I Quaderni della Ricerca

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I Quaderni della Ricerca"

Transcript

1 13 I Quaderni della Ricerca Lingue straniere e disturbi specifici dell apprendimento Un quadro di riferimento per la progettazione di materiali glottodidattici accessibili Michele Daloiso Gruppo di ricerca DEAL, Università Ca Foscari Venezia

2 13 I Quaderni della Ricerca Lingue straniere e disturbi specifici dell apprendimento Un quadro di riferimento per la progettazione di materiali glottodidattici accessibili Michele Daloiso Gruppo di ricerca DEAL, Università Ca Foscari Venezia

3 Loescher Editore - Torino I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L acquisto della presente copia dell opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere efettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Le fotocopie efettuate per inalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere efettuate a seguito di speciica autorizzazione rilasciata da: CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana 108, Milano autorizzazioni@clearedi.org e sito web L editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori dal proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all art ter legge diritto d autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: Ristampe N ISBN Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore Via Vittorio Amedeo II, Torino Fax clienti@loescher.it Loescher Editore opera con sistema qualità certiicato CERMET n A secondo la norma UNI EN ISO Progetto e coordinamento editoriale: Elena Rivetti Realizzazione editoriale e tecnica: Fregi e Majuscole - Torino Progetto grafico: Fregi e Majuscole - Torino Disegni: Maria Adelaide Negrin Copertina: Leftloft Milano/New York Stampa: Tipograia Gravinese Corso Vigevano, Torino

4 Indice Introduzione 7 Parte prima 9 1. L apprendimento delle lingue dal punto di vista degli allievi con DSA La voce di alcuni studenti con DSA Interpretare le diicoltà degli allievi con DSA nello studio delle lingue: dalle esperienze ai riferimenti teorici Il quadro teorico generale L impatto delle diicoltà di memorizzazione Le conseguenze dei DSA nello sviluppo delle abilità linguistiche Le ricadute sul piano emotivo L accessibilità dei materiali tradizionali secondo gli alunni con DSA: un indagine La ricerca Il campione Lo strumento d indagine I risultati Il manuale di lingua Le risorse audio e video Le espansioni online Una sintesi

5 LINGUE STRANIERE E DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO 3. L accessibilità dei materiali glottodidattici: un quadro teorico-metodologico Il quadro glottodidattico di riferimento La nozione di accessibilità glottodidattica La Progettazione Universale dell Apprendimento Procedure per massimizzare l accessibilità dei materiali Adattamento graico-stilistico Riorganizzazione dei contenuti Riorganizzazione degli esercizi di lingua La creazione di materiali accessibili: esempi di risorse per l apprendimento linguistico Esempi di adattamento graico-stilistico Adattamento di un brano di lettura Adattamento di un esercizio Esempi di riorganizzazione dei contenuti Un diagramma grammaticale Una mappa semantica Prompt per l interazione orale Prompt per la produzione scritta Esempi di riorganizzazione degli esercizi di lingua Interventi sulla procedura Interventi sulla consegna Interventi sui supporti Parte seconda 79 Esempi di risorse glottodidattiche 81 Esempi di adattamento graico-stilistico Scheda A. Adattamento di una lettura Scheda B. Adattamento di un esercizio Esempi di riorganizzazione dei contenuti Scheda C. Una mappa grammaticale Scheda D. Una rete semantica Scheda E. Prompt per l interazione orale Scheda F. Prompt per la produzione scritta

6 INDICE Esempi di riorganizzazione degli esercizi Scheda G. Interventi sulla procedura Scheda H. Interventi sulla consegna Scheda I. Interventi sui supporti Riferimenti bibliograici 109 5

