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2 INDICE 1. PREMESSA CONTENUTI CONCLUSIONI ELENCO ELABORATI ALLEGATI GRAFICI... 9 Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

3 1. PREMESSA Il vigente Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) è stato approvato con Delibera Consiliare n 73 del , la cui es ecutività è stata confermata con Delibera della Giunta Regionale n 377 del Successivamente sono state redatte finora 25 varianti, di cui la Variante n 17 costituisce reiterazione dei vincoli procedurali e di quelli preordinati all esproprio, approvata con delibera C.C. n 17 del La presente Variante si rende necessaria per il riconoscimento dell'opera pubblica che interessa la rotatoria viabilistica posta sull'accesso est del capoluogo lungo la S.S. n 52. La procedura della presente Variante si attua ai sensi dell'art. 63, comma 5, lett. a) della L.R. 5/2007 in quanto trattasi di variante non sostanziale che rientra nella fattispecie prevista ai punti a) ed e) dell'art. 17 del relativo Regolamento 86/2008, parte urbanistica, che di seguito si riportano: a) rispettano il limite di flessibilità indicato nella relazione al Piano regolatore vigente; e) hanno ad oggetto l'individuazione di nuove aree ovvero l'ampliamento di quelle esistenti per la realizzazione di progetti di opere pubbliche e di pubblica utilità e per servizi pubblici. Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

4 2. CONTENUTI I contenuti della Variante n 26 al P.R.G.C. vengon o di seguito descritti, trattando prima gli aspetti zonizzativi ed in seguito quelli normativi. MODIFICHE ZONIZZATIVE 1. Modifica del disegno viabilistico dello svincolo posta all ingresso Est del centro urbano di Villa Santina. Lo svincolo di progetto, posto in adiacenza alla Zona D2 "artigianale di interesse locale", era stato introdotto in occasione della redazione del nuovo P.R.G.C. di adeguamento alla L.R. 52/91 approvato con Delibera Consiliare n.73 del Tale previsione, in cui all'origine erano stati definiti anche i caratteri geometrici di detta infrastruttura, a distanza di 13 anni dall'approvazione del Piano non appare più rispondente alle esigenze viabilistiche attuali; infatti nel frattempo si è consolidata una nuova metodologia di progettazione degli svincoli stradali, che è stata adottata in questa Variante in quanto migliorativa e risolutiva sia per la scorrevolezza che per la sicurezza del traffico veicolare. Pertanto, non si ritiene più necessario prevedere un disegno dettagliato dello svincolo, demandando agli Enti preposti lo studio tecnico di questo importante snodo che separa il traffico verso Ovaro da quello in direzione Ampezzo. In questo caso, tuttavia, vista la particolare attenzione richiesta per la progettazione di questo importante innesto, il Comune di Villa Santina si è premurato di far redigere un progetto preliminare a firma dell'ing. Alberto Novarin di Udine, che viene rappresentato graficamente su base aerofotogrammetria, nella pagina seguente. La Variante comunque individua solamente la fascia di rispetto entro cui deve essere progettata la nuova struttura. Oltre alla previsione del nuovo svincolo, è stata inclusa nella presente Variante anche una modifica alla viabilità rurale esistente, interessata dal sedime della rotatoria, che prevede un piccolo tornante di collegamento tra la viabilità a valle, prossima alla S.S. n 52, con quella esistente che conduce alla centra le elettrica del bacino del torrente Vinadia. Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

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6 Contestualmente è stato redatto uno specifico studio geologico, a firma del dott. Giovanni Pascolo di Tolmezzo (Ud), in cui si evince che l'area interessata dalla Variante non è, tendenzialmente soggetta a caduta massi, che possono raggiungere l area dei lavori della rotatoria di progetto. Con l'approfondimento apportato da questo studio geologico si è infatti inteso mettere all'attenzione una correzione locale del vigente grado di pericolosità da frana, conseguentemente a studi ed analisi di dettaglio a scala maggiore di quella del P.A.I. vigente - articolo 6, comma 1, delle Norme di Attuazione. La rettifica proposta nello studio geologico cui si fa riferimento ha inteso fornire, in tempi utili, alle autorità competenti uno strumento propedeutico alla valutazione dei contenuti della presente Variante in merito alla costruzione di una nuova rotatoria stradale, al fine di migliorare la sicurezza stradale in corrispondenza dell'incrocio della S.S. n 52 con la viabilità della zona industriale di Villa Santina, con tempistiche adeguate alle necessità del Comune e dei finanziamenti economici a disposizione di FVG Strade. L Allegato n.1 rappresenta la situazione vigente. L Allegato n.1v rappresenta la proposta di modifica. MODIFICA NORMATIVA Il seguente art. 43 delle N.T.A. del P.R.G.C. di Villa Santina viene integrato introducendo il riferimento al P.A.I. (Progetto di Piano per l Assetto Idrogeologico) dell Autorità di Bacino competente. Di seguito si riporta l intero articolo con evidenziata in colore rosso la parte aggiunta. Art. 43 Vincoli geologici ed idrogeologici L'articolo viene integrato al primo comma, introducendo il riferimento al P.A.I. ed aggiungendo un ulteriore punto 1bis. Di seguito si riporta l'intero articolo con evidenziate in colore rosso le parti aggiunte. In conformità alle prescrizioni del parere del Servizio geologico della Direzione regionale dell Ambiente n 117/97 del 12/ 12/97 e ai vincoli derivanti dallo studio geologici ad esso allegato: 1) le aree soggette ad esondazione, quelle poste a monte del limite del massimo avanzamento massi, le zone sottoposte all influenza di valanghe, e quelle indicate con la sigla Z6 e con la lettera B devono considerarsi non edificabili e non idonee ad ospitare zone per attività produttive e destinate a servizi; Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

