2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 1
|
|
- Ambrogio Coco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 l amico ESPLOSIVO 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 1
2 ESPLOSIVO STRUMENTO DI LAVORO Il cittadino medio nel modo odierno da poca importanza al ruolo che gli esplosivi commerciali giocano nelle nostre vite e come il loro uso è legato al nostro standard di vita ed al nostro modo di vivere. Gli Esplosivi forniscono l energia richiesta per darci l accesso alle vaste risorse della Terra per l avanzamento della civilizzazione. Per mantenere il proprio standard di vita negli U.S.A. ogni giorno si miscelano ton di cemento, sono stampate 25 milioni di fotografie, si acquistano 35 milioni di graffette, si impiegano 45 kg di oro per otturazioni e 4 milioni di lampadine elettriche. Questo comporta più di 40 differenti minerali per fabbricare un cellulare e più di 35 per fabbricare un televisore a colori. Ed ogni giorno prodotti come il talco, la pasta dentifricia, i cosmetici, e le medicine contengono minerali i quali debbono essere minati usando esplosivi chimici. Senza gli esplosivi l industria dell acciaio e tutto l intero sistema di trasporti non potrebbe essere possibile. I generatori di elettricità dipendono largamente dal carbone, e le miniere di carbone oggi sono ancora i più grandi consumatori di esplosivi industriali. I materiali da cava, per le strade e le escavazioni, per edificare i grattacieli, per creare delle gallerie, strade, oleodotti e le comodità sono direttamente beneficiari del lavoro con l impiego di esplosivi. Possiamo certamente t considerare l esplosivo l uno strumento t di lavoro e definirlo i un amico. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 2
3 APPLICAZIONI VARIE Volata in una grande miniera di carbone a cielo aperto Abbattimento dello sterile nel volume del minerale estratto. volata ad alta VoD. diametro dei fori: 311 mm. maglia 12 x 12 m.. 5 file di fori, 20 fori/fila. interasse fori: 12 m. distanza tra due fila: 12 m. volata con detonatori elettronici. Altezza banco 240 m t di emulsioni pompabili di mc. di abbattuto 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 3
4 QUADRO STORICO Le grandi scoperte nel mondo degli esplosivi che hanno segnato il progredire dell uomo attraverso la realizzazione di grandi opere nel campo della ingegneria civile sono state 3: la prima è la scoperta della polvere nera; nel 1265 Ruggero Bacone pubblica in Inghilterra Opus Majus in cui viene registrata la ricetta della polvere da sparo. Solo dopo 600 anni abbiamo il secondo gruppo di scoperte: 1847 Ascanio Sobrero scopre a Torino la piroglicerina. i Il prodotto, liquido oleoso, è talmente pericoloso da sconsigliarne l utilizzo a livello industriale. Questa data rappresenta l inizio dell era moderna degli esplosivi Alfred Nobel brevetta a Stoccolma il detonatore (capsule di rame riempite con fulminato di mercurio) Alfred Nobel usa NGL liquida per abbattere e la roccia, nel trasporto to un contenitore to e di NGL si rompe, l incidente gli svela le proprietà della dinamite (kieselghur), con l aggiunta di NH 4 NO 3 (dinamite a base attiva) Nobel utilizza il cotone collodio scoperto da Maynard e realizza le prime gelatine esplosive (dinamiti a base esplosiva, o master mix) 1876 Smith inventa i detonatori elettrici a ponticello al posto di quelli a scintilla (Dumas) e perfeziona l esploditore Smith brevetta i detonatori ritardati Prima preparazione industriale del TNT, partendo dal toluene Invenzione della miccia detonante negli stabilimenti della Soc. Bickford. Ed infine la terza scoperta nel: 1945 Prima esplosione atomica ad Alamogordo (U.S.A.) 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 4
5 SOSTANZE ENERGETICHE Le sostanze energetiche, sono composti chimici, o miscele di sostanze energetiche, che possono essere divise in tre categorie a secondo dell'uso: ESPLOSIVI, PROPELLENTI, ARTIFIZI PIROTECNICI. ESPLOSIVI e PROPELLENTI, se innescati correttamente, sviluppano una grande quantità di gas caldi in breve tempo. La differenza tra esplosivi i e propellenti risiede i nella velocità con cui prosegue la reazione. Con gli esplosivi, la rapida reazione produce un onda di shock con pressione molto forte sul materiale circostante: questo urto è capace di distruggere i vari oggetti circostanti. Con i propellenti, la reazione, più lenta, produce meno pressione per un più lungo lasso di tempo: questa pressione più bassa e sostenuta spinge e fa volare gli oggetti. I prodotti pirotecnici sviluppano larghe quantità di caldo ma molto meno gas rispetto ai propellenti o agli esplosivi. La combustione e la detonazione di sostanze energetiche consistono in ossidoriduzioni esotermiche. Dopo che è stata applicata l iniziale energia attivante, la reazione diventa auto-sostenuta. In base alla massa, è possibile confrontare la quantità di energia rilasciata dai propellenti e dagli esplosivi. Tuttavia, questa energia è considerevolmente minore di quella prodotta da combustibili comuni quali il carbone che brucia nell aria. La combustione del propellente o deflagrazione, è una combustione molto rapida che risulta dal contatto tt ravvicinato di un ossidante e di un combustibile. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 5
6 CARATTERISTICHE CHIMICHE DEI MATERIALI ENERGETICI Le proprietà chimico fisiche relative ai materiali energetici includono: a. Calore di Fusione. Il calore di fusione è la quantità di calore necessaria per trasformare una unità di solido in un liquido alla stessa temperatura ed a pressione standard. Questa quantità è normalmente espressa in termini di calorie per grammo. b. Calore di vaporizzazione. Il calore di vaporizzazione è la quantità di calore necessaria per convertire una unità di liquido in vapore alla stessa temperatura. Questa quantità è normalmente espresso in termini di calorie per grammo. c. Calore di sublimazione Il calore di sublimazione è la quantità di calore necessaria per convertire direttamente un peso di un solido in vapore tramite un processo a temperatura costante. d. Calore di detonazione E il calore che viene prodotto quando il prodotto detona: il test per determinare queste quantità utilizza un calorimetro standard. e. Calore di combustione. Il calore di combustione è la quantità di calore prodotta quando un materiale viene bruciato. f. Sensibilità. Vari stimoli esterni possono causare il rilascio di energia contenuta nelle sostanze energetiche. La reazione ad un colpo viene definita sensibilità d impatto. La sensibilità di un esplosivo agli shock, è una misura altamente riproducibile. Gli shock sono generati da un esplosivo donatore che causa la detonazione di un altro materiale esplosivo. La forza dell onda di shock necessaria è una misura relativa della sensibilità del materiale che viene testato. La sensibilità elettrostatica è una misura importante per quanto riguarda la sicurezza. Alcuni esplosivi possono essere fatti detonare dall urto di una persona portatrice di elettricità statica. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 6
