IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI ATTIVITA DI AUTODEMOLIZIONE VEICOLI FINE VITA (VFV) PIANO DI GESTIONE OPERATIVA (PGO)
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- Domenico Cattaneo
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1 REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO INCARIANO D.Lgs. 152/2006 L.R. 3/2000 IMPIANTO DI RECUPERO RIFIUTI PERICOLOSI ATTIVITA DI AUTODEMOLIZIONE VEICOLI FINE VITA (VFV) PIANO DI GESTIONE OPERATIVA (PGO) San Pietro In Cariano (VR) li 01/09/2012 Il Committente Sig. Mignolli Giordano Il tecnico Dott. Arch. Cazzola Giovanni 1
2 PREMESSA Il Piano di Gestione Operativa (PGO), in riferimento alla Legge Regionale 21 gennaio 2000 n 3, art. 22, comma 3 ed alla Delibera della Giunta della Regione Veneto del 26 settembre 2006, n 2966 che ne costituiscono la base normativa vigente, rappresenta un elaborato tecnico necessario e indispensabile al fine di rendere evidenti quelle che sono sia le corrette modalità di gestione dei rifiuti poste in essere all interno dell impianto, che i presidi ambientali in dotazione al medesimo. E previsto che in esso vi siano informazioni riguardanti le modalità di gestione specifiche del funzionamento e delle procedure poste in essere nell impianto di progetto. PIANO DI GESTIONE OPERATIVA: La gestione dell impianto di trattamento di veicoli fuori uso sito in San Pietro Incariano (VR), via Nazionale Brennero 97, si compone di molteplici controlli, alcuni di tipo tecnico amministrativo, altri di verifica di congruità e gestionali /operative che si possono così schematizzare: Verifica Tecnico Amministrativa La ditta ritira presso l impianto esclusivamente veicoli consegnati direttamente al proprietario o trasportati con mezzi propri autorizzati. Non prevede, se non in via eccezionale il ritiro di autoveicoli trasportati da vettori diversi dalla ditta Mignolli. La presente fase di gestione viene attuata all arrivo dei mezzi dall esterno con rifiuto in conferimento; durante questa fase operativa verranno poste in essere le seguenti verifiche: Effettiva prenotazione del conferimento sul programma giornaliero. Corretta redazione del Formulario di Identificazione del Rifiuto Trasportato e sua vidimazione. Validità dell Iscrizione all Albo Nazionale delle Imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti, nonché dell effettivo inserimento nel provvedimento Autorizzativo sia della Targa che del Codice CER oggetto del conferimento (160104*). Nel dettaglio, infatti, all interno dell impianto può essere ammesso solo e soltanto il codice CER di seguito riportato: Codice DESCRIZIONE DEL RIFIUTO C.E.R * VEICOLI FUORI USO 2
3 Verifica gestionale operativa- Iter procedurale Se si vuole demolire un veicolo bisogna consegnarlo ad un centro di raccolta autorizzato oppure nel caso in cui venga ceduto per acquistarne un altro al concessionario/automercato/succursale della casa costruttrice. Il gestore del centro di raccolta deve provvedere entro trenta giorni consecutivi dalla consegna del veicolo, alla cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) attraverso la presentazione della richiesta di "cessazione della circolazione per demolizione". Se sul veicolo da demolire è iscritto al PRA un provvedimento di fermo amministrativo occorrerà prima cancellare al PRA il fermo amministrativo (dopo aver pagato le somme dovute al concessionario dei tributi) e dopo richiedere la "cessazione della circolazione per demolizione". Prima di richiedere la demolizione, si procede richiedendo una "visura", indicando la targa del veicolo, all'ufficio provinciale ACI Pubblico Registro Automobilistico (PRA), o tramite il servizio visure online, per verificare che sul veicolo non sia iscritto un fermo amministrativo. OBBLIGHI DEL CONFERITORE Si devono consegnare al centro di raccolta autorizzato, insieme al veicolo da demolire, anche le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà (o il foglio complementare). In caso di furto o smarrimento di targhe e/o documenti, si deve consegnare la relativa denuncia (o dichiarazione sostitutiva di resa denuncia), presentata agli organi di pubblica sicurezza. Al momento della consegna del veicolo da demolire, il centro di raccolta è tenuto a rilasciare al proprietario/detentore del veicolo il "certificato di rottamazione" dal quale devono risultare i seguenti dati: nome e cognome del proprietario/detentore indirizzo del proprietario/detentore