DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Regolamento di organizzazione

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1 DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE Regolamento di organizzazione Premessa La Regione Veneto con delibera n.1306/2017 ha definito le linee guida per la predisposizione da parte delle aziende sanitarie del nuovo atto aziendale. L allegato A della delibera regionale, al punto 8.2 Direzione delle Professioni sanitarie, traccia gli indirizzi per l assetto organizzativo del Servizio Professioni. Il presente documento, a partire dalle linee di indirizzo regionali, definisce il modello organizzativo del Servizio per le Professioni Sanitarie dell Azienda ULSS n.4 Veneto orientale. Negli ultimi vent anni è stata avviata e realizzata una profonda riforma delle professioni sanitarie sia nell aspetto ordinamentale che in quello formativo, quale esigenza di adeguamento all evoluzione scientifica e tecnologica della sanità, nonché ai nuovi bisogni della popolazione. L individuazione dei percorsi formativi universitari per le professioni sanitarie ha richiesto e richiede un ripensamento del modello assistenziale complessivo. Nella nostra azienda sono presenti sedici figure professionali appartenenti alle Professioni Sanitarie, oltre agli operatori di supporto, per un totale di circa 1830 operatori (teste) afferenti al Servizio per le Professioni Sanitarie. La questione apre due fronti di riflessione: l evoluzione che questi professionisti stanno compiendo al loro interno e le relazioni che si stanno intrecciando con le professioni tradizionali. Il dibattito interno alle nuove professioni è già aperto da tempo: la relazione con l assistito, le competenze da possedere e i modi con cui mantenerle, le conseguenze sui modelli assistenziali e organizzativi, il rapporto tra chi è cresciuto nel precedente modello formativo/lavorativo e i più giovani, l integrazione con le professioni sanitarie dell area della dirigenza. La missione Aziendale ci aiuta ad affrontare la questione partendo dal presupposto che la nostra è un organizzazione di servizio e che tutti i professionisti che ne fanno parte devono costruire la rete di relazioni che meglio soddisfa le esigenze e le aspettative degli assistiti e di tutte le altre parti interessate. Tutto questo è possibile se si realizzano modelli ad alta integazione organizzativa e professionale, dove sono riconosciute specifiche competenze e responsabilità dei servizi e dei professionisti. In una organizzazione aziendale costituita da un insieme di elementi interdipendenti che devono interagire in funzione del raggiungimento di obiettivi condivisi, il governo complessivo dei processi non può sottrarsi a dei criteri comuni di programmazione, gestione e coordinamento, e trova la sua naturale espressione nell ambito di ruoli strategici e trasversali all Azienda, tra i quali i servizi di staff della Direzione Aziendale. La collocazione organizzativa del Servizio in staff alla Direzione Sanitaria, risponde alla necessità di soddisfare i bisogni di assistenza attraverso un sistema di azioni coordinate e un processo di integrazione e complementarietà tra le professioni, in coerenza con la mission e i valori previsti dai documenti di programmazione regionale, quali:...la centralità della persona,...la continuità delle cure, l integrazione degli operatori e dei servizi e un utilizzo appropriato ed equo delle risorse... 1

