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1 Saperne di più per sentirsi meglio

2 Saperne di più per sentirsi meglio Una guida pratica per il paziente sottoposto a chemioterapia Giorgio Vittorio Scagliotti

3 Autore: Giorgio Vittorio Scagliotti Università di Torino Dip. di Scienze Cliniche e Biologiche Azienda Ospedaliera San Luigi - Orbassano (Torino) Progetto grafico e realizzazione editoriale: McCann Healthcare RGB Ristampa 2012, copie Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte può essere riprodotta in alcun modo né tradotta in altre lingue, senza autorizzazione scritta dellʼ Editore Volume non in vendita realizzato con il contributo di Eli Lilly Italia.

4 Prefazione Prefazione Il progresso scientifico e le applicazioni cliniche delle nuove conoscenze in oncologia medica hanno influito profondamente non solo sulle strategie terapeutiche e sul trattamento specifico di ogni singolo caso, ma anche sulla cultura oncologica della popolazione generale e su quella degli stessi pazienti e dei loro familiari. In questo contesto, comunicazione e informazione assumono un ruolo determinante nella complessa dinamica del rapporto fra medico e paziente e l intervento terapeutico si sta configurando sempre più come un intervento globale, che deve tener conto al tempo stesso della efficacia dei trattamenti e della qualità della vita dei pazienti. La consapevolezza delle potenzialità terapeutiche e degli effetti tossici a breve e a lungo termine delle terapie antiblastiche è una delle dimensioni più significative della qualità della vita poiché essa consente al paziente di appropriarsi del proprio stato di salute e gli fornisce gli elementi necessari per essere protagonista del processo di controllo della malattia. Trovo, pertanto, molto intelligente il titolo di Saperne di più per sentirsi meglio che l Autore ha scelto per il Suo lavoro. Il rapporto fra informazione (saperne di più) e qualità della vita (sentirsi meglio) emerge infatti con grande immediatezza ed evidenza da questo titolo, che lascia bene intuire sia i contenuti del volume sia i destinatari del medesimo. Il manuale si rivolge direttamente ai pazienti e ai loro familiari e si prefigge lo scopo di fornire ad essi ogni utile informazione sugli effetti tossici della chemioterapia e sugli accorgimenti che debbono e possono essere messi in atto per limitarne o eliminarne gli effetti dannosi. Il linguaggio scorre con grande naturalezza e semplicità, senza che tuttavia ne soffrano né il rigore scientifico dei contenuti né la qualità e l appropriatezza del messaggio. Il testo, già di per sé molto sintetico ed efficace, è integrato dal silenzioso linguaggio di una iconografia che riassume e sdrammatizza in immagini molto suggestive il contenuto tecnico-scientifico del manuale. Un /aspetto di questa iniziativa editoriale mi sembra particolarmente rilevante, e riguarda la sensibilità con la quale Giorgio Scagliotti si pone p

5 nei confronti della esigenza di informazione da parte dei pazienti e delle loro famiglie sul grande tema della gestione delle fasi critiche di malattia nelle quali si trovano loro malgrado profondamente coinvolti. L atteggiamento di attenzione alle istanze di consapevolezza e di partecipazione dei pazienti alla tutela della propria salute è un prezioso contributo per la realizzazione di un rapporto nuovo fra medico e paziente non più basato sulla dipendenza psicologica bensì sulla comunicazione e sulla condivisione dei problemi. Ritengo che sia questa la strada da percorrere per attivare un virtuoso processo di umanizzazione della medicina e per realizzare quell obiettivo di qualità totale della professionalità di medici dello stesso sistema sanitario del nostro paese che è oggi da considerarsi una priorità assoluta. La totale condivisione del progetto educativo e comunicativo di Giorgio Scagliotti e la profonda stima ed amicizia che mi legano a Lui mi hanno spinto ad accettare l invito, del quale mi onoro, a presentare con questa prefazione il Suo sforzo editoriale. Il mio auspicio è che il manuale trovi la più ampia diffusione e che il suo successo sia sancito soprattutto dalla piena realizzazione dell obiettivo primario che certamente ha ispirato l Autore: quello di offrire ai pazienti e ai loro familiari, grazie ad una adeguata informazione scientifica, uno strumento in più per alleviarne le sofferenze e migliorarne la qualità della vita. Dino Amadori Oncologo Medico Presidente A.I.O.M. p

