Gli interventi per la prevenzione del rischio sismico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli interventi per la prevenzione del rischio sismico"

Transcript

1 Gli interventi per la prevenzione del rischio sismico Una guida completa all'attivazione dei contributi previsti dalla L. 77/2009, dopo che l'ordinanza 4007/2012 ha attivato anche l'annualità 2011 ed individuato gli interventi, gli obiettivi, le modalità e le procedure. Indagini di microzonazione sismica; interventi di rafforzamento locale, miglioramento sismico, demolizione e ricostruzione; entità e ripartizione dei contributi. A cura di Piero de Paolis L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 29/02/2012, n. 4007, ha disciplinato i contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico stanziati dall art. 11 del D.L. 39/2009, con riferimento all annualità Si rammenta invece che la regolamentazione riferita all annualità 2010 è contenuta nella precedente Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 13/11/2010, n. 3907, che peraltro ricalca in maniera piuttosto fedele le regole per il Sempre con riferimento all annualità 2010 si è poi provveduto al riparto delle risorse con il D.P.C.M. 10/10/2010 ed a meglio specificare alcune modalità di utilizzo dei fondi con il D.P.C.M. 21/01/2011. Questo contributo intende essere una guida pratica agli interventi che possono essere oggetto di contributo, le condizioni generali di ammissibilità, l entità e la ripartizione dei finanziamenti. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il citato art. 11 del D.L. 39/2009 ha istituito un Fondo per la prevenzione del rischio sismico, autorizzando a tal fine nel periodo la spesa complessiva di 965 mln di Euro, attivabili in base alla seguente articolazione temporale: , , , , , Totale 965 L intervento si inquadra nell ambito delle disposizioni introdotte dalla 20/03/2003, n. 3274, la quale al comma 3 dell art. 2 ha previsto l obbligo di verifica sia degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, sia degli edifici ed opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso, con priorità per edifici ed opere situate nelle zone sismiche 1 e 2. L art. 2, comma 4, della medesima Ordinanza ha inoltre demandato l individuazione, per quanto di competenza statale, delle tipologie di edifici ed opere aventi le caratteristiche sopra descritte nonché la stesura delle indicazioni per le relative verifiche tecniche da realizzare, ad un provvedimento del Dipar- Bollettino di Legislazione Tecnica 4/

2 timento della Protezione Civile, emanato con il successivo D.P.C.M. 21/10/2003, n L individuazione degli edifici e delle opere di competenza regionale interessati dalle verifiche sismiche è stata invece effettuata con Delibere emanate da ciascuna Regione. Infine l art. 13 della 19/01/2010, n ha istituito una apposita Commissione allo scopo di definire gli obiettivi ed i criteri per l individuazione degli interventi per la prevenzione del rischio sismico. I criteri qualificanti emersi all esito del lavoro della suddetta Commissione, la quale ha in primo luogo stabilito la possibilità di finanziare interventi sia su edifici privati che su strutture ed infrastrutture pubbliche, sono riportati nell Allegato 1 all Ordinanza 4007/2012. CONDIZIONI GENERALI PER L AMMISSIONE AL FINANZIAMENTO Gli interventi ammessi al finanziamento a valere sulle somme disponibili per il 2011, elencati dal comma 1 dell art. 2 dell Ordinanza 3907/2010 in commento, sono destinati unicamente ad edifici ed opere situati in Comuni nei quali l accelerazione massima al suolo «ag» di cui all Allegato 2, sub 2, sia superiore a 0,125g. Possono peraltro essere finanziati anche edifici ed opere di interesse strategico in Comuni che non ricadono in tale categoria, a condizione che l amplificazione sismica nel sito dell opera, dimostrata attraverso studi della risposta sismica locale effettuati ai sensi del D.M. 14/01/2008 e relativa Circolare 617/2009, determini un valore massimo di accelerazione a terra di progetto maggiore di 0,125g. Nell allegato 7 sono riportati i valori di «ag», la data della prima classificazione sismica ed i periodi di non classificazione sismica dei Comuni con «ag» non inferiore a 0,125g. Ripartizione dei contributi tra le Regioni AI sensi dell art. 3 il contributo viene ripartito fra le Regioni secondo i criteri determinati dall Allegato 2 alla Ordinanza 4007/2012 in commento, il quale definisce le modalità per la ripartizione delle risorse, secondo criteri che privilegiano il maggiore rischio sismico delle strutture esposte, con l obiettivo di ridurre la pericolosità in termini di vite umane. È invece acquisita al bilancio dello Stato la quota di contributo stabilita per le Province autonome di Trento e Bolzano. Ai sensi dell art. 15 i contributi possono essere revocati qualora non impegnati dalle Regioni entro 12 mesi dalla relativa attribuzione. L Allegato definisce in particolare la procedura finalizzata al calcolo di un Indice del rischio sismico annuo atteso per ciascun Comune, che determinerà a sua volta la graduatoria e la conseguente ripartizione delle risorse disponibili tra le Regioni, sulla base del prodotto del valore dell indice medio normalizzato e l entità del contributo complessivo disponibile. Successivamente le Regioni predispongono i programmi per la realizzazione degli interventi, in collaborazione con i Comuni i quali a loro volta trasmettono una proposta di priorità riferita agli edifici ricadenti nel proprio territorio. Sono considerati inoltre elementi di priorità, con riferimento agli interventi su strutture o infrastrutture pubbliche e su edifici privati, la posizione dell edificio in prospicienza di una via di fuga prevista nei piani di emergenza provinciali o comunali, nonché l appartenenza o comunque l interferenza con la via di fuga stessa. AI sensi dell art. 4, comma 2, è ritenuto prospiciente l edificio la cui facciata sulla via di fuga abbia altezza superiore al doppio della distanza della facciata stessa dal ciglio opposto della via di fuga. Sono di seguito elencate ed illustrate le diverse linee di intervento ammesse al finanziamento. INDAGINI DI MICROZONAZIONE SISMICA La lettera a) dell art. 2, comma 1, prevede «Indagini di microzonazione sismica», vale a dire la valutazione della pericolosità sismica locale attraverso l individuazione di zone del territorio caratterizzate da comportamento sismico omogeneo. In sostanza la MS individua e caratterizza le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale del moto sismico e le zone suscettibili di instabilità. Per le suddette indagini, il documento tecnico di riferimento è costituito dagli «Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica», approvati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 13/11/2008 e disponibili sul nostro sito Internet. In funzione dei diversi contesti e dei diversi obiettivi, secondo quanto si legge del documento tecnico 334 Bollettino di Legislazione Tecnica 4/2012

