ISTITUTO COMPRENSIVO ED. DE AMICIS - RANDAZZO -
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- Severina Artemisia Corradini
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1 Repubblica Italiana Regione Siciliana ISTITUTO COMPRENSIVO ED. DE AMICIS - RANDAZZO - Prot. n 1315/A13 Randazzo, 07/04/2016 A TUTTO IL PERSONALE IN SERVIZIO NELLE SCUOLE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO OGGETTO: DIRETTIVA SULLA VIGILANZA E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Con la presente comunicazione si richiama l attenzione delle SS.LL. sull importanza: a) della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.L.vo 81/2008); b) della vigilanza sugli alunni minori (artt e 2048 C.C. e art. 61 L. 312/1980 e successive modifiche) anche al di fuori delle attività in cui questi sono equiparati ai lavoratori (art. 2, comma 1 lett. a D.L.vo 81/2008); contestualmente si forniscono istruzioni di carattere generale relative agli obblighi connessi con i predetti fondamenti dell organizzazione scolastica. A) SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.L.vo 81/2008) Allo scopo di richiamare gli impegni in questo settore si riporta l art. 20 del D.L.vo 81/2008 Articolo 20 - Obblighi dei lavoratori 1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. I lavoratori devono in particolare: a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
2 d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l obbligo di cui alla successiva lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro; i) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente. 3. I lavoratori di aziende che svolgono attività in regime di appalto o subappalto, devono esporre apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l indicazione del datore di lavoro. Tale obbligo grava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nel medesimo luogo di lavoro, i quali sono tenuti a provvedervi per proprio conto. In particolare si richiama l attenzione sui seguenti obblighi: prendere conoscenza e memorizzare: - le segnalazioni e gli avvisi d emergenza; - il piano d evacuazione d emergenza e delle vie di fuga; - i numeri telefonici per i servizi esterni d emergenza (sanitaria, antincendio, pubblica sicurezza ecc); - i fattori di rischio segnalati nei documenti di valutazione, negli avvisi e nelle comunicazioni; osservare e, a seconda delle competenze, far osservare, le misure atte a eliminare o ridurre gli effetti dei fattori di rischio segnalati; in caso di situazioni di rischio sopravvenute o non rilevate in precedenza, limitate ad aree circoscritte e non richiedenti l evacuazione d emergenza, il personale presente deve urgentemente provvedere ad isolare o interdire l area interessata e, ove necessario, apporre le opportune segnalazioni; in caso di effettuazione di attività o lavorazioni implicanti posizioni di dislivello rispetto al pavimento del locale è assolutamente vietato salire su sedie, tavoli o altri arredi; viceversa è obbligatorio: - l'impiego di scale a pioli o altri dispositivi conformi alle norme vigenti; - verificare, prima dell'uso, l'integrità e lo stato di manutenzione della scala; - assicurarsi della adeguata aderenza alle superfici d'appoggio; - impiegare scarpe con aderenza e allacciamento adeguati; - effettuare la lavorazione insieme ad un collega che fornisca assistenza; le predette lavorazioni sono vietate a chi sia soggetto o abbia avuto, in precedenza, episodi di svenimento. vertigine o il lavaggio dei pavimenti deve essere effettuato nei momenti di minimo di transito nei locali scolastici (prima dell'ingresso o dopo l'uscita degli alunni e personale docente). In caso di necessità il lavaggio può essere effettuato in altri momenti della giornata scolastica; in tal caso l'addetto opera per parti
