HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE
|
|
- Niccoletta Bernasconi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 OGGETTO FRUIZIONE DELLE FERIE QUESITO (posto in data 2 maggio 2017) Siamo senza primario per il pensionamento del medesimo da mesi, uno dei colleghi è facente funzione, nel mese di febbraio ho chiesto al collega di poter prenotare un viaggio per il periodo estivo le prime due settimane di luglio. Come normalmente facciamo ogni anno per tale motivo oltre a chiederlo a voce ho inviato una mail con la richiesta. A voce mi è stato detto sì ma non è seguita alcuna risposta scritta. A marzo a seguito della situazione di scarsa affidabilità Alitalia, sono stata contatta dalla agenzia che mi ha cambiato i voli (posticipandoli), non più con Alitalia, ma con altra compagnia, ho inviato subito una mail al collega col mio telefonino ed ho poi a voce ribadito la situazione. Come ho precisato al collega il viaggio della sottoscritta e della famiglia era già stato pagato. Ho quindi chiesto di posticipare di una settimana ovvero la seconda e terza di luglio. Non mi è stata inviata nessuna risposta scritta ma a voce mi è stato riferito che poiché al momento non era stata formulata alcuna richiesta la cosa era fattibile. (Lo scorso anno le mie ferie sono state posticipate di una settimana per favorire un collega che all'ultimo momento aveva anticipato le ferie). 1 Ora la settimana scorsa ovvero oltre 30 gg dalla mia comunicazione è stata indetta una riunione e mi è stato detto che le ferie sono autorizzate per le prime due settimane di ogni mese o le seconde due per un totale di 14 giorni. Ho provato a anticipare il viaggio che però essendo già stato pagato e organizzato non è spostabile pena la perdita dell intera somma. Considerato che nella riunione sopra richiamata sono state nuove regole vorrei sapere se per ferie richieste prima di quella riunione possono essere applicate le regole degli anni passati ed ancora se trascorsi 30 giorni la mancata risposta alla mia richiesta può essere interpretata come silenzio assenso ai sensi della legge delega 7 agosto 2015, n. 124 di riforma della pubblica amministrazione.
2 RISPOSTA (inviata in data 7 maggio 2017) La fruizione delle ferie deve essere disciplinata da un regolamento aziendale che precisi in maniera puntuale le procedure che devono essere seguite sia per la richiesta che per l autorizzazione, nell ambito dei vincoli posti dalla normativa vigente, il rispetto dei quali postula tra l altro una programmazione annuale che contemperi le esigenze organizzative e produttive aziendali con le esigenze dei professionisti. Assolutamente obbligatoria deve essere in ogni caso la formalizzazione scritta sia della richiesta che dell autorizzazione, a garanzia di una certezza di diritto che è condizione essenziale per una gestione serena della propria vita personale e familiare. La prassi che sembra consolidata nell azienda in cui opera il dirigente che pone il quesito è assolutamente impropria, e può generare disguidi analoghi a quello che si è determinato, a proposito del quale devono ritenersi applicabili il principio generale della correttezza sancito dall articolo 1175 del codice civile, il principio generale della buona fede, sancito dall articolo 1375 del codice civile, ed il principio generale del favor prestatoris, secondo il quale in ogni caso devono essere applicate interpretazioni favorevoli al lavoratore, considerato la parte debole nel rapporto di lavoro. 2 Nel caso specifico oggetto del quesito è palese la situazione di forza maggiore che si è determinata, nella quale l applicazione di regole tra l altro stabilite in data successiva alla richiesta di modifica del programma di ferie comporterebbe un danno evidente e documentabile. Ferma restando l esigenza di adottare un regolamento che disciplini diritti e doveri in un ambito che ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei professionisti, nel caso in questione, laddove non fosse possibile risolvere il problema col direttore facente funzioni, deve essere presentato ricorso per via gerarchica, inviando al direttore generale formale richiesta di intervenire d autorità, facendo presente che laddove tale richiesta non fosse accolta sarà presentato ricorso d urgenza al giudice del lavoro.
3 Le motivazioni del ricorso non possono far riferimento all articolo 17- bis introdotto nella legge 7 agosto 1990, n. 241, dalla legge 7 agosto 2015, n. 124, perché il silenzio assenso di cui si parla nell articolo 17- bis concerne i provvedimenti amministrativi adottati da una pubblica amministrazione a fronte di una richiesta presentata da un altra amministrazione pubblica. L articolo 17-bis in questione dispone infatti al comma 1 che Nei casi in cui è prevista l'acquisizione di assensi, concerti o nulla osta comunque denominati di amministrazioni pubbliche e di gestori di beni o servizi pubblici, per l'adozione di provvedimenti normativi e amministrativi di competenza di altre amministrazioni pubbliche, le amministrazioni o i gestori competenti comunicano il proprio assenso, concerto o nulla osta entro trenta giorni dal ricevimento dello schema di provvedimento, corredato della relativa documentazione, da parte dell'amministrazione procedente. Il termine è interrotto qualora l'amministrazione o il gestore che deve rendere il proprio assenso, concerto o nulla osta rappresenti esigenze istruttorie o richieste di modifica, motivate e formulate in modo puntuale nel termine stesso. In tal caso, l'assenso, il concerto o il nulla osta è reso nei successivi trenta giorni dalla ricezione degli elementi istruttori o dello schema di provvedimento, non sono ammesse ulteriori interruzioni di termini e con il comma 2 precisa che Decorsi i termini di cui al comma 1 senza che sia stato comunicato l'assenso, il concerto o il nulla osta, lo stesso si intende acquisito. 3 La disposizione applicabile in questo caso è semmai per analogia piuttosto che per specifica attinenza, quella disciplinata dall articolo 2 della medesima legge 241, che al comma 1 dispone: Ove il procedimento consegua obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento espresso e al comma 2 precisa: Nei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi devono concludersi entro il termine di trenta giorni. Il problema sostanziale nel caso oggetto del quesito non è il rispetto formale di termini, ma il vero e proprio abuso di potere che si sta perpetrando ai danni del dirigente in questione, del quale non possono non trovare ascolto le ragioni derivanti da eventi del tutto eccezionali e non dipendenti dalla sua volontà.
