ITALIA. PIANO D AZIONE per L ENERGIA SOSTENIBILE. Comune di Cardano al Campo (VA)

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1 Comune di Lonate Pozzolo Comune di Cardano al Campo (VA) ITALIA ELENCO DOCUMENTI BASELINE EMISSION INVENTORY (BEI) PIANO D AZIONE ALLEGATO: inquadramento tecnico normativo Redazione a cura di La ESCo del Sole srl Con il coordinamento di Agenda 21 CUV Con finanziamento del bando 2011 PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI 1

2 AGENDA 21 CUV Comune di Cardano al Campo (VA) ITALIA PIANO D AZIONE per L ENERGIA SOSTENIBILE BASELINE EMISSION INVENTORY (BEI) Novembre 2012 Redatto da La ESCo del Sole srl Con finanziamento del bando 2011 PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

3 Staff interno al Comune Comitato di controllo: Sindaca - Laura Prati Assessore all Urbanistica, lavori pubblici, ambiente, manutenzioni e viabilità Costantino Iametti Nucleo operativo: Responsabile Settore Servizi e Qualità per il Territorio - Emanuele Malesani Impiegato Amministrativo Emanuele Catalano Staff tecnico Redazione a cura di: La Esco del Sole srl Diego Cezza, Roberto Caponio In collaborazione con: TerrAria srl Roberta Gianfreda, Giuseppe Maffeis, Giorgio Fedeli La ESCo del Sole srl Sede operativa: Via Zuretti 47/A, Milano tel fax Sede operativa: Borgo Giorgio Jan 14/bis, Parma. tel Sede operativa: Via Roma 443, Palermo. tel Sede legale: Corso di Porta Romana 6, Milano. tel

4 Indice 1. Premessa Formalizzazione dell adesione al Patto dei Sindaci Inquadramento socio-economico e territoriale Inquadramento territoriale ed urbanistico Andamento demografico, delle attività produttive e del parco veicolare Andamento demografico Attività produttive Parco veicolare Caratterizzazione energetica dell edificato BEI (Baseline Emission Inventory) Metodologia Dati raccolti Banche dati regionali e nazionali Banche dati comunali Edifici comunali L illuminazione pubblica Parco mezzi comunali I consumi elettrici rilevati dal distributore I consumi di gas naturale rilevati da distributore Confronto tra i dati SIRENA e i dati reperiti dai distributori energetici Confronto dei consumi di gas naturale BEI: l inventario al Consumi energetici finali Emissioni totali Aggiornamento dell inventario al Evoluzione dei consumi comunali e obiettivi di contenimento delle emissioni al Scenari di sviluppo del territorio comunale Obiettivo di contenimento delle emissioni al Valutazione degli incrementi emissivi Calcolo dell obiettivo di riduzione delle emissioni Analisi SWOT

5 1. Premessa 1.1 Formalizzazione dell adesione al Patto dei Sindaci Il Comune di Cardano al Campo ha aderito al Patto dei Sindaci con Deliberazione di Consiglio Comunale n 17 del 20 marzo 2012, impegnandosi, di conseguenza, a ridurre le proprie emissioni di CO 2 di almeno il 20% entro il Per raggiungere questo obiettivo il Comune si è impegnato a predisporre l inventario delle emissioni (Baseline emission inventory BEI) ed il Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAES), strumenti indispensabili per quantificare le emissioni nonché individuare azioni concrete per ridurle. L Amministrazione Comunale, per lo svolgimento degli aspetti tecnico-scientifici, si è voluta avvalere di una apposita Società esterna di consulenza alla quale ha assegnato l incarico per la redazione del PAES. Ha inoltre provveduto alla costituzione di strutture organizzative adeguate, mediante l istituzione di un Comitato di controllo, composto dalla Sindaca e dall Assessore all Urbanistica, lavori pubblici, ambiente, manutenzioni e viabilità e di un Nucleo Operativo, formato dal Responsabile Settore Servizi e Qualità per il Territorio e da un Impiegato Amministrativo. Il Comune, aderendo al Patto, ha anche accettato di preparare regolarmente una relazione biennale e di essere sottoposto a controlli, da parte dell Unione Europea, durante l'attuazione del proprio Piano d'azione; ha accettato altresì l'esclusione dal Patto nel caso in cui non riesca a mantenere gli impegni presi. Il Comune di Cardano al Campo ha partecipato al Bando della Fondazione Cariplo Promuovere la sostenibilità energetica nei Comuni piccoli e medi - edizione 2011, grazie al quale ha ottenuto specifici finanziamenti sia per la redazione della Baseline (BEI) Inventario delle emissioni (Baseline) che del Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAES). Senza tali finanziamenti, infatti, sarebbe stato assai problematico, essendo Cardano al Campo un Comune di piccole dimensioni, reperire le risorse necessarie per far fronte agli adempimenti prescritti dal Patto dei Sindaci. Il Comune di Cardano al Campo crede fortemente nell importanza che ogni comunità urbana, anche la più piccola, ha nella lotta ai cambiamenti climatici del pianeta e si impegna a sostenere il proprio ruolo fino in fondo. 4

6 Se l impegno europeo e delle singole nazioni è fondamentale, è ormai acclarato dai tempi di Rio de Janeiro (pensare globalmente, agire localmente) che senza un azione dal basso delle Amministrazioni Locali ed in ultima analisi della cittadinanza allargata (cittadini, imprese ), questi obiettivi possono essere difficilmente raggiunti. L incrementato consumo di fonti energetiche fossili è indubbiamente la causa da un lato del persistere di concentrazioni atmosferiche elevate di alcuni inquinanti (primi fra tutti le famigerate polveri sottili PM10) e dall altro dell incremento globale delle concentrazioni in atmosfera dei gas serra (di cui la CO 2 è l indicatore più noto). Problemi, questi, particolarmente critici ed avvertiti anche nel territorio comunale. La politica di risanamento più immediata da adottare per entrambi i problemi è il risparmio energetico e l uso efficiente dell energia, possibilmente prodotta da fonti rinnovabili. Tale politica è strategica non solo da un punto di vista ambientale ampio (locale e globale), ma anche e soprattutto in termini economici (basti ricordare il costo dell energia) e strategici (minor dipendenza da approvvigionamenti di fonti fossili da paesi terzi). 5

7 2. Inquadramento socioeconomico e territoriale 2.1 Inquadramento territoriale ed urbanistico Popolazione al 30/06/2009: abitanti (fonte: ISTAT) Superficie territoriale: 9,38 kmq Densità popolazione residente: abitanti/kmq Figura 2-1 Foto aerea estratta da Google Maps del Comune di Cardano al Campo 6

8 Figura 2-2 Localizzazione del Comune di Cardano al Campo rispetto agli altri Comuni della Provincia di Varese e confini comunali Il Comune di Cardano al Campo ha approvato nel 2011 il nuovo Piano di Governo del Territorio con Delibera del Consiglio Comunale n. 38 del 20 giugno Cardano al Campo si trova a sud-ovest della Provincia di Varese; confina a nord-est con il Comune di Gallarate, a nord-ovest con il Comune di Casorate Sempione, ad ovest con il Comune di Somma Lombardo ed a sud con il Comune di Samarate. Il territorio di Cardano al Campo fa parte della conurbazione che, a scala provinciale, si è progressivamente addensata tra Varese a nord e Gallarate-Busto Arsizio a sud realizzando, di fatto, una saldatura con l area metropolitana milanese. La particolarità che caratterizza il territorio di Cardano al Campo è quella di essere cerniera di tre sistemi ben definiti e di rilevante importanza strategica: il sistema metropolitano del nord-ovest milanese, il sistema ambientale della Valle del Fiume Ticino (patrimonio dell Unesco) e il sistema dei collegamenti intercontinentali del nord Italia con l aerostazione di Malpensa. Nella parte a Nord-Est del territorio comunale, l area urbana si è completamente unita con quella del comune di Gallarate, rendendo impossibile riconoscere il confine tra i due Comuni. Infatti, Cardano al Campo fa riferimento a Gallarate per numerosi servizi di ordine superiore (scuole superiori, ospedale, stazione ferroviaria, ecc.). In questo contesto Cardano al Campo ha mostrato un particolare dinamismo sia nell offerta di opportunità residenziali che nella dotazione di servizi alla collettività di elevato standard qualitativo. A queste prerogative si affiancano una solida struttura produttiva e la presenza di offerta ricettivo-alberghiera con relativi servizi di supporto alle attività aeroportuali. 7

9 Figura 2-3 Area e connessione con la metropoli milanese - estratto dal PGT L edificato residenziale A partire dagli anni Sessanta, la struttura insediativa originaria è stata profondamente modificata. Negli anni Sessanta e Settanta, le nuove costruzioni si sono addensate intorno ai nuclei originari, dando forma a un articolazione del costruito per parti: l attuale centro storico; il Cuoricino, attorno alla Chiesa di Santa Maria in Curisino e lungo la via Roma; il rilievo del Moncone, Cardano Sud dove si addensano urbanizzazioni più recenti. 8

10 Figura 2-4 Identità del territorio costruito - estratto dal PGT Successivamente il costruito è cresciuto negli intervalli lasciati liberi dalla prima espansione. Il risultato è che i nuclei originari sono stati inglobati in un edificazione continua a tappeto che non consente di riconoscere differenze tra un luogo e l altro. La maggior parte delle abitazioni sono case unifamiliari, inserite nella trama ortogonale della struttura fondiaria agricola ed hanno sostituito gli antichi usi rurali. Tendenzialmente le costruzioni più recenti sorgono su sedimi più piccoli di quelli di epoca precedente e più lontano dal vecchio nucleo. Le case hanno orientamenti indifferenti rispetto alla trama originaria e si affacciano prevalentemente a sudovest. La crescita dell edificazione segue l andamento demografico; il periodo coincide con la fase di maggior intensità edificatoria che il paese abbia conosciuto in ragione del ciclo economico che ha favorito gli investimenti in campo edilizio. 9

11 Figura 2-5 Consumo del suolo estratto dal PGT Le attività produttive e il settore terziario La presenza dell aeroporto di Malpensa condiziona la rappresentazione delle attività legate all economia generata da questo polo e soggette alle prospettive dello sviluppo (o ridimensionamento) dello stesso. Tal presenza ha portato una quota significativa di addetti nel settore dei trasporti ma ha comportato anche lo sviluppo di una serie di servizi connessi (commercio, alberghi e ristoranti, attività immobiliari, noleggio e altri servizi alle imprese) costituendo un nucleo terziario; allo stesso tempo l area ha mantenuto, seppur ridimensionata dalle difficoltà degli ultimi anni, la propria specializzazione manifatturiera nel tessile e abbigliamento e, probabilmente anche rafforzata dalla presenza dell aeroporto, nell industria metalmeccanica e della fabbricazione di mezzi di trasporto. Il settore più presente sul territorio di Cardano al Campo è l industria (32% - diviso in due comparti: sud-est e il più recente a nord-est, come si può vedere in Figura 2.4), seguito dai settori del commercio e terziario (24% ciascuno per un totale di 372 imprese) e il settore della costruzioni (18%). Il settore agricolo Il ruolo dell agricoltura risulta, dai numeri economici, poco significante (2% dall attività sul territorio), mentre riveste un significato attuale e importante nella preservazione 10

12 degli elementi fondamentali del paesaggio locale che verrà esplicitato nel paragrafo successivo. Le aree naturali e i parchi Il 42,32% del territorio comunale è ancora oggi occupato dalla brughiera, ambiente formato principalmente da vegetazione erbacea ed arbustiva e da macchie di querce, castagni e betulle. Questa brughiera fa parte del corridoio ecologico provinciale e con la sua protezione si attua una indicazione del Piano Territoriale della Provincia di Varese e del Parco del Ticino, che ne confermano il ruolo di nodo per le reti ecologiche tra Ticino e aree dei laghi più a nord. La salvaguardia dell area boschiva è strettamente collegata al mantenimento e/o il ripristino della sua integrità ecosistemica, messa a repentaglio dalla prossimità di Malpensa e dalla realizzazione o potenziamento delle infrastrutture che ne costituiscono l indotto. Il Comune di Cardano al Campo è impegnato a realizzare interventi di pulizia e manutenzione dei boschi nonché azioni di miglioramento forestale. Questo darà valore aggiunto ai boschi e consentirà una maggiore, e migliore, fruizione, anche turistica, degli stessi. Epicentro delle iniziative orientate a questa prospettiva diventa il progetto di Oasi naturalistica della brughiera che recupera la ex Cava di Cardano già acquistata dal Comune per farne un punto di riferimento ambientale, ricreativo e didattico per un ampio ambito territoriale collegato ai percorsi naturalistici del Parco del Ticino. Il PGT individua un area denominata Campagna Urbana compresa tra la nuova SP 28 e l area urbana. Il PGT propone di assegnare a quest area un importante funzione di integrazione dei valori territoriali per le sue prerogative di luogo di transizione tra la naturalità della brughiera e la funzione antropica del verde urbano che le sta di fronte. Oltre alla valorizzazione del paesaggio rurale in atto che, a sua volta, rimanda all origine agraria dell economia locale, l area assolve la funzione di controllo e regimazione idraulica della parte ovest del territorio. La mobilità Cardano al Campo si colloca nel punto esatto dove due ambiti di trasformazione di rilevanza regionale (il primo) e provinciale (il secondo) giungono a intersecarsi: Regionale: la porta di accesso alla regione metropolitana milanese lungo l asse della S.S. 336 che collega Malpensa con il capoluogo e taglia in due parti l insediamento urbano; una direttrice interessata dai processi di infrastrutturazione continui. In particolare le trasformazioni si condensano lungo il sistema Sempione che si sviluppa lungo la direttrice Est-Ovest innervata dalla A26 e dalle linee ferroviarie dirette verso la Svizzera e il saronnese, attraverso il Nuovo Polo Fieristico di Rho-Pero e, di conseguenza, attraverso la prevista area dell Expo del Provinciale: una conurbazione in direzione Nord-Sud, in atto lungo la S.P. 341 e la S.P. 26, a partire dal capoluogo di Varese. In tale contesto si colloca la variante alla S.P. 28 che interessa i territori di Cardano al Campo e Samarate, e in 11

13 previsione nel tratto Nord, che andrà a costituire la cosiddetta tangenziale Ovest di Gallarate-Cardano al Campo, a partire dall innesto sulla S.S. 336 in territorio di Cardano. Il Comune di Cardano al Campo è collegato alla mobilità su ferro dalla stazione ferroviaria di Gallarate e dal collegamento Milano - Malpensa delle Ferrovie Nord Milano. All interno del Cardano al Campo attualmente esiste un servizio di trasporto pubblico su gomma gestito dalla società SACO S.r.l. che collega la stazione ferroviaria di Gallarate con Castelnovate. Inoltre esiste una corsa del trasporto pubblico locale di Gallarate che interessa alcune aste viarie localizzate ad est del Comune per la presenza di alcuni istituti scolastici di ordine superiore. Il Comune di Cardano al Campo è impegnato da tempo nella realizzazione di un sistema di percorsi dedicati alla mobilità ciclopedonale nella consapevolezza che si tratta di un elemento irrinunciabile per modificare la vita urbana in senso più favorevole alle esigenze delle categorie che più contribuiscono alla qualità sociale della città come bambini, anziani, donne. La rete ciclopedonale locale è concepita per connettere innanzitutto i luoghi pubblici e di interesse pubblico su cui poggia la vita di relazione dei cittadini di Cardano al Campo. La mobilità ciclopedonale comunale si deve relazionare con le analoghe strutture esistenti o di progetto dei comuni confinanti. Il territorio comunale si colloca in un area fortemente urbanizzata nella quale i progetti di mobilità ciclopedonale hanno efficacia solo se risultano continui e coerenti a livello sovraccomunale. Figura 2-6 Schema di progetto di completamento della rete ciclopedonale comunale- estratto dal PGT 12

14 2.2 Andamento demografico, delle attività produttive e del parco veicolare Andamento demografico Nella figura che segue si riporta l andamento della popolazione residente nel comune di Cardano al Campo dal 2001 al 2010 (fonte dati: ISTAT): è evidente una crescita continua pari circa al 19% in nove anni e pari al 12% nel quinquennio Figura 2-7 Trend della popolazione nel comune di Cardano al Campo, dati del 2001 e (Fonte: ISTAT) TREND POPOLAZIONE 2001, '000 14'000 12'000 12'084 13'757 12'872 13'175 13'349 14'095 14'393 10'000 8'000 6'000 4'000 2' L andamento demografico del Comune di Cardano al Campo è stato abbastanza costante fino agli anni 50. Nel ventennio la popolazione è aumentata del 250% (passando da circa abitanti a ). Il successivo decennio ( ) è stato caratterizzato da una crescita relativamente modesta ed il ventennio successivo, invece, dimostra una stabilità della popolazione. Il periodo è caratterizzato da un aumento pari a circa il 16%, dove l anno 2004 rappresenta una crescita notevole, laddove in un solo anno si registra un aumento della popolazione di ben 470 nuovi residenti. Negli ultimi anni il trend di crescita demografica non si ferma. L incremento avvenuto a partire dal 2003 è originato dalla combinazione di più fenomeni, tra cui: l avvio di Malpensa 2000, la disponibilità di alloggi a prezzi più convenienti rispetto ad altre città e l accessibilità dai principali luoghi di lavoro. 13

15 In particolare, la crescita della popolazione è pari a 2.12% annuo nel periodo e pari a 2.36% se si analizzano gli ultimi 5 anni. Il tasso di crescita annuo composto (CAGR Compound Annual Growth Rate) della popolazione del comune di Cardano al Campo, calcolato rispetto ai nove anni dal 2001 al 2010, è pari a 1.96% Attività produttive In Figura 2-8 si mostra l evoluzione delle imprese attive per categoria nel comune di Cardano al Campo. Tra il 2001 e il 2009 si registra un incremento complessivo delle imprese pari al 7%, in particolare nel settore delle costruzioni (aumento del 44%, pari a 65 imprese) e nella categoria attività immobiliari, noleggio informatica e ricerca (aumento del 28%, pari a 23 imprese). Negli 8 anni diminuisce, invece, il numero di imprese del settore manifatturiero (-14%, pari a 39 imprese) e della categoria commercio all ingrosso e al dettaglio (-8%, pari a 16 imprese). Figura 2-8 Imprese attive per categoria nel comune di Cardano al Campo, dati del 2001 e 2009 (Fonte: ISTAT e Regione Lombardia) Imprese non classificate Serv. Domestici presso famiglie e conv. Altri servizi pubblici sociali e personali Sanità e altri servizi sociali Pubbl.amm.e difesa;assic.sociale obbligatoria Attiv. immob. Noleggio informatica e ricerca Intermed. Monetaria e finanziaria Trasporti magazzinaggio e comunicaz. Alberghi e Ristoranti Comm. ingr. e dett. Rip. Beni pers. Prod. e distrib. energ. elettr. Gas e acqua Attività manufatturiere Estrazione di minerali Pesca piscicoltura e servizi connessi Agricoltura caccia e silvicoltura IMPRESE ATTIVE PER CATEGORIA Istruzione Costruzioni Totale imprese attive al 2001: 843 Totale imprese attive al 2009: In Tabella 2-1 viene riportata un elaborazione dei dati reperiti dal Comune in relazione alla caratterizzazione tipologica delle superfici sulla base della classificazione legata alla TA.R.S.U. (TAssa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani), relativi agli anni 2005, 2008 e Si evince che in media quasi il 60% della superficie totale relativa a utenze non domestiche è legato ad attività industriali, artigianali e rimesse (categoria D). Complessivamente si osserva un aumento considerevole delle superfici tassate pari al 63%, per la maggior parte dovuto agli aumenti riscontrabili sempre per la categoria D. 14

16 Tabella 2-1 Superficie (in mq e termini percentuali) delle utenze non domestiche nel comune di Cardano al Campo relative agli anni 2005, 2008 e 2010 (Fonte: TA.R.S.U. elaborazione TerrAria) RIEPILOGO SUPERFICI PER CATEGORIA - Dati TA.R.S.U. [mq] Categoria Descrizione B C D E F G H Ass. sportive, culturali, ricreative, sindacali, politiche, scuole pubbliche e private, cinema e teatri Uffici privati, banche, istituti di credito, istituti finanziari, assicurazioni, gabinetti medicodentistici, laboratori d'analisi mediche e cliniche, case di cura private, studi artistici Stabilimenti e magazzini industriali, laboratori e magazzini artigianali, autorimesse, stabilimenti balneari, impianti sportivi, mense aziendali, tettoie industriali, campeggi, rimesse di roulottes e simili, studi fotografici, magazzini di spedizione, impianti tecnici di riscaldamento e condizionamento, parking Grandi magazzini, supermercati, esercizi ortofrutticoli, esercizi di fiori, esercizi commerciali all'ingrosso e al minuto, pescherie, posteggi fissi, banchi di vendita all'aperto, chioschi, farmacie, aree commerciali, tettoie commerciali, ristoranti, saloni di bellezza (parrucchiere, estetista, sauna ) Alberghi, pensioni, locande, bed and breakfast, studi televisivi, teatri di posa, circoli privati e di ritrovo, sale di incisione, autoscuole, scuole di ballo, discoteche, sala giochi, circoli di divertimento, platee per spettacoli all'aperto, platee per balli all'aperto Distributori di carburante, aree commerciali scoperte, esposizioni di mobili Locali non compresi nelle precedenti categorie ed altre aree scoperte ove possono prodursi rifiuti Quota % media Variaz. % '406 14'160 10'134 4% -30% 31'192 31'791 33'322 10% 7% 122' ' '157 59% 83% 17'612 17'270 18'121 6% 2.9% 12'660 20'995 19'647 6% 55% 8'680 8'985 9'107 3% 5% 21'223 38'788 56'219 12% 165% TOTALE 228' ' ' % 63% Nella figura che segue si rappresentano gli addetti suddivisi per categoria nel comune di Cardano al Campo. I dati sono relativi al censimento ISTAT del 2001 e non sono disponibili aggiornamenti successivi. Si può notare come la maggior parte degli addetti sia impiegata nell industria manifatturiera (2'849 addetti, pari al 61%); in seconda posizione, con un numero di addetti nettamente inferiore, è presente la categoria commercio e riparazioni, in cui ne risulta impiegato circa il 9% (pari a 442 addetti), seguita dal settore delle costruzioni con il 7% circa (343 addetti). Sono queste le uniche categorie a superare i 300 addetti. 15

17 Nel 2001 il numero di addetti locali era pari al 39% della popolazione, di cui il 24% nell industria manifatturiera. L area industriale di Cardano al Campo pertanto rappresentava un polo decisamente attrattivo rispetto al contesto locale. Figura 2-9 Addetti per categoria nel comune di Cardano al Campo, dati del 2001 (Fonte: ISTAT) ADDETTI PER CATEGORIA AL 2001 Energia, gas, acqua 0.1% Costruzioni 7.3% Commercio e riparazioni 9.4% Alberghi e ristoranti 2.2% Trasporti magazz. Comunicaz. 5.0% Intermed. Monetaria e finanziaria 1.2% Industria manifatturiera 60.5% Totale addetti al 2001: 4'706 Agricoltura 0.2% Attività professionali 5.3% Pubblica amministrazione 1.0% Istruzione 2.8% Altri servizi 2.1% Sanità servizi sociali 2.9% Parco veicolare In Figura 2-10 si mostra il parco veicolare per categoria del comune di Cardano al Campo e la sua evoluzione tra il 2005 e il Dal grafico si evince che negli ultimi 4 anni si sono verificati aumenti consistenti nel numero di autovetture (+10%, pari a 880 autoveicoli) e motocicli (+22%, pari a 209 motocicli); la categoria dei rimorchi e semirimorchi speciali e specifici presenta invece una notevole diminuzione del numero di veicoli (-90%, corrispondente a 112 veicoli in meno). Complessivamente si è avuto un incremento del numero di veicoli pari al 9% dal 2005 al Il numero di automobili per abitante nel 2005 è pari a 0.65, superiore sia alla media provinciale, pari a 0.62, che a quella regionale pari Nel 2009 tale valore risulta nuovamente pari a 0.65 automobili per abitante nel comune di Cardano al Campo, mantenendosi sempre superiore sia al valore provinciale, leggermente aumentato rispetto al 2005 e pari a 0.63 automobili per abitante, che alla media regionale, stabile a 0.59 automobili per abitante nel

