ANALISI RIPARTO FFO 2016

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1 ANALISI RIPARTO FFO 2016 L assegnazione alle Università statali del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) per l anno 2016 è stata definita dal Decreto Ministeriale 6 luglio 2016 n. 552 per la quota base e da Decreto Ministeriale n 998/2016 del 29 dicembre del medesimo anno per quella premiale; complessivamente tali quote ammontano a così articolate : quale quota base (-4,7 mln vs 2015), quale quota premiale (+1,9 mln vs 2015), a titolo d intervento perequativo e di salvaguardia del limite di riduzione delle assegnazioni dell anno precedente (+ 1,2 mln vs 2015), per il consolidamento piano straordinario associati. Rispetto all analoga assegnazione 2015, l Università degli Studi di Pavia ha registrato una flessione del 1,4 % (2015: ). Questo fenomeno è spiegato prevalentemente dalla crescita dell incidenza del costo standard nel metodo di allocazione per il quale l ateneo ha un peso inferiore a livello di sistema rispetto al finanziamento storico; il miglioramento nella qualità della ricerca scientifica e del reclutamento, attestato anche dall ultima edizione della VQR, compensa solo parzialmente questo effetto negativo. L intervento perequativo attenua ulteriormente l effetto di perdita, attestandosi a un valore quasi doppio a quello dell anno precedente. Nel dettaglio, l intervento perequativo è composto da due elementi: a) la quota di salvaguardia che impedisce all attribuzione annuale di scendere al di sotto del 2,25% ed è pari ad ; b) la quota di accelerazione che considera ulteriormente il peso della quota base di ogni Ateneo in termini di costo standard rispetto alla quota storica ed è pari a Alle risorse sopra descritte occorre aggiungere quelle previste per finanziamenti ministeriali specifici, al momento non ancora del tutto attribuiti, che ammontano a Si riferiscono in particolare ai nuovi piani di reclutamento attivati dalla legge di stabilità per i professori di prima fascia e al piano assunzionale dedicato ai ricercatori di tipo b), ulteriormente incrementato dalla legge di stabilità 2016, alle borse post lauream, in crescita rispetto al 2015, al fondo sostegno giovani ed al consolidamento delle risorse per i progetti valutati positivamente nella programmazione triennale Nella Tabella 1 si evidenziano i dettagli delle attribuzioni dell ultimo triennio 1

2 Tabella 1 La composizione del FFO per l'ateneo di Pavia nell'ultimo triennio FFO DM 552/ ( ) Art 1- asssegnazioni per obbligazioni assunte nei pregressi esercizi Art 2- Interventi quota base costo standard quota storica quota pro3: Art 3- Assegnazione quota premiale (L.1/2009) a) risultati della ricerca b) politiche di reclutamento c) risultati della didattica (componente internaz) d) risultati della didattica (studenti attivi) Art 3- Intervento perequativo Art 5- Chiamate dirette Art 8- Intervento a favore degli studenti diversamente abili Art 10- Piani straordinari associati FFO STRUTTURALE Art 10- Interventi da disposizioni legislative tirocini curriculari reclutamento ricercatori art 24 c 3 lett B) L240/ borse post lauream fondo sostegno giovani programmazione triennale commissione per l'abilitazione scientifica integrazione maternità assegnisti di ricerca piano lauree scientifiche piano straordinario per il reclutamento di Professori ordinari Art 11- Ulteriori interventi ALTRE ASSEGNAZIONI Totali A livello di sistema, le risorse restano stabili per un totale di 6,9 miliardi ma rispetto al 2015 aumentano significativamente gli stanziamenti per i dottorati e le borse post lauream (da 126 a 135 mln ) attribuite agli atenei sulla base di una pluralità di parametri quali: la qualità della ricerca, il grado di internazionalizzazione del dottorato, la collaborazione con il sistema imprese e la dotazione di servizi ed infrastrutture. Sono confermati i 5 milioni per il bando Montalcini, inoltre viene ampliato un significativo cofinanziamento per le chiamate dirette ed i ricercatori di tipo b), oltre che avviato il piano straordinario di reclutamento per i professori di prima fascia. La quota di risorse distribuite in base alla premialità è crescente, pari a circa il 20% del Fondo, e valorizza i migliori risultati nella ricerca e nella didattica, la mobilità degli studenti e la partecipazione ai programmi Erasmus. La quota base, invece, è stata ripartita per il 72% su base storica e per il 28% in relazione al costo standard di formazione per studente (nel 2015 le due quote erano rispettivamente 75% e 25%), calcolato secondo indici commisurati alle diverse tipologie dei corsi di studio e ai differenti contesti economici, territoriali ed infrastrutturali in cui opera l ateneo. La gradualità è finalizzata ad agevolare il passaggio da un sistema di finanziamento prevalentemente basato su quote storiche a uno più orientato alla performance ed ai costi effettivamente sostenuti dagli atenei, così come voluto dalla Riforma Gelmini. 2