7

8 Introduzione L insegnamento delle lingue ad alunni con differenze individuali costituisce un tema d interesse crescente per la ricerca linguistica e glottodidattica. Il riconoscimento ufficiale dei disturbi specifici dell apprendimento e dei bisogni speciali da parte della scuola italiana, e il conseguente quadro normativo disposto a tutela degli studenti con queste specificità, sanciscono la necessità di rinnovare le pratiche educative per raggiungere anche gli allievi più difficili, che a causa di un disturbo non sembrano trarre beneficio dalla didattica tradizionale. In questo contesto, all interno della scuola veneziana di glottodidattica, legata alle figure di Giovanni Freddi e Paolo E. Balboni, nasce nel 2010 il gruppo di ricerca deal (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue), un equipe di studiosi diretta da chi scrive, che indaga le specifiche difficoltà incontrate dagli alunni con disturbi dell apprendimento nello studio delle lingue allo scopo di elaborare e sperimentare principi metodologici, strategie d intervento e percorsi glottodidattici. Con il testo fondamentale del 2012, intitolato Lingue straniere e dislessia evolutiva. Teoria e metodologia per una glottodidattica accessibile (utet, Torino), abbiamo proposto un quadro di riferimento teorico-metodologico per l insegnamento delle lingue ad alunni con disturbi dell apprendimento che coniuga decenni di ricerca internazionale, i cui risultati erano ancora poco noti in Italia, con le istanze della glottodidattica italiana. Nello stesso anno esce anche Glottodidattica per i bisogni educativi speciali, numero monografico della rivista scientifica EL.LE con il quale abbiamo inaugurato l avviamento del Progetto GloBES, che coinvolge sia il gruppo deal sia altri esperti con l obiettivo di studiare le metodologie per l insegnamento delle lingue non materne ad alunni con bisogni speciali derivanti sia da cause congenite (deficit o disabilità, ma anche allievi definiti superdotati ) sia da fattori ambientali (svantaggio sociale, adozione internazionale ecc.). Negli ultimi anni GloBES e deal hanno svolto un intensa attività di ricerca teorica e sperimentale, formazione dei docenti e progettazione di materiali glottodidattici accessibili agli alunni con disturbi dell apprendimento e altri bisogni speciali. Questo Quaderno della Ricerca, dunque, costituisce un ulteriore tassello 7

9 LINGUE STRANIERE E DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO al quadro di riferimento teorico-metodologico che contraddistingue l attività di GloBES e deal. La scelta di incentrare questo nostro contributo sulla progettazione di materiali glottodidattici accessibili nasce dalla constatazione che nel mondo dell editoria per le lingue si registra un crescente interesse verso quest area, ma non sempre i materiali linguistici pubblicati per alunni con bisogni speciali ci paiono fondati su solide basi scientifiche. S intravede dunque il rischio concreto di fraintendere la natura dei bisogni speciali, proponendo materiali che si limitano a semplificare, ridurre, eliminare attività ed esercizi. Il quadro di riferimento proposto nel presente quaderno parte invece dalla convinzione che i bisogni speciali rappresentino l occasione per riflettere sulla qualità dei materiali di lingua nel loro complesso, e che sia possibile elaborare risorse per l apprendimento più accessibili non solo agli alunni con bisogni speciali ma a tutti gli studenti. Come si può notare dall indice, nell affrontare questo tema abbiamo adottato un approccio che parte dalla ricerca teorica e dai risultati di alcune indagini da noi condotte, per arrivare alla definizione di principi di riferimento per la progettazione di materiali accessibili. L opera si conclude con un nucleo di schede operative, nelle quali abbiamo proposto alcuni esempi significativi di materiali resi più accessibili grazie all applicazione dei principi discussi. Con questo quaderno, da intendersi in continuità con le opere, sopra citate, prodotte nel 2012, vorremmo quindi delineare alcune basi teorico-metodologiche che contraddistinguono il lavoro di progettazione di risorse glottodidattiche condotto dagli studiosi afferenti a GloBES e deal. Michele Daloiso@ Università Ca Foscari Venezia@ 8