3 sopra citato, gli studi di MS possono essere effettuati a vari livelli di approfondimento, con complessità ed impegno crescenti, passando dal livello 1 fino al livello 3. Il finanziamento previsto per questa linea di interventi dal provvedimento in esame è destinato allo svolgimento di studi di microzonazione sismica almeno di Livello 1, definito come un livello propedeutico ai veri e propri studi di MS, in quanto consiste in una raccolta di dati preesistenti, elaborati per suddividere il territorio in microzone qualitativamente omogenee rispetto alle fenomenologie descritte al punto 1.5 degli Indirizzi tecnici. Il supporto ed il monitoraggio su scala nazionale gli studi di microzonazione sismica è effettuato dalla apposita Commissione Tecnica, operante a titolo gratuito presso il Dipartimento della Protezione Civile, costituita e composta ai sensi del comma 7 dell art. 5 della precedente Ordinanza 3907/2010. Si rammenta che in conseguenza dell istituzione della suddetta Commissione ha cessato la propria attività la Commissione già istituita dall art. 1, comma 13, della citata 3843/2010. Entità e ripartizione dei contributi Ai sensi dell art. 16, per l annualità 2011 il contributo destinato ad indagini di microzonazione sismica ammonta a 10 mln di Euro, che saranno gestiti dalle Regioni. I contributi sono dunque concessi alle Regioni ed agli Enti locali, previo cofinanziamento della relativa spesa da parte dei suddetti enti in misura non inferiore al 40%, sulla base della individuazione, che dovrà avvenire a cura delle medesime Regioni con proprio provvedimento, sentiti gli Enti locali, dei territori nei quali è prioritaria la realizzazione dei suddetti studi. Il provvedimento definisce anche le condizioni minime per lo svolgimento degli studi, avuto riguardo alla predisposizione ed all attuazione degli strumenti urbanistici, individuando le modalità per il recepimento all interno degli stessi degli studi effettuati. Sono escluse dagli studi di microzonazione sismica le zone che incidono su Aree Naturali Protette, Siti di Importanza Comunitaria, Zone di Protezione Speciale ed Aree adibite a verde pubblico di grandi dimensioni che rispondano ai requisiti elencati ai commi 4 e 5 dell art. 5 dell Ordinanza in commento. L art. 7 riporta una tabella contenente l entità dei contributi, non comprendenti il cofinanziamento da parte degli enti locali, per lo svolgimento degli interventi di microzonazione sismica, previsti in misura crescente in funzione della popolazione residente, da un minimo di Euro per i comuni con meno di abitanti ad un massimo di Euro per quelli con oltre abitanti. L entità dei contributi riportati nella Tabella dell art. 7 è raddoppiata per lo svolgimento di studi di microzonazione sismica di livello 3, in presenza delle condizioni elencate al comma 2 del medesimo art. 7. INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE, MIGLIORAMENTO SISMICO, DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE Gli interventi in questione possono essere eseguiti sia su edifici strategici (art. 2, comma 1, lettera b), dell Ordinanza 4007/2012) ed opere infrastrutturali che su edifici privati (art. 2, comma 1, lettera c), dell Ordinanza 4007/2012), e sono definiti e regolamentati dagli articoli 9 e 11 della medesima Ordinanza. Ai sensi del comma 1 dell art. 11 non possono essere concessi contributi per interventi delle tipologie in questione su: edifici ricadenti in aree a rischio idrogeologico in zona R4; edifici ridotti allo stato di rudere o abbandonati; edifici realizzati o adeguati dopo il 1984, a meno che la classificazione sismica non sia stata successivamente variata in senso sfavorevole. Definizione degli interventi Gli interventi di rafforzamento locale, per i quali non è prevista la verifica globale della struttura, sono finalizzati a ridurre o eliminare comportamenti di singoli elementi o parti strutturali che possano dare luogo a condizioni di fragilità o innescare collassi locali. Per i suddetti interventi, tra i quali rientrano quelli elencati al comma 2 dell art. 9, occorre assicurare che il comportamento strutturale della parte interessata non venga variato in maniera significativa all esito dell intervento, ed inoltre che l edificio non presenti carenze strutturali gravi, tali da precludere il conseguimento, tramite l intervento di rafforzamento locale, di un effettivo beneficio alla struttura nel suo complesso. La verifica dell as- Bollettino di Legislazione Tecnica 4/

4 senza delle suddette carenze strutturali gravi, che giustifica dunque il ricorso ad interventi di rafforzamento locale, prevede il rispetto di tutte le condizioni elencate dall Allegato 5 all Ordinanza 4007 in commento. Gli interventi di miglioramento sismico, per i quali è prevista la valutazione prima e dopo l intervento, devono consentire di raggiungere un valore minimo del rapporto tra capacità e domanda pari al 60%, ed in ogni caso un aumento della capacità non inferiore al 20% di quella corrispondente all adeguamento sismico. Gli interventi di demolizione e ricostruzione devono restituire edifici conformi alle norme tecniche, e con gli stessi parametri edilizi dell edificio preesistente. Sono peraltro fatti salvi i casi in cui la normativa vigente ammette interventi di sostituzione edilizia in deroga a quanto sopra riportato, come ad esempio accade in molte leggi regionali sul Piano Casa. Interventi su edifici strategici e su opere infrastrutturali Gli interventi di rafforzamento locale, miglioramento sismico e demolizione e ricostruzione possono essere eseguiti, ai sensi della lettera b) dell art. 2, comma 1, su edifici ed opere di cui all art. 2, comma 3 della 3274/2003. Si tratta dunque di edifici di interesse strategico, opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, nonché edifici ed opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso, con esclusione degli edifici scolastici, per i quali sono disponibili altri contributi pubblici, ad eccezione di quelli che nei piani di emergenza di protezione civile ospitano funzioni strategiche. Per questi interventi il costo convenzionale di intervento, che comprende i costi delle finiture e degli impianti strettamente connessi all esecuzione delle opere infrastrutturali, è definito dall art. 8 e riportato nella tabella che segue. Tipologia di intervento Importo per mc lordo di edificio Importo per mq lordo di impalcato di ponte Rafforzamento locale 100 Euro 300 Euro Miglioramento sismico 150 Euro 450 Euro Demolizione e ricostruzione 200 Euro 600 Euro Interventi su edifici privati La lettera c) dell art. 2, comma 1, prevede interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico, o di demolizione e ricostruzione, di edifici privati di cui al comma 4 dell art. 2, il quale a sua volta esclude gli edifici di cui all art. 51 del D.P.R. 380/2001 (immobili eseguiti abusivamente in zone alluvionali ed immobili edificati in zone sismiche senza i prescritti criteri di sicurezza e senza che sia intervenuta sanatoria). Per una più puntuale definizione di «edificio» ai fini della fruizione dei contributi, si faccia riferimento a quanto riportato nell Allegato 6. Di estrema rilevanza a tale proposito il ruolo del progettista, che dovrà valutare, in caso di edifici non isolati ma facenti parte di aggregati strutturali più ampi, il livello di reciproca interazione, definendo in base a questo l unità minima di intervento che ragionevolmente può rappresentare il comportamento strutturale. Entità e ripartizione dei contributi Ai sensi dell art. 16, per l annualità 2010 il contributo destinato ad interventi di rafforzamento locale, miglioramento sismico, demolizione e ricostruzione ammonta a 130 mln di Euro complessivi, comprendenti quindi sia gli interventi a beneficio di edifici privati che quelli su edifici di interesse strategico. Interventi su edifici strategici e su opere infrastrutturali Quanto agli interventi su edifici strategici e su opere infrastrutturali, la selezione è affidata alle Regioni sulla base dei programmi di cui all art. 3, comma 3, e degli esiti delle verifiche tecniche eseguite ai sensi dell Ordinanza 3274/2003. Le Regioni sono altresì chiamate a coordinarsi in modo da garantire omogeneità nei criteri di selezione degli interventi e nelle verifiche tecniche eseguite. 336 Bollettino di Legislazione Tecnica 4/2012

