di ciascun lavoro); - conoscenze di tipo teorico, relative al lavoro svolto nelle sue specificità; - capacità relazionali, nel rapporto con i colleghi, con i superiori, con i clienti; - capacità operative, riconducibili all apprendimento del modus operandi della singola impresa e alla più generica capacità di portare a termine in autonomia determinate mansioni.

35 Secondo quanto affermato dagli intervistati, quelle più apprese dagli stagisti sono conoscenze generiche sul mondo del lavoro e delle capacità relazionali. Si sottolinea comunque la positività dei giudizi, che tendono ad affermare come un buon numero di stagisti in ASL (tutti la maggior parte, date dalla somma delle aree viola e celesti del grafico 18) abbia acquisito le capacità e competenze appartenenti a tutte le categorie di proposte. 35 Figura 18: Valutazione finale È stato poi chiesto alle aziende di esprimere la propria opinione sull efficacia dei tirocini in ASL sulla formazione professionale degli studenti, oltre che in termini di orientamento allo studio e al lavoro. Secondo la quasi totalità delle imprese interpellate (fig. 19), l attività riesce effettivamente a dare agli studenti quantomeno un idea concreta del lavoro in questione: per il 40% di loro il riscontro in tali termini è positivo, mentre per il 37% lo è sufficientemente. Solo il 10% degli intervistati ritiene che l attività sia poco o per nulla utile allo scopo. Figura 19: Formazione professionale Altrettanto positivo il giudizio sull opportunità del tirocinio nel sostenere l orientamento degli studenti (fig. 20), riuscendo a dare loro basi più concrete a sostegno delle successive scelte professionali e/o di studio.

36 36 In tal senso, il 75% degli intervistati ritiene, complessivamente, che tale attività sia molto o abbastanza utile; un limitato 2% afferma che l attività sia poco o per nulla utile. Figura 20: Orientamento Importante, poi, che l ASL riesca ad avvicinare scuole e imprese del territorio, poggiando le basi per reciproche collaborazioni. È questo che afferma la quasi totalità degli intervistati (il 90%, si veda fig. 21), sostenendo il ruolo dei tirocini quale momento di incontro fra formazione e lavoro. Figura 21: Contatto impresa scuola Infine, è stato chiesto ai tutor aziendali di esprimersi riguardo i principali punti di forza e di debolezza riscontrati, in base alla propria esperienza, nel Progetto ASL. Le risposte, espresse in forma libera e non standardizzata, sono state raccolte e sintetizzate come appare nei grafici 22 e 23. In particolare, i punti di forza maggiormente rilevati (fig. 22) sono riconducibili alla possibilità che il tirocinio offre agli studenti di avere un primo approccio con il lavoro, dando loro importanti indicazioni sulle sue specificità (57%), oltre che di affiancare conoscenze pratiche e operative a quelle prettamente teoriche proprie della formazione scolastica. Ancora, tra i principali punti di forza dell ASL troviamo la possibilità che offre alle imprese di mettersi in contatto con le istituzioni scolastiche (15%) e di formare i giovani (8%), diffondendo il proprio know how e recependo dagli studenti indicazioni spontanee e innovative.

37 37 Figura 22: Punti di forza Secondo gli intervistati (così per quasi il 70%, si veda la fig. 22), la brevità del tirocinio rappresenta il più importante punto di debolezza dell attività: solo due settimane di stage, collocate a mesi di distanza, non favoriscono l apprendimento e offrono un esperienza estremamente discontinua. Altre carenze dell ASL sono riconducibili alla scarsa programmazione del tirocinio, a volte poco organizzato e sostenuto dagli istituti scolastici (17%) e dalla preparazione degli stagisti, talvolta inadeguata e non conforme alle mansioni del tirocinio (14%). Figura 23: Punti di debolezza

38 38 5. Il profilo dei docenti intervistati Un terzo questionario è stato sottoposto all attenzione dei docenti che hanno svolto la funzione di tutor scolastico per i tirocini in Alternanza scuola lavoro (di seguito ASL). I docenti che rivestono tale ruolo seguono da vicino l esperienza dei tirocinanti e svolgono funzioni di mediazione tra le aziende, l istituto scolastico di provenienza e gli enti promotori. Tra le tipologie di scuola, gli istituti tecnici e professionali sono i più rappresentati (fig. 24), con una quota pari, rispettivamente al 47% e 34% del totale. Meno numerosi i tutor che rappresentano i licei, pari al 19% del totale. Figura 24: Tipologia istituto scolastico In linea con quanto emerso dai questionari rivolti agli studenti e ai tutor aziendali, la distribuzione rispecchia il fatto che il numero dei progetti di ASL attivati è progressivamente aumentato negli anni: di conseguenza, la maggior parte degli intervistati fa riferimento a stage attivati negli anni più recenti. In particolare, gli anni scolastici più rappresentati sono gli ultimi, l a.s. 2010/2011 e 2011/2012. Si tenga presente, in ogni caso, che la maggior parte delle scuole ha aderito al Progetto per più di un anno scolastico. Figura 25: Anni scolastici in cui la scuola ha aderito ai tirocini