3 sequenziali e provvede ad interdire l'area interessata. In ogni caso l'addetto provvede ad apporre apposita segnalazione di "pavimento bagnato". Il D.S.G.A. è delegato alla verifica della presenza e completezza delle cassette di pronto soccorso, dei D.P.I. e ai necessari acquisti. La movimentazione manuale dei carichi potenzialmente in grado di determinare patologie da sovraccarico è effettuata solo quando non sia possibile utilizzare un dispositivo meccanico. Per ogni ulteriore specificazione si rinvia all'allegato XXXIII del D.L.vo 81/2008. I lavoratori addetti a dispositivi dotati di video-terminali, in assenza di diversa disposizione contrattuale, effettuano una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale; tale pausa è considerata a tutti gli effetti parte integrante dell'orario di lavoro. Per ogni ulteriore specificazione si rinvia all'allegato XXXIV del D.L.vo 81/2008. B) VIGILANZA SUGLI ALUNNI MINORI (ARTT E 2048 C.C.) E ALTRE DISPOSIZIONI SULLA TUTELA DELLA SALUTE DEGLI ALUNNI Allo scopo di facilitare la comprensione degli obblighi connessi con la vigilanza sugli alunni minori si riporta una parte del parere dell AVVOCATURA DELLO STATO DI BOLOGNA n 518 del 4/12/2001. L art c.c. pone una presunzione di responsabilità a carico dei precettori in caso di danno cagionato da fatto illecito dei loro allievi, che può essere superata soltanto con la dimostrazione di aver esercitato la sorveglianza sugli stessi con una diligenza diretta ad impedire il fatto con la conseguenza che, ove manchino anche le più elementari misure organizzative per mantenere la disciplina tra gli allievi, non si può invocare quella imprevedibilità del fatto che, invece, esonera da responsabilità soltanto nelle ipotesi in cui non sia possibile evitare l evento nonostante la sussistenza di un comportamento di vigilanza adeguato alle circostanze.(cass. 22 gennaio 1990 n. 318).. Dispone l'art c.c. che "in caso di danno cagionato da persona incapace di intendere e di volere, il risarcimento è dovuto da chi è tenuto alla sorveglianza dell'incapace, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto". Dispone l'art c.c che "i precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza (...). Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto". Le due norme, che si distinguono a seconda che autore del fatto sia un soggetto privo di capacità di intendere e di volere oppure sia capace, stabiliscono entrambe una presunzione di responsabilità iuris tantum (è cioè ammessa Ia prova liberatoria) a carico di precettori e insegnanti. La responsabilità sussiste tanto nella ipotesi di atti dannosi compiuti dagli alunni nei confronti di terzi quanto nella ipotesi di danni che gli alunni possano procurare a se stessi con la loro condotta. La responsabilità viene meno allorché si provi che l'insegnante non ha potuto impedire il fatto e, quindi, si dimostri che lo stesso ha esercitato la vigilanza sugli alunni nella misura dovuta e che nonostante l'adempimento di tale dovere il fatto dannoso, per la sua repentinità ed imprevedibilità, gli abbia impedito un tempestivo ed efficace intervento (tra le tante Cass. Sez. III, 3 giugno 1993, n, 4945). Con riferimento alla durata dell'obbligo di vigilanza, si ritiene che la responsabilità... ricorra anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto al di fuori dell'orario delle lezioni, ove ne sia consentito l'anticipato ingresso nella scuola o la successiva sosta, sussistendo l'obbligo delle autorità scolastiche di vigilare sul comportamento degli scolari per tutto il tempo in cui costoro vengono a trovarsi legittimamente nell'ambito della scuola fino al loro effettivo licenziamento...
4 Al capo d'istituto ora dirigente scolastico competono compiti di natura amministrativa.i compiti dì organizzazione e controllo spettanti al capo di istituto... di sollecitare l'intervento di altri organi dotati della competenza necessaria). La Corte di Cassazione ( Sez. Civ. Sez. III n /2000 ) ha stabilito che " l affidamento del minore alla custodia di terzi (insegnanti) solleva il genitore dalla presunzione di colpa in vigilando ma non anche da quella di colpa in educando, i genitori rimanendo comunque tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore in un momento in cui lo stesso si trovava soggetto alla vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti ". Il genitore deve dimostrare " di avere impartito al figlio un educazione normalmente idonea, in relazione al suo ambiente, alle sue attitudini ed alla sua personalità, ad avviarlo ad una corretta vita di relazione e, quindi, a prevenire un suo comportamento illecito, nonché, in particolare, a correggere quei difetti (come l imprudenza e la leggerezza ) che il minore ha rivelato ( v. Cass. civ. n del 6 dicembre 1986 ). La giurisprudenza stabilisce inoltre che il genitore deve accertarsi che il minore abbia assimilato l educazione ricevuta, che il medesimo tenga una condotta abituale conforme ai precetti impartitigli. Premesso quanto sopra si richiama l attenzione delle SS.LL. sui seguenti obblighi. 