2 LA DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE, di cui alla legge n.251/2000 è una struttura complessa in staff alla Direzione Sanitaria. La mission dell Unità operativa è quella di favorire le condizioni gestionali ed organizzative necessarie ad offrire una assistenza di elevata qualità ai cittadini assistiti attraverso interventi professionali in cui siano coniugate le conoscenze scientifiche alla prassi. Questo, anche attraverso un utilizzo efficace ed efficiente delle risorse umane, favorendo la partecipazione, il coinvolgimento, l integrazione, lo sviluppo e la capitalizzazione diffusi delle competenze e delle conoscenze di tutti i professionisti e dei loro collaboratori, nel rispetto delle norme etiche e deontologiche di ognuno. E inoltre impegnata nella promozione e organizzazione dell assistenza ai turisti che afferiscono nel territorio aziendale. La vision è fortemente orientata a sviluppare nuovi modelli organizzativi e assistenziali atti a riconoscere e valorizzare le competenze specifiche degli operatori. Nei confronti degli assistiti, verso i quali l'azienda è impegnata a migliorare l'efficienza, l'appropriatezza e l'efficacia delle prestazioni, l Unità operativa s impegna a promuovere azioni finalizzate a: migliorare la qualità delle prestazioni erogate, attraverso la promozione e la revisione delle pratiche assistenziali mediante i risultati della ricerca e le evidenze disponibili; rivedere/migliorare i modelli organizzativi e gestionali secondo la logica di processo a maggior garanzia della centralità dell'assistito e della continuità assistenziale; migliorare la qualità tecnico-professionale degli operatori attraverso la promozione di attività di formazione e aggiornamento continui; garantire un utilizzo razionale delle risorse in relazione ai bisogni dell'assistito, agli standard previsti dalla normativa e dalle linee di indirizzo regionali e dalle competenze possedute dagli operatori; collaborare con l Università alla realizzazione di percorsi coerenti con gli obiettivi formativi e i bisogni dell utenza. In particolare la Direzione delle Professioni Sanitarie contribuisce a sviluppare: un assistenza sicura, efficace, consapevole, attenta al comfort e alla personalizzazione, che prenda in considerazione i bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, favorendo una reale presa in carico e la continuità delle cure e dell assistenza; modelli assistenziali anche innovativi, fondati sulla ricerca e sui dati di buona pratica, e sull integrazione multi professionale e multidisciplinare; sistemi di indicatori e strumenti di misura della qualità dei processi assistenziali, delicati e complessi, svolti sia all interno sia all esterno dell Azienda; utilizzo razionale delle risorse attraverso l'analisi del fabbisogno, il reclutamento, l'inserimento e la valutazione del personale, in relazione agli obiettivi delle UU.OO. e alle norme etiche e deontologiche; la definizione di percorsi di valorizzazione delle risorse umane che consentano di ottimizzare le competenze individuali, le conoscenze, l esperienza e le differenze dei singoli, per aumentare, oltre che i livelli di assistenza, anche il senso di appartenenza all azienda e di soddisfazione del personale. ASSETTO ORGANIZZATIVO Dal punto di vista organizzativo la Direzione del Unità Operaiva Complessa, è articolata in tre aree di responsabilità, così come previsto dalla DGRV n.1306/2017, atte a garantire i processi trasversali e comuni a tutte le professioni sanitarie in stretto raccordo con le unità operative aziendali che partecipano alle diverse funzioni, quali: 2

3 1. area risorse umane 2. area modelli organizzativi ed assistenziali 3. area formazione Nell ambito delle strutture tecnico-funzionali, Ospedale, Distretto e Dipartimento di Prevenzione sono previstre tre Unità Operative Semplici atte a supportare le unità operative nel governo dei processi di natura gestionale ed organizzativa del personale dell area infermieristica, tecnico-sanitaria, della riabilitazione, della prevenzione e del personale di supporto. I rispettivi dirigenti delle professioni sanitarie di cui alla legge 251/2000 concorrono alla corretta gestione del personale assegnato sotto la direzione rispettivamente del Direttore della Funzione Ospedaliera, del Direttore della Funzione Territoriale e del Direttore del dipartimento di Prevenzione. Nell ambito del dipartimento di Riabilitazione ospedale-territorio è previsto un livello di responsabilità organizzativo-professionale affidato ad un dirigente delle professioni sanitarie afferente alla classe di laurea magistrale della riabilitazione con incarico di natura professionale. Nell ambito dell'area diagnostica e per immagini è previsto un livello di responsabilità organizzativoprofessionale affidato ad un dirigente delle professioni sanitarie afferente alla classe di laurea magistrale in scienze delle professioni sanitarie tecniche con incarico di natura professionale. FUNZIONI Direzione del Servizio Professioni - Aree di responsabilità Le funzioni delle tre aree di responsabilità previste dalle linee di indirizzo regionali sono così declinate: 1. Area risorse umane: programmazione del fabbisogno, gestione e monitoraggio sulla base degli obiettivi aziendali e delle singole Unità Operative: definizione delle dotazioni quali-quantitative del personale monitoraggio complessivo dei livelli di copertura delle dotazioni nell ambito delle diverse strutture/u.o dell Azienda; partecipazione alla gestione delle risorse umane relativamente a: reclutamento, selezione, accoglimento, inserimento, valutazione e mobilità del personale. collaborazione allo sviluppo e verifica del sistema informativo aziendale relativo ai flussi sulla gestione delle risorse umane; partecipazione alla definizione e implementazione di percorsi di sviluppo di competenze e/o carriera per il personale, congruenti con i modelli Aziendali in base alla formazione e alle diverse competenze acquisite collaborazione con la Direzione aziendale all attività connessa alle relazioni sindacali; partecipazione alla definizione degli indirizzi concernenti l applicazione del contratto di lavoro, l identificazione di sistemi premianti e di valutazione delle performance individuali; 2. Area modelli organizzativi ed assistenziali: realizzazione di modelli organizzativi e assistenziali idonei a soddisfare i bisogni dell utenza e la presa in carico integrata (percorsi dei pazienti) anche attraverso lo sviluppo di competenze dei professionisti e la promozione e gestione di progetti di ricerca clinica e organizzativa: 3