39 5.1 L esperienza di Alternanza Scuola Lavoro dal punto di vista dei tutor scolastici 39 Il grafico che segue (fig. 26) sintetizza la valutazione effettuata dai tutor rispetto alle conoscenze e capacità acquisite dagli stagisti nel corso dell attività. Tra queste sono state prese in esame le seguenti: - conoscenza generale del mondo del lavoro (consapevolezza dei meccanismi e dei ruoli aziendali oltre che delle funzioni proprie di ciascun lavoro); - conoscenze di tipo teorico, relative al lavoro svolto nelle sue specificità; - capacità relazionali, nel rapporto con i colleghi, con i superiori, con i clienti; - capacità operative, riconducibili all apprendimento del modus operandi della singola impresa e alla più generica capacità di portare a termine in autonomia determinate mansioni. Secondo i docenti, la maggior parte degli studenti ha acquisito tutte le conoscenze e le capacità indicate; fra tutte, le capacità operative e quelle relazionali sembrano essere le più apprese dalla totalità o dalla maggioranza degli studenti. Il valore piuttosto positivo dei giudizi si rileva dalla maggior presenza di aree color arancio o rosso (corrispondenti a conoscenze/capacità apprese da tutti o dalla maggioranza dei tirocinanti) e dalla contemporanea assenza di aree azzurre (corrispondenti a conoscenze/capacità apprese da nessun tirocinante). Figura 26: Valutazione finale Come per i tutor aziendali, è stato chiesto ai docenti di esprimere la propria opinione sull efficacia dei tirocini in ASL sulla formazione professionale degli studenti, oltre che in termini di orientamento allo studio e al lavoro. Secondo gran parte dei docenti interpellati (fig. 27), l attività riesce effettivamente a dare agli studenti quantomeno un idea concreta del lavoro in questione: per il 70% di loro il riscontro in tali termini è molto positivo, mentre per il 26% lo è abbastanza; per nessuno l attività è poco e per nulla utile.

40 40 Figura 27: Formazione professionale Favorevole anche il riscontro dei tirocini sull orientamento degli studenti (fig. 28), che testimonia l utilità del Progetto nel dare basi di scelta più concrete a sostegno delle successive scelte professionali e/o di studio. In tal senso, il 70% degli intervistati ritiene, complessivamente, che tale attività sia molto o abbastanza utile, mentre per nessuno l attività risulta essere poco o per nulla utile. Figura 28: Orientamento Anche i docenti evidenziano quanto già affermato dai tutor aziendali, cioè che l ASL riesce effettivamente ad avvicinare scuole e imprese del territorio (fig. 29), poggiando le basi per reciproche collaborazioni. È così per il 70% degli intervistati, mentre per il restante 30% ciò accade in maniera parziale. Figura 29: Contatto scuola-impresa

41 Numerosi docenti, poi, sottolineano come il tirocinio in ASL, fornendo nuovi stimoli e motivazioni agli studenti, riesca a migliorare il loro rendimento scolastico (fig. 30). Così il 21% degli intervistati afferma come il tirocinio migliori molto il rendimento scolastico degli studenti, mentre per un complessivo 75% ciò accade in modo parziale. 41 Figura 30: Riscontro sul rendimento scolastico Infine è stato chiesto ai docenti di esprimere i propri suggerimenti utili per rendere migliore e più proficua l ASL per gli studenti. Secondo i docenti (fig. 31), il Progetto potrebbe migliorare: - potenziando la collaborazione fra istituti scolastici, imprese ed enti promotori, partner nell attività (38%), - agevolando l ingresso dello studente in azienda potenziandone la preparazione con apposite attività (24%), - scegliendo l impresa che accoglierà lo studente in base alle sue inclinazioni e conferendo l incarico di tutor aziendale a soggetti competenti nelle attività di interesse (19%), - allungando la durata degli stage (10%), - alleggerendo la documentazione che accompagna il progetto e gli adempimenti burocratici dei tutor (9%). Figura 31: Spunti per il miglioramento dell ASL

42 42 6. Focus lavoro In questo capitolo si analizzeranno con maggior dettaglio le informazioni riguardanti gli esiti occupazionali dei tirocini realizzati con il Progetto Alternanza scuola lavoro (di seguito ASL) raccolte con i questionari inviati ai diplomati, ai tutor aziendali e ai docenti tutor. 6.1 Dopo il diploma: studio o lavoro? Dopo il diploma, la gran parte degli intervistati ha scelto di frequentare corsi universitari o accademie: come emerge dalla fig. 32, è così per il 79% della popolazione, mentre il 15% si è subito dedicato alla ricerca di un posto di lavoro. Pochi diplomati, infine, hanno frequentato corsi di formazione professionale, di lingua straniera, o hanno soggiornato all estero per motivi di studio. Figura 32: Occupazione post diploma Figura 33: Settore di occupazione

43 Fra coloro che dopo il diploma hanno subito cercato lavoro (fig. 33), l ambito professionale più rappresentato è quello commerciale (33%), seguito da quello amministrativo (20%). In coda le professioni dei settori dell estetica, dell edilizia e agrario, che si attestano attorno al 13%, e la carriera militare, scelta dal 6% degli intervistati. 43 Figura 34: Tipo di contratto Con riguardo alla tipologia contrattuale (fig. 34), la metà dei neo-diplomati dichiara di aver lavorato con contratto a tempo determinato; percentuali più basse hanno invece svolto stage (13%) o lavorato con contratti a tempo indeterminato (12%) o di apprendistato (25%). Nessuno ha usufruito di borse di studio, borse lavoro o di similari formule di inserimento lavorativo. Figura 35: Durata La metà di tali contratti (fig. 35) ha avuto una durata compresa tra i 6 e i 12, mentre il 37% è stato più breve, di meno di 6 mesi. Solo il 13% risulta avere una durata maggiore, compresa tra 1 e 2 anni. Questa è, tra le rappresentate, la durata contrattuale più lunga, poiché nessun intervistato dichiara di aver lavorato con il medesimo contratto per più di due anni. La retribuzione mensile di ingresso si mantiene su livelli piuttosto bassi (fig. 36): poco meno della metà (39%) degli occupati subito dopo il diploma ha percepito una retribuzione inferiore a 500, mentre il 23% ha avuto uno stipendio compreso fra 500 e 800 oppure ha svolto, in azienda, una collaborazione o un tirocinio a titolo gratuito o con un rimborso spese. Nessuno, infine, ha guadagnato più di 1000 al mese.