4 Nella situazione descritta nel quesito è opportuno tentare di comporre la questione con una intesa con il direttore di struttura complessa, al quale è opportuno comunque indirizzare richiesta formale nella quale si richiamino i fatti che si sono verificati e si sottolinei la buona fede del dirigente e il danno che subirebbe laddove non gli fosse concessa la richiesta modifica del programma delle ferie. Laddove questa richiesta non fosse accolta il passo successivo è presentare ricorso per via gerarchica, indirizzato al direttore generale e per conoscenza al responsabile del servizio gestione risorse umane, allegando in copia sia la richiesta rivolta al direttore della struttura complessa, sia il diniego dallo stesso pronunciato. A fronte di un esito negativo di questa ulteriore iniziativa l unica soluzione è presentare ricorso al giudice del lavoro, difronte al quale l amministrazione deve dimostrare l effettiva impossibilità per esigenze organizzative e produttive, di concedere la modifica richiesta, in forza del principio generale, sancito dal comma 2 dell articolo 2109 del codice civile, dell obbligo per il datore di lavoro di tener conto degli interessi del lavoratore, cercando, nei limiti del possibile, di contemperare con tali interessi le esigenze organizzative e produttive dell impresa. 4
5 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Articolo 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. CODICE CIVILE Articolo 2109 Periodo di riposo Il prestatore di lavoro ha diritto ad un giorno di riposo ogni settimana, di regola in coincidenza con la domenica. 5 Ha anche diritto, dopo un anno d'ininterrotto servizio (*), ad un periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo, nel tempo che l'imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro. La durata di tale periodo è stabilita dalla legge, dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità. L'imprenditore deve preventivamente comunicare al prestatore di lavoro il periodo stabilito per il godimento delle ferie. Non può essere computato nelle ferie il periodo di preavviso indicato nell'articolo (*) La Corte Costituzionale, con sentenza 7-10 maggio 1963, n. 66 ha dichiarato "la illegittimità costituzionale dell'articolo 2109, secondo comma, del Codice civile, limitatamente all'inciso "dopo un anno di ininterrotto servizio", ed ha sancito il principio del diritto alle ferie proporzionalmente alla durata del servizio prestato.
6 Decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66 Articolo 10 Ferie annuali 1. durata e modalità di fruizione delle ferie Fermo restando quanto previsto dall'articolo 2109 del codice civile, il prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. Tale periodo, salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva o dalla specifica disciplina riferita al personale che opera in servizi di pubblica sicurezza o protezione civile, va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione. 2. divieto di monetizzazione delle ferie Il predetto periodo minimo di quattro settimane non può essere sostituito dalla relativa indennità per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro. 6
7 CCNL 1994_1997 ARTICOLO 21 Ferie e festività 1. numero di giorni di ferie spettanti per ogni anno di servizio Il dirigente ha diritto, in ogni anno di servizio, ad un periodo di ferie retribuito pari a 32 giorni lavorativi, comprensivi delle due giornate previste dalla normativa vigente a compensazione delle festività soppresse. 2. numero di giorni di ferie spettanti nei primi tre anni di servizio Il periodo di ferie per coloro che accedono alla qualifica di dirigente dopo la stipulazione del presente contratto fatti salvi coloro che risultino essere già dipendenti del comparto è di 30 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate previste dal comma 1. Dopo tre anni di servizio agli stessi dirigenti spettano i giorni di ferie previsti nel comma giorni di ferie e articolazione settimanale dell orario di lavoro Nel caso che presso la struttura cui il dirigente è preposto l'orario settimanale di lavoro sia articolato su cinque giorni, il sabato è considerato non lavorativo ed i giorni di ferie spettanti ai sensi dei commi 1 e 2 sono ridotti, rispettivamente, a 28 e 26, comprensivi delle due giornate previste dalla normativa vigente a compensazione delle festività soppresse 7 4. quattro giornate di riposo in aggiunta ai giorni di ferie Al dirigente sono altresì attribuite 4 giornate di riposo da fruire nell'anno solare in aggiunta ai giorni di ferie sopra indicati. 5. festività del Santo Patrono La ricorrenza del Santo Patrono della località in cui il dirigente presta servizio è considerata giorno festivo purché ricadente in un giorno lavorativo.
8 CCNL 1994_1997 ARTICOLO 21 Ferie e festività 6. ferie spettanti nell anno di assunzione o cessazione Nell'anno di assunzione o di cessazione dal servizio la durata delle ferie è determinata in proporzione dei dodicesimi di servizio prestato. La frazione di mese superiore a quindici giorni è considerata a tutti gli effetti come mese intero. 7. ferie e permessi retribuiti Il dirigente che è stato assente per motivi personali e familiari diversi per i quali ha diritto di usufruire di permessi retribuiti, compreso il congedo di 15 giorni per matrimonio, conserva il diritto alle ferie. 8. modalità di fruizione delle ferie Le ferie sono un diritto irrinunciabile e non sono monetizzabili, salvo in caso di cessazione dal rapporto di lavoro. Esse sono fruite, anche frazionatamente, nel corso di ciascun anno solare, in periodi programmati dallo stesso dirigente nel rispetto dell'assetto organizzativo dell'azienda o ente; in relazione alle esigenze connesse all'incarico affidato alla sua responsabilità, al dirigente è consentito di norma il godimento di almeno 15 giorni continuativi di ferie nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre rientro anticipato dalle ferie per motivi di servizio In caso di rientro anticipato dalle ferie per necessità di servizio, il dirigente ha diritto al rimborso delle spese documentate per il viaggio di rientro in sede e per quello di eventuale ritorno al luogo di svolgimento delle ferie, nonché all'indennità di missione per la durata del medesimo viaggio; il dirigente ha inoltre diritto al rimborso delle spese anticipate e documentate per il periodo di ferie non goduto.