18 Figura 2-10 Parco veicolare per categoria nel Comune di Cardano al Campo, dati del 2005 e 2009 (Fonte: ACI) PARCO VEICOLARE Altri veicoli Trattori stradali o motrici Rimorchi e semirimorchi trasporto merci Rimorchi e semirimorchi speciali/specifici Motoveicoli e quadricicli speciali/specifici Motocicli Motocarri e quadricicli trasporto merci Autovetture Autoveicoli speciali/specifici Autocarri trasporto merci Autobus ' '207 8' '000 2'000 3'000 4'000 5'000 6'000 7'000 8'000 9'000 10'000 Nella successiva Figura 2-11 si riporta il numero di veicoli immatricolati al 2009, suddivisi per categoria veicolare e per classe di omologazione (secondo la direttiva europea relativa ai limiti di emissioni di inquinanti atmosferici), relativamente alla Provincia di Varese. Prevalgono nettamente le auto a benzina. Il numero dei veicoli Euro 5 è ancora assai esiguo mentre gli Euro 4, sia a benzina che a gasolio, risultano numericamente superiori rispetto a ciascuna delle classi Euro 3, 2, 1 e 0. 17

19 Figura 2-11 Parco veicolare per classe di omologazione e categoria nella provincia di Varese, dati del 2009 (Fonte: ACI) 400'000 PARCO VEICOLARE 2009 Provincia di Varese 350' '000 EURO 5 EURO 4 EURO 3 EURO 2 EURO 1 EURO 0 250' ' ' '000 50'000 0 Auto benzina Auto gasolio Auto GPL & metano Moto Veicoli commerciali benzina Veicoli commerciali gasolio + bus Infine, sono state condotte alcune elaborazioni per valutare i consumi specifici medi e il fattore di emissione specifico medio degli autoveicoli in Lombardia nel 2005 e nel 2008, sulla base dei dati forniti da ACI, considerando le percorrenze medie per categoria di veicolo utilizzate dal software COPERT (Computer Programme to calculate Emissions from Road Traffic) realizzato dalla European Environment Agency. I risultati di tali elaborazioni sono riportati in Tabella 2-2. Tabella 2-2 Consumi specifici e fattori di emissione degli autoveicoli, valori medi lombardi (Fonte: elaborazioni TerrAria) CONSUMI SPECIFICI E FATTORI DI EMISSIONE MEDI AUTOVEICOLI LOMBARDI Carburante Consumo medio [kwh/km] FE medio [g CO 2 /km] Benzina Gasolio GPL Metano MEDIA COMPLESSIVA

20 2.2.4 Caratterizzazione energetica dell edificato Nella tabella che segue si analizza il patrimonio edilizio comunale in funzione dell epoca in cui è stato realizzato, in quanto elemento caratterizzante le modalità costruttive e quindi le performance energetiche medie. I 2'383 edifici ad uso abitativo registrati al 2001 da ISTAT sono stati proiettati sulla base della crescita della popolazione all anno di riferimento dell inventario (2005) e si stima che essi siano pari a 2'538. Dalle elaborazioni svolte e mostrate in Tabella 2-3 si evince che gli edifici a 1-2 piani sono quelli maggiormente presenti nel territorio comunale, in quanto rappresentano circa l 88% degli edifici totali. Risulta inoltre che più dell 80% del patrimonio edilizio di Cardano al Campo sia stato costruito prima degli anni 80, principalmente tra il 1962 e il 1981 (49%). Tabella 2-3 Numero di edifici e abitazioni per tipologia ed epoca costruttiva presenti nel comune di Cardano al Campo al 2001 e proiezione al 2005 (Fonte: ISTAT elaborazione TerrAria) NUMERO DI ABITAZIONI per tipologia di edificio Numero di piani 2 Numero di piani > 2 TOTALE Totale [%] Fino 1945 Dal 1946 al 1961 Epoca di costruzione Dal 1962 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1992 al 2001 Dal 2002 al 2005 TOTALE (stima 2005) TOTALE (stima 2005) ' '156 78% 2'223 88% '196 22% % Totale [%] ' ' % 2' % 13% 13% 48% 8% 11% 6% 100% Totale [%] EDIFICI EDIFICI TOTALE ' '538 Totale [%] 14% 18% 49% 6% 7% 6% 100% Il numero di unità abitative registrato nel 2001 è invece pari a 5'025 e proiettato sulla base della crescita della popolazione si stima che nel 2005 sia pari a 5'353 unità abitative. Analizzando i dati riportati in tabella, elaborati a partire dalla distribuzione del numero di abitazioni per epoca e dalla tabella che riporta il numero di edifici per numero di piani fornite da ISTAT, è possibile osservare che la maggior parte delle abitazioni (78%) è all interno di edifici caratterizzati da numero di piani pari o inferiore a 2; inoltre si evince che circa il 74% delle abitazioni si trova in edifici costruiti prima degli anni 80, soprattutto tra il 1962 e il 1981 (48%). Dai dati ISTAT si può infine ricavare il numero medio di unità abitative per edificio, pari a circa 2 per il Comune di Cardano al Campo (dato riferito al 2001). La Tabella 2-4 illustra i consumi energetici stimati per tipologia ed epoca costruttiva. Tale suddivisione risulta di particolare rilevanza ai fini dell analisi energetica, in quanto solamente alla fine degli anni 70 sono entrate in vigore le prime leggi con prescrizioni di efficienza e risparmio energetico. I consumi residenziali del BEI 2005 (vedi capitolo successivo), con esclusione del vettore elettrico, sono stati distribuiti nelle differenti 19

21 epoche costruttive sulla base dei consumi specifici (elaborazioni di ARPA e Punti Energia Tabella 2-5). Tabella 2-4 Consumi energetici (in MWh) stimati per tipologia ed epoca costruttiva nel Comune di Cardano al Campo (Fonte: ISTAT, BEI 2005 elaborazione TerrAria) CONSUMO BEI 2005 per tipologia di edificio [MWh] Numero di piani 2 Numero di piani > 2 TOTALE Totale [%] Fino 1945 Dal 1946 al 1961 Epoca di costruzione Dal 1962 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1992 al 2001 Dal 2002 al 2005 TOTALE 16'857 14'534 44'717 6'264 8'071 4'085 94'527 80% 4'047 3'536 10'935 1'529 1'974 1'001 23'021 20% 20'904 18'070 55'652 7'793 10'044 5' ' % 18% 15% 47% 7% 9% 4% 100% Totale [%] Dei circa 117 GWh di consumo annuo per la climatizzazione invernale del settore residenziale del Comune di Cardano al Campo la parte più significativa (47%) è attribuibile ad edifici costruiti negli anni dal 1960 al 1980 e più in generale, circa l 80% è attribuibile ad edifici che hanno più di 30 anni di vita. Si evidenzia inoltre che i consumi sono attribuibili per la maggior parte a edifici a 1-2 piani (80%). Tabella 2-5 Consumi specifici lombardi (in kwh/mq per anno) per tipologia ed epoca costruttiva (Fonte: ARPA, Punti Energia) Consumi specifici lombardi [kwh / mq / anno] villetta 1-2 u.a. palazzina 3-15 u.a. palazzina u.a. edificio a torre +31 u.a. < Epoca di costruzione > Il consumo medio specifico per superficie nel Comune di Cardano al Campo, al 2005, è pari a 225 kwh/mq, valore superiore a quello regionale: il consumo medio specifico in Lombardia è infatti pari a 207 kwh/mq. Nella Tabella 2-6 sono evidenziati i consumi energetici stimati per tipologia ed epoca costruttiva in regione Lombardia. Dal confronto con la Tabella 2-4 relativa a Cardano al Campo, è evidente che la distribuzione media dei consumi relativa ad edifici recenti (con età inferiore ai 30 anni) nel Comune di Cardano al Campo è in linea rispetto alla media del parco edilizio lombardo (20% a Cardano al Campo, circa il 17% in Lombardia). 20

22 Tabella 2-6 Consumi energetici (in MWh) stimati per tipologia ed epoca costruttiva in regione Lombardia (Fonte: ISTAT, SIRENA elaborazione TerrAria) CONSUMO SIRENA REGIONE LOMBARDIA per tipologia di edificio [MWh] Numero di piani 2 Fino 1945 Dal 1946 al 1961 Epoca di costruzione Dal 1962 al 1981 Dal 1982 al 1991 Dal 1992 al 2001 Dal 2002 al 2005 TOTALE Totale [%] 15'260'966 9'155'500 18'016'288 3'906'317 3'271'931 1'306'374 50'917'376 62% Numero di piani > 2 TOTALE Totale [%] 9'089'763 5'526'937 10'930'821 2'366'457 1'985' '937 30'693'230 38% 24'350'729 14'682'437 28'947'110 6'272'774 5'257'245 2'100'311 81'610' % 30% 18% 35% 8% 6% 3% 100% Relativamente alla disponibilità di servizi (Tabella 2-7) e in particolare alla tipologia impiantistica per la climatizzazione invernale, dal censimento ISTAT è possibile stimare che l 83% delle abitazioni riscaldate da impianti fissi dispone di impianto autonomo; si rileva, inoltre, che nel 75% circa delle abitazioni che dispongono di acqua calda è presente un impianto unico utilizzato sia per il riscaldamento dell abitazione che per soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria. Tabella 2-7 Numero di abitazioni per disponibilità di servizi al 2001 (Fonte: ISTAT elaborazione TerrAria) ABITAZIONI OCCUPATE RISCALDATE ABITAZIONI OCCUPATE CON ACS Anno Da impianto autonomo Da impianto centralizzato TOTALE * Anno Impianto unico (riscald. + acs) Impianto acs separato ** TOTALE ' ' '528 1'183 4'711 Totale [%] 83% 17% 100% Totale [%] 75% 25% 100% *: totale delle abitazioni occupate riscaldate da impianti fissi. **: calcolato per differenza rispetto al totale fornito da ISTAT. I dati ISTAT sopra mostrati sono stati proiettati sul numero totale di abitazioni al 2005 riportato in Tabella 2-3, tenendo conto del numero medio di abitazioni per edificio: dalle elaborazioni effettuate si stima che al 2005 siano presenti sul territorio comunale circa 4'876 impianti di riscaldamento di cui 430 centralizzati (9%). Tabella 2-8 Stima del numero di impianti di riscaldamento fissi per tipologia al 2005 (Fonte: ISTAT elaborazione TerrAria) IMPIANTI DI RISCALDAMENTO Anno Autonomi Centralizzati 2005 (stima) 4' In Tabella 2-9 si mostrano gli impianti termici installati nel Comune di Cardano al Campo negli anni (dal database provinciale CURIT Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici). Tra le nuove installazioni, si registra una massiccia presenza di piccoli impianti a metano, di potenza inferiore a 35 kw, che costituiscono 21

23 circa il 97% degli impianti installati. Gli impianti di potenza superiore a 35 kw sono 24, quasi tutti a metano ad esclusione di uno alimentato a GPL. Gli impianti di nuova installazione risultano essere pari a 946, corrispondenti a circa il 19% degli impianti totali stimati presso il Comune di Cardano al Campo al 2005: il numero di impianti nuovi è dunque significativo e probabilmente dovuto in parte all incremento demografico, che nel periodo risulta essere dell ordine del 5% circa. Tabella 2-9 Impianti per tipologia e fascia di potenza installati nel Comune di Cardano al Campo tra il 2008 e il 2011 (Fonte: Provincia di Varese elaborazione TerrAria) CARATTERIZZAZIONE NUOVE INSTALLAZIONI (CURIT) Classe di potenza GASOLIO GPL METANO TOTALE Inferiore a 35 kw kw kw kw Maggiore di 350 kw TOTALE

24 3. BEI (Baseline Emission Inventory) 3.1 Metodologia Il BEI (Baseline Emission Inventory) è l inventario delle emissioni annue di CO 2 al 2005 relative agli usi energetici finali attribuibili ad attività di competenza diretta e/o indiretta dell Amministrazione Comunale. Alle prime fanno capo i consumi energetici del patrimonio edilizio pubblico, dell illuminazione pubblica e del parco veicoli del Comune. Alle seconde si riferiscono le emissioni del parco edilizio privato, del terziario, delle piccole e medie imprese (non ETS) e del trasporto in ambito urbano che risulti regolato dalle attività pianificatorie e regolative dell Amministrazione. Si sottolinea che nelle analisi seguenti si farà riferimento ad un generico settore produttivo che comprende i consumi (e le rispettive emissioni) sia del settore industriale sia quelli dovuti al settore agricolo. Si è adottata questa scelta per riuscire a rispondere all interesse di possibili stakeholders soprattutto in Comuni con una certa vocazione agricola, mentre ad oggi la nomenclatura utilizzata dal template di Fondazione Cariplo, creato sulla base delle indicazioni della Comunità Europea, non prevede ancora di valutare il settore agricolo in maniera indipendente. In tutto il documento per brevità si farà sempre riferimento al settore produttivo riferendosi a tale settore complessivo. Il primo passo per la costruzione dell inventario di base al 2005 è la determinazione dei consumi energetici finali suddivisi per vettore (combustibile) e per settore (residenziale, terziario, edifici pubblici, illuminazione pubblica, settore produttivo, trasporto privato, trasporto pubblico). Tale stima è basata per la parte privata sulle bollette fornite da Enel Distribuzione (per quanto riguarda i consumi elettrici) e sulla base delle stime regionali pubblicate nel database di SIRENA a livello di dettaglio comunale (serie storica ); per la parte pubblica, invece, la stima è stata condotta a partire dai dati raccolti dall Amministrazione Comunale. I dati dei consumi raccolti dal distributore di gas naturale permettono di validare questo approccio semplificato che consentirà in futuro di concentrare lo sforzo di raccolta dati dell Amministrazione Comunale sulla parte pubblica. In questo modo vi è la garanzia, infatti, da un lato del continuo aggiornamento della banca dati di SIRENA, dall altro del miglioramento delle stime comunali anche grazie al lavoro di confronto con i dati dei consumi rilevati dai distributori in corso nei PAES attualmente in fase di redazione. 23

25 I consumi energetici riportati nel BEI si basano quindi sui dati di Enel Distribuzione del 2006 (primo anno di cui si dispone dei dati della bolletta), sui dati di SIRENA al 2005 opportunamente validati e sui dati comunali relativi al Con lo scopo di verificare l evoluzione in atto, si è poi costruito un primo aggiornamento della banca dati dei consumi energetici e delle emissioni al 2008 (MEI Monitoring Emission Inventory), sulla base dei dati di Enel Distribuzione al 2008, di SIRENA al 2008 e dei consumi comunali al Dato che in tale anno si sono registrate temperature maggiori rispetto al 2005, si è scelto di apportare una correzione ai dati relativi al consumo termico dei settori residenziale e terziario da inserire nel MEI, in modo tale da non considerare le diminuzioni di consumo energetico causate dalla minore esigenza di riscaldare gli edifici di tali settori. Il passaggio da consumi energetici a emissioni avviene attraverso i fattori di emissione dell IPCC (Inter-governamental Panel for Climate Change) suggeriti dalle Linee Guida Europee che forniscono un valore di emissione (tonnellate di CO 2 ) per unità di energia consumata (MWh) per ogni tipologia di combustibile. Per quanto riguarda l energia elettrica si utilizza invece un fattore di emissione locale dato da quello medio regionale al 2005 (0.4 t/mwh Fonte SIRENA) corretto per la quota di energia elettrica rinnovabile prodotta localmente che ha fattore di emissione nullo. Tale scelta, permessa dalle Linee Guida Europee, consente di dare un peso adeguato in termini emissivi ai consumi di energia elettrica rispetto al parco di impianti di produzione di energia elettrica lombardo che è particolarmente virtuoso. Tabella 3-1 Fattori di emissione di alcuni dei principali combustibili (Fonte: IPCC 2006, SIRENA 2005) FATTORE DI EMISSIONE STANDARD [t CO 2 /MWh] VETTORI FE Energia elettrica 0.4 Gas naturale Combustibili fossili GPL Olio combustibile Gasolio Benzina Carbone Rifiuti 0.330/2 Energie rinnovabili Bio carburanti 0 Olio vegetale 0 Biomassa 0 Solare termico 0 Geotermia 0 24

26 3.2 Dati raccolti Banche dati regionali e nazionali Punto di partenza per la determinazione dei consumi energetici a livello comunale e conseguentemente per la definizione delle emissioni di CO 2 è l analisi dei dati estratti dalla banca dati SIRENA messa a disposizione da Regione Lombardia, che dettaglia fino al livello comunale i consumi energetici. SIRENA (Sistema Informativo Regionale Energia ed Ambiente: nasce nel 2007 con il preciso obiettivo di monitorare i consumi e le diverse modalità di produzione e di trasmissione/distribuzione di energia sul territorio lombardo, parametri cruciali per la competitività e la sostenibilità ambientale. Con questo obiettivo, garantendo un alto grado di aggiornamento delle informazioni e la loro restituzione in piena trasparenza con un innovativo servizio su internet, il sistema fornisce tutte le informazioni che, ai diversi livelli territoriali e rispetto ai diversi ambiti di interesse, consentono di ricostruire le dinamiche energetiche della Lombardia. L analisi dei dati contenuti in SIRENA consente di acquisire a livello di dettaglio comunale il quadro generale dei consumi per vettore (tipologia di combustibile: gas naturale, gasolio, benzina ) e per settore (residenziale, terziario, industria non ETS, trasporto urbano, agricoltura). Pur utilizzando banche dati con il massimo dettaglio spaziale disponibile per scendere a scala comunale sono però necessari processi di disaggregazione, che possono quindi necessitare di una taratura/correzione a livello comunale. Di seguito vengono riportati i dati estratti da SIRENA per il Comune di Cardano al Campo riferiti all anno

27 Tabella 3-2 Consumi energetici (in TEP) per vettori e settori estratti dalla banca dati regionale SIRENA al 2005 del Comune di Cardano al Campo (Fonte: SIRENA) CONSUMI ENERGETICI ESTRATTI DA SIRENA IN TEP (2005) Vettori Settori ENERGIA ELETTRICA GAS NATURALE GASOLIO BENZINA GPL OLIO COMB. CARBONE GAS DI PROCESSO RIFIUTI BIOMASSE BIOGAS BIOCOMB. SOLARE TH GEOTERM. RESIDENZIALE 1'262 8' TERZIARIO 722 1' INDUSTRIA NON ETS 6'691 8' TRASPORTI URBANI 0 8 1'522 1' AGRICOLTURA La compilazione della Baseline, oltre che sui consumi energetici, si basa sulla produzione locale di energia rinnovabile elettrica e di energia termica. Si rende quindi necessaria la conoscenza e l acquisizione dei dati riguardanti la produzione locale di energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, idroelettrico, impianti a biogas/biomasse ) in impianti realizzati dalla Pubblica Amministrazione e da privati (inferiori ai 20 MW e non soggetti ad Emission Trading Scheme- ETS). Nella sezione produzione elettrica, SIRENA è in grado di segnalare la presenza di impianti termoelettrici, idroelettrici, termovalorizzatori ed impianti a biomasse: nel Comune di Cardano al Campo non si è rilevata la presenza di nessuno di questi impianti. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici si è assunto come riferimento la banca dati nazionale ATLASOLE, il sistema informativo geografico che rappresenta l atlante degli impianti fotovoltaici entrati in esercizio ammessi all incentivazione. Esso fornisce il numero, la potenza e la data di entrata in esercizio degli impianti fotovoltaici installati nel Comune ed afferenti al sistema del conto energia. La situazione di Cardano al Campo è illustrata nella figura e nella tabella successive. A tutto il 2011 compreso, risultano installati circa 505 kw di fotovoltaico di cui 29 kw installati prima del Poco meno della metà della potenza installata fa capo a 3 impianti di medie dimensioni installati nell ottobre 2010 e nel gennaio 2011, caratterizzati da potenze pari rispettivamente a 65, 93 e 49 kw. 26

28 Figura 3-1 Potenza cumulata degli impianti fotovoltaici installati nel Comune di Cardano al Campo, dati dal 2007 al 2011 (Fonte: ATLASOLE elaborazione TerrAria) Potenza impianti [kw] Potenza impianti Potenza cumulata IMPIANTI FOTOVOLTAICI INSTALLATI Potenza cumulata [kw] giu-07 ott-07 feb-08 giu-08 ott-08 feb-09 giu-09 ott-09 feb-10 giu-10 ott-10 feb-11 giu-11 ott-11 Entrata in esercizio impianto fotovoltaico 0 In Figura 3-1 si riportano i 67 impianti installati presso il Comune di Cardano al Campo e le relative date di entrata in esercizio: il fenomeno è decisamente in continua crescita, tuttavia, come riportato nella tabella successiva (Tabella 3-3), la quota di energia elettrica prodotta tramite il fotovoltaico risulta ancora decisamente poco significativa rispetto al consumo totale di energia elettrica nel Comune di Cardano al Campo. La produzione potenziale è pari a circa lo 0.1% dei consumi elettrici comunali al Le stime di tale tabella sono basate sui valori di producibilità media, in termini di ore, suggeriti dall Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas. 27

29 Tabella 3-3 Potenza installata cumulata, produzione potenziale e rapporto rispetto ai consumi totali di energia elettrica rilevati da Enel per il periodo relativamente agli impianti fotovoltaici installati presso il Comune di Cardano al Campo (Fonte: ATLASOLE, Enel Distribuzione elaborazione TerrAria) 1 Anno Potenza installata [kw] IMPIANTI FOTOVOLTAICI INSTALLATI Produzione potenziale [MWh] Consumi di EE [MWh] % Produzione su Consumi ND 0% '998 0% ' % ' % ' % ' % ND 1.0% Le informazioni ricavate dal database ATLASOLE sono necessarie per il calcolo del fattore di emissione locale di CO 2 per l energia elettrica. Poiché sino al 2005 non erano presenti impianti fotovoltaici, il fattore di emissione locale è uguale a quello regionale (0.4 t/mwh). I dati al 2008 sono serviti per la stima del fattore di emissione locale per il MEI, che tuttavia risulta essere sostanzialmente invariato rispetto a quello regionale Banche dati comunali Accanto all analisi di queste banche dati regionali e nazionali si è affiancato uno studio di dati specifici del contesto locale, quali: i dati dei consumi energetici degli edifici di gestione del Comune (scuole, palestre ) i dati dei consumi energetici dell illuminazione pubblica i dati dei consumi energetici del parco veicoli e trasporto pubblico del Comune i dati dei distributori di energia elettrica e del gas naturale Edifici comunali Il Comune di Cardano al Campo ha reperito i consumi energetici al 2005 e al 2008 relativi a 12 delle 18 strutture/edifici segnalati dal Comune stesso. I dati disponibili sono riportati in Tabella 3-4. In tabella sono indicati gli edifici comunali che sonon stati oggetto di diagnosi energetiche ( audit energetici ). Le diagnosi effettuate sono state di tipo leggero (analisi qualitative sulle serie storiche dei consumi energetici con 1 La produzione potenziale al 2011 è rapportata rispetto ai consumi elettrici relativi al 2010, non essendo disponibili dati successivi. 28

30 individuazione del potenziale risparmio ottenibile) o di dettaglio (modellazione termofisica completa dell edificio, individuazione degli interventi migliorativi con analisi dei risparmi ottenbili e e valutazione dell efficienza in termini di costi-benefici). Tabella 3-4 Consumi energetici degli edifici pubblici del Comune di Cardano al Campo per gli anni 2005 e 2008 (Fonte: dati comunali) DATI ANAGRAFICI EDIFICIO AUDIT ENERGETICI CONSUMI ENERGETICI Nome ed indirizzo Anno di costruzione Tipologia Consumi termici [mc] Consumi elettrici [kwh] PALAZZO MUNICIPALE P.zza Mazzini 19 CASA DELLA CULTURA e TORRE via Torre 2 SCUOLA ELEMENTARE MANZONI via Martiri di Kindù SCUOLA ELEMENTARE NEGRI Via XX Settembre SCUOLA MEDIA Via Carreggia 2 ASILO NIDO BOSSI Via Bellini SCUOLA MATERNA via S. Francesco UFFICIO POLO CATASTALE Via Matteotti SEDE PROTEZIONE CIVILE Via Campo dei Fiori SEDE MAGAZZINO COMUNALE Via Campo dei Fiori PALAZZETTO dello SPORT via Carreggia AREA FESTE Via Carreggia Audit leggero Audit leggero Audit leggero Audit leggero Audit leggero + dettaglio 31'429 27' ' '211 66'412 78'413 53'987 65'445 54'682 81'190 48'980 49' ' '579 54'170 60' '543 18'960 21'983 25' '293 37'363 36'337 89' ' '473 2'200 5'389 3' '075 4' n.d. 25'805 2'940 5' '495 1'452 3'535 2'577 TOTALE 297' ' ' '767 TOTALE [MWh] 2'841 3' Per 4 di questi edifici sono state svolte diagnosi energetiche leggere mentre per la Scuola Media si dispone dell Audit energetico di dettaglio. 29