7 CARATTERISTICHE CHIMICHE DEI MATERIALI ENERGETICI La sensibilità elettrostatica è una misura da determinarsi in caso di applicazione degli esplosivi. In alcuni casi, una bassa temperatura può inertizzare l esplosivo in questione. g. Brisanza. La brisanza è la capacità di frantumazione di un esplosivo. Differenti test sono usati per determinare la brisanza (test della sabbia, test del cilindro, ecc.). h. Velocità di detonazione. La velocità di detonazione è il valore con il quale la reazione di detonazione procede attraverso un esplosivo. Questa misura è strettamente correlata alla brisanza. All aumentare della velocità di detonazione, aumenta la brisanza. i. Potenza. La potenza di un esplosivo è l energia totale disponibile per produrre lavoro. E una misura diversa dalla brisanza anche se in apparenza possono sembrare simili. Si considerino 2 esplosivi, nitrato di ammonio e RDX. Se una carica di ciascuno è piazzata sotto una roccia, il nitrato di ammonio può gettare la roccia a molti metri di distanza mentre l RDX può frantumare la roccia in tanti frammenti. La prima proprietà è la potenza, la seconda è la brisanza. j. Stabilità. La stabilità è la capacità del materiale energetico di trattenere inalterate proprietà p quali la velocità di detonazione e la sensibilità dopo lunghi periodi di immagazzinamento in condizioni avverse. Tutte le sostanze energetiche sono instabili in qualche maniera. Il grado di instabilità varia enormemente. Il TNT può essere stoccato per 20 anni senza subire alterazione della stabilità mentre altri esplosivi non usati per scopi militari o commerciali, si decompongono in un breve periodo. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 7
8 APPLICAZIONI VARIE ABBATTIMENTI IN SOTTERRANEO 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 8
9 MATERIALI ENERGETICI - PROPELLENTI prima NG preparata da Alfred Nobel IMPIANTO SCHMID- MEISSNER PER LA PRODUZIONE IN CONTINUO DI NITROGLICERINA Nel nitratore e nelle varie colonne di lavaggio è scrupolosamente controllata la temperatura con n. 2 termometri in ogni apparecchio; a 39 C si apre in automatico la flangia posta alla base dell apparecchiatura ecchiat a e la NG viene annegata in un vascone d acqua sottostante La NG è molto sensibile all impatto - più del fulminato di mercurio - ed alla frizione. La velocità di detonazione, ad una densità di 1.60 g/cc, è di 7,700 m/s. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 9
10 MATERIALI ENERGETICI - PROPELLENTI TERMOCHIMICA Le proprietà termochimiche sono le prime ad essere considerate nella formulazione di un propellente per un applicazione ione specifica e comprendono la temperatura a di fiamma dei gas prodotti dal propellente sotto alcune condizioni standard, il loro peso molecolare medio ed il covolume. L equazione di stato comunemente usata per i prodotti della combustione effettuata dai propellenti per armi (per l applicazione nella armi da fuoco) è: dove, P è la pressione, V il volume, P(V -b) =nrt b n il covolume, il numero di mole del gas per unità di massa, R la costante universale dei gas, e T la temperatura. L equazione di stato ideale per i gas viene ottenuta nel caso in cui b è uguale a 0. Il covolume è un fattore di correzione per considerare le pressioni estremamente alte, da a chilo pascal, che esistono nel tamburo di un arma da fuoco. Fisicamente, il covolume viene definito come il volume occupato in un dato momento dalle molecole di gas. L esperienza indica che i calcoli dei risultati delle performance dei propellenti non sono particolarmente suscettibili agli errori sulla temperatura di formazione degli ingredienti. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 10
11 MATERIALI ENERGETICI - PROPELLENTI PROPRIETA FISICHE I propellenti per armi da fuoco devono funzionare in maniera affidabile in un ampio intervallo di temperature ambientali e devono mantenere le loro caratteristiche anche dopo diversi anni di deposito. I grani di propellente devono mantenere la loro integrità anche a fronte di uno scoppio potente proveniente dal sistema di accensione e non devono ammorbidirsi eccessivamente alle alte temperature perché potrebbero venir deformati dall impulso dell accensione. Oltre all espansione termica, alla conduttività termica, ed al calore specifico le seguenti proprietà sono di interesse diretto del progettista delle cariche: a. Densità. I propellenti convenzionali a base singola o doppia hanno valori vicini ai 1.60 g/cc, mentre i propellenti a base tripla (a base di nitroguanidina) hanno valori fortemente superiori. b. Densità di volume. I valori raccolti dipendono fortemente dal peso specifico del propellente, dalla forma geometrica dei granuli, dalle caratteristiche della superficie e dalle tecniche di misurazione. Il termine "densità di volume" viene spesso confuso con densità di caricamento, un termine che gli esperti di balistica usano riferito alla massa della carica per il volume della camera di scoppio. c. Comprimibilità dei granuli. E la misura che indica quanto un granulo di propellente possa essere compresso prima che appaia una crepa. Ad una temperatura di 25 C, il valore minimo comunemente richiesto per i propellenti delle armi da fuoco è del 30%. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 11
12 MATERIALI ENERGETICI - PROPELLENTI GEOMETRIA DEI GRANI DI PROPELLENTE Il tempo di combustione di una carica di propellente dipende da due fattori: la velocità di combustione con cui avviene la reazione di decomposizione esotermica. la superficie totale del propellente. Le cariche sono composte da numerosi grani di propellente con una gran varietà di forme come mostra la figura 9-1. La forma dei grani determina la quantità di superficie i esposta durante il procedere della combustione. Per esempio, nella combustione di una corda, la superficie di propellente esposta alla combustione diminuisce. Questa situazione viene chiamata di granuli regressivi. Nel momento in cui brucia un unico granulo perforato, la superficie esposta rimane sostanzialmente costante perché mentre la superficie esterna diminuisce quella interna aumenta. Questo granulo viene chiamato neutro. In un granulo progressivo, per es. quello multi perforato o nel rosette, la superficie aumenta durante la combustione. La forma del granulo e il suo tasso di combustione sono correlati. In generale, più lo spessore è sottile, più si accorcia il tempo di combustione della carica di propellente e più aumenta la pressione prodotta. Un arma è progettata per operare con una pressione massima. Si può essere ottenere una stessa velocità del proiettile con una quantità inferiore i di propellente e uno spessore sottile o con una grande quantità e uno spessore più grezzo. Però, la pressione prodotta dal primo è considerevolmente maggiore rispetto a quella prodotta dal secondo. In generale, più il proiettile è pesante o maggiore è la velocità desiderata, maggiori devono essere la grandezza dei granuli e del loro spessore. Una forma ottimale dei grani di propellente deve ridurre al minimo la quantità di polvere non bruciata ed eiettata fuori dalla canna. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 12