5 Il contributo è stabilito in misura pari ad una quota del costo convenzionale di intervento di cui sopra, espresso in termini di rapporto tra capacità e domanda secondo il criterio riportato dall art. 10. Interventi su edifici privati Quanto agli interventi su edifici privati, il contributo viene ripartito fra le Regioni secondo i criteri determinati dall Allegato 2 alla Ordinanza 4007/2012 in commento, al quale si è già fatto riferimento. Secondo quanto disposto dal comma 5 dell art. 2, per il 2011 le Regioni possono attivare le risorse per interventi su edifici privati, con le modalità sopra descritte, entro un minimo del 20% ed un massimo del 40% del finanziamento complessivo loro assegnato. Le Regioni che usufruiscono di un finanziamento inferiore a 2 mln di Euro hanno facoltà di non attivare i contributi per gli interventi su edifici privati. Le Regioni a loro volta dovranno definire i criteri per attivare le risorse nei singoli Comuni, i quali, nei limiti delle risorse loro assegnate, predisporranno i bandi, per consentire ai cittadini che intendano aderire all iniziativa di presentare la richiesta di incentivo secondo la modulistica riportata nell Allegato 4. Le richieste di contributo sono registrate dai Comuni e trasmesse alle Regioni, che provvedono ad inserirle in apposite graduatorie di priorità, tenendo conto degli elementi e dei criteri riportati nell Allegato 3. Successivamente i soggetti collocati utilmente nella graduatoria dovranno presentare un progetto di intervento a firma di un professionista abilitato ed iscritto all Albo, entro le seguenti scadenze: 90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria per gli interventi di rafforzamento locale; 180 giorni dalla pubblicazione della graduatoria per gli interventi di miglioramento sismico e di demolizione e ricostruzione. Il progetto sarà poi sottoposto allo sportello unico per il rilascio del permesso di costruire, con applicazione delle procedure di vigilanza e di controllo previste dal D.P.R. 380/2001 e dalle norme regionali conseguentemente emanate. In ogni caso la misura massima per singolo edificio del contributo, che deve essere destinato unicamente ad interventi sulle parti strutturali, è quella riportata nella tabella che segue. Tipologia di intervento Importo per mq di superficie lorda coperta Max per le abitazioni Max per altri immobili Rafforzamento locale 100 Euro Euro Euro Miglioramento sismico 150 Euro Euro Euro Demolizione e ricostruzione 200 Euro Euro Euro La superficie cui si fa riferimento per la determinazione del contributo è quella risultante alla data di emanazione dell Ordinanza in commento, con esclusione quindi degli eventuali ampliamenti consentiti nell ambito del Piano Casa, che sono a totale carico del proprietario. Nel caso in cui la ricostruzione preveda una superficie inferiore a quella originaria, l incentivo viene calcolato con riferimento a detta superficie inferiore. I contributi sono concessi dalle Regioni con il versamento di somme corrispondenti agli stati di avanzamento dei lavori, al raggiungimento di un valore pari al 30% ed al 70% del complesso delle opere strutturali previste, ed al completamento dei lavori (Allegato 6, punto 4). Nel caso peraltro in cui le opere richiedano il collaudo statico, la rata finale verrà erogata al momento della presentazione del relativo certificato. I prezzi utilizzati per la contabilità dei lavori non devono essere superiori a quanto previsto dai prezzari regionali. Gli interventi devono iniziare entro 30 giorni dalla data in cui viene comunicata l approvazione del progetto e del relativo contributo, e devono essere completati entro: 270 giorni per gli interventi di rafforzamento locale; 360 giorni per gli interventi di miglioramento sismico; 450 giorni per gli interventi di demolizione e ricostruzione. La conclusione dei lavori è certificata dal direttore dei lavori. In caso di superamento dei termini di conclusione la ditta appaltatrice è soggetta all applicazione di una penale, definita nel contratto in misura non superiore all 1% del corrispettivo per ciascuna settimana di ritardo. Bollettino di Legislazione Tecnica 4/

6 ALTRI INTERVENTI URGENTI E INDIFFERIBILI La lettera d) dell art. 2, comma 1, prevede infine altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio sismico, con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione, anche afferenti alle strutture pubbliche a carattere strategico o per assicurare la migliore attuazione dei piani di protezione civile. L individuazione degli interventi finanziabili nell ambito di questa tipologia, per la quale ai sensi dell art. 16 è stanziata la somma complessiva di 4 mln di Euro, è effettuata dal Dipartimento della protezione Civile, sentito il Presidente della Regione interessata. RIFERIMENTI NORMATIVI Tutti i provvedimenti sono consultabili sulla Banca dati normativa on line. ESTREMI TITOLO B.U.R./G.U. 13/11/2010, n /02/2012, n D.P.C.M. 21/01/2011 Attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77 in materia di contributi per interventi di prevenzione del rischio sismico. Attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77. Attuazione dell'articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n Regolamentazione dell'utilizzo dei fondi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera d) dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 novembre 2010 n. 3907, concernente «altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio sismico». 03/02/2010, n. 6 05/08/2010, n. 36 Suppl. Ord. 21/09/2011, n. 1 D.P.C.M. 10/12/2010 Attuazione dell articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, in materia di risorse finanziarie. 08/11/2004, n. 47 D.L. 28/04/2009, n /01/2010, n /03/2003, n D.P.C.M. 21/10/2003, n Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile. Ulteriori interventi urgenti diretti a fronteggiare gli eventi sismici verificatisi nella regione Abruzzo il giorno 6 aprile 2009 e altre disposizioni di protezione civile. Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica. Disposizioni attuative dell art. 2, commi 2, 3 e 4, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n del 20 marzo 2003, recante «Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica». 25/02/2004, n. 8 11/04/1990, n. 15 B.U. R. Umbria P. I-II 19/05/1982, n /09/1981, n. 260 Circ. P.C.M. 22/04/ /11/2011, n /02/2011, n O.P.C.M del 13/11/2010 e s.m.i. «Attuazione dell'articolo 11 del D.L. 28/04/2009 n. 39, convertito, con modificazioni, dalla Legge 24/06/2009 n. 77», pubblicata in G.U. 01/12/ Circolare esplicativa su quesiti e chiarimenti relativi agli studi di microzonazione sismica di cui all'articolo 2, comma 1, lettera a). Disposizioni urgenti di protezione civile. Disposizioni urgenti di protezione civile. 30/07/2003, n /12/2003, n. 54 G.U. 29/08/1981, n Bollettino di Legislazione Tecnica 4/2012