31 Si segnala che, per quanto riguarda il Polo Catastale, non si dispone di alcun consumo relativo al 2005 in quanto tale ufficio è entrato in funzione negli anni successivi. Infine, si segnala che i consumi termici e parte dei consumi elettrici del Palazzetto dello Sport risultano essere a carico del gestore dell impianto al Come già accennato nel paragrafo 3.1, per quanto riguarda i consumi termici sono stati applicati dei fattori correttivi per poter effettuare un confronto con il BEI che non tenesse conto dei minori consumi energetici dovuti alle maggiori temperature verificatesi nell anno di riferimento considerato nel MEI. Maggiori informazioni riguardo ai criteri adottati per determinare tali correzioni vengono fornite nel paragrafo 0. Per quanto concerne gli edifici comunali, i dati di consumo effettivamente inseriti nel BEI e nel MEI sono riportati in Tabella 3-5. Tabella 3-5 Consumi energetici degli edifici pubblici del Comune di Cardano al Campo (in MWh) utilizzati per la costruzione del BEI e del MEI, corretti rispetto ai Gradi-Giorno della stazione di riferimento (Fonte: dati comunali elaborazione TerrAria) CONSUMI EDIFICI PUBBLICI CARDANO AL CAMPO [MWh] Vettore BEI 2005 MEI 2008 Energia elettrica Gas naturale 2'841 3' L illuminazione pubblica I dati dei consumi relativi all illuminazione pubblica riguardano esclusivamente il consumo di energia elettrica. Il distributore di energia elettrica del Comune di Cardano al Campo (Enel Distribuzione) ha fornito tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica comunali relative al quinquennio ripartiti per tipologia di utenza, da cui è direttamente desumibile il consumo per l illuminazione pubblica riportato in Tabella 3-6. Pertanto per la Baseline si è utilizzato il dato di illuminazione pubblica al 2006 per mancanza di ulteriori informazioni per l anno A partire dai dati di Enel, è stato calcolato il consumo procapite relativo all illuminazione pubblica per gli anni , mentre i consumi procapite per la Regione Lombardia sono stati calcolati attraverso i dati forniti da Terna S.p.a. Riportando il confronto tra consumo procapite comunale e quello lombardo (Tabella 3-6), è possibile notare come i consumi procapite per l illuminazione pubblica di Cardano al Campo risultino sempre superiori alla media lombarda, arrivando anche ad essere maggiori del 60% rispetto al dato regionale nel In generale, si nota come il consumo procapite comunale abbia un trend altalenante nel corso dei 5 anni che vanno dal 2006 al 2010, raggiungendo il valore minimo nel 2008 e il valore massimo nel Anche i consumi assoluti presentano il medesimo trend, raggiungendo al 2009 un valore maggiore del 32% rispetto all anno iniziale e attestandosi al 2010 a 30

32 valori superiori dell 8% rispetto al 2006; si ricorda invece che si ha una continua crescita della popolazione durante questi anni (+9%). Tabella 3-6 Consumi assoluti e procapite per illuminazione pubblica relativi al Comune di Cardano al Campo (Fonte: Enel Distribuzione) confrontati con i consumi procapite medi lombardi (dati Terna S.p.a. elaborazione TerrAria) CONSUMI ILLUMINAZIONE PUBBLICA COMUNE DI CARDANO AL CAMPO Anno Consumo [kwh] Consumo procapite [kwh/ab] Consumo procapite LOMBARDIA [kwh/ab] '474' '277' '257' '954' '590' Si dispone del dettaglio per tipologia e potenza delle lampade di proprietà di Enel Sole dal 2005 al 2011: solo una piccola parte delle lampade esistenti al 2005 risulta essere stata sostituita nei 6 anni. Il Comune di Cardano al Campo ha invece fornito la composizione del parco lampade di sua proprietà relativa solamente all attualità: non è stato quindi possibile valutare le sostituzioni avvenute a partire dal 2005 per questa parte del parco lampade. In Tabella 3-7 si riporta quindi il parco lampade di proprietà di Enel Sole al 2005, al 2008 e al 2011 e i dati relativi ai corpi illuminanti di proprietà comunale al 2012: il quadro complessivo attuale, utilizzato per le successive valutazioni, è stato quindi ricostruito sulla base dei dati più recenti disponibili. Tabella 3-7 Numero di corpi illuminanti per potenza e tipologia installati nel Comune di Cardano al Campo di proprietà di Enel Sole al 2005, al 2008 e al 2011, integrati con i dati relativi alle lampade di proprietà comunale (evidenziati in grassetto) aggiornati al 2012 (Fonte: Enel Sole, dati comunali) PARCO LAMPADE COMUNE DI CARDANO AL CAMPO Tipologia e potenza /12 Vapori di mercurio W 1x Vapori di mercurio W 1x Vapori di mercurio W 1x Vapori di mercurio W 1x Vapori di mercurio W 1x Vapori di mercurio W 1x Vapori di Sodio AP W 1x Vapori di Sodio AP W 1x Vapori di Sodio AP W 1x

33 PARCO LAMPADE COMUNE DI CARDANO AL CAMPO Tipologia e potenza /12 Vapori di Sodio AP W 1x Vapori di Sodio AP W 1x Vapori di Sodio AP W 1x Fluorescente generica W 1x Fluorescente generica W 1x Fluorescente generica W 1x LED 1W LED 1.4W LED 39W LED 55W LED 59W Vapori con alogenuri W 1x Vapori con alogenuri W 1x Vapori con alogenuri W 1x Vapori con alogenuri W 1x TOTALE 1'054 1'100 2'636 Sulla base del parco lampade attuale è stata poi condotta un ulteriore analisi riportata in Tabella 3-8, determinando i valori di potenza e consumo per corpo illuminante. Il consumo da bolletta Enel riportato è relativo all anno Si osserva che dal rapporto tra consumi per potenza installata si è in grado di stimare in prima approssimazione le ore di funzionamento medie: tale valore risulta in linea con l utilizzo standard di un corpo illuminante, pari a 4'200 ore. Tabella 3-8 Potenze e consumi per corpo illuminante nel Comune di Cardano al Campo relativi all attualità (Fonte: dati comunali, Enel Distribuzione elaborazione TerrAria) POTENZE E CONSUMI PER CORPO ILLUMINANTE Anno di riferimento 2011/2012 Totale corpi illuminanti 2'636 Potenza installata totale [kw] 381 Consumo da bolletta Enel Distribuzione [kwh] 1'590'808 Potenza installata per corpo illuminante [kw/c.i.] 0.14 Consumo per corpo illuminante [kwh/c.i.] 603 Ore di funzionamento [h] 4'179 32

34 Parco mezzi comunali Nella tabella che segue si riportano i dati di percorrenza relativi al parco mezzi comunale reperiti dal comune stesso, riguardanti 16 mezzi, ricavati a partire dalle letture del contachilometri effettuate nel marzo 2012 sulla base dell età dei diversi veicoli. Dai km percorsi all anno è possibile stimare attraverso un fattore di consumo fornito da Arpa Lombardia (dipendente dal tipo, dalla cilindrata, dal carburante e dall anno di immatricolazione) il consumo annuo di carburante per veicolo. Per quanto riguarda i 4 veicoli bimodali presenti (contrassegnati da un asterisco in tabella) la percorrenza annuale è stata ripartita tra i due vettori (benzina e metano) in base a quanto desunto dai consumi al 2011 e dai fattori di consumo reperiti dal comune stesso: per tale motivo i veicoli bimodali sono riportati due volte in tabella. Tabella 3-9 Consumi energetici del parco veicoli del Comune di Cardano al Campo, dati del 2005 e del 2008 (Fonte: dati comunali elaborazione TerrAria) CONSUMI ENERGETICI DEI VEICOLI PUBBLICI DI CARDANO AL CAMPO Modello TOYOTA H1 LUX LN 105 LP Carburante Anno di immatr. Percorrenza [km] Consumo di carburante [MWh] gasolio '578 5' FIAT Doblò gasolio ' UCM Unieco 40 6 gasolio FIAT Iveco 35 gasolio '873 8' VOLKSWAGEN 70 gasolio '649 6' CONSUMO TOTALE GASOLIO [MWh] PEUGEOT 5FKFXE benzina '698 7' FIAT Punto (1)* benzina ' FIAT Punto (2)* benzina ' RENAULT Clio benzina '731 8' RENALUT Kangoo benzina '565 6' FIAT Punto (3)* benzina '926 5' PIAGGIO M28 VAR.8 VERS. 00 benzina FORD Fusion benzina ' FIAT Panda * benzina ' CONSUMO TOTALE BENZINA [MWh] FIAT Punto (1)* metano '844 3' FIAT Punto (2)* metano '668 4' FIAT Punto (3)* metano FIAT Punto metano

35 CONSUMI ENERGETICI DEI VEICOLI PUBBLICI DI CARDANO AL CAMPO Modello Carburante Anno di immatr. Percorrenza [km] Consumo di carburante [MWh] FIAT Panda * metano ' CONSUMO TOTALE METANO [MWh] 5 10 Si precisa che non sono stati inclusi nell analisi 3 veicoli i cui consumi non sono a carico del comune (Renault Clio a benzina del 1995 e del 1997, FIAT Punto bimodale del 2005) e due veicoli di cui non si hanno abbastanza informazioni (veicolo elettrico Truck Travel e Piaggio Ape a benzina del 1996) I consumi elettrici rilevati dal distributore Tramite i dati forniti da Enel Distribuzione, riportati in Tabella 3-10, è stato possibile ricostruire l andamento dei consumi globali, pubblici e privati, di energia elettrica nel periodo In particolare, sono disponibili i consumi suddivisi in alta, media e bassa tensione oltre che per categoria merceologica, ossia per settore produttivo: per quanto riguarda le voci Agricoltura e Industria si ricorda che entrambe rientrano nel settore produttivo considerato nel BEI; per quanto riguarda la voce Terziario, invece, Enel Distribuzione fornisce un ulteriore livello di dettaglio indicando i consumi per Illuminazione Pubblica, dati già riportati al paragrafo 0. Inoltre Enel Distribuzione mette a disposizione informazioni in merito al numero di clienti o utenze per ciascuna categoria merceologica, permettendo così di formulare ulteriori analisi dei dati. 34

36 Tabella 3-10 Consumi di energia elettrica globali e numero di clienti suddivisi per categoria merceologica nel Comune di Cardano al Campo, anni (Fonte: Enel Distribuzione) CONSUMI ENERGIA ELETTRICA COMUNE DI CARDANO AL CAMPO (Enel Distribuzione) Anno Tipo utenza Energia [kwh] Clienti [n.] AT MT BT AT MT BT Agricoltura (produttivo) 0 0 7' Industria (produttivo) 0 33'436'109 9'307' Usi Domestici (inclusi servizi condominiali) '698' '220 di cui Usi Domestici '816' '835 Terziario 0 3'028'098 8'521' di cui Illuminazione Pubblica 0 0 1'474' TOTALE '464'207 32'534' '073 Agricoltura (produttivo) ' Industria (produttivo) 0 31'986'984 9'251' Usi Domestici (inclusi servizi condominiali) '906' '484 di cui Usi Domestici '973' '084 Terziario 0 4'360'746 8'456' di cui Illuminazione Pubblica 0 0 1'277' TOTALE '347'730 32'664' '272 Agricoltura (produttivo) ' Industria (produttivo) 0 29'856'995 9'471' Usi Domestici (inclusi servizi condominiali) '629' '791 di cui Usi Domestici '641' '364 Terziario 0 5'355'803 8'558' di cui Illuminazione Pubblica 0 0 1'257' TOTALE '212'798 33'817' '549 Agricoltura (produttivo) ' Industria (produttivo) 0 23'471'099 7'769' Usi Domestici (inclusi servizi condominiali) '196' '919 di cui Usi Domestici '179' '483 Terziario 0 5'118'715 9'361' di cui Illuminazione Pubblica 0 0 1'954' TOTALE '589'814 33'458' '757 Agricoltura (produttivo) ' Industria (produttivo) 0 24'576'161 8'120' Usi Domestici (inclusi servizi condominiali) '243' '838 di cui Usi Domestici '198' '389 Terziario 0 4'775'221 9'386' di cui Illuminazione Pubblica 0 0 1'590' TOTALE '351'382 33'910' '668 I dati di Enel Distribuzione sono stati rappresentati in Figura 3-2. Dal grafico appare evidente come il settore industriale sia quello maggiormente energivoro nei 5 anni osservati, essendo responsabile, fino al 2008, di circa il 60% dei consumi elettrici comunali e nei due anni successivi di circa la metà, con un calo complessivo pari al 23%. Il secondo settore per consumi elettrici è il residenziale, responsabile di una quota sempre crescente dei consumi elettrici comunali, pari al 21% nel 2006 e al 26% nel 2010; i consumi di tale settore aumentano del 10% in 5 anni, a fronte di un aumento 35

37 demografico pari al 9%. Segue il terziario, per il quale si osserva una crescita dei consumi elettrici più accentuata rispetto al residenziale (+23%), che porta tale settore ad essere responsabile di una quota dei consumi comunali pari al 17% nel 2006 e pari al 22% nel Risultano invece trascurabili i consumi relativi al settore agricolo, sebbene presentino un aumento percentuale considerevole. Figura 3-2 Trend dei consumi di energia elettrica nel Comune di Cardano al Campo nel periodo (Fonte: Enel Distribuzione) 80'000 Consumi di Energia Elettrica [MWh] - dati di Enel Distribuzione agricoltura industria usi domestici tot. terziario 70'000 60'000 50'000 40'000 11'549 12'817 13'915 14'698 14'907 15'630 14'480 14'161 16'197 16'244 30'000 20'000 10'000 42'743 41'238 39'329 31'240 32' Per successive considerazioni è utile riportare i grafici successivi relativi ai consumi del settore industriale (Figura 3-3) e del settore terziario (Figura 3-4), suddivisi tra bassa e media tensione. Per quanto riguarda il settore industriale, si può notare come la maggior parte del calo dei consumi elettrici avvenuto tra il 2008 e il 2009 sia dovuto ai soggetti operanti in media tensione: i consumi in media tensione calano infatti del 26% in 5 anni, rappresentando il 75% circa dei consumi elettrici del settore al 2010 (39% dei consumi totali comunali). Gli utenti interessati a questo fenomeno sono 25 nel 2006 e scendono a 21 nel Si sottolinea che anche in consumi in bassa tensione risultano essere in calo nei 5 anni osservati (-13%), con un numero di utenti coinvolti che passa da 334 a 250. Analizzando nel dettaglio l andamento dei consumi del settore terziario si può invece notare che i consumi in media tensione aumentano in maniera decisa tra il 2006 e il 2009 (+69%) per poi decrescere leggermente al 2010, attestandosi a valori maggiori del 58% rispetto al Al 2010, i consumi in media tensione rappresentano circa il 34% 36

38 dei consumi elettrici del terziario, pari all 8% circa dei consumi complessivi comunali, e sono dovuti a 6 utenze. Figura 3-3 Andamento dei consumi del settore industriale nel periodo , suddivisi per bassa e media tensione (Fonte: Enel Distribuzione) Consumi energia elettrica [MWh] - dati di Enel Distribuzione INDUSTRIA 45'000 Bassa tensione Media tensione 40'000 35'000 30'000 25'000 33'436 31'987 29'857 20'000 15'000 23'471 24'576 10'000 5'000 9'307 9'251 9'472 7'769 8'

39 Figura 3-4 Andamento dei consumi del settore terziario nel periodo , suddivisi per bassa e media tensione (Fonte: Enel Distribuzione) Consumi energia elettrica [MWh] - dati di Enel Distribuzione TERZIARIO Bassa tensione Media tensione 16'000 14'000 12'000 10'000 3'028 4'361 5'356 5'119 4'775 8'000 6'000 4'000 8'521 8'456 8'559 9'361 9'386 2' È interessante, invece, analizzare l evoluzione dei consumi elettrici del settore residenziale rapportati con l andamento del numero di abitanti e del numero di utenze nel periodo di tempo considerato (Figura 3-5). Dalle analisi svolte risulta che i consumi dovuti alle utenze abitative aumentano circa del 10% nei 5 anni osservati mentre quelli riconducibili a servizi condominiali sono in aumento del 19% circa. Il primo dato risulta in linea sia con l aumento osservato nel numero di utenze (sia totali che relativamente alle sole utenze abitative, rispettivamente pari al 10% e al 9%) sia con l aumento di popolazione, che, come già osservato, risulta pari al 9% circa. Valutando il consumo di energia elettrica proutenza per quanto riguarda gli usi domestici, dato dal rapporto tra consumi e numero di utenze (esclusi i servizi condominiali), si può osservare come tale valore risulti inizialmente in calo rispetto al 2006, attestandosi però nel 2010 ad un valore leggermente superiore a quello iniziale, pari a circa 2'380 kwh. L andamento del consumo procapite per usi domestici (esclusi i servizi condominiali) risulta invece essere altalenante, con un valore medio pari a circa 1'060 kwh per abitante e variazioni piuttosto contenute nel periodo osservato: lo scostamento tra valore minimo e massimo riscontrati tra il 2006 e il 2010 è infatti pari al 3%. 38

40 Figura 3-5 Andamento dei consumi dovuti ad usi domestici nel periodo , suddivisi per consumi delle utenze abitative e consumi per servizi condominiali, confrontato con l andamento dei consumi proutenza e procapite, valutati escludendo i consumi dovuti ai servizi condominiali (Fonte: Enel Distribuzione) Consumi energia elettrica [MWh] - dati di Enel Distribuzione USI DOMESTICI 18'000 Consumi utenze Servizi condominiali Consumo procapite [kwh/ab.] Consumo proutenza [kwh/n.] 2'600 16'000 14' '017 1'046 2'500 12'000 10'000 2'368 2'297 2'301 2'341 2'379 2'400 2'300 8'000 6'000 4'000 2'000 13'816 13'974 14'641 15'180 15'198 1'077 1'064 1'056 1'049 1'047 2'200 2'100 2' ' I consumi di gas naturale rilevati da distributore Sono disponibili i dati di consumo di gas naturale rilevati dal distributore presente presso il Comune di Cardano al Campo (Gestione Energetica Impianti G.E.I. S.p.A.) tra il 2006 e il 2011, suddivisi per categoria/uso merceologico: tali consumi sono stati ripartiti nei tre settori industriale, residenziale e terziario e sono riportati in Tabella 3-11, in metri cubi. 39

41 Tabella 3-11 Consumi di gas relativi al Comune di Cardano al Campo per categoria/uso merceologico in metri cubi, anni (Fonte: G.E.I. S.p.A.) CONSUMI GAS COMUNE DI CARDANO AL CAMPO (G.E.I. S.p.A.) [migliaia di m 3 ] Categoria Settore Uso cottura cibi Residenziale Produzione di ACS Residenziale Uso cottura cibi + prod. di ACS Residenziale Uso tecnologico (artigianale-industriale) 2'315 2'358 1' ' Residenziale Industria Riscaldamento individuale/centralizzato Terziario Risc. individuale + uso cottura cibi + prod. di ACS 1' '007 1'149 1'258 1'090 Residenziale Riscaldamento individuale + uso cottura cibi 9'114 7'483 9'590 8'285 8'759 7'737 Residenziale Riscaldamento individuale + prod. di ACS Residenziale Risc. centralizzato + uso cottura cibi + prod. di ACS 1'128 1'077 1'102 1' Terziario Riscaldamento centralizzato + prod. di ACS Terziario Uso tecnologico + riscaldamento ' Industria Uso condizionamento + riscaldamento 2'644 1'560 1'415 1'311 1'446 1'057 Residenziale TOTALE 17'105 14'263 15'634 13'745 14'602 12'558 In Figura 3-6 si mostrano i consumi di gas naturale espressi in MWh suddivisi nei tre settori considerati: appare evidente come il settore a cui si riconduce la maggior parte dei consumi di gas naturale è il settore residenziale, responsabile in media del 65% dei consumi comunali; segue l industria con il 22% circa e il terziario con il 13% (valori medi). Si puntualizza, tuttavia, che, dal 2010, i consumi del terziario risultano essere maggiori rispetto a quelli del produttivo a causa di un aumento dei primi (le cui variazioni sono però anche soggette alle condizioni climatiche verificatesi nei diversi anni) e ad un deciso calo dei secondi (-62% in 6 anni). Quest ultimo dato conferma, tra l altro, quanto osservato nei consumi elettrici del settore produttivo, ossia una flessione significativa dei consumi del settore avvenuta in particolare negli anni Si sottolinea, infine, che i consumi di gas naturale del settore residenziale presentano un andamento chiaramente influenzato dalle diverse condizioni climatiche verificatesi nei 6 anni osservati. 40

42 Figura 3-6 Trend dei consumi di gas naturale nel Comune di Cardano al Campo nel periodo (Fonte: G.E.I. S.p.A.) 180'000 Consumi di gas naturale [MWh] G.E.I. S.p.A. produttivo residenziale terziario 160'000 16' ' ' '000 98'896 15'660 16'807 18'977 23'480 20'180 80'000 60'000 82' '476 90'490 92'420 81'794 40'000 20' '291 37'363 28'816 21'698 23'401 17' Confronto tra i dati SIRENA e i dati reperiti dai distributori energetici Per la stima del BEI al 2005 e per gli aggiornamenti negli anni successivi (MEI - Monitoring Emission Inventory) come fonte principale si fa riferimento a SIRENA, la banca dati regionale. Il vantaggio di tale scelta è la replicabilità di queste stime negli anni futuri che consente di avere serie storiche coerenti sia in termini temporali, sia in termini di settori per i differenti vettori (anche quelli non coperti dai distributori). Inoltre concentra lo sforzo di raccolta dati da parte del comune sui dati dei propri consumi e sull implementazione delle varie azioni previste dal PAES. Lo svantaggio di questa scelta è l incertezza dei processi di disaggregazione spaziale cui in parte SIRENA è legato e che si quantifica (per la parte di energia elettrica e gas naturale) nei prossimi grafici di confronto tra i dati di consumo registrati dai distributori e le stime del sistema regionale. In particolare, considerata la completezza dei dati forniti da Enel Distribuzione, per i consumi di energia elettrica si è deciso di utilizzarli nella definizione della Baseline al posto dei dati di SIRENA. Quindi il confronto verrà effettuato solo per i consumi di gas naturale. Al termine del confronto si suggerisce, a seconda dei casi, l adozione o meno di un correttivo sulla banca dati regionale per minimizzare lo scostamento con i dati reali 41

43 di consumo. L azione di interlocuzione con l Ente regionale Cestec detentore della banca dati SIRENA consentirà il superamento di alcune problematicità del processo di disaggregazione, diminuendo l incertezza delle future stime comunali Confronto dei consumi di gas naturale Si è effettuato un confronto tra i consumi di gas naturale stimati da SIRENA e quelli registrati da G.E.I. S.p.A. nel periodo , intervallo di tempo in cui sono disponibili i dati di entrambe le fonti, raggruppati nei tre settori produttivo, residenziale e terziario. In Figura 3-7 è riportato un esempio grafico dei confronti effettuati, relativo all anno Figura 3-7 Confronto dei dati di consumo di gas naturale disponibili per il Comune di Cardano al Campo relativi al 2008 (Fonte: G.E.I. S.p.A., SIRENA) Confronto dati DISTRIBUTORE GAS - SIRENA 2008 [MWh] G.E.I. S.p.A. SIRENA Settore produttivo 180% 28'816 80'671 Edifici residenziali -7% 95' '476 Edifici, attrezzature/impianti del terziario -36% 10'694 16'807 Consumo totale G.E.I. S.p.A. Consumo totale SIRENA 149' '170 26% Si osservano scostamenti variabili nei diversi anni osservati per quanto riguarda il settore residenziale, che vanno da una sottostima da parte di SIRENA pari al 7% (2008) ad una sovrastima pari al 10% (2007). Per gli altri due settori si riscontrano invece scostamenti decisamente elevati, mediamente pari al 35% in termini di sottostima relativamente al terziario mentre, per quanto riguarda il produttivo, SIRENA attribuisce consumi di gas naturale corrispondenti a più del doppio dei consumi rilevati dal distributore locale. Visti i risultati sopra discussi si è scelto di utilizzare direttamente i dati del distributore di gas naturale di Cardano al Campo in sostituzione ai valori forniti da SIRENA nella costruzione degli inventari energetico-emissivi. Per quanto riguarda il BEI, essendo necessario risalire al consumo di gas naturale al 2005, si è scelto di proiettare i consumi 42