44 44 Figura 36: Retribuzione Si delinea mediamente, dunque, la figura di un lavoratore impiegato da meno di un anno con un contratto a tempo determinato, che percepisce una retribuzione media inferiore agli 800 mensili. 6.2 L attuale condizione occupazionale degli intervistati Come anticipato delineando il profilo dei diplomati intervistati (capitolo 3), la situazione occupazionale dichiarata al momento dell intervista non è dissimile da quella rilevata subito dopo il diploma. Oggi la maggior parte degli intervistati frequenta corsi universitari o accademie (fig. 37): è così per il 78% della popolazione, mentre l 8% degli intervistati sta lavorando o è alla ricerca di un lavoro; tirocini, praticantati e stage, poi, assorbono il 6% della popolazione di riferimento. Figura 37: Occupazione attuale La maggior parte degli occupati è impiegata nella stessa azienda da meno di sei mesi (29%, fig. 38), gli altri hanno rapporti di lavoro più duraturi ma comunque vicini all anno: quasi il 30% ha lo stesso impiego da più di dodici mesi ed il 14% da meno di un anno ma più di sei mesi.

45 45 Figura 38: Durata del contratto La forma contrattuale più rappresentata, a riprova dei dati rilevati con le precedenti domande, è ancora una volta il contratto a tempo determinato, con il quale lavora, oggi, più della metà degli intervistati (57%, fig. 39); segue la formula dello stage, che occupa quasi il 30% della popolazione, il doppio rispetto alla percentuale riscontrata subito dopo il diploma. Il 14% degli intervistati lavora invece con un contratto a tempo indeterminato. Figura 39: Tipo di contratto Con riguardo alla retribuzione mensile percepita (fig. 40), le risposte fornite dagli intervistati si dividono in modo piuttosto equo fra le opzioni proposte: il 28% guadagna meno di 500, il 29% percepisce una somma entro gli 800, in pari misura si guadagnano oltre 1000, mentre una per una quota più limitata, il 14%, il reddito mensile è compreso fra 800 e Figura 40: Retribuzione

46 46 Gli intervistati hanno trovato l attuale lavoro principalmente grazie ad una conoscenza pregressa dell azienda (fig. 41): in questo caso, dunque, per il 67% degli intervistati le esperienze lavorative passate e la confidenza con l ambiente di lavoro sono state determinanti per ottenere l attuale posto di lavoro. Quote minori hanno invece trovato lavoro grazie alla mediazione di Centri per l impiego provinciali (16%) e di Agenzie per il lavoro (17%). Nessuno, poi, ha dichiarato di aver avuto l impiego inviando il proprio curriculum vitae in azienda, spontaneamente o in risposta ad un annuncio. Figura 41: Modalità di accesso 6.3 Alternanza e lavoro L 8% del campione di diplomati preso in esame ha avuto successivi rapporti di lavoro con l azienda o ente presso il quale hanno svolto il tirocinio in ASL. Figura 42: Collaborazioni

47 Di questo 8%, nello specifico (fig. 42), il 57% degli intervistati ha svolto un ulteriore periodo di stage, il 20% ha avuto, con l azienda, collaborazioni occasionali e sporadiche e il restante 14% vi ha lavorato con contratto a tempo determinato. 47 Infine è stato chiesto agli intervistati quanto il tirocinio svolto in ASL avesse influenzato le loro successive scelte professionali (fig. 43). Per il 40% dei diplomati l esperienza non ha avuto alcuna influenza in merito, per il 45% ha avuto una rilevanza parziale (il 25% ha risposto poco e il 20% in parte ), mentre per il 15% dei rispondenti il tirocinio in ASL è stato determinante. Figura 43: Influenza scelte professionali 6.4 La testimonianza delle imprese Secondo il 46% dei tutor aziendali (fig. 44) una parte consistente dei tirocinanti ha acquisito, grazie all esperienza di lavoro in ASL, conoscenze e competenze spendibili sul mercato del lavoro; inoltre per il 14% dei tutor tutti i tirocinanti hanno acquisito tali competenze. Si rileva, dunque, il positivo giudizio dato dai tutor aziendali: complessivamente, secondo oltre il 70% di questi, almeno la metà degli stagisti ha acquisito conoscenze e competenze utili ai fini dell ingresso nel mondo del lavoro e delle professioni.