1) Gli obblighi di vigilanza sugli alunni decorrono dal momento dell ingresso degli alunni nei locali scolastici sino all uscita. I docenti verificano che nei locali e negli ingressi risultino chiaramente visibili gli orari d entrata e uscita degli alunni e il divieto di sostare nei locali scolastici al di fuori dei predetti limiti orari. La vigilanza è estesa anche alle attività scolastiche che si svolgono in aree, spazi o locali esterni alla scuola o in orario aggiuntivo. Si ricorda che i docenti, all inizio delle lezioni, debbono trovarsi in aula 5 minuti prima dell inizio legale delle attività; i docenti assistono gli alunni anche durante l uscita al termine delle lezioni (art. 29, comma 5 CCNL). Il personale collaboratore scolastico vigila, in conformità con le istruzioni ricevute, in occasione dei movimenti interni degli alunni, singoli o in gruppi. In caso di attività parascolastiche, attività di integrazione formativa, visite guidate ecc, gli obblighi di vigilanza sono estesi all intero arco temporale di durata delle dette attività, inclusi i tempi destinati ai trasferimenti individuali o collettivi. Ferme restando la competenza e l autonomia decisionale dei docenti, il dirigente scolastico può impartire, anche verbalmente, istruzioni per disciplinare la mobilità degli alunni in occasione dell ingresso, dell uscita, della ricreazione ecc. 2) Per favorire l interiorizzazione dei comportamenti corretti, da parte degli alunni, i temi della sicurezza sono contestualizzati nella programmazione educativo-didattica ordinaria; a questo proposito si rimanda allo specifico progetto per la sicurezza inserito nel POF. 3) Ove non diversamente disposto, la programmazione, effettuazione e verifica delle prove di evacuazione sono delegate, per ciascun plesso/sede, ai locali addetti al servizio di evacuazione d emergenza in collaborazione col docente responsabile per la sicurezza. Si ricorda che le predette prove debbono essere almeno due nell anno scolastico; prima di effettuare le prove si consiglia di svolgere prove preventive limitatamente alle classi prime. Verificare sempre che la procedura comprenda istruzioni e eventuali incarichi di assistenza a favore dei soggetti diversamente abili; il responsabile per la sicurezza e gli addetti al servizio d evacuazione d emergenza e
5 antincendio sono delegati ad individuare, nei plessi di competenza, gli addetti incaricati di fornire la predetta assistenza. 4) Fornire periodicamente informazioni agli alunni sui fattori di rischio, strutturali e comportamentali, presenti nei locali scolastici. 5) Porre particolare attenzione nella vigilanza nei punti con rischio specifico: transito o sosta nelle scale e/o luoghi a rischio di caduta: i movimenti delle classi o gruppi di alunni debbono essere seguiti in modo da evitare eccessivi affollamenti, corse, spinte ecc; i docenti fiduciari sono delegati ad impartire istruzioni al personale ed agli alunni, volte a disciplinare l'uscita degli alunni dalle aule; le predette istruzioni possono comprendere anche l'uscita scaglionata per piani e per aula; presenza di porte, finestre, armadi ecc. dotati di vetri fragili o non protetti; prossimità a dislivelli non sufficientemente protetti: gradini scivolosi, ballatoi, pianerottoli, davanzali, ringhiere ecc.; locali con sporgenze, spigoli vivi, radiatori non incassati, finestre con apertura interna, colonne, arredi sporgenti ecc.; accessi non dotati di dispositivi di sicurezza antipanico - che dovranno risultare sempre apribili; il locale collaboratore scolastico provvede all apertura e chiusura dell accesso; dispositivi elettrici non protetti: cavi senza canaletta di protezione, prese aperte, interruttori, contatori ecc. privi di cassette di sicurezza; dispositivi, arredi, strumenti e dotazioni con parti in movimento o motore: finestre, porte, ante, cassettiere, armadi, carrelli, ascensori, tavoli o seggiole regolabili, lavagne girevoli, porte o cancelli automatici ecc.; impiego di utensili, strumenti o dispositivi presenti nelle aule ordinarie o speciali e/o palestre. In tutti i casi soprarichiamati gli insegnanti ed i collaboratori scolastici forniscono agli alunni ed ai soggetti esterni le necessarie informazioni e istruzioni comportamentali. 