3 Si mantiene, infine, una quota di salvaguardia per contenere la riduzione del FFO strutturale dei singoli atenei nei limiti del 2,25% dell anno precedente; a questa si aggiungono: quella a sostegno degli squilibri finanziari delle università sede di Facoltà di Medicina e Chirurgia e con gestione diretta dei Policlinici e la cosiddetta quota di accelerazione come sopra descritta. 1. La quota premiale Le risorse, pari a sono ripartite sulla base del modello di cui all'allegato 1 del D.M. 29 dicembre 2016, n. 998 (riportato in allegato anche al presente documento). Le componenti premiali sono i seguenti: 1. i risultati della VQR (IRFS di Ateneo); 2. la qualità della produzione scientifica dei soggetti reclutati (IRAS 2 PO); 3. il valor medio degli indicatori relativi all internazionalizzazione della didattica; 4. il n di studenti iscritti regolari nell A.A. 2014/2015 con almeno 20 CFU nell anno solare 2015 In sintesi, il riparto della quota premiale per l Ateneo di Pavia evidenzia la situazione esposta in Tabella 2: Tabella 2 - Il riparto della quota premiale 2016 per l'ateneo di Pavia % Quota % sistema Quota % sistema Risultati delle VQR 65% ,93% ,99% Qualità della produzione scientifica dei reclutati 20% ,02% ,57% Internazionalizzazione didattica 7% ,76% ,44% studenti iscritti regolari 8% ,74% ,79% Quota premiale 100% ,99% ,92% Dall analisi dei dati riportati in Tab.2 si evidenzia nel 2016 una crescita del peso dell Università di Pavia sul totale degli Atenei che concorrono al riparto della quota premiale rispetto all anno precedente. L effetto è prodotto dall aumento del peso dell Ateneo in relazione alle componenti premiali di cui sopra al punto 2 e 3. In relazione ai risultati della VQR (IRFS di Ateneo) e all andamento degli studenti iscritti con almeno 20 CFU, si osserva un peggioramento relativo nel posizionamento dell Ateneo sul sistema. 5. La quota base Per l anno 2016, l Ateneo di Pavia ha ricevuto una quota base pari a in netto calo rispetto all anno precedente prevalentemente per effetto del peso crescente della quota assegnata in relazione al costo standard (28% vs 25%) per il quale Pavia si posiziona a livello di sistema in modo meno favorevole rispetto alla tradizionale attribuzione per quote storiche. Complessivamente la flessione della quota base è compensata dalla crescente componente premiale, garantendo una sostanziale invarianza della somma delle due componenti. 3