48 48 Figura 44: Competenze Abbiamo poi chiesto ai tutor aziendali se, avendone la necessità e la possibilità, avessero preso in considerazione l idea di assumere, a vario titolo, uno o più ragazzi conosciuti grazie all esperienza di ASL: oltre il 60% dei tutor (fig. 45) si è espresso positivamente e l 8% in modo negativo. Il 29%, poi, ha scelto l opzione Non saprei : una rilevante percentuale di tutor aziendali, dunque, non si esprime a riguardo, dando l impressione di non aver seguito da vicino lo stagista durante l esperienza di ASL, o di non aver sufficienti strumenti per effettuare la valutazione. Lo stesso dato, però, contrasta inevitabilmente con le rilevazioni delle competenze degli stagisti (si vedano, a riguardo, la fig. 44 e la fig. 18, precedentemente analizzata, che sintetizza la valutazione effettuata dai tutor rispetto alle conoscenze e capacità acquisite dagli stagisti nel corso dell attività di ASL), sviluppata dai tutor senza incertezze. Figura 45: Potenziali rapporti di lavoro Nella realtà, comunque, poco più del 18% delle imprese ha dato seguito all esperienza, intrattenendo ulteriori rapporti di lavoro con gli stagisti in ASL. In questo 18%, il 46% delle imprese (fig. 46) ha proseguito l esperienza di stage con i ragazzi ed il 23% ne ha assunti uno o più con contratto di lavoro a tempo determinato. L assunzione con contratto a tempo indeterminato invece è stata scelta dal 15,4% delle aziende, così come la chiamata per un successivo colloquio. Anche in questo caso si rileva una certa contraddizione: se si afferma che gli stagisti in

49 ASL apprendono, in qualche misura, l attività professionale svolta dall impresa, come mai la reale percentuale di assunzioni è così limitata? Non è semplice ipotizzare le possibili spiegazioni: le decisioni riguardanti l assunzione e la gestione del personale delle imprese sono influenzate da numerose variabili, ed incide senz altro anche la contrazione della produzione e dell acquisizione di nuove risorse umane che caratterizza l economia del momento in cui si è svolta la presente ricerca. 49 Figura 46: Successivi rapporti di lavoro Anche ai tutor aziendali, infine, è stato chiesto se e quanto, secondo loro, l esperienza di tirocinio possa ispirare le loro successive scelte di lavoro (fig.47). Secondo il 40% degli intervistati l ASL è efficace in tal senso, mentre per un altro 50% lo è solo in parte; la percentuale restante esprime in tal caso un giudizio parzialmente o del tutto negativo (8% poco e 2% per nulla ). Figura 47: Influenza tirocinio sulle scelte professionali Confrontando tali risposte con quelle fornite, alla stessa domanda (fig.43), dal campione dei diplomati, si evidenza una sostanziale disparità di vedute: se la metà circa dei tirocinanti ritiene l attività poco o per nulla utile, qui la tendenza si inverte, dato che per la metà dei tutor l attività è molto utile e per pochi meno lo è in parte. Sembra, in tal caso, che le imprese sopravvalutino l esperienza di tirocinio in ASL, mentre gli studenti che la svolgono tendono a sottovalutarla.

50 La testimonianza dei docenti Secondo la metà esatta dei docenti (fig. 48), lo svolgimento di un tirocinio in ASL consente agli studenti di maturare competenze effettivamente spendibili sul mercato del lavoro, mentre per l altra metà ciò avviene parzialmente; nessun docente, invece, sostiene che l ASL sia del tutto inutile allo scopo. Figura 48: Competenze È stato chiesto ai docenti, poi, se fossero a conoscenza di stagisti che, dopo il tirocinio, hanno avuto successivi rapporti di lavoro con l azienda ente ospitante (fig. 49): l 83% di loro testimonia che dei tirocini si sono concretizzati in una possibilità di lavoro. Nello specifico (fig. 50), gli insegnanti dichiarano che l esperienza di ASL si è concretizzata principalmente in ulteriori periodi di stage (oltre il 36%) o in contratti a tempo determinato (34%); seppur in percentuali minori, si riscontrano inoltre colloqui di lavoro (poco più del 12%), collaborazioni occasionali (più del 9%) o lavori con contratto a tempo indeterminato (poco più del 7%). Figura 49: Successivi rapporti di lavoro

51 51 Figura 50: Successivi rapporti di lavoro Infine, è stato chiesto ai docenti se l esperienza di stage in ASL riesca o meno a dare allo studente un idea realistica delle attività svolte quotidianamente all interno dell impresa ospitante. Così, il tirocinio è un decisivo ausilio per orientarsi al lavoro e alle professioni per il 36% dei docenti, mentre lo è, ma solo in parte, per il 64% di loro. Tutti attestano, dunque, una certa efficacia dell esperienza. Figura 51: Orientamento al lavoro 6.6 L analisi delle banche dati provinciali L indagine è stata infine completata analizzando un campione, estratto casualmente dalla popolazione totale, di 200 curricula di diplomati. Questi sono stati osservati a partire dalle banche dati della Provincia di Macerata Formazione e Lavoro (CIOF Centro per l Impiego, l Orientamento e la Formazione) per verificare: a) l esistenza di successivi rapporti di lavoro del diplomato con l azienda/ente ospitante, b) un attinenza fra il lavoro svolto in stage e le successive attività.

52 52 L archivio raccoglie le informazioni fornite dai vari datori di lavoro al momento dell assunzione, e rappresenta la storia professionale di ognuno. Dai dati raccolti si osserva che (tab. 3 e fig. 52) il 14% degli interessati ha avuto successivi rapporti di lavoro con l azienda ente presso il quale aveva svolto il tirocinio in ASL, e in taluni casi il rapporto di lavoro prosegue anche oggi. Per un ulteriore 23% dei profili analizzati, invece, si osserva una correlazione fra la professione attuale e il settore aziendale nel quale aveva svolto l esperienza di ASL. Seppur in imprese diverse, dunque, diversi ex-tirocinanti hanno continuato a lavorare nello stesso ramo professionale sperimentato nel corso del progetto. Questo dato è verosimilmente influenzato anche dal possibile legame fra istituto scolastico e tirocinio attivato: se, come è auspicabile, l attività di ASL è parte integrante del piano formativo scolastico e ne rappresenta il completamento pratico, è più probabile che il diplomato lavori nello stesso settore, poiché sarebbe proprio quello lo sbocco professionale tipico del diploma ottenuto. In tal caso, l esperienza di tirocinio in ASL non sarebbe tanto l unica ragione della professione scelta, quanto una conferma del percorso formativo svolto e un raccordo fra questo ed il lavoro. Profili analizzati 200 Successivi rapporti di lavoro con l azienda - ente ospitante 28 Lavoro nello stesso settore 46 Tabella 3: Rilevazione Ciof Figura 52: Rilevazione Ciof