COMUNE DI SCARPERIA Provincia di Firenze

COMUNE DI SCARPERIA Provincia di Firenze COMUNE DI SCARPERIA Provincia di Firenze TABELLE PARAMETRICHE RELATIVE AGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA, CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE E ONERI VERDI PER INTERVENTI SOTTOPOSTI A:

Dettagli

PROVINCIA DI FERRARA CENTRO IMPIEGO DI FERRARA E COOR. POL.ATT. LAVORO

PROVINCIA DI FERRARA CENTRO IMPIEGO DI FERRARA E COOR. POL.ATT. LAVORO PROVINCIA DI FERRARA CENTRO IMPIEGO DI FERRARA E COOR. POL.ATT. LAVORO DETERMINAZIONE Determ. n. 10811 del 03/12/2013 Oggetto: FONDO NAZIONALE DISABILI ART. 13 LEGGE 68/99 ANNO 2011 CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO

Dettagli

25-6-2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Serie Generale - N. 31

25-6-2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Serie Generale - N. 31 25-6-2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA - Serie Generale - N. 31 101 2013 ed 8.048.450,33 a carico delle economie derivanti dall APQ Difesa del Suolo 2000-2006, e da risorse del MATTM per

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e successive modificazioni; VISTO il decreto-legge 9 maggio 2003 n. 105, convertito dalla legge 11 luglio 2003 n. 170, nel seguito denominata legge,

Dettagli

Art. 9. Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento

Art. 9. Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 24 aprile 2014, n. 66 Testo del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 95 del 24 aprile 2014), coordinato con la legge di conversione

Dettagli

DECRETO n. 13 del 18 febbraio 2015 IL COORDINATORE

DECRETO n. 13 del 18 febbraio 2015 IL COORDINATORE Oggetto: Intervento n. 48 della Deliberazione CIPE n. 8/2012 e n. 84 dell'allegato 1 all'accordo di Programma del 12.11.2010 - Consolidamento in località S. Leone - Castello - Monte del Comune di Sala

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/2012 240

Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/2012 240 Bollettino Ufficiale n. 10/I-II del 06/03/2012 / Amtsblatt Nr. 10/I-II vom 06/03/2012 240 78993 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2012 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del

Dettagli

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone

Dettagli

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001)

DOMANDA DI AGIBILITA (art. 8 Regolamento Edilizio e D.p.r.380/2001) AREA 3 PIANIFICAZIONE, GESTIONE, TUTELA DEL TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI SERVIZIO : Sportello Unico Edilizia ed Attività Produttive Il Responsabile TITOLO VI CLASS 3 Aggiornato il 05/05/14 Marca da bollo

Dettagli

INTERVENTI DI TIPO c) (Allegato A.5 dell Ordinanza Commissariale n. 12 del 14 aprile 2014 come modificato dall ordinanza n.

INTERVENTI DI TIPO c) (Allegato A.5 dell Ordinanza Commissariale n. 12 del 14 aprile 2014 come modificato dall ordinanza n. Allegato D ordinanza Commissario delegato ex OCDPC 157/2014 INTERVENTI DI TIPO c) (Allegato A.5 dell Ordinanza Commissariale n. 12 del 14 aprile 2014 come modificato dall ordinanza n. 14/2014) Finanziamento

Dettagli

C I R C O L A R E N. 6

C I R C O L A R E N. 6 C I R C O L A R E N. 6 Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica Roma, 6 febbraio 2001 Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ---------------- Ispettorato Generale

Dettagli

Speciale N.68 del 24 Luglio 2015. Edilizia Scolastica

Speciale N.68 del 24 Luglio 2015. Edilizia Scolastica Anno XLVI Anno XLVI N.68 Speciale(24.07.2015) Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Pag.1 Speciale N.68 del 24 Luglio 2015 Edilizia Scolastica UFFICIO BURA Sito Internet: http://bura.regione.abruzzo.it

Dettagli

PARTE SECONDA. le procedure di gestione del Programma;

PARTE SECONDA. le procedure di gestione del Programma; Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 104 del 21 07 2015 31267 PARTE SECONDA Deliberazioni del Consiglio e della Giunta DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 12 giugno 2015, n. 1393 Restituzione

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 63 DEL 5 DICEMBRE 2005 DECRETO DIRIGENZIALE N. 514 del 10 novembre 2005 AREA GENERALE DI COORDINAMENTO SVILUPPO ATTIVITÀ SETTORE PRIMARIO SETTORE INTERVENTI

Dettagli

DOMANDA DI RILASCIO DEL CERTIFICATO DI AGIBILITA

DOMANDA DI RILASCIO DEL CERTIFICATO DI AGIBILITA MARCA DA BOLLO 16,00 Diritti di Segreteria da assolvere come da Prospetto Allegato B Regione Lombardia Provincia di Monza e Brianza Città di Desio Area Governo del Territorio Settore Edilizia Privata e

Dettagli

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA

IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELL ENERGIA Assessorato dell Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità DECRETO 3 marzo 2011 (G.U.R.S. n. 13 del 25 marzo 2011) Disposizioni in materia di certificazione energetica degli edifici nel territorio della

Dettagli

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE Mod. B (Atto che non comporta impegno di spesa) Seduta del 15-06-2015 DELIBERAZIONE N. 275 OGGETTO: DECRETO INTERMINISTERIALE N. 869 DEL 25 NOVEMBRE 2014 TRASFERIMENTO ALLE

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Anno XLIII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 43 del 24.10.2012 Supplemento n. 136 mercoledì, 24 ottobre 2012 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità

Dettagli

Giovanni Spampinato. 33 Viale Angelo Vasta 95126 Catania. g.spampinato@protezionecivilesicilia.it

Giovanni Spampinato. 33 Viale Angelo Vasta 95126 Catania. g.spampinato@protezionecivilesicilia.it INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo abitazione 33 Viale Angelo Vasta 95126 Catania Telefono 095/492885 Fax E-mail g.spampinato@protezionecivilesicilia.it Indirizzo sede di lavoro Regione Siciliana -