6) In caso di allontanamento dell insegnante dalla classe, l insegnante medesimo richiederà l intervento del collaboratore scolastico più vicino; in caso di uscita degli alunni dall aula durante le lezioni, la vigilanza compete all insegnante ed al personale collaboratore scolastico più vicino. 7) Gli operatori scolastici intervengono, indipendentemente dalla classe di competenza, nelle situazioni di rischio o di conflitto fra alunni. 8) La vigilanza è esercitata inoltre: nei confronti degli alunni diversamente abili o che manifestino specifici ed accertati comportamenti di rischio; tali comportamenti dovranno essere portati all attenzione del consiglio di classe/interclasse/intersezione e segnalati al dirigente scolastico per l adozione di ogni eventuale provvedimento straordinario;
6 durante lo svolgimento dell intervallo per la ricreazione la vigilanza è svolta dal docente che ha effettuato lezione nell ora immediatamente precedente; nell accesso ai servizi igienici. Si rammenta che la mancata sorveglianza, durante la pausa di ricreazione, determina una ipotesi di colpa grave (Corte dei Conti Sez. Giur. Piemonte n dell 11 ottobre 1999 ) e che, durante il predetto periodo, sono prevedibili eventi dannosi per gli allievi (Cass. civ. Sez. III n. 916 del 03/02/1999); a tale proposito si rammenta che fattore esimente dalla responsabilità è costituito dalla dimostrazione della impossibilità di impedire il fatto, anche a causa della sua imprevedibilità (Cass. civ. Sez. III sent. 6331/98). L uscita individuale o a gruppi degli alunni dalla classe deve avvenire solo dopo che il docente abbia accertato la presenza del collaboratore scolastico nell'area interessata. 9) I cambi di classe fra docenti rappresentano un momento di discontinuità di vigilanza e devono essere disimpegnati in modo rapido e senza tempi morti. Il docente che non effettua lezioni nell ora precedente deve essere presente davanti l aula al momento del termine della lezione precedente. Nell eventualità in cui una classe accolga uno o più alunni per i quali siano stati accertati e portati all attenzione del consiglio di classe/interclasse/intersezione comportamenti a rischio (tentativi ripetuti di fuga, aggressioni, atti vandalici ecc), il docente in uscita: a) attende nell aula il collega subentrante il quale, nel caso provenga da altra classe: - provvede al trasferimento con la massima sollecitudine; - ove lo ritenga opportuno, richiede la temporanea vigilanza del collaboratore scolastico sulla classe che da viene lasciata; b) fornisce le relative istruzioni al collaboratore scolastico affinché questi eserciti la vigilanza provvisoria sull eventuale classe nella quale deve trasferirsi. In caso di impossibilità, il docente uscente richiede la diretta vigilanza da parte del collaboratore scolastico più vicino. Tutti i docenti coinvolti nelle catene dei cambi debbono essere a conoscenza di particolari procedure di cambio. 10) Il collaboratore scolastico del piano di competenza collabora nella vigilanza durante l intervallo per la ricreazione; durante i cambi di insegnante di cui al precedente punto 9 i collaboratori scolastici si dispongono in modo da poter intervenire tempestivamente nelle aule di competenza. 11) Il Collegio dei Docenti o i consigli di classe/interclasse/intersezione e il dirigente scolastico possono disporre modalità particolari per lo svolgimento della ricreazione. 12) Uscita degli alunni. a) Al momento dell uscita gli alunni devono sempre essere presi in consegna dai genitori, affidatari o da persone da questi delegati. In caso di delega il genitore/affidatario deve fornire, la lista delle persone da lui delegate. Il delegato, al momento del ritiro, ove richiesto, deve presentare un documento di riconoscimento qualora non vi sia conoscenza personale. b) Gli alunni che utilizzano lo scuola-bus vengono affidati direttamente al personale del mezzo.