53 7. Testimonianze 53 Ho svolto il tirocinio nel 2006 in un vivaio. Frequentando l agrario, ho avuto modo di applicare praticamente parte delle nozioni imparate a scuola e inoltre, grazie al contatto con gli altri lavoratori, le ho potute sviluppare. È stato utile anche per imparare a gestire il contatto con gli altri e con i clienti. Nello stesso vivaio ho lavorato anche poi per brevi periodi, ora lavoro nello stesso settore ma con un altra ditta. Uno studente È passato ormai del tempo, ma del tirocinio che ho svolto presso un ente formativo, ricordo soprattutto la diversità delle attività e delle giornate, così differenti da quelle scolastiche, e la grande disponibilità delle tutor. Ho avuto modo di comprendere meglio l importanza di un aspetto oggi fondamentale nel mondo del lavoro: la flessibilità, ossia la capacità di sapersi adattare a situazioni diverse. Questa esperienza, infatti, penso faccia comprendere a tutti gli studenti protagonisti che, nell impresa moderna, questa abilità è fondamentale. A posteriori, posso affermare la validità del progetto, sia per le imprese, che hanno l occasione di interagire con il mondo della scuola, sia per l opportunità che fornisce ai ragazzi di mettersi alla prova, quindi maggiore sarà il numero di studenti che potranno partecipare a questo progetto, tanto più sarà il numero di giovani che affronteranno con maggiore consapevolezza l ingresso nel mondo universitario o del lavoro. Nella società moderna, l integrazione scuola-impresa, è uno degli obiettivi principali da raggiungere per i benefici che entrambe le parti possono trarne: la scuola a livello di offerta formativa e l impresa a livello di personale giovane e fresco di studi. Ora sto terminando i miei studi universitari in giurisprudenza, un altro settore, ma ricordo con piacere l esperienza. Una studentessa Ho avuto esperienza con l ASL per molti anni con alunni disabili (esperienza unica che ha portato spesso ad assunzioni con la L. 68, vista la disponibilità del Centro per l Impiego di Macerata); con piacere ho ricoperto questo ruolo lo scorso anno scolastico come referente di Istituto, verificando che per gli alunni è sempre una ottima opportunità di crescita e di valorizzazione delle loro formazione e personalità. Unica delusione è stato ritrovare ancora (anche se non sempre) lo stesso distacco tra Scuola e mondo del lavoro Una docente

54 54 Girando per le aziende ho trovato con immenso piacere, ex studenti che coprono anche incarichi di una certa responsabilità, che hanno acquisito esperienze e competenza e questo, spesso, dopo essersi fatti conoscere per mezzo degli stage aziendali. Un docente Qualche suggerimento (rivolto a tutti coloro che, a tutti i livelli, operano nell ASL): 1) sensibilizzare gli insegnanti dei licei all argomento, facendo capire loro che l ASL non è sottrazione di ore alla didattica curricolare 2) precisare meglio gli obiettivi formativi (relazionali, conoscitivi, applicativi, ecc.) che il progetto ASL deve individuare nelle sue linee guida e che gli studenti devono dimostrare di avere raggiunto al termine dell esperienza 3) semplificare la burocrazia legata all ASL, che spesso scoraggia l arruolamento di nuovi tutor scolastici, in special modo negli indirizzi liceali, ma anche molte imprese che dichiarano di non avere molto tempo da dedicarvi. Un docente Consiglierei a tutti i ragazzi che hanno fatto il liceo come me di fare l esperienza di tirocinio. Può essere faticoso cambiare abitudini per un periodo, ma serve sicuramente a non arrivare pochi anni più tardi del tutto impreparati ad affrontare il mondo del lavoro. Sto finendo l università e ora lavoro part time nel turismo, e anche se ho fatto lo stage in un contesto diverso (amministrazione) posso dire che ne è valsa la pena! Uno studente Sin dall inizio ho sempre creduto all alto valore di questo progetto e continuo a seguirlo con passione e con grande fiducia nelle capacità che dimostrano i ragazzi. Personalmente visito tutte le aziende ospitanti ( sono molto grata ai proprietari e ai tutor aziendali) e trovo quasi sempre un grande entusiasmo e al termine, acquisizione di autostima da parte dei ragazzi. Una docente Non credo che l ASL possa aiutare a trovare lavoro, se non forse per gli studenti degli istituti professionali che riescono a fare lo stage nel settore giusto. Comunque scuola e lavoro vanno avvicinati, e questo è un modo per farlo. Una studentessa