9 CCNL 1994_1997 ARTICOLO 21 Ferie e festività 10. interruzione delle ferie per malattie protratte per più di tre giorni Le ferie sono sospese da malattie che si siano protratte per più di 3 giorni o abbiano dato luogo a ricovero ospedaliero. L'azienda o ente, cui è inviata la relativa certificazione medica, deve essere tempestivamente informata. 11. termine entro il quel devono essere fruite le ferie In caso di indifferibili esigenze di servizio o personali che non abbiano reso possibile il godimento delle ferie nel corso dell'anno, le ferie dovranno essere fruite entro il primo semestre dell'anno successivo. 12. irriducibilità delle ferie per malattia o infortunio Il periodo di ferie non è riducibile per assenze per malattia o infortunio, anche se tali assenze si siano protratte per l'intero anno solare. In tal caso, il godimento delle ferie avverrà anche oltre il termine del primo semestre dell anno successivo pagamento sostitutivo delle ferie Fermo restando che il diritto alle ferie è un diritto irrinunciabile e non monetizzabile, all'atto della cessazione dal rapporto di lavoro, qualora le ferie spettanti a tale data non siano state fruite per esigenze di servizio o per cause indipendenti dalla volontà del dirigente l'azienda o ente di appartenenza procede al pagamento sostitutivo delle stesse. Analogamente si procede nel caso che l'azienda o ente receda dal rapporto di lavoro. L applicazione di questo comma è drasticamente ridotta a seguito della disposizione di cui al comma 8 dell articolo 5 del decreto legge 95/2012, di seguito riportato
10 DECRETO-LEGGE 6 luglio 2012, n. 95 Articolo 5 Riduzione di spese delle pubbliche amministrazioni 8. disposizioni in materia di ferie, riposi, permessi Le ferie i riposi ed i permessi spettanti al personale, anche di qualifica dirigenziale, delle amministrazioni pubbliche nonché delle autorità indipendenti, ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa, sono obbligatoriamente fruiti secondo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti e non danno luogo in nessun caso alla corresponsione di trattamenti economici sostitutivi. La presente disposizione si applica anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità, dimissioni, risoluzione, pensionamento e raggiungimento del limite di età. Eventuali disposizioni normative e contrattuali più favorevoli cessano di avere applicazione a decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto. La violazione della presente disposizione oltre a comportare il recupero delle somme indebitamente erogate è fonte di responsabilità disciplinare ed amministrativa per il dirigente responsabile. 10
ORARIO DI LAVORO ED ASSENZE DAL SERVIZIO
ORARIO DI LAVORO ED ASSENZE DAL SERVIZIO 1) ORARIO DI LAVORO L orario di lavoro settimanale, articolato su 5 o 6 giorni lavorativi, è pari a 36 ore. Per il personale in servizio presso gli uffici centrali
DettagliVADEMECUM DELL ORARIO DI LAVORO, DELLE FERIE, DEI RITARDI, DELLE ASSENZE GIUSTIFICATE E DEI PERMESSI
PREMESSA Il vademecum che vado a proporre è uno strumento riassuntivo delle regolamentazione vigente. Deve essere interpretato a titolo esemplificativo e confrontato con i propri regolamenti aziendali
DettagliCOMUNE DI VEDELAGO Provincia di Treviso
COMUNE DI VEDELAGO Provincia di Treviso Settore Economico Finanziario Servizio Personale DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO (Determinazione R.G. n. 379 in data 8 novembre 2013) INDICE Art. 1 Definizioni
DettagliREGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO
REGOLAMENTO DEL SERVIZIO MENSA E DEI BUONI PASTO ART. 1 - PRINCIPI GENERALI La normativa contrattuale vigente in materia del servizio mensa e dei buoni pasto per i dipendenti è contenuta negli art. 45
DettagliCONGEDO DAL LAVORO IN CASO DI ADOZIONE INTERNAZIONALE
CONGEDO DAL LAVORO IN CASO DI ADOZIONE INTERNAZIONALE 1) È PREVISTA UNA FORMA DI CONGEDO DAL LAVORO PER IL PERIODO DI PERMANENZA ALL'ESTERO PER TUTTA LA DURATA DELLA PRATICA DELL'ADOZIONE? Sì, per i lavoratori
DettagliCOMUNE DI SIURGUS DONIGALA Provincia di Cagliari
COMUNE DI SIURGUS DONIGALA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE ART. 1 NORME DI PRINCIPIO
DettagliCOMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI
COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE NUM. 14 DEL 06-02-2014 COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D'UFFICIO 06-02-2014 CODICE ENTE 11272 Oggetto: BUONI PASTI
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO PAGAMENTO DELLE FERIE NON GODUTE QUESITO (posto in data 7 dicembre 2013) Sono il Direttore della struttura complessa Rischio Clinico di un Ospedale, a fine gennaio andrò in pensione per raggiunti
DettagliCOMUNE DI CAROVILLI. ( Provincia di ISERNIA ) via Costa Ospedale n 1 cap. 86083 C.F. e P.I. 00070170949
COMUNE DI CAROVILLI ( Provincia di ISERNIA ) via Costa Ospedale n 1 cap. 86083 C.F. e P.I. 00070170949 via Costa Ospedale n 1 - Tel. 0865-838400 - Fax 0865-838405 - e-mail: comune@carovilli.info ORARIO
DettagliCOMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza
COMUNE DI GALLIO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI ACCESSO DEL PUBBLICO approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 39 dell 8 aprile 2015 Allegato sub A alla deliberazione
DettagliIl nostro VADEMECUM. Breve guida al rapporto di lavoro per i dipendenti del. Dipartimento Risorse Umane. Dipartimento Risorse Umane
Dipartimento Risorse Umane Unità di Direzione Coordinamento servizi di autofunzionamento e d supporto, DPS Monitoraggio processi di dematerializzazione e pubblicazione sul sito istituzionale Ufficio del