10 Parte prima

11

12 1. L apprendimento delle lingue dal punto di vista degli allievi con DSA Con l acronimo dsa si fa riferimento a un gruppo eterogeneo di disturbi specifici che interessano in modo particolare l acquisizione e l applicazione di abilità scolastiche, quali la lettura, la scrittura e il calcolo, non imputabili a disabilità fisiche o deficit intellettivo (Cornoldi, 2007). L apprendimento di una lingua straniera costituisce un compito particolarmente impegnativo per studenti con dsa, come dimostrano non solo le esperienze riportate quotidianamente dagli insegnanti e dagli allievi stessi, ma anche le ricerche glottodidattiche condotte a livello nazionale e internazionale sull argomento. In questo capitolo cercheremo di mettere a fuoco il problema partendo dalle esperienze dirette di alcuni studenti con dsa, analizzandole poi alla luce delle conoscenze provenienti dalla ricerca scientifica in materia La voce di alcuni studenti con DSA Per comprendere le difficoltà incontrate dagli alunni con dsa nell apprendimento di una lingua straniera può essere utile partire dall esperienza diretta di alcuni studenti adolescenti intervistati da chi scrive nel corso di diversi progetti realizzati dal Gruppo di ricerca deal (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) dell Università Ca Foscari Venezia 1. A scuola con l inglese all inizio del quadrimestre più o meno andavo bene, perché quei concetti li avevo già studiati alle medie; poi nel secondo quadrimestre è stato un disastro: c erano troppe regole da ricordare, la professoressa andava velocissima e non riuscivo a starle dietro. Ogni volta c era un argomento nuovo, ma io non sentivo di aver imparato bene quello prima. Il grosso problema per me non erano tanto le parole, che più o meno ricordo, ma proprio la grammatica (Alberto, 14 anni). La cosa che più mi fa stare male è che quando facciamo gli esercizi in classe [il professore] li vuole fatti in pochi minuti, ma io non riesco a stargli dietro, e lui ogni volta si arrabbia con me e mi lascia lì, senza darmi una mano. Ogni tanto chiedo ai compagni, ma anche loro si stufano se chiedo troppo (Marco, 14 anni). 1. I nomi degli intervistati sono stati modiicati dall autore. 11

13 LINGUE STRANIERE E DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Io non riesco a capire la professoressa quando parla con me. Io ho conosciuto dei ragazzi francesi, e quando loro parlavano con me bene o male capivo, ma lei non la capisco. [Intervistatore: E a cosa credi sia dovuta questa difficoltà? ]. Forse al fatto che in realtà lei non vuole parlare con me, vuole solo sapere se so il francese, mi vuole valutare (Rebecca, 16 anni). Per me il grosso problema è che bisogna imparare tutto a memoria, senza dare un senso logico alle cose. E questo lo vedo nelle parole, che non riesco a memorizzare, ma anche nella grammatica. Ogni cosa bisogna impararla a memoria, e se sai di avere difficoltà di memoria non è che ti possa piacere tanto studiare un altra lingua (Enrico, 15 anni). Io bene o male quando la prof parla capisco, anche se con i testi scritti faccio più fatica. Ma quando devo mettermi a scrivere o a parlare, senza aiuto, non so proprio da che parte cominciare! (Luca, 17 anni). Queste testimonianze aiutano a comprendere innanzitutto l ampio spettro di difficoltà che gli studenti con dsa possono manifestare nell apprendimento di una lingua straniera. Nel prossimo paragrafo riprenderemo queste esperienze per cercare di interpretarle alla luce delle conoscenze teoriche sui dsa e sulle difficoltà di questi studenti nello studio delle lingue. Prima di proseguire nella discussione, tuttavia, ci sembra importante soffermarci su tre osservazioni preliminari, che consentono di inquadrare le testimonianze nella giusta prospettiva. Una prima considerazione riguarda la pervasività degli ostacoli nello studio delle lingue dichiarati dagli studenti intervistati; sappiamo, infatti, che questi disturbi non solo sono resistenti alle metodologie didattiche tradizionali, ma hanno anche ripercussioni negative sul piano emotivo, mnemonico e linguistico. Poiché lo studio delle lingue coinvolge tutte queste sfere, non stupisce che proprio la lingua straniera sia tra le discipline scolastiche in cui gli alunni con dsa faticano maggiormente. Un secondo aspetto da rilevare riguarda il fatto che gli intervistati pongano l accento su difficoltà in parte diverse. Alberto ed Enrico, ad esempio, sottolineano i problemi nella riflessione metalinguistica e nella memorizzazione; Luca, invece, cita le abilità produttive; Marco e Rebecca, infine, attribuiscono parte delle loro difficoltà all ambiente educativo. Per inquadrare correttamente queste esperienze è opportuno ricordare che l apprendimento delle lingue è un processo complesso, sul quale incidono fattori interni ed esterni allo studente (Balboni, 2011). Se si considerano le variabili interne, va sottolineato che i dsa non costituiscono una categoria monolitica, bensì possono assumere forme diverse in ciascun alunno (aa. vv., 2012); ciò dipende sia dal grado di severità del disturbo, sia dalle sue eventuali correlazioni con altri dsa o disturbi di altra natura, come un deficit di attenzione o difficoltà socio-emotive ecc. 12