55 Conclusioni 55 In risultati della ricerca non possono trascendere dalle caratteristiche dell attuale mercato del lavoro, caratterizzato da un elevato tasso di disoccupazione giovanile e da una forte precarietà. Inoltre una vasta parte del campione dichiara di aver frequentato corsi universitari (o analoga formazione, quale conservatori, accademie, seminari ecc.) dopo il diploma, allungando di fatto i tempi che intercorrono fra l esperienza di ASL ed il definitivo ingresso nel mondo del lavoro. Ancora, la situazione occupazionale attuale degli intervistati è sostanzialmente simile a quella esistente subito dopo il diploma, indice di carriere ancora in via di sviluppo ed affermazione. La situazione è simile anche per quanto riguarda coloro che hanno dichiarato di aver cercato lavoro subito dopo il diploma: si riscontra qui un elevato tasso di precarietà, data la prevalenza di contratti a tempo determinato o addirittura di stage, che si accompagna a stipendi piuttosto bassi. Anche in questo caso, la condizione attuale è simile a quella del dopo diploma: ciò è dovuto, fra l altro, alla maggior numerosità campionaria di diplomati degli anni più recenti, dunque più giovani e meno stabilizzati professionalmente. La rilevazione, dunque, non può che essere in progress, data l instabilità del settore di analisi ed il breve lasso di tempo trascorso dai tirocini e dall ingresso nel mondo del lavoro degli intervistati. Analizzando complessivamente i dati forniti dai tre questionari e dalla rilevazione dei dati CIOF si ottiene un panorama più complesso e sfaccettato, oltre che più rappresentativo, poiché permette di estendere l analisi ad un campione più ampio della stessa popolazione. In generale, si evidenzia un certo grado di soddisfazione per la partecipazione al Progetto da parte di tutti e tre gli attori, ritenuto capace di motivare e orientare. Stringendo poi lo sguardo al gruppo di coloro che, dopo il diploma, hanno subito iniziato il lavoro, si riscontra una certa efficacia occupazionale dei tirocini. Dai tre questionari emergono a riguardo diverse segnalazioni, indice di un certo numero di tirocini che, in seguito, sono stati trasformati in lavoro, anche se con contratti di breve durata. Un altro dato di estrema importanza va cercato nella testimonianza delle imprese, che, fra l altro, si dimostrano in larga misura favorevoli all assunzione di un tirocinante, avendone la necessità e la possibilità: così è per il 63% delle imprese, contro il 18% che lo ha fatto realmente. Il tirocinio, dunque, è un efficace mezzo per presentare all azienda possibili futuri dipendenti, i quali riescono a farsi conoscere ed apprezzare,

56 56 mostrando le proprie possibilità; tuttavia, la difficile situazione economica in cui versano le imprese frena le assunzioni e gli ampliamenti di organico. Ciò nonostante, come testimoniano in particolare tutor e docenti, l ASL riesce ad essere, in certi casi, l anticamera di una effettiva assunzione. È stato così per circa l 8% dei diplomati intervistati e per il 18% delle imprese, oltre che per la maggior parte dei docenti, che testimonia di essere a conoscenza di stagisti che hanno continuato a lavorare per l impresa ospitante. Il quadro è confermato anche dai dati della Provincia che delineano infatti una situazione in cui poco meno di un quarto dei tirocinanti è impiegato nello stesso settore nel quale ha svolto il tirocinio. Sono pochi meno, poi, coloro che hanno lavorato nella stessa impresa dello stage: in questi casi lo scopo occupazionale dell ASL è pienamente raggiunto, ben oltre la più ampia valenza di orientamento al lavoro. È ipotizzabile, in tal caso, una positiva ed auspicabile continuità fra scuola, ASL e lavoro: se il tirocinio è coerente con il piano formativo scolastico, è certamente più probabile che questo rappresenti un anticipazione del successivo ingresso nel mondo del lavoro dei diplomati. La valenza di orientamento al lavoro del Progetto, fra l altro, sembra pienamente riconosciuto ed affermato da tutti e tre i gruppi di intervistati, ed appare come una precondizione alla positiva evoluzione della carriera dei diplomati. Questa funzione è senz altro la più presente nei tirocini svolti da studenti di liceo: spesso, in questi casi le professioni sperimentate in ASL richiedono in realtà titoli di studio di livello superiore, quindi non vi possiamo trovare una diretta corrispondenza con il lavoro attuale. Inoltre la maggior parte dei diplomati nei licei ha poi scelto di frequentare l università, attività che oggi, per lo più, li vede ancora impegnati. Appare diverso, invece, il caso degli istituti tecnici e professionali: le attività formative di questi appaiono maggiormente connesse a precisi sbocchi lavorativi, per accedere ai quali il diploma è un titolo sufficiente. Qui, chiaramente, è più frequente riscontrare una connessione diretta tra l ambito in cui si è svolto il tirocinio in ASL e quello in cui si lavora, come anche tra settore di studio e di lavoro. È necessario considerare, inoltre, che fra i soggetti ospitanti vi sono anche enti pubblici quali comuni, università, Provincia di Macerata, la stessa CCIAA di Macerata ecc. (il 5% del totale degli enti/aziende intervistati, si veda a proposito la fig. 15): in tal caso, è assai improbabile che vi siano tirocinanti in ASL impiegati nelle stesse attività, dato che vi si accede attraverso concorsi pubblici, raramente banditi e che comunque richiederebbero titoli di studio più elevati del diploma. È di grande interesse, poi, mettere a confronto la percentuale di tirocinanti in ASL che effettivamente ha avuto successivi rapporti di lavoro con l azienda ospitante (fig. 45) e

