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1 Reggio Emilia, lunedì 31 marzo 2014 AMBIENTE IL PRIMO APRILE LA PRESENTAZIONE E LA DISCUSSIONE DELLA MAPPA DELLA SOSTENIBILITÀ DI REGGIO EMILIA: CINTURA VERDE E PARCHI, ENERGIA SOSTENIBILE, RACCOLTA DIFFERENZIATA, ACQUA PUBBLICA Il Comune di Reggio Emilia si è attivato, con particolare determinazione nell'ultimo decennio, per affrontare concretamente, anche a livello locale, la grande sfida della sostenibilità fissando una serie di obiettivi strategici da perseguire nel medio e lungo termine in particolare su diversi livelli tematici di intervento (verde, mobilità, sviluppo urbano, acqua, rifiuti, energia, gestione ambientale, ambiente e salute, fauna urbana). Una vera e propria mappa della sostenibilità, i cui assi portanti sono stati: il potenziamento del verde urbano, il miglioramento della qualità dell aria, il risparmio energetico, la tutela dell acqua, la sostenibilità della gestione dei rifiuti e educazione e rendicontazione. Di questo si parla domani, martedì primo aprile, dalle ore 16.30, nell'aula magna universitaria di viale Allegri, 9 a Reggio Emilia, durante l'incontro 'Una città sempre più verde Cintura verde, parchi e sistemi naturali'. L'iniziativa, a cui partecipa il sindaco vicario di Reggio Emilia Ugo Ferrari, rientra nell'ambito degli incontri La nostra città per parlare con i cittadini dei progetti e dei risultati del mandato amministrativo Di seguito, temi e dati che saranno spunto del dibattito. IL VERDE URBANO LA CINTURA VERDE Tutela, promozione e incremento del verde pubblico, si sono concretizzati nella realizzazione della Cintura Verde, un area di 50 milioni di metri quadrati che circonda e innerva la città. La Cintura Verde, formata dai parchi fluviali del Crostolo, del Rodano e del Modolena, è un complesso di aree verdi naturali, agricole e urbane. Grazie all impegno di 250 volontari, cittadini, associazioni ambientaliste e Circoscrizioni il patrimonio di verde pubblico, distribuito su 170 aree tra parchi, spazi verdi e boschi urbani e pari a 9,9 milioni di metri quadrati di cui 4,6 fruibili, viene gestito e sottoposto a manutenzioni periodiche. Regolamento del Verde - al 2006 abbiamo tra i nostri strumenti strategici il Regolamento Comunale del Verde Pubblico e Privato che introduce disposizioni relative a piante, siepi, fossi, canali, corsi d acqua, ecc Il Regolamento riporta anche norme comportamentali in caso di ristrutturazione dei giardini, dei fabbricati con presenza di alberi, delle pavimentazioni e riporta anche un efficace sistema sanzionatorio. Piano del verde - Nel 2008 abbiamo approvato il Piano del verde come strumento strategico di pianificazione che definisce il verde come un elemento strutturale della gestione del territorio e delle scelte urbanistiche. Principali obiettivi del piano sono: la riqualificazione e la messa a sistema delle aree verdi fruibili e dei sistemi naturali; la

2 tutela e la rinaturalizzazione del territorio e del paesaggio; la connessione tra i diversi ambiti verdi presenti. Un albero per ogni nato - Ogni anno, mettiamo a dimora circa 1700/1900 alberi e arbusti di specie autoctona (tipica della nostra zona), provenienti gratuitamente dai vivai forestali della Regione Emilia Romagna. I boschi urbani - Realizzati ai margini della città, nascono dall idea di ricreare il bosco in ambito urbano o periurbano. I due più noti sono il bosco urbano di San Prospero e il bosco Filippo Re al Campovolo, ampliato nel 2012 con oltre mille piantine messe a dimora grazie al contributo di Til. L ampliamento del Bosco Filippo Re permetterà di assorbire tonnellate di Co2 con la piantumazione di alberi per un area totale di 5 ettari. Il Geodatawarehouse e la web app dei parchi - Per una corretta gestione del verde pubblico, in questi anni, abbiamo studiato ed elaborato strumenti tecnologici come ad esempio, il Geodatawarehouse: una dettagliata banca dati informatica contenente ogni tipo di informazione e dato riguardante le aree verdi del Comune di Reggio Emilia; un sito web interattivo e una applicazione per cellulari e tablet che permettere ad ogni cittadino una ricerca dei parchi e delle relative attrezzature esistenti per una maggiore fruibilità dello spazio pubblico. CLIMA ED ENERGIA SOSTENIBILE Con