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella

LA NORMATIVA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI. Prof. Maurizio Nicolella LA NORMATIVA TECNICA CORSO DI COSTRUZIONI EDILI NORMATIVA COGENTE LEGGE D. L. D LGS. D.P.R. D.P.C.M. D.M. CIRCOLARE NORMATIVA VOLONTARIA NORME UNI (Italia) NORME CEI (Italia) NORME CEN (Europa) NORME DIN

Dettagli

Misura 221 Primo imboschimento dei terreni agricoli Scheda integrativa per la determinazione delle riduzioni/esclusioni

Misura 221 Primo imboschimento dei terreni agricoli Scheda integrativa per la determinazione delle riduzioni/esclusioni ALLEGATO A Misura Primo imboschimento dei terreni agricoli Scheda integrativa per la determinazione delle riduzioni/esclusioni Elenco degli impegni della Misura Primo imboschimento dei terreni agricoli

Dettagli

Il sottoscritto... codice fiscale. amministratore di condominio.. Comune di. cod. fisc. (condominio) In qualità di:

Il sottoscritto... codice fiscale. amministratore di condominio.. Comune di. cod. fisc. (condominio) In qualità di: Allegato 1 - Dom. Acc. Spett.le Banca Domanda di accesso al prestito a tasso zero per la riqualificazione energetica di abitazioni nel territorio della provincia di Milano. Consapevole delle sanzioni penali,

Dettagli

Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento.

Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento. N. prot. 2015/35112 Obbligatorietà della trasmissione telematica, con modello unico informatico catastale, per la presentazione degli atti di aggiornamento. IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni

Dettagli

REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile

REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile COMUNE DI MARANO VICENTINO Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL servizio di protezione civile Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale N 41 del 15.06.2005. ART. 1 FINALITA Il Comune di MARANO

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. - la legge 24 febbraio 1992 n 225 Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile ;

LA GIUNTA REGIONALE. - la legge 24 febbraio 1992 n 225 Istituzione del servizio nazionale della Protezione Civile ; O GG E TTO : Eventi emergenziali che hanno colpito il territorio ligure da Ottobre 2008 ad Aprile 2009, Quadro Generale del Danno Occorso. Stanziamento di Euro 4.500.000,00 per le Amministrazioni Provinciali.

Dettagli

SISTEMI URBANI Risanamento del sottosuolo dell area urbana di Napoli Progetto esecutivo Vallone S. Rocco SCHEDA N. 115

SISTEMI URBANI Risanamento del sottosuolo dell area urbana di Napoli Progetto esecutivo Vallone S. Rocco SCHEDA N. 115 SISTEMI URBANI Risanamento del sottosuolo dell area urbana di Napoli Progetto esecutivo Vallone S. Rocco SCHEDA N. 115 LOCALIZZAZIONE CUP: TIPOLOGIA OPERA: SOGGETTO TITOLARE: H44E04000000006 Altre opere

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 marzo 2014, n. 433

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 marzo 2014, n. 433 10984 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 marzo 2014, n. 433 Attuazione DGR 1777 del 29/09/2013 e DGR 2345 del 4/12/2013 per l implementazione del Piano Strategico Regionale per lo sviluppo della Banda

Dettagli

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE

COPIA TRATTA DA GURITEL GAZZETTA UFFICIALE ON-LINE AGENZIA DELLE ENTRATE PROVVEDIMENTO 18 ottobre 2007. Accertamento del periodo di irregolare funzionamento dell Ufficio locale di Potenza. IL DIRETTORE REGIONALE della Basilicata In base alle attribuzioni

Dettagli

Regolamento per l erogazione di contributi per l avvio e l esercizio dell attività libero professionale

Regolamento per l erogazione di contributi per l avvio e l esercizio dell attività libero professionale Regolamento per l erogazione di contributi per l avvio e l esercizio dell attività libero professionale Articolo 1 - Contributi concessi 1. Il Consiglio di Amministrazione, con le modalità ed i limiti

Dettagli

COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE

COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE BANDO PER L' ACCESSO AI CONTRIBUTI AD INTEGRAZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE ANNO 2015 1) FONDO EX Legge n 431/98 art. 11 A CHI E' RIVOLTO IL BANDO Il presente bando, approvato con atto di G.C. n. 178 del

Dettagli

Prot. n.1223/vi-1 Udine, 18 aprile 2016

Prot. n.1223/vi-1 Udine, 18 aprile 2016 Prot. n.1223/vi-1 Udine, 18 aprile 2016 CUP:F24H16000010006 CIG: Z4F1871072 Al sito web dell Istituto Al personale in servizio BANDO RECLUTAMENTO COLLAUDATORERIVOLTO AL PERSONALE INTERNO Fondi Strutturali

Dettagli

COMUNE DI GIAVE PROVINCIA DI SASSARI

COMUNE DI GIAVE PROVINCIA DI SASSARI COMUNE DI GIAVE PROVINCIA DI SASSARI PROPOSTA DI DETERMINAZIONE SERVIZIO FINANZIARIO N. 10 Oggetto: Determinazione a contrarre Gestione economica del personale ( cedolini cud- dma etc ) Affidamento in

Dettagli

Decreto Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 (in GU 17 febbraio 1998, n. 39)

Decreto Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 (in GU 17 febbraio 1998, n. 39) Decreto Presidente della Repubblica 27 gennaio 1998, n. 25 (in GU 17 febbraio 1998, n. 39) Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi allo sviluppo ed alla programmazione del sistema universitario,

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 95/16/CE del Parlamento

Dettagli

Via Verdi 13-56041 Castelnuovo Val di Cecina (PI)

Via Verdi 13-56041 Castelnuovo Val di Cecina (PI) BANDO PUBBLICO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINALIZZATI ALL INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI EDILIZI DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLE FACCIATE AI FINI DEL RECUPERO E DELLA RIQUALIFICAZIONE

Dettagli

AVVISO PUBBLICO Centri Diurni per Anziani Interventi per la Realizzazione, potenziamento e riqualificazione di Centri Diurni per Anziani

AVVISO PUBBLICO Centri Diurni per Anziani Interventi per la Realizzazione, potenziamento e riqualificazione di Centri Diurni per Anziani UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato POR CALABRIA FONDO EUROPEO

Dettagli

Prot. N.1404/ B38 Firenze, 22.02.2016

Prot. N.1404/ B38 Firenze, 22.02.2016 ISTITUTO COMPRENSIVO MASACCIO FIIC84900N C. F. 94188530482 Via Luca Landucci, 50 50136 Firenze tel. 055.670694 fax 055.6235034 - @ fiic84900n@pec.istruzione.it Prot. N.1404/ B38 Firenze, 22.02.2016 OGGETTO:

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE DELLE STRADE COMUNALI (aggiornamento Maggio 2012) 1 1. Finalità. Il presente Regolamento disciplina modalità e procedure per la manutenzione delle strade