44 rilevati dal distributore al 2006 (primo anno disponibile) in base alle variazioni registrate da SIRENA per ciascun settore nel periodo

45 3.3 BEI: l inventario al Consumi energetici finali Il primo passo del BEI è l analisi dei consumi nel 2005 costruiti sulla base dei dati forniti da Enel Distribuzione e dalla banca dati regionale SIRENA, integrati con i dati del distributore di gas naturale nonché delle banche dati comunali. La tabella seguente è estratta direttamente dal template di Fondazione Cariplo e riporta i dati di consumo per settore e per vettore del BEI del Comune di Cardano al Campo. Tabella 3-12 Consumi energetici annui per settore e per vettore (2005-BEI) nel Comune di Cardano al Campo (Fonte: SIRENA, Enel Distribuzione, G.E.I. S.p.A., dati comunali elaborazione TerrAria) 2 CONSUMI FINALI DI ENERGIA [MWh] Categoria Energia elettrica Riscald. / raffresc. Gas naturale GPL Combustibili fossili Olio combustibile Gasolio Benzina Lignite Carbone Altri Energie rinnovabili Olio vegetale Bio carburanti Altre biomasse Solare termico Geotermia TOTALE EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE: Edifici, attrezzature/impianti comunali ' '185 Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 9' ' '048 Edifici residenziali 14' ' ' ' '247 Illuminazione pubblica comunale 1' '474 Settore produttivo 42' ' ' '593 Subtotale edifici, attrezzature/impianti e industrie 68' ' '080 6' ' '547 TRASPORTI: Parco veicoli comunale Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali ' '678 15' '624 Subtotale trasporti ' '700 15' '677 TOTALE 68' '299 2'259 2'080 24'015 15' ' '224 Dall analisi della distribuzione dei consumi energetici per settore (Figura 3-8) appare evidente come il peso maggiore sia dovuto al settore residenziale, responsabile del 45% circa del totale comunale; segue il settore produttivo (industria non ETS + settore agricolo) a cui si riconduce circa il 32% dei consumi energetici comunali e in percentuali minori i consumi degli altri settori: trasporti privati e commerciali con circa il 12% e edifici attrezzature e impianti del terziario con circa il 9%. Il consumo legato a servizi pubblici copre l 1.6% circa dei consumi totali del Comune di Cardano al Campo. Nel caso di esclusione del settore produttivo, il settore residenziale risulta essere responsabile della maggior parte dei consumi rimanenti (67%) mentre i consumi di 2 Per brevità nelle didascaie successive si riporta come fonte degli inventari solamente la banca dati SIRENA, considerando tutte le altre fonti incluse nella dicitura elaborazione TerrAria 44

46 trasporti privati e terziario non comunale risultano essere nettamente inferiori in termini percentuali (rispettivamente pari al 18% e al 13%). Il consumo energetico diretto attribuibile al comune è invece pari a circa il 2.4%. Si ricorda, infatti, che è data facoltà all Amministrazione Comunale di scegliere l inclusione o meno del settore produttivo, soprattutto in relazione alla capacità della stessa di promuovere azioni di riduzione dei consumi energetici in tale ambito. Figura 3-8 Distribuzione percentuale dei consumi energetici annui per settore nel Comune di Cardano al Campo considerati nel BEI: a sinistra si considerano tutti i settori, a destra si riportano i consumi privi del settore produttivo (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) CONSUMI ENERGETICI PER SETTORE - anno % 90% 12.2% 0.02% 17.9% Trasporti privati e commerciali Parco veicoli comunale 80% 0.7% 0.03% Settore produttivo 70% 32.0% Illuminazione pubblica comunale 60% 50% 0.5% 66.6% Edifici residenziali Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) Edifici, attrezzature/impianti comunali. 40% 30% 45.3% 20% CONSUMI TOTALI [MWh] 292'224 Peso Pubblico 1.6% 10% 0% 8.9% 13.1% 1.1% 1.6% totali settore produttivo escluso CONSUMI TOTALI - sett. prod. escluso [MWh] 198'631 Peso Pubblico 2.4% Nella figura successiva si mostra la distribuzione percentuale dei consumi energetici annui nel Comune di Cardano al Campo per vettore. Dall analisi effettuata si può notare come la quota maggiore di consumi totali sia attribuibile al gas naturale (59%), seguito dall energia elettrica con il 24%. Escludendo il settore produttivo, si evince come i consumi riconducibili al gas naturale siano pari a poco meno del 63% del totale escluso il settore produttivo, con una predominanza ancora più netta rispetto agli altri vettori (ad esclusione di energia elettrica e olio combustibile), mentre i consumi di energia elettrica risultano pari al 13%. 45

47 Figura 3-9 Distribuzione percentuale dei consumi energetici annui per vettore nel Comune di Cardano al Campo considerati nel BEI: a sinistra i vettori dei consumi considerando tutti i settori; a destra i vettori dei consumi privi del settore produttivo (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) CONSUMI ENERGETICI PER VETTORE - anno % 90% 80% 70% 2.3% 3.0% 5.4% 8.0% 8.2% 0.8% 0.7% 11.9% 0.9% 0.1% Energie rinnovabili Altri combustibili fossili Benzina Gasolio Olio combustibile 60% GPL 50% 59.0% Gas naturale 40% 62.8% Energia elettrica 30% 20% CONSUMI TOTALI [MWh] 292'224 10% 23.6% 13.2% CONSUMI TOTALI - sett. prod. escluso [MWh] 198'631 0% totali settore produttivo escluso Nella tabella seguente vengono riportati i consumi energetici suddivisi per settori al 2005, sia in valore assoluto che procapite, relativi al Comune di Cardano al Campo: i valori procapite comunali sono confrontati con quelli regionali lombardi. Tabella 3-13 Consumi energetici annui per settore (2005-BEI) nel Comune di Cardano al Campo assoluti e procapite confrontati con quelli lombardi (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) CONSUMI ENERGETICI COMUNALI PROCAPITE e CONFRONTO CON VALORI LOMBARDI (2005) SETTORE CONSUMI COMUNALI ANNUI [MWh] CONSUMI COMUNALI PROCAPITE [MWh/ab.] CONSUMI LOMBARDI PROCAPITE [MWh/ab.] Edifici, attrezzature/impianti comunali. 3' Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 26' Illuminazione pubblica comunale 1' TERZIARIO 30' RESIDENZIALE 132' SETTORE PRODUTTIVO 93' Parco veicoli comunale Trasporti non pubblico 35' TRASPORTO 35' TOTALE 292'

48 Si può osservare come il consumo procapite totale di Cardano al Campo sia leggermente inferiore a quello lombardo (-3%). Tuttavia, analizzando la situazione settore per settore si può notare come l unico settore per cui effettivamente il consumo procapite comunale risulti essere inferiore al valore regionale è il terziario (- 37%); per tutti gli altri settori si stimano invece consumi procapite leggermente al di sopra della media lombarda, con scostamenti pari al 4% per il residenziale, pari al 3% per il produttivo e pari allo 0.3% per i trasporti Emissioni totali La situazione precedentemente descritta si ritrova in linea di massima replicata anche nella distribuzione delle emissioni annue (2005) di CO 2. Come spiegato nel paragrafo sulla metodologia, le emissioni di CO 2 del Comune di Cardano al Campo sono calcolate come prodotto dei consumi dei diversi vettori energetici per i corrispondenti fattori di emissione (tonnellate di emissione per MWh di energia consumata, si veda Tabella 3-1). La tabella seguente è estratta direttamente dal template di Fondazione Cariplo e riporta le emissioni di CO 2 stimate per il Comune di Cardano al Campo, suddivise per settore e per vettore (BEI 2005). Tabella 3-14 emissioni annue di CO 2 per settore e per vettore (2005-BEI) nel Comune di Cardano al Campo (fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) EMISSIONI DI CO2 [t] / EMISSIONI DI CO2 EQUIVALENTI [t] Categoria Energia elettrica Riscald. / raffresc. Gas naturale GPL Combustibili fossili Olio combustibile Gasolio Benzina Lignite Carbone Altri Energie rinnovabili Olio vegetale Bio carburanti Altre biomasse Solare termico Geotermia Totale EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE: Edifici, attrezzature/impianti comunali Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 3' ' '247 Edifici residenziali 5' ' ' '821 Illuminazione pubblica comunale Settore produttivo 17' ' '424 Subtotale edifici, attrezzature/impianti e industrie 27' ' ' '793 TRASPORTI: Parco veicoli comunale Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali '720 3' '064 Subtotale trasporti '726 3' '077 TOTALE 27' ' '412 3' '870 Dall analisi della stima delle emissioni di CO 2 (Figura 3-10 a sinistra) appare evidente come il settore produttivo acquisti maggior peso rispetto alla distribuzione riscontrata per i consumi energetici, essendo responsabile circa del 37% delle emissioni comunali, mentre il settore residenziale risulta comunque essere responsabile per una quota maggiore, pari al 39% circa; al terzo posto si attesta il settore dei trasporti con una quota nettamente inferiore, pari al 12% delle emissioni comunali, seguito dal terziario 47

49 con il 10% circa. La quota di emissioni relativa alla Pubblica Amministrazione è pari al 2% delle emissioni totali nel Comune di Cardano al Campo. In Figura 3-10 a destra sono rappresentate le emissioni comunali ottenute escludendo dall analisi i consumi dovuti al settore produttivo. Si osserva una prevalenza assoluta del residenziale (con il 62%) seguito dai trasporti con il 20%. In questo caso, le emissioni direttamente riconducibili a servizi pubblici sono pari al 3% del totale. Figura 3-10 Distribuzione percentuale delle emissioni annue per settore nel Comune di Cardano al Campo (2005-BEI): a sinistra si considerano tutti i settori, a destra si riportano le emissioni prive del settore produttivo (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) EMISSIONI di CO 2 PER SETTORE - anno % 0.03% 1.5% 0.8% 37.1% 19.5% 0.02% 15.6% 39.0% 12.3% 9.8% 1.0% 62.1% EMISSIONI TOTALI [t] 73'870 Peso Pubblico 2% Edifici, attrezzature/impianti comunali. Edifici residenziali Settore produttivo Trasporti privati e commerciali EMISSIONI TOTALI - sett. prod. escluso [t] 46'446 Peso Pubblico 3% Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) Illuminazione pubblica Parco veicoli comunale Dall analisi delle emissioni totali per vettore (Figura 3-11 a sinistra) risulta evidente che la maggior parte di esse è riconducibile prevalentemente ai vettori gas naturale (47%) ed energia elettrica (37%). Escludendo il settore produttivo (Figura 3-11 a destra), si può invece notare come la maggior parte delle emissioni sia dovuta prevalentemente ai consumi di gas naturale (54%). 48

50 Figura 3-11 Distribuzione percentuale delle emissioni annue per vettore nel Comune di Cardano al Campo (2005-BEI): a sinistra si considerano tutti i settori, a destra si riportano le emissioni prive del settore produttivo (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) EMISSIONI di CO 2 PER VETTORE - anno % 0.8% 0.9% 0.1% 8.7% 13.6% 47.1% 5.4% 8.5% 37.4% 54.3% 22.6% EMISSIONI TOTALI [t] 73'870 EMISSIONI TOTALI - sett. prod. escluso [t] 46'446 Energia elettrica Gas naturale GPL Olio combustibile Gasolio Benzina Altri combustibili fossili Nella tabella successiva si riportano le emissioni procapite per ciascun settore del Comune di Cardano al Campo confrontate con le emissioni procapite lombarde. Tabella 3-15 Emissioni di CO 2 annue per settore (2005-BEI) nel Comune di Cardano al Campo assolute e procapite confrontate con i valori procapite lombardi (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) EMISSIONI CO 2 COMUNALI PROCAPITE e CONFRONTO CON VALORI LOMBARDI (2005) SETTORE EMISSIONI COMUNALI ANNUE [t] EMISSIONI COMUNALI PROCAPITE [t/ab.] EMISSIONI LOMBARDE PROCAPITE [t/ab.] Edifici, attrezzature/impianti comunali Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 7' Illuminazione pubblica comunale TERZIARIO 8' RESIDENZIALE 28' SETTORE PRODUTTIVO 27' Parco veicoli comunale Trasporti non pubblico 9' TRASPORTO 9' TOTALE 73'

51 Dall analisi effettuata emerge come le emissioni procapite complessive risultino essere inferiori alla media lombarda, con uno scostamento pari al 4%. In particolare si ottengono valori sostanzialmente in linea con quelli regionali per il settore dei trasporti e per il produttivo mentre si osserva che per il terziario si stima un valore procapite inferiore del 37% (in linea con quanto osservato in termini di consumi) e che per il residenziale il valore comunale risulta essere maggiore del 7%. 3.4 Aggiornamento dell inventario al 2008 In maniera del tutto analoga a quanto esposto nei paragrafi precedenti, è stata svolta la raccolta dati anche per l anno 2008 ed è stato ricostruito l inventario emissivo comunale al 2008 (MEI Monitoring Emission Inventory). Come già accennato nel paragrafo 3.1, per quanto riguarda i consumi termici sono stati applicati dei fattori correttivi per poter effettuare un confronto con il BEI che non tenesse conto dei minori consumi energetici dovuti alle maggiori temperature verificatesi nell anno di riferimento considerato nel MEI. In particolare, a partire dalle serie temporali di temperatura media giornaliera fornite da SCIA (Sistema nazionale per la raccolta, l elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale) relative a 22 stazioni di rilevamento opportunamente scelte per coprire l intero territorio lombardo, sono stati calcolati i Gradi-Giorno, grandezza definita nel DPR 412/93 per il calcolo del fabbisogno termico di un area geografica, per gli anni dal 2005 al La stazione di riferimento individuata per il Comune di Cardano al Campo è Somma Lombardo, località a cui il D.P.R. 412/93 associa un valore di Gradi-Giorno pari a 2'938. Dalle analisi effettuate è risultato che nel 2008 il fabbisogno termico calcolato in base alla temperatura esterna registrata è inferiore a quello del 2005: per tale motivo si è scelto di correggere i dati di consumo relativi al soddisfacimento del fabbisogno termico (ossia i consumi corrispondenti a tutti i vettori escluso il vettore elettrico per il settore residenziale e per il terziario) così da riferirli ad una situazione climatica equivalente a quella verificatasi nel 2005 (anno di riferimento del BEI). Questa operazione è fondamentale per valutare il trend emissivo nel Comune di Cardano al Campo, senza tener conto delle variazioni indotte da situazioni particolari, non sottoponibili ad alcun tipo di controllo. 50

52 Tabella 3-16 Gradi-Giorno relativi agli anni , considerati per la correzione del MEI del Comune di Cardano al Campo (Fonte: elaborazione TerrAria) GRADI-GIORNO nel COMUNE di CARDANO AL CAMPO Stazione di riferimento: SOMMA LOMBARDO Anno Gradi-Giorno ' ' ' ' ' '079 Nella tabella e nella figura successiva si riassumono le emissioni stimate per l anno 2008 (MEI), rapportate a quelle del 2005 (BEI). Si stimano riduzioni delle emissioni nei 3 anni per i settori produttivo, illuminazione pubblica e trasporti privati, con flessioni pari rispettivamente al 19%, al 15% e all 1%. Per tutti gli altri settori si osservano invece aumenti delle emissioni anche consistenti, soprattutto per quanto riguarda il terziario e in particolare nell ambito pubblico: le emissioni degli edifici comunali risultano infatti in aumento del 36% mentre quelle dei veicoli comunali aumentano del 55%; il terziario non comunale presenta invece emissioni al 2008 superiori dell 8% circa rispetto al Complessivamente nei 3 anni si osserva una riduzione delle emissioni pari al 5%, grazie ai cali rilevati per il settore produttivo; escludendo, infatti, tale settore, si stima che le emissioni siano aumentate quasi del 3%. Tabella 3-17 Emissioni comunali annue di CO 2 per settore (2005-BEI e 2008-MEI) nel Comune di Cardano al Campo (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) CONFRONTO BEI-MEI SETTORE EMISSIONI BEI 2005 [t] EMISSIONI MEI 2008 [t] VARIAZIONE % MEI - BEI Edifici, attrezzature/impianti comunali % Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 7'247 7' % Edifici residenziali 28'821 29' % Illuminazione pubblica comunale % Settore produttivo 27'424 22' % Parco veicoli comunale % Trasporti privati e commerciali 9'064 8' % TOTALE 73'870 69' % Totale escluso il settore produttivo 46'446 47' % 51

53 Figura 3-12 Andamento delle emissioni comunali annue di CO 2 per settore (2005-BEI e MEI) nel Comune di Cardano al Campo (Fonte: SIRENA elaborazione TerrAria) CONFRONTO BEI - MEI [t CO 2 ] 80'000 70'000 73'870 69'881 Trasporti privati e commerciali 60'000 Parco veicoli comunale 50'000 Settore produttivo 40'000 Illuminazione pubblica 30'000 Edifici residenziali 20'000 Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 10'000 Edifici, attrezzature/impianti comunali. 0 BEI 2005 MEI

54 4. Evoluzione dei consumi comunali e obiettivi di contenimento delle emissioni al 2020 Il Patto dei Sindaci richiede che le azioni di riduzione delle emissioni di CO 2 siano stimate rispetto all anno di riferimento della Baseline, pertanto il È tuttavia opportuno stimare quelli che fino al 2020 possano essere gli impatti energetici legati alle previsioni di aumento di popolazione, di edificato e di attività produttive e terziarie sul territorio comunale, in modo che le azioni del PAES possano intervenire efficacemente anche a contenere i consumi addizionali e garantire che la riduzione del 20% delle emissioni di CO 2 possa essere garantita. Qualora si preveda una forte modificazione del territorio comunale (in particolare in termini di aggiunta di nuovi edifici e nuove attività), si dovrà valutare una riduzione del 20% riferita alle emissioni per abitante e non in termini assoluti. Tale approccio è consentito dalla Linee Guida del JRC per la redazione dei PAES. Nei paragrafi seguenti si illustrano le elaborazioni specifiche per il Comune di Cardano al Campo. 4.1 Scenari di sviluppo del territorio comunale Lo strumento che definisce l evoluzione del territorio in Lombardia è il PGT (Piano di Governo del Territorio) che il Comune di Cardano al Campo ha approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 67 del 5/12/2011. La programmazione strategica del Comune di Cardano al Campo si è orientata su alcuni cardini dettati dalla necessità di elevare la qualità dell ambiente sia edificato che naturale. Tra questi: 53

55 - elevare e qualificare i livelli di progettazione dei comparti di trasformazione soggetti ad iniziativa privata; - stimolare la ricerca di soluzioni architettoniche di qualità soprattutto se in ambiti estesi di nuova edificazione; - incentivare una progettazione più curata degli spazi pubblici e delle infrastrutture nell ambito di piani esecutivi di iniziativa privata; - introdurre elementi attenti al risparmio energetico e al rispetto ambientale nell attività edilizia. Dalle analisi preliminare effettuate al fine di recepire le esigenze della comunità locale, sono stati definiti gli obiettivi primari del piano, suddivisi in otto gruppi di temi: Dal Documento di Piano emerge il forte interesse che l Amministrazione Comunale ha nel migliorare e tutelare il territorio urbanizzato e quello naturale, nonché nel favorire quella che può essere definita come mobilità sostenibile. I due obiettivi sono coerenti con lo stato di 54

56 fatto risultato nella Baseline precedentemente descritta, dove si è evidenziato una forte criticità nei consumi e nelle relative emissioni legati ai settori residenziali e dei trasporti. Per quanto riguarda gli interventi previsti dal PGT sulla rete viaria locale, infatti, si citano: l incremento dalla rete ciclopedonale continua; la diminuzione assoluta dei carichi veicolari che impegnano le aree più pregiate della città. Il tema della mobilità per l Amministrazione Comunale riveste particolare importanza nella pratica dell organizzazione del territorio anche per ovviare agli impatti che il traffico veicolare causa da un lato a livello ambientale, in termini di inquinamento atmosferico e acustico, nonché di utilizzo del suolo e dall altro a livello sociale per incidenti, tempo perso, criticità nella connessione tra ambiti territoriali distinti. Nel Comune di Cardano al Campo la cultura dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano quotidiano alternativo all'automobile si sta sempre più affermando e si avverte il bisogno di adeguare la programmazione del territorio alle necessità di una mobilità più sostenibile. Il pubblico privilegiato a cui la programmazione si rivolge è costituito dagli utenti dei servizi amministrativi comunali, delle scuole, degli edifici del culto, delle sedi associative e di assistenza, delle strutture dedicate allo svago, alla ricreazione e allo sport. Per il Comune di Cardano al Campo, come evidenziato nel PGT, proporre un modo più rispettoso di spostarsi significa anche valorizzare le categorie penalizzate dall eccesso di dipendenza dall auto migliorando l equità urbana e la maggior integrazione tra componenti della comunità locale diverse per reddito, anagrafe, sesso. In particolare nel caso di Cardano al Campo emerge la necessità di stabilire efficienti relazioni con il Comune di Gallarate, con il quale costituisce di fatto un unica conurbazione, e verso il quale gravita parte consistente della cittadinanza per ragioni di studio, commercio, uso del tempo libero etc. Stesso discorso vale per i comuni di Casorate Sempione a nord e Samarate a sud. Quindi, risulta necessario e indispensabile raggiungere il sistema ciclopedonale già esistente o di prossima realizzazione in questi comuni. La raggiungibilità ciclopedonale dei territori limitrofi assicura lo sviluppo di un sistema organico sul territorio e consente di accedere a strutture di interesse pubblico e a servizi presenti al di fuori del territorio comunale massimizzando il beneficio di questa modalità di spostamento. 55

57 4.2 Obiettivo di contenimento delle emissioni al 2020 In questo paragrafo sono descritti e riportati i valori necessari per raggiungere l obiettivo delle emissioni di CO 2 all anno 2020 (riduzione del 20% rispetto ai valori al 2005), confrontati con le emissioni al 2005 (BEI), al 2008 (MEI) e a quelle derivanti dall aumento di popolazione e dalle trasformazioni insediative previste dal PGT (vedi paragrafo precedente) Valutazione degli incrementi emissivi In termini di emissioni gli incrementi derivanti dalle previsioni di espansione del PGT sono stati stimati in modi differenti a seconda del settore e del vettore, assumendo le modalità emissive specifiche in essere al 2005 (per abitante o per unità di superficie), eccetto che per gli usi termici, ove si è considerata una modalità di consumo degli edifici come prevista dalla normativa regionale vigente. Di seguito si dettagliano le modalità di stima adottate: per quanto riguarda il settore terziario non comunale, la stima è stata effettuata considerando degli indici medi di consumo specifico, in particolare pari a 45 kwh/mq per i consumi relativi al vettore elettrico e pari a 75.6 kwh/mq per la parte dei consumi termici, moltiplicando poi per i fattori di emissione medi comunali del vettore elettrico e termico; per il settore residenziale, invece, gli incrementi emissivi sono stati stimati a partire dalle emissioni procapite comunali per il vettore elettrico al 2005, moltiplicando per l incremento del numero di abitanti, e a partire da un consumo specifico pari a 97.3 kwh/mq per tutti gli altri vettori termici, procedendo come già visto per il settore terziario; per l illuminazione pubblica è stato considerato un incremento calcolato sulla base delle emissioni procapite comunali al 2005 moltiplicate per l incremento di popolazione considerato; gli incrementi del settore produttivo sono invece stati stimati valutando l incremento percentuale di superficie rispetto alla situazione al 2005, applicandolo alle emissioni complessive del settore riportate nel BEI; per il settore dei trasporti privati e commerciali è stato infine considerato un incremento emissivo pari al valore procapite registrato per il 2005 moltiplicato per l incremento nel numero di abitanti. In particolare, i dati considerati e i risultati ottenuti in termini di incrementi emissivi sono riportati in Tabella 4-1. Si precisa che per quanto riguarda l incremento previsto per il numero di abitanti, è stato considerato un valore calcolato sottraendo alla popolazione prevista dal PGT (16'453 abitanti) il dato di popolazione all anno di riferimento del BEI (vedi paragrafo 2.2.1). Inoltre si segnala che in corrispondenza dell incremento di superficie associato al settore residenziale è stato riportato 56