4 5.1 Il Costo standard È questo il parametro, elaborato dal Miur, di concerto con il Ministero dell Economia, che mette in relazione il mix dell offerta formativa di ciascun ateneo (fra corsi di area medico-sanitaria, area scientifico-tecnologica, area umanistico-sociale) e il suo costo standardizzato alla popolazione studentesca, in corso. La formula utilizzata prevede un correttivo territoriale basato sul contesto economico e tiene conto della capacità contributiva delle famiglie, a partire dai redditi medi regionali pubblicati da Istat. Per l anno 2016, il costo standard viene utilizzato per distribuire il 28% della quota base dell FFO, sarà progressivamente più incisivo nei prossimi anni, con l obiettivo di andare a regime tra il 2018 e il Il meccanismo di calcolo del Costo standard prevede che gli studenti, a parità di tipologia di corsi di studio, siano destinatari della stessa dotazione di risorse da parte dello Stato. Il costo standard di formazione di ateneo per studente in corso, tenuto conto della perequazione territoriale, è determinato secondo la seguente formula: CC ssssss=aa+bb+cc+dd+kk dove le variabili corrispondono alle diverse tipologie di costo: a) Attività didattiche e di ricerca, in termini di dotazione di personale docente e ricercatore destinato alla formazione dello studente: i corsi di studio sono raggruppati in classe e per ciascuna di queste è definito un organico standard valorizzato al costo medio effettivo dell ateneo. Si divide quest ultimo per la numerosità di studenti in corso di riferimento e lo si moltiplica per il numero effettivo di studenti in corso. La media ponderata per tutte le classi identifica il costo di docenza per ateneo. b) Servizi didattici, organizzativi e strumentali, compresa la dotazione di personale tecnico amministrativo, finalizzati ad assicurare adeguati servizi di supporto alla formazione dello studente: è pari al 37.5% di a) c) dotazione infrastrutturale, di funzionamento e di gestione delle strutture didattiche, di ricerca e di servizio dei diversi ambiti disciplinari: è quantificata sulla base della numerosità degli studenti in corso e della tipologia di corso (per ciascuna macro area è utilizzato un costo unitario standard per studente). d) ulteriori voci di costo finalizzate a qualificare gli standard di riferimento e commisurate alla tipologia degli ambiti disciplinari (numero di collaboratori ed esperti linguistici, tutors e altre figure specialistiche). k) Perequazione per studente in corso in un ateneo avente sede in una data regione: di fatto si tiene conto della differenza tra l aliquota media nazionale della contribuzione studentesca per il reddito medio familiare ISTAT della regione con reddito più elevato e la medesima aliquota per la regione di riferimento. Applicando la formula, la regione Lombardia mostra una differenza perequativa nulla poiché mostra redditi familiari maggiori. 4