Dettagli

34 16.7.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553

34 16.7.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553 34 16.7.2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 28 DELIBERAZIONE 7 luglio 2014, n. 553 Programma per il potenziamento del sistema toscano sperimentazione clinica. Indirizzi attuativi dell

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL PIANO CASA. ai sensi dell art. 6, comma 2, lettera d) della L.R. 30.07.2009, n. 14

REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL PIANO CASA. ai sensi dell art. 6, comma 2, lettera d) della L.R. 30.07.2009, n. 14 REGOLAMENTO APPLICATIVO DEL PIANO CASA ai sensi dell art. 6, comma 2, lettera d) della L.R. 30.07.2009, n. 14 Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 12 del 21.01.2010 1 REGOLAMENTO APPLICATIVO

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DECRETO 23 maggio 2012 Condizioni e limiti entro i quali, lungo ed all'interno degli itinerari internazionali, delle autostrade, delle strade extraurbane

Dettagli

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO

PGT ALLEGATO A. Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. Lonate Ceppino. PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Regione Lombardia comune Lonate Ceppino PGT PIANO di GOVERNO del TERRITORIO adottato in data 15 novembre 2012 approvato in data 10 giugno 2013 Norme Tecniche di Attuazione N.T.A. ALLEGATO A MODALITA DI

Dettagli

Ministero delle Attività Produttive

Ministero delle Attività Produttive Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA A tutti i Soggetti Responsabili dei Patti Territoriali e Responsabili Unici

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 17 DEL 20-05-2009 REGIONE LAZIO. Variazione al bilancio di previsione della Regione Lazio per l esercizio finanziario 2009

LEGGE REGIONALE N. 17 DEL 20-05-2009 REGIONE LAZIO. Variazione al bilancio di previsione della Regione Lazio per l esercizio finanziario 2009 LEGGE REGIONALE N. 17 DEL 20-05-2009 REGIONE LAZIO Variazione al bilancio previsione della Regione Lazio per l esercizio finanziario 2009 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E L ACCESSO AGLI INCENTIVI PER LA SOSTITUZIONE O INSTALLAZIONE DELLE INSEGNE DI ESRCIZIO NEL CONCENTRICO DELLA CITTA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E L ACCESSO AGLI INCENTIVI PER LA SOSTITUZIONE O INSTALLAZIONE DELLE INSEGNE DI ESRCIZIO NEL CONCENTRICO DELLA CITTA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA E L ACCESSO AGLI INCENTIVI PER LA SOSTITUZIONE O INSTALLAZIONE DELLE INSEGNE DI ESRCIZIO NEL CONCENTRICO DELLA CITTA APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. N. 28 IN DATA 21.03.2008

Dettagli

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE TERRITORIO E MOBILITÀ

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE TERRITORIO E MOBILITÀ Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE TERRITORIO E MOBILITÀ Prot. Generale N. 0092214 / 2015 Atto N. 4343 OGGETTO: AUTORIZZAZIONE SISMICA DI OPERA STRATEGICA/SENSIBILE N.

Dettagli

DICHIARA ai sensi dell art. 47 del D.P.R. n. 445/2000 quanto segue:

DICHIARA ai sensi dell art. 47 del D.P.R. n. 445/2000 quanto segue: Appendice n. 2 Spett.le ARTIGIANCASSA Sede Regionale del Piemonte Oggetto: Richiesta di ammissione alla controgaranzia Il sottoscritto...., Legale Rappresentante Confidi..., consapevole di incorrere nelle

Dettagli

Il contributo è finanziato annualmente e le domande devono essere trasmesse entro la data del 31/01 di ogni anno.

Il contributo è finanziato annualmente e le domande devono essere trasmesse entro la data del 31/01 di ogni anno. Veneto: PROCEDURE AMMINISTRATIVE RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI, ALL ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI, ALL UTILIZZO E ALL EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI, NONCHE ALL INDIVIDUAZIONE DELLE INIZIATIVE DIRETTE

Dettagli

Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003

Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 Allegato N. 1 delibera n. 7 del 9/12/2003 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LOMBARDIA E LE AUTORITA D AMBITO LOMBARDE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA DI REDAZIONE DEL PIANO D AMBITO E AGGIORNAMENTO

Dettagli

BANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA

BANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA BANDO PER L AMMISSIONE AI CORSI DI FORMAZIONE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE E ANTIMAFIA PER I COMUNI DELLA PROVINCIA DI ROMA (con esclusione di Roma Capitale), FROSINONE, LATINA, RIETI E VITERBO CODICI

Dettagli

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL :

PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL : Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile Modello C3 PROGETTO PER IL POTENZIAMENTO DELL OPERATIVITA DEL : O COMUNE DI, afferente al Centro Intercomunale di O CENTRO

Dettagli

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE

Albo dei Segretari Comunali e Provinciali Sezione Regionale del Piemonte GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE GUIDA AI PROCEDIMENTI DI MAGGIORE INTERESSE Delibera C.d.A. Nazionale n. 150 del 15.07.1999 Segreterie Comunali e Provinciali Procedura per la nomina del Segretario titolare Richiesta pubblicizzazione

Dettagli

Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. Art. 1.

Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. Art. 1. 1 Legge regionale 19 novembre 1975, n. 54. (Testo coordinato) Interventi regionali in materia di sistemazione di bacini montani, opere idraulico-forestali, opere idrauliche di competenza regionale. (B.U.

Dettagli

LA CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE

LA CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE LA CITTA METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE LA DEFINIZIONE IL LIVELLO GENERALE Le città metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le seguenti finalità istituzionali generali: cura dello sviluppo

Dettagli

14880 N. 54 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-12-2015 Parte I

14880 N. 54 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-12-2015 Parte I 14880 N. 54 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-12-2015 Parte I delle Strutture complesse, semplici, incarichi di coordinamento e posizioni organizzative delle Aziende Sanitarie della

Dettagli

Si fa seguito alla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 e si forniscono ulteriori precisazioni in merito a particolari problematiche.