13 MATERIALI ENERGETICI - PROPELLENTI 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 13
14 MATERIALI ENERGETICI - COMPOSTI PIROTECNICI I COMPOSTI PIROTECNICI sono suddivisi nelle seguenti due grandi famiglie: A. ad uso civile, B. ad uso militare. A. Prodotti pirotecnici ad uso civile: si utilizza una reazione di ossido-riduzione tra un elemento ossidante che è il comburente ed un elemento riduttore o combustibile [gli ossidanti più impiegati sono i nitrati, clorato e perclorato di potassio, di calcio, di stronzio, di bario ed i perossidi in tal modo si ottengono le diverse colorazioni..] [combustibili sono le polveri metalliche [Al, Mg, Si, S, etc. ] Sono suddivisi nelle seguenti categorie, a seconda dell uso: 1. fuochi artificiali e giocattoli pirici rappresenta la stragrande maggioranza dei prodotti pirotecnici ; suddivisa ancora in fuochi artificiali professionali e da divertimento; ne citiamo alcuni: - bombe o granate, sia cilindriche che sferiche cassette pirotecniche - candele romane mortai razzi sbruffi fontane stelline bengala girelle girandole fisse su perno girandole aeree torte petardi,..]; 2. manufatti pirotecnici da segnalazione ad effetto illuminante, fumogeno o misto; ad effetto sonoro; per attivazione di apparecchiature antincendio; da divertimento, ad effetto scoppio e ad effetto luminoso; 3. munizioni giocattolo, airbag, pretensionatori per cinture di sicurezza, bossoli innescati per munizioni per armi di piccolo calibro; manufatti pirotecnici e cartucce per strumenti tecnici ed industriali sparachiodi, per mattazione e per cementeria -; cartucce a salve ad effetto sonoro. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 14
15 APPLICAZIONI VARIE BOMBA SFERICA PIROTECNICA 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 15
16 La NORMA L Art. 82 del Re_TULPS [R.D , n. 635 Approvazione del Regolamento per l esecuzione del TULPS ] recita: I prodotti esplosivi,., sono classificati nelle seguenti categorie: 1) polveri e prodotti affini negli effetti esplodenti; 2) dinamiti e prodotti affini negli effetti esplodenti; 3) detonanti e prodotti affini negli effetti esplodenti; 4) artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti; 5) munizioni di sicurezza e giocattoli pirici. Il succ. [DM , n. 272] rivisita: La categoria 5) "munizioni di sicurezza e giocattoli pirici si articola nei seguenti gruppi: Gruppo A: 1) bossoli innescati per artiglieria; i 2) spolette a percussione con innesco amovibile o interno; 3) spolette a doppio effetto per artiglieria; 4) cartucce da salve per armi comuni e da guerra; 5) cartucce per armi comuni e da guerra; Gruppo B: 1) micce a lenta combustione o di sicurezza; 2) cartuccia per pistola spegnitrice Wolf; 3) accenditori elettrici; 4) accenditori di sicurezza; Gruppo C: 1) )giocattoli pirici; Gruppo D: 1) manufatti pirotecnici da segnalazione ad effetto illuminante, fumogeno o misto destinati alla sicurezza in mare o in montagna, ovvero alle segnalazioni per la sicurezza nei trasporti ferroviari e stradali, nonché quelli analoghi destinati ad essere utilizzati dalle Forze armate e ai Corpi armati dello Stato; 2) manufatti pirotecnici da segnalazione ad effetto sonoro, compresi quelli destinati ad essere utilizzati dalle Forze armate e ai Corpi armati dello Stato; 3) manufatti pirotecnici destinati all'attivazione di apparecchiature per l'estinzione di incendi; 4) manufatti pirotecnici da divertimento, ad effetto di scoppio e/o ad effetto luminoso; Gruppo E: 1) munizioni giocattolo; 2) air bag, pretensionatori per cinture di sicurezza e relativi generatori di gas od attuatori ricompresi nell'allegato I al decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 7 e successive modificazioni e aggiornamenti; 3) bossoli innescati per munizioni per armi di piccolo calibro; 4) inneschi per munizioni per armi di piccolo calibro e per cartucce industriali; 5) manufatti pirotecnici e cartucce per strumenti tecnici e industriali (es.: sparachiodi, per mattazione e cementeria); 6) cartucce a salve ad effetto sonoro per armi di libera vendita".] 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 16
17 La NORMA L Art. 82 del Re_TULPS [R.D , n. 635 Approvazione del Regolamento per l esecuzione del TULPS ] recita: I prodotti esplodenti riconosciuti e classificati ai sensi dell'articolo 53 della legge, nonché i prodotti esplodenti muniti dell'attestato di esame "CE del tipo e della valutazione di conformità di cui all'allegato V al decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 7, certificati dagli "Organismi notificati sono indicati nell'allegato A al presente regolamento. I prodotti esplodenti marcati CE sono classificati a seconda della loro tipologia nelle categorie di cui al precedente articolo 82 ed iscritti d'ufficio nell'allegato A al presente regolamento, ai soli fini dell'applicazione delle norme tecniche inerenti alla sicurezza nell'attività' di fabbricazione e di deposito di esplosivi contenute nell'allegato B al presente regolamento.". L'allegato B contiene le norme per l'impianto delle fabbriche e dei depositi delle materie esplodenti di ogni categoria, nonché le norme per l'impianto dei cantieri civili di scaricamento, ripristino e caricamento proietti e per la lavorazione di materiale da guerra. L'allegato C determina le norme per il trasporto degli esplosivi e le modalità per il rilascio delle relative licenze. L'allegato D contiene le norme per la protezione contro le scariche elettriche atmosferiche degli edifici in cui si lavorano, si manipolano o si conservano sostanze infiammabili o esplosive. ALLEGATO A - Elenco e classificazione dei prodotti esplosivi riconosciuti (art. 83 del Regolamento) Elenco dei prodotti e classificazione Numero di Denominazione della materia o dell oggetto Codicedi Classifica secondo identificaz. classificaz. Re.TULPS 0004 Picrato d ammonio secco con meno del 10% massa di acqua 1.1 D II ::::::: ::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 0027 Polvere nera in grani o polverino 1.1 D I :::::: ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: ::::::::: ::::::::::: 0081 Esplosivo di tipo A 1.1 D II 0255 Detonatori da mina elettrici 1.4 B III 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 17