6 i Introduzione Introduzione La chemioterapia, come ogni altra forma di terapia medica, presenta una serie di effetti collaterali a breve, medio e lungo termine, alcuni assai comuni e ben conosciuti, altri meno frequenti e del tutto insoliti che, comunque, si risolvono quasi sempre con la sospensione del trattamento. Questo manuale è stato redatto con l intento di aiutare Lei e la Sua famiglia a comprendere meglio cos è la chemioterapia, per fornirle alcune risposte alle domande che si è posto riguardo a questo tipo di terapia e a come affrontare i suoi effetti collaterali. Sicuramente avrà molte altre domande e curiosità circa il trattamento a Lei riservato. Poiché esistono oltre 200 tipi di malattie come la Sua e molteplici sono gli schemi di chemioterapia è consigliabile affrontare gli aspetti particolari del Suo trattamento con il medico che si occupa di Lei. Giorgio Vittorio Scagliotti

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8 Indice Indice LA CHEMIOTERAPIA 2 GLI EFFETTI COLLATERALI DELLA CHEMIOTERAPIA 8 INAPPETENZA 10 NAUSEA E VOMITO 12 ULCERE DEL CAVO ORALE 16 SECCHEZZA DELLE FAUCI 18 DISIDRATAZIONE 20 DIARREA 22 STITICHEZZA 24 ARROSSAMENTO CUTANEO, ERUZIONI CUTANEE 26 CUTE SECCA 28 PRURITO 30 CADUTA DEI CAPELLI 32 ESAMI DEL SANGUE 34 FEBBRE 38 DEBOLEZZA 40 GONFIORE 42 TOSSICITÀ RENALE E VESCICALE 44 TOSSICITÀ MUSCOLARE E NERVOSA 46 INFERTILITÀ 48 ANSIA, PAURA, DEPRESSIONE 52 DISTURBI DEL SONNO 54 QUANDO CHIAMARE IL MEDICO 56 GLI STUDI CLINICI 58

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10 3 La chemioterapia La chemioterapia I farmaci chemioterapici interferiscono con la capacità di divisione e di replicazione delle cellule malate determinandone la morte. La chemioterapia può costituire l unico trattamento o essere impiegata in associazione con la chirurgia e/o la radioterapia. La scelta della terapia che Le verrà praticata dipende da molti fattori, tra i quali il tipo e le caratteristiche specifiche della Sua malattia, la Sua età e le condizioni generali. Il trattamento può prevedere l impiego di un solo farmaco o un associazione di 2 o più farmaci scelti tra gli oltre 40 a tutt oggi disponibili. Prima di intraprendere il piano di trattamento lo specialista glielo illustrerà nei dettagli: non abbia timore a porre domande. DOVE SI EFFETTUA LA CHEMIOTERAPIA Al proprio domicilio In regime di Day-Hospital In ospedale con un breve periodo di ricovero, anche solo per una notte o per un paio di giorni Occasionalmente il trattamento può richiedere un periodo di ospedalizzazione prolungato, talora anche di alcune settimane. VIE DI SOMMINISTRAZIONE La chemioterapia si somministra con cicli ripetuti a intervalli costanti e secondo vie differenti prevalendo la via orale (per bocca) e quella endovenosa (infusione in una vena). Più raramente si utilizzano la via intramuscolare (iniezione in un muscolo) e quella sottocutanea (iniezione al di sotto della cute). In situazioni particolari si può ricorrere alla via intratecale (iniezione nel liquido che circonda il midollo spinale). In alcune situazioni cliniche Le verrà somministrata la chemioterapia mediante una pompa da infusione che Le consentirà di continuare la terapia a domicilio riducendo così il numero di accessi in ospedale. Le pompe di infusione sono di dimensioni molto contenute e possono essere