numero di registrazione/identificazione e la firma del titolare dell'impresa che rilascia il certificato l'autorità competente che ha rilasciato l'autorizzazione all'impresa la data e l'ora di rilascio del certificato e la data e l'ora di presa in carico del mezzo l'impegno a provvedere alla richiesta di cancellazione dal PRA gli estremi di identificazione del veicolo (classe, marca, modello, targa e numero di telaio), i dati personali e la firma del soggetto che effettua la consegna del veicolo (qualora si tratti di soggetto diverso dal proprietario, anche i dati di quest'ultimo) Questo certificato solleva da ogni responsabilità (civile, penale e amministrativa) il proprietario del veicolo. Inoltre dalla data di consegna del veicolo, dichiarata nel certificato, viene a cessare anche l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica (bollo auto), a carico dell'intestatario al PRA. 3
4 Pertanto è importante: accertarsi, se si consegna il veicolo direttamente al centro di raccolta, che sia in possesso della prevista autorizzazione esigere che il centro di raccolta che ritira il veicolo per la demolizione rilasci il certificato di rottamazione (recante i dati minimi di cui sopra) conservare con cura il certificato di rottamazione per qualsiasi evenienza (in primo luogo di natura fiscale) Costi previsti per legge Emolumenti ACI 7,44 euro 29,24 euro (se si utilizza il CdP come nota di presentazione) o Imposta di bollo 43,86 euro (se si utilizza il modello NP3B come nota di presentazione) Il proprietario del veicolo deve pagare solo gli importi per la cancellazione dal PRA e quelli relativi all'eventuale trasporto del veicolo al centro di raccolta. Procedure di bonifica La prima fase nel ciclo della demolizione di un veicolo che viene dismesso, dopo gli adempimenti amministrativi è lo stoccaggio nell impianto di demolizione. In passato i veicoli fine vita venivano stoccati senza alcuna precauzione né alcuna operazione di bonifica preventiva. Infatti tutto ciò che non era riutilizzabile come componente di ricambio, veniva a costituire un rifiuto da smaltire. Attualmente un impianto di autodemolizione, secondo la normativa di settore, deve ottemperare a precise regole legate agli impatti sull ambiente, al risparmio energetico ed alla sicurezza sul lavoro. Secondo la normativa vigente è previsto che negli impianti di autodemolizione siano eseguite le seguenti operazioni: - Asportazione al più presto dei componenti pericolosi per l ambiente (olio, filtri, batterie e tutti gli altri liquidi) - Smontaggio dei componenti riutilizzabili (da destinare al mercato dell usato) - Recupero dei materiali riciclabili - Stoccaggio provvisorio dei rifiuti prodotti Il trattamento dei veicoli fine vita è finalizzato a suddividere i componenti per tipologia e caratteristiche e secondo la destinazione finale. In questa fase vengono smontate dal veicolo le parti di pregio suscettibili di un reimpiego diretto per l uso originario, classificabili come ricambi usati, e selezionati i materiali da avviare al recupero e/o riciclaggio (plastiche, vetro, pneumatici ecc..). I materiali da avviare al riciclaggio sono prevalentemente identificabili nei rottami metallici, che vengono selezionati secondo un criterio di valorizzazione commerciale. 4
5 Viene quindi privilegiata la separazione dei cosiddetti rottami pesanti che fanno capo ai componenti principali (telaio, organi di trasmissione ed altre parti meccaniche) che hanno un valore economico più elevato rispetto ai rottami leggeri a cui appartengono le carcasse ed altri componenti della carrozzeria. Particolare attenzione viene rivolta alla separazione del blocco motore/cambio in quanto componente costituito anche da metalli non ferrosi (alluminio, rame ecc.), presenti singolarmente o misti in alcuni componenti (radiatori, marmitte catalitiche, cerchi in lega, parti elettriche e meccaniche ecc.), sono soggetti a circuiti specifici per il riciclaggio. I vetri vengono conferiti alle aziende di riciclaggio, senza necessità di separazione tra le varie tipologie (colori diversi e vetri atermici o accoppiati). OPERAZIONI PER MESSA IN SICUREZZA DEL VEICOLO FUORI USO Le operazioni per la messa in sicurezza del veicolo fuori uso sono effettuate secondo le seguenti modalità e prescrizioni: A) rimozione degli accumulatori,neutralizzazione delle soluzioni acide eventualmente fuoriuscite e stoccaggio in appositi contenitori stagni dotati di sistemi di