linee guida per lo sviluppo di un modello di utilizzo del cippato forestale a fini energetici

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1 sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell associazionismo forestale developing the forest-wood-energy chain through the reinforcement of forest owners associations linee guida per lo sviluppo di un modello di utilizzo del cippato forestale a fini energetici guidelines for the development of a forest chips supply chain model Questo progetto è stato cofinanziato dall Unione Europea, Fondo F.E.A.O.G. sez. orientamento - Programma Leader Plus

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4 Questo progetto è stato cofinanziato dall Unione Europea, Fondo F.E.A.O.G. sez. orientamento - Programma Leader Plus Questa pubblicazione è il risultato delle azioni pilota realizzate dai GAL, partners del Progetto di Cooperazione Transnazionale, sviluppate sulla base di una metodologia di lavoro condivisa e concertata. Coordinamento del progetto: GAL Prealpi e Dolomiti: Pietro Gaio - Presidente Jacopo Da Val - Direttore Lucio Carrara Referenti per le azioni pilota dei GAL partners: GAL Prealpi e Dolomiti: Jacopo Da Val Matteo Aguanno - Comunità Montana Feltrina GAL Valle d Aosta: GAL Appennino Bolognese: Raggruppamento GAL Toscani Coordinamento Generale GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo: GAL Eurochianti: GAL Leader Siena: GAL Appennino Aretino: A.R.S.I.A: GAL Rural Conwy: Viviane Bellot - Direttore Pietro Giorgio - Sea Energia Spa e C.V.E. S.P.A. Elena Frezet - consulente Claudio Ravaglia - Direttore Daniele Gambetti - consulente Stefano Stranieri - Direttore Catia Consolati Stella Brandini Marco Flori Rita Molli Gianfranco Nocentini Sheila Potter - Manager Il CNR Ivalsa di San Michele all Adige (TN), diretto dal Prof. Ario Ceccotti e con il supporto del responsabile scientifico dr. for. Raffaele Spinelli, ha coordinato l attività di sintesi e l organizzazione delle linee guida, elaborate sulla base dei risultati di progetto.

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6 PRESENTAZIONE Questa pubblicazione è il risultato delle attività di studio, ricerca e sperimentazione condotte in collaborazione dagli otto Gruppi di Azione Locale, partners del progetto di cooperazione transnazionale Sviluppo della filiera Foresta Legno Energia realizzato con il contributo finanziario della Unione Europea, nell ambito del Programma Leader +. Con l approccio tipico della programmazione Leader +, il progetto è stato organizzato con la volontà condivisa di ricercare soluzioni di intervento per modelli di sviluppo sostenibile nei territori rurali per i quali è importante garantire il mantenimento di adeguati standard ambientali. Con tali indirizzi è stato organizzato il progetto che ha definito e realizzato un programma di azioni, correlate alle opportunità e modalità di utilizzo a scopi energetici delle biomasse forestali ed agricole, che potrà fornire un concreto riferimento per lo sviluppo di specifiche filiere. Le tematiche affrontate sono coerenti con gli indirizzi espressi dal Protocollo di Kyoto e della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) per il contenimento dell emissioni di CO2, oltre che per lo sviluppo dell utilizzo su larga scala delle energie da fonti rinnovabili come richiesto dall Unione Europea. Considerati i diversificati ambiti territoriali di riferimento entro i quali si sono concentrate diverse fasi di progetto, gli studi, le indagini e i dati acquisiti ed elaborati con le applicazioni sperimentali svolte potranno efficacemente incrementare, anche se a livello non esaustivo, il patrimonio di conoscenze legato ai settori di utilizzo energetico delle biomasse. Con l auspicio che gli elementi di sintesi raccolti in questa pubblicazione possano costituire una concreta base di riferimento per lo sviluppo di altre applicazioni e per approfondimenti tematici in territori simili, si coglie l occasione per rivolgere i più sentiti ringraziamenti ai partners del Progetto Transnazionale e a tutti coloro che a vario titolo si sono attivati per lo sviluppo delle iniziative proposte, garantendo la necessaria collaborazione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. GAL Prealpi e Dolomiti Pietro Gaio - Presidente Jacopo Da Val - Direttore Tecnico