DettagliLINEE GUIDA IN TEMA DI MISSIONI E RIMBORSO SPESE DEI DIPENDENTI ED AMMINISTRATORI COMUNALI
COMUNE DI FORNOVO DI TARO (Provincia di Parma) LINEE GUIDA IN TEMA DI MISSIONI E RIMBORSO SPESE DEI DIPENDENTI ED AMMINISTRATORI COMUNALI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Oggetto 1. Le presenti linee
DettagliCITTA DI MAZARA DEL VALLO
Repubblica Italiana CITTA DI MAZARA DEL VALLO 2 SETTORE GESTIONE RISORSE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 197 DEL 18/09/2015 OGGETTO : Corresponsione crediti di lavoro agli eredi ex dipendente Scaletta
DettagliDirezione Provinciale di Udine ACCORDO SULL ORARIO DI LAVORO PER LA DIREZIONE PROVINCIALE DI UDINE
Direzione Provinciale di Udine ACCORDO SULL ORARIO DI LAVORO PER LA DIREZIONE PROVINCIALE DI UDINE Premessa La Direzione Centrale dell Agenzia delle Entrate ha inviato alle OO.SS. un informativa datata
DettagliCOMUNE DI GENZANO DI LUCANIA (Prov. di Potenza)
COMUNE DI GENZANO DI LUCANIA (Prov. di Potenza) REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO (approvato con deliberazione della G.C. n.33 del 29 maggio 2014) (modificato deliberazione della
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI A PUBBLICI DIPENDENTI
REGOLAMENTO IN MATERIA DI INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI A PUBBLICI DIPENDENTI 1 Art. 1 Fonti Normative - DPR n.3 del 10.01.1957 - Legge n.412 del 30.12.1991 - Legge n.662 del 23.12.1996
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE E L UTILIZZO DEI BUONI PASTO A CONSUNTIVO AL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Emanato con D.R. n. 1454/2013 del 04/12/2013 Entrato
DettagliSi fa seguito alla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 e si forniscono ulteriori precisazioni in merito a particolari problematiche.
Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale Sviluppo e Gestione risorse umane Direzione Centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Roma, 6 marzo 2003 Messaggio n. 76 OGGETTO: Articolo
DettagliCITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA)
CITTÀ DI VENTIMIGLIA (PROVINCIA DI IMPERIA) DELIBERAZIONE DELLA COMMISSIONE STRAORDINARIA ADOTTATA CON I POTERI DEL GIUNTA COMUNALE COPIA Del 29/01/2014 N. 14 OGGETTO: APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE
DettagliProtocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività. Prime istruzioni.
Direzione centrale delle Prestazioni Roma, 31-12-2007 Messaggio n. 30923 Allegati 2 OGGETTO: Legge 24 dicembre 2007, n. 247 Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e
DettagliFERIE. Rielaborato da : A. Campanari, Permessi assenze e aspettative dei lavoratori della scuola, Edizioni Conoscenza
FERIE Personale con contratto a tempo indeterminato Il personale con contratto a tempo indeterminato ha diritto per ogni anno di servizio a un periodo di ferie retribuito, con esclusione solo delle indennità
DettagliREGOLAMENTO DELL ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI CAPRANICA PRENESTINA
REGOLAMENTO DELL ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI CAPRANICA PRENESTINA Approvato con deliberazione G.M. n. 79 del 27.10.2010 Articolo 1: Orario di servizio. L orario
DettagliPer l Aran, nella persona del Presidente, avv. Guido Fantoni. CGIL/Snur firmato CGIL firmato. CISL Ricerca firmato CISL firmato
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO relativo al personale del comparto delle Istituzioni e degli Enti di Ricerca e Sperimentazione per il quadriennio normativo 1998-2001 ed il biennio economico 1998
DettagliCARLO COROCHER, GIORGIO ORNELLA & ASSOCIATI COMMERCIALISTI, REVISORI E CONSULENTI DEL LAVORO
CARLO COROCHER, GIORGIO ORNELLA & ASSOCIATI COMMERCIALISTI, REVISORI E CONSULENTI DEL LAVORO Dott. Carlo Corocher Via Diaz, n. 34 Via Liberazione, n. 30 Dott. Giorgio Ornella 31029 Vittorio Veneto (TV)
DettagliDirezione Centrale Entrate Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici. Roma, 16/02/2016
Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 16/02/2016 Circolare n. 32 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Responsabili delle Agenzie Ai Coordinatori generali,
DettagliPERMESSI PER STUDIO, CONGEDI PER FORMAZIONE E FORMAZIONE CONTINUA
Permessi per studio, congedi per formazione e formazione continua PERMESSI PER STUDIO, CONGEDI PER FORMAZIONE E FORMAZIONE CONTINUA Alla generalità dei lavoratori dipendenti è riconosciuta la possibilità
DettagliORARIO DI LAVORO, RIPOSI ED ORE VIAGGIO: COME LE NORME DEL D. LGS. 66/2003 INTERAGISCONO CON IL CCNL ALLA LUCE DEGLI INTERPELLI
ORARIO DI LAVORO, RIPOSI ED ORE VIAGGIO: COME LE NORME DEL D. LGS. 66/2003 INTERAGISCONO CON IL CCNL ALLA LUCE DEGLI INTERPELLI Legenda: in blu la legge in verde il CCNL in viola gli interpelli 1) Principi
DettagliVALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14)
VALORE PENSIONE Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 11/14) Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime fiscale Edizione 11.2014
DettagliRISOLUZIONE N. 106 /E
RISOLUZIONE N. 106 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 21/12/2015 OGGETTO: Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 - Reddito di lavoro dipendente - Rimborso spese di accesso corrisposto ai medici
DettagliAA.SS. nn. 2233 e 2229
AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a
DettagliSi fa riserva di fornire ulteriori approfondimenti interpretativi delle norme in esame con apposita circolare.