raccolta di eventuali liquidi che possono fuoriuscire dalle batterie stesse. B) Rimozione dei serbatoi di gas compresso ed estrazione e combustione dei gas ivi contenuti nel rispetto della normativa vigente per gli stessi combustibili. C) Rimozione o neutralizzazione dei componenti che possono esplodere, quali airbag. D) Prelievo del carburante e avvio al riuso. E) Rimozione, con raccolta e deposito separati in appositi contenitori, secondo le modalità e le prescrizioni fissate per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi dei vari oli e del liquido antigelo.durante le operazioni vengono adottati opportuni accorgimenti e utilizzate idonee attrezzature al fine di evitare rischi per gli operatori addetti al prelievo. F) Rimozione filtri-olio che deve essere privato dell olio, previa scolatura; l olio prelevato deve essere staccato in apposito contenitore, salvo che il filtro stesso non faccia parte di un motore destinato al reimpiego. G) Rimozione e stoccaggio dei condensatori contenenti PCB (se presenti). Non tutte le parti di ricambio possono essere riutilizzate, in particolare con riferimento all Allegato III (articolo 15 comma 7) del Decreto Legislativo 24 Giugno 2003 n 209 vengono considerate parti di ricambio attinenti alla sicurezza del veicolo e quindi non riutilizzabili i seguenti componenti: Impianto freni Servofreno Pompa/cilindro freni Dischi/tamburi Pinza completa Disco portafreni 5
6 Tubazioni flessibili/rigide Pedaliera completa Caveria freno a mano Leva freno a mano Sterzo Albero superiore e inferiore snodato Tiranteria lato cremagliera/ruote Tubazioni idroguida Organi servosterzo Sospensione anteriore/posteriore Montanti/mozzi/fusi con relativi cuscinetti Bracci oscillanti Perni a sfera Puntoni/barre stabilizzatrici/aste longitudinali Traverse e telai Ammortizzatori Trasmissione Semiassi Varie Tubazioni impianto di alimentazione Pompa benzina esterna Sistemi di ritenuta per la sicurezza passiva (es. cintura, air bag) E quindi compito dell autodemolitore oltre che seguire l iter amministrativo per la dismissione del veicolo fare attenzione nel non immettere sul mercato componenti strettamente legati alla sicurezza del veicolo stesso e quindi non commercializzabili. 6
7 Schema di principio dell impianto di autodemolizione VFV (Funzionante) VFV (non funzionante) Impianto di autodemolizione (IAD) Parti di ricambio Materiali a riciclo Rifiuti VFV (Bonificato) TIPOLOGIA DI MEZZI MECCANICI UTILIZZATI PER LA MOVIMENTAZIONE Il parco macchine dell impianto è costituito da un caricatore semovente con benna mordente utilizzato per rendere più celeri le fasi di spostamento dei veicoli bonificati, e un carrello elevatore. Sono attualmente in dotazione alla ditta due autocarri, utilizzati per le fasi di raccolta e trasporto rifiuti costituiti solamente da CER * regolarmente iscritti presso la Sezione Regionale del Veneto dell Albo delle Imprese che effettuano la Gestione dei Rifiuti. 7
8 SISTEMI UTILIZZATI PER IL CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA In sede di elaborazione del presente Piano di Gestione Operativa all interno della ditta non esistono punti di captazione e successiva emissione convogliata di polveri. Le potenziali fonti di emissione in atmosfera sono di tipo diffuso, rappresentate dagli automezzi in movimento e dal caricatore semovente durante il suo funzionamento. Allo stato attuale, vista la tipologia di materiale oggetto di stoccaggio, avente un elevato peso specifico intrinseco, non si denotano particolari problematiche relative ad emissioni polverulente; non essendo eseguite, inoltre, operazioni di trattamento a caldo, potenziali emissioni derivanti dalle fasi di trattamento possono ritenersi remote. Per il contenimento delle polveri dovute al traffico veicolare interno durante i periodi secchi, sono previste operazioni di bagnatura del piazzale e delle aree ove circolano i mezzi di trasporto del rifiuto in entrata ed uscita. Oltre a questi sistemi specifici, è stata realizzata una barriera tramite piantumazione arborea a contatto lungo il fronte strada della ditta. È stata inoltre approntato lungo il versante stradale apposito telo ombreggiante antipolvere, utile sia per mitigare l impatto visivo che per impedire il seppur improbabile trasporto eolico di corpi leggeri eventualmente presenti. CONTENIMENTO DI EVENTUALI PERDITE / SPANTI: Considerata la tipologia di rifiuto ammessa all interno dell impianto e le