7 INTRODUCTION This publication represents the result of studies, researches and trial tests made with the co-operation of the eight Local Action Groups partner of the transnational co-operation project Development of a forest-wood-energy chain, with the financial support of the European Union, Leader+ programme. Undertaken using the typical approach of Leader+ programme, the project has been organised with the shared objective of testing new intervention approaches for sustainable development in rural countries, and the importance of fostering and maintaining of adequate environmental standards. With those targets the project has been designed with a defined and realistic an action programme, connected with opportunities and modalities to use wood and agricultural biomasses for heating purposes, which can provide a concrete reference for the development of specialised chains. The project has dealt with thematics coherent to Kyoto Protocol guidelines and to the United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) for CO2 emission reduction, and for development of renewable energy on a large scale, as required by European Union directives. In consideration to the different partners countries in which the various project actions are situated, the studies, surveys undertaken and the data collected and processed pilot actions and applications will support the increase, even if not in an exhaustive way, knowledge inheritance connected to the biomass energy sector. We hope the elements collected in this publication could be a concrete reference for development of further actions and support the development of linked topics, and we would like to take the opportunity to sincerely thank all transnational project partners and to all who, in many ways, have been involved in the development of proposed initiatives, providing the needed participation for achieving planned results. Prealpi e Dolomiti LAG Pietro Gaio - President Jacopo Da Val - Technical Manager

8 sommario summary

9 Capitolo 1 La biomassa, i GAL e il progetto transnazionale 14 Chapter 1 Biomass, lags and the transnational project Le biomasse A perspective on biomass Riscaldamento collettivo e produzione di energia elettrica Collective heating and power generation Competitività Competitive conditions I Gruppi di Azione Locale The Local Action Groups Leader Plus Leader Plus Il Progetto Transnazionale The Transnational Project I GAL Partner Partner LAGs I ruoli dei partner Partner roles Le Linee-Guida The Guidelines 43 Capitolo 2 Disponibilità della biomassa, mercati e ruolo delle associazioni 44 Chapter 2 Biomass availability, markets and role of associations Offerta e domanda Supply and demand Disponibilità della materia prima Availability of raw material Disponibilità dei combustibili legnosi Availability of wood fuels La domanda di combustibile legnoso Demand for wood fuels 48

10 2. Opportunità 54 2.Opportunities Opportunità per il produttore di combustibile Opportunities for the fuel producer Opportunità per l utente del combustibile Opportunities for the fuel user 58 Capitolo 3 Il cippato forestale 68 Chapter 3 Forest chips La tecnica di cippatura Chipping technique Scelta della cippatrice Chipper selection Alimentazione della cippatrice Chipper feeding Scarico del cippato Chip discharge Produttività delle cippatrici Chipping productivity Organizzazione dei cantieri di cippatura Operational lay-out Quantità ricavabili Chip yield La qualità del cippato Chip quality Il contenuto di fibra Fiber content La pezzatura del cippato Particle size distribution Il tenore idrico Moisture content 93

11 3. Conservazione del cippato Chip storage L attività microbica Microbial activity Suscettibilità al deterioramento Sensitivity to decay Modalità di stoccaggio Storage strategies 100 Capitolo 4 La filiera di approvvigionamento 104 Chapter 4 The supply chain Introduzione Introduction Condizioni di studio e operazioni dal bosco alla caldaia Study Conditions and Stump-to-Plant Operations Linee guida e raccomandazioni Guidelines and Recommendations Pianificazione delle operazioni di raccolta Planning for harvest operations Forme in cui la biomassa può essere esboscata Forms in which biomass may be extracted Livelli di meccanizzazione Levels of mechanization Opzioni di allestimento della biomassa Biomass processing options Opzioni di trasporto Transport options Stagionatura e qualità del cippato Chip drying and chip quality issues Modelli di simulazione Simulation Models 135