11 4 La chemioterapia facilmente portate in una borsa o in un marsupio da cintura. I farmaci sono preparati in ospedale e verrà insegnato a Lei o a un Suo familiare come avere cura della pompa. In altre situazioni cliniche Le verrà richiesta l assunzione di compresse a domicilio. Le verranno fornite istruzioni dettagliate sulla quantità e sui tempi di somministrazione e su eventuali assunzioni in concomitanza con i pasti. COME AVVIENE LA VERIFICA DELL EFFICACIA DELLA TERAPIA Il Suo medico verificherà periodicamente la risposta della malattia alla terapia. Per fare ciò si rendono necessari esami del sangue, radiografie ed altre indagini. A volte, in base al risultato di questi accertamenti, potrà essere necessario modificare il piano terapeutico o addirittura cambiarlo completamente. Questo può essere dovuto al fatto che i farmaci impiegati non sono stati abbastanza efficaci e devono essere modificati per ottenere una risposta più soddisfacente. A volte il trattamento deve essere rinviato perché Lei possa riprendersi dalla tossicità del ciclo precedente. Un breve rinvio della chemioterapia consente il recupero necessario prima di iniziare il ciclo successivo. Il trattamento può anche essere momentaneamente rinviato per consentirle di soddisfare impegni particolarmente importanti ed è possibile organizzare le sedute terapeutiche nei Suoi periodi di vacanza. IN CHE MODO LA CHEMIOTERAPIA INFLUENZA LA VITA QUOTIDIANA Anche se la chemioterapia provoca alcuni spiacevoli effetti collaterali molti pazienti riescono a condurre una vita quasi del tutto normale. La maggioranza dei pazienti, infatti, supera senza eccessive difficoltà il malessere tipico dei giorni successivi al trattamento, riesce a recuperare negli intervalli fra i cicli ed a dedicarsi alle normali attività quotidiane. Chi assume la chemioterapia per via orale, a domicilio, non ha quasi nessuna modificazione dei propri ritmi di vita, continua a lavorare e riesce a mantenere le proprie relazioni sociali. Durante la chemioterapia non è possibile fare tutte quelle cose che si sono sempre

12 5 La chemioterapia date per scontate, ma non bisogna scoraggiarsi: in base alle proprie condizioni non c è alcun motivo di non continuare a uscire con gli amici, ad esempio riposando durante il giorno per poi essere più in forma alla sera. Se si decide di mangiare fuori potrà esser opportuno assumere i farmaci antiemetici prima di uscire e sarà opportuno scegliere accuratamente dal menu i cibi più appropriati. Per molti pazienti l introduzione di modiche quantità di alcoolici con i pasti non interferisce con la chemioterapia, ma è sempre meglio chiedere il parere del proprio medico. Molti pazienti si sentono stanchi durante la chemioterapia: questo è normale ed è dovuto ai farmaci ed alla reazione dell organismo alla malattia, oppure semplicemente solo al fatto che non si dorme bene.

13 6 La chemioterapia Sentirsi incapaci di fare qualunque sforzo a causa di una debolezza persistente può generare un comprensibile senso di frustrazione soprattutto in coloro che sono particolarmente attivi. Non si deve cercare di vincere la debolezza, bisogna piuttosto limitare tutte quelle attività non strettamente necessarie, farsi aiutare da parenti e amici nel fare la spesa o i lavori di casa, prendersi tutto il tempo necessario per riposare e, per chi continua a lavorare, ridurre il numero delle ore lavorative durante il periodo del trattamento. In caso di insonnia è possibile chiedere al medico la prescrizione di tranquillanti. Durante la chemioterapia, nel caso di viaggi all estero non è possibile essere vaccinati con vaccini a base di virus o batteri vivi attenuati, quali ad esempio quelli contro la poliomielite, morbillo, rosolia, parotite, tubercolosi, febbre gialla e tifo (vaccino orale). Altri vaccini sono somministrabili anche in corso di un trattamento chemioterapico come quelli per tetano, difterite, influenza, epatite A e B, rabbia, colera e tifo (per via parenterale).

