Udine Palazzo della Provincia 9 Marzo 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Udine Palazzo della Provincia 9 Marzo 2015"

Transcript

1 Udine Palazzo della Provincia 9 Marzo 2015

2 ITALIA - ESPORTAZIONE DI RIFIUTI SPECIALI ANNO 2012 A livello nazionale la quantità totale di rifiuti esportata nel 2012 è pari a 4 milioni di tonnellate di cui il 66% è costituito da rifiuti non pericolosi ed il restante 34% da rifiuti pericolosi. I maggiori quantitativi di rifiuti sono destinati a Germania e Cina. La Germania riceve il 32,7% del totale esportato, in prevalenza rifiuti pericolosi costituiti per il 60% da rifiuti del capitolo 19 dell Elenco europeo dei rifiuti, in particolare rifiuti stabilizzati/solidificati, e per il 34% di rifiuti appartenenti al capitolo 17, in particolare rifiuti di materiali da demolizione contenenti amianto. In Cina sono inviati per lo più rifiuti non pericolosi, prevalentemente rifiuti di carta e cartone, rifiuti plastici, rifiuti da apparecchiature elettriche e/o elettroniche RAEE. Nel 2012 l esportazione di rifiuti verso i Pesi dell Europa dell Est ha subito una lieve flessione. I rifiuti non pericolosi maggiormente esportati risultano: - Capitolo 10: rifiuti prodotti da processi termici; - Capitolo 19: carta e cartone, plastica e gomma, rifiuti metallici non ferrosi e rifiuti metallici ferrosi; - Capitolo 16: pneumatici fuori uso, apparecchiature elettriche ed elettroniche; - Capitolo 17: rifiuti da costruzione e demolizione. Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2014 Quantità di rifiuti speciali esportati per Paese di destinazione (tonnellate) - Anno 2012 Paese di destinazione Non pericolosi Pericolosi Totale Germania Cina Grecia Paesi Bassi Belgio Francia Austria Regno Unito Stati Uniti Norvegia Israele Slovenia Danimarca Spagna Corea Indonesia Turchia Ungheria Svizzera Pakistan India Hong Kong Marocco Cecoslovacchia Portogallo Thailandia Vietnam Altri Paesi Totale

3 ITALIA - ESPORTAZIONE DI RIFIUTI SPECIALI IN TONNELLATE ANNO 2012 Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2014 Altri Paesi Vietnam Thailandia Portogallo Cecoslovacchia Marocco Hong Kong India Pakistan Svizzera Ungheria Turchia Indonesia Corea Spagna Danimarca Slovenia Israele Norvegia Stati Uniti Regno Unito Austria Francia Belgio Paesi Bassi Grecia Cina Germania

4 ITALIA - IMPORTAZIONE DI RIFIUTI SPECIALI ANNO 2012 I rifiuti importati in Italia nel 2012 ammontano a 5,7 milioni di tonnellate e sono costituiti quasi esclusivamente da rifiuti non pericolosi. I rifiuti non pericolosi provenienti da attività di costruzione e demolizione (capitolo 17) costituiscono il 57,5% del totale. Si tratta soprattutto di rifiuti di ferro e acciaio (CER ) destinati ad impianti produttivi. I maggiori quantitativi di rifiuti importati provengono dalla Germania, per il 90% costituiti da rifiuti di natura metallica codici CER , CER , CER , CER e CER Anche dall Ungheria il 71% dei rifiuti importati è costituito da rifiuti CER Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2014 Quantità di rifiuti speciali importati per Paese di provenienza (tonnellate) - Anno 2012 Paese di destinazione Non pericolosi Pericolosi Totale Germania Ungheria Francia Austria Svizzera Cecoslovacchia Slovenia Slovacchia Croazia Regno Unito Spagna Romania Paesi Bassi Polonia Bosnia Liechtestein Finlandia Belgio Grecia Stati Uniti Altri Paesi Totale

5 ITALIA - IMPORTAZIONE DI RIFIUTI SPECIALI IN TONNELLATE ANNO 2012 Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2014 Altri Paesi Stati Uniti Grecia Belgio Finlandia Liechtestein Bosnia Polonia Paesi Bassi Romania Spagna Regno Unito Croazia Slovacchia Slovenia Cecoslovacchia Svizzera Austria Francia Ungheria Germania

6 ITALIA - IMPORTAZIONE RIFIUTI SPECIALI PER REGIONE ANNO 2012 La regione italiana cui sono principalmente destinati i rifiuti speciali importati è la Lombardia (49% del totale), cui seguono il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, con rispettivamente il 32% e l 8% del totale. Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2014 Quantità di rifiuti importati per Regione di destinazione (tonnellate) - Anno 2012 Paese di destinazione Non pericolosi Pericolosi Totale Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna NORD Toscana Umbria Marche Lazio CENTRO Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna SUD ITALIA

7 ITALIA - ESPORTAZIONE DI RIFIUTI URBANI ANNO 2013 A livello nazionale l esportazione di rifiuti urbani indifferenziati, comprendendo anche le frazioni merceologiche da raccolta differenziata, i rifiuti derivanti da impianti di trattamento meccanico biologico di rifiuti urbani e i rifiuti da imballaggio provenienti dal circuito urbano, assommano a poco più di 395,000 tonnellate, la quasi totalità rifiuti non pericolosi. Il 35% dei rifiuti esportati è costituito da rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti urbani (CER ), Una quota significativa è costituita dai rifiuti combustibili (CSS), il 25,6% del totale esportato tonnellate sono avviate a recupero di energia, tonnellate a recupero di materia e tonnellate a operazioni di smaltimento. Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2014 Rifiuti urbani esportati per tipologia di rifiuto (tonnellate) - Anno 2013 Tipologia di rifiuto Codice rifiuto Quantità Imballaggi 1501* CSS Rifiuti dal trattamento meccanico di rifiuti Frazioni dalla raccolta differenziata 2001* Rifiuto urbano indifferenziato Altri RU 2002* 2003* 443 Totale % 13% 4% 0% 22% 26% Imballaggi 1501* CSS Rifiuti dal trattamento meccanico di rifiuti Frazioni dalla raccolta differenziata 2001* Rifiuto urbano indifferenziato Altri RU 2002* 2003*

8 ITALIA - ESPORTAZIONE DI RIFIUTI URBANI - ANNO 2013 I Paesi Bassi e l Austria rappresentano i paesi verso cui vengono destinate le maggiori quantità di rifiuti urbani (rispettivamente il 23,9% e il 22,4% del totale esportato). Seguono la Slovacchia e la Cina. Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2014 Paesi maggiori importatori di rifiuti urbani (tonnellate) - Anno 2013 Tipologia di rifiuto CER Paesi Bassi Austria Slovacchia Cina Ungheria Germania Bulgaria Imballaggi carta e cartone Imballaggi in plastica Imballaggi metallici Imballaggi materiali compositi Imballaggi materiali misti Imballaggi in vetro Imballaggi in materia tessile Imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose * Imballaggi metallici contenenti matrici solide prose pericolose * 597 Rifiuti combustibili: CSS Rifiuti prodotti dal trattamento dei rifiuti Carta e cartone Vetro Abbigliamento Olii e grassi commestibili Vernici, inchiostri, adesivi Apparecchiature elettriche ed elettroniche Legno Plastica Metallo Rifiuti biodegradabili Totale

