Corso di Impianti Industriali A.A. 2004/2005
|
|
- Edoardo Bettini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Impianti Industriali A.A. 2004/2005 I Fabbricati Industriali FABBRICATO INDUSTRIALE Contributi alla scelta della soluzione costruttiva Valutazioni sulla localizzazione dell impianto Determinazione della potenzialità dell impianto Individuazione del processo produttivo (flow shop o job shop) Studio del plant lay-out Decisioni sul posizionamento delle macchine Determinazione dei carichi statici e dinamici delle singole macchine all interno dell impianto Determinazione del numero di lavoratori e relative mansioni Dimensionamento degli impianti di servizio Determinazione delle tipologie di trasporti interni Definizione delle aree di immagazzinamento Individuazione della migliore soluzione costruttiva 1
2 FABBRICATI INDUSTRIALI Strutture in acciaio Vantaggi: Basso costo della materia prima Ottima resistenza a momento flettente Buona flessibilità costruttiva Svantaggi: Bassa resistenza a sforzo normale Bassa resistenza REI Alta conducibilità termica Possibili erosioni TIPOLOGIE COSTRUTTIVE DEI FABBRICATI INDUSTRIALI Riepilogo dei giudizi Acciaio Calcestruzzo Armato Calcestruzzo Armato Precompresso Alto Medio Basso Alto Medio Basso Alto Medio Basso Costo di costruzione di mantenimento Momento flettente Resistenza statica Taglio Sforzo normale Vibrazioni Resistenza REI Flessib. Costrutt. Isolamento termico 2
3 FINESTRATURE E COPERTURE - Illuminazione La illuminazione naturale, è valutata con la formula: i = A / P i = fattore di illuminamento A= superficie vetrata P= superficie coperta dello stabilimento Tipologie di industrie Acciaierie Catene di montaggio Finitura e controllo Meccaniche Fonderie Valori minimi di i ;50 10;15 Filature: locali di lavoro 10;15 FINESTRATURE E COPERTURE - Acclimazione La acclimazione dipende da: Coibenza termica: E l inverso della trasmittanza termica che rappresenta, nel caso di strutture costituite da più materiali componenti eterogenei, la somma delle conducibilità dei materiali e delle eventuali intercapedini costituenti la struttura e delle conducibilità liminari interna ed esterna. Permeabilità specifica all aria: Indica la quantità di aria che passa nell unità di tempo attraverso l unità di superficie di una struttura. Capacità termica: Somma dei prodotti del calore specifico di ciascuno dei materiali costituenti una struttura per il peso di 1 m 2 di ciascuno di tali elementi costitutivi. Al variare di queste tre caratteristiche variano i disperdimenti di calore che si verificano tra ambiente interno ed ambiente esterno e quindi i consumi di energia termica 3
4 TIPOLOGIE DI COPERTURE Esistono diverse tipologie di coperture a seconda delle diverse esigenze di lu e di ventilazione interna (per l acclimazione) di cui si ha necessità. tra i più usati abbiamo: Fig.1 Cavaliera (fig. 1) Shed (fig.2) A falde A tetto piano A tetto piano con lucernai Ect. Fig.2 FABBRICATO INDUSTRIALE Le fondazioni Le fondazioni per i fabbricati industriali possono essere effettuate una volta che si siano stabiliti i carichi; in conseguenza di ciò si potrà decidere se fare fondazioni in plinti o fondazioni con pali. In figura si riportano alcuni schemi di plinti ed alcuni tipi di pali. La scelta del tipo di plinto o di palo è collegata a considerazioni di resistenza statica e dinamica alle sollecitazioni (momento flettente, sforzo normale, taglio, vibrazioni, etc.). 4
5 FABBRICATO INDUSTRIALE Caratteristiche dei pavimenti Resistenza agli urti ed alle vibrazioni Basso costo Non sdrucciolevole Coibentazione termica Buon assorbimento dei rumori Elasticità Antipolvere Facilità di manutenzione Facilità di installazione dei macchinari FABBRICATO INDUSTRIALE Tipologie di pavimenti Calcestruzzo in lastroni:dimensioni ma 66 Vantaggi: Basso costo di installazione Svantaggi: Genera polvere Poco resistente all abrasione Fessurazioni e crepature di facile formazione Assorbe oli e grassi Blocchetti di legno: Vantaggi: Fessure riempite con catrame a caldo Facili ripristini Evita rottura di oggetti delicati Svantaggi: Alto costo di installazione Assorbe la luce in misura sensibile 5
6 FABBRICATO INDUSTRIALE Tipologie di pavimenti Pavimenti KORODUR: Vantaggi: Antisdrucciolevole Antipolvere Antiurto Svantaggi: Medio costo di installazione Piastrelle di acciaio: Vantaggi: Usura minima Resiste ad alte temperature Resiste agli urti Bassa manutenzione Svantaggi: Alto costo di installazione Dà sensazione di instabilità ai mezzi di trasporto FABBRICATO INDUSTRIALE Tipologie di pavimenti Gres: Vantaggi: Soddisfa requisiti di carattere igienico Facile manutenzione Svantaggi: Fragile Poroso Medio costo di installazione 6
