RISCHIO SISMICO GIORNATE FORMATIVE SULLA CULTURA DEL RISCHIO METEOIDROLOGICO E SISMICO LA SPEZIA, 18/10/2013

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1 GIORNATE FORMATIVE SULLA CULTURA DEL RISCHIO METEOIDROLOGICO E SISMICO RISCHIO SISMICO LA SPEZIA, 18/10/2013 Ing. Stefano Vergante Regione Liguria Settore Protezione Civile ed Emergenza

2 Conoscere i rischi e difendersi con la pianificazione I. Chi fa cosa! Le competenze di protezione civile. II. Conoscere i rischi. III. Come sapere se un edificio è in area a rischio. IV. Pianificare i comportamenti. V. Misure di auto protezione.

3 I. Chi fa cosa! Le competenze di protezione civile. La Protezione Civile E l insieme coordinato di tutte le attività e le strutture predisposte dallo Stato al fine di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. Il Sindaco è l autorità di Protezione civile presente sul territorio ai sensi dell articolo 15 della Legge 24 febbraio 1992 n Il Sindaco al verificarsi dell emergenza nell ambito del territorio comunale assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e provvede ai primi interventi necessari a fronteggiare l'emergenza dando attuazione a quanto previsto dalla pianificazione di emergenza.

4 I. Chi fa cosa! Le competenze di protezione civile. In caso di terremoti che non abbiano causato danni rilevanti l emergenza viene affrontata dal Sindaco, che provvede alla raccolta delle segnalazioni di danno e delle richieste di aiuto da inviare alle istituzioni preposte al soccorso urgente, attivando le strutture comunali di Protezione civile ed avvalendosi del Volontariato locale di Protezione civile. In caso di forti terremoti o qualora il progressivo svilupparsi della sequenza sismica lo richieda, il coordinamento della gestione dei soccorsi è assunto dai livelli amministrativi superiori, che forniscono supporto ai Sindaci, razionalizzando l impiego delle risorse disponibili sui territori provinciale, regionale e nazionale, al fine di garantire, in maniera coordinata, un adeguata risposta di Protezione civile nell area colpita dall evento. Nei casi di emergenza nazionale questo ruolo compete al Dipartimento della Protezione civile che coordina l intervento delle diverse componenti del Sistema di Protezione civile.

5 II. Conoscere i Rischi Rischio Sismico Conosciamo il terremoto. Il terremoto è un fenomeno naturale. E un improvviso e rapido scuotimento della crosta terrestre. Si verifica quando le onde sismiche da una zona nella profondità della Terra giungono in superficie e si propagano in tutte le direzioni. Il terremoto non si può prevedere. L unica previsione possibile è di tipo statistico basata sulla conoscenza dei terremoti del passato, che ci consente di stabilire quali sono le zone più pericolose del territorio. La durata delle oscillazioni avvertite dall uomo non supera, quasi mai, il minuto ed, in media, le oscillazioni più forti durano poche decine di secondi. Un terremoto, soprattutto se forte, non si manifesta con una sola scossa ma con una sequenza di scosse. Alla scossa principale generalmente seguono nel tempo scosse di magnitudo sempre più bassa. Quando non è possibile individuare una scossa principale, ma si osservano numerose scosse di entità simile, si parla di sciame sismico che può durare anche mesi.

6 II. Conoscere i Rischi Conosciamo il terremoto.

7 Gli effetti di un terremoto II. Conoscere i Rischi Lo scuotimento degli edifici, a parità di distanza dall ipocentro, non è uguale ovunque, ma dipende dalle condizioni locali del territorio, in particolare dal tipo di terreni in superficie e dall andamento della morfologia. Dunque anche gli effetti spesso sono assai diversi. In genere, lo scuotimento sarà massimo dove i terreni sono soffici, minore sui terreni rigidi (roccia). Lo scuotimento sarà maggiore anche sulla cima dei rilievi e lungo i bordi delle scarpate e dei versanti ripidi.