14 7 La chemioterapia L essenziale a cui fare attenzione comparsa di rialzo febbrile > 38 C o di brivido comparsa di emorragie insorgenza di dolore in sede di inoculazione dei farmaci o nella zona circostante mancanza di fiato comparsa di ulcerazioni della bocca sensazione di bruciore in bocca vomito persistente oltre le 24 ore dal termine del trattamento chemioterapico diarrea grave (più di 3 scariche al dì) per più di 3 giorni stitichezza persistente non modificata dall impiego di lassativi formicolio e/o senso di impaccio alle mani e ai piedi instabilità nel reggersi in piedi difficoltà nell eseguire lavori manuali qualsiasi modificazione a livello cutaneo o visivo

15 8 Effetti collaterali della chemioterapia Gli effetti collaterali della chemioterapia Non tutti i pazienti sottoposti a chemioterapia hanno effetti collaterali: la chemioterapia può causare reazioni differenti nei vari individui e queste possono variare, in uno stesso individuo, da un ciclo di terapia all altro. Anche se gli effetti collaterali della chemioterapia possono risultare spiacevoli essi devono essere messi in bilancio con i benefici del trattamento. Se nonostante tutto Lei ritiene che la terapia o gli effetti collaterali conseguenti peggiorino la Sua qualità di vita, ne parli con il Suo medico curante che può prescrivere farmaci per limitare tali effetti o modificare la terapia per renderla più tollerabile. Allo Staff medico responsabile delle Sue cure potrà chiedere ulteriori informazioni su particolari effetti collaterali che possono essere causati dal trattamento che Le verrà somministrato. È bene ricordare che: L assenza di effetti collaterali non significa che la terapia non sia efficace. Quasi tutti gli effetti collaterali sono transitori e scompaiono con la sospensione del trattamento. Nelle pagine seguenti sono stati considerati nel dettaglio i più comuni effetti collaterali osservabili nel corso di un trattamento chemioterapico unitamente ad alcuni suggerimenti sul cosa fare per aiutarla a controllarli.

16 9 Effetti collaterali della chemioterapia

17 10 Effetti collaterali della chemioterapia INAPPETENZA L inappetenza riconosce diversi fattori quali la difficoltà a deglutire, la nausea, il vomito, l alterazione del gusto e dell olfatto, il senso di pienezza, la depressione o il dolore. L inappetenza è di solito transitoria e compare solitamente nei giorni successivi al trattamento chemioterapico. Cosa notare Difficoltà a deglutire Perdita di peso Perdita di interesse nei confronti del cibo Rifiuto dei cibi preferiti. Cosa fare Mangiare nella quantità desiderata Pensare al cibo come ad una parte fondamentale della terapia Fare un abbondante colazione Fare pasti piccoli e frequenti con i cibi preferiti Utilizzare cibi ad alto potere calorico che siano facili da mangiare (ad esempio budini, gelati, gelatine, yogurt, frullati) Nei periodi di persistente perdita dell appetito potrà essere utile ricorrere a degli integratori dietetici ad alto contenuto proteico come Enervit e similari prodotti del commercio Mangiare cibi freddi o a temperatura ambiente per ridurre gli odori ed il gusto troppo forti Bere tra un pasto e l altro piuttosto che durante (bere nel corso dei pasti può contribuire al senso di pienezza) Se possibile fare attività fisica un ora prima dei pasti. Cosa evitare Sforzarsi di mangiare Evitare che l appetito diventi il punto centrale del rapporto fra Lei e la Sua famiglia.