58 solamente l incremento emissivo derivante dall aumento dei consumi termici e non quello relativo ai consumi elettrici, in quanto legato all aumento di popolazione. Difatti, nell ultima riga, l incremento emissivo associato all aumento di popolazione comprende tali incrementi uniti a quelli stimati per i settori illuminazione pubblica e trasporti. Si sottolinea infine che tali dati sono stati considerati come incrementi rispetto alla situazione al 2005: complessivamente si stima un incremento delle emissioni tra il 2005 e il 2020 pari a 14'062 tonnellate di CO 2. Tabella 4-1 Dati utilizzati per il calcolo degli incrementi emissivi dovuti allo sviluppo del Comune di Cardano al Campo e relativi incrementi emissivi (fonte: PGT elaborazione TerrAria) STIMA DEGLI INCREMENTI EMISSIVI DATO VALORE SETTORE EMISSIONI CO 2 [t] Incremento ambito RESIDENZIALE [mq Slp] 138'503 Edifici residenziali - Usi termici 2'630 Esistente ambito PRODUTTIVO [mq ST] 952'171 Incremento ambito PRODUTTIVO [mq ST] 62'479 Incremento ambito TERZIARIO [mq Slp] 154'028 Incremento POPOLAZIONE [ab.] 3'701 Settore produttivo Edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) 1'799 5'167 Edifici residenziali - Usi elettrici 1'690 Illuminazione pubblica 170 Trasporti privati e commerciali 2'606 TOTALE INCREMENTO EMISSIONI 14' Calcolo dell obiettivo di riduzione delle emissioni In Figura 4-1 sono riportate le emissioni comunali al 2005 (BEI) e al 2008 (MEI), confrontate con le emissioni previste al 2020, stimate a partire dalle emissioni del BEI sommate agli incrementi emissivi valutati nel precedente paragrafo, e con l obiettivo emissivo minimo del PAES (riduzione del 20% delle emissioni rispetto al 2005). I dati mostrati comprendono le emissioni legate al settore produttivo. Come già evidenziato, dal 2005 al 2008 si è avuto un decremento delle emissioni totali del 5% circa, avvicinandosi all obiettivo per il Rispetto alle emissioni della Baseline (73'870 tonnellate), l obiettivo di riduzione delle emissioni di CO 2 per il 2020 è pari a circa 14'774 tonnellate. A questo obiettivo assoluto va tuttavia aggiunta la quota di emissioni prevista in relazione alle espansioni edilizie e di aree commercialiproduttive programmate nel PGT. L incremento emissivo stimato in base alla crescita della popolazione è pari a 14'062 tonnellate (in azzurro sfumato in Figura 4-1). L obiettivo di riduzione al 2020, calcolato su questo nuovo assetto emissivo, è pari a 28'836 tonnellate, mostrato in bianco nella colonna a destra. Questo valore è pari a poco più del 40% delle emissioni al

59 (69'881 t). Si tratta quindi di dover perseguire un obiettivo straordinario che risulta essere decisamente ambizioso. 100'000 Figura 4-1 Confronto dell obiettivo di riduzione delle emissioni al 2020, in termini assoluti, con le emissioni del BEI (2005), del MEI (2008) e le emissioni BEI corrette del valore addizionale derivante dalle espansioni previste dal PGT (Fonte: SIRENA, dati comunali elaborazione TerrAria) TREND EMISSIVO [t di CO 2 ] Emissioni Incrementi emissivi stimati Obiettivo di riduzione Obiettivo emissivo 90'000 80'000 70'000 14'062 28'836 60'000 59'096 50'000 40'000 30'000 73'870 69'881 73'870 59'096 20'000 10' (senza PAES) 2020 (PAES) Effettuando la medesima analisi escludendo il settore produttivo, l obiettivo di riduzione al 2020, è pari a 21'552 tonnellate, corrispondente a poco più di un quarto delle emissioni al 2008 (47'649 t). Anche escludendo il settore produttivo, dunque, l obiettivo di riduzione minimo in termini assoluti risulta essere decisamente consistente. La situazione descritta è quella di forte evoluzione del territorio, che, come consentito anche dalle Linee Guida del JRC per la redazione dei PAES, suggerisce di adottare un obiettivo procapite che consente di normalizzare l aumento di emissioni assolute alla crescita prevista di popolazione. In particolare, per tali elaborazioni le emissioni sono state normalizzate rispetto alla popolazione al 2005 per il BEI, al 2008 per il MEI e rispetto a quella prevista al 2020 per le emissioni BEI+PGT. Considerando il settore produttivo le emissioni procapite al 2005 sono pari a 5.7 t/ab. con un obiettivo di 4.6 t/ab. da raggiungere al 2020 (20% in meno). La riduzione procapite da ottenere al 2020, tenendo conto dei maggiori consumi previsti, è pari a 0.71 t/ab: l obiettivo appare dunque molto più raggiungibile, corrispondendo a circa 12'000 tonnellate di CO 2. Escludendo dall analisi gli apporti emissivi del settore produttivo, le emissioni procapite al 2005 risultano pari a 3.6 t/ab. (obiettivo al

60 pari a 2.9 t/ab). La riduzione procapite da ottenere al 2020, tenendo conto dei maggiori consumi previsti, è pari a 0.66 t/ab: l obiettivo risulta quindi leggermente più vicino rispetto al caso precedente, e dunque decisamente più contenuto rispetto ad un obiettivo valutato in termini assoluti. In Tabella 4-2 è riportato un quadro riassuntivo delle differenti situazioni analizzate nelle pagine precedenti. Tabella 4-2 Riepilogo delle diverse combinazioni che è possibile considerare per la valutazione dell obiettivo di riduzione delle emissioni del PAES del Comune di Cardano al Campo (elaborazione TerrAria) Anno (senza PAES) 2020 (con PAES) Popolazione [ab.] 12'872 16'573 16'573 OBIETTIVO IN TERMINI ASSOLUTI Emissioni totali [t] 73'870 87'933 59'096 Obiettivo di riduzione [t] 14'774 28'836 - OBIETTIVO IN TERMINI ASSOLUTI - Settore produttivo escluso Emissioni totali [t] 46'446 58'709 37'157 Obiettivo di riduzione [t] 9'289 21'552 - OBIETTIVO PROCAPITE Emissioni totali [t/ab.] Obiettivo di riduzione procapite [t/ab.] Obiettivo di riduzione [t] 14'774 11'845 - OBIETTIVO PROCAPITE - Settore produttivo escluso Emissioni totali [t/ab.] Obiettivo di riduzione procapite [t/ab.] Obiettivo di riduzione [t] 9'289 10'869-59

61 4.3 Analisi SWOT A chiusura dell analisi della Baseline e dell evoluzione dei consumi locali (MEI 2008, scenario BEI+PGT), illustrati nelle sezioni precedenti, è utile, prima di procedere alla individuazione della vision al 2020 e all elaborazione del PAES, sintetizzare gli elementi sin qui raccolti secondo un analisi SWOT (Strength, Weakeness, Opportunities, Threats). La tabella successiva riporta l analisi SWOT per il Comune di Cardano al Campo. Le colonne rappresentano gli aspetti positivi (colonna di sinistra) o negativi (colonna di destra); le righe articolano l analisi dal punto di vista dell Amministrazione comunale (fattori interni) e del rapporto del comune verso il territorio (fattori esterni). Tabella 4-3 Analisi SWOT della situazione energetico/emissiva del Comune di Cardano al Campo ANALISI SWOT Fattori interni PUNTI DI FORZA Il Comune di Cardano al Campo con i suoi consumi emette circa il 2-3% delle emissioni complessive comunali, pari al 10-15% dell obiettivo minimo di riduzione (20% delle emissioni al 2005). E già dotato di Allegato Energetico al RE, che deve essere però aggiornato essendo del 2008 PUNTI DI DEBOLEZZA I consumi degli edifici pubblici risultano in aumento tra il 2005 e il 2008, con un conseguente aumento delle relative emissioni pari circa al 36%. I consumi procapite per illuminazione pubblica sono nettamente superiori alla media regionale (+30% al 2010). Le emissioni legate al parco veicoli comunale aumentano del 55% nel triennio Fattori esterni OPPORTUNITÀ Le emissioni totali diminuiscono del 5% tra il 2005 e il 2008, soprattutto grazie al calo stimato per le emissioni del settore produttivo (-19%). Per il settore terziario si stima un valore di emissioni procapite al 2005 nettamente inferiore alla media regionale (0.7 contro 1 t/ab). RISCHI Il settore residenziale e il produttivo sono responsabili della maggior parte delle emissioni comunali, rispettivamente con quote pari al 39% e al 37%. In termini di vettori, considerando il settore produttivo la maggior parte delle emissioni è attribuibile ai vettori gas naturale ed energia elettrica (rispettivamente con il 47% e il 37% delle emissioni). Le emissioni del settore terziario sono aumentate dell 8% dal 2005 al Le emissioni procapite del settore residenziale risultano essere maggiori del valore medio regionale (2.2 contro 2.1 t/ab). 60

62 AGENDA 21 CUV Comune di Cardano al Campo (VA) ITALIA PIANO D AZIONE per L ENERGIA SOSTENIBILE PIANO D AZIONE Novembre 2012 Redatto da La ESCo del Sole srl Con finanziamento del bando 2011 PROMUOVERE LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICA NEI COMUNI PICCOLI E MEDI

63 Staff interno al Comune Comitato di controllo: Sindaca - Laura Prati Assessore all Urbanistica, lavori pubblici, ambiente, manutenzioni e viabilità Costantino Iametti Nucleo operativo: Responsabile Settore Servizi e Qualità per il Territorio - Emanuele Malesani Impiegato Amministrativo Emanuele Catalano Staff tecnico Redazione a cura di: La Esco del Sole srl Diego Cezza, Roberto Caponio In collaborazione con: TerrAria srl Roberta Gianfreda, Giuseppe Maffeis, Giorgio Fedeli La ESCo del Sole srl Sede operativa: Via Zuretti 47/A, Milano tel fax Sede operativa: Borgo Giorgio Jan 14/bis, Parma. tel Sede legale: Corso di Porta Romana 6, Milano. tel

64 Indice 1. La visione a medio e lungo termine Target per il PAES Verso le azioni del PAES: l approccio SMART Analisi settoriale e individuazione delle azioni Patrimonio pubblico comunale (edifici, attrezzature/impianti) Edifici Residenziali Edifici, attrezzature/impianti del Terziario Illuminazione Pubblica Settore Industria Settore Trasporti Produzione locale di energia elettrica Solare termico, biomasse, aerotermia/geotermia, cogenerazione, teleriscaldamento / teleraffrescamento Pianificazione territoriale Appalti pubblici di prodotti e servizi Coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder Piano d Azione per l Energia Sostenibile Azioni del Piano per l Energia Sostenibile Schede d azione Scenari al Obiettivo di Piano e lista Azioni per il Patto dei Sindaci Monitoraggio Il ruolo dell Amministrazione Comunale La raccolta dati Il monitoraggio delle azioni Il software CO I contenuti dell applicativo

65 1. La visione a medio e lungo termine Il Piano d Azione per l Energia Sostenibile è strutturato secondo le indicazioni delle Linee Guida del Patto dei Sindaci del Joint Research Centre di Ispra. Il percorso seguito dall Amministrazione comunale in questi anni in relazione alla tutela dell ambiente ed alla realizzazione di un piano di sviluppo sostenibile, riguarda in primo luogo il dato infrastrutturale e la pianificazione urbanistica, oltre all'organizzazione dei servizi ambientali e all attenzione verso il fronte culturale e formativo. L amministrazione Comunale, consapevole dell importanza di dare attuazione a buone pratiche che attestino concretamente presso la cittadinanza l impegno assunto, intende coinvolgere l intera comunità a partire dalla propria struttura. L impegno è portare verso la sostenibilità energetica anche tutto il territorio comunale, promuovendo il risparmio energetico e l uso delle fonti rinnovabili. 4

66 2. Target per il PAES I risultati della Baseline delle emissioni al 2005, illustrati nel Capitolo 3 del documento di Baseline, indicano che i settori su cui è prioritario agire al fine di raggiungere l obiettivo di riduzione delle emissioni del 20% per il Comune di Cardano al Campo sono il residenziale (39%), il settore produttivo (37.1%) seguito dalla mobilità (12.3%) e dal settore terziario (9.8%); in percentuali minori sono presenti emissioni prodotte da edifici, attrezzature e impianti del comune e dall illuminazione pubblica. L Amministrazione Comunale ha scelto di impegnarsi per la riduzione di almeno il 20% delle emissioni del territorio includendo il settore produttivo responsabile di quasi il 40% delle emissioni del territorio. Essa infatti ritiene che il coinvolgimento dell industria rappresenti un opportunità di valorizzazione delle azioni che verranno messe in campo e che il loro ruolo sia imprescindibile per il successo del PAES. Nella sezione 4.4 viene riportato l'obiettivo finale che il Comune ha deciso di assumere per il proprio PAES, sulla base delle valutazioni delle azioni che possono essere implementate sul territorio e che vengono illustrate nel capitolo 4.2. Sul territorio comunale la riqualificazione edilizia, il sostegno alla mobilità sostenibile e gli impianti impianti fotovoltaici si configurano come elementi di grande valenza ai fini di una consistente riduzione delle emissioni. Il coinvolgimento dei settori residenziale, terziario, produttivo e dei trasporti avverrà con misure e azioni che avranno carattere di tipo diffuso, coinvolgendo la cittadinanza e i diversi operatori economici del mondo del commercio, dei servizi, dell industria e dell agricoltura. Sinteticamente, l Amministrazione di Cardano al Campo intende agire sul settore residenziale attraverso il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti, l adozione di prestazioni più restrittive rispetto alla normativa nazionale e regionale sulle nuove costruzioni e il ricorso alle fonti rinnovabili di energia; sul settore produttivo (industria non ETS + agricoltura) al fine di incrementare l efficienza energetica nei processi produttivi, favorire l adozione delle tecnologie energeticamente più efficienti e continuare a diffondere gli impianti alimentati da fonti rinnovabili; sul settore terziario privato e pubblico attraverso la realizzazioni di interventi volti al contenimento dei consumi energetici e alla diffusione di fonti rinnovabili. In particolare nel caso del terziario pubblico l attuazione di tali interventi ha anche una forte valenza esemplare nei confronti della propria cittadinanza(a titolo di esempio, l installazione di impianti fotovoltaici sugli 5

67 edifici pubblici ha sensibilizzato l opinione pubblica sull efficacia di tale tecnologia); sul settore della mobilità al fine di promuovere forme di mobilità più efficienti (sostituzione dei mezzi più obsoleti) e sostenibili (es. trasporti pubblici, promozione della modalità di trasporto ciclabile e pedonale), potenziando la rete delle piste ciclopedonali (progetto d integrazione del sistema ciclabile tra Cardano e Malpensa con la sistemazione di 3,3 km di pista ciclabile), sensibilizzando la cittadinanza sull uso della bicicletta come mezzo alternativo per gli spostamenti quotidiani (tramite manifestazioni Lombardiainbici che ha fatto tappa proprio a Cardano al Campo il sabato 29 Settembre 2012);. Il raggiungimento degli obiettivi di riduzione potrà avvenire solo con il coinvolgimento diretto della cittadinanza e degli stakeholder con la valorizzazione delle esperienze già attuate, la promozione di attività di sensibilizzazione, formazione e partecipazione attiva e condivisa. 2.1 Verso le azioni del PAES: l approccio SMART Il Piano d Azione è stato elaborato secondo un approccio SMART. L acronimo SMART sta a significare: Specifico, Misurabile, Attuabile, Realistico e Temporizzato. Pertanto nella formulazione delle Azioni di Piano, per stabilire obiettivi SMART, ci si dovrà porre le seguenti domande: - Specifico (ben definito, con un obiettivo chiaro, dettagliato e concreto). Domande: cosa stiamo cercando di ottenere? Perché è importante? Chi lo farà? Quando deve essere finito? In che modo lo faremo? - Misurabile (kwh, tempo, denaro, %, ecc.). Domande: come stabiliamo che l obiettivo stato raggiunto? Come possiamo effettuare le relative misurazioni? - Attuabile (fattibile, raggiungibile). Domande: è un obiettivo possibile? Possiamo raggiungerlo rispettando la tempistica stabilita? Siamo consapevoli dei limiti e dei fattori di rischio? Questo obiettivo è stato raggiunto altre volte? - Realistico (rispetto alle risorse disponibili). Domande: attualmente disponiamo delle risorse necessarie per raggiungere questo obiettivo? Se la risposta è no, come possiamo ottenere risorse aggiuntive? È necessario ristabilire le priorità relative a tempistica, budget e risorse umane per poter raggiungere l obiettivo? - Temporizzato (definizione di una scadenza o tabella di marcia). Domande: quando sarà raggiunto questo obiettivo? La scadenza definita è chiara? La scadenza è possibile e realistica? 6

68 3. Analisi settoriale e individuazione delle azioni Nel seguito si forniscono gli elementi che portano ad identificare azioni specifiche in ciascun settore come individuato nel Template dell UE del PAES e delle Linee Guida per la redazione dei Piani d azione redatte dal JRC. Le azioni e misure adottate dal presente Piano d Azione sono descritte nel dettaglio attraverso schede d azione, raccolte nella sezione Patrimonio pubblico comunale (edifici, attrezzature/impianti) Il patrimonio pubblico comunale è senz altro il settore su cui l Amministrazione ha maggior margine di azione e assolve il compito di esempio e di traino per gli ulteriori interventi da realizzare sul territorio. Proprio sugli edifici pubblici l Unione Europea richiede particolare attenzione in termini di obiettivi di riduzione dei consumi, per arrivare, nel caso di nuove realizzazioni, ad edifici ad emissioni nulle (la Direttiva 2010/31/CE richiede che entro il 2018 gli edifici pubblici di nuova costruzione siano ad energia quasi zero ). Sul proprio patrimonio immobiliare il Comune di Cardano al Campo ha eseguito nel 2008, con il contributo di Fondazione Cariplo, le diagnosi energetiche di 5 edifici comunali, di cui una di dettaglio. A seguito di tali analisi, nel 2009 l Amministrazione ha affidato per 9 anni, tramite procedura ad evidenza pubblica, il servizio energia, comprendente la fornitura, l esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento a servizio degli edifici di pertinenza dell amministrazione comunale, che ha previsto la riqualificazione tecnologica volta in particolare al miglioramento del comfort ambientale e alla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Dal 2009 ad oggi sugli edifici pubblici sono stati effettuati diversi interventi di riqualificazione energetica: sostituzione degli infissi presso la scuola media in via Carreggia con infissi in alluminio ad alta efficienza energetica dotati di vetri basso emissivi (settembre 2009, grazie a un finanziamento I.N.A.I.L.); sostituzione generatore di calore presso il Municipio e casa della cultura con una caldaia a condensazione ed installazione impianto di condizionamento VRV; 7

69 sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso la Scuola Elementare A. Manzoni; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso la Scuola Elementare A. Negri; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso la Scuola Media Montessori; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso il Palazzetto dello sport. Inoltre, nel 2011 sono stati installati diversi impianti solari fotovoltaici e termici: impianto solare fotovoltaico su Casa della Cultura in via Torre 4,84 kwp; impianto solare fotovoltaico su Scuola media in via Carreggia 10,56 kwp; impianto solare fotovoltaico su Scuola elementare A. Manzoni in via Martiri di Kindù 10,56 kwp; impianto solare termico Palazzetto dello Sport in via Carreggia - n 2 collettori sottovuoto; impianto solare termico Campo da calcio in via Carreggia- n 2 collettori sottovuoto; impianto solare termico Scuola Media in via Carreggia n 2 collettori sottovuoto. Infine, in fase di realizzazione della Scuola Materna di Via S.Francesco, tra il 2005 e il 2007, è stato realizzato un impianto solare termico con n 2 collettori sottovuoto, per la produzione di acqua calda sanitaria. Attualmente sulla base delle esigenze di manutenzione più urgenti l Amministrazione intende realizzare ulteriori interventi per riqualificare dal punto di vista energetico i propri edifici entro il Ci sono infatti ancora buoni margini di intervento sul patrimonio pubblico, sia in termini di riduzione dei consumi termici ed elettrici, di produzione da fonti rinnovabili, sia in termini di rientro economico degli investimenti (per esempio, l installazione di altri impianti fotovoltaici e interventi di riqualificazione impiantistica già previsti nel servizio energia stipulato). 3.2 Edifici Residenziali Sul territorio comunale di Cardano al Campo al 2005 il settore residenziale pesa per circa il 45% sul totale in termini di usi energetici e per il 39% in termini di emissioni di CO 2, valori che risultano essere superiori rispetto alla media nazionale e regionale. Infatti, l incidenza del Settore Civile (Residenziale e Terziario) sugli usi energetici 8

70 complessivi è stimato pari al 40% in Europa e al 30% in Italia 1. In Lombardia il Settore Residenziale costituisce il 29,5% dei consumi finali di energia al Analizzando l andamento storico dei consumi termici ed elettrici si nota come siano in leggero aumento nel quinquennio , congruamente con l aumento demografico. I consumi energetici degli edifici rappresentano dunque un settore prioritario di intervento e gli edifici con destinazione d uso residenziale costituiscono un ampio bacino (tanto nei grandi centri urbani che nei piccoli Comuni) su cui da diversi anni l Unione Europea ha posto particolare attenzione. Le misure di risparmio energetico nel settore residenziale che presentano maggiore semplicità di realizzazione sono indubbiamente la sostituzione dei dispositivi elettrici (lampade e apparecchiature frigorifere) e la riqualificazione degli impianti termici. Tra gli usi elettrici vanno ricordati anche quelli condominiali, che costituiscono circa il 10% dei consumi elettrici del settore domestico, per i quali si consiglia interventi di sostituzione delle sorgenti luminose con sorgenti ad alta efficienza e adozione di sistemi di accensione controllata. Gli interventi sull involucro edilizio presentano una certa difficoltà di realizzazione per via degli investimenti e dei lavori da mettere in campo. In verità gli interventi sulla copertura non sono di solito rimandabili nel caso di necessità di manutenzione a causa di danneggiamento della stessa e anche la sostituzione dei serramenti risulta un intervento sostanzialmente di semplice implementazione (non presenta generalmente la necessità di lavori esterni e ponteggi, risulta un intervento di edilizia libera e consente di ottenere un elevato miglioramento del comfort termico), sebbene comporti costi elevati. Senza dubbio la disponibilità di strumenti di sostegno e incentivazioni agli investimenti è fondamentale per aiutare il processo di sostituzione tecnologica, in particolare per l isolamento degli involucri edilizi. Oltre alle diverse forme di incentivazione disponibili per il settore, una strada da percorrere è quella di attivare soggetti ESCO sui territori locali, che si facciano carico della riqualificazione degli edifici residenziali, venendo ripagati attraverso il risparmio. Già alcuni soggetti si stanno muovendo in questo modo sul mercato; pertanto si tratta di rafforzare la loro presenza. Il ruolo che il Comune deve assumere per la realizzazione di misure di risparmio energetico nel settore residenziale è su due fronti: regolatorio e di sensibilizzazione/ informazione/ facilitazione. Dal punto di vista regolatorio il Comune di Cardano al Campo si è dotato già nel 2008 di un dettagliato Regolamento Edilizio, in cui si riportano importanti informazioni per la progettazione e realizzazione di manufatti edili ad alta efficienza energetica e che rispondano a requisiti di sostenibilità ambientale (per i dettagli si rimanda alla sezione 3.9). 1 elaborazioni ENEA su dati del Ministero dello Sviluppo Economico, Bilancio Sintetico Piano per una Lombardia Sostenibile (2010) 9