Direzione Centrale Pensioni Roma, 05-08-2011 Messaggio n. 16032 OGGETTO: novità legislative in materia previdenziale, introdotte dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 di conversione in legge, con modificazioni,
DettagliAUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE
AUTORIZZAZIONE SEGNALAZIONE La S.C.I.A. Segnalazione Certificata di Inizio Attività La legge 30 luglio 2010 n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante
DettagliBozza di Accordo Decentrato su orario di lavoro
Istituto Nazionale Previdenza Sociale Direzione Regionale Lombardia Bozza di Accordo Decentrato su orario di lavoro Sottoscritto il a Milano In data.. le delegazioni sottoscrivono il seguente accordo decentrato
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE TRASFERTE E/O MISSIONI DA PARTE DEI DIPENDENTI COMUNALI
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE TRASFERTE E/O MISSIONI DA PARTE DEI DIPENDENTI COMUNALI Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. del 2014 INDICE ANALITICO Art.1 Missione Art.2 Autorizzazione
DettagliALLEGATO N. 4 Sunto del regolamento per l utente per beneficiare dell incentivo
ALLEGATO N. 4 Sunto del regolamento per l utente per beneficiare dell incentivo Premessa Il presente documento è un estratto del Regolamento dell iniziativa compilato a beneficio dell utente per una migliore
DettagliSITUAZIONE AL 30 GIUGNO 2014
ATTI DEPOSITABILI TELEMATICAMENTE CON VALORE LEGALE PRESSO I TRIBUNALI CIVILI ITALIANI SITUAZIONE AL 30 GIUGNO 2014 Presso il Tribunali Civili del territorio nazionale - OBBLIGO ai termini della normativa
DettagliLe news dell Associazione Giovani Newsletter n. 0
AGEVOLAZIONE ASSUNZIONE PERCETTORE ASPI Tabella di paragone con decreto Fornero (Decreto Direttoriale del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali n.264 del 19 aprile 2013) e mobilità (Art.8, commi
DettagliRegolamento per la disciplina delle missioni e delle spese di viaggio e soggiorno degli Amministratori del Comune di Venezia
Regolamento per la disciplina delle missioni e delle spese di viaggio e soggiorno degli Amministratori del Comune di Venezia (Allegato alla Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri del
DettagliRISERVATO ESCLUSIVAMENTE AI DISABILI (LEGGE 68/99)
COMUNE DI CODIGORO PROVINCIA DI FERRARA AVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ VOLONTARIA ESTERNA PER LA COPERTURA DI NR. 1 POSTO DI COLLABORATORE PROF.LE SERVIZI AMMINISTRATIVI CAT. GIURIDICA B3 MEDIANTE PASSAGGIO
DettagliAlbo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE
GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE Delibera C.d.A. Nazionale n. 150 del 15.07.1999 Segreterie Comunali e Provinciali Procedura per la nomina del Segretario titolare Richiesta pubblicizzazione
DettagliDELIBERA N. 134/13/CSP
DELIBERA N. ORDINANZA INGIUNZIONE ALLA SOCIETA BRAVO PRODUZIONI TELEVISIVE S.R.L. (FORNITORE DEL SERVIZIO DI MEDIA AUDIOVISIVO IN AMBITO LOCALE IN TECNICA DIGITALE TELEREPORTER ) PER LA VIOLAZIONE DELLA
DettagliModalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA
Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel
DettagliREGOLAMENTO DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO
Comune di Valeggio sul Mincio * * * REGOLAMENTO DELL IMPOSTA DI SOGGIORNO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 in data 16/02/2012 Pag.1 INDICE Articolo 1...3 Oggetto del Regolamento...3
DettagliDISPOSIZIONI ACCANTONAMENTI
DISPOSIZIONI In conformità a quanto previsto dall accordo 29 gennaio 2000 di rinnovo del CCNL edilizia industriale 05 luglio 1995, dal vigente contratto provinciale di lavoro e dall'accordo provinciale
DettagliManuali per la Gestione dell Orario di Lavoro. Tutela della maternità Misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
Tutela della maternità Misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro Contesto normativo di riferimento Legge n. 53/2000 Decreto Legislativo n. 151/2001 Decreto legislativo n. 80/2015 in attuazione
DettagliALLEGATO 1 DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA A TEMPO PARZIALE
DISCIPLINARE DEL RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PARZIALE PER IL PERSONALE REGIONALE DELLE CATEGORIE PROFESSIONALI ALLEGATO 1 DURATA E ARTICOLAZIONE DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA A TEMPO PARZIALE DISPOSIZIONI
DettagliCOMUNE DI GERA LARIO Provincia di Como
COMUNE DI GERA LARIO Provincia di Como DELIBERAZIONE DEL SINDACO N. 51 del Reg. Deliberaz. OGGETTO: Instaurazione di rapporto di lavoro subordinato ex art. 1 comma 557 L. 311/2004 con il Sig. Del Giorgio
Dettagli186 9 187 8 26/3/2001) PREMESSO
CONVENZIONE PER LO SVOLGIMENTO DEL LAVORO DI PUBBLICA UTILITA (ai sensi degli articoli 186 comma 9 bis e 187 comma 8 bis del C.d.S. e dell art.2 del Decreto Ministeriale del 26/3/2001) PREMESSO CHE: L
DettagliCassa depositi e prestiti società per azioni CIRCOLARE N. 1266
Cassa depositi e prestiti società per azioni Roma, 15 settembre 2006 CIRCOLARE N. 1266 Oggetto: Condizioni generali dei prestiti a tasso fisso con oneri di ammortamento a carico dello Stato, senza pre-ammortamento.