9 ITALIA IMPORTAZIONE DI RIFIUTI URBANI ANNO 2013 La Lombardia è la regione italiana che importa la maggiore quantità di rifiuti urbani (71% del totale), seguono la Campania con il 14% e la Toscana con il 5%. Per queste ultime due regioni si tratta soprattutto di rifiuti di abbigliamento e prodotti tessili. Per la regione Friuli Venezia Giulia il dato di importazione di rifiuti urbani risulta di 620 tonnellate Fonte: ISPRA Rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2014 Rifiuti urbani importati per regione di destinazione (tonnellate) - Anno 2013 Regione Non pericolosi Pericolosi Totale Lombardia Campania Toscana Emilia Marche Piemonte Trentino Alto Adige Liguria Puglia Veneto Friuli Venezia Giulia Lazio Sardegna Calabria Sicilia 5 5 Abruzzo 2 2 Totale

10 FRIULI VENEZIA GIULIA PRODUZIONE DI RIFIUTI ANNO 2012 FONTE:

11 Produzione di rifiuti speciali in regione FVG (t/a) Rifiuti non pericolosi Rifiuti non pericolosi da costruz. e demoliz Rifiuti pericolosi Produzione di rifiuti prodotti dalla gestione di rifiuti in regione FVG (t/a) Rifiuti non pericolosi da trattamento speciali Rifiuti non pericolosi da trattamento urbani indifferenziati Veicoli fuori uso prodotti da autodemolitori Rifiuti pericolosi da trattamento rifiuti FONTE:

12 FRIULI VENEZIA GIULIA RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI NEL PERIODO Rispetto al 2011 la produzione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione è aumentata, mentre le quantità di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi prodotti sono complessivamente diminuite. I settori delle costruzioni, dell industria metallurgica e della lavorazione del legno sono i principali produttori di rifiuti speciali in regione. Nel 2012 sul territorio regionale sono state prodotte circa tonnellate di rifiuti speciali (di cui quasi il 12,8% di pericolosi) alle quali si devono aggiungere circa tonnellate di rifiuti inerti provenienti dall attività di demolizione e costruzione. La produzione totale negli ultimi anni è caratterizzata da un andamento altalenante, influenzato principalmente dalla quantità di rifiuti inerti provenienti dall attività di demolizione e costruzione, in particolare in provincia di Udine. L aumento della produzione di rifiuti speciali non pericolosi nel 2010 è collegato ad un puntuale incremento delle scorie di fusione prodotte dalle acciaierie in provincia di Udine, responsabili anche dell elevata quantità di rifiuti non pericolosi prodotti dal trattamento di rifiuti nel FONTE:

13 FRIULI VENEZIA GIULIA - RIFIUTI DA TRATTAMENTO PRODOTTI NEL PERIODO FONTE:

14 FRIULI VENEZIA GIULIA RIFIUTI NON PERICOLOSI PER CAPITOLO CER PRODOTTI NELL ANNO 2012 L analisi della produzione dei rifiuti speciali per capitolo CER nel 2012 evidenzia che, per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi, il maggior contributo è dato dal capitolo 17 (Rifiuti da costruzione e demolizione, 51%), seguito dai capitoli: CER 10 (Rifiuti prodotti da processi termici, 10%), CER 19 (Rifiuti prodotti da impianti di trattamenti dei rifiuti, 9%) e CER 03 (Rifiuti della lavorazione del legno e della carta, 7%). Esaminando i dati in base alle attività economiche ISTAT emerge che quasi il 50% è prodotto dal settore delle costruzioni, il 28% da attività manifatturiere (principalmente da industrie metallurgiche e di lavorazione del legno) ed il 16% da attività legate alla fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e di risanamento. FONTE:

15 FRIULI VENEZIA GIULIA RIFIUTI PERICOLOSI PER CAPITOLO CER PRODOTTI NELL ANNO 2012 Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi il maggior contributo alla quantità totale prodotta nell anno 2012 è dato dal capitolo CER 10 (Rifiuti prodotti da processi termici, 30%), seguito dal capitolo CER 13 (Oli esauriti e residui di combustibili liquidi, 12%), dal CER * ( Veicoli fuori uso, 11%) e dal capitolo CER 19 (Rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti, 9%). Esaminando la provenienza dei rifiuti pericolosi in base alle attività economiche ISTAT, emerge che il 56% deriva da attività manifatturiere (principalmente da industrie metallurgiche) ed il 30% è prodotto da attività legate alla fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e di risanamento. FONTE:

16 Produzione di Rifiuti Speciali non pericolosi per capitolo CER (t/a) in Provincia di Udine capitolo CER Rifiuti della lavorazione della pietra e dei minerali , , , , , , , , , Rifiuti agricoli ed agroalimentari 7.687, , , , , , , , , Rifiuti della lavorazione del legno e della carta , , , , , , , , , Rifiuti del settore della concia e del tessile 7.610, ,19 89, , , , , , , Rifiuti del settore petrolifero 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 26,44 0,00 0, Rifiuti dei processi chimici inorganici 4.413, , , , , , , , , Rifiuti dei processi chimici organici 3.393, ,18 346, , , , , , , Rifiuti del settore della produzione di vernici 4.208, , , , , , , , , Rifiuti dell'industria fotografica 19,64 27,35 2,62 4,64 61,25 7,24 22,07 10,38 16, Rifiuti prodotti da processi termici , , , , , , , , , Rifiuti del settore galvanico 661, ,11 127, , , , , , , Rifiuti della lavorazione di metalli e plastica , , , , , , , , , Rifiuti di imballaggio , , , , , , , , , Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco , , , , , , , , , Veicoli fuori uso, non contenenti liquidi né altre componenti pericolose 5.768, , , , , , , , , Rifiuti da costruzione e demolizione , , , , , , , , , Rifiuti sanitari 163,32 8,52 1,92 14,38 8,98 13,54 6,28 5,60 15, Rifiuti prodotti da impianti di trattamenti dei rifiuti , , , , , , , , , Rifiuti da trattamento di rifiuti urbani indifferenziati , , , , , , , , , Rifiuti prodotti da impianti di trattamento acque e da operazioni di bonifica , , , , , , , , , Rifiuti assimilabili agli urbani e rifiuti da fognature e fosse settiche , , , , , , , , ,40 FONTE:

17 Produzione di Rifiuti Speciali pericolosi per capitolo CER (t/a) in Provincia di Udine capitolo CER Rifiuti della lavorazione della pietra e dei minerali 02 - Rifiuti agricoli ed agroalimentari 03 - Rifiuti della lavorazione del legno e della carta 04 - Rifiuti del settore della concia e del tessile 05 - Rifiuti del settore petrolifero 06 - Rifiuti dei processi chimici inorganici 07 - Rifiuti dei processi chimici organici 08 - Rifiuti del settore della produzione di vernici 09 - Rifiuti dell'industria fotografica 10 - Rifiuti prodotti da processi termici 11 - Rifiuti del settore galvanico 12 - Rifiuti della lavorazione di metalli e plastica 13 - Oli esauriti e residui di combustibili liquidi 14 - Solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto 15 - Rifiuti di imballaggio 16 - Rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco Veicoli fuori uso 17 - Rifiuti da costruzione e demolizione 18 - Rifiuti sanitari 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,01 7,18 1,02 2,03 1,31 1,83 0,89 0,53 5,99 0,58 0,26 840, ,78 862,62 280,24 148,96 117,17 118,68 106,90 162,30 14,82 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9,38 0,00 489,22 113,80 445,53 113,06 566,21 44,12 4,80 0,50 0,80 657,27 677,48 621,38 941,61 875,24 302,56 585,38 308,47 267, , , , , , , , , ,37 493,92 583,33 578,65 615,46 577,96 610,18 660,92 550,95 724,03 270,83 237,67 199,63 192,61 184,86 157,45 133,26 135,78 80, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,90 642,86 511,99 511,35 460,92 572,97 388,87 594,99 413,61 360,26 305,62 525,04 557,86 786, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Rifiuti prodotti da impianti di trattamenti dei rifiuti 3.455, ,62 366,54 143,97 563, ,00 404,72 861,24 220, Rifiuti prodotti da impianti di trattamento acque e da operazioni di bonifica 136,00 13,13 29,01 89, , ,15 101, ,59 256, Rifiuti assimilabili agli urbani 73,95 275,46 13,88 41,23 86,42 79,02 36,61 43,07 56,14 FONTE:

18 PROVINCIA DI UDINE RIFIUTI SPECIALI PRODOTTI NEL PERIODO FONTE:

19 PROVINCIA DI UDINE - RIFIUTI DA TRATTAMENTO PRODOTTI NEL PERIODO FONTE:

20 PROVINCIA DI UDINE RIFIUTI NON PERICOLOSI PER CAPITOLO CER PRODOTTI NELL ANNO 2012 L analisi della produzione dei rifiuti speciali per capitolo CER in Provincia di Udine nel 2012 evidenzia che, per quanto riguarda i rifiuti non pericolosi, il maggior contributo è dato dal capitolo 17 (Rifiuti da costruzione e demolizione, 46%), seguito dai capitoli: CER 19 (Rifiuti prodotti da impianti di trattamenti dei rifiuti, 12%) e CER 12 (Rifiuti della lavorazione di metallo e plastica, 10%). FONTE:

21 PROVINCIA DI UDINE RIFIUTI PERICOLOSI PER CAPITOLO CER PRODOTTI NELL ANNO 2012 Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi prodotti in Provincia di Udine nell anno 2012, il maggior contributo è dato dal capitolo CER 10 (Rifiuti prodotti da processi termici, 49%), seguito dal capitolo CER 13 (Oli esauriti e residui di combustibili liquidi, 11%), dal capitolo CER 07 (Rifiuti dei processi chimici organici, 8%) e dal CER * ( Veicoli fuori uso, 7%). FONTE:

22 D.Lgs. 3 aprile 2006 n Norme in materia ambientale: - art. 188 Responsabilità della gestione dei rifiuti - art. 193 Trasporto dei rifiuti - art. 212 Albo nazionale gestori ambientali - art. 194 Spedizioni transfrontaliere - art. 196 Competenze delle Regioni D.M. 3 settembre 1998 n Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti.

23 Legge regionale 27 novembre 2006 n. 24, art. 18 (Autorizzazioni alle spedizioni transfrontaliere di rifiuti) 1.Sono conferite alle Province le funzioni amministrative previste dall articolo 196, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale). 2.Le funzioni di cui al comma 1 sono esercitate ai sensi del regolamento (CEE) n. 259/93 del Consiglio dell'1 febbraio 1993, relativo alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti all'interno della Comunità europea, nonché in entrata e in uscita dal suo territorio. 3.Le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 non si applicano alle richieste del documento uniforme, modulo di notifica 54/A, di cui all articolo 42 del regolamento (CEE) n. 259/93, già presentate alla Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Servizio disciplina gestione rifiuti, alla data dell'1 gennaio 2007.

24

25 PROVINCIA DI UDINE NUMERO DI NOTIFICHE ESPORTAZIONE/ANNO PERIODO AUTORIZZATE N. 51 ARCHIVIATE/NON AUTORIZZATE N Autorizzate Archiviate/Non autorizzate NEL PERIODO LA PROVINCIA DI UDINE NON HA AUTORIZZATO ALCUNA NOTIFICA DI IMPORTAZIONE RIFIUTI

26 PROVINCIA DI UDINE IL GRAFICO RIPORTA IL NUMERO MEDIO DI GIORNI PER ANNO, RIFERITO AL PERIODO , PER L OTTENIMENTO DEL PROVVEDIMENTO FINALE AUTORIZZATIVO DI NOTIFICA, CALCOLATO DALLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLA STESSA. SI VA DA UN MINIMO MEDIO/ANNO DI 69 GIORNI NEL 2014 AD UN MASSIMO DI 171 GIORNI NEL L ULTIMA COLONNA DEL GRAFICO RIPORTA IL DATO MEDIO DEL PERIODO 2007/2014 CHE RISULTA DI 120 GIORNI. PER QUANTO CONCERNE LE SINGOLE NOTIFICHE AUTORIZZATE SI VA DA UN MINIMO DI 42 GIORNI A UN MASSIMO DI 295 GIORNI Medio

27 PROVINCIA DI UDINE TONNELLATE/ANNO RIFIUTI ESPORTATI CON NOTIFICA PERIODO (*) *I DATI RELATIVI ALL ANNO 2014 NON SONO DEFINITIVI tonn/anno

28 PROVINCIA DI UDINE TONNELLATE/ANNO RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI ESPORTATI CON NOTIFICA PERIODO (*) *I DATI RELATIVI ALL ANNO 2014 NON SONO DEFINITIVI Non pericoloso Pericoloso

29 PROVINCIA DI UDINE TONNELLATE/ANNO RIFIUTI ESPORTATI CON NOTIFICA PER PAESE DI ESPORTAZIONE PERIODO (*) *I DATI RELATIVI ALL ANNO 2014 NON SONO DEFINITIVI Germania Austria Ungheria

30 PROVINCIA DI UDINE TONNELLATE/ANNO RIFIUTI ESPORTATI CON NOTIFICA AD OPERAZIONI DI RECUPERO E SMALTIMENTO PERIODO (*) (*) I DATI RELATIVI ALL ANNO 2014 NON SONO DEFINITIVI Recupero Smaltimento

31 - Rifiuti di spazzamento stabilimento siderurgico - Rifiuto da bonifica suolo inquinato - Fluff da triturazione metalli e auto bonificate - CDR - Traversine ferroviarie - Terra contenente sostanze pericolose - Polveri di abbattimento fumi - Scarti plastici da selezione imballaggi e rifiuti speciali - Liquidi di sgrassaggio - Ceneri impianto incenerimento rifiuti speciali - Acido cloridrico - Frazione secca sopravaglio trattamento RSU - Scarto raffinazione compost maturo - Residuo selezione rifiuti ingombranti - Fanghi metallici - Fanghi da rettifica - Rifiuto da bonifica sito industriale - Materiali isolanti contenenti amianto

32 PROVINCIA DI UDINE 0,14 VALORI PERCENTUALI DEI CODICI ELENCO RIFIUTI ESPORTATI CON NOTIFICA NEL PERIODO (*) 0,10 0,26 CER * 0,41 0,03 CER (*) I DATI RELATIVI ALL ANNO 2014 NON SONO DEFINITIVI 16,02 0,27 0,38 0,87 CER * CER QUASI IL 94% DEI RIFIUTI ESPORTATI CON NOTIFICA RISULTA INDIVIDUATO CON I CODICI: CER (51,67%) COSTITUITI DA SCARTI PLASTICI DA SELEZIONE IMBALLAGGI E RIFIUTI SPECIALI CER * (16,02%) COSTITUITI DA POLVERI DI ABBATTIMENTO FUMI CER * (12,26%) COSTITUITI DA FLUFF DA TRITURAZIONE METALLI E AUTO BONIFICATE CER (8,87%) COSTITUITI DA FLUFF DA TRITURAZIONE METALLI E AUTO BONIFICATE CER (4,02%) COSTITUITI DA CDR 51,67 4,02 8,87 4,72 12,26 CER * CER * CER * CER * CER CER CER * CER CER CER