57 la percentuale di stagisti che, in termini ipotetici, potrebbe avere tale possibilità (fig. 46). Così, più dell 80% dei tutor aziendali assumerebbero uno o più tirocinanti, potendolo fare e avendone la necessità, mentre solo per meno del 20% di questi ultimi l esperienza ha avuto realmente un seguito. Non è semplice ipotizzare le possibili spiegazioni: le decisioni riguardanti l assunzione e la gestione del personale delle imprese sono influenzate da numerose variabili di natura economica, organizzativa, sociopolitica. Tuttavia un margine così ampio contrasta con l alto livello di apprendimento dei tirocinanti in ASL, da questi stessi rilevato e più volte evidenziato da docenti e tutor (si vedano, in particolare, le fig. 12, 18, 26, 44): è davvero conveniente, per le aziende, rinunciare ad un tale capitale umano, da esse stesse giudicato già in parte qualificato e comunque predisposto all acquisizione di competenze più specialistiche? 57 Vale la pena, infine, soffermarsi su quanto emerso dal grafico n. 41, dove si evidenzia che il 67% degli intervistati lavora grazie alla conoscenza pregressa dell azienda. Per trovare lavoro, dunque, più di un buon curriculum vale una buona esperienza: conta il farsi conoscere ed apprezzare. Di qui la rilevanza di momenti come lo stage in ASL che, nel senso originario del termine, può essere un vero e proprio palcoscenico dove mostrare le proprie capacità e farsi apprezzare. Gli stessi vantaggi possono essere ricondotti alle imprese, che riescono a far circolare parte dei propri know how, reputazione, mission e vision verso possibili futuri dipendenti: ciò può favorirle nella scelta delle risorse umane più competenti e più adatte a lavorare con esse. Il ravvicinamento che l ASL contribuisce a favorire fra scuola e impresa può, dunque, essere parte di un circuito virtuoso basato sulla reciproca conoscenza e condivisione di esperienze, conferendo valore aggiunto alle imprese e al territorio in cui si collocano.

58 58 Appendice 1 Questionario diplomati

59 59

60 60

61 61

62 62

63 63

64 64

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66 66 2 Questionario tutor aziendali

67 67

68 68

69 69

70 70 3 Questionario docenti tutor

71 71

72 72

73 ABSTRACT 73 The experience of alternation of school-work, recognized by law in 2003, is part of an innovative teaching method that provides for students from 15 to 18 years, the opportunity to switch from normal school periods to concrete professional experience that takes place on the same field. The basis of this recognition, the need to bridge the gap between education and professional training, in order to encourage the cultural development of students and allow global development of their capabilities (skills, competencies) and attitudes, as well as bringing local businesses to the school system. It is the way to achieve a real synergy between the school s world and work: the school sees to the territory and the company responds to his professional training, in context where there are competition and cooperation of different actors to the implementation of the common initiatives. Well, the basic aim of school-work alternation enables students to acquire additional skills and competences through in-company periods expendable in workplace, giving them the opportunity to test their skills, promoting future-oriented educational and employment choices. According with the law n. 23/2003, at beginning of 2004/2005 school year, was taken out an annual operational convention between Camera di Commercio of Macerata, Marche s regional School Office, Colleges and Trade Associations, in order to experiment and learning models of school-work alternation. At beginning of 2006/2007 school year also the province of Macerata and professional order join the experience, and as from the following year participated(o took part in) also Macerata and Camerino University. Within the Alternanza Scuola Lavoro Project (ASL) has been developed training sessions in the classroom, laboratory activities, company tours, stage and vocational guidance days. The purpose envisaged is to motivate and guide students, in addition to acquiring their expendable skills in the workplace: is a tool (instrument, way) to make flexible pathways in education and training, which offers the possibility to combine formal and professional studies, with practical applications of learning, and to enhance the skills required in the curriculum for students in the perspective of full relief education. The project doesn t overlap the apprenticeship, which is regulated by a specific employment s contract, but it is training to satisfy the individual needs of young people s education and training to facilitate the orientation, to stimulate personal vocations and enhance different learning styles.

74 74 From 2004 to date, in the province of Macerata, more than ten thousand students have participated in various modes in the Project, and were activated about 5000 stages in companies and local authorities. The participation in the project has registered considerable percentage increases, especially in the last three years, both the number of institutions and companies involved, for the participation of students, who, consequently, for the number of stages made on. After 8 years from the inception of this positive experience has been questioned on the possibility to measure its effectiveness in terms of concrete outcomes of employment, as a result of contact between two realities, school and company, with the irreplaceable human element represented by the student who becomes workers. For this purpose, a search has been launched to investigate the implications, in terms of employment and job-orienteering, about the ASL. By sending questionnaires and study of archives and databases, we tried to reconstruct the history of professional training of young people, from 2004 to 2010, played stages experiences. The intent is to verify whether, and how, there was a correlation between the type of work experienced in ASL and the subsequent studies and professional curriculum. The survey included (covered) the three main actors of school work (henceforth ASL): graduates, company tutors and teachers. They developed three separate questionnaires and they administered to the corresponding sample of graduates, company tutors and teachers (in the last case, due to the smaller amount of subjects, the questionnaire was administrated to the entire population). The survey was completed by an analysis of sample of 200 CV s graduates, drawn out random from the total of population. They were observed us the databases of the Macerata s province-training and Employment- to verify: a) the existence of subsequent reports between graduate s job and the company / host organization b) the connection between the work done during the stage and the subsequent activities. Survey s results cannot transcend the factors of the labor market, characterized by a high rate of youth unemployment and a highly precarious. Moreover, a large part of pattern declared that they had attended university (or similar training, as academies, seminary etc ) after the high school, and the effect is the extension of the gap between the experience of ASL and the entry in the labor market. An analysis of the current situation of job interviews shows the same trend: careers are still developing and on way to affirmation. All three actors expressed satisfaction for the participation at the Project, considered able to motivate and to steer. Having a glance at the group of those who, after high school, started working, there is a good employment issue. Regarding the three surveys, emerge a positive data about training which have been converted in a job, even if they have short-term contracts.