DettagliDirezione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.
REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. 429 DEL 04/08/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 12276 DEL 03/08/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR.
DettagliCONTRATTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL LAZIO (IN ATTUAZIONE DELL ART. 1, COMMA 1, LETTERA A DEL CCNL FP 2007 2010)
CONTRATTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL LAZIO (IN ATTUAZIONE DELL ART. 1, COMMA 1, LETTERA A DEL CCNL FP 2007 2010) Art. 1 Relazioni sindacali e diritti sindacali 1. Le relazioni sindacali,
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE REGIONI E DELLE AUTONOMIE LOCALI PER IL BIENNIO ECONOMICO 2004-2005
CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE REGIONI E DELLE AUTONOMIE LOCALI PER IL BIENNIO ECONOMICO 2004-2005 In data 9 maggio 2006, alle ore 11.00, presso la sede dell'aran,
DettagliCOMUNE DI SAN BONIFACIO Provincia di Verona
AVVISO DI MOBILITA VOLONTARIA PER LA COPERTURA, CON CONTRATTO A TEMPO PIENO ED INDETERMINATO, DI N. 1 POSTO DI ISTRUTTORE CATEGORIA C.1. IL DIRIGENTE DELL AREA AFFARI GENERALI GESTIONE RISORSE UMANE Vista
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE 1 INDICE Art. 1 Oggetto del regolamento. Art. 2 Albo Pretorio on line e D. Lgs. 196/2003:pubblicazione ed accesso Art. 3 Struttura dell albo
DettagliCOMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458
COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458 REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DEL MEZZO PROPRIO PER LE TRASFERTE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con
DettagliAUTORITA PORTUALE REGIONALE LR 23/2012 COMITATO PORTUALE DI PORTO SANTO STEFANO
AUTORITA PORTUALE REGIONALE LR 23/2012 COMITATO PORTUALE DI PORTO SANTO STEFANO AVVISO PUBBLICO PER IL COMPLETAMENTO DEI COMPONENTI DELLE ASSOCIAZIONI SINDACALI E DELLE ORGANIZZAZIONI IMPRENDITORIALI NELLA
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO RAPPORTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUESITI (posti in data 3 aprile 2014) Sono stato assunto quale dirigente medico a tempo determinato presso un azienda ospedaliera del SSN, per la sostituzione
DettagliP08 -FS-Vendita presso il domicilio dei consumatori - rev.5-14.9.2015
P08 FSVendita presso il domicilio dei consumatori rev.514.9.2015 Definizione La vendita presso il domicilio del consumatore è quel tipo di vendita comunemente definito "porta a porta". In caso di attività
DettagliORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO AVVISO DI PROCEDURA DI MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA
ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO AVVISO DI PROCEDURA DI MOBILITÀ ESTERNA VOLONTARIA IL PRESIDENTE Visto l art. 30 D.Lgs. 165/01 che disciplina il passaggio diretto
Dettagli37121 VERONA - Via Pallone, 14 Tel. 045 595511 - Fax 045 8006845 E-mail: ceverona@libero.it RICHIESTA DI CONTRIBUTO PER SOGGIORNI CLIMATICI ESTIVI
CASSA EDILE VERONA 37121 VERONA - Via Pallone, 14 Tel. 045 595511 - Fax 045 8006845 E-ma: ceverona@libero.it TIPO K RICHIESTA DI CONTRIBUTO PER SOGGIORNI CLIMATICI ESTIVI Il sottoscritto nato cod. mecc.
DettagliCITTA' DI CALTANISETTA
CITTA' DI CALTANISETTA UFFICIO CONTROLLI INTERNI Protri. WfìdEà ZSOÌ.tOlS Ai Sigg. Dirigenti Ai titolari di Posizione Organizzativa Al Nucleo di Valutazione e p.c. Al sig. Sindaco Ai sigg.ri Assessori
DettagliREGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI
REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 21/08/2014 Articolo 1 - Oggetto Il presente regolamento disciplina le modalità di celebrazione del matrimonio
DettagliSOMMARIO. Art. 1 Oggetto del Regolamento. Art. 2 Autorizzazione alla trasferta. Art. 3 Uso del mezzo di trasporto
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI RIMBORSI DELLE SPESE SOSTENUTE DAI DIPENDENTI E DAI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI, DELLA COMMISSIONE DISTRETTUALE DI DISCIPLINA, DELLE COMMISSIONI
DettagliMinistero dell istruzione, dell università e della ricerca
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale UFFICIO V Ordinamenti scolastici. Vigilanza e valutazione delle azioni delle istituzioni
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO DURATA MASSIMA DEI TURNI DI SERVIZIO QUESITO (posto in data 3 dicembre 2009) Il decreto legislativo 66/2003 purtroppo calcola l orario settimanale come media su 6 mesi!!. E il decreto Brunetta
DettagliAttività di vendita Commercio in forma itinerante
Attività di vendita Commercio in forma itinerante Descrizione In questa tipologia sono comprese tutte le attività di vendita al dettaglio e di somministrazione di alimenti e bevande effettuate in forma