18 La NORMA ACCORDO INTERNAZIONALE DI TRASPORTO MERCI PERICOLOSE SU STRADA [ADR] Il trasporto su strada di merci pericolose è regolamentato, a livello internazionale, da un accordo sottoscritto da quasi tutti i Paesi, noto sotto il nome di ADR, e recepito nei singoli Codici della Strada. Nell ADR le merci pericolose vengono ripartite nelle seguenti classi: Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4.1 Classe 4.2 Classe 4.3 C asse 5.1 Classe 5.2 Classe 6.1 Classe 6.2 Classe 7 Classe 8 Classe 9 Materie ed oggetti esplosivi Gas compressi liquefatti o disciolti sotto pressione Materie liquide infiammabili Materie solide infiammabili Materie soggette ad accensione spontanea Materie che a contatto con l acqua sviluppano gas infiammabili Materie comburenti Perossidi organici Materie tossiche Materie ripugnanti o in grado di suscitare una infezione Materie radioattive Materie corrosive Materie ed oggetti pericolosi diversi Il Codice di Classificazione ADR - Colonna 3 - o Classe di rischio si compone di due numeri ed una lettera. Dei due numeri il 1 indica la Classe, il secondo indica il livello di rischio e la lettera il Gruppo di Compatibilità Il livello di rischio è: 1.1 Materie o oggetti comportanti un rischio di esplosione in massa, cioè coinvolgente in modo praticamente istantaneo la quasi totalità del carico. 1.2 Materie o oggetti comportanti rischi di getti o proiezioni ma senza esplosione in massa. 1.3 Materie o oggetti comportanti un rischio di incendio con possibile leggero spostamento d'aria o proiezioni (o entrambi) senza esplosione in massa, che bruciano in successione provocando leggeri effetti citati, oppure la cui combustione dà origine a un considerevole calore radiante. 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 18
19 La NORMA 1.4 Materie o oggetti che presentano solo un leggero pericolo in caso di accensione o innesco durante il trasporto. Gli effetti sono confinati al collo e non danno luogo a importanti fenomeni di proiezioni. Un incendio esterno non deve comportare l'esplosione istantanea dell'intero contenuto. 1.5 Materie molto poco sensibili, con un rischio di esplosione in massa così limitato da rendere minima la probabilità di passaggio dalla combustione allo scoppio. Non devono esplodere nelle prove di fuoco esterno. 1.6 Oggetti estremamente poco sensibili, con rischio nullo di esplosione in massa. Contengono detonanti del tutto insensibili epresentano una trascurabile probabilità di innesco o di propagazione accidentali. Di seguito i Gruppi di Compatibilità: A Materia esplosiva primaria B Oggetto contenente una materia esplosiva primaria con meno di due dispositivi efficaci di sicurezza. C Materia esplosiva di lancio o altra materia esplosiva deflagrante oppure oggetto che contenga tale materia esplosiva. D Materia esplosiva secondaria detonante oppure polvere nera oppure oggetto contenente una materia esplosiva secondaria detonante, in tutti i casi senza mezzi di innesca o carica di lancio, oppure oggetto contenente una materia esplosiva primaria con almeno due dispositivi di sicurezza efficaci. E Oggetto contenente una materia esplosiva secondaria detonante, senza mezzi d'innesco, con una carica di lancio (escluse le cariche di lancio contenenti un liquido oppure un gel infiammabile F Oggetto contenente una materia esplosiva secondaria detonante con mezzi propri di innesco, con una carica di lancia (escluse le cariche di lancio contenenti un liquido oppure un gel infiamrnabile oppure senza carica di lancio. G Composizione i pirotecnica i oppure oggetto contenente t una composizione i pirotecnica i oppure un oggetto contenente t una materia esplosiva e una composizione illuminante, incendiaria, lacrimogena. oppure fumogena (escluso gli oggetti che reagiscono con l'acqua o quelli contenenti fosforo bianco, una materia piroforica, un liquido oppure un gel infiammabile. H Oggetto contenente una materia esplosiva e del fosforo bianco. J Oggetto contenente una materia esplosiva e un liquido oppure un gel infiammabile. K Oggetto contenente una materia esplosiva e un agente chimico tossico. L Materia esplosiva, oppure oggetto contenente- una materia esplosiva che presenta un rischio particolare (ad esempio a causa della sua 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 19
20 La NORMA reattività con l'acqua oppure della presenza di liquidi ipergolici, di fosfori. oppure di una materia piroforica) e che esige l'isolamento ciascun tipo. S Materia o oggetto imballato oppure concepito in modo tale da limitare all'interno ogni effetto pericoloso dovuto ad un funzionamento accidentale I gruppi di compatibilità servono per stabilire la compatibilità nel caso di carichi misti. Gruppo di compatibilità A B C D E F G H J L N S B X a X C X X X X bc X D a X X X X bc X E X X X X bc X F X X G X X X X X H X X J X X L d N bc bc bc b X S X X X X X X X X X X 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 20
21 APPLICAZIONI VARIE ABBATTIMENTI IN SOTTERRANEO 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 21
22 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST DENSIMETRO BIANCHI PER LA DETERMINAZIONE DELLA DENSITA ASSOLUTA GRAVIMETRO PER LA DETERMINAZIONE DELLA DENSITA APPARENTE 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 22
23 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST DIROMPENZA SECONDO KAST 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 23
24 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST DIROMPENZA SECONDO HESS 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 24
25 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST SAGGIO DELLA BERTA CON BERTA DA 2 KG. GOMMA A cm NGL 5-6 TNT 110 POLVERE NERA PETN 27 T FULMINATO/Hg 4 AZOTIDRATO/Pb 8 STIFNATO/Pb 9 TETRILE 30 DIAZODINITRO- FENOLO /06/06 L'amico ESPLOSIVO 25
26 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST MISURA DELLA VELOCITA DI DETONAZIONE [VoD] 1. METODO DAUTRICHE 2. METODO DELLE FIBRE OTTICHE 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 26
27 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 27
28 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST MISURA DELLA DISTANZA DI COLPO 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 28
29 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI & TEST SAGGIO DEL BLOCCO DI PIOMBO (TRAUZL) ALCUNI VALORI DI TRAUZL: PER LA NITROGLICERINA, PER LA DINAMITE GOMMA 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 29