18 11 Inappetenza

19 12 Effetti collaterali della chemioterapia NAUSEA E VOMITO Alcuni dei farmaci che Le vengono praticati possono essere responsabili dell insorgenza di nausea e vomito, effetti collaterali abbastanza comuni anche dopo terapia radiante, soprattutto se questa è praticata sull addome. Tali fenomeni possono manifestarsi immediatamente al termine della chemioterapia oppure insorgere a distanza di qualche giorno. Oltreché ai farmaci, l entità della nausea e del vomito dipende anche dalla reattività individuale che contribuisce alla frequenza e alla durata degli episodi; inoltre fattori psicologici e stato emotivo condizionano fortemente l entità della nausea e del vomito ed il successo dei provvedimenti adottati per combatterli. Alcuni pazienti, particolarmente dopo uno o più cicli di chemioterapia, avvertono l improvviso insorgere della nausea nel momento in cui si devono recare in ospedale per accertamenti o per ricevere ulteriori cure. Tale fenomeno, definito anche come nausea e vomito anticipati dipende dallo stato d ansia legato ai timori per il trattamento e per gli effetti indesiderati che ne conseguono; trova giovamento dalla somministrazione di farmaci ansiolitici (benzodiazepine). Cosa fare Prima di ricevere la chemioterapia rimanga per circa minuti in un ambiente tranquillo; durante la somministrazione, conversi con qualcuno in modo da distrarsi. Il giorno in cui riceve il trattamento rimuova, se ne è portatore, la protesi dentaria: la presenza in bocca di qualsiasi oggetto può favorire il vomito. Provi a respirare con la bocca quando avverte la sensazione di nausea. Eviti ogni odore che Le provoca sensazione di fastidio (odore di cibo, fumi, profumi). Se l odore del cibo La far star male si allontani dalla cucina quando avviene la preparazione dei cibi. La quantità di cibo assunto per ogni singolo pasto dovrà essere contenuta, mentre è importante mangiare spesso in modo che lo stomaco non resti mai completamente vuoto. Dia la preferenza a cibi asciutti quali toasts, crackers, cereali che solitamente contribuiscono a calmare uno stomaco scombussolato. Mastichi lentamente il cibo, in modo che sia facilitata la digestione e piccole quantità di cibo entrino di volta in volta nello stomaco. Sono da preferire le carni bianche. Se è costretto a prepararsi da solo

20 13 Nausea e vomito

21 14 Effetti collaterali della chemioterapia il cibo, nelle giornate in cui si sente meglio, prepari il necessario per più pasti, riponga il tutto in frigorifero in modo tale da avere già tutto pronto quando non si sentirà in grado di cucinare. Assuma i cibi a temperatura ambiente evitando le temperature eccessivamente elevate o basse. Riposi dopo i pasti dal momento che l attività fisica può rallentare la digestione ed arrecarle disagio. Provi a rilassarsi su una poltrona, evitando però di andare a letto. La maggioranza dei pazienti nelle Sue condizioni avverte una maggiore sensazione di benessere al mattino. Se è così effettui una prima colazione ad alto contenuto nutritivo. Quando il vomito diventa particolarmente grave, la perdita di liquidi provoca debolezza generalizzata e perdita di peso. Contatti sempre il centro oncologico di riferimento circa l opportunità di un trattamento reidratante. Può essere utile l applicazione di tecniche di rilassamento che contribuiscono a facilitare l addormentamento, riducono l ansia e ripristinano il tono psico-fisico. Chieda al Suo medico l eventuale disponibilità di un terapeuta che Le insegni una delle più comuni tecniche di rilassamento. È fondamentale il supporto da parte dei familiari. Cosa evitare Coricarsi nelle 2 ore successive all assunzione di cibo. Sforzarsi ad ingerire cibi contro volontà. Questo non farà altro che provocare un ulteriore repulsione nei confronti del cibo. Cibi pesanti da digerire nel giorno che si riceve il trattamento chemioterapico. Le carni rosse. Assunzione di abbondanti quantità di liquidi in concomitanza con i pasti. È consigliabile assumere liquidi a distanza di almeno un ora dai pasti (prima e dopo). Sono da preferirsi bevande fresche, non zuccherate, quali succo d arancia o similari, oppure bibite analcoliche non eccessivamente gasate. Contatti il Suo medico circa la possibilità di assumere un bicchiere di vino o di birra durante i pasti principali in modo tale da stimolare il Suo appetito. Cibi fritti, speziati, eccessivamente grassi o troppo dolci.