7 FABBRICATO INDUSTRIALE Le scale Larghezza delle scale (criterio antincendio): N L = T L= larghezza utile scale N= numero di persone al piano T= secondi necessari al deflusso Altezza dello scalino 2 A + P = 60 64cm A= Alzata del gradino P= Pedata Altri fattori da tener presenti sono: Compartimentazione locale scale Eventuali futuri ampliamenti Illuminazione, etc. In genere si predilige per una serie di motivi, anche di antincendio, posizionare le scale nell avancorpo, insieme ai montacarichi, ai servizi igienici, etc. FABBRICATO INDUSTRIALE Le fognature Le acque che devono essere evacuate da un impianto industriale sono in genere: Acque piovane o bianche Acque nere o cloacabili Acque tecnologiche od industriali Nella pratica si preferisce unire le correnti cloacabili con quelle industriali, inviarle ai depuratori o agli impianti biologici, e quindi poi riunificarle alle acque bianche che vanno in fogna 7
8 FABBRICATO INDUSTRIALE L impiego del colore Colore Rosso Arancione Giallo Verde Azzurro Viola Effetto psichico Caldo Pesantezza Caldo Caldo Fresco Leggerezza Lontananza Leggerezza Lontananza Solennità Effetto fisiologico Eccitante Stimolante Tranquillità Serenità Stimolante Eccitante meno del rosso Stimolante Vivacità Sollievo Calma Raccoglimento Bianco Freddo Aumento di volume Pulizia Abbagliante Nero Caldo Diminuzione di volume Deprimente FABBRICATO INDUSTRIALE Gli uffici e i laboratori Gli uffici potranno essere: Uffici di direzione: Corpo separato dalla produzione oppure in un fabbricato adiacente ai reparti produttivi Uffici d officina All interno dei reparti produttivi Uffici generali: Corpo separato dalla produzione oppure in un fabbricato adiacente ai reparti produttivi I laboratori potranno essere: Distribuiti nei vari reparti produttivi Centralizzati in un unico locale (soluzione preferibile) Per il posizionamento dei laboratori valgono considerazioni similari a quelle fatte nel caso degli uffici; La tendenza attuale è quella di posizionare i laboratori in prossimità sia degli uffici che dei reparti produttivi; E preferibile allontanare i laboratori da sorgenti particolarmente rumorose. 8
9 SERVIZI IGIENICO SANITARI - Tipologie I servizi igienico-sanitari includono: Docce Lavabi Gabinetti Spogliatoi Fontanelle L obbligatorietà dei servizi igienico-sanitari è sancita dal D.Lgs. 303/56, inoltre è da notare che è obbligatoria la distinzione tra servizi-igienici maschili e femminili. SERVIZI IGIENICO SANITARI - Dimensionamento Fontanelle: Ogni m a gruppi di Gabinetti e lavabi: Ogni m Gabinetti per uomini: vasi alla turca od orinatoi Gabinetti per donne: bidè, W.C. o vasi alla turca La dimensione minima dei gabinetti è di 1,20m0,90m e sono dotati di porte chiudibili dall interno, l area occupata dal gabinetto varia tra i 2,50m 2 e i 3,50m 2 e le pareti divisorie hanno un altezza minima di 2 m. Spogliatoi con armadietti: 0,70-0,75 m 2 /dipendente Lavabi: 0,05-0,10 m 2 /dipendente Docce: 0,05-0,15 m 2 /dipendente In totale per ogni dipendente dovrà essere preventivato un ingombro per locali adibiti a servizi igienici pari a 0,80-1,00 m 2 /dipendente 9
10 FABBRICATO INDUSTRIALE Le vie interne Principi di dimensionamento: Minimizzazione dello spazio occupato da strade Velocità interna: in genere Km/h Nella pratica in genere si realizzano le strade con una larghezza di carreggiata pari alla larghezza di due autocarri. Con tali ipotesi generalmente si ha che la larghezza delle strade è: Velocità=15-20 Km/h 5,50 m Velocità>15-20 km/h 6-7 m FABBRICATO INDUSTRIALE - Impianti elettrici Gli impianti elettrici industriali risultano di fondamentale importanza ai fini della buona progettazione e costruzione di un impianto industriale, basti pensare all importanza del carico di potenza necessario e quindi alle fonti energetiche di cui si necessita. Gli impianti elettrici industriali generalmente sono costituiti da: Cabina di trasformazione Quadri elettrici generali Sezionatori Impianto di generazione autonomo Impianti elettrici di sicurezza: Impianti di messa a terra Interruttori differenziali Impianti di captazione delle scariche atmosferiche Impianti contro l accumulo di cariche elettrostatiche 10