12 Capitolo 5 Gli impianti di conversione di piccola e media taglia 138 Chapter 5 Small and medium-size conversion plants Riscaldare gli edifici pubblici con il legno Heating public buildings with wood Le caldaie a cippato Chip-fed boilers Le caldaie a griglia fissa Fixed-grate boilers Le caldaie a griglia mobile Moving-grate boilers Le tappe del percorso Steps in the process Motivare i decisori pubblici Motivating public managers Coinvolgere la comunità locale Involving local communities Requisiti per la realizzazione del progetto Project requirements L edificio Building Il progettista Designer La tecnologia Technology La valutazione finanziaria Financial aspects Manutenzione Maintenance Gestione Technical management Monitoraggio Monitoring Verificare la fattibilità del progetto Estimating project feasibility 158

13 Capitolo 6 Conclusioni 162 Chapter 6 Conclusions Disponibilità di biomassa Biomass availability Prezzi Prices Rivitalizzare la gestione forestale Reviving forest management Il mercato The market L associazionismo Owners associations Strategie di approvvigionamento Supply strategies Le tecniche di raccolta Harvesting techniques La qualità del cippato Chip quality Linee di sviluppo Pointers for future work 183 Coordinatori e redattori dei singoli capitoli: Cap 1 Raffaele Spinelli CNR/IVALSA, S. Michele all Adige (TN) Cap 2 Matthias Secknus FVA, Friburgo - Germania Cap 3 Raffaele Spinelli e Natascia Magagnotti CNR/IVALSA, S. Michele all Adige (TN) Cap 4 Bruce R. Hartsough Università della California, Davis - USA Cap 5 Valter Francescato, Eliseo Antonini, Lapo Casini AIEL, Legnaro (PD) e Gianfranco Nocentini ARSIA Toscana, Firenze Cap 6 Raffaele Spinelli CNR/IVALSA, S. Michele all Adige (TN)

14 1 la biomassa, i gal e il progetto transnazionale biomass, lags and the transnational project