71 Dal punto di vista della sensibilizzazione, invece, l Amministrazione comunale ha realizzato momenti di informazione in sede di incontri pubblici, a volte con il supporto e coordinamento di Agenda 21 C.U.V., anche attraverso la newsletter e il periodico comunale. Per esempio, nel 2006 ha organizzato un convegno/incontro con obiettivo la diffusione dei temi del risparmio energetico dal titolo Sosteniblità energetica nel settore edilizio, rivolto ai portatori di interesse nel settore dell edilizia e dell impiantistica. 3.3 Edifici, attrezzature/impianti del Terziario Sul territorio di Cardano al Campo, al 2005 il settore terziario pesa per circa il 9% sul totale in termini di usi energetici e circa il 10% in termini di emissioni di CO 2. Si noti come i consumi sia termici che elettrici del settore terziario siano cresciuti dal 2005 al 2010, in particolare i consumi elettrici in media tensione,mentre sono aumentate di circa 60 unità le utenze in bassa tensione dal 2006 al Insieme al settore residenziale il terziario costituisce una voce consistente di consumo nei territori urbanizzati come in Cardano al Campo. Infatti, in Lombardia al questo settore rappresentava il 12% dei consumi finali di energia, pertanto gli edifici destinati a uffici/commercio/servizi rappresentano in generale un settore ad elevata potenzialità di risparmio, su cui anche l Unione Europea ha posto particolare attenzione (in particolare gli uffici). Le politiche europee e nazionali che hanno coinvolto il settore terziario hanno proceduto di pari passo con quelle che hanno coinvolto il settore residenziale, sebbene alcuni strumenti regolatori e alcune forme di incentivazione abbiano avuto minore penetrazione e/o efficacia che nel settore domestico. Il Terziario si presenta indubbiamente come un settore variegato nelle diverse destinazioni d uso, per le quali vanno adottati strumenti differenziati di intervento. Il Piano d Azione per l Efficienza Energetica per l Italia (2007) individua come opportunità di intervento per il Terziario l impiego di impianti di riscaldamento efficienti, l incentivazione all'impiego di condizionatori efficienti e l adozione di lampade efficienti accompagnate da sistemi di controllo. A questi interventi vanno aggiunte misure di riduzione del fabbisogno di climatizzazione estiva agendo sui componenti trasparenti (pellicole filtranti, serramenti selettivi) e la riduzione degli usi energetici per i macchinari frigoriferi destinati alla conservazione degli alimenti. Il Piano d Azione per l Energia della Regione Lombardia prevede interventi a favore della formazione ed aggiornamento professionale degli Energy Manager, ritenuti figure importanti attraverso cui la Regione possa stabilire accordi di programma rivolti al risparmio energetico. 3 Piano per una Lombardia Sostenibile (2010) 10

72 Il ruolo che l Amministrazione Comunale deve assumere nei confronti del settore è, da un lato, quello di coinvolgimento degli stakeholder e delle associazioni di categoria (utenze commerciali, catene di supermercati e ipermercati, alberghi, ospedali, istituti di credito, associazioni del piccolo commercio) e dall altro quello di regolamentare gli usi energetici. L Amministrazione Comunale intende pertanto proseguire con le iniziative di coinvolgimento del settore al fine identificare e contattare i portatori di interessi presenti sul territorio comunale e di individuare gli strumenti più adeguati per informare, gestire e stimolare i cambiamenti di comportamento necessari a portare a compimento le azioni tecniche incorporate nel PAES. 3.4 Illuminazione Pubblica A Cardano al Campo, i consumi energetici legati all illuminazione pubblica incidono per lo 0,8% del totale delle emissioni. In Italia, i consumi energetici imputabili direttamente all illuminazione pubblica sono attestati sul 2%, pari a circa 6 TWh/anno. Benché in percentuale tali valori siano bassi, il settore presenta sicuri margini di miglioramento, grazie a processi di innovazione tecnologica e di razionalizzazione 4. In ogni caso, così come più volte indicato dalla Commissione Europea, l Amministrazione comunale gioca un ruolo dimostrativo e trainante sul proprio territorio per favorire l evoluzione tecnologica a vantaggio dell efficienza energetica e l Illuminazione pubblica costituisce uno dei biglietti da visita dell Amministrazione. Dal 2005 al 2011 è stata già eseguita una parziale sostituzione delle apparecchiature meno efficienti. Nel dettaglio risulta che siano state sostituite circa una cinquantina di lampade a vapori di mercurio con lampade a vapori di sodio ad alta pressione. Il Comune di Cardano al Campo inoltre intende riqualificare l intera rete di illuminazione pubblica, sulla base del P.R.I.C. (Piano Regolatore dell Illuminazione Comunale, adottato con Delibera del Consiglio Comunale 43 del 29/09/2011). Con tale strumento (realizzato in conformità della D.G.R. della Regione Lombardia n del 03/08/2007), attraverso l analisi dello stato di fatto, la valutazione delle scelte, la previsione degli interventi migliorativi e degli adeguamenti tecnologici, si stabiliscono le linee guida per la programmazione degli interventi sul territorio comunale. 3.5 Settore Industria Sul territorio di Cardano al Campo le attività produttive (industria e agricoltura) incidono per un 32% in termini di consumi e un 37,1% in termini di emissioni. I valori risultano leggermente più elevati rispetto ad una ripartizione di usi energetici a livello nazionale e regionale. Il peso degli usi energetici nel Settore produttivo in Italia è pari 4 ENEA - Linee guida operative per la realizzazione di Impianti di Pubblica Illuminazione,

73 al 28,5% sul totale dei consumi 5. In Lombardia l Industria raggiunge il 30,6% dei consumi finali al Migliorare l efficienza energetica di una realtà produttivo/artigianale non riguarda solo gli usi termici ed elettrici convenzionali (per riscaldamento e illuminazione), ma richiede spesso di esaminare tutto il ciclo del prodotto (responsabile della parte più rilevante dei consumi) per individuare inefficienze e potenzialità di intervento. I margini di azioni di efficienza energetica nel settore industriale sono in ogni caso consistenti. Il ruolo che l Amministrazione Comunale deve assumere nei confronti di questo settore è, da un lato quello di coinvolgimento degli stakeholder (sia dell industria che degli operatori del settore energetico) e delle associazioni degli industriali e dall altro quello di promuovere il miglioramento dell efficienza degli usi energetici. Il settore industriale di Cardano al Campo si caratterizza per pochi grandi insediamenti dell industria pesante, molto energivori, e una moltitudine di soggetti artigianali di piccole medie dimensioni, il cui consumo però non è paragonabile complessivamente a quello dei grandi insediamenti. Da una prima analisi dei consumi del settore produttivo (vedasi il capitolo 3 del documento di Baseline), si nota come ci sia stata una riduzione notevole dei consumi probabilmente connessa alla forte riduzione dell attività produttiva negli anni dopo il 2009 a causa della crisi economica generalizzata. Tale situazione emerge in particolare dai dati di consumo elettrico forniti da Enel Distribuzione. Inoltre, è stato possibile definire che una percentuale rilevante (circa il 75%) dei consumi elettrici del settore produttivo del territorio comunale sia in relazione diretta con l attività industriale di una ventina di utenze in media tensione. Tuttavia, si ritienedalla tipologia delle attività presenti sul territorio che la riduzione dei consumi non sia imputabile solo a una riduzione della produzione ma anche a interventi di efficientamento già realizzati. Infatti, emerge che una buona percentuale degli stakeholder risulta sensibile al tema del risparmio energetico dimostrato dal fatto che sono stati installati diversi impianti fotovoltaici di medie dimensioni che complessivamente hanno superato i 500 kwp di potenza cumulata (considerando solo i grandi impianti superiori a 50kWp). L Amministrazione comunale, instaurando con gli stakeholder un rapporto di collaborazione, può reperire dati relativamente ad interventi già realizzati da inserire puntualmente come azioni nel Piano stesso. L Amministrazione Comunale ha deciso di includere il settore produttivo all interno della baseline e del PAES, in quanto ritiene che tale settore rappresenti una parte rilevante della realtà Cardano al Campo e che il PAES offra un importante opportunità di coinvolgimento nel contenimento dei consumi energetici del territorio. L Amministrazione intende pertanto proseguire con iniziative per promuovere l efficienza energetica attraverso diagnosi sugli usi elettrici e termici e l uso delle fonti rinnovabili. 5 Elaborazioni ENEA su dati del Ministero dello Sviluppo Economico, Bilancio Sintetico Piano per una Lombardia Sostenibile (2010) 12

74 3.6 Settore Trasporti Il Settore Trasporti costituisce una voce importante dei consumi energetici dell Italia, superando il 29% in termini di emissioni complessive di gas serra derivanti da usi energetici. Sul territorio lombardo i Trasporti costituiscono il 26,3% dei consumi finali di energia. A Cardano al Campo il settore trasporti, che incide per circa il 12% delle emissioni risultando il terzo settore per incidenza nelle emissioni totali, è sicuramente un settore importante anche per la qualità della vita della cittadinanza. Infatti, il settore presenta indubbiamente una complessità e una varietà di problematiche, di cui il consumo di energia costituisce uno solo degli elementi, mentre gli aspetti urbanistici e infrastrutturali (tipologie viarie e organizzazione dei percorsi viari), ambientali (traffico, rumore, concentrazioni inquinanti), sanitari (inquinamento urbano, incidentalità), economici e sociali (accesso alla mobilità, forme di mobilità, organizzazione del lavoro, organizzazione del flusso delle merci) costituiscono elementi di rilievo. Relativamente al settore trasporti il compito dell Amministrazione comunale nell ambito del PAES è di promuovere e sensibilizzare la cittadinanza verso tutte le forme di mobilità sostenibile, di ricambio tecnologico del parco veicolare esistente o di trasformazione del parco verso mezzi a minor consumo. Infatti, a soluzioni che agiscono sulla riduzione dell uso del mezzo privato, si aggiunge l opportunità di efficientamento del parco veicolare esistente, con l adozione di mezzi che non emettano più di 100 gco 2 /km, già ampiamente disponibili sul mercato. L Amministrazione Comunale ha avviato una serie di iniziative per la sensibilizzazione della cittadinanza sulla tematica della mobilità. Già nel 2005 ha svolto un seminario rivolto alla cittadinanza e agli operatori tecnici dal titolo Mobilità e sostenibilità: idee, proposte, cose da fare. Nel 2008 ha organizzato in collaborazione con Agenda 21 C.U.V. un seminario di formazione ( ) rivolto al personale interno dei Comuni dell'agenda 21 C.U.V, dal titolo: La mobilità nei Comuni del C.U.V. Nella prima parte dell'incontro sono stati illustrati argomenti relativi alla moderazione del traffico e Zone 30 (inquinamento, consumi energetici, sicurezza stradale) e nella seconda parte è stato illustrato un quadro analitico della struttura viabilistica dei diversi Comuni. In materia di mobilità il Comune ha realizzato i seguenti interventi: realizzazione di piste ciclopedonali, che verranno ulteriormente ampliate come previsto da DGC/82/2012 con la quale è stato approvato il protocollo d'intesa tra i Comuni di Cardano al Campo, Casorate Sempione, Gallarate, Somma Lombardo e Vizzola Ticino per la proposta di integrazione del Piano Regionale della Mobilità Ciclistica con collegamento all'aeroporto di Malpensa. Inoltre, con DGC n 71/2012 è stata approvata la realizzazione di un nuovo tratto a completamento di una pista già esistente; 13

75 realizzazione di parcheggi finalizzata alla pedonalizzazione del centro storico; realizzazione di un parcheggio presso la scuola elementare A. Negri in via Cervino con massetto autobloccante fotocatalitico per la riduzione dell inquinamento atmosferico; promozione del progetto 'AmicinBici' che promuove l'uso di bicicletta come mezzo di trasporto, con la quale annualmente vengono promosse attività come la manifestazione Lombardiainbici, che nel 2012 ha fatto tappa a Cardano al Campo; acquisto di n. 4 auto a metano in dotazione al parco auto comunale (Determinazione del Settore Servizi e Qualità per il Territorio n. 53 del ); istituzione del Pedibus allo scopo di diminuire il traffico veicolare in prossimità delle scuole, servizio che però attualmente non è più in funzione; a fine 2011 ha aderito alla campagna promozionale di una concessionaria della zona che ha messo a disposizione in noleggio gratuito un'auto elettrica per una settimana. Si ritiene che tale iniziativa possa avere sensibilizzato la cittadinanza sull'efficacia di tale tecnologia che potrà essere diffusa negli anni futuri. 3.7 Produzione locale di energia elettrica L Unione Europea ha posto molto enfasi sulla delocalizzazione della produzione elettrica e in particolare da fonti rinnovabili, in quanto elemento che garantisce la sicurezza degli approvvigionamenti, la riduzione della dipendenza da combustibili fossili e la riduzione delle emissioni di gas serra. Pertanto la produzione da fonti rinnovabili (FER) e da piccola cogenerazione da fonti fossili costituiscono per un Comune un elemento importante degli impegni del Patto dei Sindaci. Se il territorio comunale di Cardano al Campo non presentava al 2005 una produzione locale significativa da fonti energetiche rinnovabili, al 2011 la situazione è in forte evoluzione. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici la potenza installata complessiva arriva a circa 1 MWp (dato di agosto 2012) di cui circa il 34% con impianti di piccola taglia installati su utenze domestiche (impianti con potenze inferiori a 10 kwp), mentre il restante 66% è realizzato con impianti di taglia maggiore (su utenze agricole, produttive o commerciali, 141 kwp totale con impianti di potenza tra i 10 e i 50 kwp e 519 kwp totale con impianti di potenza superiore ai 50 kwp). L Amministrazione Comunale potrà incentivare la realizzazione di tali impianti presso la cittadinanza, attivandosi nel promuovere gruppi di acquisto o percorsi facilitati per i 14

76 cittadini interessati, coinvolgendo direttamente anche gli operatori del settore attivi sul territorio. Inoltre il Comune ha già installato impianti fotovoltaici presso le proprie utenze, come descritto nel capitolo 3.1, per un totale di kwp di potenza cumulata. D altro canto, il ruolo della pubblica amministrazione è la regolamentazione e l agevolazione delle pratiche di competenza locale; in questo senso il Regolamento Edilizio del Comune di Cardano al Campo adottato nel 2008 e in particolare l Allegato Energetico, ha già assunto gli obblighi di produzione da fonti rinnovabili presenti nei decreti legislativi nazionali (D.Lgs. 192/2005 e 311/2006), anticipandone l obbligatorietà anche in assenza dei rispettivi decreti attuativi nazionali (D.Lgs 28/2011) e regionali. 3.8 Solare termico, biomasse, aerotermia/geotermia, cogenerazione, teleriscaldamento / teleraffrescamento Il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici e utenze industriali con sistemi di produzione a minor impatto ambientale è un aspetto importante negli obiettivi europei e nazionali di contenimento dei consumi e delle emissioni di gas serra. Rientrano in tali sistemi la produzione termica da fonti rinnovabili (solare termico, biomassa, geotermia 7 ) e il recupero termico da impianti di cogenerazione, collegati a reti di teleriscaldamento/raffrescamento. Le tecnologie che possono trovare maggiore applicazione ai fini di una produzione termica a basso impatto ambientale in ambito urbano e ai fini del raggiungimento dell obiettivo italiano del 17% di produzione da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo risultano oggi essere il solare termico, le pompe di calore e l utilizzo di calore di scarto da processi industriali o da termovalorizzazione dei rifiuti. La combustione di biomassa presenta aspetti di criticità correlati alla qualità dell aria che tuttavia in territori a bassa densità urbanistica possono essere trascurati. Le nuove reti di teleriscaldamento alimentate da combustibili fossili, anche se in cogenerazione, non contribuiscono in modo sostanziale alla riduzione di consumo di energia primaria. Attualmente a Cardano al Campo non sono presenti né reti di teleriscaldamento né impianti di cogenerazione di grandi dimensione. Tuttavia, vista la presenza di due comparti industriali localizzati una a sud-est (la più estesa) e una a nord-ovest (di più recente realizzazione), si ritiene che le tecnologie di cogenerazione o trigenerazione allacciate a reti per il dispaccio dei vettori termici possano essere nel futuro sviluppate anche tramite il supporto dell Amministrazione Comunale, in particolar modo nel caso dove le reti di teleriscaldamento/raffrescamento sfruttino i cascami termici residui delle attività industriali. 7 Intesa come quota evitata di energia primaria da fonte fossile 15

77 L uso di tecnologie aerotermiche o geotermiche è di sicuro interesse per l aumento della produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Difatti, l attenzione all adozione di tali soluzioni impiantistiche viene evidenziata e promossa anche nel Regolamento Edilizio. Ne consegue che, anche in presenza di incentivi fiscali nazionali, ci sarà nel futuro un aumento delle installazioni di sistemi in pompa di calore, in particolare in sostituzione di generatori di calore esistenti 3.9 Pianificazione territoriale Nell ambito del PGT l Amministrazione comunale ha modo di definire gli strumenti propri della pianificazione urbanistica operativa (Documento di Piano e Piano delle Regole) in modo da includere direttive e prescrizioni relative ai requisiti prestazionali utili al perseguimento dall obiettivo di sostenibilità anche in termini di risparmio energetico e adozione di fonti rinnovabili. Possono essere recepiti standard energetici prestazionali specifici per i diversi interventi urbanistici, che garantiscano bassi consumi energetici attraverso l applicazione cogente di requisiti di risparmio energetico e di utilizzo delle risorse rinnovabili di energia (possono essere previsti ambiti per nuovi insediamenti di eccellenza energetica -a partire dal patrimonio pubblico e di edilizia convenzionata-; possono essere definiti ambiti dove venga adottato un lay-out urbano, requisiti di bioedilizia e di soluzioni impiantistiche, mirate alla drastica riduzione del fabbisogno energetico primario e quindi delle emissioni climalteranti, anche grazie all uso del verde come regolatore del micro-clima, la riorganizzazione della mobilità locale su percorsi pedonali e ciclabili protetti con dispositivi di moderazione del traffico e riduzione dei percorsi destinazione - origine ed un opportuna dislocazione dei servizi commerciali, sociali e ricreativi). Nella relazione del Documento di Piano del PGT, approvato con delibera del Consiglio Comunale n 67 del 5/12/2011, il tema del risparmio energetico è affrontato in più punti e sostenuto anche dal regolamento edilizio che pone forte attenzione alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico. La programmazione strategica del Comune di Cardano al Campo è orientata su alcuni cardini dettati dalla necessità di elevare la qualità dell ambiente sia edificato che naturale, tra cui: elevare e qualificare i livelli di progettazione dei comparti di trasformazione soggetti ad iniziativa privata; stimolare la ricerca di soluzioni architettoniche di qualità soprattutto se in ambiti estesi di nuova edificazione; incentivare una progettazione più curata degli spazi pubblici e delle infrastrutture nell ambito di piani esecutivi di iniziativa privata; introdurre elementi attenti al risparmio energetico e al rispetto ambientale nell attività edilizia. Si riportano di seguito gli indicatori di maggior interesse nell ambito del PAES fissati nella relazione del Documento di Piano del PGT per valutare l efficacia dei progetti riferiti agli ambiti di trasformazione territoriale (tabella 3-1). 16

78 Tabella 3-1 Elementi di valutazione dei piani di trasformazione (estratto da DdP del PGT) AMBITI DI VALUTAZIONE INDICAZIONI E OBIETTIVI Perseguire la riduzione dell occupazione dei suoli mediante una maggior compattezza insediativa e una massimizzazione degli spazi aperti. Rafforzare l immagine urbana con soluzioni architettoniche precise e il più possibile unitarie nel comparto evitando l assemblaggio di manufatti edilizi generici finalizzati al solo sfruttamento immobiliare del suolo. EFFICACIA/QUALITA INSEDIATIVA Stabilire relazioni virtuose con i caratteri ambientali presenti nel contesto. E opportuno anche svolgere approfondimenti sulla evoluzione del luogo in cui si opera che possono suggerire il recupero di elementi importanti dell organizzazione del territorio cui riferirsi. Divisioni dei lotti che privilegi la regolarità dell urbanizzazione in termini di minor dispersione e saturazione del territorio. Disposizione dei fabbricati che adotti matrici chiare e regolari. Scelta di assi di orientamento prevalenti degli edifici che generi una percezione d insieme ordinata da strade e luoghi pubblici e che garantisca il maggior apporto solare e la miglior illuminazione naturale a tutti gli edifici. Studio della nuova viabilità che sappia affrontare e risolvere le criticità già presenti nel sistema viario su cui si innesta l intervento. La soluzione del problema viabilistico deve essere parte integrante dello studio del progetto e non sua appendice secondaria rispetto allo sfruttamento edilizio del suolo. Attenzione alla progettazione della immissione dei flussi di traffico sulla viabilità comunale. VIABILITA Verifica dell incidenza dei carichi di traffico rispetto allo studio del traffico realizzato dal Comune nel Viabilità interna al comparto con caratteristiche dimensionali strettamente relazionata alla tipologia adottata. Per insediamenti residenziali a bassa densità, ad esempio, si privilegiano strade da zone 30 residenziali. In ogni caso si adottano soluzioni di limitazione/mitigazione della velocità già in sede di progetto evitando il successivo 17

79 ricorso a manufatti per la riduzione delle velocità (dissuasori etc.). RETE CICLOPEDONALE Studio progettuale degli elementi di arredo urbano coerenti e omogenei per tutto il comparto. Sistema dei percorsi ciclopedonali interni dotati di efficaci connessioni con la rete ciclabile esistente o di progetto. Garantire una continuità dei percorsi protetti e la non interferenza con i percorsi dei mezzi a motore. Potenziamento e integrazione delle reti impiantistiche esistenti al servizio non solo del nuovo nucleo insediato ma anche del contesto urbano più ampio da esse servito. Interventi da stabilirsi in accordo con gli enti gestori. Isole di raccolta rifiuti adeguate al carico del comparto, di agevole accesso per gli utenti e per il servizio di raccolta. Mitigazione e schermatura delle aree di raccolta rifiuti dagli insediamenti e dagli spazi aperti al pubblico. IMPIANTI TECNOLOGICI ED EFFICIENZA ENERGETICA Scelte illuminotecniche che riducano il consumo energetico, favoriscano il ricorso ad energie rinnovabili e siano rispettose delle norme sul contenimento dell inquinamento luminoso. Disposizione dei corpi illuminanti che sottolinei gli aspetti paesaggistici più rilevanti dell ambiente, degli spazi di pubblico interesse e dei percorsi più significativi. Differenziazione dell intensità luminosa in rapporto alla funzione degli oggetti da illuminare con dispositivi per la riduzione in rapporto agli orari di utilizzo. Impianti di climatizzazione in grado di ottenere la massima efficienza nell uso di energia. RECUPERO ACQUE METEORICHE UTILIZZO DI MATERIALI ECOCOMPATIBILI Sistemi di controllo e riduzione dell inquinamento acustico interno ed esterno agli edifici. Raccolta per usi condominiali eventualmente anche con la realizzazione di sistemi di raccolta a cielo libero. Realizzazione di vasche con possibilità di riutilizzo a scopo irriguo per la manutenzione delle aree verdi pubbliche e private. Impiego di prodotti e materiali da costruzione con basso contenuto energetico, durevoli e riciclabili. Si dovrà privilegiare l impiego di materiali naturali, non di sintesi petrolchimica, legati alla tradizione locale, con basso impatto ambientale sia nella produzione che nella posa e nella eventuale dismissione. 18

80 E, quindi, evidente da quanto sopra riportato, la sensibilità dell Amministrazione Comunale alla tematica della sostenibilità ambientale, del risparmio e dell efficienza energetica. La seconda tematica di particolare interesse per il Comune di Cardano al Campo è la mobilità, in particolare la cosiddetta mobilità sostenibile. A riguardo, infatti, si pone l obiettivo di incrementare la mobilità non motorizzata nel tessuto urbano con azioni più incisive, da coordinare anche con i comuni limitrofi volte, oltre che alla realizzazione di nuove piste ciclabili, anche e soprattutto, alla riqualificazione delle strade esistenti per recuperare corsie idonee per la rete ciclo-pedonale. Il Comune di Cardano al Campo, inoltre, nel 2008 si è dotato di un Regolamento Edilizio in cui nella seconda sezione vengono riportate delle norme specifiche per il contenimento dei consumi energetici. Il regolamento è particolarmente dettagliato e tratta diverse aree tematiche: prestazioni dell involucro: l area tratta aspetti legati alla protezione solare, all isolamento termico dell involucro degli edifici, alle prestazioni dei serramenti, ai materiali ecosostenibili, all isolamento acustico, ai tetti verdi, all illuminazione naturale, alla ventilazione naturale e meccanica controllata e alla certificazione energetica; efficienza energetica degli impianti: l area tratta aspetti legati ai sistemi di produzione calore ad alto rendimento, agli impianti centralizzati di produzione di calore, alla regolazione locale della temperatura dell aria, ai sistemi a bassa temperatura, alla contabilizzazione energetica, all efficienza degli impianti elettrici e all inquinamento luminoso ed elettromagnetico interno; fonti energetiche rinnovabili: l area tratta aspetti legati alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, agli impianti solari fotovoltaici, ai sistemi solari passivi, agli impianti a biomassa e allo sfruttamento dell energia geotermica (pompe di calore); sostenibilità ambientale: l area tratta aspetti legati alla contabilizzazione individuale dell acqua potabile, alla riduzione del consumo di acqua potabile, al recupero delle acque piovane e alla riduzione effetto gas radon. Il regolamento edilizio, oltre a fornire utili indicazioni tecniche ai progettisti, anticipa le prescrizioni normative in favore del risparmio energetico, per esempio imponendo l obbligo di installazione di impianti fotovoltaici sulle nuove costruzione (l obbligo di installazione di impianti fotovoltaici per la normativa nazionale, come da D.Lgs 28/2011, infatti diventa operativo con il primo scaglione dal 31 maggio 2012). La Pianificazione in atto e i regolamenti edilizi futuri, in quanto è necessario recepire i nuovi aggiornamenti normativi, dovranno continuare a tenere in forte considerazione quanto descritto nel PAES. Infatti, poiché si prevede un incremento della popolazione, come indicato anche nel PGT, è legittimo presupporre un incremento dei consumi energetici tanto più se le nuove costruzioni non vengono realizzate in classe ad alta efficienza (A+, A e B). 19