1.3 IMPORTAZIONE/ESPORTAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

1.3 IMPORTAZIONE/ESPORTAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI 1.3 IMPORTAZIONE/ESPORTAZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI L analisi dettagliata del rapporto tra importazione ed esportazione di rifiuti speciali in Veneto è utile per comprendere quali tipologie di rifiuti non

Dettagli

RAPPORTO RIFIUTI URBANI ISPRA 2013 Sintesi dei dati

RAPPORTO RIFIUTI URBANI ISPRA 2013 Sintesi dei dati RAPPORTO RIFIUTI URBANI ISPRA 2013 Sintesi dei dati Contesto europeo Secondo i dati resi disponibili da Eurostat, integrati con i dati ISPRA per quanto riguarda l Italia, nel 2011 i 27 Stati membri dell

Dettagli

Sintesi del Rapporto per la Stampa

Sintesi del Rapporto per la Stampa Sintesi del Rapporto per la Stampa Il Rapporto descrive e analizza le dinamiche connesse al movimento transfrontaliero dei rifiuti speciali tra l Italia e gli altri Paesi, europei e non. Per rifiuti speciali

Dettagli

CAPITOLO 2 GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

CAPITOLO 2 GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI CAPITOLO 2 - LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI 2.1 LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI Nel presente capitolo sono illustrati i dati riguardanti la gestione dei rifiuti speciali sul territorio nazionale negli

Dettagli

LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL 2008

LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL 2008 LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL 28 La gestione dei rifiuti riguarda due tipologie di attività previste dalla normativa: il recupero (R) e lo (D). In linea generale, però, con il termine gestione possono

Dettagli

PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL VENETO Anno 2010

PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL VENETO Anno 2010 PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI NEL VENETO Anno 2010 ARPAV Direzione Tecnica Servizio Osservatorio Rifiuti OSSERVATORIO REGIONALE RIFIUTI Ottobre 2012 PRINCIPALI INDICATORI DEI RIFIUTI SPECIALI

Dettagli

La Raccolta Differenziata in Italia. Rosanna Laraia

La Raccolta Differenziata in Italia. Rosanna Laraia La Raccolta Differenziata in Italia Rosanna Laraia Andamento della produzione RU, anni 2001-2013 34.000 32.000 29.408,9 29.594,7 29.863,7 30.03,8 29.93,5 31.150,0 31.386,2 31.63,0 32.510,5 32.541,8 32.467,2

Dettagli

OPERATORI COMMERCIALI ALL ESPORTAZIONE

OPERATORI COMMERCIALI ALL ESPORTAZIONE 8 luglio 2013 Anno 2012 OPERATORI COMMERCIALI ALL ESPORTAZIONE Nel 2012 gli operatori che hanno effettuato vendite di beni all estero sono 207.920, in lieve aumento (+0,3%) rispetto al 2011. Al netto dei

Dettagli

Tavola 8.1 - Capacità degli esercizi ricettivi per tipo di alloggio - Comune di Lecce - Anno 2009

Tavola 8.1 - Capacità degli esercizi ricettivi per tipo di alloggio - Comune di Lecce - Anno 2009 8. Turismo Nel 2009 nella categoria esercizi alberghieri gli alberghi a 4 stelle costituiscono il 40,0% degli esercizi con una dotazione di posti letto pari al 59,4% del totale. La permanenza media del

Dettagli

4.3 Il recupero di materia

4.3 Il recupero di materia 4.3 Il recupero di materia Nel 2008 sono state gestite tramite operazioni di recupero di materia (da R2 a R13) oltre 13.000.000 t di rifiuti in Veneto nei circa 1.200 impianti ubicati sul territorio regionale.

Dettagli

RAPPORTO RIFIUTI 2011 Sintesi dei dati

RAPPORTO RIFIUTI 2011 Sintesi dei dati RAPPORTO RIFIUTI 2011 Sintesi dei dati Produzione rifiuti: valori nazionali Nel 2009 cala la produzione dei rifiuti urbani in tutte le macroaree geografiche italiane: -1,6% al Centro, -1,4% al Nord e -0,4%

Dettagli

Produzione: crescono le rinnovabili (+11,1%), si conferma primato del gas nella produzione termica (67,1%)

Produzione: crescono le rinnovabili (+11,1%), si conferma primato del gas nella produzione termica (67,1%) Nota di sintesi Dati statistici sull energia elettrica in Italia - 2010 CRESCE LA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2010: +3,2% E il valore di crescita più alto del decennio 2001-2010, eguagliato l incremento

Dettagli

La Raccolta Differenziata in Italia

La Raccolta Differenziata in Italia 120 Da una prima quantificazione dei dati relativi all anno 2002, la raccolta differenziata si attesta intorno ai,7 milioni di tonnellate che, in termini percentuali, rappresentano il 19,1% della produzione

Dettagli

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali Il capitale territoriale: una leva per lo sviluppo? Bologna, 17 aprile 2012 Il ruolo delle infrastrutture nei processi di

Dettagli

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro

Dettagli

Lo spreco nelle discariche. Davide Tabarelli NE Nomisma Energia

Lo spreco nelle discariche. Davide Tabarelli NE Nomisma Energia Lo spreco nelle discariche Davide Tabarelli NE Nomisma Energia 1 Perdita di valore energetico con la discarica in Italia 2009 2012 Rifiuti in discarica in Italia (a) mln.t 17,0 17,0 Contenuto calorico

Dettagli

Lo smaltimento in discarica dei rifiuti contenenti amianto

Lo smaltimento in discarica dei rifiuti contenenti amianto Lo smaltimento in discarica dei rifiuti contenenti amianto ISS Istituto Superiore di Sanità Progetto AMIANTO Roma, 12 dicembre 2013 Rosanna Laraia Patrizia D Alessandro RCA: Metodologia di indagine I dati

Dettagli

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)

TOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237

Dettagli

I dati Import-Export. 1 semestre 2014

I dati Import-Export. 1 semestre 2014 I dati Import-Export 1 semestre 2014 Import, Export e bilancia commerciale (valori in euro) Provincia di Mantova, Lombardia e Italia, 1 semestre 2014 (dati provvisori) import 2014 provvisorio export saldo

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese ex DIV.VIII PMI e artigianato IL CONTRATTO DI RETE ANALISI QUANTITATIVA

Dettagli

ELENCO CODICI RIFIUTI AUTORIZZATI

ELENCO CODICI RIFIUTI AUTORIZZATI C.E.R. DESCRIZIONE RIFIUTO ELENCO CODICI RIFIUTI AUTORIZZATI 02 01 08* rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose 02 01 09 rifiuti agrochimici diversi da quelli della voce 02 01 08 02 02 04 fanghi

Dettagli

Costo./ton Smaltimento Selezione Ritiro. Corrispettivo./ton DESCRIZIONE

Costo./ton Smaltimento Selezione Ritiro. Corrispettivo./ton DESCRIZIONE Costo 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA 20 01 frazioni oggetto