14 1. L APPRENDIMENTO DELLE LINGUE DAL PUNTO DI VISTA DEGLI ALLIEVI CON DSA Talvolta gli insegnanti lamentano il fatto che ogni alunno con dsa è diverso dall altro ; questa osservazione, sebbene non si possa considerare scorretta in virtù di quanto abbiamo appena affermato, andrebbe sostituita con un altra, molto più pregnante sul piano didattico: ogni alunno (con o senza dsa) è diverso dall altro. In altri termini, non va dimenticato che tutti gli studenti sono alla ricerca di un proprio stile di apprendimento, che è basato sul potenziamento dei propri talenti e sulla compensazione delle proprie difficoltà. Lo stesso accade per gli alunni con dsa, che a maggior ragione devono essere sostenuti nella ricerca di strategie di apprendimento personali (Commissione Europea, 2005). Nella stessa classe possono perciò essere compresenti alunni con dsa che presentano stili di apprendimento linguistico diversi (globali o analitici, collaborativi o individualisti, esecutivi o riflessivi ecc.). Un ultima riflessione riguarda la relazione tra la percezione dello studente circa le proprie difficoltà e l impianto didattico utilizzato dal docente di lingua. Come abbiamo evidenziato prima, infatti, a incidere sul processo di apprendimento delle lingue possono essere anche fattori esterni allo studente, e le difficoltà stesse che egli percepisce possono essere influenzate pure dalle richieste provenienti dalla scuola. Ad esempio, la percezione di Alberto circa i suoi insuccessi nell apprendimento della grammatica può essere accentuata da un esperienza scolastica in cui la lezione di lingua straniera assegna un ruolo preponderante allo studio delle regole grammaticali; di converso, le preoccupazioni di Luca nei confronti delle abilità produttive possono essere generate da un impostazione glottodidattica che insiste sulla produzione orale e scritta. Risulta essenziale, quindi, da un lato individuare un nucleo di potenziali difficoltà di apprendimento della lingua straniera, che poi potranno assumere forme diverse in ciascun allievo a seconda della severità del disturbo e del suo stile di apprendimento, dall altro riconoscere che la metodologia glottodidattica può incidere positivamente o negativamente su queste difficoltà Interpretare le difficoltà degli allievi con DSA nello studio delle lingue: dalle esperienze ai riferimenti teorici Le testimonianze degli alunni con dsa riportate nel paragrafo precedente, pur non potendo essere generalizzate, fanno emergere alcune criticità nel loro percorso di apprendimento della lingua straniera. Di seguito, pur senza pretesa di esaustività, richiamiamo alcuni elementi teorici che riteniamo funzionali ai capitoli successivi; per una discussione più sistematica rimandiamo invece ad altri studi glottodidattici (Schneider, Crombie, 2003; Nijakowska, 2010; Daloiso, 2012; Kormos, Smith, 2012). 13