11 FABBRICATO INDUSTRIALE - Cabina di trasformazione Tale locale è obbligatoriamente isolato, compartimentato e chiaramente riconoscibile rispetto agli altri locali. E segregato e vi può avere accesso soltanto personale autorizzato, dotato degli appositi dispositivi di protezione. All interno di tali locali vi sono i trasformatori che passano la corrente da MT a BT, e poi vi sono i quadri generali. FABBRICATO INDUSTRIALE - Quadri elettrici generali Permettono di controllare tutte le parti dell impianto elettrico del sito con tutti i suoi sezionatori ed utenze. Tale quadro deve essere ermeticamente chiuso e vi può avere accesso il solo personale autorizzato, ciò soprattutto per difendere l impianto da dolose o meno interruzioni delle macchine. 11
12 FABBRICATO INDUSTRIALE - Impianti di generazione autonoma Tale impianto risulta fondamentale per due motivi: Sicurezza antincendio: in conseguenza di un incendio si ha tra i primi effetti la disattivazione dell alimentazione elettrica, per cui, per far funzionare gli impianti di spegnimento ed evacuazione, risulta fondamentale avere un impianto autonomo di generazione elettrica. Sicurezza degli impianti: in conseguenza di una mancanza temporanea di alimentazione elettrica, risulta fondamentale avere un impianto di generazione autonoma, per preservare il buon funzionamento di macchine ed elaboratori. IMPIANTO ANTINCENDIO - Definizioni Carico d incendio Potenziale termico della totalità dei materiali combustibili contenuti in uno spazio, ivi compresi i rivestimenti dei muri, delle pareti provvisorie, dei pavimenti e dei soffitti. Convenzionalmente è espresso in chilogrammi di legno equivalente. Resistenza al fuoco Attitudine di un elemento da costruzione (componente o struttura) a conservare - secondo un programma termico prestabilito e per un tempo determinato - in tutto o in parte: la stabilità " R ", la tenuta " E ", isolamento termico " I ", così definiti: Stabilità: attitudine di un elemento da costruzione a conservare la resistenza meccanica sotto l'azione del fuoco; Tenuta: attitudine di un elemento da costruzione a non lasciar passare né produrrese sottoposto all'azione del fuoco su un lato - fiamme, vapori o gas caldi sul lato non esposto; Isolamento termico: attitudine di un elemento da costruzione a ridurre, entro un dato limite, la trasmissione del calore. 12
13 FABBRICATO INDUSTRIALE - Impianto antincendio Gli impianti antincendio e quindi le strutture vanno dimensionati in funzione del calcolo di carico di incendio: Alto valore del carico di incendio: Compartimentazione dei locali, porte tagliafuoco e alta classe REI dei fabbricati Impianto di spegnimento sprinkler o con manichette Formazione antincendio del personale di 16h Medio valore del carico di incendio: Compartimentazione dei locali che potrebbero essere sorgente di incendio, porte tagliafuoco di media resistenza e media classe REI o addirittura valutare RE Impianto di spegnimento sprinkler o con estintori portatili Formazione antincendio del personale di 8h Basso Valore del carico di incendio: media o bassa classe REI oppure RE o addirittura R Impianto di spegnimento con estintori portatili Formazione antincendio del personale di 4h IMPIANTO ANTINCENDIO Distanza delle vie di uscita Le vie di uscita devono sempre portare a luoghi sicuri; Dove è prevista più di una via di uscita, la lunghezza del percorso per raggiungere la più vicina uscita di piano non dovrebbe essere superiore ai valori sottoriportati: metri (tempo ma. di evacuazione 1 minuto) per aree a rischio di incendio elevato; metri (tempo ma. di evacuazione 3 minuti) per aree a rischio di incendio medio; metri (tempo ma di evacuazione 5 minuti) per aree a rischio di incendio basso; 13
14 IMPIANTO ANTINCENDIO - Larghezza delle vie di uscita Per i luoghi a rischio di incendio medio o basso, la larghezza complessiva delle uscite di piano deve essere non inferiore a: L = A 60 0,60 in cui: -" A " rappresenta il numero delle persone presenti al piano (affollamento); -il valore 0,60 costituisce la larghezza ( espressa in metri) sufficiente al transito di una persona (modulo unitario di passaggio); -60 indica il numero massimo delle persone che possono defluire attraverso un modulo unitario di passaggio, tenendo conto del tempo di evacuazione. FABBRICATO INDUSTRIALE - Impianti antincendio Esempi di rilevatori di fumo e fiamme Rilevatore a camera di ionizzazione Rilevatore di fumo ottico Rilevatore ad infrarossi di fumo 14
15 FABBRICATO INDUSTRIALE - Impianti antincendio Esempi di mezzi estinguenti Sprinkler Anidride Carbonica FABBRICATO INDUSTRIALE - Impianti antincendio Esempi di mezzi di compartimentazione Porte tagliafuoco 15
Principali parti di un fabbricato