30 PROPRIETA DEGLI ESPLOSIVI PROVE SUI DETONATORI ALTRI TEST CHE VENGONO EFFETTUATI SONO: 1. PARTE PIROTECNICA CON LO JULIUS PETER; 2. PARTE ELETTRICA CON MI- SURA DEL RITARDO, E DEI TEMPI DI RISPOSTA. MISURA DEL VOLUME [ LAVORO] PRODOTTO DA UN DETONATORE 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 30
31 APPLICAZIONI VARIE ABBATTIMENTI IN SOTTERRANEO 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 31
32 CLASSIFICAZIONE DEGLI ESPLOSIVI CARATTERISTICHE TECNICHE 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 32
33 CLASSIFICAZIONE DEGLI ESPLOSIVI CARATTERISTICHE TECNICHE 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 33
34 CARATTERISTICHE TECNICHE ESPLOSIONE PER SIMPATIA 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 34
35 APPLICAZIONI VARIE ABBATTIMENTI CONTROLLATI DEMOLIZIONE CONTROLLATA DI UN GRATTACIELO IN FLORIDA ALTO > 100 M 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 35
36 APPLICAZIONI SISTEMA ANTIVALANGHE Sviluppato dal gruppo Ruggeri Firing Chamber Recharging valve 3- Firing Valve 4- Launch tube 5- Locking pin 6- Positioning arm 7- Shock Absorber 8- Manometer 9- Chassis 10- Purging valve 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 36
37 APPLICAZIONI SISTEMA IMPLOSIVO PER GIUNZIONE DI CAVI Questo sistema è un metodo veloce ed efficace per la giunzione di cavi di linea di trasmissione e per l'unione di spire e terminali di ponti elettrici. GENERATORI DI GAS 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 37
38 APPLICAZIONI SISTEMA FLYPLANT LOCALITA : AMAZZONIA RESA DELL INTERVENTO: Ha/giorno 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 38
39 2011/06/06 L'amico ESPLOSIVO 39
PREVENZIONE INCENDI. Celsino Govoni
PREVENZIONE INCENDI Celsino Govoni Che cos è un ESPLOSIONE? Cosa c era dentro a quell ambulatorio? Cosa è rimasto di quel centro medico posto in quel paesino!! La causa, a volte, è di piccole dimensioni
DettagliCOMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto)
COMPORTAMENTO AL FUOCO DI PAVIMENTI RESILIENTI A BASE DI PVC (M. Piana G. Vidotto) - 1 - Milano, giugno 2004 1) Leggi e classificazione italiana ed europea di comportamento al fuoco dei pavimenti resilienti
DettagliDistruzione e smaltimento di scarti esplosivi
Distruzione e smaltimento di scarti esplosivi Primis srl Via Taverna dell'alba, 3 65024 Manoppello (Pe) www.primissrl.it Leo Cipressi Presentazione La PRIMIS srl commercializza in esclusiva i servizi di
DettagliIn accordo alla Direttiva ATEX, gli equipaggiamenti sono progettati in funzione del tipo d atmosfera nella quale possono essere utilizzati.
Atmosfere potenzialmente esplosive sono presenti in diverse aree industriali: dalle miniere all industria chimica e farmacautica, all industria petrolifera, agli impianti di stoccaggio di cereali, alla
Dettagli3ULQFLSLGHOODFRPEXVWLRQH,FRPEXVWLELOL
,FRPEXVWLELOL I FRPEXVWLELOL sono sostanze capaci di bruciare, cioè in grado di dar luogo alla reazione chimica sopra descritta. Possono essere:,frpexvwlelol Solidi: ad esempio legno, carbone, carta, tessuto,
DettagliCenni sui trasduttori. Con particolare attenzione al settore marittimo
Cenni sui trasduttori Con particolare attenzione al settore marittimo DEFINIZIONI Un Trasduttore è un dispositivo che converte una grandezza fisica in un segnale di natura elettrica Un Sensore è l elemento
DettagliNORME DI PRONTO INTERVENTO IN CASO DI INCENDIO DPR 577/82
ALLEGATO 5 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ART. 91 DEL D.LGS. 81/08 ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA LOMBARDIA E DELL EMILIA ROMAGNA Via Bianchi n. 7/9 BRESCIA TERZO LOTTO APPALTO RIMOZIONE
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliPomeriggio informativo Modalità di consegna dei rifiuti all ICTR
Pomeriggio informativo Modalità di consegna dei rifiuti all ICTR Giubiasco, autunno 2013 Giornata informativa Modalità di consegna dei rifiuti all ICTR Presentata da: Pietro Casari, Consulente tecnico
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di
DettagliEnergia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di
DettagliISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO
ISTITUTO PRIMO LEVI SEREGNO According Dangerous Road è un accordo che regola il trasporto di merci pericolose in tutto il mondo ed è stipulato fra la maggior parte delle nazioni, che devono rispettarlo
DettagliClassificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)
Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e
DettagliAntincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile
Antincendio Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile realizzato secondo gli Standard Regionali in materia di Formazione per la Protezione Civile D.G.R. 4036/2007 - Scuola Superiore di
DettagliAlcune Norme Applicabili. Dott. Ing. Valter Melotti 1
Alcune Norme Applicabili Dott. Ing. Valter Melotti 1 1 Recipienti Portatili di G.P.L. Non è difficile riscontrare nei cantieri la presenza di recipienti portatili di gas. Questi tipicamente possono essere:
Dettagli«IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche»
6 Workshop della Logistica Chimica: "Uno strumento di supporto alle Imprese per la scelta più idonea delle unità di confezionamento". «IBC: la dissipazione delle cariche elettrostatiche» Massimo Vitali
DettagliTESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO
Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica
DettagliLA MATERIA MATERIA. COMPOSIZIONE (struttura) Atomi che la compongono
LA MATERIA 1 MATERIA PROPRIETÀ (caratteristiche) COMPOSIZIONE (struttura) FENOMENI (trasformazioni) Stati di aggregazione Solido Liquido Aeriforme Atomi che la compongono CHIMICI Dopo la trasformazione
DettagliGUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA. Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica
GUIDA PER GLI ADDETTI AI CENTRI DI RACCOLTA Come raccogliere correttamente i tubi fluorescenti e le lampade a scarica PREMESSA IL SISTEMA DI RACCOLTA ECOLAMP Ecolamp offre un servizio di raccolta e riciclo
DettagliGenova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE
Genova 15 01 14 TIPOLOGIE DI LAMPADE Le lampade a vapori di mercurio sono sicuramente le sorgenti di radiazione UV più utilizzate nella disinfezione delle acque destinate al consumo umano in quanto offrono
DettagliSICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO
SICUREZZA GUIDA PRATICA SULLE VERIFICHE PERIODICHE DELLE ATTREZZATURE DI SOLLEVAMENTO Il datore di lavoro deve provvedere affinché le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di
DettagliUna soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.
Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti
DettagliSEMINARIO ATI IL SISTEMA FIACCOLA: esigenza operativa, sicurezza ed impatto ambientale. MEMORIA
MEMORIA Relatore: Vincenzo Di Giovine Societa Combustion and Energy srl 1. Sommario L articolo contiene una panoramica sulla evoluzione dei sistemi di accensione piloti di torce. Si fa riferimento ai vari
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliLE SOSTANZE INCENDIARIE
LE SOSTANZE INCENDIARIE Le sostanze incendiarie generano una reazione fortemente esotermica e, per alcune di esse, la reazione può avvenire anche in assenza di ossigeno (metalli incendiari). Per i lanciafiamme
DettagliLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Alla fine del 1700 in Inghilterra c è un grande sviluppo dell industria. Gli inventori costruiscono delle macchine per lavorare il cotone. Le macchine fanno in poco tempo e in
DettagliAcqua azzurra, acqua chiara. Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao
Acqua azzurra, acqua chiara Istituto Comprensivo della Galilla Scuola Media Dessì - Ballao Proprietà fisiche Ecosistemi acquatici Origine della vita Ciclo dell acqua Acqua Scoperte Sensazioni Leggi La
DettagliLa combustione. Docente: prof.ssa Lobello Carmela
La combustione Percorso didattico realizzato dalla classe II D Istituto d Istruzione secondaria di I grado S Francesco d Assisi Francavilla Fontana (Br) Docente: prof.ssa Lobello Carmela Perché la combustione?
DettagliOggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio.
Oggi finalmente la tecnologia ci permette di realizzare impianti, che consentono di non doversi più preoccupare del rischio di incendio. Le esperienze maturate in 50 anni di ricerca e sviluppo di nuove
DettagliAMBIENTE DI LAVORO SALDATURA FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEL MONDO DELLA SALDATURA. 24 maggio 2007, Vicenza
ULSS N.6 VICENZA SPISAL Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro con il contributo Istituto Italiano della Saldatura SALDATURA & AMBIENTE DI LAVORO FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE
DettagliSi classifica come una grandezza intensiva
CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del
DettagliTrasformazioni materia
REAZIONI CHIMICHE Trasformazioni materia Trasformazioni fisiche (reversibili) Trasformazioni chimiche (irreversibili) È una trasformazione che non produce nuove sostanze È una trasformazione che produce
DettagliMunizioni non letali Portata effettiva utile (metri)
Chi siamo Maxam Outdoors S.A. è il leader europeo per la produzione e commercializzazione delle cartucce per caccia e tiro sportivo. E una Società totalmente integrata dal punto di vista produttivo perché
DettagliManuale pratico sull'uso dell'estintore portatile
Manuale pratico sull'uso dell'estintore portatile L'ESTINTORE Premessa Questa semplice guida ha come obiettivo quello di fornire tutte le delucidazioni necessarie ai soggetti tenuti ad avere uno o più
DettagliIL LEGNO: REAZIONE AL FUOCO
PREMESSA Il legno è un materiale che, impiegato nelle costruzioni con diverse finalità (ad es. strutturali, decorativi o di arredamento ecc.), ha sempre posto il problema della sua combustibilità, intesa
Dettagliwww.siam it net info@studio81 adr.it Dr.Stefano Manassero - - - - Formazione Verifica messa - - - - Consulente REACH/CLP Rev.