22 15 Nausea e vomito

23 16 Effetti collaterali della chemioterapia ULCERE DEL CAVO ORALE Come per le cellule dei bulbi piliferi anche il rivestimento cellulare del cavo orale e della gola può essere danneggiato dai farmaci utilizzati per il trattamento della Sua malattia. Le manifestazioni più comuni sono piccoli tagli o ulcerazioni all interno della bocca, di colore rosso vivo o biancastro. Queste insorgono una o due settimane dopo la chemioterapia, sono dolorose, possono sanguinare e rendono difficile l assunzione di cibo. Tendono a risolversi nel giro di 2 settimane. Cosa notare Gengive e pareti interne della bocca arrossate o gonfie Sangue in bocca Piccole ulcerazioni all interno della bocca, sulle gengive o sulla lingua Presenza di una patina bianca o giallastra in bocca Mancanza di appetito Dolore in bocca Bocca secca, bruciore, eccessiva sensibilità per cibi caldi o freddi Pus in bocca Aumentata salivazione. Cosa fare L igiene del cavo orale è di fondamentale importanza per prevenire l insorgenza delle ulcere e contribuisce a curare questo tipo di effetto collaterale. Segua accuratamente le indicazioni qui di seguito riportate, ripetendole 30 minuti dopo i pasti e, nei casi più gravi, ogni 4 ore durante il giorno. Lavarsi i denti con uno spazzolino di tipo morbido. Per ammorbidire ulteriormente le setole di nylon immergere lo spazzolino in acqua calda prima e durante la pulizia. Se lo spazzolino fa male usare uno stecchino avvolto con garza oppure un cotton-fioc Sciacquare bene lo spazzolino dopo averlo usato e metterlo in un luogo fresco e asciutto Dopo i pasti togliere la dentiera e pulirla con cura Non usare un dentifricio abrasivo; sono da evitare i colluttori liquidi del commercio che contengono alcool in quanto possono danneggiare la delicata mucosa del cavo orale Fare sciacqui dopo ogni pasto e prima di andare a dormire (gargarizzare delicatamente e poi sputare) con una delle seguenti soluzioni: > un cucchiaio di bicarbonato di sodio in un bicchiere d acqua > mezzo cucchiaino di sale, un cucchiaino di bicarbonato di sodio in un litro d acqua

24 17 Ulcere del cavo orale > acqua ossigenata e acqua (una parte ogni tre di acqua), ben mescolate. Tenere in bocca per 1 minuto, poi sputare e risciacquare con acqua o con acqua e sale Usare sticks ammorbidenti per le labbra Salvo controindicazioni del medico bere almeno 2 litri di acqua al giorno Qualora il dolore sia intenso o impedisca l alimentazione richiedere al medico sciacqui o soluzioni per toccature locali sulle ulcere, prevalentemente a scopo antalgico Seguire una dieta ad alto contenuto proteico con supplementi vitaminici Cibarsi preferibilmente con bevande fredde (gelati, frullati, yogurt, cubetti di ghiaccio) Fare pasti piccoli e frequenti con cibi poco speziati. Cosa evitare Spazzolini con setole dure Colluttori del commercio Il filo interdentale Alcoolici e fumo Fissare bene la dentiera per evitare irritazioni. Se le lesioni sono gravi non mettere la dentiera. Gli agrumi (limoni, arance, mandarini), pomodori e i succhi da essi derivati. Mangiare albicocche, pere o pesche e i loro succhi. Le bevande frizzanti Cibi duri come crackers, patatine, pane duro o verdure crude Cibi speziati e piccanti come pepe, peperoncino e senape.

25 18 Effetti collaterali della chemioterapia SECCHEZZA DELLE FAUCI La secchezza delle fauci è la conseguenza di un inadeguata salivazione. Può manifestarsi come un effetto collaterale di alcuni farmaci, quale complicanza della radioterapia effettuata nella regione della testa e del collo, o quale conseguenza di uno stato di disidratazione. Cosa notare Saliva secca, densa e biancastra agli angoli della bocca Saliva spessa e filamentosa che rimane attaccata alle labbra e forma dei filamenti quando si apre la bocca Respirazione a bocca aperta. Cosa fare Mantenere una buona igiene del cavo orale (vedi anche pag. 16) Eseguire sciacqui ogni due ore con soluzione salina (un cucchiaino di sale in un quarto di litro di acqua tiepida) Bere abbondantemente durante i pasti per ammorbidire i cibi e facilitarne la deglutizione Assumere integratori dietetici ad alto contenuto calorico Fare uso di cubetti di ghiaccio, gelatine di frutta e gomme da masticare senza zucchero Aggiungere liquidi ai cibi solidi (ad es. burro o margarina fusi, maionese e yogurt). Cosa evitare Cibi piccanti, speziati oppure cibi o bevande acide, come il succo di agrumi Cibi difficili da masticare, come le carni dure, le verdure crude o le caramelle dure Leccarsi le labbra (favorisce la secchezza e la spaccatura).