Dettagli

SUB-ALLEGATO 1 ELENCO CODICI CER AMMESSI IN IMPIANTO DEMOLIZIONI POMILI SRL (LOCALITA PRATO DELLA CORTE)

SUB-ALLEGATO 1 ELENCO CODICI CER AMMESSI IN IMPIANTO DEMOLIZIONI POMILI SRL (LOCALITA PRATO DELLA CORTE) SUB-ALLEGATO 1 ELENCO CODICI CER AMMESSI IN IMPIANTO DEMOLIZIONI POMILI SRL (LOCALITA PRATO DELLA CORTE) 1/6 CER AUTORIZZATI E RELATIVE OPERAZIONI ALLE QUALI POSSONO ESSERE SOTTOPOSTI CER RIFIUTI PERICOLOSI

Dettagli

COMUNICATO STAMPA RAGGIUNTO NEL 2014 L OBIETTIVO DEL 45,2% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, + 3% RISPETTO AL 2013

COMUNICATO STAMPA RAGGIUNTO NEL 2014 L OBIETTIVO DEL 45,2% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, + 3% RISPETTO AL 2013 COMUNICATO STAMPA RAGGIUNTO NEL 2014 L OBIETTIVO DEL 45,2% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, + 3% RISPETTO AL 2013 CIRCA 14% IN MENO I RIFIUTI URBANI SMALTITI IN DISCARICA Presentato il Rapporto ISPRA sui Rifiuti

Dettagli

Dati statistici sull energia elettrica in Italia - 2014 Nota di sintesi CALO DELLA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2014: -2,5%

Dati statistici sull energia elettrica in Italia - 2014 Nota di sintesi CALO DELLA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2014: -2,5% Dati statistici sull energia elettrica in Italia - 2014 Nota di sintesi CALO DELLA DOMANDA DI ELETTRICITA NEL 2014: -2,5% I dati definitivi sul bilancio elettrico del 2014 fanno registrare una riduzione

Dettagli

INDICATORI DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO: GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Approfondimento sulla rilevazione di riferimento ISPRA

INDICATORI DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO: GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Approfondimento sulla rilevazione di riferimento ISPRA Denominazione indicatori Definizione tecnica indicatori Fonte dei dati Responsabilità produzione dato Inclusione nel PSN Principali elementi sulla rilevazione S.07 - Rifiuti urbani smaltiti in discarica

Dettagli

Rapporto Rifiuti Speciali

Rapporto Rifiuti Speciali ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2015 RAPPORTI Estratto imballaggi smaltimento recupero di materia 226/2015 ISPRA Istituto Superiore

Dettagli

ALLEGATO D: ELENCO DELLE POSSIBILI TIPOLOGIE DI ESSERE TRATTATI IN SEGUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVA ED

ALLEGATO D: ELENCO DELLE POSSIBILI TIPOLOGIE DI ESSERE TRATTATI IN SEGUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVA ED ALLEGATO D: ELENCO DELLE POSSIBILI TIPOLOGIE DI RIFIUTI CON IL RELATIVO CODICE CER CHE POTREBBERO ESSERE TRATTATI IN SEGUITO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE PRODUTTIVA ED ENERGETICA

Dettagli

depuratori civili depuratori industriali trattamento rifiuti

depuratori civili depuratori industriali trattamento rifiuti 4.5 I trattamenti ai fini dello smaltimento 4.5.1 Il trattamento biologico e chimico fisico (D8 e D9) Gli impianti autorizzati a tali operazioni si possono suddividere in 2 principali tipologie: i depuratori,

Dettagli

RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE

RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE ESERCIZI SPECIALIZZATI. AL 31/12/2013 PIEMONTE Altri prodotti 19 41.235 113 168 281 0 2 3 Articoli igienico-sanitari/materiali da 1 2.493 2 0 2 0 0 0 Articoli sportivi/attrezzatura campeggi 9 25.694 119

Dettagli

Argomento Istruzioni Scheda

Argomento Istruzioni Scheda Comunicazione / Scheda / modello 0) Scheda Anagrafica autorizzazioni 1) Comunicazione rifiuti semplificata 1) Comunicazione rifiuti semplificata Scheda SRS 1/2/3/4 1) Comunicazione rifiuti semplificata

Dettagli

SOMMARIO NOTE TESTO. Art. 1. Art. 2. Art. 3. ALLEGATO A

SOMMARIO NOTE TESTO. Art. 1. Art. 2. Art. 3. ALLEGATO A Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16/11/1995 Ripartizione di contributi a carico del bilancio dello Stato e relativi all'annualita' 1994 per la realizzazione dei piani di cui all'art.

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane 17 marzo 2004 Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2003 Nel 2003 il valore delle esportazioni italiane ha registrato una flessione del 4 per cento rispetto al 2002. Dal punto di vista territoriale,

Dettagli

RIF rete indagine fabbisogni Province e Regione Piemonte GESTIONE RIFIUTI. indagine 2008. Spin per ATS (Spin Poliedra-Ceris/CNR) novembre 08 1

RIF rete indagine fabbisogni Province e Regione Piemonte GESTIONE RIFIUTI. indagine 2008. Spin per ATS (Spin Poliedra-Ceris/CNR) novembre 08 1 indagine 2008 Spin per ATS (Spin Poliedra-Ceris/CNR) novembre 08 1 pag. tab.1 universo di riferimento 5 tab.2 questionari elaborati 6 tab.3.1 obiettivi di campionamento 7 tab.3.2 riaggregazione questionari

Dettagli

RAPPORTO RIFIUTI URBANI 2013 1. CONTESTO EUROPEO

RAPPORTO RIFIUTI URBANI 2013 1. CONTESTO EUROPEO 1. CONTESTO EUROPEO La produzione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi in Europa I dati Eurostat relativi alla produzione totale dei rifiuti pericolosi e non pericolosi (somma dei rifiuti prodotti da

Dettagli

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane

L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Studi e ricerche sull economia dell immigrazione L Irpef pagata dagli stranieri nelle regioni italiane Anno 2011 per l anno di imposta 2010 Avvertenze metodologiche p. 2 I principali risultati dello studio

Dettagli

Comune di Torre del Greco (NA) % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile

Comune di Torre del Greco (NA) % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile Raccolta differenziata Comune di Torre del Greco (NA) Dati di produzione R.U. e percentuale di raccolta differenziata Anno 2015 % di r.d. calcolata dalla fonte dati disponibile 50% 45% 40% 35% 30% 25%

Dettagli

CONFINDUSTRIA PADOVA, TREVISO, VICENZA LA NUOVA DISCIPLINA PER LA CARATTERIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

CONFINDUSTRIA PADOVA, TREVISO, VICENZA LA NUOVA DISCIPLINA PER LA CARATTERIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI CONFINDUSTRIA PADOVA, TREVISO, VICENZA LA NUOVA DISCIPLINA PER LA CARATTERIZZAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI Vicenza 14 aprile 2015 CLASSIFICAZIONE E CODIFICA DEI RIFIUTI classificazione dei rifiuti

Dettagli

Produzione di energia elettrica in Italia

Produzione di energia elettrica in Italia PRODUZIONE Produzione di energia elettrica in Italia Tabella 25 Lorda Idro Termo Eol. Fotov. Totale Idro Termo Eol. Fotov. Totale B 2008 2009 Produttori 46.351,0 248.963,5 5.050,4 300.364,9 52.553,9 212.596,6

Dettagli

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti

Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura

Dettagli

Certificazione di affidabilità doganale e di sicurezza: L Operatore Economico Autorizzato (A.E.O.)