4 collaborazione nella definizione dei piani e dei programmi con particolare riferimento all assistenza infermieristica, ostetrica, tecnico sanitaria riabilitativa e della prevenzione, in conformità con le linee di programmazione generale; partecipazione alla definizione di modelli organizzativi assistenziali e professionali basati sulle migliori evidenze scientifiche; partecipazione o favorire la partecipazione del personale a progetti di ricerca; collaborazione alla definizione di sistemi di verifica e di indicatori delle prestazioni; promozione di modelli organizzativi che favoriscano l integrazione professionale e contemporaneamente la valorizzazione delle specifiche competenze; partecipare all elaborazione e all implementazione dei progetti relativi alla qualità dell assistenza. 3. Area Formazione: analisi dei fabbisogni formativi del personale afferente alle professioni sanitarie e di supporto alla pianificazione dei relativi interventi ivi compresa la formazione universitaria così come indicato nella DGRV 1439/14: Formazione continua: collaborazione nella definizione della Programmazione annuale della Formazione attraverso la rilevazione del fabbisogno formativo; analisi dei fabbisogni formativi del personale ed elaborare la pianificazione annuale della formazione per i vari profili professionali, in modo da definire percorsi formativi per lo sviluppo delle competenze professionali; promozione di percorsi di sviluppo formativo professionale in considerazione alle nuove scoperte scientifiche ed orientamenti curricolari indicati dagli organismi con i quali l Azienda collabora; erogazione dei percorsi formativi programmati a tutti gli operatori con i criteri ECM e non (formazione residenziale, formazione sul campo e FAD); identificazione di adeguati strumenti di valutazione dei processi formativi e delle loro ricadute organizzative sui contesti di lavoro, con la progressiva introduzione di indicatori di output/outcome della formazione in modo da valutarne l impatto sull'organizzazione e sugli obiettivi di cambiamento; Formazione di base collaborazione con l università, alla realizzazione delle attività didattiche inerenti il corso di laurea, con particolare attenzione all integrazione tra la formazione d aula e il tirocinio clinico; progettazione ed attuazione del piano di tirocinio per ciascun anno di corso da attivare in azienda, basata su analisi di fattibilità e concordata con i responsabili dei servizi e delle unità operative destinate ad accogliere gli studenti; progettazione di interventi finalizzati ad implementare l adesione dei servizi/unità operative dell azienda alla realizzazione delle esperienze di tirocinio degli studenti, con particolare attenzione alla diffusione di pratiche cliniche basate sulle migliori evidenze e alla sensibilizzazione del personale all accoglienza degli studenti e per lo sviluppo di competenze clinico-tutoriali (eventi formativi ECM); attestazione dell attività di tutoring svolta dalle guide di tirocinio aziendali ai fini della registrazione dei crediti formativi ECM. Unità Operative Semplici: Le funzioni delle UU.OO.SS sono così declinate: UOS Professioni Sanitarie Ospedaliere: 4