Principali parti di un fabbricato Un fabbricato industriale risulta essenzialmente costituito dalle seguenti parti: Fondazioni (del fabbricato e dei macchinari) Struttura portante; Copertura e pareti (complete
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliFabbricati per stabilimenti
Impostazioni progettuali dello stabilimento Fabbricati per stabilimenti industriali Classificazione dei fabbricati e sistemi costruttivi Elementi principali dei fabbricati industriali Strutture varie Piano
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti e dispositivi di protezione antincendio
Impianti Meccanici 1 Danni provocati dagli incendi negli stabilimenti : - diretti : distruzione di macchinari, impianti, merci. - indiretti : mancata produzione Mezzi di prevenzione e Provvedimenti di
DettagliQuestionario Incendio. PARTE I Generalità. PARTE II Somme assicurate (in euro)
Questionario Incendio La Società si impegna a fare uso riservato di queste notizie ed informazioni. E importante rispondere in modo completo per consentire alla Società una valutazione corretta del rischio.
DettagliL incendio Incendio a bordo 1 La normativa nel campo marittimo cura, in particolar modo, tutto quanto può essere connesso con il sinistro marittimo più frequente: l incendio a bordo. Sono previsti, nella
DettagliANACI ROMA INCENDIO NEI CONDOMINI
INCENDIO NEI CONDOMINI FILMATO ANACI ROMA TRIANGOLO DEL FUOCO PRIMA DOMANDA... L incendio scoppia nei condomini moderni... o anche nei condomini antichi? L incendio non ha età! ANACI ROMA Dove può scoppiare
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliImpianti e dispositivi di protezione antincendio. Impianti industriali 2-2012 1
Impianti industriali 2-2012 1 RIFERIMENTI NORMATIVI D.M.10/03/98 Criteri generali di sicurezza e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro D.M.04/04/98 Elenco attività normate (soggette a CPI)
DettagliCOUNE DI CITTA METROPOLITANA DI TORINO UFFICIO TECNICO COMUNALE
COUNE DI CITTA METROPOLITANA DI TORINO UFFICIO TECNICO COMUNALE BANDO DI CONCORSO PER L ASSEGNAZIONE IN LOCAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA SOCIALE DISPONIBILI PER RISULTA IN UNO DEI COMUNI DELL AMBITO TERRITORIALE
DettagliTIPOLOGIE IMPIANTISTICHE
TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE La scelta della tipologia impiantistica varia a seconda della destinazione d uso: EDILIZIA CIVILE: Classe Esempi 1 Locali per la residenza Alloggi ad uso privato 2 Locali per il
DettagliLa protezione attiva
LEZIONE 33 La protezione attiva L insieme delle misure di protezione che richiedono l azione di un uomo o l azionamento di un impianto sono quelle finalizzate alla precoce rilevazione dell incendio, alla
DettagliLezione n. 2. La Protezione Antincendio. 1 A parte.
Lezione n. 2 La Protezione Antincendio. 1 A parte. La Protezione Antincendio. Come già accennato la protezione antincendio consiste nell insieme delle misure finalizzate alla riduzione dei danni conseguenti
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliI fabbricati industriali
I fabbricati industriali Fabbricati industriali 1 Generalità La scelta di un tipo di fabbricato è determinata dal plant layout, ossia dalla sistemazione dei macchinari, dei reparti dei servizi e quant
DettagliTESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO
Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica
DettagliCLASSIFICAZIONE INCENDI
Lucidi lezione "Normativa Antincendio" Conformità edifici civili ed industriali alle norme di prevenzione incendi. Fase progettuale: - Vie di esodo - Autorimesse - Locali per impianti tecnologici (CT,
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliR.S.P.P. Misure contro l incendio
R.S.P.P. Misure contro l incendio D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D. Lgs. 81/08 - Allegato IV Misure contro l incendio Negli studi, seppure non esistano pericoli specifici di incendio: E vietato fumare Devono
DettagliARCA, marchio di qualità per gli edifici in legno 7 ottobre 2011 MADE Rho (MI)
ARCA, marchio di qualità per gli edifici in legno 7 ottobre 2011 MADE Rho (MI) La sicurezza al fuoco nella progettazione e posa in opera di canne fumarie Dott.ing. Paolo Bosetti Servizio Antincendi e Protezione
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA... 3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI... 6 NORME DI RIFERIMENTO... 8 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 8 NORME RELATIVE
DettagliCarichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.
Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano
DettagliCHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale
CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CRITERI EDILIZI 1. Involucro Componenti dell involucro dotati di caratteristiche atte alla limitazione degli apporti solari estivi
DettagliRELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PREMESSA...3 DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 DESCRIZIONE DEL PROGETTO... 4 OPERE CIVILI...6 NORME DI RIFERIMENTO...7 NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ED ALLA PREVENZIONE INCENDI... 7 NORME RELATIVE
DettagliSistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane
Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,
DettagliIL SISTEMA DRY TECNOCLIMA. i perchè di una tecnologia che ti conviene!
IL SISTEMA DRY TECNOCLIMA i perchè di una tecnologia che ti conviene! 4 FENOMENOLOGIA IL RISCALDAMENTO E IL RAFFREDDAMENTO DELL ARIA A SCAMBIO DIRETTO (DRY) In generale, il consumo energetico di un impianto
DettagliCOMUNE di CHIOGGIA. Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DITTA:
COMUNE di CHIOGGIA Scheda per l individuazione degli impianti soggetti all obbligo del progetto (art.5 D.M. n 37 del 22/01/2008) DATI IDENTIFICATIVI DELL INTERVENTO: DITTA: PRATICA EDILIZIA: DESCRIZIONE
DettagliPiano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza
Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE
DettagliI collettori solari termici
I collettori solari termici a cura di Flavio CONTI, ing. LUVINATE (Varese) Tel. 0332 821398 Collettori solari a BASSA temperatura I collettori solari a bassa temperatura utilizzati normalmente negli impianti
DettagliC. Scale e ascensori
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre PREVENZIONE INCENDI 167 C. Scale e ascensori Scale Il numero e la larghezza delle scale a servizio di particolari attività (ad esempio alberghi o locali di pubblico spettacolo)
DettagliLavori intelligenti per il risparmio energetico
Città di San Donà di Piave Assessorato all Ambiente SPORTELLO ENERGIA Lavori intelligenti per il risparmio energetico SOLARE TERMICO Un impianto a collettori solari (anche detto a pannelli solari termici
DettagliProduzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra
Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra Impianto fotovoltaico L impianto fotovoltaico, posto sulla copertura dell edificio, permette di trasformare l energia solare in energia
DettagliCORSO DI SISTEMI ENERGETICI II - A.A. 2014-2015 Prof. Ing. Giorgio Cau
CORSO DI SISTEMI ENERGETICI II A.A. 20142015 Prof. Ing. Giorgio Cau VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI UN IMPIANTO DI COGENERAZIONE E VERIFICA DEGLI INDICI ENERGETICI AI SENSI DELLA DELIBERA AEEG 42/02 Caratteristiche
DettagliCompito : Edificio storico con ufficio, abitazione del custode e locale commerciale
Candidato Identificazione n ESEMPIO ESAME.. Esame scritto Specialista in protezione antincendio con brevetto federale Pianificazione e esecuzione Compito : Edificio storico con ufficio, abitazione del
DettagliFondazioni a platea e su cordolo
Fondazioni a platea e su cordolo Fondazione a platea massiccia Una volta normalmente impiegata per svariate tipologie di edifici, oggi la fondazione a platea massiccia viene quasi esclusivamente adottata
DettagliCASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO
CASE CON SISTEMI INNOVATIVI COMPARATIVA IMPIANTI RISCALDAMENTO PREMESSA Con la presente relazione si intende fare una analisi comparativa fra alcuni dei sistemi di Riscaldamento utilizzati per la costruzione
DettagliAllegato 07 - Norme prevenzione incendi
Allegato 07 - Norme prevenzione incendi Estratto dal: Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. 3.1. DEFINIZIONI
DettagliBERICA IMPIANTI SPA- COGENERAZIONE
BERICA IMPIANTI SPA COGENERAZIONE COME ÉÈ COMPOSTO, COME FUNZIONA, COSA PRODUCE COME É COMPOSTO MOTORE: Viene scelto fra le migliori marche ricercando le caratteristiche e modelli adeguati alle esigenze
DettagliCORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2
COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto
DettagliQT_EFC_03. I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03
QT_EFC_03 I sistemi di Evacuazione Fumo e Calore nelle regole tecniche di Prevenzione Incendio QUADERNO TECNICO EFC_03 Il presente documento è stato realizzato dall ufficio tecnico Zenital, coordinato
DettagliPREVENZIONE INCENDI. PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio
PREVENZIONE INCENDI PREVENZIONE PROTEZIONE Misure precauzionali d esercizio Attiva Passiva PREVENZIONE INCENDI 1. Riduzione al minimo delle occasioni di incendio. Stabilità delle strutture portanti per
DettagliI supporti dei sistemi fotovoltaici
I supporti per il montaggio dei moduli Su tetto a falda: retrofit e integrazione A terra o su tetti piani: vasche, supporti metallici, Girasole, Gazebo A parete: frangisole, in verticale Sistemi retrofit
DettagliIl Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life.