7 c) Gli insegnanti della scuola dell infanzia, in caso di mancata presenza del genitore/affidatario o suo delegato al momento dell uscita dell alunno dalla scuola, esperiti inutilmente tempi d attesa e contatti telefonici, richiedono l'intervento della locale stazione dei Carabinieri. d) La norma di cui al precedente punto a si applica anche in caso di richiesta di uscita anticipata dalla scuola o al rientro pomeridiano dalle gite o viaggi distruzione. 13) Sostituzioni di insegnanti assenti. La sostituzione degli insegnanti assenti è classificata secondo due tipologie: a) sostituzioni di tipo ordinario; b) sostituzioni in caso di emergenza, con rischio grave a carico degli alunni per mancata vigilanza. Alla sostituzione di docenti assenti nell ambito della tipologia a si provvede secondo le seguenti modalità riportate in sequenza di priorità: - ove ricorrano le condizioni, conferimento di supplenza: a docente interno disponibile; a docente esterno; nell impossibilità o nell attesa della nomina del supplente, la sostituzione compete a: - eventuale docente di potenziamento o docente che deve recuperare ore di permesso; - docente disponibile ad effettuare ore eccedenti con retribuzione straordinaria; La tipologia b si configura in caso di assenze improvvise e/o di impossibilità di provvedere alla sostituzione mediante la procedura a e quando l assenza del docente determina una situazione di rischio grave a carico degli alunni per mancata vigilanza. Nel rammentare che in presenza di situazioni di rischio grave, la necessità di ridurre le predette situazioni di rischio è prevalente rispetto alle disposizioni contrattuali o normative non costituenti diritti inalienabili, in tali eventualità si procede nel seguente ordine di priorità: vigilanza affidata al collaboratore scolastico ove questo non implichi l abbandono di altri importanti settori o compiti di vigilanza; in deroga ad altre eventuali disposizioni, incarico conferito ad altro docente impegnato in progetti per l arricchimento dell offerta formativa; in deroga ad altre eventuali disposizioni, incarico conferito ad altro docente in compresenza in altra classe; in caso di più docenti in compresenza l incarico è conferito secondo il criterio della turnazione; la compresenza di cui al precedente punto comprende anche il docente specializzato di sostegno; incarico conferito ad altri docenti non impegnati in attività didattiche secondo lorario giornaliero delle lezioni; in caso di impossibilità si provvede alla ripartizione degli alunni ed all assegnazione in altre classi, con priorità alle classi parallele. I docenti collaboratori del dirigente o, in sua assenza, il docente presente con maggiore anzianità totale di servizio, dispone per la corretta esecuzione delle disposizioni sopra riportate. 14) In caso di malessere sopraggiunto o infortunio all alunno, l operatore presente: a) richiede l intervento dell addetto al primo soccorso presente; b) provvede ad avvisare i famigliari;
8 c) nelle situazioni di gravità, anche presunta, inoltra richiesta di intervento urgente dei servizi sanitari d emergenza (n tel. 118). In caso d infortunio, l insegnante presente, ai fini della procedura assicurativa, redige una sintetica relazione sull accaduto da consegnare all ufficio di segreteria, che dovrà contenere: generalità dell alunno, sede e classe ecc.. (in caso di dati sensibili vengono riportate le sole doppie iniziali); dinamica dell incidente, luogo, data, ora e esiti rilevabili; nominativi di eventuali testimoni o presenza dell insegnante. In caso di intervento medico ed ospedaliero occorre informare i famigliari della necessità di consegnare in segreteria la certificazione medica rilasciata dal personale curante. 15) Per la somministrazione dei medicinali agli alunni si fa rinvio allo "Atto di Raccomandazioni contenente le Linee guida per la definizione di interventi finalizzati all'assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico" emanato dal MIUR e dal Ministero della salute il 25/11/ ) I docenti vigilano sul corretto impiego di sussidi, apparecchiature, utensili e dei dispositivi di sicurezza. il dirigente scolastico (Prof. Salvatore Malfitana) Firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell art.3, c. 2, del D.Lgs n.39/93
CIRCOLARE N. 10. Oggetto: Disposizioni generali sulla vigilanza e la sicurezza nei luoghi di lavoro
Ministero dell Istruzione, dell Università e della ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE LUIGI FANTAPPIE Via Vetulonia, 44-01100 VITERBO Tel. 0761/343161 Fax 0761/227453
ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII
ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI XXIII Piazza Roma - 81028 SANTA MARIA A VICO (CE) TEL. e FAX 0823/759190-808242 Codice Meccanografico: CEIC8AD001 - Codice Fiscale: 80101170613 E-MAIL:ceic8ad001@istruzione.it
Circolare permanente. N. 6 A TUTTO IL PERSONALE IN SERVIZIO NEI PLESSI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO Al Sito
Email: TAIC82600L@istruzione.it - www.scuolacalo.gov.it Circolare permanente. N. 6 A TUTTO IL PERSONALE IN SERVIZIO NEI PLESSI DELL ISTITUTO COMPRENSIVO Al Sito OGGETTO: DIRETTIVA SULLA VIGILANZA E LA
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OGGETTO: DISPOSIZIONI GENERALI SULLA VIGILANZA E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SIZIANO Via Pavia, n. 58/60-27010 SIZIANO (PV) Codice Ministeriale PVIC81500V -- C.F. 96049770181 Telefono 0382/617348 - Fax 0382/679413 www.icsiziano.jimdo.com -- e-mail: pvic81500v@istruzione.it
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