15 rinnovabile è un settore in piena espansione, e questo è ormai un dato di fatto. Certo, si può discutere sulla razionalità L energia di talune applicazioni o sul modo in cui viene ripartito il valore aggiunto tra le varie imprese coinvolte nel processo produttivo, ma queste discussioni riguardano qualsiasi tipo di attività imprenditoriale, e non solo quelle legate all energia. La rapidissima diffusione delle centrali termiche ed elettriche dimostra che la produzione di energia rinnovabile è conveniente, e tra i vari settori del rinnovabile, quello delle biomasse sembra avere il maggior potenziale di espansione, e potrebbe crescere di più e più velocemente di tutti gli altri. Ancora più importante è il fatto che la biomassa cresce nei campi e nelle foreste, e quindi il settore delle biomasse energetiche potrebbe risollevare un mondo agricolo in crisi. In molti paesi Europei, agricoltura e forestazione non sono più competitive sui mercati globali, e questo ormai da parecchi anni. La loro sopravvivenza dipende in gran parte dal sostegno pubblico, che continua a diminuire: a livello politico infatti c è un forte intereresse ad aumentare la competitività dell agricoltura e della selvicoltura Europea, ma tutti gli sforzi sono resi difficili dall ingresso sui mercati mondiali di Paesi capaci di produrre gli stessi beni a costi sempre minori. D altra parte questo è vero per molti settori produttivi, altrimenti non compreremmo tessuti Cinesi e automobili Coreane. Sui mercati mondiali c è un solo prodotto il cui prezzo aumenta più velocemente di quanto vorremmo: il petrolio. Da qui l interesse a produrre un surrogato la biomassa il cui valore dovrebbe necessariamente essere legato al prezzo crescente del prodotto sostituito. E qui i numeri sono spettacolari. La biomassa non potrà mai sostituire completamente il petrolio, ma potrebbe giocare un ruolo importante in una strategia mirata a rimpiazzarlo: questo però dipende dalla capacità di mobilizzarne quantitativi molto elevati, sfruttando una quota significativa delle potenzialità disponibili. In tale frangente, il mondo agricolo è il primo e più importante interlocutore, perché controlla la terra, fonte prima delle biomasse. Le aziende agricole e forestali posseggono le chiavi per aprire i depositi della biomassa, ma non le hanno ancora usa- Renewable energy pays, and that is a fact. One may argue about the rationality of some approaches or on the equitable distribution of the added value among all actors, but such discussions concern any field of human activity. Mushrooming plants demonstrate that renewable energy generation is a good business, and today good business opportunities are quite scarce. Biomass energy presents a large potential for expansion and may grow faster and further than any other related sector. What s more, biomass is produced in forests and fields, and appeals to a rural world that has few other opportunities. In many European countries, forestry and agriculture are no longer competitive on the world market, and they have not been for many years. They have survived on subsidies, whose availability has kept shrinking over time. There is a will to make European forestry and agriculture more competitive on the global market, but that is made difficult by the falling production prices of most agricultural stocks: this is true also for the manufacturing sectors, or Europeans would not be buying Asian textiles and cars. On the world market there is just one product whose price keeps climbing faster than we want: that is oil. Hence the interest in trying to produce a surrogate - biomass - whose value is necessary linked to the growing price of the stock it replaces. Here the numbers are spectacular: biomass will never entirely replace oil, yet it may play an important role in a concerted strategy aiming at its substitution. That depends on the capacity of mobilizing very large amounts of raw material, exploiting a significant proportion of the quantities potentially available. The rural world is in the front line, because it controls the land, which is the ultimate 15

16 te. Esse hanno prima bisogno di capire l importanza di questa opportunità, e poi di imparare a sfruttarla correttamente: solo in questo modo l Europa potrà generare un offerta di biomassa competitiva e sostenibile. 1. Le biomasse Esistono diversi modi per trasformare la biomassa in energia, e questi offrono prodotti diversi. Dalla biomassa si possono ottenere calore, elettricità e combustibile liquido per autotrazione, attraverso i processi della combusione, gasificazione, pirolisi e fermentazione. È oltre le finalità di questo manuale descrivere questi processi o anche fornire una lista completa: qui basta dire che la biomassa è una materia prima molto versatile, che offre una vasta gamma di opportunità produttive. Questo manuale tuttavia si concentra sulle biomasse legnose di origine forestale: infatti gli otto GAL partners del Progetto operano in territori prevalentemente boscati e per questo hanno condiviso l opportunità di legare le azioni pilota allo sviluppo di tale settore. Il legno è una materia prima molto versatile, e per questo motivo è stato impiegato in una varietà di usi sin dai tempi più antichi. Prima del petrolio cioè meno di un secolo fa il legno era la principale fonte di energia termica in tutto il mondo, e oggi lo è ancora nei paesi in via di sviluppo e anche in molte aree rurali di quelli già industrializzati. Il consumo di legna da ardere in un paese moderno come l Italia è stimato a oltre 14 milioni di tonnellate annue, la maggior parte bruciate in stufe di tipo tradizionale. Purtroppo queste stufe hanno un potenziale di espansione molto limitato, a causa della bassa efficienza, della scarsa versatilità e in generale del livello di manutenzione troppo oneroso, e quindi incompatibile con lo stile di vita moderno. Inoltre, è inutile andare a disturbare un settore che sebbene datato funziona e genera profitti per le aziende agricole e forestali. Pertanto, un ulteriore sviluppo nell impiego delle biomasse legnose dovrebbe essere indirizzato verso quelle tipologie di materia prima attualmente inutilizzate, che in genere sono prive di valore 16 source of biomass. Foresters and farmers have the keys to the large biomass stores of Europe, but they are not using them yet. They need to become aware of this opportunity and to learn how to exploit it correctly: only in this way they will be able to generate an offer of biomass that is competitive and sustainable. 1. A perspective on biomass The road from biomass to energy can follow many different paths and lead to different outcomes. From biomass one can produce heating energy, electric energy and kinetic energy, and that through a number of processes, including combustion, gasification, pyrolis and fermentation. It is outside the scope of this handbook to describe such processes, or even drawing a complete list. Suffices to say that biomass is a versatile raw material, offering a wide range of processing opportunities. However, it is important to specify that this handbook - like any other products - bears the mark of its producers, in fact the eight LAG partners operate in intensively forested areas, and so they have agreed the opportunity their pilot actions for the development of that sector. Wood biomass is also a quite versatile raw material, and for this reason it has been used since time immemorial. In fact, before the massive advent of fossil fuels less than a century ago, wood was the main source of heating for humankind all over the world. It still is in most developing countries, and in the rural areas of developed countries as well. The firewood consumption of a modern industrial country like Italy is estimated to over 14 million of tons per year, most of them burned in traditional manually-fed stoves. However, traditional boilers have little potential for