75 Another important matter of this phenomenon is the testimony of firm, which, among other things, proved largely a favorable trainee s recruitment, having the necessity and possibility: actually 63% of companies, compared to 18% in the past. The training, therefore, is an effective mean in the company for his potential future employees, who can be known and appreciated showing their possibilities, but the difficult economic situation that businesses have to face, reduces (cuts down) assumptions and staff s extensions. This trend is more evident in the training attended by high school students: often, in these cases the professions tested in ASL, actually require a higher-level qualifications, so we cannot find a direct correspondence with the current job. In addition, most of graduates in high schools decide to attend university, which still engaged the most part of them. The situation is different, however, in the case of technical institutes: their training and activities appear to be more related to specific employment types, for which is sufficient a diploma title. Here, clearly, it is more common to find a direct connection between the context where the training took place in ASL and the one of the actual job, as well as between field of study and work. It s also necessary consider that between host organizations, there are also public institutes such as municipalities, universities, province of Macerata, Camera di Commercio of Macerata etc.. (5% of the total number of entities / companies interviewed): in this case, it is unlikely that there are trainees in ASL employed in the same activities, because their access is through public competitions, rarely issued and that required a higher educational level. It s very interesting to compare the percentage of trainees in ASL that actually took the next working relationships with the host company and the percentage of trainees who, in hypothetical terms, could have such a possibility: more than 80% of the company tutors employ one or more than one trainees having the possibility and the condition to do it, while only less than 20% of recent experience has really had a following. It is not easy hypothesize possible explanations: the decisions regarding the recruitment and management of company staff are influenced by many economic, organizational, socio-political variables. However, such as wide margin contrasts with the high level of learning of trainees in ASL, detected and repeatedly stressed by the teachers and tutors: is it very affordable for companies to give up such a human capital which they consider are already partially qualified and predisposed to the acquisition of more specialized skills? 75 The objective data of the Province, free from subjective considerations, it outlines a situation where less than a quarter of the interns will be employed in the same field they served the internship in. Then, there is a small part made up of those who work in

76 76 the same company where they did the stage: in these cases, the purpose of employment of ASL is fully achieved, beyond the largest value of work orientation. This last aspect seems fully recognized and affirmed by all three groups of respondents, and almost looks like a precondition to a positive evolution of graduates careers. Finally, it was observed that 67% of respondents (graduates currently employed) work through prior knowledge of the company. Much more, a good resume is a good experience: the awareness to be know and appreciated. From here the importance of moments as a stage: in the original sense of the term it can be a real theater where show own skills and be esteemed for these. It s possible to apply the same consideration to companies: they can pass their skills and reputation to potential future employees and through the knowledge of their competencies and abilities; they can choose the most appropriate. The same benefits can be traced to companies who are able to pass some of their know-how, reputation, mission and vision to potential future employees: this can favour them in the selection of human resources more competent and suitable to work with them. The approximation that ASL operates between schools and businesses can, therefore, be part of a virtuous circle based on mutual knowledge and sharing of experiences, giving added value to companies and the region in which they are located.

77 Indice dei grafici e delle tabelle 77 Tabella 1: Distribuzione della popolazione di riferimento Tabella 2: Campionamento Figura 1: Sesso Figura 2: Anno di nascita Figura 3: Istituto scolastico di provenienza Figura 4: Occupazione attuale Figura 5: Ritieni di aver tratto vantaggio dall esperienza? Figura 6: Quali aspetti del tirocinio modificheresti? Figura 7: Ritieni di essere stato adeguatamente seguito dal Tutor aziendale nel corso del tirocinio? Figura 8: Hai avuto difficoltà a rientrare a scuola dopo il tirocinio? Figura 9: Specifica quali difficoltà hai dovuto affrontare Figura 10: Effetti riscontrati Figura 11: Mansioni svolte Figura 12: Valutazione del livello di conoscenze acquisite Figura 13: Tipo di conoscenze e competenze acquisite Figura 14: L impiego svolto era conforme alle tue attitudini? Figura 15: Dimensioni impresa Figura 16: Tipologia impresa Figura 17: Preparazione stagisti Figura 18: Valutazione finale Figura 19: Formazione professionale Figura 20: Orientamento Figura 21: Contatto impresa scuola Figura 22: Punti di forza Figura 23: Punti di debolezza Figura 24: Tipologia istituto scolastico... 38

78 78 Figura 25: Anni scolastici in cui la scuola ha aderito ai tirocini Figura 26: Valutazione finale Figura 27: Formazione professionale Figura 28: Orientamento Figura 29: Contatto scuola-impresa Figura 30: Riscontro sul rendimento scolastico Figura 31: Spunti per il miglioramento dell ASL Figura 32: Occupazione post diploma Figura 33: Settore di occupazione Figura 34: Tipo di contratto Figura 35: Durata Figura 36: Retribuzione Figura 37: Occupazione attuale Figura 38: Durata del contratto Figura 39: Tipo di contratto Figura 40: Retribuzione Figura 41: Modalità di accesso Figura 42: Collaborazioni Figura 43: Influenza scelte professionali Figura 44: Competenze Figura 45: Potenziali rapporti di lavoro Figura 46: Successivi rapporti di lavoro Figura 47: Influenza tirocinio sulle scelte professionali Figura 48: Competenze Figura 49: Successivi rapporti di lavoro Figura 50: Successivi rapporti di lavoro Figura 51: Orientamento al lavoro Tabella 3: Rilevazione Ciof Figura 52: Rilevazione Ciof... 52

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