5 In collaborazione con la direzione della struttura tecnico funzionale ospedale assicura: la partecipazione alla programmazione ed alla realizzazione delle attività ospedaliere; il supporto nella sperimentazione di nuovi modelli organizzativi ed assistenziali, in relazione ai piani di sviluppo aziendali; la valutazione, sulla base degli obiettivi e degli indicatori predefiniti, dell appropriatezza ed efficacia delle prestazioni assistenziali erogate; il supporto nella gestione delle criticità organizzative, attraverso l analisi del contesto, l individuazione e l attuazione degli interventi appropriati; la promozione della sicurezza dei processi assistenziali; la partecipazione con gli uffici preposti alla valutazione del fabbisogno di risorse tecnologiche; il supporto per la definizione dei criteri e delle priorità di allocazione delle risorse; l organizzazione, coordinamento e gestione integrata delle risorse assistenziali e tecnico professionali afferenti alla struttura, in rapporto ai bisogni assistenziali ed ai volumi di attività da garantire; l assegnazione delle risorse nelle unità produttive e verifica del livello di applicazione dei piani di inserimento e di svilupo delle competenze del personale assegnato; l ntegrazione e supporto ai coordinatori nelle attività previste dalla DGRV n. 169/2016 Definizione del profilo di competenza del coordinatore appartenente alle professioni sanitarie nella Regione del Veneto ; il supporto alla uoc Professioni Sanitarie per la definizione del fabbisogno di personale. UOS Professioni Sanitarie Territoriali: In collaborazione con la direzione della struttura tecnico funzionale distretto assicura: la partecipazione alla programmazione ed alla realizzazione delle attività distrettuali; il supporto nella sperimentazione di nuovi modelli organizzativi ed assistenziali, in relazione ai piani di sviluppo definiti dalla direzione di struttura; la valutazione, sulla base degli obiettivi e degli indicatori predefiniti, dell appropriatezza ed efficacia delle prestazioni assistenziali erogate; il supporto nella gestione delle criticità organizzative, attraverso l analisi del contesto, l individuazione e l attuazione degli interventi appropriati; la promozione della sicurezza dei processi assistenziali; la partecipazione con gli uffici preposti alla valutazione del fabbisogno di risorse tecnologiche; il supporto per la definizione dei criteri e delle priorità di allocazione delle risorse. l organizzazione, coordinamento e gestione integrata delle risorse assistenziali e tecnico professionali afferenti alle strutture territoriali, in rapporto ai bisogni assistenziali ed ai volumi di attività da garantire; l assegnazione delle risorse nelle unità produttive e verifica del livello di applicazione dei piani di inserimento e di sviluppo delle competenze del personale assegnato; 5

6 l integrazione e supporto ai coordinatori nelle attività previste dalla DGRV n. 169/2016 Definizione del profilo di competenza del coordinatore appartenente alle professioni sanitarie nella Regione del Veneto ; il supporto alla uoc Professioni Sanitarie per la definizione del fabbisogno di personale. UOS Professioni Sanitarie della Prevenzione: In collaborazione con la direzione della struttura tecnico funzionale dipartimento di prevenzione assicura: la partecipazione alla programmazione ed alla realizzazione delle attività del dipartimento di prevenzione; il supporto nella sperimentazione di nuovi modelli organizzativi ed assistenziali, in relazione ai piani di sviluppo definiti dalla direzione di struttura; la valutazione, sulla base degli obiettivi e degli indicatori predefiniti, dell appropriatezza ed efficacia delle prestazioni assistenziali erogate; il supporto nella gestione delle criticità organizzative, attraverso l analisi del contesto, l individuazione e l attuazione degli interventi appropriati; la promozione della sicurezza dei processi assistenziali; la partecipazione con gli uffici preposti alla valutazione del fabbisogno di risorse tecnologiche; il supporto per la definizione dei criteri e delle priorità di allocazione delle risorse. l organizzazione, coordinamento e gestione integrata delle risorse assistenziali e tecnico professionali afferenti alle strutture territoriali della prevenzione, in rapporto ai bisogni assistenziali ed ai volumi di attività da garantire; l assegnazione delle risorse nelle unità produttive e verifica del livello di applicazione dei piani di inserimento e di sviluppo delle competenze del personale assegnato; l ntegrazione e supporto ai coordinatori nelle attività previste dalla DGRV n. 169/2016 Definizione del profilo di competenza del coordinatore appartenente alle professioni sanitarie nella Regione del Veneto ; il supporto alla uoc Professioni Sanitarie per la definizione del fabbisogno di personale. Dipartimento funzionale di Riabilitazione ospedale-territorio: il Dirigente delle professioni sanitarie della Riabilitazione concorre al raggiungimento degli obiettivi del Dipartimento della Riabilitazione Ospedale- Territorio attraverso: la gestine integrata delel risorse professionali; la promozione e il supporto nello sviluppo di nuovi modelli organizzativi ed assistenziali, la valutazione, sulla base degli obiettivi e degli indicatori predefiniti, dell appropriatezza ed efficacia delle prestazioni riabilitative erogate; la promozione delle attività di formazione e aggiornamento del personale la promozione della sicurezza dei processi assistenziali e riabilitativi 6