17 commerciale e quindi possono essere sfruttate senza arrecare grande disturbo ad eventuali altre utenze, soprattutto locali. Per definizione, questo materiale non è adatto alla produzione di legna da ardere, ma potrebbe essere trasformato in un altro combustibile legnoso: il cippato. 1.1 Riscaldamento collettivo e produzione di energia elettrica Oggi, la trasformazione del cippato in energia segue due vie principali: combustione e gassificazione. Quest ultima è ancora ad uno stadio semi-sperimentale, e quindi la procedura di trasformazione di gran lunga più usata a livello commerciale resta la combustione, che è impiegata per produrre sia calore che energia elettrica, spesso in combinazione. Esistono differenze sostanziali tra la produzione di calore e quella di elettricità. In primo luogo i prezzi, che sono molto differenti: in alcuni Paesi le tariffe applicate all energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili sono talmente favorevoli da causare una corsa verso la costruzione di centrali elettriche, spesso totalmente slegata da considerazioni circa le disponibilità locali di biomassa o l efficienza del ciclo di trasformazione. L Italia è uno di questi Paesi, e attualmente ospita 32 centrali per una potenza totale di circa 400 MWe. Sebbene le nuove tecnologie di gasificazione sembrerebbero capaci di consentire la produzione di energia elettrica anche in impianti relativamente piccoli, la maggior parte delle centrali costruite di recente impiega turbine a vapore, che non possono funzionare efficacemente se non hanno una taglia abbastanza elevata. La filosofia produttiva quindi prevede un approccio centralizzato e industriale, a cui corrisponde un notevole sforzo logistico per consentire un approvvigionamento regolare e sostenuto. L altro approccio è quello invece di distribuire la produzione di energia su tutto il territorio, attraverso una rete di piccoli impianti, che possono interfacciarsi più facilmente con il mondo rurale. Fino all arrivo delle nuove tecnologie di gasificazione, la produzione di calore è rimasta l unica opzione, concretizzata attraverso lo sviluppo degli impianti di riscaldamento collettivo al servizio di vari insediamenti abitativi. Oggi in Italia ne esistono ormai further expansion, due to their lower efficiency, their limited versatility and in general to an excessive level of maintenance that is not compatible with modern lifestyle. Besides, there is no need to encroach upon an activity that - although somewhat outdated - is still working and generating profits to farmers and foresters. The further development of wood biomass should rather be pushed towards feedstocks that currently have little use and value, and could be captured without causing much disturbance to competitive users - especially if local. By definition, such feedstocks are not suitable for the production of firewood, and they could be converted in another type of wood fuel: wood chips. 1.1 Collective heating and power generation The actual conversion of wood chips into energy follows two main paths: combustion and gasification - the latter being still somewhat experimental. That leaves us with combustion, which can be resorted to for producing heat, power or a mix of both. The difference between heat and power generation is substantial. For one, tariffs are quite different, and in some countries very generous subsidies have been released for power generation, which in turn have caused a strong drive towards biomass power plants, regardless of biomass availability and conversion efficiency. Italy is indeed one of these countries, and she currently hosts 32 plants for a total power output of about 400 MWe. Although newly designed gasification units might be capable of producing electric energy with a rather small power investment, most commercial facilities built in recent years resort to the older steam turbine technology 17