5 Tab. 2 riporta i dati relativi agli studenti in corso utilizzati per la definizione del costo standard 2016, insieme alle relative numerosità di riferimento. Ad ogni studente viene attribuito un peso in base al corso in cui è iscritto. In particolare: Se lo studente è iscritto a un corso che non prevede un titolo congiunto, o se lo prevede solo con Atenei esteri, il peso è 1. Se è iscritto a un corso che rilascia titoli congiunti tra due atenei italiani, il peso dello studente verrà suddiviso per il 60% sull ateneo che immatricola e il 40% sull altro. Se è iscritto a un corso che prevede un titolo congiunto tra più di due atenei italiani, lo studente sarà pesato per il 40% sull Ateneo che immatricola e il restante 60% sarà suddiviso tra i restanti. Questo è il motivo per cui compaiono in tabella anche classi di laurea non offerte dall Università di Pavia, ma per le quali viene rilasciato un titolo congiunto con il nostro Ateneo. Le classi in questione sono colorate a sfondo grigio. Tab. 3 riporta il riepilogo dei requisiti di docenza per i corsi di dimensione standard, mentre in Tab. 4 sono evidenziati i calcoli dei costi standard per studente in corso con riferimento alle componenti A1, A2 e B e quelli complessivi della classe ottenuti moltiplicano il costo standard per il numero effettivo degli studenti in corso.. Tab. 5 mostra il calcolo della componente c, mentre in Tab. 6 viene riportato un confronto per le diverse componenti del costo standard nell ultimo triennio, che evidenzia una progressiva crescita per tutti i valori di costo unitari. Nonostante ciò, la diminuzione del numero di iscritti rilevata nell AA 2014/15 ha comportato una diminuzione dell assegnazione legata al costo standard. A questo proposito, Tab. 7 evidenzia, per ogni classe, il confronto tra il numero di studenti in corso utilizzati per l attribuzione della quota relativa al costo standard negli ultimi tre anni. Si può osservare che il decremento di circa 160 unità a livello complessivo è il risultato di un calo concentrato in alcune classi (magistrali in Giurisprudenza, Economia e Farmacia) non compensato dalla crescita di Lingue e Comunicazione. In parte potrebbe avere anche inciso la chiusura di alcune sedi di Infermieristica. Come già evidenziato in altre analisi (si veda ad es. la Relazione concernente i risultati delle attività di ricerca, di formazione e di trasferimento tecnologico 2015) le dinamiche di andamento delle iscrizioni risentono anche delle variazioni di numerosità delle coorti in ingresso nel corso del tempo. L incremento di immatricolazioni degli ultimi anni accademici, in particolare quello dell AA 2016/17, potrebbe avere quindi effetti positivi sull andamento futuro dell assegnazione legata costo standard. In tabella 7bis è riportata quindi una stima degli iscritti che saranno utilizzati per il costo standard 2017 e 2018, relativi rispettivamente agli anni accademici 2015/16 e 2016/17, considerando che gli studenti per il costo standard corrispondono al 98% circa degli iscritti in corso trasmessi in Anagrafe Nazionale Studenti. Si nota chiaramente la crescita prevista per Pavia nel 2018, anche se al momento non è ancora possibile prevedere quale sarà il peso relativo di Pavia sul totale degli atenei statali, perché i dati consolidati degli altri atenei non sono ancora disponibili in Anagrafe per l AA 2016/17. Elementi significativi per l analisi possono essere ricavati anche dal confronto tra l ammontare di spesa effettivamente sostenuta a consuntivo e quella riconosciuta all Ateneo di Pavia ai fini della 5

6 determinazione del costo standard per le tipologie di costi considerate dall algoritmo ministeriale. Tab. 8 evidenzia i dati di confronto per gli anni 2014, 2015 e Il costo complessivo effettivo dell Ateneo per l ultimo anno esaminato risulta pari a ovvero di superiore al totale calcolato come costo standard. In particolare, rispetto alla valutazione ministeriale, l Ateneo di Pavia presenta un significativo eccesso di costi di personale docente mentre i costi di funzionamento effettivi risultano inferiori di 5,5 milioni di euro rispetto a quelli riconosciuti in termini di determinazione standard. Il costo effettivo unitario per studente regolare pesato è di 918 superiore al costo unitario standard. Ciò significa che per raggiungere un livello complessivo di costi standard pari a quelli effettivi, sarebbe necessario un numero di studenti iscritti pesati pari a invece dei risultanti dagli iscritti all A.A. 2014/15. 6

7 Tab. 2 Studenti in corso AA 2014/15 e numerosità di riferimento per costo standard

8 Tab. 3 Docenza per corso di dimensione standard

9 Tab. 4 Costo standard relativo alle componenti a.1, a.2 e b - anno

10 Tab. 5 Costo standard relativo alla componente c - anno 2016 a= X d ,5 X e X f X g)/b b c d e f g Stima costi dotazione infrastrutturale, di funzionamento e di gestione delle strutture didattiche. Totale studenti in corso gruppo A gruppo A1 gruppo A2 gruppo B gruppo C 1.640, , , , ,40 totale: Tab. 6 Confronto tra le componenti del costo standard dell Università di Pavia ultimo triennio a.1 - costo std docenza a.2 - costo std didattica integrativa TOT a. - costo std attività didattiche e di ricerca b. - costo std servizi didattici, organizzativi e strumentali c. - costo std dotazione infrastrutturale, di funzionamento e di gestione d. - ulteriori voci di costo specifiche Importo di natura perequativa per studente COSTO STANDARD UNITARIO DI FORMAZIONE per studente in corso Anno Anno Anno