8 Rischio e pericolo sismico. II. Conoscere i Rischi Il pericolo è rappresentato da un evento naturale che può colpire una certa zona, mentre il rischio è rappresentato dalle sue conseguenze. Se un terremoto colpisce un area deserta questa è sicuramente una situazione pericolosa ma non rischiosa. Per stabilire quale sia il rischio sismico di una zona occorre conoscere: la pericolosità, cioè quante possibilità ci sono che un terremoto di una certa intensità si verifichi proprio in una certa zona ed in un determinato periodo di tempo; la vulnerabilità, cioè quanto gli edifici e le strutture costruiti dall uomo possono subire danni a causa del terremoto; l esposizione, cioè quanti e quali sono i beni ed il valore di ciò che può subire danni a causa del terremoto, ad esempio quante persone vivono nella zona e rischiano la loro incolumità ed il valore delle cose che possiedono R = P x V x E

9 II. Conoscere i Rischi In questa mappa della Pericolosità sismica, viene riportata l'accelerazione orizzontale massima del suolo in termini di frazione di G. (Accelerazioe di gravità). Le zone sotto il colore viola ( g) hanno una probabilità alta che in 50 anni si verifichi un terremoto con una accelerazione orizzontale pari a circa un terzo di quella di gravità: valore molto elevato. Questa carta da sola non è in grado di valutare i possibili effetti di un sisma sul territorio: non riporta infatti informazioni sul tipo di tessuto urbano presente.

10 Il Rischio Sismico e la Protezione Civile II. Conoscere i Rischi PREVENZIONE INFORMAZIONE PROTEZIONE DEGLI EDIFICI PIANI DI EMERGENZA MONITORAGGIO SCENARI DI DANNO SOCCORSO EMERGENZA VERIFICHE DI AGIBILITA E DANNO NORME TECNICHE ADEGUAMENTO EDIFICI ESISTENTI

11 Gestione Tecnica dell Emergenza Terremoti in tempo reale II. Conoscere i Rischi La rete sismica RSNI (Regional Seismic network of North-Western Italy), gestita dal Dip.Te.Ris, da molti anni garantisce il monitoraggio e l'analisi di dettaglio della sismicità che interessa l'italia nord-occidentale e in particolare la Regione Liguria. Nell'ambito delle attività previste dalla Convenzione stipulata tra la Regione Liguria e il Dip.Te.Ris. sono state sviluppate e le procedure di avviso evento sismico. I dati ricevuti in real time dalle stazioni, vengono inizialmente elaborati dal sistema automatico di allarme, che provvede ad elaborare una prima localizzazione. Nel caso in cui l'evento sia considerato significativo, il sistema invia e sms alla Protezione Civile regionale. Nel caso di evento sismico significativo viene effettuata nel più breve tempo possibile la procedura di revisione manuale.

12 II. Conoscere i Rischi Gestione Tecnica dell Emergenza

13 II. Conoscere i Rischi Gestione Tecnica dell Emergenza

14 Gestione Tecnica dell Emergenza II. Conoscere i Rischi Rete sismica Che informazioni danno i sismogrammi? Posizione dell epicentro Profondità dell ipocentro Potenza e durata del terremoto Dati sulla struttura interna della terra Movimento della faglia MONITORAGGIO DEL TERRITORIO ELABORAZIONE SCENARIO DI DANNO Rete accelerometrica Gli accelerometri misurano l accelerazione del terreno SOCCORSO ALLA POPOLAZIONE Raccolta dati presso sala operativa P.C. - intensità - localizzazione evento ORGANIZZAZIONE OPERAZIONI DI EMERGENZA

15 Gli scenari di danno FINALITA II. Conoscere i Rischi - Attività di pianificazione. Gli scenari di danno a base dei Piani di emergenza rappresentano le possibili situazioni da fronteggiare a seguito di eventi sismici di riferimento aventi diverso impatto sul territorio e conseguentemente diverso livello di attivazione del piano e diverso concorso dei soggetti interessati. - Gestione dell'emergenza. Vengono forniti i corrispondenti scenari dì danno utili per la quantificazione delle risorse umane e materiali da prevedere. Elementi costitutivi dello scenario di danno - individuazione degli eventi sismici di riferimento. - ricerca degli eventi che danno la massima perdita. - elaborazione e produzione dello scenario. E necessario individuare gli eventi che siano critici rispetto alla gestione dell emergenza, considerando non soltanto eventi storici, ma tutte le possibili situazioni in termini di intensità e coordinate epicentrali desunte per il territorio in esame da analisi di pericolosità. Si prendono in considerazione tutti i possibili terremoti ascrivibili alle differenti zone e strutture sismogenetiche in grado di generare eventi significativi per quel territorio, ed infine si selezionano quelli critici ai fini della gestione dell emergenza.