la promozione del Patto dei sindaci, l Unione Europea ha coinvolto le comunità locali nell impegno in iniziative per ridurre nelle città le emissioni di anidride carbonica del 20% attraverso l attuazione di un Piano d azione che preveda tempi di realizzazione certi, risorse umane dedicate, monitoraggio, informazione ed educazione. Il Comune di Reggio Emilia ha aderito al Patto nell autunno 2009 e nel 2011 ha adottato un proprio Piano di Azione per l Energia Sostenibile (Paes), successivamente approvato anche dalla Commissione Europea (2012). Il documento è stato integrato con gli strumenti dell ente quali il Piano energetico comunale, il Bilancio ambientale, il progetto europeo Life Laks e il recente Piano clima, cofinanziato dalla Regione. Abbiamo messo in campo numerose azioni che nel periodo hanno ridotto le emissioni di anidride carbonica del 9,7%, avvicinandoci all obiettivo del 20% da raggiungere al Tale risultato è stato raggiunto nel nostro territorio nel 2012 anche per la riduzione dei consumi energetici delle imprese (dato 2011: 8,03 tco2/abitante; dato ,53 tco2/abitante; obiettivo ,93 tco2/abitante). Nel 2013, sulla base di un progetto della Regione Emilia-Romagna, abbiamo costruito, insieme a tutti gli altri Comuni capoluogo e Province, un nostro Piano clima locale, che ha messo a sistema in modo più preciso le nostre politiche, inserendole in un quadro di analisi e politiche regionali e provinciali. Il piano contiene un quadro territoriale recente delle emissioni locali di CO2 legate ai consumi energetici, sulla base di dettagliati parametri regionali e utilizzando la metodologia costruita nell ambito del progetto europeo Life Laks di cui Reggio Emilia è stata capofila.

3 RISPARMIO ENERGETICO Da un punto di vista energetico la città di Reggio Emilia ha investito nelle innovazioni energetiche e oggi è una delle città più teleriscaldate d Italia (con copertura del 30% della popolazione). Attualmente sono in corso interventi tecnici sperimentali volti a personalizzare le forniture nei condomini, al fine di produrre risparmi energetici ed economici per l utente finale. Un altro settore di investimento nell ambito delle fonti energetiche rinnovabili ha riguardato la diffusione di impianti fotovoltaici sia pubblici sia privati. Fino al 2012 erano installati 246 metri qudrati di pannelli solari termici su 12 strutture dell ente. Dallo scorso anno, grazie ad un accordo tra Comune di Reggio e Agac infrastrutture, 17 nuovi luoghi della città scuole, palestre, cimiteri e sedi istituzionali sono coperti da pannelli fotovoltaici, per la produzione a pieno regime di oltre 1 milione di kwh di energia pulita ogni anno. I pannelli consentiranno di risparmiare l equivalente di 218 tonnellate di petrolio, pari al consumo di 290 abitazioni e al fabbisogno di abitanti. Ai benefici ambientali si aggiungono quelli economici, poiché i 17 impianti consentiranno un risparmio ogni anno di circa 68mila euro sulle bollette energetiche del Comune. Dal 2007, abbiamo inoltre attuato una nuova gestione dei consumi di energia dei servizi comunali attraverso il Sistema global service che permette di raggiungere contemporaneamente un risparmio sia economico che energetico. RIFIUTI Negli ultimi anni la produzione di rifiuti urbani nel Comune di Reggio Emilia è diminuita notevolmente grazie all efficacia di progetti di sensibilizzazione e di riduzione a monte dei rifiuti e all impegno dei cittadini. Siamo passati così dai 779 kg/ab/anno del 2006 ai 671 kg/ab/anno nel Il governo del ciclo dei rifiuti è una delle grandi sfide dell epoca moderna. Reggio e il suo territorio hanno realizzato un modello avanzato di politiche che costituisce uno dei riferimenti a livello nazionale ed europeo e che si sostanzia in quattro fondamentali caratteristiche ed azioni: raccolta efficiente e capillare, iniziative per la riduzione dei rifiuti alla fonte, riciclaggio e recupero dei materiali, efficace sistema di smaltimento. Questi capisaldi del modello collocano Reggio Emilia al primo posto per raccolta differenziata in Italia, fra i Comuni con più di abitanti, con il 60% dei rifiuti avviati al riciclo (erano il 44% nel 2004). In collaborazione con Iren Emilia, il Modello Reggio è stato costruito su misura per la nostra città, ascoltando le