18 18 oltre 50, per una potenza totale di circa 200 MWt. E qui arriva la prima distinzione, perché una centrale da un Megawatt termico (MWt) non richiede la stessa quantità di combustibile necessaria ad un ipotetica centrale da un Megawatt elettrico (MWe). In questo caso infatti bisogna tenere conto dell efficienza di trasformazione del calore in elettricità, in genere nell ordine del 35 %, e del fatto che le centrali elettriche sono progettate per funzionare tutto l anno a pieno carico, mentre gli impianti di riscaldamento funzionano a pieno carico solo nella stagione invernale. Da qui una richiesta di combustibile molto diversa, che può essere stimata nell ordine delle tonnellate di legname tal quale per Megawatt termico, e di circa tonnellate tal quale per Megawatt elettrico con un rapporto di quasi 1:10. A questo si aggiunge la taglia rilevante delle centrali elettriche, che in genere supera i 10 MW e che rende questi impianti particolarmente onerosi in termini di approvvigionamento. La tabella 1 fornisce una lista delle centrali elettriche e degli impianti di riscaldamento collettivo presenti oggi nell Italia La montagna alpina è ricca di boschi ormai inutilizzati /The Alpine forests are a largely unexploited resource Centro-Settentrionale. La centrale elettrica media consuma annualmente circa tonnellate di legno fresco, contro le dell impianto di riscaldamento collettivo, e da questo derivano due conseguenze importanti: 1. Le centrali elettriche possono determinare una forte pressione sul territorio, e il loro approvvigionamento con biomassa di origine locale richiede una buona organizzazione, e l applicazione di tecniche specialistiche nella produzione, raccolta e trasporto del legname. D altra parte, la forte domanda generata da una sola di queste centrali può cambiare radicalmente il mercato locale del legno, stimolando una significativa ripresa nell attività delle aziende agricole e delle ditte boschive. 2. È molto più semplice organizzare l approvvigionamento di un impianto di riscaldamento collettivo, perché le quantità in gioco sono ancora relativamente modeste. Per questo stesso motivo però un solo impianto di riscaldamento collettivo non basta a rivitalizzare in modo significativo il mercato del legno, ed è necesand require a rather large power investment to be run efficiently. This is a centralized approach, developed in an industrial background and requiring a considerable logistic effort on the supply side. The other approach is that of spreading energy generation over the whole landscape, through a network of small plants that can be linked more easily to the rural world. Until the arrival of efficient small-scale gasification technologies, heat generation remained the only option, and therefore this approach has materialized in the development of collective heating plants, catering for small to medium size settlements. Italy has