Certificazione di affidabilità doganale e di sicurezza: L Operatore Economico Autorizzato (A.E.O.) Certificazione di affidabilità doganale e di sicurezza: L Operatore Economico Autorizzato (A.E.O.) dott.ssa Cinzia Bricca Direttore Centrale Accertamenti e Controlli Agenzia delle Dogane Milano 25 marzo

Dettagli

1 - IL CONTESTO EUROPEO

1 - IL CONTESTO EUROPEO 1 - IL CONTESTO EUROPEO La produzione dei rifiuti urbani in Europa Secondo le informazioni più aggiornate fornite da Eurostat, integrate con i dati ISPRA per quanto riguarda l Italia, nel 2013 nell UE

Dettagli

Descrizione rifiuto Codice CER Deposito max istantaneo (mc.) 070501* 070703* 2 m 3 (deposito) 160506*

Descrizione rifiuto Codice CER Deposito max istantaneo (mc.) 070501* 070703* 2 m 3 (deposito) 160506* Descrizione rifiuto Codice CER Rifiuti liquidi pericolosi soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri - Acque 070501* di lavaggio di laboratorio solventi organici alogenati, soluzioni di lavaggio ed 070703*

Dettagli

AZIENDE AGRICOLE ATTIVITA MANIFATTURIERA

AZIENDE AGRICOLE ATTIVITA MANIFATTURIERA AZIENDE AGRICOLE ATTIVITA MANIFATTURIERA Divisione atmosfera e impianti 1 Inquadramento del tema Per azienda agricola si intende l'unità tecnico-economica costituita da terreni, anche in appezzamenti non

Dettagli

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015 LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 215 Saldi positivi ma in leggera flessione Nel terzo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili,

Dettagli

La produzione di uva e di vino Anno 2005

La produzione di uva e di vino Anno 2005 La produzione di uva e di vino Anno 2005 31 Gennaio 2006 L Istat diffonde i principali risultati 1 della produzione di uva e di vino in Italia, con riferimento all anno 2005. Essi derivano da stime effettuate

Dettagli

L'Azienda Vescovo Romano & C. è attiva dal 1960, svolgendo quindi da oltre 40 anni un ruolo importante nel settore dell'ecologia.

L'Azienda Vescovo Romano & C. è attiva dal 1960, svolgendo quindi da oltre 40 anni un ruolo importante nel settore dell'ecologia. L'Azienda Vescovo Romano & C. è attiva dal 1960, svolgendo quindi da oltre 40 anni un ruolo importante nel settore dell'ecologia. Al fine di ridurre l'impatto ambientale,si occupa del riciclaggio dei materiali

Dettagli

LA PRODUZIONE DI AGGREGATI RICICLATI IN EUROPA, ITALIA, ROMA

LA PRODUZIONE DI AGGREGATI RICICLATI IN EUROPA, ITALIA, ROMA Seminario MATERIALI INNOVATIVI E ECOSOSTENIBILI PER LE INFRASTRUTTURE DI ROMA CAPITALE LA PRODUZIONE DI AGGREGATI RICICLATI IN EUROPA, ITALIA, ROMA Roma, 2 luglio 2014 La produzione di rifiuti inerti a

Dettagli

Settore cultura, turismo, moda, eccellenze

Settore cultura, turismo, moda, eccellenze Settore cultura, turismo, moda, eccellenze Flussi Turistici di Milano e Provincia 2013 in attesa di validazione da parte di ISTAT, i dati sono da ritenersi provvisori e soggetti a modifica Indice 1. Capacità

Dettagli

BIBIONE: CON IL WEB IL TURISMO REGGE ALLA CRISI

BIBIONE: CON IL WEB IL TURISMO REGGE ALLA CRISI COMUNICATO STAMPA BIBIONE: CON IL WEB IL TURISMO REGGE ALLA CRISI Secondo uno studio dell'associazione Bibionese Albergatori, nella stagione 2012 Bibione ha ospitato più di 770.000 turisti. Prenotazioni

Dettagli

APPENDICE I Elenco CER ammessi all impianto

APPENDICE I Elenco CER ammessi all impianto APPENDICE I Elenco CER ammessi all impianto CER DESCRIZIONE 01.04.07* rifiuti contenenti sostanze pericolose, prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi 02.01.03 scarti di tessuti

Dettagli

La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche.

La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche. La popolazione ucraina in Italia. Caratteristiche demografiche, occupazionali ed economiche. L Italia è il primo Paese europeo per presenza di cittadini e negli ultimi anni ha visto un aumento del 62%.

Dettagli

Situazione produttiva e commercio estero dei Paesi del Bacino del Mediterraneo

Situazione produttiva e commercio estero dei Paesi del Bacino del Mediterraneo Situazione produttiva e commercio estero dei Paesi del Bacino del Mediterraneo Tomas Bosi Cesena, 22 settembre 2015 Melone, superfici e produzione Francia Superficie: meno di 15.000 ha Produzione: 280.000

Dettagli

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it unione nazionale r a p p r e s e n t a n t i autoveicoli esteri Analisi UNRAE delle immatricolazioni 2008 AUMENTA DI OLTRE 3 PUNTI LA QUOTA DI CITY CAR

Dettagli

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)

Calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B) AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) ()/Bx100 120 113,93 109,46 +4,47 +4,09% 480 295,84 277,95 +17,89 +6,44% 700 401,94 375,85 +26,09 +6,94% 1.400 739,55 687,37 +52,18 +7,59% 2.000 1.026,99

Dettagli

UNIAMO LE ENERGIE. 7-11 ottobre 2009 Torino Esposizioni

UNIAMO LE ENERGIE. 7-11 ottobre 2009 Torino Esposizioni UNIAMO LE ENERGIE 7-11 ottobre 2009 Torino Esposizioni Recuperabilità dei rifiuti speciali non pericolosi in provincia di Torino Duccio Bianchi Obiettivi Analizzare la struttura dello stock di rifiuti

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI OSSERVATORIO MPMI REGIONI LE MICRO, PICCOLE

Dettagli

MOVIMPRESE RISTORAZIONE

MOVIMPRESE RISTORAZIONE Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro MOVIMPRESE RISTORAZIONE Anno 2011 Ufficio studi A cura di L. Sbraga e G. Erba MOVIMPRESE RISTORAZIONE A dicembre del 2011 negli archivi delle Camere

Dettagli

3 Import-export di rifiuti

3 Import-export di rifiuti 3.1 Quadro generale L obiettivo di questo capitolo è analizzare le dimensioni e le caratteristiche degli scambi di rifiuti tra l Italia e il resto del mondo. L analisi prende in considerazione la movimentazione

Dettagli

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering

Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering Anno - Dati aggiornati al Maggio Casi di morte sul lavoro per Regione Regione % sul totale n casi Lombardia,9% 6 Emilia Romagna 9,9% Sicilia 9,% 9 Piemonte 9,% 9 Veneto,% Toscana 6,9% Campania 6,% Abruzzo,9%

Dettagli

Metodologie di calcolo delle raccolte differenziate Firenze, Piazza Tasso, 7-8 (zona Porta Romana) Sala delle ex Leopoldine

Metodologie di calcolo delle raccolte differenziate Firenze, Piazza Tasso, 7-8 (zona Porta Romana) Sala delle ex Leopoldine presentazione delle studio ATIA-ISWA Italia sulle Metodologie di calcolo delle raccolte differenziate Firenze, Piazza Tasso, 7-8 (zona Porta Romana) Sala delle ex Leopoldine La raccolta differenziata nel

Dettagli

Capitolo 14. Industria

Capitolo 14. Industria Capitolo 14 Industria 14. Industria Questo capitolo raccoglie informazioni sul settore dell industria in senso stretto, escluse cioè le costruzioni per le quali si rinvia all apposito capitolo. Un primo

Dettagli

Gennaio Ottobre 2015. Gennaio. lavoro. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. Con mezzo di SUL LAVORO DI. In itinere.