15 LINGUE STRANIERE E DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Il quadro teorico generale In un nostro studio precedente (Daloiso, 2012) abbiamo analizzato e messo a confronto le principali ipotesi e teorie neuropsicologiche sull origine e sulle manifestazioni dei dsa (con particolare riferimento alla dislessia evolutiva) e abbiamo tracciato un ipotesi di sintesi, che riprendiamo come riferimento teorico del presente lavoro. Secondo questa prospettiva, i dsa: a) sono originati da una neurodiversità, ossia una modalità diversa con cui il cervello dell alunno elabora alcuni stimoli e gestisce alcuni compiti; i dsa sono di origine evolutiva, quindi emergono spontaneamente durante i primi anni di vita, probabilmente per una predisposizione genetica, in una fase dello sviluppo in cui il cervello è particolarmente plastico e flessibile (Fabbro, 2004); b) provocano una particolare difficoltà nel rendere automatici alcuni compiti (Nicolson, Fawcett, 2008) tale per cui gli alunni con dsa devono compensare questa limitazione con un grado maggiore di concentrazione; poiché tuttavia le risorse attentive sono limitate in tutti gli esseri umani, spesso l allievo con dsa si stanca più facilmente o non riesce a svolgere compiti che richiedono l attivazione di più abilità non ancora automatizzate. Particolarmente faticosi, e talvolta frustranti, risultano i compiti che coinvolgono: la lingua, in particolare le componenti fonologica e ortografica; in lingua straniera, inoltre, si osservano difficoltà che riguardano anche altre abilità linguistiche, come si vedrà nei prossimi paragrafi; la memoria verbale, quindi diventa difficile la memorizzazione e il recupero rapido del lessico e delle informazioni linguistiche; la motricità, in particolare quando si richiedono compiti complessi o la coordinazione di più movimenti simultanei; c) non precludono la formazione di uno stile di apprendimento personale; proprio in virtù delle difficoltà specifiche incontrate, ogni alunno con dsa (esattamente come ogni altro studente) è alla ricerca di strategie per compensare i propri limiti e potenziare i propri talenti. Questa ricerca può essere più complessa in presenza di un dsa, in quanto la natura della difficoltà è specifica e colpisce lo sviluppo di alcune abilità lettura, scrittura e calcolo considerate di norma strumentali ad apprendimenti successivi e più complessi. Rimandando ad altri studi (aa. vv., 2012) l approfondimento delle difficoltà scolastiche generali incontrate dagli alunni con dsa, nelle prossime sezioni focalizzeremo l attenzione sul processo di apprendimento della lingua straniera, discutendo tre aspetti chiave: l impatto delle difficoltà di memorizzazione nell apprendimento di una nuova lingua (cfr. par ), le conseguenze dei dsa nello sviluppo delle abilità linguistiche (cfr. par ) e le ricadute di queste difficoltà a livello emotivo (cfr. par ). 14

16 1. L APPRENDIMENTO DELLE LINGUE DAL PUNTO DI VISTA DEGLI ALLIEVI CON DSA L impatto delle difficoltà di memorizzazione Le esperienze di Alberto ed Enrico evidenziano che alla base di molte difficoltà nell apprendimento delle lingue vi sono alcune limitazioni della memoria. Esistono svariate ricerche nel campo della neuropsicologia clinica che indagano questa componente alla base dei dsa (per una sintesi rimandiamo a Reid, 2009). Tuttavia, appare meno approfondito il ruolo dei processi di memoria nello studio delle lingue da parte di alunni con dsa. Anche nella letteratura glottodidattica esistono alcune monografie essenziali sul ruolo della memoria nell apprendimento linguistico (tra tutte, l opera di Cardona, 2010), mentre è largamente inesplorata la relazione tra memoria, dsa e apprendimento delle lingue 2. In questo paragrafo vorremmo approfondire tale relazione proponendo un ipotesi descrittiva che coniuga i dati provenienti dalla neuropsicologia con gli studi sulla memoria di matrice glottodidattica. Per iniziare la nostra discussione proponiamo di assumere come punto di partenza la figura 1, la quale, seppur in modo schematico, consente di cogliere i tre livelli fondamentali di elaborazione mnemonica. Nelle prossime sezioni discuteremo ciascuno dei tre livelli in riferimento all apprendimento delle lingue straniere, precisandone le implicazioni in caso di dsa. Fig. 1 Processi mnestici di base Informazione in entrata Attivazione sensoriale Ritenzione temporanea Codifica profonda 2. Tra le monograie internazionali sull insegnamento delle lingue a studenti dislessici ci risulta che solo Kormos e Smith (2012) dedichino un capitolo al tema. 15