7 la partecipazione alla valutazione del fabbisogno quali-quantitativo di risorse materiali con particolare riguardo ad ausili/presidi per la disabilità. il supporto alla UOC Professioni Sanitarie alla definizione del fabbisogno di personale; il supporto all UOS Professioni Sanitarie Ospedale e all UOS Professioni sanitarie territoriali nel coordinamento e nella gestione integrata delle risorse afferenti al dipartimento, in rapporto ai bisogni assistenziali e riabilitativi ed ai volumi di attività da garantire. Area Diagnostica e laboratorio per immagini : il Dirigente delle professioni sanitarie concorre al raggiungimento degli obiettivi delle UU.OO. attraverso: la promozione e il supporto nello sviluppo di nuovi modelli organizzativi ed assistenziali, la valutazione, sulla base degli obiettivi e degli indicatori predefiniti, dell appropriatezza ed efficacia delle prestazioni riabilitative erogate; la promozione delle attività di formazione e aggiornamento del personale la promozione della sicurezza dei processi diagnostici la partecipazione alla valutazione del fabbisogno di risorse tecnologiche sanitarie il supporto alla UOC Professioni Sanitarie alla definizione del fabbisogno di personale; il supporto all UOS Professioni Sanitarie Ospedale nel coordinamento e nella gestione integrata delle risorse afferenti al dipartimento, in rapporto ai bisogni assistenziali e riabilitativi ed ai volumi di attività da garantire. Tutta l attività del Servizio Professioni Sanitarie si realizza in forte integrazione con le strutture operative che lavorano sui processi sanitari e con le strutture che governano i processi di supporto. Bibliografia: Legge 10 agosto 2000, n. 251"Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica" Legge 1 febbraio 2006, n. 43 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali" L.R. 29 giugno 2012, n.23 Norme in materia di programmazione socio sanitaria e approvazione del piano socio-sanitario DGRV del 28 giugno 2013 Organizzazione delle aziende UU.LL.SS.SS. e Ospedaliere. Linee guida per la predisposizione del nuovo atto aziendale, per l organizzazione del Dipartimento di Prevenzione e per l Organizzazione del Distretto Socio Sanitario DDG 802 del Atto Aziendale: Aggiornamento dell assetto organizzativo approvato, da ultimo con la delibera n. 925 del DGRV n. 169/2016 Definizione del profilo di competenza del coordinatore appartenente alle professioni sanitarie nella Regione del Veneto DGRV del 24 agosto 2017,n.1306 Linee guida per la predisposizione da parte delle aziende ed enti del SSR del nuovo atto aziendale, per l approvazione della dotazione di strutture nell area non ospedaliera, per l organizzazione del Distretto, per l organizzazione del Dipartimento di Prevenzione, per l organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale. Dgr n.30/cr del 6 aprile (articolo 26, comma 7, e 7

8 articolo 27 della L.R. 25 ottobre 2016, n. 19) e dell Atto Aziendale dell Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto Azienda Zero. 8

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