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1 CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI prof PAOLO FACCIO (Università IUAV di Venezia ) A.A lezione n.3: le strutture lignee

2 LE STRUTTURE IN LEGNO : - ORIZZONTAMENTI / SOLAI, MONO E BIDIREZIONALI - COPERTURE, STRUTTURE ARTICOLATE - SOSTEGNI VERTICALI, RITTI

3 COPERTURE

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5 CARATTERISTICHE : - TIPOLOGIE STRUTTURALI BASATE SULLA GERARCHIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI DISPOSTI PER STRATI - POSSIBILITA DI CONTROLLO A VISTA DELL EFFICIENZA DI UNIONI E GIUNZIONI - SISTEMI BASATI SULLA POSSIBILITA DI SOSTITUZIONI PROGRESSIVE PER INEFFICIENZA DEGLI ELEMENTI PER INVECCHIAMENTO SENZA ALTERAZIONE DEL COMPORTAMENTO INIZIALE - POSSIBILITA DI AGGIORNAMENTO DEGLI SCHEMI STRUTTURALI CON ELEMENTI IN AGGIUNTA

6 - PROGRESSIVA PERDITA DELLA CONCEZIONE INIZIALE IN RELAZIONE ALL ABBANDONO DI PROCEDURE MANUTENTIVE E PROGRESSIVO INSERIMENTO SPORADICO E NON COORDINATO DI INTERVENTI DI RIPARAZIONE - INSERIMENTO DI ELEMENTI DI RIPARAZIONE E/O INTEGRAZIONE CON MATERIALI INCOMPATIBILI CHIMICAMENTE E FISICAMENTE - MODIFICA DELLO SCHEMA DI FUNZIONAMENTO STRUTTURALE

7 Ricostruzione mediante protesi in resina epossidica e barre in VTR o acciaio inox Ricostruzione del nodo puntone catena con protesi in resina epossidica e barre in VTR o acciaio inox alterazione della rigidezza del nodo e conseguente modifica del comportamento della struttura

8 Modifica della condizione di vincolo mediante l inserimento di cuneo e staffa

9 A B Inserimento di saette per la riduzione della deformata dei falsi puntoni Inserimento di rompitratta in legno (A) per la riparazione necessaria dell appoggio (B), degradato

10 Figure 1, 2, 3 e 7, 8, 9 - Della maniera di rafforzare i puntoni, attraverso la controspinta operata da pezzi orizzontali e, in presenza di un monaco, attraverso contraffissi commessi al monaco. Tratto da : J. Rondelet Trattato teorico e pratico dell arte di edificare., Mantova, Il disegno illustra una tradizionale modalità di consolidamento delle strutture lignee a molte aste, costituita dall aggiunta di elementi atti a ridurre lunghezze, condizionare giunzioni e unioni mediante l aggiunta di elementi

11 NECESSITA DELLA CARATTERIZZAZIONE MATERICA E INDIVIDUAZIONE DELLA GERARCHIA STRUTTURALE

12 RILIEVO E CARATTERIZZAZIONE DELLA COPERTURA

13 SOLAI

14 SOSTITUZIONE DI PARTI CON ELEMENTI MATERICAMENTE NON COERENTI IRRIGIDIMENTO DI PIANO E ADEGUAMENTO DI PORTATA MEDIANTE MATERIALI A GRENDE PESO PROPRIO

15 Adeguamento di portanza e riduzione di deformabilità con la realizzazione di cappa in calcestruzzo armato collaborante incremento dei pesi propri Protesi in betoncino epossidico e barre in VTR

16 ANALISI A VISTA DEL LEGNAME IN OPERA SOLAI DEL PIANO PRIMO

17 PILASTRI E RITTI

18

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20 TEMPIO DI DAOXIONG

21 APPOGGIO SCORREVOLE CONE EVIDENTE LO SPOSTAMENTO ORIZZONTALE IN SEGUITO AD UN SISMA

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23

24 INSTABILITA DELL EQUILIBRIO CONDIZIONI DI VINCOLO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALL ATTACCO A TERRA

25 CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL LEGNO RAPPORTATE AI MATERIALI CONTEMPORANEI

26 ANISOTROPIA

27 CARATTERISTICHE DEL MATERIALE : DIREZIONE DELLA FORZA ANISOTROPIA

28 LA DEFORMABILITA DEL LEGNO COMPORTAMENTO VISCO ELASTICO

29 Direzione della forza e deformabilita

30 DIFETTI

31 DIFETTI E QUALITA DEL LEGNO

32 DIFETTI E QUALITA DEL LEGNO

33 Gli effetti del ritiro sono differenti a seconda della posizione in cui è stato eseguito il taglio dell elemento all interno del tronco: ad esempio una tavola radiale si imbarcherà meno rispetto ad una tangenziale

34 Difetti

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36 CLASSIFICAZIONE A VISTA DEL LEGNAME IN OPERA SECONDO GIORDANO

37 INFLUENZA DEL TENORE DI UMIDITA E DELLA DURATA DEL CARICO

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39 Carichi ciclici e deformabilità

40 CRITERI DI VERIFICA

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43 EDIFICIO DELLE PRIGIONI A VENEZIA: RILIEVO DELLE STRUTTURE DI COPERTURA

44 L analisi stratigrafica associata alla lettura tecnologica e al riconoscimento a vista del legname in opera ha consentito di valutare anche il sistema di coperture, con un approccio innovativo

45 Valutazione speditiva degli impalcati : L analisi a vista consente di apprezzare grandezze e caratteristiche rilevanti per la valutazione del danneggiamento e una prima programmazione dell intervento.

46 VALUTAZIONE TECNOLOGICA DEL LEGNO tratto da AA. VV. Il legno strutturale ed. Mancosu Roma 2001

47 STRUMENTAZIONI PER INDAGINE A VISTA

48 STRUMENTI E PROVE PER LE INDAGINI COMPLEMENTARI Uso della trivella di Pressler: diam carota 5 mm 12 mm. Consigliato per profondità non superiori a 30 cm

49 Curva di resistenza del legno in funzione del contenuto di umidità IGROMETRO

50 PILODYN La penetrazione della punta dipende dalla densità e/o anche della resistenze in funzione di alcune curve parametriche

51 PROFILI RESISTOGRAFICI I profili r. sono caratterizzati da una scala delle resistenze ( arbitraria) in ordinata e da ua scala delle profondità in ascissa. Lo strumento consente valutazioni puntuali sulle caratteristiche meccaniche e sulla difettologia del materiale. Utile anche per indagini in punti non raggiungibili

52 SCHEMA DI UTILIZZO DELL ENDOSCOPIO E SCHEMA COSTRUTTIVO DEL RESISTOGRAPH IL RESISTOGRAPH E IN GRADO DI VALUTARE LA RESISTENZA OPPOSTA DAL LEGNO ALLA PENETRAZIONE DI UNA PUNTA AZIONATA DA UN SOFISTICATO TRAPANO

53 Il rilievo delle strutture lignee

54 CAPACITA DISSIPATIVE DELLE STRUTTURE IN LEGNO

55 Prove cicliche eseguite su un giunto trave-pilastro di un edificio intelaiato giapponese. Tratto da AA.VV. Le strutture di legno in zona sismica, ed clut, Torino 2005 Duttilità locale e duttilità globale

56 CIBIANA DI CADORE BL - ANALISI SPERIMENTALE DI ALCUNI PANNELLI INTELAIATI CON VARI RIEMPIMENTI : IL GARDIZ IL confronto di quattro planimetrie alla stessa scala (1:5000) mostra le relazioni esistenti tra I'orografia del territorio e la posizione degli insediamenti, nonché le dimensioni dei loro fabbricati. Le prime due planimetrie sono due esempi di villaggi della conca ampezzana, caratterizzata dalla tenue pendenza del terreno che ha consentito uno sviluppo maggiore degli aggregati rurali. La terza e la quarta planimetria sono relative a due villaggi dello Zoldano: piccoli nuclei molto compatti, caratterizzati da edifici di ridotte dimensioni situati su brevi appiattimenti del terreno.

57 LE TECNICHE COSTRUTTIVE

58 Caso studio Masariè Cibiana di Cadore - BL

59 Masariè Cibiana di Cadore

60 Masariè Cibiana di Cadore : il ruolo delle connessioni ( comportamento duttile locale) nella definizione di un comportamento duttile globale

61 Masariè Cibiana di Cadore

62 Masariè Cibiana di Cadore

63 Masariè Cibiana di Cadore

64 Masariè Cibiana di Cadore

65 I pannelli studiati

66 I pannelli studiati

67 I pannelli studiati

68 I pannelli studiati : tipologia dei riempimenti Gardiz con telaio in legno di abete e riempimento in canniccio intonacato con grassello di calce Gardiz con telaio in legno di abete e riempimento in mattoni e pietrame

69 Realizzazione modelli CARATTERISTICHE MATERICO COSTRUTTIVE DEI PROTOTIPI TELAIO CODICE RIEMPIMENTO CONNESSIONI M1 Frasche+intonaco Giunti a coda di rondine Tipo 1 M2 M3 Frasche+intonaco Frasche+intonaco Giunti a coda di rondine Giunti a coda di rondine irrigiditi con viti speciali M6 Frasche+intonaco Giunti con cuscinetto smorzante di EPDM e viti speciali Tipo 2 M4 M5 Pietre+intonaco Mattoni+intonaco Telaio con giunti a mezzo legno avvitati Telaio con giunti a mezzo legno avvitati

70 Realizzazione modelli

71 Realizzazione modelli

72 Realizzazione modelli

73 Realizzazione modelli

74 sperimentazioni

75 sperimentazioni

76 sperimentazioni

77 sperimentazioni

78

79 sperimentazioni

80 sperimentazioni

81 Comparazione tra la prova sul pannello M4 e il pannello M5 Riempimento in mattoni Riempimento in

82 sperimentazioni

83 sperimentazioni

84 sperimentazioni

85 sperimentazioni

86 sperimentazioni

87 sperimentazioni

88 considerazioni

89 Bibliografia - P. FACCIO, Considerazioni sugli effetti dell azione sismica in alcuni elementi strutturali, in AA.VV Restauro e consolidamento, Mancosu editore, Roma 2005

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