11 Tab. 7 Confronto tra il numero di iscritti in corso utilizzati per il costo standard negli ultimi tre anni. 11

12 Tab. 7bis Previsione della numerosità di iscritti che saranno utilizzati per il costo standard nei prossimi due anni sulla base dell andamento delle iscrizioni in corso a Pavia. AA 2012/13 AA 2013/14 AA 2014/15 AA 2015/16 AA 2016/17 (gennaio 2017) Iscritti in corso (dati ANS) Studenti usati per costo standard (in blu la stima) 16334, , , , ,9 Tab. 8 Tabella di confronto tra l effettivo ammontare di costo sostenuto e quello riconosciuto in sede di determinazione del costo standard dell Ateneo di Pavia Confronto Costo effettivo/standard Unipv: ultimo triennio NUMERATORE: effettivo 2013 standard 2014 % Personale docente: ,7% Personale non docente: Dati consuntivi ,9% Budget della didattica: ,6% Altro (cel) ,1% Costi di funzionamento: Dati SIOPE ,9% ,4% DENOMINATORE: N studenti pesati Costo unitario ,4% NUMERATORE: effettivo 2014 fonte: standard 2015 % Personale docente: ,6% Personale non docente: Dati consuntivi ,1% Budget della didattica: ,9% Altro (cel) , Costi di funzionamento: Dati SIOPE ,0% ,5% DENOMINATORE: N studenti pesati Costo unitario ,5% NUMERATORE: effettivo 2015 fonte: standard 2016 % Personale docente: ,1% Dati consuntivi Personale non docente: ,9% Budget della didattica: Banca dati proper ,9% Altro (cel) Costi di funzionamento: Dati SIOPE ,0% ,5% DENOMINATORE: N studenti pesati Costo unitario ,5% 12

13 Analisi comparativa tra Atenei Come noto, Il MIUR mette a disposizione, sul sito riservato i dati di dettaglio delle assegnazioni ai vari Atenei e i valori assunti dai relativi indicatori di riparto. Ciò consente un analisi comparativa di posizionamento dell Università di Pavia in relazione ai vari parametri. Nei grafici riportati di seguito, sono evidenziati i valori di costo standard unitario calcolato per gli Atenei italiani (Fig. 1). Macerata Roma Tre NAPOLI Parthenope Cassino Milano Bicocca Verona Bologna Torino Modena e Reggio Emilia Teramo Chieti e Pescara Udine Reggio Calabria Padova costo standard unitario di formazione per studente in corso Pisa Roma Tor Vergata costo standard unitario di formazione per studente in corso L'Aquila Cagliari Genova Roma La Sapienza PAVIA Sassari Siena Catania Palermo Brescia Perugia Venezia Iuav Politecnica delle Marche Bari Politecnico Migliaia 13

14 Fig. 1 I valori di costo standard unitario 2015 degli Atenei italiani Le Figg. 2 e 3 riportano i valori assunti dalle varie componenti dell assegnazione del FFO 2016, espressi in termini di numeri indice con base 100 uguale al peso della quota base assegnata per il 72% su base storica. È possibile quindi verificare per Pavia e per gli altri Atenei quali sono le componenti che incidono in modo più significativo sul finanziamento ottenuto. Ad esempio, un numero indice pari a 50 significa che per quell assegnazione il peso dell Ateneo vale la metà del peso storico, mentre un numero indice pari a 200 significa che per quell assegnazione il peso dell Ateneo vale il doppio del peso storico e così via. Il numero indice, inoltre, consente di effettuare comparazioni tra Atenei diversi in quanto annulla la componente dimensionale. I grafici in Figg. 4 e 5 illustrano i valori assunti dagli indicatori utilizzati per la definizione della quota premiale legata alla ricerca, espressi in termini di numeri indice con base 100 uguale al numero di prodotti attesi. I grafici in Figg. 6 e 7 illustrano invece i valori assunti dal costo standard e dagli indicatori utilizzati per la definizione della quota premiale legata alla didattica, espressi in termini di numeri indice con base 100 uguale al numero di studenti in corso utilizzati per la definizione del costo standard. Fig. 2 Confronto tra Atenei in termini di assegnazioni del FFO 2016 (quota base storica assegnata al 72% = base 100) 14