Il Polim-cryl è il materiale utilizzato per la produzione delle lastre Cover-Life. Prodotto con una tecnologia tutelata da brevetti internazionali, il Polim-cryl è il risultato della ricerca e dello sviluppo
DettagliSCALE FISSE A DUE MONTANTI IN PRFV PER POZZETTI DI ISPEZIONE A MARCATURA CE
SCALE VERTICALI CE MM13 30.07.2015 Rev. 3 SCALE FISSE A DUE MONTANTI IN PRFV PER POZZETTI DI ISPEZIONE A MARCATURA CE COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1 SOMMARIO 1. APPLICAZIONI E CARATTERISTICHE... 3 2. RIFERIMENTI
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di
DettagliProgettazione Tecnologica e Impianti IMPIANTI TECNICI. corso di laurea specialistica in Scienze dell Architettura
Progettazione Tecnologica e Impianti IMPIANTI TECNICI corso di laurea specialistica in Scienze dell Architettura Firenze, A.A. 2005/2006 Ing.Gabriele Raffellini Pagina web http://web.taed.unifi.it/fisica_tecnica/gabriele/gabriele.htm
DettagliCriteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro
1/1 generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro 1/25 Contenuti DM 10/03/98 1/2 Valutazione dei rischi di incendio, protettive e precauzionali di esercizio Controllo
DettagliNorme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa
«Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2013-2014 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa DPR 151/2011 Regolamento
DettagliREALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE PALLIATIVE HOSPICE IN SPICCHIO 2 STRALCIO ESECUTIVO FUNZIONALE
INDICE 1) Premessa 2) Progetto edilizio 3) verifica norme antincendio 4) Attività 91 5) Mezzi ed impianti fissi di estinzione 6) Segnaletica di sicurezza 1 REALIZZAZIONE DI CENTRO RESIDENZIALE DI CURE
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliDescrizione Copertura:
Soluzioni Progettuali Scheda: SP18 Rev: 20/10/2009 12.33.00 Pagina 1/1 Descrizione Copertura: STATO DI FATTO COPERTURA A VOLTA a bassa pendenza (inferiore a 15 ) con annesso a copertura PIANA Nuova Esistente
DettagliPerdite stimate di energia causate da inadeguato isolamento
Isolamenti, termo cappotto e case di legno L isolamento dell involucro Isolare in maniera ottimale un edificio consente un risparmio dei consumi di energia dal 40 fino ed oltre il 70%. Investire nel miglioramento
DettagliImpianti per lo scarico di fumo e calore
Impianti per lo scarico di fumo e calore CORSO 818 Vicenza, 13 novembre 2007 ing. Giuseppe Ruffino Vigili del Fuoco Vicenza 13 novembre 2007 ing. Giuseppe Ruffino 1 Impianti per lo scarico di fumo e calore
DettagliLA COMPARTIMENTAZIONE LE DISTANZE DI SICUREZZA
Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto Corso di specializzazione in prevenzione incendi ai sensi della Legge 818/1984 e del D.M. 25/3/1985 MODULO C Tecnologie dei materiali e delle strutture
DettagliGli impianti elettrici. nei cantieri edili
Gli impianti elettrici nei cantieri edili Agli impianti elettrici nei cantieri si applicano la Sezione 704 della norma CEI 64-8 (VI Ediz.) (cantieri di costruzione e di demolizione) e la guida CEI 64-17
DettagliAUDIT ENERGETICO EDIFICIO SCOLASTICO
FASE 1a bollette e planimetrie AUDIT ENERGETICO EDIFICIO SCOLASTICO Scheda raccolta dati bollette del gas Inserire nelle caselle della tabella i dati di consumo di m 3 di gas metano per ciascuno dei mesi
DettagliALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ
ALLEGATO A ELEMENTI DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ La valutazione qualitativa sarà effettuata sulla base dei seguenti elementi, descritti nelle schede specifiche: 1 Valore tecnico ed estetico delle opere
DettagliPARETE MONO E DOPPIO VETRO DNAX
SCHEDE TECNICHE PARETE MONO E DOPPIO VETRO DNAX DnaX si caratterizza per la massima pulizia del linguaggio architettonico e dalla estrema flessibilità di impiego e versatilità nell utilizzo di diverse
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio.
LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio Dipartimento di Responsabile/i REQUISITI Altezza, cubatura, superficie
DettagliLE VALVOLE TERMOSTATICHE
LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la
DettagliNorma 7129:2008. Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione. Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A.
Norma 7129:2008 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione Ing. Giacomo Bortolan A.I.M. Servizi a Rete S.p.A. UNI 7129-2 ed. 2008 Seconda parte: Installazione apparecchi
DettagliLa sicurezza antincendio negli uffici
G. Varisco C.T. ANIE AssoAscensori giovanni.varisco@kone.com Convegno La sicurezza antincendio negli uffici 13 marzo 2008 Istituto Superiore Antincendio Roma Le varie tipologie di ascensori previste dal
DettagliVendita capannone industriale ubicato in Via Enea Stefani n 3 40138 Bologna (BO) (Zona Industriale Roveri)
Vendita capannone industriale ubicato in Via Enea Stefani n 3 40138 Bologna (BO) (Zona Industriale Roveri) Pagina 1 di 6 La ns. società Gentili S.p.A. ha recentemente posto in vendita un immobile di sua
DettagliL AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO
L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO Via Panfilo Tedeschi 1 67100 L'Aquila (AQ) Tel./Fax 086262641 www.zedprogetti.it NOTE
DettagliMANUALE D ESECUZIONE DEI LAVORI RELATIVI AGLI ASCENSORI
Per rendere più efficiente la collaborazione, per essere i più chiari e rapidi possibili abbiamo riassunto le principali regole di esecuzione dei lavori relativi agli ascensori. MANUALE DI COSTRUZIONE
DettagliLuoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08
1 Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08 DEFINIZIONE Luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda
DettagliCORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA
CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA 1 IL RISCHIO INCENDIO NEL SETTORE CARTARIO Gilberto Giunti, Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Lucca 2 IL RISCHIO INCENDIO Che cos è
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliPROJECT FINANCING SERVIZI ENERGETICI INTEGRATI
PROJECT FINANCING SERVIZI ENERGETICI INTEGRATI COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOTTO Edificio 4 Orto di San Matteo Relazione Tecnica CLIENTE: Comune di Castelfranco di Sotto CODICE OFFERTA: PROPONENTE Toscana
DettagliCHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico
la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA
DettagliLe fonti della normativa della sicurezza Parte 3) 17/02/2015 Ingg. E. Collini - P. Fabrizio - ad uso esclusivo VF e ANVVF - IAE Bruno
Le fonti della normativa della sicurezza Parte 3) Prevenzione Incendi Misure di protezione attiva e passiva Vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti Segnaletica di sicurezza Sistemi di allarme
DettagliPREVENZIONE DEGLI INCENDI
PREVENZIONE DEGLI INCENDI M.Tedesco Premessa: a ciascuno il suo mestiere: non siamo Vigili del Fuoco Non siamo formati per estinguere grandi incendi. tel. 115 Ma tra il personale ci possono essere delle
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala. Dipartimento di.
LISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala Dipartimento di Responsabile/i REQUISITI Gradini I gradini hanno pedata e alzata dimensionate
DettagliPROGRAMMA LINEE VITA
PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare
DettagliRELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C.
RELAZIONE CALCOLO CARICO INCENDIO VERIFICA TABELLARE RESISTENZA AL FUOCO **** **** **** D.M. Interno 09 Marzo 2007 D.M. 16 Febbraio 2007 L.C. 15/02/2008 L.C. 28/03/2008 GENERALITA' COMPARTIMENTI La presente
DettagliBonifica dei fumi di stampaggio
Sesto Fiorentino 21 settembre 2007 Il rischio da agenti chimici nello stampaggio di materie plastiche Bonifica dei fumi di stampaggio Dott. Lucio Ros SPISAL Az. ULSS 9 Treviso Aspirazione localizzata La
DettagliDichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale
Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera
DettagliIMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE parti 3 4 1 IMPIANTO TERMICO In generale si può pensare articolato nelle seguenti parti: Generatore uno o più apparati che forniscono energia termica ad un mezzo di trasporto
DettagliStudio di fattibilità per la climatizzazione di una struttura alberghiera mediante sistema di trigenerazione
Studio di fattibilità per la climatizzazione di una struttura alberghiera mediante sistema di trigenerazione Il presente studio si propone di analizzare i vantaggi derivanti dall'utilizzo di un sistema
DettagliVANI ASCENSORI E MONTACARICHI
VANI ASCENSORI E MONTACARICHI 2015 ilario.mammone@ordineingegneripisa.it ing. ilario mammone 1 NORMATIVA DPR 1497 DEL 29/05/63 APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER ASCENSORI E MONTACARICHI D.M. 246 DEL 16/05/87