esigenze manifestate dai reggiani, basandoci sulle diverse realtà territoriali, coinvolgendo e responsabilizzando le famiglie nella gestione dei rifiuti. Abbiamo individuato tre tipologie di raccolta: la raccolta differenziata domiciliare (porta a porta), realizzata da cittadini che consiste nel suddividere le frazioni di rifiuto secco, organico, carta, plastica, vetro e lattine e sfalci in diversi contenitori; il sistema organizzativo è integrato da oasi ecologiche dedicate; la raccolta differenziata capillare, realizzata da abitanti che consiste nella diffusione, potenziamento e razionalizzazione dei cassonetti di medie e grandi dimensioni già presenti sul territorio per il conferimento dei diversi materiali (carta,

4 plastica, vetro, organico) e l attivazione del Giro verde (raccolta domiciliare degli sfalci e delle potature). In centro storico abitanti seguono la modalità di raccolta differenziata capillare, integrata con impiego di soluzioni a scomparsa (stazione interrata di raccolta differenziata rifiuti) in zone di pregio architettonico; sul territorio comunale sono presenti sei centri di raccolta, utilizzati sia dai cittadini che dalle imprese, dove si raccolgono in modo differenziato diverse tipologie di materiali; inoltre è attivo un servizio gratuito di ritiro ingombranti a domicilio. Con un panorama di area vasta, abbiamo definito un nuovo sistema impiantistico che è iniziato con la chiusura dell inceneritore di Cavazzoli, nel rispetto del patto sottoscritto con la comunità locale, e che proseguirà con l istituzione di poli di recupero e di trattamento (impianto Tmb). Il Trattamento meccanico biologico (Tmb) coniuga la possibilità di incrementare la quantità di rifiuti da avviare a recupero dopo il trattamento, con la diminuzione della quantità da inviare allo smaltimento finale. Nel 2013 inoltre, grazie al progetto europeo Nowa, abbiamo elaborato e realizzato il primo Piano di azione per la riduzione dei rifiuti nella grande distribuzione organizzata locale ed è stato siglato il primo Protocollo di Intesa tra Comune di Reggio Emilia, Coop Nordest, Conad Centro Nord e Sigma Realco. Dal 2006 Remida Food, coordinato dal Comune, grazie ad associazioni di volontariato e del terzo settore svolge la raccolta di derrate alimentari non più rendibili ma commestibili, grazie alla disponibilità dei supermercati. Il cibo raccolto quotidianamente alimenta le mense di distribuzione per i bisognosi. Iren e Ausl collaborano al controllo sanitario della distribuzione. ACQUA BENE COMUNE Nel 2012 gli abitanti serviti dall acquedotto pubblico rappresentavano il 93,73% della popolazione residente: un buon dato che conferma il lavoro continuo sulla rete idrica della città di Reggio Emilia che abbiamo compiuto insieme ad Iren, gestore del servizio. Al fine di promuovere il consumo di acqua del rubinetto e ridurre l utilizzo delle bottiglie in plastica, abbiamo realizzato, sempre in collaborazione con Iren, tre distributori di acqua pubblica denominati Casette dell acqua e rivolte a tutta la cittadinanza. Dalla loro entrata in vigore, è stato possibile risparmiare in termini di impatto ambientale oltre 4,5 milioni di bottiglie di plastica. Altri risultati ottenuti in questi anni di lavoro sono stati anche il calo delle perdite nette della rete acquedottistica, sceso dal 17% nel 2005 all attuale 10% e la riduzione graduale del consumo d acqua pro capite per uso domestico che risulta sceso da 164 litri al giorno per abitante nel 2004 ai 139,4 litro al giorno per abitante nel Nel febbraio 2013 il Consiglio Comunale approva una modifica allo Statuto comunale che rende l acqua bene pubblico e stabilisce che il Comune di Reggio riconosce il diritto umano all acqua, ossia l accesso all acqua potabile come diritto umano, universale, indivisibile e lo status dell acqua come bene comune pubblico. Garantisce che la proprietà e la gestione degli impianti, della rete acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili, nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali. Garantisce che la gestione del servizio idrico integrato, riconosciuto come servizio pubblico locale di interesse generale, non persegua scopi di lucro e sia sottratta ai principi della libera concorrenza, mediante un soggetto a proprietà pubblica.