16 II. Conoscere i Rischi

17 II. Conoscere i Rischi

18 Gli scenari di danno II. Conoscere i Rischi Individuazione degli eventi sismici di riferimento. - individuazione dell evento più gravoso storicamente accertato nella zona; - individuazione dell evento più significativo dal punto di vista della pericolosità sismica del sito; - individuazione dell evento più significativo dal punto di vista del danneggiamento. Il terremoto di progetto adottato e l evento più significativo dal punto di vista del danneggiamento atteso sugli edifici, nell area oggetto di piano, passando in rassegna tutti gli eventi di diversa gravità, che possono avere origine in una delle zone o strutture sismogenetiche, che interessano il territorio in esame. Il danneggiamento atteso sugli edifici in seguito ad un evento sismico viene valutato determinando la vulnerabilità degli edifici costruiti sul territorio, mediante un apposito indice di vulnerabilità che tiene conto della tipologia edilizia, della costruzione (cemento armato, muratura, acciao, ecc), dell età della costruzione e dello stato di manutenzione. L indice di vulnerabilità adottato in questo lavoro è un numero che può variare tra a A valori elevati corrispondono i migliori comportamenti degli edifici nei confronti del sisma.

19 II. Conoscere i Rischi

20 NUMERO DI EDIFICI INAGIBILI PER SEZIONE CENSUARIA A KMQ

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22 II. Conoscere i Rischi Gli scenari di danno

23 Gli scenari di danno II. Conoscere i Rischi la base dati può essere interrogata con un click!

24 La classificazione sismica II. Conoscere i Rischi In base alla frequenza ed alla intensità dei terremoti del passato e con analisi della pericolosità, tutto il territorio italiano è stato classificato in quattro Zone sismiche. Zona 1 - È la zona ritenuta più pericolosa e dove statisticamente possono verificarsi terremoti di forte intensità. Zona 2 - Nei Comuni inseriti in questa zona possono verificarsi terremoti di media forte intensità. Zona 3 - I Comuni inseriti in questa zona possono essere soggetti a terremoti di media- bassa intensità. Zona 4 - La zona considerata meno pericolosa. Tutti i comuni della Liguria sono classificati sismici con l approvazione della Deliberazione di GR n. 1308/2008 e successivamente modificata con DGR 1362/2010. I livelli di classificazione in Liguria sono 3, in ordine decrescente di importanza: 3S, 3 e 4.

25 La classificazione sismica Regio Decreto Legge 13 Marzo 1927, n. 431 II. Conoscere i Rischi Brugnato Calice al Cornoviglio Rocchetta di Vara Sarzana Zignago

26 La classificazione sismica D. M. LL.PP. 27 Luglio 1982 II. Conoscere i Rischi Badalucco Riva Ligure Carpasio San Lorenzo al Mare Castellaro San Remo Ceriana Santo Stefano al Cipressa Mare Civezza Taggia Costarainera Terzorio Dolcedo Vasia Imperia Montalto Ligure Ospedaletti Pietrabruna Pompeiana Prelà Arcola Bolano Brugnato Calice al Cornoviglio Castelnuovo Magra Ortonovo Rocchetta di Vara Santo Stefano di Magra Sarzana Vezzano Ligure Zignago

27 La classificazione sismica classificazione vigente II. Conoscere i Rischi

28 III. Come sapere se un edificio è a rischio Norme Tecniche per le Costruzioni Decreto 14/01/2008 del Ministero delle Infrastrutture (GU n.29 del 04/02/2008) L'allegato A di tali Norme prevede che, l'azione sismica di riferimento per la progettazione venga definita sulla base dei valori di pericolosità sismica. Pertanto con l'entrata in vigore del D.M. 14/01/2008 la stima della pericolosità sismica viene definita mediante un approccio "sito dipendente" e non più tramite un criterio "zona dipendente". Questo significa che, per il calcolo dell azione sismica, propedeutica alla fase di progettazione, si adottano valori di accelerazione relativi direttamente al sito in cui si trova l opera e non più desunti dalla zona sismica di appartenenza del comune.