7 1bis) entro le aree classificate a pericolosità geologica si prende atto delle condizioni di pericolo riscontrate dal P.A.I. e gli interventi ammissibili sono quelli previsti dalle sue Norme di Attuazione. In aree a pericolosità geologica moderata - P1 - (in cui la previsione e disciplina dell'uso del territorio, le nuove costruzioni, i mutamenti di destinazione d'uso, la realizzazione di nuove infrastrutture, gli interventi sul patrimonio edilizio esistente spettano agli strumenti urbanistici comunali e provinciali) è necessario che siano state svolte analisi specifiche di dettaglio allo scopo di approfondire le valutazioni di rischio e di pericolo. 2) nell area indicata con la lettera A dovrà essere previsto il mantenimento dello stato di fatto, con possibilità di modesti ampliamenti tecnico-funzionali degli edifici esistenti; 3) nella aree indicate con le sigle Z3-4 e Z5, in quelle corrispondenti alle direttrici di disturbo tettonico e situate presso il bordo superiore di terrazzo sono prevedibili amplificazioni degli effetti di eventuali scosse sismiche; 4) nelle aree suscettibili di essere soggette a tracimazioni della falda idrica sotterranea, in caso di nuova edificazione, il piano di calpestio del pianoterra degli edifici dovrà essere rialzato di almeno cm 50 rispetto al piano di campagna naturale; in questa zona non dovranno inoltre essere realizzati scantinati o vani seminterrati. In conformità alle prescrizioni del parere del Servizio geologico della Direzione regionale dell Ambiente n 104/97 del 17/ 12/09 espresso sulla Variante n 21 al P.R.G.C., per entrambi i siti cont raddistinti con tratteggio (/\/\/\/\/\), zona B2 e zona T, valgono le seguenti limitazioni: A) è vietata la realizzazione di vani interrati; B) In relazione alle particolari caratteristiche geotecniche dei terreni, prima dell edificazione devono essere assunti in sito tutti i necessari parametri geotecnici che consentano di individuare una corretta scelta fondazionale che tenga conto anche di eventuali sottopressioni idriche. Infine, per la zona B2, deve essere previsto a cintura dei manufatti, un opportuno sistema di drenaggio delle acque filtranti al fine di migliorare il comportamento meccanico dei terreni di fondazione ed eliminare eventuali infiltrazioni d acqua sotto il piano di posa delle fondazioni. Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

8 In data 31 ottobre 2012 l Autorità di bacino di Venezia, che gestisce il P.A.I., ha espresso parere favorevole nei confronti della proposta di aggiornamento delle condizioni di pericolosità geologica nella zona in cui verrà realizzata la rotatoria sulla S.S. 52 Carnica, senza attendere, quindi, la sua realizzazione. Nella pagina seguente viene riportata la cartografia di aggiornamento della pericolosità. Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

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10 3. CONCLUSIONI Per coordinare il testo normativo con la zonizzazione di Piano, nelle Tavole di dettaglio in scala 1:2000 l'attuale limite di caduta massi, corrispondente alla zona P4, viene integrato con le zone P1 e P3 che hanno caratteristiche di rischio differenziate in base alla normativa del Piano per l'assetto Idrogeologico (P.A.I.). Nella zona in cui verrà realizzata la rotatoria sulla S.S.52 Carnica, oggetto della presente Variante Urbanistica, ai sensi dell Art. 6 delle norme di attuazione del P.A.I. è stato approvato l aggiornamento della perimetrazione (Decr. Segr. Aut. Bac. n del ) secondo quanto riportato nella seguente cartografia. L'allegato n.2 rappresenta il limite caduta massi come previsto dal Piano originario. L'allegato n.2v rappresenta, con opportuna grafia, anche le perimetrazioni delle zone P1 e P3. Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

11 4. ELENCO ELABORATI Relazione - Allegati grafici All. 1 stato di fatto viabilità S.S. 52 All. 1V proposta di progetto viabilità S.S. 52 (rotatoria) All. 2 stato di fatto limite caduta massi All. 2V nuova previsione limite caduta massi Relazione contenente la valutazione degli aspetti paesaggistici del Piano D.P.C.M Relazione di verifica preventiva degli effetti significativi sull ambiente (V.A.S.) Relazione di verifica preliminare su possibili incidenze significative sui S.I.C. o Z.P.S. ed allegato grafico Asseverazioni Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

12 5. ALLEGATI GRAFICI Rif:384/P/12/Documenti/Relazione V doc A.P.

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