19 Regione/ Region Riscaldamenti collettivi/ Collective heating plants n MWt t/anno/ t/year Centrali elettriche/ Power stations n MWe Valle d Aosta t/anno/ t/year Piemonte Lombardia Veneto Trento Bolzano Friuli V.G. 1 0, Emilia-Romagna Toscana Total Tabella 1 - Riscaldamenti collettivi e centrali elettriche nell Italia Centro- Settentrionale (2007)/Table 1 - Collective heating plants and power stations in Northern Italy (2007) sario costruirne diversi se si vogliono ottenere ricadute economiche importanti sull economia locale. D altra parte, la produzione di calore e quella di elettricità non sono in conflitto. Le centrali elettriche producono molto calore, che potrebbe essere impiegato per riscaldare gli insediamenti circostanti, fornendo al contempo un reddito that too, hosting over 50 collective heating plants for a total power output of 200 MWt. And here comes the first catch, because a Megawatt thermal (MWt) does not require the same amount of fuel needed to obtain a Megawatt electric (MWe), the latter being but a fraction of the total thermal output and depending on the heat-to-power conversion efficiency, commonly in the range of 35 %. Besides, power plants are meant to be run all year at full load, whereas heating stations are run full load during the cold season only. Hence a very different annual fuel demand, which can be estimated at fresh tonnes of fuel per Megawatt for heating plants, and about fresh tonnes of fuel per Megawatt in power stations - a ratio of almost 1:10. That combines with a much larger plant size in making power plants quite demanding in terms of fuel. Table 1 provides a list of the power stations and the collective heating plants in Northern Italy. The average power station requires an annual supply of fresh tonnes of wood, whereas the average heating plant can work on less than fresh tonnes per year. This has two main and important consequences: 1. A power station is quite demanding on the così come quella dell Appennino/ as are the forests of the Apennine. territory, and feeding it with locally-produced fuel requires a good organization, and the application of specific know-how in the fields of harvesting, transport and logistics. On the other hand, the large demand generated by just one such plant can radically change the market for wood fuels, hopefully stimulating significant activity among local harvesting firms. 2. It is much easier to organize the fuel supply chain for a collective heating plant, since the quantities to be handled are relatively small. For this very reason, the small demand generated by a single heating plant is not enough 19

20 Per secoli il legno è stato il combustibile tradizionale del mondo rurale For centuries, wood has been the main energy source of rural communities addizionale all impresa che riuscisse a venderlo. È perfettamente possibile produrre sia calore che elettricità con uno stesso impianto, e magari anche approvvigionarlo con una quota importante di cippato prodotto localmente. Questo però richiede una pianificazione attenta, in grado di localizzare l impianto in prossimità delle utenze e delle fonti locali di combustibile, di dimensionarlo adeguatamente e di organizzare una filiera di approvvigionamento efficiente ed affidabile. 1.2 Competitività Ed eccoci alla seconda distinzione: la competitività. Oggi è possibile ottenere grandi quantità di legname attraverso i canali dell importazione e del recupero, e in molti casi questo legname è uno scarto o un prodotto collaterale di poco valore, che può essere acquisito a prezzi molto modesti: il trasporto rappresenta dunque il costo maggiore, che varia in funzione della distanza da coprire e delle infrastrutture disponibili. I produttori primari localizzati presso un impianto invece hanno il problema opposto: un costo di 20 to substantially change the wood fuel market, and it may be necessary to build an integrated network of plants if a significant change in the wood market must be achieved. In fact, heating and power generation are not in conflict. Power stations do produce a lot of heat, which could be used for heating the surrounding settlements and yield an additional profit to the utility able to sell it. However, such heat is only a co-product, meaningfully called waste heat. If the potential heat user is not near enough and/or the tariff for renewable power is generous enough, then the utility can afford to actually waste the waste heat. That is what has happened in many cases, and it is not due to any technical or organisational flaws, but rather to distortions in the tariff policies. It is perfectly possible to generate both heat and power, and even to supply a combined heat and power (CHP) plant with a majority of chips locally sourced. Of course that requires careful planning to locate the plant near the actual source of wood chips, to dimension it according to fuel availability and to organize an efficient supply chain. 1.2 Competitive conditions And here comes the second catch: competitive conditions. Large quantities of wood can be imported from abroad, collected at woodprocessing factories or salvaged from waste disposal operations. In most instances, this wood is a waste or a co-product and can be obtained for a small price: transporting it to the plant is the main cost item, which can be high or low, depending on distances and infrastructure. Primary wood producers near a biomass plant - either electric or thermal - face the opposite situation: their transportation cost is relatively small, but their collection cost is much higher. To be competitive they need to learn how to reduce the collec-

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