29 Norme Tecniche per le Costruzioni II. Conoscere i Rischi Quindi, attualmente, la classificazione sismica del territorio è scollegata dalla determinazione dell azione sismica di progetto, mentre rimane il riferimento per la trattazione di problematiche tecnico-amministrative connesse il livello del controllo dei progetti. Classificazione sismica problematiche tecnico-amministrative Allegato A del D.M. 14 gennaio 2008 azione sismica di progetto vigilanza, controllo, deposito, ecc. parametri spettrali

30 III. Come sapere se un edificio è a rischio Cosa accade ad un edificio durante il terremoto Quando si verifica un terremoto, mentre il terreno si muove orizzontalmente e/o verticalmente, un edificio tende a rimanere fermo, spostandosi con un certo ritardo rispetto al terreno. Non appena l edificio inizia a muoversi, continuerà a farlo nella stessa direzione dello spostamento iniziale del terreno; ma allo stesso tempo il terreno si muoverà nella direzione opposta. Così l edificio oscillerà avanti e indietro seguendo il movimento del terreno. Durante un terremoto un edificio si può danneggiare in diversi modi con danni sia strutturali che non, ma entrambi possono essere pericolosi per gli occupanti dell edificio. Gli edifici subiscono danni diversi perché differiscono per materiale di costruzione (muratura di pietrame o di mattoni, cemento armato, legno, ferro, ecc.), realizzazione (buona o cattiva qualità dei materiali), numero di piani, tipo di terreno di fondazione (rigido, soffice, in pendio, ecc).

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35 III. Come sapere se un edificio è a rischio Conoscere la vulnerabilità di un edificio L'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3274 del 20 marzo 2003 all'articolo 2 comma 3, prevede l'obbligatorietà delle verifiche sismiche (Livello 1/2) su tutte le opere (edifici e infrastrutture), sia strategiche che rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. L obbligo di verifica riguarda tutte le opere, progettate secondo normative sismiche antecedenti al 1984 e di quelle situate in Comuni la cui attuale classificazione sismica risulti più severa rispetto a quella dell epoca di realizzazione. La Regione Liguria con DGR n.1384/2003 ha approvato l'elenco degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali e del programma temporale delle verifiche. In attesa dell adempimento il Dipartimento della Protezione Civile ha richiesto il censimento di tutte le opere (edifici e ponti) di interesse strategico e rilevanti - attraverso la compilazione digitale di schede di Livello 0 e la redazione di cronoprogrammi per il completamento delle attività di verifica qualora non già concluse.

36 III. Come sapere se un edificio è a rischio Conoscere la vulnerabilità di un edificio La verifica è obbligatoria mentre non lo è l intervento. Si richiama quanto previsto dal D.M. 14 gennaio 2008 riguardo alla valutazione della sicurezza effettuata nei casi ivi prescritti e cita il punto C8.3 della Circolare esplicativa n. 617 del 02/02/2009 riguardo alle decisioni in merito ai provvedimenti da assumere nei diversi casi di inadeguatezza di un opera. Il termine delle verifiche è prorogato al 31 marzo La Regione Liguria con delibera della Giunta n. 75/2005 e delibera di Giunta 738/2006 ha provveduto alla realizzazione di due programmi temporali di verifiche sismiche. I finanziamenti hanno riguardato edifici che ospitano le funzioni di emergenza di protezione civile, edifici scolastici e strutture ospedaliere. Tali programmi sono ad oggi ultimati.