15 Fig. 3 Confronto tra Atenei in termini di assegnazioni del FFO 2016 (quota base storica assegnata al 72% = base 100) Analogamente alle Figg. 2 e 3 si è possibile verificare per Pavia e per gli altri Atenei quali sono le componenti che incidono in modo più significativo sulla quota premiale della ricerca e della didattica. In generale si può notare come l Università di Pavia abbia buone performance in termini di didattica e ricerca, come dimostrato dal fatto che i numeri indice sono quasi sempre superiori a 100, quindi gli indicatori hanno un peso superiore alla sola componente dimensionale, identificata dal numero di prodotti attesi o dal numero di iscritti in corso. Fa eccezione soltanto l indicatore IRAS3 della VQR, che misura la capacità di attrazione delle risorse e che ha comunque un peso ridotto (1%) nella definizione dell indicatore sintetico di Ateneo IRFS, come da bando ANVUR, così come l indicatore IRAS5 che dovrebbe indicare il miglioramento rispetto alla precedente VQR in termini di posizionamento relativo dell istituzione rispetto alle altre. Va tenuto presente che quest ultimo non è usato ai fini del calcolo della quota premiale della ricerca, mentre IRAS3 concorre per il 7,5% alla definizione del parametro A, insieme a IRAS1 (che pesa per l 85%) e IRAS4 (che pesa per il 7,5%). È interessante mettere a confronto i parametri IRAS1 e IRAS2, che indicano rispettivamente la qualità della produzione scientifica di Ateneo e la qualità della produzione scientifica dei nuovi reclutati. Pur avendo entrambi un peso maggiore della sola componente dimensionale, IRAS2 ha un valore più basso (102,5) rispetto a IRAS1 (105,83). Questo significa che i nuovi reclutati hanno una qualità delle pubblicazioni un po più bassa della media di Ateneo, mentre sarebbe auspicabile il contrario, al fine di garantire per il futuro il miglioramento o quanto meno il mantenimento del peso di Pavia sul sistema in termini di qualità della ricerca. Il valore di IRAS3 PO è invece più alto (108,97) perché è calcolato utilizzando come componente dimensionale i punti organico associati a nuovi reclutamenti, anziché i prodotti. 15

16 Fig. 4 Confronto tra Atenei in termini di indicatori relativi alla quota premiale della ricerca del FFO 2016 (numero di prodotti attesi = base 100) 16

17 Fig. 5 Confronto tra Atenei in termini di indicatori relativi alla quota premiale della ricerca del FFO 2016 (numero di prodotti attesi = base 100) Fig. 6 Confronto tra Atenei in termini di costo standard e di indicatori relativi alla quota premiale della didattica del FFO 2016 (numero di studenti in corso = base 100) 17

18 Fig. 7 Confronto tra Atenei in termini di costo standard e di indicatori relativi alla quota premiale della didattica del FFO 2016 (numero di studenti in corso = base 100) Un ulteriore interessante visione di confronto può essere rappresentata da Fig. 8 che evidenzia il posizionamento degli Atenei italiani in relazione al calcolo di due indici. Il primo è calcolato dal rapporto tra il peso percentuale della quota assegnata in relazione al Costo Standard e quello della quota storica mentre il secondo è calcolato dal rapporto tra il peso percentuale della quota premiale e quello della quota base. L Ateneo di Pavia, per il quale i valori degli indici calcolati sono 0,97 e 1,11, si posiziona nel II quadrante. Fig. 8 Benchmarking tra Atenei in relazione agli indici Costo Standard/Quota storica e Quota premiale/quota base 18

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