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

Aspetti teorici e operativi per una didattica accessibile delle lingue

Aspetti teorici e operativi per una didattica accessibile delle lingue Aspetti teorici e operativi per una didattica accessibile delle lingue Michele Daloiso Sebastiano Grasso Gruppo di Ricerca DEAL, Università Ca Foscari www.unive.it/deal www.facebook.com/progetto.deal Cosa

Dettagli

Dislessia e apprendimento di una lingua straniera

Dislessia e apprendimento di una lingua straniera Dislessia e apprendimento di una lingua straniera Principi e strategie per una glottodidattica accessibile Lingue e dislessia Che cosa ci dice questa vignetta? Quali caratteristiche dell inglese evidenzia?

Dettagli

La valutazione linguistica dell allievo DSA Strumenti teorici ed operativi

La valutazione linguistica dell allievo DSA Strumenti teorici ed operativi La valutazione linguistica dell allievo DSA Strumenti teorici ed operativi Michele Daloiso Università Ca Foscari, Venezia Riassumendo... Rilevazione prestazioni atipiche Accessibilità della metodologia

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali Istituto Comprensivo Cap. Puglisi ACATE Progetto per l Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Docenti Referenti: Concetta Grasso Giovanna Gianninoto Premessa: La scuola italiana negli ultimi

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE

LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:

Dettagli

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare

PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali

Bisogni Educativi Speciali Bisogni Educativi Speciali BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. CHE FARE? Di Lucia ZANELLATO Disturbi Evolutivi

Dettagli

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace Grazia Mazzocchi Faenza 25 Febbraio 2015 Centro Territoriale di Supporto per le disabilità Http://cts.w.istruzioneer.it/ DSA e normativa di

Dettagli

Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue. Tra Barriere e Risorse. Dott.ssa Antonella Pesce

Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue. Tra Barriere e Risorse. Dott.ssa Antonella Pesce Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue Tra Barriere e Risorse Dott.ssa Antonella Pesce Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari di Venezia

Dettagli

Lingue straniere e DSA. Metodologia per una glottodidattica accessibile. Melania Spinello DEAL - Università Ca Foscari di Venezia

Lingue straniere e DSA. Metodologia per una glottodidattica accessibile. Melania Spinello DEAL - Università Ca Foscari di Venezia Lingue straniere e DSA. Metodologia per una glottodidattica accessibile. Melania Spinello DEAL - Università Ca Foscari di Venezia Che cosa sappiamo già? Che cosa vuol dire DSA Che cos'è la dislessia Peculiarità

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E.

Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E. Scuola Anno scolastico Sezioni Relazione per l adozione del testo L AVVENTURA DEL LETTORE versione compatta con espansioni multimediali di S. Beccaria - I. Bosio - E. Schiapparelli Edizioni il capitello,

Dettagli

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 Nota Ministeriale 27.12.2012 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 Nota di chiarimento del 22 novembre 2013

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali?

Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali? Pagina 1 di 5 Cosa sono i Bisogni Educativi Speciali? I BES sono le necessità di tutti quelli alunni che presentano delle particolarità che impediscono il loro normale apprendimento e richiedono interventi

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

Lettere al Direttore. Guida per l insegnante

Lettere al Direttore. Guida per l insegnante Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di cristallizzazione - È capace di cogliere il significato di quanto si impara a scuola. - Sa determinare in quale misura le sue capacità e i

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato Nicoletta Rivelli Edizioni Centro Studi Erickson srl Via Praga 5, settore E 38100 Gardolo (TN) nicoletta.rivelli@erickson.it

Dettagli

MODULI DI FORMAZIONE A DISTANZA DEAL

MODULI DI FORMAZIONE A DISTANZA DEAL Progetto DEAL Università Ca Foscari Venezia MODULI DI FORMAZIONE A DISTANZA DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Sessione ottobre - dicembre 2014 Ottobre dicembre 2014 - Modulo A: Creazione