Si fa seguito alla circolare n. 16 del 27 gennaio 2003 e si forniscono ulteriori precisazioni in merito a particolari problematiche. Direzione Centrale delle Prestazioni Direzione Centrale Sviluppo e Gestione risorse umane Direzione Centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazioni Roma, 6 marzo 2003 Messaggio n. 76 OGGETTO: Articolo

Dettagli

Due diligence immobiliare

Due diligence immobiliare Standard di qualità ai fini della qualificazione professionale della categoria dei geometri Specifica P15 Estimo e attività peritale Due diligence immobiliare Sommario Il presente documento specifica i

Dettagli

A relazione dell'assessore De Santis: Visto:

A relazione dell'assessore De Santis: Visto: REGIONE PIEMONTE BU23 11/06/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 8 giugno 2015, n. 18-1540 Acquisizione dello standard formativo per l'attivita' di installazione e manutenzione straordinaria di impianti

Dettagli

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI

L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Analisi dei PSR sulle Nuove SFIDE dell Health Check PARTE SECONDA - ASPETTI FINANZIARI Aggiornamento L AGRICOLTURA A BENEFICIO DI TUTTI Documento realizzato nell ambito delle attività della Rete Rurale

Dettagli

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio

l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio l.p. 4 agosto 2015, n. 15 legge provinciale per il governo del territorio step 19 aprile 2016 Recupero del patrimonio edilizio esistente Riduzione del consumo di suolo Valorizzazione del paesaggio Ridefinizione

Dettagli

Articolo 1 Finalità. Articolo 2 Interventi regionali

Articolo 1 Finalità. Articolo 2 Interventi regionali Legge Regionale 5 febbraio 2010, n. 12 Istituzione del Parco Urbano delle Cantine di interesse regionale ( B.U. REGIONE BASILICATA n.7 del 05 febbraio 2010 ) Articolo 1 Finalità 1. La Regione, al fine

Dettagli

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO SOCIALE FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. D3240 del 26/09/2008 Proposta

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI

REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI REGOLAMENTO PER IL RECUPERO DEI CENTRI STORICI Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 14 del 28.04.2010 ARTICOLO 1. FINALITÀ Il presente Regolamento ha lo scopo di normare, incentivare e favorire

Dettagli

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova SETTORE - Urbanistica ed Edilizia Privata SCHEMA ANALITICO DELLE SUPERFICI E VOLUMI UTILI PER LA DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DOVUTO AI SENSI DEGLI ARTT. 3 - -

Dettagli

Al Sig. Sindaco del Comune di Borgetto

Al Sig. Sindaco del Comune di Borgetto Al Sig. Sindaco del Comune di Borgetto OGGETTO: Comunicazione Opere edilizie minori Legge regionale n 37/85, art. 9 - Circolare Ministero LL.PP. n. 1918/77. Immobile sito in Borgetto, via/c/da, foglio

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi

Dettagli

COMUNE DI ALSENO PROVINCIA DI PIACENZA

COMUNE DI ALSENO PROVINCIA DI PIACENZA FONDO CONTRIBUTO AFFITTI a favore delle famiglie in difficoltà economica Il Responsabile del Servizio Sociale ai sensi della deliberazione della Giunta Comunale n. 47 del 04/05/2015 e determinazione Responsabile

Dettagli

- il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del d. lgs. 163/2006 ;

- il D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del d. lgs. 163/2006 ; OGGETTO: Servizio Idro-Meteo-Clima. Indizione di una procedura aperta in ambito comunitario per l'affidamento del servizio di manutenzione e assistenza della rete regionale di monitoraggio idrometeorologica

Dettagli

Il Fondo di Garanzia per l impiantistica sportiva: una nuova opportunità per lo sport

Il Fondo di Garanzia per l impiantistica sportiva: una nuova opportunità per lo sport Il Fondo di Garanzia per l impiantistica sportiva: una nuova opportunità per lo sport Gestore: Istituto per il Credito Sportivo a cura di: Carlo MANCA Roma, 7 marzo 2016 Legge 289/2002 (Finanziaria 2003)

Dettagli

RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001)

RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001) RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITA' (articoli 24 e 25 del d.p.r. n. 380 del 2001) Bollo Comune di Positano Alla c.a. del Responsabile del Servizio 84017- Positano (SA) Riservato all Ufficio ESTREMI DI

Dettagli

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA

RILEVAZIONE DEI TASSI DI INTERESSE EFFETTIVI GLOBALI MEDI AI FINI DELLA LEGGE SULL 'USURA Foglio N. 0.00.3 informativo Codice Prodotto Redatto in ottemperanza al D.Lgs. 385 del 1 settembre 1993 "Testo Unico delle leggi in materia bancarie creditizia" (e successive modifiche ed integrazioni)

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna Direzione Generale MIUR.AOODRSA.REGISTRO UFFICIALE(U).0008266.29-05-2013 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Cagliari, 29.5.2013 IL VICE DIRETTORE GENERALE VISTO il Decreto del Direttore Generale n.

Dettagli

SCHEDA PROGETTUALE ESECUTIVA/APPALTO/INIZIO LAVORI

SCHEDA PROGETTUALE ESECUTIVA/APPALTO/INIZIO LAVORI Regione Toscana PIC 2008 /2010 Progetto di Iniziativa Regionale 2.8 "Investire in cultura Annualità 2009 Direzione Generale Presidenza Area di Coordinamento Cultura SCHEDA PROGETTUALE ESECUTIVA/APPALTO/INIZIO

Dettagli

BANDO PUBBLICO. ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale

BANDO PUBBLICO. ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Reg. CE 1698/2005 GRUPPO DI AZIONE LOCALE GAL BANDO PUBBLICO ASSE 3 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale MISURA

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE POLITICHE COMUNITARIE E REGIONALI PER LA COMPETITIVITA'

Dettagli

CONVENZIONE PER CONCESSIONE IN USO ALL ASSOCIAZIONE ------------------ DEI LOCALI SITI NELL IMMOBILE DI PROPRIETA COMUNALE SITI IN

CONVENZIONE PER CONCESSIONE IN USO ALL ASSOCIAZIONE ------------------ DEI LOCALI SITI NELL IMMOBILE DI PROPRIETA COMUNALE SITI IN CONVENZIONE PER CONCESSIONE IN USO ALL ASSOCIAZIONE ------------------ DEI LOCALI SITI NELL IMMOBILE DI PROPRIETA COMUNALE SITI IN VIA SAN GIORGIO, PIANO PRIMO EDIFICIO SCUOLE MEDIE L anno duemilaquattordici,

Dettagli

REGOLAMENTO TASSE SCOLASTICHE RIMBORSI E CONTRIBUTI SCOLASTICI (Verb.n.2 del C.d I. del 08/02/2016)

REGOLAMENTO TASSE SCOLASTICHE RIMBORSI E CONTRIBUTI SCOLASTICI (Verb.n.2 del C.d I. del 08/02/2016) REGOLAMENTO TASSE SCOLASTICHE RIMBORSI E CONTRIBUTI SCOLASTICI (Verb.n.2 del C.d I. del 08/02/2016) Normativa di riferimento - D.P.C.M. del 18/05/90 - T.U. n. 297/1994, art. 200 - D.M. 9 agosto 1999 n.323

Dettagli

Riassumiamo qui di seguito in ordine cronologico, gli interventi normativi che hanno colpito tale categoria di beni:

Riassumiamo qui di seguito in ordine cronologico, gli interventi normativi che hanno colpito tale categoria di beni: N. 10 2007 TRATTAMENTO FISCALE AUTOMEZZI Il legislatore negli ultimi mesi ha puntato molto l attenzione sugli autoveicoli aziendali, stravolgendo completamento lo scenario del loro trattamento fiscale.

Dettagli

A relazione dell'assessore Valmaggia: Visti i regolamenti:

A relazione dell'assessore Valmaggia: Visti i regolamenti: REGIONE PIEMONTE BU2 14/01/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 29 dicembre 2015, n. 52-2753 PSR 2014-2020 - Misura 19 Sviluppo locale partecipativo CLLD Leader - Approvazione dei criteri per l'assegnazione

Dettagli

25/2014 Febbraio/10/2014 (*) Napoli 19 Febbraio 2014

25/2014 Febbraio/10/2014 (*) Napoli 19 Febbraio 2014 Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 25/2014 Febbraio/10/2014 (*) Napoli 19 Febbraio 2014 L Agente della riscossione mette in campo una buona opportunità per saldare ed estinguere

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE SUL TERRITORIO COMUNALE

REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE SUL TERRITORIO COMUNALE REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE DELLE STAZIONI RADIO BASE SUL TERRITORIO COMUNALE APRILE 2009 INDICE Art. 1 OBIETTIVI...3 Art. 2 FINALITÀ...3 Art. 3 CAMPO DI APPLICAZIONE...3 ART. 4 DEFINIZIONI...4 Art.

Dettagli

La Dirigente del Servizio Scuola Università e Ricerca

La Dirigente del Servizio Scuola Università e Ricerca Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 47 del 28-4-2016 19797 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE SCUOLA UNIVERSITA E RICERCA 15 aprile 2016, n. 21 Piano regionale triennale di edilizia scolastica

Dettagli

Comune di Siena SERVIZIO EDIFICI STORICI E SPECIALI

Comune di Siena SERVIZIO EDIFICI STORICI E SPECIALI Comune di Siena SERVIZIO EDIFICI STORICI E SPECIALI ATTO DIRIGENZIALE N 1481 DEL29/09/2015 OGGETTO: INCARICO PROFESSIONALE PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNA VARIANTE AL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI, E PER

Dettagli

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno

COMUNE DI SASSETTA Provincia di Livorno AREA 1 - UFFICIO TECNICO TABELLE RELATIVE AL CALCOLO DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE E DEL COSTO DI COSTRUZIONE (Titolo VII - Capo I - Legge regionale n.65/2014) Regolamentazione approvata con delibera Consiglio

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA Delegificazione dei provvedimenti in materia di prosecuzione e stabilizzazione lavorativa dei soggetti impegnati in attività socialmente utili. Fonte:

Dettagli

COMUNE DI FORNO DI ZOLDO Provincia di Belluno

COMUNE DI FORNO DI ZOLDO Provincia di Belluno via Roma, 26 3202 Forno di Zoldo (BL) tel. 0437/7844 fax. 0437/7834 sito web: www.comune.forno di zoldo.bl.it e mail: fornodizoldo@clz.bl.it pec: comune.fornodizoldo.bl@pecveneto.it P.IVA 00205920259 Protocollo

Dettagli

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE In sede di adeguamento del Regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi al D.lgs. n. 150/2009, avvenuto con deliberazione G.C. n. 86/2010,

Dettagli

Art. 2 Parametri per la redazione del piano di riparto predisposto dall Assessorato regionale

Art. 2 Parametri per la redazione del piano di riparto predisposto dall Assessorato regionale Repubblica italiana REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DEL TURISMO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO DEL TURISMO DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO SERVIZIO 8 SOSTEGNO ALLE ATTIVITA' SPORTIVE

Dettagli

ALIQUOTE 2010. Aliquota 4

ALIQUOTE 2010. Aliquota 4 QUANTO SI DEVE PAGARE ALIQUOTE 2010 Aliquota 4 a. per l abitazione principale in proprietà, usufrutto, uso, abitazione delle persone fisiche che risiedono nel Comune, anche nel caso di soci di cooperative

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. 5633 del 12/03/2014 IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, di riforma dell organizzazione di governo a norma dell articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59,

Dettagli

Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti

Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti Legge 29 marzo 1985, n. 113 Aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti Articolo 1 Albo professionale. 1. L albo professionale nazionale

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito

Dettagli

BANDO RECLUTAMENTO COLLAUDATORE

BANDO RECLUTAMENTO COLLAUDATORE Prot. n. 3380 C14-g Santerano in Colle, 30/05/2016 Al Personale Docente SEDE Al Sito WEB BANDO RECLUTAMENTO COLLAUDATORE LA SCUOLA IN RETE codice progetto: 10.8.1.a1-FESRPON-PU-2015-413 CUP: D86J15000680007

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE E. Catalano Via A. La Marmora n. 66, 90143 Palermo Tel. 091342074 fax 0916257148

LICEO ARTISTICO STATALE E. Catalano Via A. La Marmora n. 66, 90143 Palermo Tel. 091342074 fax 0916257148 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione Direzione Generale per gli Affari Internazionali Ufficio IV Via La Marmora n 66 90143 Palermo Tel. 091/342074

Dettagli

Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio

Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Comune di Casorezzo Allegato energetico al Regolamento Edilizio Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 15/04/2013, esecutiva ai sensi dell art. 134 comma 3^ del D.Lgv. n. 267/2000. Pubblicato all Albo

Dettagli

AREA EDILIZIA SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA 1. PALESTRA I.I.S. PORRO-ALBERTI Viale Kennedy 30, Pinerolo

AREA EDILIZIA SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA 1. PALESTRA I.I.S. PORRO-ALBERTI Viale Kennedy 30, Pinerolo HC3_Testalin_DOC.rev00.doc AREA EDILIZIA SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA 1 PALESTRA I.I.S. PORRO-ALBERTI Viale Kennedy 30, Pinerolo Interventi di adeguamento funzionale e messa a norma finalizzati allo sviluppo

Dettagli

Allegato 2 tracciato record privata

Allegato 2 tracciato record privata Nome campo Descrizione campo Formato campo CUP DataCUP Cratere CodIstat Attuatore DataConcesso DataFineIstr IdLocProg DescrProg Codice unico di progetto IMPOSTATO COME CHIAVE UNIVOCA DELLA TABELLA Data

Dettagli

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE COMUNE DI AMENO PROVINCIA DI NOVARA DELIBERAZIONE N 9 Trasmessa al Comitato Regionale di Controllo il Prot. n COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE - seduta pubblica - OGGETTO: Variante

Dettagli

Determina della CNFC del 10/10/2014. La Formazione sul campo per i liberi professionisti

Determina della CNFC del 10/10/2014. La Formazione sul campo per i liberi professionisti Determina della CNFC del 10/10/2014 La Formazione sul campo per i liberi professionisti PREMESSO che secondo l Accordo Stato Regioni del 19 aprile 2012 Al fine di favorire l ampliamento dell offerta formativa,

Dettagli