Gennaio Ottobre 2015. Gennaio. lavoro. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. Con mezzo di SUL LAVORO DI. In itinere. OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 31/10/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro

Dettagli

Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT

Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT Tariffe 2007 - COMUNI SOCI DELLA SRT Rifiuti solidi urbani indifferenziati (1) 92,50 (*) 10% Pneumatici assimilati agli urbani e conferiti in modo differenziato alle piattaforme di lavorazione (1) 92,50

Dettagli

Claudio GAGLIARDI. Rapporto PIQ 2011. Una nuova misura dell economia per leggere l Italia e affrontare la crisi. Segretario Generale Unioncamere

Claudio GAGLIARDI. Rapporto PIQ 2011. Una nuova misura dell economia per leggere l Italia e affrontare la crisi. Segretario Generale Unioncamere Claudio GAGLIARDI Segretario Generale Unioncamere Rapporto PIQ 2011 Una nuova misura dell economia per leggere l Italia e affrontare la crisi Roma, 10 dicembre 2012 Perché puntare l obiettivo sulla qualità?

Dettagli

G2 AMBIENTE SRL Elenco CODICI CER/OPERAZIONI

G2 AMBIENTE SRL Elenco CODICI CER/OPERAZIONI G2 AMBIENTE SRL Elenco CDICI CER/PERAZINI DESCRIZINE RECUPER LESI TRATTAMENT CENTRIFUGAZINE ED INERTIZZAZINE DEPSIT 01 05 04 fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci 01 05 05* fanghi e

Dettagli

IX Rapporto Sanità Università di Roma Tor Vergata Crisi economica e Sanità: come cambiare le politiche pubbliche TAVOLE PRINCIPALI

IX Rapporto Sanità Università di Roma Tor Vergata Crisi economica e Sanità: come cambiare le politiche pubbliche TAVOLE PRINCIPALI IX Rapporto Sanità Università di Roma Tor Vergata Crisi economica e Sanità: come cambiare le politiche pubbliche TAVOLE PRINCIPALI 1. Gap PIL pro-capite Italia vs. altri Paesi europei Valori %, anni 2000-2012

Dettagli

Regione FVG - arrivi e presenze - italiani e stranieri dettaglio trimestrale anno 2011 (conf. 2010)

Regione FVG - arrivi e presenze - italiani e stranieri dettaglio trimestrale anno 2011 (conf. 2010) Regione FVG - arrivi e presenze - italiani e stranieri dettaglio trimestrale anno 2011 (conf. 2010) TAV. 1 ARRIVI PRESENZE I T rim e stre II T rim e stre III T rim e stre IV T rim e stre TOTALE 2011 2010

Dettagli

Francesca Belinghieri. Novara, 11 giugno 2014

Francesca Belinghieri. Novara, 11 giugno 2014 Novara, 11 giugno 2014 "Il Nuovo SET (Servizio Emergenze Trasporti), uno strumento operativo per la gestione delle emergenze a supporto delle Autorità Pubbliche e delle Imprese". Francesca Belinghieri

Dettagli

McDONALD S E L ITALIA

McDONALD S E L ITALIA McDONALD S E L ITALIA Da una ricerca di SDA Bocconi sull impatto occupazionale di McDonald s Italia 2012-2015 1.24 McDONALD S E L ITALIA: IL NOSTRO PRESENTE Questo rapporto, frutto di una ricerca condotta

Dettagli

DOBBIAMO AVER PAURA DELLA PIOGGIA?

DOBBIAMO AVER PAURA DELLA PIOGGIA? Nuovo Rapporto Ance Cresme alluvioni con una scia ininterrotta di disastri, vittime e costi altissimi per i cittadini. Un territorio martoriato da Nord a Sud e L aggiornamento del rapporto Ance Cresme

Dettagli

Produzione di energia elettrica in Italia

Produzione di energia elettrica in Italia PRODUZIONE Produzione di energia elettrica in Italia Tabella 25 (*) Lorda Idro Termo Eol. Fotov. B Totale Idro Termo Eol. Fotov. Totale B 2012 2013 Produttori 43.280,7 207.669,9 13.407,1 18.861,7 283.219,5

Dettagli

Settembre 2014. Gennaio. Settembre 2015. di trasporto 179. mezzo di trasporto 51. In itinere Senza. Con mezzo di SUL LAVORO DI.

Settembre 2014. Gennaio. Settembre 2015. di trasporto 179. mezzo di trasporto 51. In itinere Senza. Con mezzo di SUL LAVORO DI. OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 30/09/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro

Dettagli

Gennaio. Luglio L 2015 472 383. In occasione. di lavoro. di trasporto 65 In itinere. mezzo di trasporto 61. di lavoro Senza mezzo.

Gennaio. Luglio L 2015 472 383. In occasione. di lavoro. di trasporto 65 In itinere. mezzo di trasporto 61. di lavoro Senza mezzo. OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 31/0/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro

Dettagli

% RD METODI DI CALCOLO E NUOVI INDICATORI

% RD METODI DI CALCOLO E NUOVI INDICATORI % RD METODI DI CALCOLO E NUOVI INDICATORI www.arpa.veneto.it Legambiente COMUNI RICICLONI INDICATORE MULTIPARAMETRICO Non solo %RD (rifiuti avviati a recupero, compresi inerti, ingombranti a spazzamento)

Dettagli

A.P.T. della Provincia di Venezia - Ufficio Studi & Statistica

A.P.T. della Provincia di Venezia - Ufficio Studi & Statistica RELAZIONE flussi turistici /2012 STL JESOLO ED ERACLEA 1. ARRIVI / PRESENZE 2. COMPARTO alberghiero ed extraalberghiero 3. PROVENIENZE 4. RICETTIVO 5. FOCUS: SETTEMBRE 2013 1. ARRIVI / PRESENZE Nel periodo

Dettagli

Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE Città Metropolitana di Genova PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ACQUA E RIFIUTI Prot. Generale N. 0000821 / 2015 Atto N. 69 OGGETTO: MODIFICA NON SOSTANZIALE

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE WD30U ATTIVITÀ 38.31.10 DEMOLIZIONE DI CARCASSE ATTIVITÀ 38.32.10 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO DI CASCAMI E ROTTAMI METALLICI ATTIVITÀ 38.32.20 RECUPERO E PREPARAZIONE PER

Dettagli

I trasferimenti ai Comuni in cifre

I trasferimenti ai Comuni in cifre I trasferimenti ai Comuni in cifre Dati quantitativi e parametri finanziari sulle attribuzioni ai Comuni (2012) Nel 2012 sono stati attribuiti ai Comuni sotto forma di trasferimenti, 9.519 milioni di euro,