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

di didattica condivisa un laboratorio insegnamento/apprendimento buone prassi un approfondimento «competente»

di didattica condivisa un laboratorio insegnamento/apprendimento buone prassi un approfondimento «competente» di didattica condivisa un laboratorio insegnamento/apprendimento buone prassi un approfondimento «competente» del CORSO DI FORMAZIONE: LINGUE STRANIERE E DISLESSIA EVOLUTIVA a cura del gruppo di ricerca

Dettagli

Modalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA

Modalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Modalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA VIII Congresso Nazionale dell Associazione

Dettagli

La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee

La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Lab.D.A. Laboratorio sui Disturbi dell Apprendimento Galleria Berchet, 3 Padova Via Cavour, 24 Rovigo Direttore: Prof. Cesare Cornoldi La produzione del testo scritto: generare e pianificare le idee Come

Dettagli

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE IL SOFTWARE DIDATTICO PER INTERVENTI SULLE ABILITA Prof.ssa Silvia Antimiani Cos è il software didattico È un software che permette di sviluppare competenze

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

Strumenti e metodi di ausilio didattico per i dislessici

Strumenti e metodi di ausilio didattico per i dislessici Strumenti e metodi di ausilio didattico per i dislessici La Dislessia è un Disturbo specifico dell Apprendimento (DSA) di cui soffrono dal 3 al 4% degli studenti in età evolutiva. Da almeno 10 anni viene

Dettagli

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web

Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività

Dettagli

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo

La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE T. CROCI Via Chopin N. 9-20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. n. 02/ 9181045 C.f. 97667170159 fax n. 02/ 99045055 e-mail

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Tratte da: Progetto A scuola di dislessia Teramo 28 Ottobre 2010 I.T.C. Pascal Seminario di studio Prospettive

Dettagli

Studio o faccio i compiti?

Studio o faccio i compiti? Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

I.Ri.Fo.R. Regionale Toscano Onlus. Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici Analisi dei fabbisogni per la formazione di Trascrittori testi in braille, ingranditi ed elettronici

Dettagli

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad

Dettagli

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita Allegato A Inserire intestazione della scuola MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 20.. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Data e luogo di nascita

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

La presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista

La presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista La presa in carico del bambino Disprattico e DSA Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista PROGETTO INTEGRATO Struttura Riabilitativa Scuola Famiglia Progetto Integrato Per noi, gruppo di lavoro che opera all

Dettagli

PROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO

PROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO LO SPAZIO MAGICO DELLA RELAZIONE TM Metodo di intervento sulle dinamiche relazionali e sulla prevenzione del disagio nella Scuola dell Infanzia e nella Scuola Primaria PRIMO LIVELLO PROGETTO DI FORMAZIONE

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA

Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IL CERVELLO E LE SUE RAPPRESENTAZIONI Il cervello e le sue rappresentazioni (1/6) Il cervello e le sue rappresentazioni (2/6) Approfondiamo ora come possiamo ulteriormente

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore ADM Associazione Didattica Museale Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile dei Servizi Educativi del Museo Civico

Dettagli

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP.

siano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP. COME CONSEGNARE LA DIAGNOSI A SCUOLA E RICHIEDERE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Di seguito, in sintesi i passaggi : 1. Emissione della certificazione diagnostica da parte della sanità e consegna della

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Il fenomeno della elevata presenza

Dettagli

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base

Progetto Cantieri aperti per la scuola di base Progetto Cantieri aperti per la scuola di base TRACCIA dell INTERVISTA Istituto. Note per la compilazione Le parti a sfondo grigio saranno affrontate durante l incontro tra mini staff di istituto e intervistatori.