26 19 Secchezza delle fauci

27 20 Effetti collaterali della chemioterapia DISIDRATAZIONE L organismo umano è in grado di sopportare solo minime variazioni delle quantità di liquidi che lo compongono e l alterazione del bilancio idrico si riflette in un cambiamento delle condizioni generali del soggetto. Un corretto bilancio idrico implica che i fluidi dell organismo siano ben regolati e adeguatamente distribuiti. La presenza di edemi (per lo più agli arti inferiori) è quasi sempre indice di un eccesso di liquidi nell organismo. La disidratazione indica una riduzione assoluta della quantità di liquidi corporei o la mancanza delle giuste quantità nei singoli distretti corporei. Cosa notare Bocca asciutta, sensazione di sete Debolezza, stato confusionale Difficoltà a deglutire cibi secchi Difficoltà nel parlare Cute secca o che rimane raggrinzita quando è sollevata in pieghe Lingua secca, crepata Rialzo febbrile Perdita di peso Urine scarse o assenti Stanchezza Occhi infossati Cosa fare In caso di bocca asciutta usare cubetti di ghiaccio per inumidire la bocca Bere succhi di frutta o bibite, a volte anche bevande con ghiaccio Avere cura della bocca (vedi pag. 16) Usare creme idratanti per la pelle secca Risolvere le cause favorenti la disidratazione, come il vomito (vedi pag. 12), la diarrea (vedi pag. 22) o la febbre (vedi pag. 38) Usare il burro cacao per le labbra. Cosa evitare Non bere troppo perchè ciò potrebbe provocare il vomito; al contrario bisogna bere in modo progressivo giorno dopo giorno Non rinunciare ad abitudini confortevoli come cubetti di ghiaccio o piccoli sorsi di bevande Non trascurare la cura della bocca, per prevenire le screpolature.

28 21 Disidratazione

29 22 Effetti collaterali della chemioterapia DIARREA Per diarrea si intende la presenza di tre o più scariche al giorno di feci non formate o liquide, con o senza dolore. Alcuni farmaci chemioterapici possono determinare, a frequenza variabile, l insorgere della diarrea, così come questa può verificarsi nel corso di radioterapia sull addome. Con alcuni farmaci la diarrea insorge immediatamente dopo il termine della somministrazione, in altri casi a distanza di qualche giorno. La diarrea secondaria a chemio- e radioterapia può persistere fino a tre settimane dopo la sospensione della terapia. Altre cause sono da riconoscere nell ansia, nell ingestione esagerata di grandi quantità di vitamine, sali minerali, zuccheri ed elettroliti, nelle infezioni batteriche e virali a carico del tubo gastroenterico. Cosa fare Assumere farmaci antidiarroici solo secondo prescrizione medica Annotare l entità e la frequenza delle scariche Mangiare cibi ricchi di proteine, calorie e potassio, ma a basso contenuto di fibre e con scarso residuo (ad es. formaggio fresco, uova, patate al forno, riso bollito, cereali cotti, banane e burro di arachidi) Cercare di bere almeno un litro di liquidi al giorno Bere succhi di frutta, lentamente, a piccoli sorsi Consumare piccoli pasti ma frequenti piuttosto che i classici tre pasti Se la diarrea persiste per più di due giorni, iniziare una dieta liquida con l aggiunta di cibi a basso residuo Dopo ogni scarica pulire la regione anale con sapone neutro, risciacquare con acqua tiepida e asciugare bene Applicare una crema idrorepellente alla regione anale; il medico, al bisogno, Le potrà prescrivere una pomata anestetica Stare a riposo. Cosa evitare Non assumere cibi che stimolino o irritino il tratto gastro-intestinale quali : > cibi ad alto contenuto di fibre, quali pane e cereali > crusca > frutta secca, frutta e verdura > dolci, marmellata, caramelle > spezie > alimenti contenenti caffeina Non bere bevande contenenti caffeina, gasate o alcooliche Non fare uso di prodotti del tabacco Evitare latte e latticini, formaggi, panna, frappè Cibi troppo caldi o troppo freddi.