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI LAVORAZIONE RIFIUTI PRESSO LE PIATTAFORME DI VALORIZZAZIONE - ALLEGATO A.2 -

CAPITOLATO SPECIALE PER L APPALTO DEL SERVIZIO DI LAVORAZIONE RIFIUTI PRESSO LE PIATTAFORME DI VALORIZZAZIONE - ALLEGATO A.2 - Strada Vecchia per Bosco Marengo 15067 NOVI LIGURE (Alessandria) Tel. 0143 744.516 - Fax 0143 321.556 - www.srtspa.it - e-mail: srtspa@srtspa.it Cod. Fisc./Part. IVA/R.I. AL n 02021740069 - R.E.A. n 219668

Dettagli

Città di Benevento. Ordinanza Sindacale n 86 del 19 Luglio 2011 IL SINDACO PREMESSO:

Città di Benevento. Ordinanza Sindacale n 86 del 19 Luglio 2011 IL SINDACO PREMESSO: Ordinanza Sindacale n 86 del 19 Luglio 2011 PREMESSO: IL SINDACO CHE con Ordinanza del Commissario Delegato per l Emergenza Rifiuti nella Regione Campania ex O.P.C.M. 3653 del 30.01.2008 n 122 del 07.05.2008

Dettagli

La certificazione AEO, un biglietto da visita per gli operatori doganali

La certificazione AEO, un biglietto da visita per gli operatori doganali La certificazione AEO, un biglietto da visita per gli operatori doganali Roma 19 marzo2009 Dott. Giovanni MOSCA - Ufficio tecnologie e supporto dell attività di verifica Passi necessari per divenire un

Dettagli

Trattamento di matrici compostabili da RU mediante biostabilizzazione controllata, presso l impianto Nuova Geovis, di Sant Agata Bolognese

Trattamento di matrici compostabili da RU mediante biostabilizzazione controllata, presso l impianto Nuova Geovis, di Sant Agata Bolognese ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE STRUTTURE, DEI TRASPORTI, DELLE ACQUE, DEL

Dettagli

provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE

provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE OGGETTO: DPR N. 59/2013 - AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DELLA DITTA ROTT-FERR SRL IMPIANTO

Dettagli

Report incentivi ISI 2013

Report incentivi ISI 2013 Report incentivi ISI 2013 Il 29 maggio 2014 si è conclusa regolarmente la procedura telematica per l'assegnazione dei 307,359 milioni di euro stanziati dall INAIL nell ambito del bando degli incentivi

Dettagli

Menzione speciale alla Toscana, la sola regione italiana a sfruttare la geotermia.

Menzione speciale alla Toscana, la sola regione italiana a sfruttare la geotermia. Fondazione Impresa Via Torre Belfredo 81/e 30174 Mestre Venezia + 39 340 2388841 info@fondazioneimpresa.it www.fondazioneimpresa.it CAMPANIA, SARDEGNA E BASILICATA: I MIGLIORI MIX DI ENERGIA RINNOVABILE

Dettagli

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Strettamente riservato Roma, 10 novembre 2015 Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Valerio De Molli 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITT I RISERVAT I. Questo documento

Dettagli

EUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

EUROPA 2020. Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto EUROPA 2020 Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva Eurosportello-Unioncamere del Veneto Cos è è? Una comunicazione della Commissione Europea (Com. 2020 del 3 marzo 2010), adottata

Dettagli

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI

SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI Allegato a) - SCHEDE TECNICHE DEI SERVIZI RESI SCHEDA a.3 SERVIZIO: CHIUSURA DEL CICLO DEI RIFIUTI URBANI DEFINIZIONE Oggetto del servizio è la gestione dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta per

Dettagli

NORDEST: QUASI IL 25 % DELL EXPORT VA IN GERMANIA E IN FRANCIA Siamo tra i leader mondiali nella vendita di macchinari

NORDEST: QUASI IL 25 % DELL EXPORT VA IN GERMANIA E IN FRANCIA Siamo tra i leader mondiali nella vendita di macchinari NORDEST: QUASI IL 25 DELL EXPORT VA IN GERMANIA E IN FRANCIA Siamo tra i leader mondiali nella vendita di macchinari ==================== Quasi il 25 per cento delle merci prodotte nel Nordest prende la

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA -Area della Prevenzione e della Sicurezza- ELENCO PREZZI/COMPUTO METRICO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA -Area della Prevenzione e della Sicurezza- ELENCO PREZZI/COMPUTO METRICO + UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA -Area della Prevenzione e della Sicurezza- SERVIZIO DI RITIRO, TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI SPECIALI, PERICOLOSI E NON PERICOLOSI, E DEI RIFIUTI SANITARI PRODOTTI

Dettagli

pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione 02 03 05 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti

pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione 02 03 05 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti 01 03 09 Fanghi rossi derivanti dalla produzione di allumina, diversi da quelli di cui alla voce 01 03 07 01 04 10 Polveri e residui affini, diversi da quelli di cui alla voce 01 03 07 01 04 14 Rifiuti

Dettagli

Il Telefono Verde contro il Fumo

Il Telefono Verde contro il Fumo Il Telefono Verde contro il Fumo Dott.ssa Luisa Mastrobattista Osservatorio Fumo Alcol e Droga OSSFAD Istituto Superiore di Sanità XVII Convegno Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale AGGIORNAMENTO DEI

Dettagli

ANALISI SULLE RETI D IMPRESA REGIONALI AL 3 ottobre 2015

ANALISI SULLE RETI D IMPRESA REGIONALI AL 3 ottobre 2015 AZIENDA SPECIALE CONCENTRO DELLA CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI PORDENONE ANALISI SULLE RETI D IMPRESA REGIONALI AL 3 ottobre 2015 Al 3 ottobre 2015 si sono registrati in Italia 2.405 contratti di rete

Dettagli

TABELLA 5.15. LE STRUTTURE SCOLASTICHE IN ITALIA: STOCK, UNITÀ LOCALI, ADDETTI

TABELLA 5.15. LE STRUTTURE SCOLASTICHE IN ITALIA: STOCK, UNITÀ LOCALI, ADDETTI 5.3 Il patrimonio scolastico e ospedaliero nelle aree di rischio Tra gli edifici esposti al rischio naturale rientrano alcune strutture, come le scuole e gli ospedali, che hanno una particolare importanza

Dettagli

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 27/07/2015

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 27/07/2015 119 117 114 69 52 28 14 1 343 267 242 215 444 607 736 946 938 1.168 1.066 1.622 Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Imprese Veneto 27/07/2015 Il caldo torrido di questa estate sembra aver

Dettagli

I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA

I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA I COMUNI RICICLONI DELL'EMILIA ROMAGNA MONITORAGGIO SULLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI E SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DESTINATA AL RICICLAGGIO Per poter premiare le situazioni più virtuose nella gestione

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

RAPPORTO RIFIUTI URBANI 2013 VIII

RAPPORTO RIFIUTI URBANI 2013 VIII VIII III Informazioni legali L Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e le persone che agiscono per conto dell Istituto non sono responsabili per l uso che può essere fatto

Dettagli

Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento

Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento RIFIUTI: AMMISIBILITA IN DISCARICA NUOVA LISTA POSITIVA Con delibera della Giunta Provinciale n. 2740 del 14 dicembre 2012 è stata modificata la lista positiva dei rifiuti non pericolosi che possono essere

Dettagli