37 Edifici di interesse strategico III. Come sapere se un edificio è a rischio Edifici destinati a sedi dell Amministrazioni Comunali(*) Edifici destinati a sedi dell Amministrazione Provinciale(*) Edifici destinati a sedi dell Amministrazione Regionale(*) Edifici destinati a sedi di Comunità Montane(*) Strutture individuate come sedi per la gestione dell emergenza (COM e COC) che non sono di competenza statale Centri funzionali di protezione civile Edifici ed opere individuate nei piani di emergenza o in altre disposizioni per la gestione dell emergenza Centrali operative 118 Ospedali e strutture sanitarie anche accreditate dotate di pronto soccorso o dipartimenti di emergenza, urgenza ed accettazione Presidi sanitari locali Sedi Aziende Unità Sanitarie Locali(*)

38 Edifici rilevanti in caso di collasso III. Come sapere se un edificio è a rischio Asili nido e scuole di ogni ordine e grado Strutture ricreative (cinema, teatri, discoteche) Strutture destinate ad attività culturali (musei, biblioteche, sale convegni, ecc.) Edifici aperti al culto non rientranti tra quelli di cui all allegato 1, elenco B, punto 1.3 del Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione civile, n 3685 del Stadi impianti sportivi Edifici e strutture aperte al pubblico destinate all erogazione di servizi (uffici pubblici e privati), o adibite al commercio (centri commerciali, ecc.) suscettibili di grande affollamento Strutture a carattere industriale, non di competenza statale di produzione e stoccaggio di prodotti insalubri o pericolosi

39 III. Come sapere se un edificio è a rischio Agibilità edifici post sisma Sopralluogo di agibilità e il giudizio di agibilità post sisma Il sopralluogo di agibilità è l ispezione di un edificio da parte di tecnici che debbono giudicare se i danni prodotti dal terremoto abbiano diminuito la sicurezza dell edificio stesso e la sua capacità di sostenere un terremoto simile a quello subìto. A seguito del sopralluogo viene emesso un giudizio che riguarda la possibilità di continuare ad utilizzare l edificio per le funzioni a cui era adibito (giudizio di agibilità). Chi può fare il sopralluogo di agibilità: Corpo dei VVFF (Verifiche preliminari) Tecnici verificatori (Verifica AeDES) In Liguria, a seguito di corsi di formazione, è stato istituito l'elenco regionale dei tecnici delle pubbliche amministrazioni per il rilevamento dei danni e valutazione dell'agibilità degli edifici in emergenza sismica, a disposizione della Regione Liguria e del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile per l'eventuale impiego in circostanze di emergenza sismica.

40 III. Come sapere se un edificio è a rischio Agibilità edifici post sisma Non è una verifica di idoneità statica, né comporta calcoli ed approfondimenti di alcun tipo, ma è una verifica a carattere speditivo formulata sulla base di indicatori di vulnerabilità e danneggiamento direttamente acquisibili sul posto e finalizzata a distinguere in tempi brevi condizioni di manifesta inagibilità, ovvero condizioni di palese ininfluenza dell evento sismico sullo stato dell immobile potendo sempre il rilevatore chiedere una successiva ispezione di maggiore dettaglio. La scheda ed il suo manuale derivano dall esperienza maturata in diversi terremoti a partire dal terremoto dell Umbria e Marche del Aggiornamenti sono stati effettuati dopo i terremoti del Pollino 1998 e del Molise 2002.

41 Come difendersi dal rischio sismico IV. Pianificare i comportamenti Poiché il terremoto è un evento naturale assolutamente non controllabile e imprevedibile nel futuro, l unico modo per ridurne il rischio è di pianificare delle contromisure per minimizzare gli effetti di eventi catastrofici. Tali attività possono essere raggruppate in due classi: la prima mira a pianificare delle tecniche di intervento per l ambiente che subirà l evento catastrofico, mentre la seconda mira ad aumentare l affidabilità sismica dell ambiente costruito, sia esistente che in previsione di realizzazione: Piani di emergenza sismica. Interventi di miglioramento strutturale edificio scolastico.

42 Il Piano di Emergenza sismica nelle scuole IV. Pianificare i comportamenti Il Piano di emergenza è contenuto nel documento di valutazione dei rischi ed è uno strumento operativo che deve essere predisposto in ogni scuola ad opera del Dirigente Scolastico. Attraverso questo documento si devono perseguire i seguenti obiettivi: - indicare le procedure da seguire per evitare l insorgere di panico durante un emergenza; - affrontare l emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la situazione in condizione di normalità; - pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all interno che all esterno dell edificio; - assicurare, se necessario, un evacuazione facile, rapida e sicura.