DettagliPROVINCIA DI VERONA. Settore ambiente Servizio gestione rifiuti U.O. Rifiuti Speciali
PROVINCIA DI VERONA Settore ambiente Servizio gestione rifiuti U.O. Rifiuti Speciali OGGETTO: Iscrizione della ditta Zantei s.r.l. al numero 73 del Registro provinciale delle imprese che esercitano l'attività
DettagliCOMUNE DI CORCIANO. Provincia di Perugia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO DEI PERMESSI E DELLE FERIE DEL PERSONALE COMUNALE
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO DEI PERMESSI E DELLE FERIE DEL PERSONALE COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 46 del 31/3/2016 Modificato con delibera di Giunta Comunale
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO RELATIVO AL PERSONALE DEL COMPARTO DI ALTA FORMAZIONE E SPECIALIZZAZIONE ARTISTICA E MUSICALE PER IL QUADRIENNIO NORMATIVO 2006/2009 ED IL BIENNIO ECONOMICO 2006-2007
DettagliNUMERO UNICO EMERGENZA CALL CENTER LAICO (CCL ) NUE 112 DISCIPLINA DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI
NUMERO UNICO EMERGENZA CALL CENTER LAICO (CCL ) NUE 112 DISCIPLINA DEI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI Premessa Si intendono lavori socialmente utili le attività che hanno per oggetto la realizzazione di
DettagliCOMUNE DI PALERMO AREA DELLA PARTECIPAZIONE E DECENTRAMENTO SETTORE SERVIZI ALLA COLLETTIVITA Ufficio di Staff del Capo Area
COMUNE DI PALERMO AREA DELLA PARTECIPAZIONE E DECENTRAMENTO SETTORE SERVIZI ALLA COLLETTIVITA Ufficio di Staff del Capo Area PIAZZA GIULIO CESARE, 52-740.3730 740.3750 e-mail: servizicollettivita@comune.palermo.it
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE
COMUNE DI TERRAGNOLO Provincia di Trento REGOLAMENTO COMUNALE per l utilizzazione della palestra e delle attrezzature annesse al centro scolastico della fraz. Piazza Approvato con deliberazione consiliare
DettagliBANDO ESPLORATIVO DI MOBILITÀ ESTERNA Vincolato al superamento di identica selezione di un Dipendente dell Amministrazione presso un altro Ente
BANDO ESPLORATIVO DI MOBILITÀ ESTERNA Vincolato al superamento di identica selezione di un Dipendente dell Amministrazione presso un altro Ente DI RICERCA DI PERSONALE PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI
DettagliMETODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,
DettagliDELIBERA N. 236/14/CONS ORDINE NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI RUSSI PER LA VIOLAZIONE DELL ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000, N.
DELIBERA N. ORDINE NEI CONFRONTI DEL COMUNE DI RUSSI PER LA VIOLAZIONE DELL ARTICOLO 9 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000, N. 28 L AUTORITÁ NELLA riunione di Consiglio del 19 maggio 2014; VISTO l articolo 1,
DettagliIl Direttore Generale Prot. n. 114482 del 08.09.2015
Il Direttore Generale Prot. n. 114482 del 08.09.2015 Circolare n. 13/2015 Al Personale Tecnico e Amministrativo Ai Direttori di Strutture Ai Dirigenti Ai Responsabili Amministrativi di Dipartimento Ai
DettagliComune di Cattolica Provincia di Rimini
Comune di Cattolica Provincia di Rimini DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 100 DEL 23/02/2015 ELEZIONI REGIONALI EMILIA ROMAGNA DEL 23.11.2014: RENDICONTAZIONE SPESE. CENTRO DI RESPONSABILITA' SETTORE 04 SERVIZIO
DettagliL'INDENNITA' DI MATERNITA'
L'INDENNITA' DI MATERNITA' CHE COS'E' E' un'indennità sostitutiva della retribuzione che viene pagata alle lavoratrici assenti dal servizio per gravidanza e puerperio. A CHI SPETTA A) INDENNITA' PER ASTENSIONE
DettagliCorso di formazione LA GESTIONE DELLE PRESENZE DEL PERSONALE STRUMENTO STRATEGICO PER L ORGANIZZAZIONE: DIRITTI E DOVERI
Corso di formazione LA GESTIONE DELLE PRESENZE DEL PERSONALE STRUMENTO STRATEGICO PER L ORGANIZZAZIONE: DIRITTI E DOVERI Università degli Studi di Bari Aldo Moro 8 e 9 ottobre 2015 LE RAGIONI I temi della
DettagliCOMUNE DI SANT'ALBANO STURA PROVINCIA DI CN
Copia COMUNE DI SANT'ALBANO STURA PROVINCIA DI CN VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 98 DEL 23/10/2015 OGGETTO: MODIFICA REGOLAMENTO MATRIMONI CIVILI. PROVVEDIMENTI. L anno duemilaquindici
DettagliREGOLAMENTO DEL RAPPORTO DI LAVORO PART-TIME
REGOLAMENTO DEL RAPPORTO DI LAVORO PART-TIME Art. 1 Tipologie ed orari di part-time Ai sensi dell art. 21 del CCNL 2006-2009 Comparto Università e dell art. 1 del Decreto Legislativo 25 febbraio 2000,
DettagliCONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO PER I DIPENDENTI DEGLI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATI 2010-2013. Stipulato a Roma il 23 dicembre 2010.
CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO PER I DIPENDENTI DEGLI ENTI PREVIDENZIALI PRIVATI 2010-2013 Stipulato a Roma il 23 dicembre 2010 tra I seguenti Datori di Lavoro A.d.E.P.P Associazione degli Enti Previdenziali
DettagliACCORDO DI LICENZA NON ESCLUSIVA PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEL MARCHIO AZIENDA SPIN OFF DELL UNIVERSITA DI PISA TRA UNIVERSITÀ DI PISA
CONVENZIONE A) FASE DI PRE-IMPRESA ACCORDO DI LICENZA NON ESCLUSIVA PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO DEL MARCHIO AZIENDA SPIN OFF DELL UNIVERSITA DI PISA TRA UNIVERSITÀ DI PISA con sede in Pisa, Lungarno
DettagliREGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA SALABLU POSTA ALL INTERNO DEL CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA
REGOLAMENTO PER UTILIZZO DELLA SALABLU POSTA ALL INTERNO DEL CENTRO CULTURALE BONCOMPAGNO DA SIGNA Approvato con delibera n. 7 di Consiglio Comunale del 06/03/2007. Art.1 Oggetto 1. Il Comune di Signa,
DettagliREGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE. Postel
REGOLAMENTO DI CONCILIAZIONE Postel DISPOSIZIONI GENERALI 1. Postel S.p.A. (d ora innanzi indicata come POSTEL) definisce la procedura di Conciliazione secondo quanto previsto dal Regolamento in materia
DettagliGiunta Regionale della Campania Ufficio del Datore di Lavoro
Il Direttore dell Giunta Regionale della Campania Visti la Legge Regionale n. 14/2009; i Regolamenti Regionali n. 9/2010 e n. 7/2013; le Linee guida in materia di tirocini, adottate dalla Conferenza Stato-Regioni
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PRESENZE E ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE
COMUNE DI SANTU LUSSURGIU - Provincia di Oristano C.A.P. 09075 0783/55191 0783/5519227 REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PRESENZE E ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della G.C.
DettagliLA TRASFERTA ART 42 CCNL (ANCHE TRATTAMENTO FISCALE IN BUSTA PAGA)
Trattamento della trasferta art 40 Pag. 1 di 4 testo non condiviso NOVITA LA TRASFERTA ART 42 CCNL (ANCHE TRATTAMENTO FISCALE IN BUSTA PAGA) Redatta Verificata Approvata Distribuita In vigore da HRO/RI/NS
DettagliCITTÀ DI MOTTOLA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI VOLONTARIATO. Articolo 1 FINALITA
CITTÀ DI MOTTOLA Provincia di Taranto REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI VOLONTARIATO Articolo 1 FINALITA L Amministrazione comunale di Mottola, nell ottica di garantire nell ambito del proprio
DettagliCOMUNE DI CONSELICE (PROVINCIA DI RAVENNA) REGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO
COMUNE DI CONSELICE (PROVINCIA DI RAVENNA) REGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO Ingressi anticipati Non vengono conteggiati al fine del dovuto giornaliero le presenze anticipate rispetto
DettagliAttività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi.
Direzione Regionale dell'emilia Romagna Ufficio Fiscalità generale Attività di consulenza giuridica e interpello. Indirizzi operativi. Prot.21745 del 28 aprile 2005 Riferimenti normativi e di prassi Legge
DettagliC I T T À D I S U S A
C I T T À D I S U S A PROVINCIA DI TORINO DETERMINAZIONE del SERVIZIO AREA AMMINISTRATIVA N 10 del 19/03/2015 Oggetto: Mobilità esterna per n. 1 posto di categoria C a tempo pieno e indeterminato di "Agente
Dettaglitempi previsti da L. 241/80 tempi previsti da L. 241/81 tempi previsti da L. 241/82 tempi previsti da L. 241/83 tempi previsti da L.
STRUTTURA DESCRIZIONE DEL PROCEDIMENTO L. 241/80 NUMERO PROCEDIMENTI AVVIATI NUMERO PROCEDIME NTI CONCLUSI NEI TERMINI NUMERO PROCEDIMENT I NON CONCLUSI NEI TERMINI MOTIVI DEL RITARDO e Legali Liquidazione
Dettagli* * * * * REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EROGAZIONE DEI BUONI PASTO AL PERSONALE DIPENDENTE. CITTÀ DI AVIGLIANO (Provincia di Potenza)
ALLEGATO" A" DELIBERA G.c. N. 44 DEL 10/04/2008 CITTÀ DI AVIGLIANO (Provincia di Potenza) * * * * * REGOLAMENTO COMUNALE PER L'EROGAZIONE DEI BUONI PASTO AL PERSONALE DIPENDENTE * * * * * Articolo 1 (Condizioni
DettagliContratto collettivo integrativo di lavoro
Contratto collettivo integrativo di lavoro MARZO 2013 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO DI LAVORO PER TUTTI I DIPENDENTI DELL AGENZIA AGRIS SARDEGNA, ESCLUSI QUELLI CON QUALIFICA DIRIGENZIALE. IL GIORNO
DettagliV A D E M E C U M T R A S F E R T E
V A D E M E C U M T R A S F E R T E 10 REGOLE PER IL PERSONALE IN TRASFERTA 1. Le trasferte devono essere sempre preventivamente autorizzate così come preventivamente autorizzata deve essere la partenza
DettagliAgenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]
Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007] Oggetto del regolamento 1.1. Il presente regolamento definisce
DettagliRSU VIMAR PROPOSTE INTEGRATIVO 2016-17-18
RSU VIMAR PROPOSTE INTEGRATIVO 2016-17-18 DIRITTI SINDACALI Si richiede la possibilità di un incontro annuale con uno o più membri del C.D.A. in base alle loro disponibilità. SI richiede incontro trimestrale
DettagliCOMUNE DI FONTANELLATO
DETERMINAZIONE DEL SETTORE FINANZIARIO E DEL PERSONALE N 254 OGGETTO: del 04/07/2013 RIMBORSO SPESE DI TRASFERTA AL PERSONALE DIPENDENTE E AMMINISTRATORI. IMPEGNO DI SPESA PER IL 2013 E LIQUIDAZIONE PRIMO
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO INCARICO PER L AFFIDAMENTO DELL FUNZIONI DI COMPONENTE UNICO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELLA PROVINCIA DI OLBIA TEMPIO AL DOTT..
Gestione Commissariale (L.R. 15/2013) EX PROVINCIA OLBIA TEMPIO Legge Regionale 28.06.2013 n. 15 Disposizioni in materia di riordino delle Province Decreto Presidente Giunta Regionale n. 49 del 30.05.2014
Dettagli