81 Infatti, dalle elaborazioni dei dati di previsioni del PGT illustrati nel Capitolo 4.2 emerge che se si costruisse tutto quanto previsto secondo le prestazioni energetiche richieste dalla normativa vigente si produrrebbero ton di CO2 cioè il 19% in più di emissioni rispetto alla Baseline al Appalti pubblici di prodotti e servizi Uno degli strumenti di cui la Pubblica Amministrazione può dotarsi per conseguire l attuazione delle misure di risparmio energetico e promozione delle fonti rinnovabili sul proprio patrimonio e nelle proprie attività è di avvalersi delle procedure di Green Public Procurement (GPP), ossia di Acquisti Pubblici Verdi, negli acquisti di prodotti e servizi. Al momento sono state individuate 11 categorie rientranti nei settori prioritari di intervento per il GPP, selezionate tenendo conto dei seguenti due parametri, impatti ambientali e volumi di spesa pubblica coinvolti: 1. arredi: mobili per ufficio, arredi scolastici; arredi per sale archiviazione e sale lettura 2. edilizia: costruzioni e ristrutturazioni di edifici con particolare attenzione ai materiali da costruzione; costruzione e manutenzione delle strade 3. gestione dei rifiuti 4. servizi urbani e al territorio: gestione del verde pubblico, arredo urbano 5. servizi energetici: illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa 6. elettronica: attrezzature elettriche ed elettroniche d ufficio e relativi materiali di consumo; apparati di telecomunicazione 7. prodotti tessili e calzature 8. cancelleria: carta e materiali di consumo 9. ristorazione: servizio mensa e forniture alimenti 10. servizi di gestione degli edifici: servizi di pulizia e materiali per l igiene 11. trasporti: mezzi e servizi di trasporto; sistemi di mobilità sostenibili Fino ad oggi il potenziale del GPP è stato sfruttato solo parzialmente. All inizio del 2008 solo 14 Stati membri avevano adottato piani di azione nazionali. Gli ostacoli principali ad un maggiore utilizzo di tale tipo di appalti sono i seguenti: - i criteri ambientali stabiliti per i prodotti/servizi sono scarsi e, quando esistono, i - meccanismi per pubblicizzarli sono spesso insufficienti; - le informazioni sul calcolo del costo dei prodotti per tutto il ciclo di vita e i costi relativi di prodotti/servizi non nocivi per l'ambiente sono insufficienti; - la consapevolezza dei vantaggi di prodotti e servizi non nocivi per l ambiente è ridotta; 20

82 - c è incertezza sulle possibilità giuridiche di inserire criteri ambientali nei documenti di gara; - mancano il sostegno politico e, di conseguenza, le risorse per l attuazione/promozione del GPP (in particolare è necessario migliorare la formazione); - manca uno scambio coordinato delle migliori pratiche e informazioni fra regioni e amministrazioni locali. Per quanto riguarda le finalità del GPP nell ambito del PAES, va osservato che una politica di acquisti pubblici attenta agli aspetti ambientali consente da un lato di raggiungere obiettivi di risparmio ambiziosi (anche in termini economici), divenendo riferimento per la diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili, dall altro stimola l innovazione del sistema produttivo. Il GPP diventa dunque strumento di sensibilizzazione e interazione verso gli stakeholder (cittadinanza, imprese). In particolare l Amministrazione Comunale di Cardano al Campo intende acquistare energia elettrica certificata da fonti rinnovabili, almeno per quanto riguarda la fornitura relativa agli edifici pubblici. L obiettivo prevede di scegliere un fornitore di energia elettrica che garantisca la copertura da fonte rinnovabile pari almeno al 50%. Inoltre, si pone l obiettivo di aumentare le forniture di prodotti e servizi verdi. Negli anni passati per esempio ha effettuato acquisti di prodotti rientranti nella categoria elettronica. Una nuova iniziativa, di particolare interesse, effettuata nel 2009 è l installazione di un distributore di acqua potabile raffrescata, liscia o frizzante. 21

83 Figura 3-1 Pagina web sul sito del Comune - Casa dell acqua 3.11 Coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholder L attività di coinvolgimento della cittadinanza e dei portatori di interesse nell elaborazione del Piano d Azione per l Energia Sostenibile è considerato elemento di rilievo secondo le indicazioni delle Linee Guida per la redazione dei PAES. Tale coinvolgimento è essenziale affinché il Piano possa risultare operativo ed efficace, attraverso la partecipazione diretta dei diversi attori coinvolti nelle varie azioni. Il Comune di Cardano al Campo si è impegnato con continuità in operazioni di sensibilizzazione e comunicazione su temi ambientali, sia con incontri con la cittadinanza sia attraverso la newsletter e il periodico comunale. Dal 2007 al 2011, fino all esautrimento delle scorte, in occasione di eventi pubblici (Mercatino di Natale, Autunno Cardanese, seminari/convegni dedicati) sono stati distribuiti oltre kit per il risparmio energetico, forniti dalla Banca Popolare di Bergamo Gruppo UBI Banca, contenenti lampade e riduttori di flusso per rubinetti e docce. Nel 2008 ha organizzato un ciclo di incontri per i cittadini sul risparmio energetico nell'edilizia dal titolo: Tu risparmi, l'ambiente ci guadagna. Sempre nel 2008 ha realizzato un incontro pubblico per presentare i risultati emersi dagli audit energetici eseguiti sulle proprietà pubbliche. Nello stesso anno il Comune ha distribuito un kit sul risparmio energetico contenenti riduttori di flusso, lampadine a basso consumo energetico e la guida Risparmiare acqua...un gioco da ragazzi. 22

84 Nel 2010, è stata distribuita agli sportelli comunali, nelle scuole e in occasione di incontri pubblici la guida Piccoli gesti per grandi risparmi Come risparmiare sulle bollette grazie a piccoli gesti quotidiani. Il Comune ha aderito (dal 2009 al 2012) alla campagna nazionale M'illumino di meno. La campagna include la distribuzione di brochure, l affissione di cartelloni in punti strategici della città e l attivazione di azioni simboliche di spegnimento luci nel territorio. Nel 2011 gli alunni del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze (C.C.R.R.) sono stati coinvolti sul tema del risparmio energetico. Le classi interessate, per un totale di 400 ragazzi, hanno partecipato a un concorso di idee, promosso dall Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune, per realizzare un logo che caratterizzasse la campagna di sensibilizzazione della cittadinanza. L Amminsitrazione Comunale ha intenzione di proseguire sul percorso intrapreso e intende continuare ad attivare progetti specifici di promozione degli interventi di risparmio energetico negli edifici valutando ad esempio modalità innovative di coinvolgimento. Figura 3-2 Campagna di sensibilizzazione del

85 Figura 3-3 Brochure distribuita nel giugno

86 Ai fini della redazione del PAES è stato organizzato un incontro tecnico con un referente di Sea Malpensa, al fine di comprendere correttamente l effetto sulle emissioni e sui consumi energetici correlati alla presenza dello scalo aeroportuale di Malpensa. Durante l incontro è stata illustrata la politica ambientale di SEA che si è organizzata nell ambito dell Airport Carbon Accreditation, che permette l acquisto di Carbon Credits ai fini della mitigazione ambientale. Attualmente SEA Malpensa risulta essere ad un livello di neutralità rispetto alle proprie emissioni. SEA Malpensa si è dimostrata disponibile a fornire ulteriori dati per identificare correttamente le ripercussioni sui diversi comuni dei consumi e delle emissioni imputabili alle attività correlate all aeroporto. In particolare, Sea Malpensa si è resa disponibile per partecipare attivamente, insieme con i diversi comuni del CUV, alla realizzazione e alla attivazione di azioni che permettano di migliorare la mobilità legata e connessa al sistema aereoportuale (mobilità dei lavoratori di Malpensa, connessioni con il resto del territorio per la mobilità dei passeggeri, partecipazione diretta e indiretta alla realizzazione di piste ciclopedonali). Nei prossimi anni il Comune intende continuare in questa direzione promuovendo servizi di consulenza sul risparmio energetico e le fonti rinnovabili in grado di fornire indicazioni su: miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici; sfruttamento delle fonti rinnovabili; consulenza sulle nuove tecnologie disponibili per il risparmio energetico. Il lavoro con gli stakeholder consentirà di recepire nel momento dell aggiornamento del PAES gli interventi di efficienza energetica e uso di fonti rinnovabili già attuati o in fase di progettazione/programmazione (anche nel caso di interventi che richiedono il recupero di risorse economiche attualmente non reperibili direttamente dai soggetti che intendono eseguire le opere). 25

87 4. Piano d Azione per l Energia Sostenibile 4.1 Azioni del Piano per l Energia Sostenibile Il Piano d Azione considera le azioni messe in atto e previste a partire dal 2005 (anno di riferimento del BEI) fino al 2020, esplicitate in schede d azione specifiche. Le schede d azione contengono sia le informazioni richieste dal Template dell UE per le azioni del PAES (settore e campo d azione, denominazione dell azione, servizio/soggetto responsabile, periodo temporale di attuazione, costi, risparmio d energia, produzione da fonte rinnovabile, riduzione di emissioni di CO2) sia informazioni addizionali (breve descrizione dell azione, attori coinvolti oltre al soggetto responsabile, forme di finanziamento già individuate o attese, indicatore per il monitoraggio dell azione). La sequenza delle Schede segue l ordine dei campi d azione indicati dal Template del Covenant of Mayors: edifici, attrezzature/impianti e industrie; trasporti; produzione locale di elettricità; teleriscaldamento/teleraffrescamento, impianti CHP; pianificazione territoriale; appalti pubblici di prodotti e di servizi; coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti interessati. Riguardo al contenuto del campo servizio/soggetto responsabile si intende precisare che, laddove si tratta di azioni diffuse, e quindi non sia individuabile un unico soggetto che realizzi l intervento, viene indicato il settore dell Amministrazione Comunale che si fa carico del seguimento dell azione e del monitoraggio del grado di realizzazione della stessa. Un ulteriore precisazione: alcune delle Schede, in particolare del settore Pianificazione Territoriale, Appalti pubblici di prodotti e servizi e Coinvolgimento dei cittadini e dei soggetti interessati, riportano nel campo Risparmio energetico la dicitura nessun risparmio diretto e nel campo Riduzione CO2 la dicitura nessuna riduzione diretta ; con ciò va inteso che l azione descritta non ha efficacia diretta sui risparmi, ma che l azione è propedeutica o sostiene o rafforza un altra azione che invece produce risparmi diretti; nelle azioni con risparmi diretti si valorizza anche l efficacia di azioni indirette (come ad esempio l efficacia di servizi informativi del Comune verso la cittadinanza, che comportano benefici di cui si tiene conto nelle schede relative alle azioni sugli edifici residenziali). 26

88 Nella tabella seguente (tabella 4.1) le Azioni sono raggruppate per macro settore, identificabile dal secondo numero del codice identificativo Codice CO20 (le schede mantengono la stessa numerazione usata nel software CO20 8 ). Il secondo numero del codice ID rappresenta il settore di intervento: edifici, attrezzature/impianti comunali 1; edifici, attrezzature/impianti del terziario (non comunali) - 2; edifici residenziali - 3; illuminazione pubblica comunale - 4; industrie - 5. Tabella 4-1 Tabella di sintesi azioni del PAES (elaborazione Esco del Sole) CODICE ID CO20 AZIONE DA REALIZZARE PERIODO % RIDUZIONE CO 2 CON INDUSTRIA % RIDUZIONE CO 2 SENZA INDUSTRIA RIDUZIONE TON CO 2 SOSTITUZIONE SERRAMENTI ,03% 0,05% 25,0 SCUOLA MEDIA INTERVENTI SU EDIFICI PUBBLICI ,27% 0,44% 202,6 IMPIANTI TERMICI (46) FOTOVOLTAICO ,02% 0,03% 13, (50) SOLARE TERMICO FOTOVOLTAICO ENERGIA VERDE EDIFICI PUBBLICI ,01% 0,01% 4, ,01% 0,02% 10, ,09% 0,15% 68,9 PUBBLICO SOSTITUZIONE LAMPADE A VAPORI DI MERCURIO ,29% 0,46% 212,8 IP RIQUALIFICAZIONE USI ELETTRICI DEL SETTORE TERZIARIO IN BASSA TENSIONE RIQUALIFICAZIONE USI ELETTRICI DEL SETTORE TERZIARIO IN MEDIA TENSIONE RIQUALIFICAZIONE IMPIANTO TERMICO UTENZE TERZIARIO GAS ,69% 1,10% 511, ,20% 0,32% 147, ,46% 0,73% 340,4 TERZIARIO (30) FOTOVOLTAICO ,10% 0,16% 72, (31) FOTOVOLTAICO ,12% 0,19% 90,0 8 Per l illustrazione del software CO20 si rimanda al Capitolo 5 27

89 (17) (18) (19) LAMPADE RISPARMIO LAMPADE RISPARMIO CALDAIE AUTONOME CALDAIE AUTONOME CALDAIE AUTONOME A A ,34% 0,55% 254,0 ENTRO ,60% 0,95% 440, ,33% 0,53% 247, ,38% 0,61% 281,9 DAL 2015 AL ,84% 1,34% 620, (15) (16) SERRAMENTI SERRAMENTI ,08% 0,12% 56,0 DAL 2015 AL ,26% 0,41% 190, (11) (12) (13) (14) CAPPOTTO CAPPOTTO ,34% 0,54% 251,0 DAL 2015 AL ,55% 0,87% 406, (7) (8) (9) (10) (4) (5) (3) COPERTURA COPERTURA FRIGOCONGELATORI A+ FRIGOCONGELATORI A++ FRIGOCONGELATORI A++ CONDIZIONAMENTO ESTIVO CLASSE A CALDAIA CENTRALIZZATA VALVOLE TERMOSTATICHE ,24% 0,38% 176,0 DAL 2015 AL ,49% 0,77% 359, ,17% 0,26% 123,0 DAL 2011 AL 2013 DAL 2014 AL 2020 DAL 2013 AL 2020 DAL 2012 AL 2020 DAL 2012 AL ,09% 0,14% 66,0 0,27% 0,43% 200,0 0,01% 0,01% 4,4 0,40% 0,64% 298,0 0,49% 0,78% 364,0 RESIDENZIALE INVOLUCRO 55% POMPE DI CALORE ,35% 0,56% 259,0 DAL 2013 AL ,91% 4,63% 2150, (22) (23) FV GIA' INSTALLATO ,24% 0,38% 176, (24) (25) (26) FV FV SOLARE TERMICO DOMESTICO ,19% 0,30% 141,0 DAL 2015 AL 2020 DAL 2013 AL ,27% 0,43% 202,0 0,32% 0,52% 239, (33) (32) (35) (36) RIQUALIFICAZIONE IMPIANTO TERMICO RIQUALIFICAZIONE USI ELETTRICI BT RIQUALIFICAZIONE USI ELETTRICI MT FOTOVOLTAICO FOTOVOLTAICO ,27% 0,00% 936, ,49% 0,00% 364, ,52% 0,00% 1123, ,36% 0,00% 266, ,21% 0,00% 154,0 PRODUTTIVO 28

90 (37) (38) (39) (40+41) ROTTAMAZIONE AUTOVETTURE BENZINA ROTTAMAZIONE GASOLIO + BENZINA CAMBIATE IN GASOLIO BENZINA CAMBIATE IN GPL E METANO BIOCARBURANTI AUTO ELETTRICHE VEICOLI A BASSE EMISSIONI ,38% 0,61% 282, ,46% 0,74% 341, ,07% 0,11% 53, ,72% 1,14% 529, ,34% 0,54% 249, ,82% 2,89% 1341,7 TRASPORTI PISTE CICLABILI VII PROGRAMMA QUADRO ,03% 0,05% 21, * PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO REGOLAMENTO EDILZIO + ALLEGATO ENERGETICO SERVIZI DI CONSULENZA COINVOLGIMENTO CITTADINANZA E STAKEHOLDER COMUNICAZIONE FORMAZIONE SCOLASTICA * * * * * * PIANIFICAZIONE APPALTI E COINVOLGIMENTO (*) L azione descritta non ha efficacia diretta sui risparmi, ma è propedeutica o sostiene o rafforza un altra azione che invece produce risparmi diretti; nelle azioni con risparmi diretti si valorizza anche l efficacia di azioni indirette (come ad esempio l efficacia di servizi informativi del Comune verso la cittadinanza, che comportano benefici di cui si tiene conto nelle schede relative alle azioni sugli edifici residenziali). Nel codice ID il numero tra parentesi è un numero progressivo assegnato dal Software C020 in fase di inserimento delle azioni. 29

91 4.2 Schede d azione Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Sostituzione serramenti (2009) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici attrezzature/impianti comunali Ufficio tecnico settore LLPP Oltre ad altri interventi minori sugli involucri edilizi effettuati nell ambito del contratto Servizio energia, nel settembre 2009 l Amministrazione comunale ha provveduto alla sostituzione degli infissi presso la scuola media in via Carreggia con infissi in alluminio ad alta efficienza energetica dotati di vetri basso emissivi, grazie a un finanziamento I.N.A.I.L. Data inizio Agosto 2009 Data fine Settembre 2009 Risparmio energetico 119 MWh/anno Riduzione CO 2 25 ton/anno Costi Strumenti di finanziamento Finanziamento I.N.A.I.L. Monitoraggio Indicatore: consumo annuo di energia elettrica/gas degli interventi realizzati. 30

92 1.1.4 Interventi di riqualificazione impiantistica. Sostituzione caldaie ( ) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici attrezzature/impianti comunali Ufficio tecnico settore LLPP Nel 2009 l Amministrazione comunale ha affidato per 9 anni, tramite procedura ad evidenza pubblica, il servizio energia, comprendente la fornitura, l esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici e di condizionamento a servizio dei propri edifici. Il servizio energia ha previsto la riqualificazione tecnologica volta in particolare al miglioramento del comfort ambientale e alla riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti. Nel 2010 sugli edifici pubblici sono stati effettuati diversi interventi di riqualificazione impiantistica: sostituzione generatore di calore presso il Municipio e casa della cultura con una caldaia a condensazione ed installazione impianto di condizionamento VRV; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso la Scuola Elementare A. Manzoni; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso la Scuola Elementare A. Negri; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso la Scuola Media Montessori; sostituzione generatore di calore con una caldaia a condensazione presso il Palazzetto dello sport. Data inizio Gennaio 2010 Data fine Dicembre 2010 Risparmio energetico Riduzione CO 2 Costi MWh/anno da risparmio di gas naturale 203 ton/anno 31

93 Strumenti di finanziamento Monitoraggio Investimenti a carico del soggetto responsabile del Servizio Energia Indicatore: consumo annuo di gas e interventi realizzati. 32

94 3.1.1 (46) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Impianti Fotovoltaici su edifici pubblici 2011 Produzione locale di energia elettrica Fotovoltaico Ufficio tecnico settore LLPP Nel corso del 2011 sono stati installati tre impianti solari fotovoltaici a servizio dei propri edifici pubblici, per un totale di 25,96 kwp. La realizzazione dei 3 impianti fotovoltaci è stata realizzata dal gestore del servizio calore a costo zero per il Comune (intervento incluso nell appalto del Servizio Energia), al quale viene garantito quindi lo scambio sul posto dell energia (autoconsumo dell energia prodotta), mentre il gestore del serivizio energia è titolare e beneficiario del Conto Energia. Gli impianti sono stati installati sulle coperture dei seguenti edifici: Casa della Cultura in via Torre 4,84 kwp; Scuola media in via Carreggia 10,56 kwp; Scuola elementare A. Manzoni in via Martiri di Kindù 10,56 kwp. L azione, oltre ad effetti diretti di riduzione di emissioni in atmosfera, è da ritenere importante soprattutto per l esempio che viene dimostrato alla cittadinanza dall Amministrazione Comunale, che diventa in automatico promotrice della tecnologia installata. Data inizio 2011 Data fine 2011 Produzione da fonti rinnovabili Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento 33 MWh/anno 13,3 ton/anno Comune Operatori del Settore Investimenti a carico del soggetto responsabile del Servizio Energia 33

95 Monitoraggio Indicatori: energia elettrica prodotta da fotovoltaico (50) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Impianti Fotovoltaici su edifici pubblici Dal 2013 al 2020 Produzione locale di energia elettrica Fotovoltaico Ufficio tecnico settore LLPP Dalle valutazioni eseguite nell ambito del Servizio Energia stipulato si ritiene possibile eseguire nuove installazioni di impianti fotovoltaici sugli edifici di proprietà dell Amministrazione comunale. L obiettivo è quello di realizzare anche altri impianti, oltre a quelli già realizzati, per un totale di almeno 20,2 kwp. La produzione stimata è di circa kwh/anno. Data inizio 2013 Data fine 2020 Produzione da fonti rinnovabili Riduzione CO2 Attori coinvolti 26 MWh/anno 10,4 ton/anno Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio Comune Operatori del Settore Conto Energia Finanziamenti statali Indicatori: energia elettrica prodotta da fotovoltaico 34

96 4.1.1 Solare termico su edifici pubblici Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Teleriscaldamento/raffrescamento, cogenerazione, solare termico Solare termico Ufficio tecnico settore LLPP Nel 2011, nell ambito del contratto di Servizio Energia, sono stati installati diversi impianti solari termici: impianto solare termico Palazzetto dello Sport in via Carreggia - n 2 collettori sottovuoto; impianto solare termico Campo da calcio in via Carreggia- n 2 collettori sottovuoto; impianto solare termico Scuola Media in via Carreggia n 2 collettori sottovuoto. Già nel 2007, l Amministrazione aveva fatto installare un impianto solare termico da n 2 collettori per la produzione di acqua calda sanitaria sulla Scuola Materna S.Francesco, che era in fase di realizzazione sostenendone direttamente le spese, che risultavano incluse nell appalto della costruzione dell edificio. Data inizio 2007 Data fine 2011 Produzione da fonti rinnovabili Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio 23,8 MWh/anno 68,8 ton/anno Comune Operatori del Settore Investimenti a carico del soggetto responsabile del Servizio Energia Indicatori: energia termica prodotta da solare termico 35

97 5.1.1 Acquisto di energia verde (dal 2013 al 2020) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Appalti pubblici di prodotti e servizi Requisiti/standard di energia rinnovabile Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Il Comune di Cardano al Campo intende attivare la fornitura di energia verde certificata RECS cercando in modo graduale di estenderla a tutte le proprie utenze degli edifici pubblici, al netto degli interventi di risparmio dell energia elettrica, inclusa la produzione da impianti a fonti rinnovabili, previsti dal presente piano d azione. I RECS (Renewable Energy Certificate System) sono titoli che attestano l impiego delle fonti rinnovabili a copertura del 100% dei consumi elettrici complessivi. Tali consumi potranno pertanto essere considerati con fattore di emissione nullo. Si stima che, al netto dei risparmi ottenibili con interventi mirati sugli usi elettrici e della produzione da fotovoltaico, si possa coprire con l acquisto di energia verde circa il 50% dei consumi elettrici rilevati nel 2005 per gli edifici pubblici. Data inizio Gennaio 2013 Data fine Dicembre 2020 Consumi coperti da fonti rinnovabili Riduzione CO 2 Attori coinvolti Costi 344 Strumenti di finanziamento Monitoraggio 172 MWh/anno 69 ton/anno Comune Fornitori di energia elettrica - Indicatore: quota annua di energia verde erogata (certificati RECS consegnati al Comune) 36