43 Il Piano di Emergenza sismica nelle scuole IV. Pianificare i comportamenti Contenuti minimi del Piano Norme di auto protezione da tenere durante il sisma. Scheda di verifica simica dell edificio, almeno di livello 0 (Utile per una rapida valutazione di successiva agibilità). Modalità di valutazione di massima sulla necessità dell'evacuazione immediata. Nel caso si proceda all evacuazione occorrono norme specifiche di evacuazione. Individuazione di apposite aree di attesa sicure. Insieme alle azioni da intraprendere immediatamente (valutare la necessità dell'evacuazione, interrompere l erogazione del gas e dell'energia elettrica ) Il piano deve essere diffuso e compreso dal personale docente, dagli alunni e dai genitori degli alunni, che devono sapere cosa faranno i loro figli a scuola in caso di emergenza e quali saranno i comportamenti tenuti dalla scuola.

44 Misure di auto protezione durante terremoto A Scuola V. Misure di Auto Protezione Cercare di mettersi al riparo sotto lo stipite di una porta o presso un muro portante. Non utilizzare scale o ascensori: potrebbero essere danneggiati. Dopo la scossa seguire gli insegnanti verso l'uscita. Cercare riparo sotto il banco più vicino: potrebbero cadere oggetti e distaccarsi parti d'intonaco. Non allontanarsi dall'aula: prima di uscire dall'edificio aspettare che sia terminata la scossa. Da INGV

45 Misure di auto protezione durante terremoto A Casa V. Misure di Auto Protezione Copriti il capo con qualcosa di morbido come un cuscino; cerca riparo sotto il letto o la scrivania. Stai lontano da finestre e specchi; non uscire dalla stanza e quindi dalla casa prima del termine della scossa. Da INGV Riparati vicino ad un muro portante o sotto lo stipite di una porta, rimanendo lontano da oggetti che possono cadere. Non abbandonare l edificio, esci in strada solo al termine della scossa prestando attenzione a solai e pavimenti pericolanti.

46 Misure di auto protezione durante terremoto All Aperto V. Misure di Auto Protezione Ferma l automobile durante la scossa di terremoto; allontanati da rocce che possono franare. Durante il terremoto tieniti il più possibile lontano dagli edifici e cerca di raggiungere spazi aperti. Non cercare di rientrare negli edifici; anche al termine della scossa rimani all aperto. Non sostare sopra e sotto i ponti e non uscire dall auto fino a quando non è terminata la scossa. Da INGV

47 Misure di auto protezione durante terremoto Dopo la scossa V. Misure di Auto Protezione IN CASA: togliere la corrente, chiudere il rubinetto del gas e dell'acqua. Spegnere comunque la caldaia e non accendere fornelli, stufe, candele, accendini: si potrebbero verificare fughe di gas. Evitare di usare il telefono per non intasare le linee: una radio portatile sarà sufficiente per ascoltare i notiziari. ALL'APERTO: evitare di sostare presso edifici pericolanti, in prossimità di fabbriche ed impianti industriali. Raggiungere spazi aperti evitando però le spiagge per il pericolo di onde anomale. Non avvicinarsi ad animali i quali potrebbero avere reazioni aggressive a causa dello spavento. Da INGV

48 Interventi miglioramento sismico Nell'ambito dei programmi d'intervento per la riduzione del rischio sismico, la Regione Liguria ha recepito le indicazioni ministeriali e realizzato interventi per il territorio. Le due Ordinanze ministeriali recepite riguardano i Piani d'intervento strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o demolizione e ricostruzione degli edifici di interesse strategico per finalità di protezione civile o rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso -Opcm n.3907/10, n. 4007/12, Ocdpc n. 52/ i Piani per l'adeguamento strutturale e antisismico e nuova costruzione di edifici scolastici pubblici - Opcm n.3728 del 29 dicembre 2008, Opcm 3927/2010, ecc. Ad oggi sono stati approvati due piani di interventi per edifici strategici: 4 edifici scolastici per un totale di Euro ,00. 8 edifici strategici per un totale di Euro ,86 I contributi per edifici strategici non possono essere destinati ad edifici o ad opere situati in Comuni nei quali l accelerazione massima al suolo ag di cui all allegato 2. sub 2 sia inferiore a 0.125g (v. allegato 7).

49 LINK Regione Liguria Settore Protezione Civile ed Emergenza Sala Operativa

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