30 23 Diarrea

31 24 Effetti collaterali della chemioterapia STITICHEZZA Per stitichezza si intende il passaggio poco frequente o difficoltoso di feci dure, sovente causa di dolore addominale. È per lo più attribuibile ad una mancanza di liquidi nel canale intestinale o alla diminuzione dei movimenti dell intestino. Alcuni farmaci chemioterapici sono in grado di ridurre la motilità dell intestino e, di conseguenza, particolarmente nei soggetti predisposti, facilitano l insorgere di stitichezza. Una vita sedentaria, uno scarso apporto di cibi e di liquidi, l astenia, i farmaci antidolorifici e l evitare volontariamente la defecazione possono contribuire all insorgenza di questo problema che per lo più è di breve durata. Cosa notare Evacuazione di feci dure e scarse Dolori o crampi addominali Flatulenza eccessiva o frequenti eruttazioni Addome disteso o gonfio Assenza di evacuazione di feci per almeno tre giorni consecutivi Nausea o vomito Senso di gonfiore o di pienezza Cosa fare Assumere lassativi solo secondo prescrizione medica Aumentare l apporto nella dieta di cibi ad alto contenuto di fibre quali : > crusca e derivati > frutta fresca cruda con buccia e semi > verdure crude > succhi di frutta > datteri, albicocche, prugne e marmellata di prugne Incrementare l apporto idrico per prevenire la disidratazione. Sono particolarmente consigliati i succhi di frutta (ad eccezione di quello di mela) e l assunzione mattutina di bevande calde o tiepide Espletare il più possibile attività fisica. Cosa evitare Non sforzarsi eccessivamente all atto della defecazione Non usare lassativi senza la prescrizione del medico Non ricorrere con frequenza eccessiva a clisteri senza il consiglio del medico Non assumere cibi che favoriscano la stitichezza come il cioccolato, il formaggio e le uova.

32 25 Stitichezza Cosa fare per prevenire la stitichezza Inserire quotidianamente nella dieta un adeguato apporto di fibre e fluidi Praticare attività fisica Assumere i farmaci secondo prescrizione medica.

33 26 Effetti collaterali della chemioterapia ARROSSAMENTO CUTANEO, ERUZIONI CUTANEE I farmaci utilizzati per il trattamento della Sua malattia raramente causano l insorgere di reazioni cutanee, pruriginose o meno. Reazioni orticarioidi diffuse, fortemente pruriginose, possono manifestarsi nell ambito di reazioni di ipersensibilità generalizzata che abitualmente interessano anche la funzione respiratoria con l insorgere di mancanza di fiato, tosse e senso di soffocamento. Questo tipo di reazione è molto raro, insorge per lo più improvvisamente, durante o immediatamente dopo la somministrazione del farmaco. Le manifestazioni cutanee isolate abitualmente osservate sono di dimensioni variabili da una capocchia di spillo ad una macchia e compaiono per lo più sul torace e sulla schiena e, solo dopo un po di tempo, possono estendersi alle altre parti del corpo. Queste manifestazioni per lo più insorgono a distanza di qualche giorno dalla somministrazione della chemioterapia. Abitualmente non sono necessari provvedimenti terapeutici specifici. Nel caso in cui il prurito risulti essere particolarmente fastidioso si rivolga al Suo medico curante che Le prescriverà creme o polveri (talco mentolato) per uso locale. (Vedi prurito, pag. 30) Nel corso del trattamento radioterapico, nella zona di cute attraversata dalle radiazioni, possono manifestarsi prurito e fenomeni di secchezza della cute. Si possono osservare fenomeni temporalmente simili alle scottature solari con iniziale arrossamento cui segue la pigmentazione della cute. Solitamente la reazione cutanea dovuta alla radioterapia scompare a distanza di poche settimane dal termine della medesima, ma occasionalmente la regione cutanea irradiata può rimanere persistentemente più scura rispetto ad altre parti del Suo corpo. Cosa fare Nel caso di pelle secca utilizzare creme idratanti Nel caso insorgano striature bianche od un colorito giallastro sulle unghie, evenienza possibile se si utilizzano particolari farmaci, utilizzare uno smalto coprente Per esposizioni prolungate alla luce solare utilizzare creme solari ad elevato indice di protezione.

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