NOVITA ADR 013 1 PARTE 1. DISPOSIZIONI GENERALI, DEFINIZIO ONI E FORMAZIONE 1.1. 5 : Quando è richiesta l applicazione di una norma e vi è un qualsiasi tipo di conflitto tra questa norma e le disposizioni
DettagliT.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"
ANTINCENDIO Cos è il fuoco? Cosa si può fare in caso di incendio? Come ci si deve comportare in caso di incendio? Cosa ci serve per fare il fuoco?? COMBUSTIBILE: carta, legno, vari gas, benzina, olii,
DettagliEsplosioni di polveri: prevenzione
Esplosioni di polveri: prevenzione ing. Nicola Mazzei Stazione sperimentale per i Combustibili Divisione di Innovhub-Stazioni Sperimentali Industria Tel: 02-51604.256 Fax: 02-514286 Corso CINEAS: La ricerca
DettagliLEGGI DEI GAS / CALORI SPECIFICI. Introduzione 1
LEGGI DEI GAS / CALORI SPECIFICI Introduzione 1 1 - TRASFORMAZIONE ISOBARA (p = costante) LA PRESSIONE RIMANE COSTANTE DURANTE TUTTA LA TRASFORMAZIONE V/T = costante (m, p costanti) Q = m c p (Tf - Ti)
DettagliCALORE. Compie lavoro. Il calore è energia. Temperatura e calore. L energia è la capacità di un corpo di compiere un lavoro
Cos è il calore? Per rispondere si osservino le seguenti immagini Temperatura e calore Il calore del termosifone fa girare una girandola Il calore del termosifone fa scoppiare un palloncino Il calore del
DettagliCon il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni
ELETTROSMOG Con il termine elettrosmogsi designa il presunto inquinamento derivante dalla formazione di campi elettromagnetici (CEM) dovuti a radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte
DettagliINNOVATICA. DSO300E02 Generatori aerosol per lo spegnimento incendio
Pagina 1 di 5 INNOVATICA presenta l estinguente del futuro DSO300E02 Generatori aerosol per lo spegnimento incendio Rapido Sicuro ed affidabile Efficace ed efficiente Compatibile con l ambiente INNOVATICA,
DettagliENERGIA COMBUSTIBILI FOSSILI
ENERGIA COMBUSTIBILI FOSSILI COMBUSTIBILI FOSSILI CARBONE, PETROLIO, GAS METANO COMBUSTIBILI: bruciano in presenza di ossigeno e producono calore FOSSILI: si sono formati nel corso di milioni di anni nel
DettagliCapitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA. 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni
Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni 12 3.1 Peso dell aria I corpi solidi hanno un loro peso, ma anche i corpi gassosi e quindi l aria,
DettagliIIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA
IIS VANVITELLI STRACCA ANGELINI - ANCONA Responsabile di Laboratorio Il Compilatore ----------------------------------------------------------------------- S C H E D A D I M A N U T E N Z I O N E A P P
DettagliÈ una grandezza fisica FONDAMENTALE, SCALARE UNITÀ DI MISURA NEL S.I. : K (KELVIN)
È una grandezza fisica FONDAMENTALE, SCALARE UNITÀ DI MISURA NEL S.I. : K (KELVIN) È STRETTAMENTE LEGATA ALLA VELOCITÀ DI VIBRAZIONE DELLE MOLECOLE IN UN CORPO: SE LA TEMPERATURA DI UN CORPO AUMENTA LE
Dettagliemmeciemme Srl Laboratorio di analisi, servizi e consulenze in campo agroalimentare 1 di 5 ROBERTO CROTTI
D. Lgs Governo 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Art. 37. - Formazione dei lavoratori
DettagliLa marcature CE della Calce da Costruzione
La marcature CE della Calce da Costruzione Andrea Rattazzi In Italia la marcatura CE per la calce da costruzione di calce è obbligatoria. Questo articolo presenta una panoramica della norma UN EN 459-1:2002
DettagliSPD: che cosa sono e quando devono essere usati
Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita
DettagliLABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliCertificazione Energetica
CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa
DettagliLA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE
SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle
DettagliGas. Vapore. Forma e volume del recipiente in cui è contenuto. un gas liquido a temperatura e pressione ambiente. microscopico MACROSCOPICO
Lo Stato Gassoso Gas Vapore Forma e volume del recipiente in cui è contenuto. un gas liquido a temperatura e pressione ambiente MACROSCOPICO microscopico bassa densità molto comprimibile distribuzione
DettagliABBIGLIAMENTO 100 % COTONE MASSAUA PESO : 280 gr / m2
ABBIGLIAMENTO 100 % COTONE MASSAUA PESO : 280 gr / m2 COLORI DISPONIBILI : Taglie : 44 46 48 50 52 54 56 58 60 62-64 66-68 - 70 Possibilità di capi personalizzati, anche bicolore. CAMICI IN TERITAL ( 65
DettagliSETTORI DI APPLICAZIONE
SETTORI DI APPLICAZIONE TECNOLOGIA DI FUSIONE Le richieste che arrivano dal settore della pressofusione sono sempre più esigenti in termini di assenza di porosità, riduzione del peso, alta resistenza e
DettagliPressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI
Pressione EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Cos è la pressione? La pressione è una grandezza che lega tra di loro l intensità della forza e l aerea della superficie su cui viene esercitata
DettagliTecnologie e Processi per il Monitoraggio di Merci Pericolose. Paolo G. Confalonieri
Tecnologie e Processi per il Monitoraggio di Merci Pericolose Paolo G. Confalonieri Definizioni Tecnologia: insieme di apparati, dispositivi, Hardware e Software finalizzati all obiettivo Processo: insieme
DettagliPrefettura di Latina Ufficio Territoriale del Governo AREA I-bts Commissione Tecnica Provinciale per le Sostanze Esplodenti
" ti AREA I-bts ELENCO DEGLI ARGOMENTI COSTITUENTI IL PROGRAMMA DI ESAME PER L'ABILITAZIONE AL MESTIERE DI FOCHINO PER IL BRILLAMENTO DI MINE ESPLOSIVI ESPLOSIVI DETONANTI ESPLOSIVI DEFLAGRANTI POLVERE
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliATTREZZATURE DI LAVORO: VALUTAZIONE RISCHI E GESTIONE
VALUTAZIONE RISCHI E GESTIONE 1. SCOPO... 1 2. RIFERIMENTI... 1 3. MODALITÀ OPERATIVE... 1 4. ALLEGATI... 2 5. DESTINATARI... 3 1. SCOPO La presente procedura ha come scopo la gestione e la prevenzione
DettagliESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI MINISTERO DELL INTERNO ModiÞ ca dell allegato 1 al decreto 9 agosto 2011, recante modiþ cazioni agli allegati A, B e C al regolamento per l esecuzione del testo unico delle
DettagliSez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE
Sez. J.1 Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione SISTEMI DI RAFFREDDAMENTO DC COOLING TUBI VORTEX FRIGID-X TM VORTEX TUBE Documentazione non registrata, soggetta a modifiche
DettagliAffinché un incendio si sviluppi, è necessario che si verifichino tre condizioni indicate nel "cerchio del fuoco".
Via Tatti, 5 20029 Turbigo (MI) Ing. Marco Cagelli Teoria della combustione Nozioni base Il cerchio del fuoco Affinché un incendio si sviluppi, è necessario che si verifichino tre condizioni indicate nel
DettagliApplicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature.
SOCIETÀ DI INGEGNERIA PER LE COSTRUZIONI, L AMBIENTE, LA SICUREZZA Applicazione delle direttive Atex al settore della verniciatura: esempi di classificazione delle zone e scelta della apparecchiature.