DettagliD.M. 27 / 07 / 2010 3.5 ascensori
3.5 ascensori se attraversano due compartimenti, vano corsa protetto EI come strutture (vale anche per le scale) H > 24 m almeno un ascensore antincendio 1 4.1 affollamento aree vendita dettaglio alimentari
Dettagliart. 10 del DPR 303/56 art. 137 del Regolamento Comunale di Igiene art. 134 del Regolamento
Versione condivisa, del 05/08/04. CENTRI COMMERCIALI (Tipologia dei locali e condizione minima obbligatoria) Per semplificare la lettura della presente scheda, sono stati presi in esame separatamente gli
DettagliProgetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita
Progetto di un edificio da destinare ad officina di riparazione autovetture con annesso salone di esposizione e vendita Sessione anno 1990 Prima prova scritto-grafica A confine con una strada di un centro
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI SIENA
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) SEDE AMMINISTRATIVA VIA MASCAGNI
DettagliGUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI
GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI INTRODUZIONE Le dimensioni delle cabine degli ascensori devono rispettare valori minimi stabiliti dalle normative vigenti, dipendenti dalla particolare
DettagliAiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione
Aiuto all applicazione EN-5 Raffreddamento, de-/umidificazione Contenuti e scopo Questo aiuto all applicazione tratta delle procedure e delle esigenze inerenti la progettazione, l installazione e la sostituzione
DettagliMASAJA - MASAJA INOX DESCRIZIONE PER CAPITOLATO DIMENSIONI MASAJA / MASAJA INOX 29 43 55 68 88 112
MASAJA - MASAJA INOX Le caldaie a legna MASAJA e MASAJA INOX possono essere alimentate con tronchetti di lunghezza massima, a seconda dei modelli, da 500 a 1.060 mm. Corpo caldaia costituito da due elementidi
DettagliLocali contenenti riscaldatori per saune Norme di installazione
Protezione contro i contatti diretti e indiretti Interruzione automatica dell alimentazione mediante interruttore differenziale con I dn non superiore a 30 ma. Norma CEI 64-8 sezione 703 - Art. 703.412.5
DettagliSL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE
SL 27-IM Sensore di livello piezoresistivo INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE DESCRIZIONE... 3 Generalità... 3 Principio di misura... 3 Tipologia del sensore... 3 INSTALLAZIONE... 4 Aerazione... 4 Montaggio
DettagliPIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana PIANO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE SEDE AMMINISTRATIVA VIALE GRAMSCI FIRENZE 1 STRUTTURA SEDE Sede Amministrativa Viale Gramsci,
DettagliCATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI WWW.ASCENSORIVIMA.IT
CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI WWW.ASCENSORIVIMA.IT INDICE Caratteristiche principali pag. 3 Riferimenti normativi abbattimento delle barriere architettoniche pag. 4 Riferimenti
DettagliCos è una. pompa di calore?
Cos è una pompa di calore? !? La pompa di calore aria/acqua La pompa di calore (PDC) aria-acqua è una macchina in grado di trasferire energia termica (calore) dall aria esterna all acqua dell impianto
DettagliIMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI
IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero
DettagliINDICE. 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI...
INDICE 1 PREMESSA 2 DESCRIZIONE IMPIANTO 2.1 Dimensionamento della rete... 3 IMPIANTO SMALTIMENTO ACQEU 4 VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI... Pagina 1 di 6 1. PREMESSA La presente relazione intende
DettagliÈ assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature
LAVORO ELETTRICO In Italia la norma CEI 11-48 del 1998 stabilisce le prescrizioni generali per l esercizio sicuro degli impianti elettrici e per l esecuzione dei lavori su od in prossimità di tali impianti.
DettagliOur Business Your Continuity
Our Business Your Continuity Slide tecniche Business Factory I.NET Perché una Business Factory L informazione è il fulcro dell incremento di produttività Alan Greenspan Le attuali necessità di lavoro per
DettagliOrdine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Vicenza Corso di specializzazione in Prevenzione incendi (Legge 7 dicembre 1984, n. 818) Compartimentazione Distanze di sicurezza Ing. Silvano BARBERI Corpo Nazionale
DettagliIL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.
IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale
DettagliI locali da bagno e doccia
I locali da bagno e doccia 1. Classificazione delle Zone In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 1) che influenzano i criteri
Dettagli1RUPHJHQHUDOLGLFRPSRUWDPHQWRLQFDVRG LQFHQGLR
1RUPHJHQHUDOLGLFRPSRUWDPHQWRLQFDVRG $WWHQ]LRQH: alle superfici vetrate: a causa del calore possono rompersi alle bombole/recipienti con gas o liquidi in pressione ai liquidi infiammabili: possono riaccendersi
Dettagli