specifiche di progetto in tutte le sue parti, le uniche possibilità di perdite provenienti da eventuali spanti, possono avvenire durante il conferimento dei veicoli e/o la successiva fase di bonifica. In ogni caso, per spandimenti all interno dell impianto, essendo la gestione delle diverse tipologie di rifiuto derivanti dalla messa in sicurezza effettuata su piazzale totalmente impermeabilizzato in battuto di cemento di adeguato spessore e dotato di rete di raccolta delle acque meteoriche, non si denotano particolari rischi per la contaminazione del suolo o di ulteriori matrici ambientali. Nel dettaglio si ipotizzano condizioni operative anomale o di emergenza quali la presenza di rifiuti non conformi in fase di scarico o il rovesciamento del rifiuto a causa di incidente sulla strada di accesso all impianto. In entrambi i casi la ditta ha predisposto nel proprio Piano di emergenza apposite procedure per far fronte a tali situazioni di non conformità. 8
9 CRITERI E MODALITA DI ACCETTAZIONE DEL RIFIUTO I singoli conferimenti potranno avvenire solamente durante gli orari di apertura dell impianto ( dal lunedì al venerdì orario ) dove dovrà essere presente almeno un dipendente della Ditta per garantire il controllo dell accesso all impianto. Il personale addetto alla gestione dovrà eseguire i seguenti controlli e le successive registrazioni in fase di accettazione del rifiuto: Controllo della documentazione accompagnatoria. Controllo del carico conferito. Compilazione del Registro di Carico e Scarico. Dalla zona, dove l automezzo sosterà il conducente dovrà entrare in ufficio per fornire al personale addetto la documentazione completa (libretto, CDP, Carta d identità ecc ) Il Personale addetto all accettazione dei carichi (opportunamente formato allo scopo) provvederà ad effettuare il controllo della documentazione accompagnatoria, per accertarne la conformità. Una volta verificata la regolarità della documentazione accompagnatoria, il personale addetto all accettazione effettuerà un controllo di tipo visivo sul veicolo Il controllo visivo mira all accertamento delle seguenti caratteristiche fisiche del veicolo fuori uso: - Aspetto fisico e grado di omogeneità complessiva del materiale (automezzo intero); - Eventuale presenza di materiale estraneo o difforme dalle attese. In caso di conformità, il personale addetto all accettazione provvederà quindi a dare le istruzioni al proprietario dell automezzo, affinché possa procedere con il conferimento del veicolo nella zona di accettazione/stoccaggio. La ditta rilascerà al conferitore il documento cosiddetto certificato di rottamazione dopo la presa in carico del veicolo. In caso di evidenti non conformità del rifiuto, si provvederà all allontanamento dandone avviso al responsabile dell impianto ed alla ditta o privato conferente, comunicando anche i motivi della mancata accettazione del carico. I rifiuti conferiti in impianto, dovranno essere registrati dalla ditta Mignolli sul registro di carico e scarico entro due giorni dalla loro presa in carico. 9
10 MODALITA E CRITERI DI DEPOSITO E STOCCAGGIO DEI RIFIUTI Il veicolo in entrata sarà stoccato sul piazzale impermeabilizzato come da progetto approvato. La superficie a disposizione permetterà successivamente di differenziare l area destinata ai veicoli in ingresso e quindi da bonificare CER * da quelli già bonificati CER I contenitori o i serbatoi fissi o mobili, compresi le vasche e i bacini utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti possiedono adeguati requisiti di resistenza, in relazione alle proprietà chimico-fisiche ed alle caratteristiche di resistenza dei rifiuti stessi, nonché sono dotati di sistema di chiusura, di accessori e di dispositivi atti ad effettuare, in condizioni di sicurezza, le operazioni di riempimento, di travaso e di svuotamento. Tutti i rifiuti liquidi stoccati fuori terra sono dotati di bacino di contenimento adeguatamente dimensionato. Sui recipienti stessi viene apposta apposita etichettatura, con l indicazione del rifiuto stoccato. Lo stoccaggio degli accumulatori è effettuato in appositi contenitori stagni dotati di sistema di raccolta di eventuali liquidi che possono fuoriuscire dalle batterie stesse. I recipienti vengono sempre riutilizzati per stoccare la stessa tipologia di rifiuto. La ditta dispone anche di container per stoccare paraurti, pneumatici,motori e serbatoi. 10
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