5 Garantisce la gestione partecipativa del bene comune acqua, orientata a criteri di efficienza, risparmio, solidarietà, con finalità di carattere sociale ed ecologico, salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future. Per quanto riguarda la percentuale di popolazione servita da impianti di depurazione delle acque reflue urbane, il dato a fine 2012 è pari al 89,4%. È entrato in funzione il nuovo collettore fognario a servizio dell area sud-ovest della città, realizzato da Iren in accordo con il nostro Comune e collaudato durante il 2013 con prove funzionali effettuate sull intera infrastruttura idraulica. È un intervento importante che migliora sensibilmente la raccolta e il deflusso delle acque bianche impedendo, o quanto meno limitando, il verificarsi di fenomeni di reflusso e allagamento in caso di piogge abbondanti. Concentrato nell area sud ovest della città, dà benefici all intera rete idrica da Rivalta al ponte della ferrovia Milano-Bologna, migliorando la rete di deflusso delle acque di un ampio settore della città e le condizioni idriche di circa un terzo del territorio cittadino. EDUCAZIONE E RENDICONTAZIONE Il Comune di Reggio Emilia lavora da tempo all elaborazione e attuazione di progetti rivolti alla cittadinanza e alle scuole in tema di educazione ambientale sui diversi temi (verde, rifiuti, ambito naturalistico, energetico, idrico e di zooantropologia didattica). Dal 2006 al 2012 sono stati realizzati oltre 70 progetti nelle scuole coinvolgendo il territorio. Solo nel 2012 si sono attuati 11 progetti scolastici che hanno coinvolto oltre bambini e insegnanti. Per rendere più efficaci le azioni di informazione ed educazione ambientale, l Amministrazione comunale ha istituito nel 2012 il nuovo Centro di educazione alla sostenibilità ambientale Ceas multicentro che rappresenta una nuova realtà di educazione, formazione, documentazione e supporto all attività di diffusione dei piani e programmi ambientali e socio-educativi. Il Comune di Reggio Emilia è dotato già da oltre 10 anni di Bilanci ambientali per contabilizzare e rendicontare, in modo adeguato, i costi e i benefici ambientali di tutte le proprie azioni e a monitorare la qualità dell ambiente urbano. Dal 2002 ad oggi il Comune di Reggio Emilia ha approvato 18 Bilanci Ambientali (tra consuntivi e preventivi) e ha redatto 3 versioni divulgative. Il Comune di Reggio Emilia è anche impegnato da diversi anni nella promozione della contabilità ambientale, attraverso un Gruppo di lavoro nazionale ( Facciamo i conti con l ambiente ) nato nel 2004 all interno dell associazione Agende 21 locali Italiane ( Al fine di accrescere una cultura ambientale e promuovere lo sviluppo di una comunità attenta e sensibile all ambiente ma anche alla tutela e al benessere dei propri animali, il Comune di Reggio Emilia ha approvato nel 2006 uno specifico regolamento per la tutela e il benessere degli animali. Inoltre sul territorio di Reggio Emilia sono presenti due strutture molto importanti: il canile comunale che ospita circa 200 cani, gestito in convenzione con l Enpa e l Oasi felina, con oltre 600 gatti, gestita dall Enpa con contributi comunali. Attualmente il Comune sta affrontando anche il tema complesso dell integrazioneallineamento degli strumenti di carattere strategico (Bilancio Ambientale e Piano Clima), redigendo dal 2011 Bilanci Ambientali Integrati, ma anche avviando la costruzione di sistemi di accountability (ambiente e clima).

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