DettagliIL RISCHIO DI ESPLOSIONE
IL RISCHIO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE ATEX Dott. Carmineraffaele ROSELLI Dott. Nicola Carriero U.O. Medicina del Lavoro P. P. I. L. L. ASP - Potenza - Cosa si intende per atmosfera esplosiva? E una miscela
Dettagliwww.lavoripubblici.it
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,
DettagliPREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA
PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELL EMRGENZA EMRGENZA Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione INCENDIO E ESPLOSIONE Ai fini della valutazione del rischio incendio il Datore di Lavoro classifica
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliIntroduzione all analisi dei segnali digitali.
Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza
DettagliCapitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.
Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliElementi dell etichetta del regolamento CLP
Elementi dell etichetta del regolamento CLP Il regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures) introduce nuovi simboli, indicazione e nuove regole di classificazione
DettagliCorso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI
Corso di tecnologia Scuola media a.s. 2010-2011 PROF. NICOLA CARIDI ARGOMENTI TRATTATI: Oggetti materiali e tecnologie Classificazione dei materiali Proprietà dei materiali Proprietà chimico/fisico Proprietà
DettagliTratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas
1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità
Dettagli352&(662',&20%867,21(
352&(662',&20%867,21( Il calore utilizzato come fonte energetica convertibile in lavoro nella maggior parte dei casi, è prodotto dalla combustione di sostanze (es. carbone, metano, gasolio) chiamate combustibili.
Dettaglitecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ
tecnologia PROPRIETÀ DEI METALLI Scuola secondaria primo grado. classi prime Autore: Giuseppe FRANZÈ LE PROPRIETÀ DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE Si possono considerare come l'insieme delle caratteristiche
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
Dettagli1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE
1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1.1 NOME COMMERCIALE COMPLETO E NUMERO DI RIFERIMENTO VOCE n. 402 POLIETILENE A BASSA DENSITA RICICLATO (RLDPE) GRANULO PER FILM NEUTRO 1.2 TIPOLOGIA
DettagliAcidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)
Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore
DettagliSinterizzazione. Il processo di sinterizzazione. π = D
Sinterizzazione (M. Casalboni, F. De Matteis) La sinterizzazione è un processo che permette di ottenere corpi solidi di forma definita a partire da polveri di materiali diversi pastiglie di aspirina filamenti
DettagliCOMPONENTI TERMODINAMICI APERTI
CAPITOLO NONO COMPONENTI TERMODINAMICI APERTI Esempi applicativi Vengono di seguito esaminati alcuni componenti di macchine termiche che possono essere considerati come sistemi aperti A) Macchina termica
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1590 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in
DettagliL incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella
DettagliLE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI
LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI Perche fare i controlli? RISPARMIO ENERGETICO Un impianto termico più efficiente consuma meno combustibile a parità di calore prodotto. RISPARMIO ECONOMICO
DettagliDIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE CHIMICA FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA
IISS A. De Pace Lecce A.S. 2012-2013 DIPARTIMENTO DI SCIENZE INTEGRATE FISICA SCIENZE DELLA TERRA - BIOLOGIA PIANI DI STUDIO DELLE DISCIPLINE SECONDO ANNO Piano di studi della disciplina DESCRIZIONE Lo
DettagliNascita e morte delle stelle
Nascita e morte delle stelle Se la materia che componeva l universo primordiale fosse stata tutta perfettamente omogenea e diffusa in modo uguale, non esisterebbero né stelle né pianeti. C erano invece
DettagliLe regole del parlamento europeo per garantire qualità e sicurezza nel trattamento di cellule e tessuti umani (Direttiva 2004/23/CE) E stata recentemente recepita anche dall Italia, la direttiva europea
DettagliIMMAGAZZINARE ENERGIA: GLI ACCUMULATORI ELETTROCHIMICI Prof. Nerino Penazzi
IMMAGAZZINARE ENERGIA: GLI ACCUMULATORI ELETTROCHIMICI Prof. Nerino Penazzi Di cosa parleremo questa sera: Cos è un accumulatore di energia elettrica Pile e altro Comportamento di un buon accumulatore
DettagliL ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: realizzato da
L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: IL FUTURO, L AMBIENTE E L EFFICIENZA realizzato da 19 Ottobre 2010 Pagina 1 di 5 1 L ESTINTORE IDRICO A BOMBOLINA INTERNA: IL FUTURO, L AMBIENTE E L EFFICACIA Il
DettagliSTRALCIO CIRCOLARE TELEGRAFICA 557/PAS.21221-XV.H.8 del 04.12.2009
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA Ufficio per l Amministrazione Generale Ufficio per gli Affari della Polizia Amministrativa e Sociale STRALCIO CIRCOLARE TELEGRAFICA 557/PAS.21221-XV.H.8 del 04.12.2009
DettagliGLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA. Lo stato gassoso
GLI STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA Lo stato gassoso Classificazione della materia MATERIA Composizione Struttura Proprietà Trasformazioni 3 STATI DI AGGREGAZIONE SOLIDO (volume e forma propri) LIQUIDO
DettagliLe verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI
Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto
DettagliMeccanica e Macchine
Introduzione alle macchine Meccanica e Macchine La statica tratta lo studio dell equilibrio dei corpi, si occupa delle forze, dei baricentri delle leve e delle travi. La cinematica tratta lo studio del
DettagliMATRICE DELLE COMPETENZE DI SCIENZE E TECNOLIE APPLICATE INDIRIZZO DI MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
MATRICE DELLE COMPETENZE DI SCIENZE E TECNOLIE APPLICATE INDIRIZZO DI MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Competenze in esito al quinquennio (dall Allegato C del Regolamento) 1. Individuare le proprietà
DettagliTermodinamica: legge zero e temperatura
Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita
DettagliI GAS GAS IDEALI. PV=nRT. Pressione Volume numero di moli Temperatura Costante dei gas. P V n T R. n, T= cost Legge di Boyle
I GAS Pressione Volume numero di moli Temperatura Costante dei gas GAS IDEALI P V n T R n = 1 Isoterma: pv = cost Isobara: V/T = cost. Isocora: P/t = cost. n, T= cost Legge di Boyle n, P = cost Legge di
Dettagli