Dettagli

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati

IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati IT Questionario per formatori di insegnanti di lingue Analisi dei dati Tu 1. Al questionario hanno risposto sette formatori di insegnanti di lingue. 2. Sei formatori parlano l inglese, sei il francese,

Dettagli

Università per Stranieri di Siena Livello A2

Università per Stranieri di Siena Livello A2 Unità 17 Il Centro Territoriale Permanente In questa unità imparerai: a comprendere testi che danno informazioni sui Centri Territoriali Permanenti per l istruzione e la formazione in età adulta parole

Dettagli

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2014-2015 per gli allievi con bisogni educativi speciali

Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2014-2015 per gli allievi con bisogni educativi speciali Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2014-2015 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2014-15 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 27.03.2015 1. Premessa A titolo di

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Michele

Dettagli

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia

La Dislessia. Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia Sintesi da materiali tratti dal sito http://www.aiditalia.org, sito dell Associazione Italiana Dislessia La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'apprendimento (DSA), cioè un disturbo che

Dettagli

Dislessia e mappe semantiche

Dislessia e mappe semantiche Dislessia e mappe semantiche Sperimentazione formale dell uso di Knowledge Master per l apprendimento dello studente dislessico Sarah Traversin Cos è la dislessia È un Disturbo Specifico dell Apprendimento

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TEL. 0871. 961126-961587 FAX 0871 961126 EMAIL CHIC81300T@ISTRUZIONE.IT CHIC81300T@PEC.ISTRUZIONE.IT WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTOLLO.IT CHIC81300T COD. FISC. 80003000694 A. S. 2013

Dettagli

2011 - Giunti Editore 1

2011 - Giunti Editore 1 Come leggere la dislessia e i DSA: Materiali e Strumenti per gli insegnanti 2011 - Giunti Editore 1 Scrivendo questo libro ci siamo interrogati su quale sia il ruolo di un bambino con Disturbo Specifico

Dettagli

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ALLEGATE AL DECRETO MINISTRIALE 12 LUGLIO 2011 Sintesi a cura di: Maurizio Carandini Disturbi

Dettagli

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI

ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÁ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questo questionario è rivolto a tutte le insegnanti della scuola e vuole essere un occasione di riflessione sulle variabili di

Dettagli

ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012

ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012 ANALISI QUALITATIVA RISULTATI PROVE SNV INVALSI 2011/2012 Nella restituzione dei dati delle prove INVALSI 2011 12 ci sono state alcune significative novità, tra cui la possibilità per ogni team docenti

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015

Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI VIA MANIAGO Via Maniago, 30 20134 Milano - cod. mecc. MIIC8D4005 Relazione sullo svolgimento della Funzione Strumentale stranieri A.S. 2014-2015 Affidata dal Collegio Docenti

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011

Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Stress Lavoro-Correlato e Indagine sul personale in servizio presso le Sedi Centrali del Ministero della Salute Risultati 2011 Obiettivi Rilevare il livello di benessere percepito dai lavoratori attraverso

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4

OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,

Dettagli

C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura:

C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura: C.M. n.8 del 6 marzo 2013 prefigura: Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare

Dettagli

A MISURE DISPENSATIVE E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

A MISURE DISPENSATIVE E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE SCHEDA PREPARATORIA AL PDP da consegnare da ogni docente per ciascun Studente affetto da Disturbi di apprendimento in vista dei Consigli di Classe di dicembre 2012 COGNOME NOME STUDENTE CLASSE : Dopo un

Dettagli

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO

TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO ENTE: CENTRO STUDI ERICKSON PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Periodo II Quadrimestre 2009/2010

Dettagli

Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003)

Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Dirigente Scolastico

Dettagli

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie

I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza

Dettagli

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo «I DSA: Conosciamoli» Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne LA DISLESSIA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell Apprendimento (DSA). Tale termine indica i soli disturbi delle abilità scolastiche:

Dettagli

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

LA FISICA IN LABORATORIO

LA FISICA IN LABORATORIO Istituto Calasanzio anno 2015-2016 LA FISICA IN LABORATORIO Progetto sulle attività sperimentali per la scuola primaria e secondaria IN COSA CONSISTE IL METODO SCIENTIFICO Nell educazione scientifica è

Dettagli

Identità e ruolo dei referenti zonali

Identità e ruolo dei referenti zonali Identità e ruolo dei referenti zonali I laboratori IRC come occasione di formazione riflessiva P r o f. A n d r e a P o r c a r e l l i U n i v e r s i t à d i P a d o v a Finalità dell educazione 2 La

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli