FUNZIONAMENTO TABELLA RIASSUNTIVA ATTIVITÀ U11

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2 FUNZIONAMENTO Il Responsabile Tecnico sarà individuato dall ISF R. Lombardi e dal STN in sinergia con il Comitato Regionale entro il 30 settembre Dovrà essere in possesso della qualifica FIT di TN o MN e rivestirà il ruolo di Fiduciario dell ISF R. Lombardi ; Il Responsabile della Preparazione Fisica sarà individuato dall ISF R. Lombardi e dal STN in sinergia con il Comitato Regionale entro il 30 settembre 2017 e dovrà essere in possesso della qualifica FIT di PF2 o di PF1; Entro il 15 ottobre 2017 il tecnico della SSD Belardinelli, responsabile della micro-area di riferimento, dovrà predisporre una riunione in ambito regionale con i Fiduciari responsabili dei CAP under 11, per definire calendario attività, obiettivi e modalità operative dei Centri (programma delle attività da inviare all indirizzo mail juniorclubitalia@federtennis.it); Entro il 30 aprile 2018 il tecnico della SSD Belardinelli dovrà organizzare in ogni Regione tre giornate di raduni con i nati , con gli atleti segnalati dai Fiduciari responsabili dei CAP under 11 in cui sono previsti gli interventi a rotazione di un Educatore Alimentare, di un Preparatore Mentale e di un Ufficiale di Gara; Nel periodo estivo 2017 l ISF R. Lombardi e il STN organizzeranno un raduno tecnico presso i Centri Estivi FIT con gli atleti convocati nei CAP under 11; Le convocazioni degli atleti saranno effettuate dai Comitati Regionali, su segnalazione dei Tecnici Responsabili dei Centri di Aggregazione in accordo con il Tecnico di micro-area, attraverso lettera di convocazione che dovrà essere preventivamente inviata alla segreteria centrale dell Istituto Superiore di Formazione all indirizzo mail juniorclubitalia@federtennis.it e al Tecnico di micro-area entro due settimane prima la data presunta di svolgimento di ogni singolo raduno; Sulla lettera di convocazione, al fine di determinare la graduatoria del Grand Prix delle Scuole Tennis, dovranno essere inseriti i dati degli atleti convocati relativamente alla categoria e al Circolo di appartenenza; Una volta ricevuta l autorizzazione a procedere da parte della FIT i Comitati Regionali potranno procedere a divulgare la lettera a tutti gli interessati e per conoscenza al Tecnico di micro area e la segreteria dell Istituto Superiore di Formazione all indirizzo mail juniorclubitalia@federtennis.it; Al termine del primo raduno di monitoraggio i Fiduciari responsabili dei CAP under 11 dovranno inviare i dati anagrafici di tutti gli atleti convocati e i contatti mail e telefonici dei loro genitori e dei loro insegnanti; Le sedute previste per ogni Centro di Aggregazione Provinciale di Formazione dovranno andare da un minimo di 4 a un massimo di 8 nel periodo compreso tra il 29 ottobre 2017 e il 10 giugno 2018; Gli obiettivi da sviluppare all interno delle sedute saranno forniti dal STN e dall ISF R. Lombardi nell ottica della costruzione del Sistema Italia; I costi del funzionamento saranno a carico della Federazione Italiana Tennis e il contributo sarà determinato dal Consiglio Federale. TABELLA RIASSUNTIVA ATTIVITÀ U11 SEDUTE CAP U11 minimo 4 - massimo 8 tra il 28 ottobre 2017 ed il 10 giugno 2018 RADUNI REGIONALI U11 3 (tre) per ogni Regione entro il 30 aprile 2018 COPPA DELLE PROVINCE U11 RADUNI C/O CENTRI ESTIVI FIT 1^ fase Regionale entro il 1 aprile ^ fase di Macroarea entro il 10 giugno ^ fase Nazionale 30 luglio-4 agosto 2018 Raduno nazionale riservato ai presso un Centro Estivo FIT

3 DIRITTI E DOVERI DEGLI ATLETI PARTECIPANTI A tutti gli allievi delle Scuole Tennis, di età compresa tra i 9 e gli 11 anni, convocati all interno di uno dei Centri di Aggregazione Provinciali di Formazione under 11, la FIT offre le seguenti opportunità: Fregiarsi del marchio FIT, del marchio SUPER TENNIS e di entrare a fare parte dello JUNIOR CLUB ITALIA;; Possibilità di usufruire di un benefit, che potrà variare ogni anno, per la partecipazione a uno stage tecnico presso uno dei Centri Estivi FIT, riservato esclusivamente a coloro che saranno convocati in occasione delle sedute dei CAP; Partecipazione a raduni regionali, di macro-area e nazionali, nel periodo ottobre-maggio programmati dal STN; Partecipazione alle sedute di allenamento programmate nel Centro di Aggregazione Provinciale di Formazione under 11 (da 4 a 8 nel corso della stagione agonistica); Possibilità di rappresentare la FIT in tutte le attività istituzionali previste dal settore tecnico nazionale per la relativa fascia di età. La Federazione Italiana Tennis, di contro, chiede il rispetto delle seguenti regole: 1. La programmazione agonistica sarà stilata dagli insegnanti degli allievi in collaborazione con il tecnico della SSD Belardinelli, responsabile della micro-area e del Fiduciario dell ISF R. Lombardi, responsabile del CAP di riferimento; 2. I ragazzi dovranno necessariamente essere indirizzati a studiare la lingua inglese e durante i raduni tecnici si controllerà il livello con il quale si esprimono. 3. Nei ragazzi appartenenti allo Junior Club Italia dovranno essere sviluppate buone capacità di adattamento all alimentazione ed abitudini adatte ad una interpretazione corretta della crescita agonistica; 4. Gli allievi appartenenti allo Junior Club Italia dovranno essere sensibilizzati a curare aspetti fondamentali come l impegno, l attaccamento alla maglia azzurra, la disciplina, nonché a mantenere un comportamento rispettoso e cordiale verso i tecnici ed i collaboratori di ogni genere che operino all interno del sistema; 5. Come viene richiesto per gli allievi, anche per i genitori e gli insegnanti che li seguono nei club è richiesta collaborazione e rispetto delle norme di condotta; 6. Gli allievi appartenenti allo Junior Club Italia che svolgono attività nazionale ed internazionale con i propri insegnanti sono tenuti a comunicare al loro ritorno i risultati conseguiti; 7. Gli allievi dovranno rispondere positivamente a tutte le convocazioni federali, che siano esse provinciali, regionali o nazionali, pena l esclusione dallo Junior Club Italia e dalla possibilità di ricevere eventuali convocazioni da parte del Settore Tecnico Nazionale. L eventuale ingresso in un Centro Periferico di Allenamento e di Formazione under 14 potrà avvenire nel caso in cui l atleta interessato abbia preso parte, negli anni precedenti, all attività dei Centri di Aggregazione Provinciali di Formazione under 11.

4 DIRETTIVE PRINCIPALI ATTIVITÀ UNDER 11 SPAZI E ATTREZZI Competizione Campo Under 9 Palla Racchetta fino a 65 cm Mid Green Under 10 fino a Junior Mid Green Under 11 Junior Normale REGOLAMENTO COPPA PROVINCE Competizione Numero Incontri Punteggio Singolari Punteggio Doppi Under 9 1 singolare maschile 1 singolare femminile sul 40 pari e tie break in sostituzione della terza partita non previsto Under 10 1 singolare maschile 1 singolare femminile 1 doppio misto sul 40 pari e tie break in sostituzione della terza partita sul 40 pari e tie break in sostituzione della terza partita Under 11 1 singolare maschile 1 singolare femminile 1 doppio maschile 1 doppio femminile sul 40 pari e tie break in sostituzione della terza partita sul 40 pari e long tie break ai 10 punti in sostituzione della terza partita

5 OBIETTIVI AREA MENTALE OBIETTIVI FORMATIVI ESEMPI DI PAROLE CHE MI DICO IN CAMPO (riferito all allievo) 1 APPRENDIMENTO E DIVERTIMENTO 2 RESPIRAZIONE E GIOCO Uso la respirazione insieme al movimento del colpo per essere più decontratto 3 MOTIVAZIONE E OBIETTIVI Determino gli obiettivi, mentali, tattici, tecnici, fisici e mi impegno per raggiungerli insieme al mio Insegnante. 4 AFFILIAZIONE E ATTENZIONE Mi piace stare con i compagni e sfidarli per vedere chi è più bravo in qualsiasi gioco 5 AUTOEFFICACIA E ASPETTATIVE Sono contento quando faccio sempre bene un colpo e posso provare una cosa nuova o più difficile 6 PENSIERO ED EMOZIONE Mi piace imparare nuovi movimenti Imparo a dare un nome alle emozioni che provo quando gioco OBIETTIVI AREA MOTORIA E FISICA 1 2 OBIETTIVI FORMATIVI ESEMPLIFICAZIONI INCREMENTO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI E SPECIALI Corro sul campo da tennis cercando l equilibrio (dinamico) nei diversi cambi di direzione. Utilizzo l arto superiore dominante e quello non dominante ad alte velocità. Raggiungo tutti i punti del campo assumendo diverse stance SVILUPPO DELLE CAPACITÀ ORGANICO-MUSCOLARI Mi muovo eseguendo passi più ampi in un campo che diventa sempre più grande. Imparo a contrarre e decontrarre tutti i muscoli del corpo. Eseguo movimenti a diverse velocità esecutive con arti superiori e inferiori. Riesco ad accelerare nei miei spostamenti, particolarmente verso la rete. Inizio e finisco le accelerazioni con passi ampi e frequenti. Comincio a stimolare maggiormente, seppur in forma elementare, la forza, la resistenza, la velocità e la mobilità articolare. I tecnici più evoluti sono quelli che utilizzano anche giochi ed esercitazioni tipici degli altri sport in relazione alle esigenze del tennis (multidisciplinarietà).

6 OBIETTIVI AREA TECNICA OBIETTIVI DEFINIZIONE 1 EQUILIBRIO sotto- obiettivo: AZIONE DEGLI ARTI INFERIORI La capacità di controllare il centro di gravità in fase statica e dinamica. Per ottimizzarne le applicazioni didattiche, si raccomanda un lavoro specifico orientato sulla tecnica degli spostamenti. 2 TRASFERIMENTO DEL PESO DEL CORPO Sotto obiettivo: AZIONE DEGLI ARTI INFERIORI La produzione di velocità lineare attraverso un movimento di traslazione. Si raccomanda di focalizzare l attenzione sulla tipologia di stance, sull ampiezza della base di appoggio e sulla distribuzione della forza prodotta dagli arti inferiori al termine del movimento di preparazione. 3 MOVIMENTO ORIZZONTALE DELLA RACCHETTA Sotto obiettivo: TRAIETTORIA DELL ATTREZZO La traiettoria orizzontale dell attrezzo durante la fase di accelerazione, volta alla produzione di velocità lineare. Per favorire il perseguimento di tale obiettivo, è fondamentale determinare distanza tra racchetta e punto di impatto al termine del movimento di preparazione. 4 AZIONE DELL ARTO NON DOMINANTE Sotto obiettivo:associazione E DISSOCIAZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI La funzione svolta dall arto non dominante nelle varie abilità tecniche. Sono particolarmente importanti i movimenti di associazione (gli arti si muovono insieme e nella stessa direzione) e dissociazione (gli arti si muovono insieme ma in direzioni opposte) degli arti superiori. Attraverso l associazione è possibile produrre un maggior accumulo di energia elastica, enfatizzando la torsione del tronco. Attraverso la dissociazione è possibile garantire un maggior equilibrio. 5 TIMING ESECUTIVO Sotto obiettivi: AMPIEZZA DELLA PREPARAZIONE E VELOCITÀ DELL ATTREZZO L abilità di combinare la precisione temporale (quando colpire) con la precisione spaziale (dove colpire). Si raccomanda di focalizzare l attenzione sulla capacità di anticipazione motoria e su tutti gli aspetti percettivi che consentono di colpire con un adeguato tempo sulla palla. L ampiezza del movimento di preparazione deve essere adeguata al tempo a disposizione e combinata con la velocità prodotta durante la fase di accelerazione. OBIETTIVI AREA TATTICA OBIETTIVI DEFINIZIONE 1 VELOCITÀ L abilità di muovere velocemente l attrezzo durante la fase di accelerazione al fine di togliere tempo all avversario. In relazione a tale obiettivo, par/colare attenzione dovrà essere dedicata all interpretazione tattica dei colpi di inizio gioco. 2 VARIAZIONI DI RITMO L abilità di aumentare o ridurre la velocità dell attrezzo in base alla situazione di gioco e alla fase tattica. Tale aspetto tattico è strettamente correlato alla capacità coordina/va di differenziazione. 3 REGOLARITÀ L abilità di inviare la palla nelle zone u/li del campo commettendo un numero ridotto di errori. Tale obiettivo nel lungo periodo sarà parte integrante del tennis percentuale in riferimento agli errori non forza/. 4 ANGOLAZIONI L abilità di muovere l avversario destabilizzando il suo equilibrio. La scelta delle angolazioni più adatte deve essere sempre correlata alla situazione di gioco e alla fase tattica (costruzione, attacco). 5 PROFONDITÀ L abilità di scegliere la lunghezza di palla (giocare lungo o corto) in relazione alla situazione di gioco e alla fase tattica. Pertanto tale scelta è sempre dipendente dalla posizione assunta in campo dal giocatore e dal proprio avversario. ROTAZIONI L abilità di scegliere la tipologia di spin da imprimere alla palla al fine di destabilizzare il punto di impatto dell avversario. Tale obiettivo sarà introdotto solo in forma generale e a scopo conosci/vo, in quanto in tale fase del percorso forma/vo assume maggiore valenza il movimento orizzontale dell attrezzo finalizzato alla produzione di velocità lineare. 6

7 ESEMPIO STRUTTURA RADUNO APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DIDATTICO DI MULTILATERALITÀ In ogni lezione è fondamentale prendere in considerazione differenti aree di competenza attraverso l integrazione dei seguenti obiettivi: 1) OBIETTIVI MENTALI 2) OBIETTIVI FISICI 3) OBIETTIVI TATTICI 4) OBIETTIVI TECNICI GRADUALITÀ E DIFFICOLTÀ CRESCENTE In ogni lezione l insegnante dovrà prevedere l applicazione delle progressioni didattiche relative all apprendimento delle abilità tecniche e tattiche. Gli step di tali progressioni dovranno sempre tener conto del livello di competenza degli allievi e del processo individuale di consolidamento delle abilità. MULTIFORMITÀ In ogni lezione è di grande importanza variare le esercitazioni relative al perseguimento dei vari obiettivi. Ciò consentirà di mantenere sempre elevato il livello di attenzione e motivazione degli allievi. DISTRIBUZIONE DELLA PRATICA In ogni ciclo di lezioni l insegnante dovrà porre particolare attenzione alla distribuzione del lavoro svolto, in modo che gli allievi abbiano l opportunità di apprendere e consolidare al meglio tutte le abilità tecniche e tattiche del tennis. A tal riguardo in ogni lezione sarà importante integrare una pluralità di obiettivi da associare a differenti abilità tecniche. INTERATTIVITÀ Le esercitazioni in fase di palleggio dovranno sempre essere favorite rispetto alle esercitazioni chiuse in cui gli allievi ripetono in forma standardizzata le varie abilità. Ovviamente nell applicazione del principio di interattività l insegnante dovrà tener conto del livello di competenza degli allievi, e dedicare delle fasi della lezione all integrazione del metodo globale (fase interattiva) con il metodo analitico (fase tecnica). SPECIFICITÀ DELL APPRENDIMENTO Ogni esercitazione relativa all apprendimento delle abilità tecniche dovrà essere correlata a un obiettivo di tipo tattico (approccio didattico basato sul gioco). Ciò consentirà di sviluppare azioni di gioco attraverso l attivazione di processi cognitivi. La tecnica pertanto dovrà essere sempre inserita nel contesto del gioco ( game based approach ) e applicata nell ambito delle varie situazioni di gioco che l insegnante avrà cura di presentare in ogni lezione. FASE INTRODUTTIVA (ATTIVAZIONE) 1) Esercitazioni in fase di palleggio proposta prevalentemente in forma ludica focalizzando l attenzione sulla posizione di partenza, sulla ricerca di palla e sulla determinazione della stance per quanto concerne l azione degli arti inferiori. Nel contempo è importante darà valenza alla decontrazione e alla simmetria d azione delle mani per quanto concerne l azione degli arti superiori. 2) Dimostrazione e successiva spiegazione degli obiettivi della lezione. La dimostrazione necessariamente deve essere riferita al livello di competenza degli allievi e tale da favorire l apprendimento attraverso il canale visivo. La spiegazione deve essere piuttosto concisa ed è importante che l insegnante utilizzi un linguaggio adatto a facilitare la comprensione del compito. 3) Esercitazioni a carattere multilaterale in cui l insegnante, posizionato nella stessa metà campo degli allievi, fornisce la palla con la mano proponendo compiti che possano incidere sugli obiettivi didattici della lezione. FASE CENTRALE 1) Comprensione del compito e delle abilità tecnico- tattiche correlate alle differenti situazioni di gioco A seguito della dimostrazione degli obiettivi della lezione, è fondamentale che l insegnante preveda una fase iniziale di prova (situazione aperta) in cui gli allievi provano ad applicare in forma globale quanto hanno osservato. In particolare l enfasi dovrà essere posta sulla situazione di gioco più ricorrente nella lezione oppure sul significato didattico delle abilità tecnico- tattiche necessarie per applicare gli obiettivo tattici della lezione. Se ad esempio l obiettivo tattico fosse la comprensione della fase di costruzione del punto, l insegnante dovrebbe far provare tale situazione di gioco e spiegare ad esempio la valenza tattica della profondità per applicare tale obiettivo. In particolare l insegnante dovrebbe far capire a cosa serve tatticamente la profondità di palla e come fare tecnicamente per giocare un colpo profondo. Successivamente, attraverso una situazione aperta è importante far provare quanto è stato precedentemente dimostrato e spiegato. 2) Esercitazioni a blocchi, seriali, variate e randomizzate attraverso le quali gli allievi possano perseguire gli obiettivi della lezione applicando i principi didattici del mini- tennis. Si ricordi che l esperienza didattica di apprendimento deve essere integrata sempre con il divertimento. A tal riguardo riteniamo che sia opportuno presentare le varie esercitazioni prevalentemente in forma ludica. Esercitazioni a blocchi: consistono nel ripetere più volte una singola abilità prima di procedere a quella successiva. Tali esercitazioni sono molto importanti per fissare i programmi motori facilitando il processo di automatizzazione delle abilità tecniche. Esercitazioni seriali: consistono nell eseguire almeno due abilità differenti definendo un ordine sequenziale delle ripetizioni. Tali esercitazioni sono rilevanti per variare il compito motorio in modo che gli allievi possano avvertire le differenze significative tra le varie abilità. Esercitazioni variate: consistono nell eseguire una o più abilità diversificando di volta in volta l obiettivo tattico da perseguire. Tali esercitazioni sono molto importanti per incidere sul processo di variabilità della tecnica in relazione alle differenti situazioni tattiche. Esercitazioni randomizzate: consistono nell eseguire differenti abilità combinando le stesse in un contesto tattico variabile ed imprevedibile. Tali esercitazioni sono particolarmente rilevanti per attuare il principio di specificità dell apprendimento perché consentono di applicare quanto gli allievi hanno appreso in situazioni reali di gioco. FASE FINALE Esercitazioni svolte sotto forma di gara richiamando gli obiettivi sviluppati durante della lezione.

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