Serenella Besio. Progettazione per l inclusione scolastica
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- Lazzaro Bertolini
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1 Serenella Besio Progettazione per l inclusione scolastica
2 CHE COSA HA DATO LA PEDAGOGIA INCLUSIVA ALLA SCUOLA ITALIANA? Un DNA inclusivo (Ianes Canevaro) Un continuo stimolo dalla periferia al centro, dal locale al globale L esercizio di una continua critica auto-valutativa L attenzione alle differenze individuali e all integrazione fra le parti La prospettiva verso il progetto di vita Il bilanciamento del rapporto fra istruzione e educazione
3 L ESPERIENZA DI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE IN ITALIA Competenze didattiche specializzate nei confronti dell apprendimento del ragazzo nell adattamento della programmazione e della valutazione nel ricorso a pratiche riflessive e di ricerca Capacità di autonomia decisionale e di assunzione di rischi professionali Capacità di creare comunità, e di partecipare a reti professionali ed organizzative Possibili esiti: empowerment del team docente in cui l esperienza avviene
4 1 CHE COSA PUÒ DIRE OGGI LA PEDAGOGIA INCLUSIVA ALLA SCUOLA? Costituisce il supporto teorico e metodologico al più antico e consolidato esperimento di team teaching in Italia Ha accumulato competenze pedagogiche e didattiche specialistiche raccolte e documentate nelle buone prassi Sta rafforzando i rapporti internazionali con agenzie formative e di politica scolastica, al fine di giungere ad istituire corretti e fruttuosi studi comparativi (tra Paesi, tra modelli) e di definire costrutti condivisi (tra cui quello di inclusione) e azioni comuni Fornisce alla scuola un buon numero di docenti specializzati che possono costituire una risorsa per la scommessa educativa globale
5 2 CHE COSA PUÒ DIRE OGGI LA PEDAGOGIA INCLUSIVA ALLA SCUOLA? Ha da sempre studiato il binomio autonomia/integrazione i due primari obiettivi per lo studente disabile i due principali strumenti che hanno gli insegnanti per realizzare quegli obiettivi le due più interessanti proiezioni dell educazione sul cittadino di domani
6 MA Il clima civile, sociale e politico sono radicalmente cambiati Il clima educativo non è più quello che ha dato avvio all avventura inclusiva La scuola accusa stanchezza, denuncia difficoltà ed errori, in alcuni casi recalcitra Appare talvolta che le idee di scuola pubblica e di educazione per tutti siano messe in discussione Appare altre volte che si tenda ad introiettare costrutti e impianti teorico-metodologici importati hic et nunc senza un adeguato filtro critico, così giungendo in alcuni casi a proposte confuse
7 E ALTROVE La Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, diventata legge italiana, si costituisce sul concetto di inclusione e contemporaneamente lo pone come obiettivo prioritario Il processo di integrazione, poi di inclusione, procede con cautela ed anche con estrema lentezza (raggiungimento di standard, graduatorie di merito -> l inclusione abbassa il rating nelle valutazioni di merito) Nei fatti le scuole speciali prevalgono in Europa, Stati Uniti e Canada Spagna, Portogallo e Svezia si avvicinano all esperienza italiana
8 IL 10 FEBBRAIO 2016, A VIENNA L ITALIA È STATA PREMIATA DALL ONU PER L INCLUSIONE SCOLASTICA
9 LA SCUOLA ITALIANA HA BISOGNO DI NUOVA ENERGIA E NUOVA LINFA IDEATIVA A FAVORE DELL INCLUSIONE
10 LE GRANDI DOMANDE: QUAL È IL SENSO DELL INCLUSION E SCOLASTICA PER LA SCUOLA? Una sfida ai fondamenti tradizionali di didattica: interroga sul senso e sul modo della programmazione, della valutazione, delle scelte, sulle modalità di erogazione dei contenuti, sulle strategie Una sfida ad una prassi didattica chiusa in se stessa e isolata: richiede collaborazioni, progetti condivisi, rapporti con enti esterni, analisi e soluzione dei problemi organizzativi Una sfida all idea di educazione. Il progetto di vita riguarda lo studente disabile soltanto? Una proposta per un idea di uomo, di società, del loro rapporto
11 LE GRANDI DOMANDE: QUALE INCLUSIONE NELLA SOCIETÀ? La sfida che la scuola ha raccolto da quarant anni (nella superiore da meno di trenta) quale ricaduta reale ha nella vita delle persone disabili, dopo? (la scuola è rimasta sola?) Quale ricaduta ha negli atteggiamenti dei cittadini, a favore della convivenza civile e della costruzione di una società democratica e di diritti? E quali potrebbero essere gli alleati di un rilancio dell inclusione scolastica e sociale in Italia? Quale contributo potrebbe dare oggi l Italia al processo inclusivo internazionale?
12 LA SITUAZIONE OGGI
13 RAPPORTO ISTAT 2016 A.S : alunni con disabilità (8% non autonomo; 3% del totale) nella primaria; (6% non autonomo; 4% del totale ) nella secondaria di I grado Insegnanti di sostegno: più di 82 mila, 1 ogni 2 alunni con disabilità. Al Sud maggior numero di ore medie di sostegno settimanali assegnate Circa l 8% delle famiglie (primaria) e 5% (secondaria ) ha presentato ricorso per aumento ore di sostegno 16% degli alunni (primaria) ha cambiato insegnante di sostegno durante l anno scolastico, 42% rispetto anno precedente; 19% (secondaria I grado) nel corso dell anno, 36% rispetto anno precedente
14 UN DETTAGLIO AL MICROSCOPIO Sono in media il 10% gli alunni con disabilità che non partecipano alle uscite didattiche brevi senza pernottamento organizzate dalla scuola Nella scuola secondaria di primo grado non partecipano il 20% degli alunni con sostegno; nella scuola primaria la percentuale si attesta all 8%
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