98 1.4.1 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Riqualificazione impianto illuminazione pubblica ( ) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Illuminazione pubblica comunale Ufficio tecnico settore LLPP Nella presente scheda si considera la conversione entro il 2020 delle lampade a vapori di mercurio, ancora presenti nel parco lampade di proprietà EnelSole e di proprietà del Comune stesso, con lampade a vapori di sodio ad alta pressione più efficienti. Si è prevista l adozione di 102 lampade di potenza pari a 70W, 1683 lampade di potenza pari a 100W, 24 lampade di potenza pari a 150W e 18 lampade di potenza pari a 250W. Tale intervento simula la sostituzione attualmente meno costosa. L intervento potrebbe eventualmente essere realizzato con lampade a LED, permettendo ulteriori risparmi. Data inizio Gennaio 2013 Data fine Dicembre 2020 Risparmio energetico Riduzione CO 2 Attori coinvolti 532 MWh/anno 212,8 ton/anno Costi Strumenti di finanziamento Comune Enel Sole Operatori del settore Finanziamento tramite terzi Titoli di efficienza energetica Monitoraggio Indicatore: consumo annuo di elettricità e lampade sostituite. 37

99 1.2.5 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Riduzione negli usi termici nel settore terziario privato (dal 2013 al 2020) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici, attrezzature/impianti del terziario Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sportello Unico per le Attività Produttive Interventi di efficienza energetica (sia gestionali che di sostituzione tecnologica) nel settore terziario privato. Gli interventi riguardano: la migliore gestione degli impianti termici e loro sostituzione tecnologica anche attraverso sistemi di telegestione e controllo interventi sugli involucri rivolti all isolamento termico. Gli interventi saranno sostenuti ed incentivati da un insieme integrato di attività che potrà prevedere: a) incentivazione degli interventi attraverso azioni comunali da concordarsi con le associazioni di categoria, gli operatori economici che operano nel settore delle costruzioni e degli impianti, soggetti che operano nel campo del risparmio energetico. b) informazione e comunicazione a cura del Comune in merito a vantaggi e opportunità di intervenire su impianti, dispositivi e involucri c) promozione di servizi di diagnosi energetica (attraverso operatori privati) differenziati per tipologia e complessità dell attività e degli usi energetici dell utente d) miglioramento dei livelli prestazionali minimi richiesti dalla normativa nazionale (in recepimento delle direttive europee) e regionale. L efficacia di questa azione sarà graduale e in crescita nel periodo considerato. L obiettivo assunto dalla presente azione è stato determinato considerando di ottenere un risparmio del 10% negli usi termici del settore. Data inizio Gennaio

100 Data fine Dicembre 2020 Risparmio energetico Riduzione CO 2 Attori coinvolti 1660 MWh/anno 340 ton/anno Comune Associazioni di categoria Operatori efficienza energetica Utenze del settore terziario Costi a carico di privati Strumenti di finanziamento Monitoraggio Detrazione fiscale del 50% dei costi sostenuti Contratti Energy Plus offerti da ESCO. Indicatore: numero interventi eseguiti (con monitoraggio dei risparmi conseguiti su un campione di utenze). 39

101 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Riduzione negli usi elettrici nel settore terziario privato (BT-MT) (dal 2013 al 2020) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici, attrezzature/impianti del terziario Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sportello Unico per le Attività Produttive Interventi di efficienza energetica (sia gestionali che di sostituzione tecnologica) negli usi elettrici del settore terziario privato. Gli interventi riguardano: sostituzione tecnologica di impianti di illuminazione e di apparecchiature per ufficio e di attrezzature specifiche ad uso dell utenza (ad es. sistemi frigoriferi per la conservazione di alimenti nel settore commerciale) migliore gestione degli impianti termici e di raffrescamento estivo e dei sistemi di illuminazione, anche attraverso sistemi di gestione e controllo sostituzione tecnologica di impianti di condizionamento estivo (inclusi i sistemi di ventilazione) interventi sugli involucri rivolti alla riduzione dei carichi termici estivi. Gli interventi saranno sostenuti ed incentivati da un insieme integrato di attività che potrà prevedere: a) incentivazione degli interventi attraverso azioni comunali da concordarsi con le associazioni di categoria, gli operatori economici che operano nel settore delle costruzioni e degli impianti, soggetti che operano nel campo del risparmio energetico b) informazione e comunicazione a cura del Comune in merito a vantaggi e opportunità di intervenire su impianti, dispositivi e involucri c) promozione di servizi di diagnosi energetica (attraverso operatori privati) differenziati per tipologia e complessità dell attività e degli usi energetici dell utente 40

102 d) miglioramento dei livelli prestazionali minimi richiesti dalla normativa nazionale (in recepimento delle direttive europee) e regionale. L efficacia di questa azione sarà graduale e in crescita nel periodo considerato. L azione della presente scheda viene simulata con software CO20 tramite due azioni distinte che valutano i risparmi suddivisi in: - Media Tensione: sono 6 utenze per le quali si stima di poter ottenere un risparmio di energia elettrica dell 8%; Bassa Tensione: sono circa 570 utenze per le quali si stima di poter ottenere un risparmio di energia elettrica del 15%. Data inizio Gennaio 2012 Data fine Dicembre 2020 Risparmio energetico Riduzione CO 2 Attori coinvolti Costi 1278 MWh/anno (Bassa Tensione) 368 MWh/anno (Media Tensione) 1646 MWh/anno (Totale) 511 ton/ anno (Bassa Tensione) 147 ton/ anno (Media Tensione) 658 ton/anno (Totale) Comune Associazioni di categoria Operatori efficienza energetica a carico di privati. Strumenti di finanziamento Monitoraggio Detrazione fiscale del 50% dei costi sostenuti Contratti Energy Plus offerti da ESCO. Indicatore: numero interventi eseguiti (con monitoraggio dei risparmi conseguiti su un campione di utenze). 41

103 3.2.1(31) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Impianto fotovoltaico Impianti fotovoltaici già realizzati su utenze del terziario ( ) Produzione locale di energia elettrica Fotovoltaico Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sportello Unico per le Attività Produttive Installazione di impianti solari fotovoltaici su edifici del settore terziario privato, incentivati secondo lo schema del Primo, Secondo, Terzo e Quarto Conto Energia, già realizzati entro il mese di agosto Si tratta complessivamente di 141,2 kwp (impianti di potenza > di 10kWp e < di 50kWp) allacciati alla rete locale di distribuzione elettrica. Tale dato è stato desunto dall archivio Atlasole del GSE e su indicazione dell Ufficio Tecnico, attribuendo la tipologia d utenza sulla base della potenza dell impianto. Data inizio 2008 Data fine Agosto 2012 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio Produzione solare fotovoltaica: 181 MWh/anno 72,4 tonnellate CO 2 /anno Comune Soggetti del settore terziario Operatori del settore A carico di privati: Tariffa incentivante statale per l energia elettrica prodotta, oltre a scambio sul posto o ritiro dedicato Indicatore: produzione elettrica annua (per un campione di utenze); potenza installata 42

104 3.2.1(32) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione FV settore terziario (dal 2012 al 2020) Produzione locale di energia elettrica Fotovoltaico Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sportello Unico per le Attività Produttive Installazione di impianti solari fotovoltaici su edifici del settore terziario privato incentivati secondo lo schema del Quinto Conto Energia (e successivi schemi di incentivazione), da realizzarsi entro il Si stima che verranno installati impianti solari fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 175 kwp. Il raggiungimento ed eventuale superamento dell obiettivo previsto dipenderà fortemente dagli incentivi/agevolazioni e dal costo della tecnologia e dell energia elettrica che si avranno nei prossimi anni. Data inizio Settembre 2012 Data fine Dicembre 2020 Produzione da fonti rinnovabili Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio Produzione solare fotovoltaica: 224 MWh/anno 89,7 ton/anno Comune Soggetti del settore terziario Operatori del settore a carico di privati Conto Energia Indicatori: produzione elettrica annua (su un campione di utenze) e potenza installata. 43

105 1.3.1 Riqualificazione impianto illuminazione residenziale: Lampade a risparmio energetico Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Questa scheda illustra in sintesi le azioni del triennio che si possono imputare al settore privato residenziale per quanto riguarda la riqualificazione degli impianti di illuminazione, in particolare la sostituzione delle lampade ad incandescenza con quelle a fluorescenza. Già a partire dal 2005, tramite l intervento di operatori sia pubblici che privati (Enel, Esco, Ministero, Regione ) sono state attuate diverse iniziative rivolte a promuovere la sostituzione delle vecchie lampade a incandescenza con lampadine a basso consumo (Classe A di efficienza energetica). In particolare si tratta di: - campagne promozionali presso i punti vendita; - distribuzione gratuita di lampadine da parte di ENEL (distributore locale di energia elettrica) ed altri operatori ESCO, nel contesto del mercato dei Titoli di Efficienza Energetica. L Amministrazione comunale ha realizzato momenti di informazione e sensibilizzazione. In particolare nel 2008 ha realizzato un ciclo di incontri sul tema del risparmio energetico e ha sottoscritto un Protocollo d Intesa con Istituti di Credito per garantire finanziamenti per interventi di efficienza energetica. In quest ultima occasione per esempio è stato distribuito un kit sul risparmio energetico contenente riduttori di flusso e lampade a basso consumo. Per il calcolo dei risparmi conseguiti si è considerato che circa un 30% delle famiglie abbia sostituito 5 delle lampade maggiormente in uso nella propria abitazione nell arco di tre anni (circa lampadine). Data inizio Gennaio 2006 Data fine Dicembre 2008 Risparmio energetico 636 MWh/anno Riduzione CO2 254,4 ton/anno 44

106 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio Comune Distributori energia elettrica e gas Grande distribuzione ESCO a carico di privati Meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica per il recupero del costo delle lampade da parte dei Distributori di energia e delle ESCO. Indicatore: numero di lampade in classe A distribuite 45

107 1.3.2 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Riqualificazione impianto illuminazione residenziale: Rimozione dal mercato delle lampade a incandescenza, entro il 2020 Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia L azione consiste nella valutazione della sostituzione delle lampadine di casa (vecchie lampade ad incandescenza) con quelle nuove ad alta efficienza (lampade in Classe A di efficienza energetica). La Direttiva Europea 2005/32/CE (progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all energia) e il Regolamento 244/2009, impongono la progressiva eliminazione dal mercato di lampade a bassa efficienza entro il Pertanto, l efficacia di questa azione si basa da un lato sull obbligo derivante dalla normativa europea, dall altro sulla rapida evoluzione tecnologica del settore (ampia disponibilità delle nuove lampade fluorescenti compatte e comparsa sul mercato di lampade a LED anche per uso domestico). Per il calcolo dei risparmi conseguiti si è considerato che un 80% delle famiglie, entro il 2020, sostituirà tutte le vecchie lampade a incandescenza nella propria abitazione (circa lampadine, incluse quelle a minor utilizzo) con lampade fluorescenti compatte (la tecnologia più efficiente attualmente presente sul mercato). Data inizio 2012 Data fine 2020 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio MWh/anno 440,2 ton/anno Comune a carico di privati. Indicatore: numero di lampade in classe A distribuite 46

108 1.3.4 (17) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Caldaie autonome sostituite: Sostituzione delle caldaie durante il periodo della detrazione del 55% tra il 2007 e il 2011 Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Come descritto nella scheda Interventi di riqualificazioni energetica dell'involucro il Dlgs 192 del 2005 e la DGR VIII/5018 del dicembre 2007 della Lombardia e s.m.i. hanno imposto limiti più stringenti sulle prestazioni energetiche non solo dei componenti dell involucro ma anche sui rendimenti degli impianti termici; le concomitanti detrazioni del 55% incentivavano l installazione di caldaie a condensazione per un ancor più efficace rinnovamento degli impianti presenti sul territorio. Le informazioni puntuali sul numero di interventi eseguiti e sui risparmi ottenuti non sono facilmente reperibili con gli strumenti di monitoraggio messi in atto fino ad oggi dall Amministrazione Comunale. Tuttavia, i dati sugli sgravi del 55% sono stati forniti a scala regionale dall ENEA per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 ed è dunque possibile una stima del dato a scala comunale, applicando un coefficiente di proporzionalità in base alla popolazione. Per gli anni successivi l ENEA non ha ancora reso disponibili i dati, ma si assume che gli interventi eseguiti siano coerenti con i valori del Nella presente azione comunque si tiene conto non solo delle caldaie sostituite con tecnologia a condensazione che hanno usufruito della detrazione fiscale, ma anche di quelle sostituite con generatori ad alta efficienza. Si stima che circa l 85% delle caldaie giunte a fine vita (dopo 15 anni di funzionamento) nel periodo considerato siano state sostituite; un 40% delle famiglie che cambia la caldaia abbia scelto un generatore di calore a condensazione, il resto abbia installato caldaie ad alto rendimento. Data inizio 2007 Data fine

109 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio MWh/anno 247 ton/anno Comune Associazioni di Categoria ed operatori economici Amministratori di condominio Agire a carico di privati Detrazione fiscale del 55% dei costi sostenuti Indicatore: numero interventi realizzati 48

110 1.3.4 (19) (18) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Caldaie autonome: Campagna di sostituzione di caldaie con quelle a condensazione nel periodo Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Questa scheda illustra in sintesi le azioni che l Amministrazione si impegna ad attuare entro il 2020 per incentivare presso i cittadini la sostituzione delle caldaie autonome tradizionali nelle abitazioni al fine di raggiungere gli obiettivi sottoscritti nel Patto dei Sindaci. In particolare si vuole promuovere la sostituzione delle vecchie caldaie con quelle a condensazione in alternativa a quelle ad alto rendimento (3 stelle). Gli interventi saranno sostenuti ed incentivati da un insieme di attività che potranno prevedere: estensione delle detrazioni fiscali nazionali integrate anche da incentivi economici regionali (ad es. finanziamenti in attuazione del Piano Energetico Regionale) incentivazione degli interventi attraverso azioni da concordarsi tra l Amministrazione comunale con le associazioni di categoria, gli operatori economici che operano del settore delle costruzioni e degli impianti, le associazioni di amministratori condominiali, soggetti che operano nel campo del risparmio energetico, ecc. Informazione e comunicazione a cura del Comune in merito a vantaggi e opportunità di intervenire sugli impianti. Miglioramento dei livelli prestazionali minimi richiesti dalla normativa nazionale (in recepimento delle direttive europee) e regionale. L efficacia di questa azione sarà graduale e in crescita nel periodo considerato. Considerando che un intervento sulle caldaie avvenga ogni 15 anni, il bacino annuale potenziale di utenze su cui il Comune può intervenire è di circa

111 caldaie autonome. Si ipotizza che: l 80% di queste venga effettivamente sostituito; delle sostituzioni durante i primi 3 anni il 55% sia a condensazione (anche grazie alla detrazione fiscale ancora in vigore); successivamente il 70% sia a condensazione; Si stima che nel corso dei 9 anni avvenga la sostituzione di circa 834 caldaie, comprensivo sia delle caldaie a condensazione sia delle caldaie ad alta efficienza Data inizio Gennaio 2012 Data fine Dicembre 2020 Risparmio MWh/anno (dal 2012 al 2014) energetico MWh/anno (dal 2015 al 2020) MWh/anno (totale) Riduzione CO2 282 ton/anno (dal 2012 al 2014) 621 ton/anno (dal 2015 al 2020) 903 ton/anno (totale) Attori coinvolti Costi Comune Associazioni di Categoria ed operatori economici a carico di privati Strumenti di finanziamento Monitoraggio Detrazione fiscale del 55% dei costi sostenuti Indicatore: numero sostituzioni eseguite per le diverse tipologie di tecnologie 50

112 1.3.6 (15-16) (11-13) (12-14) (7-9) (8-10) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Interventi di riqualificazioni energetica dell'involucro: Isolamento copertura, cappotto, serramenti (dal 2012 al 2020) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Gli interventi stimati interessano l involucro edilizio degli edifici residenziali presenti sul territorio comunale e saranno finalizzati a diminuire le dispersioni energetiche (riduzione della trasmittanza termica). Gli interventi potranno riguardare l intero edificio o determinate parti (es: sostituzione infissi, isolamento copertura, cappotto, ecc.). Gli interventi saranno sostenuti ed incentivati da un insieme integrato di attività che potrà prevedere: estensione delle detrazioni fiscali nazionali; creazione di un percorso facilitato per i cittadini che intendono realizzare interventi di miglioramento dell efficienza energetica degli edifici; incentivazione degli interventi attraverso azioni da concordarsi con le associazioni di categoria, gli operatori economici che operano del settore delle costruzioni; Informazione e comunicazione a cura del Comune in merito a vantaggi e opportunità di intervenire sugli immobili anche attraverso il periodico comunale o il sito internet; Regolamento Edilizio Comunale al fine di favorire gli interventi di riqualificazione energetica sugli immobili esistenti; Miglioramento dei livelli prestazionali minimi richiesti dalla normativa nazionale (in recepimento delle direttive europee) e regionale. L efficacia di questa azione sarà graduale e in crescita nel periodo considerato, prevedendo fasi di verifica e controllo periodiche in sede di esecuzione degli inventari intermedi biennali, con eventuale correzione delle modalità adottate e degli strumenti di sostegno attivati. 51

113 Nelle valutazioni dei risparmi si sono ipotizzate le seguenti strategie: Coperture: entro il 2014 si stima la coibentazione della copertura di 146 edifici (in due anni) e entro il 2020 la coibentazione di ulteriori 222 edifici, circa 40 all anno. Entro il 2020 si stima di coibentare la copertura del 14% degli edifici, pari a circa il 55% di quelli che necessitano di manutenzione (copertura vecchia di almeno 30 anni); Chiusure verticali: entro il 2014 si stima la coibentazione esterna di circa 74 edifici (in due anni) e entro il 2020 la coibentazione di ulteriori 147 edifici, 24 edifici/anno. Entro il 2020 si stima di isolare le pareti verticali del 10% circa degli edifici; Serramenti: entro il 2014 si ipotizza che in due anni circa 107 abitazioni sostituiscano i serramenti e che tra il 2015 e il 2020 lo facciano ulteriori 522 abitazioni (70 abitazioni/anno). Entro il 2020 si stima di sostituire i serramenti dell 11% delle abitazioni. Data inizio Gennaio 2012 Data fine Dicembre 2020 Risparmio energetico MWh/anno Riduzione CO2 Attori coinvolti ton/anno Costi Comune Cittadini Associazioni di Categoria ed operatori economici Amministratori di condominio Strumenti di finanziamento Monitoraggio Detrazione fiscale del 55% dei costi sostenuti Indicatori: - Numero interventi eseguiti per le diverse categorie di intervento - caratteristiche prestazionali degli interventi di isolamento eseguiti. 52

114 (4) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Sostituzione apparecchiature elettriche: sostituzione frigocongelatore classe A+ e A++ Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia La sostituzione di frigocongelatori ad uso domestico con apparecchi in Classe A+ è stata sostenuta attraverso l operazione di incentivazione effettuata dal Governo con la Legge Finanziaria del 2007, che ha introdotto uno sconto del 20% sul prezzo di acquisto di tali elettrodomestici. L incentivazione ha avuto validità fino a tutto il 2010 e dalle analisi dei dati di vendita (vedasi grafico successivo) si evince che ha comportato un decisivo spostamento del mercato verso le classi di efficienza più elevate. Per il calcolo dei risparmi conseguiti si è considerato che il vecchio frigorifero sostituito fosse mediamente in Classe C e che il 70% degli apparecchi giunti a fine vita (mediamente dopo 15 anni) sia stato sostituito. Si stima la sostituzione di 909 frigoriferi in 4 anni (227 frigoriferi/anno); di questi la metà sia stata acquistata in classe A+ e l altra metà abbia acquistato un frigorifero in classe A. Data inizio 2007 Data fine

115 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio 309 MWh/anno 123,5 ton /anno Comune Agenzia delle Entrate a carico privati Detrazione fiscale del 20% sul prezzo d acquisto Indicatore: numero di apparecchi in Classe A+ ed A venduti 54

116 (3-5) Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Sostituzione apparecchiature elettriche: sostituzione frigocongelatore classe A++ (dal 2011 al 2020) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sostituzione di frigoriferi, frigocongelatori e congelatori ad uso domestico con apparecchi ad elevata efficienza (A+, A++ e A+++). L intervento intende favorire l acquisto dei prodotti a più elevata efficienza disponibili sul mercato al momento della naturale sostituzione di un vecchio elettrodomestico (vita media di 15 anni). Gli interventi saranno sostenuti da attività di informazione e comunicazione a cura del Comune (newsletter e articoli sul periodico comunale o incontri) in merito a vantaggi e opportunità di rinnovo degli elettrodomestici e potranno essere incentivati attraverso un eventuale riattivazione delle detrazioni fiscali nazionali e/o da incentivi economici regionali e/o da incentivi di ESCO e Distributori di Energia nell ambito dei titoli di efficienza energetica. Per il calcolo del risparmio conseguibile si è considerato che l elettrodomestico da sostituire sia mediamente in Classe C fino al 2014 e in classe B dal 2015 in poi. Il tasso annuo di sostituzione dei frigoriferi è stato assunto pari a un quindicesimo delle famiglie. Si ipotizza che il 50% dei frigoriferi giunti a fine vita venga sostituito Tra il siano sostituiti circa 520 frigoriferi, di cui il 50% in classe A++ Tra il 2014 e il 2020 vengano sostituiti circa 1234 frigoriferi in classe A++ o A+++. Data inizio Gennaio 2011 Data fine Dicembre 2020 Risparmio energetico Riduzione CO2 665 MWh/anno 266 ton/anno 55

117 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio Comune Distributori di energia ESCO a carico di privati Eventuale detrazione fiscale sul prezzo d acquisto dell apparecchio. Eventuale incentivo da parte di ESCo o Distributori di elettricità/gas con meccanismo Titoli di efficienza. Indicatore: numero di apparecchi in Classe A+ e A++ venduti 56

118 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Sostituzione apparecchiature elettriche: sostituzione condizionatori classe A (dal 2013 al 2020) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sostituzione di condizionatori d aria ad uso domestico con nuovi condizionatori (pompe di calore aria-acqua) ad elevata efficienza (Classe A). L intervento intende favorire l acquisto dei prodotti a più elevata efficienza disponibili sul mercato al momento della naturale sostituzione di un vecchio elettrodomestico (vita media di 20 anni).gli interventi saranno sostenuti da attività di informazione e comunicazione a cura del Comune in merito a vantaggi e opportunità di rinnovo degli elettrodomestici e potranno essere incentivati attraverso un eventuale riattivazione delle detrazioni fiscali nazionali e/o da incentivi economici regionali e/o da incentivi di ESCO e Distributori di Energia nell ambito dei titoli di efficienza energetica. Per il calcolo del risparmio conseguibile si è considerato che con la sostituzione ci sia un risparmio di 7,7 kwh ogni kw di potenza frigorifera. Si è ipotizzato che il 20% delle abitazioni abbia un condizionatore e che il 40 % di esse effettuerà la sostituzione nel prossimo decennio, per un totale di 420 sostituzioni circa. Data inizio 2013 Data fine 2020 Risparmio energetico Riduzione CO2 Elettricità: 11 MWh/anno 4,4 tonnellate CO 2 /anno Attori coinvolti Comune Regione Cittadini privati Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio Eventuale detrazione fiscale sul prezzo d acquisto e installazione dell apparecchio Indicatore: numero di apparecchi in Classe A venduti 57

119 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Sostituzione caldaie centralizzate (dal 2012 al 2020) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Sostituzione delle caldaie centralizzate con un generatore ad alta efficienza (a condensazione o ad alto rendimento) e miglioramento del sistema di regolazione (pompe di distribuzione a velocità variabile e valvole termostatiche nei singoli appartamenti e contabilizzazione) anche attraverso l attivazione di contratti di gestione calore (tipo Energy Plus). L intervento tramite Esco verrà inoltre promosso anche in funzione della necessità di adeguarsi al DGR IX/2601 per i sistemi di contabilizzazione del calore. Gli interventi saranno sostenuti ed incentivati da un insieme integrato di attività che potrà prevedere: Estensione delle detrazioni fiscali nazionali integrati anche con incentivi economici regionali (ad es. finanziamenti in attuazione del Piano Energetico Regionale) Incentivazione degli interventi attraverso azioni da concordarsi con le associazioni di categoria, gli operatori economici che operano del settore delle costruzioni e degli impianti, le associazioni di amministratori condominiali, soggetti che operano nel campo del risparmio energetico, ecc. Informazione e comunicazione a cura del Comune, in merito a vantaggi e opportunità di intervenire sugli impianti. Miglioramento dei livelli prestazionali minimi richiesti dalla normativa nazionale (in recepimento delle direttive europee) e regionale, regolamento edilizio comunale. L efficacia di questa azione sarà graduale e in crescita nel periodo considerato. Considerando che una caldaia centralizzata viene sostituita mediamente ogni anni, il bacino potenziale di utenze su cui il Comune può intervenire da qui al 2020 può essere ritenuto pari al 22% delle utenze dotate di impianto. Data inizio

120 Data fine 2020 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio MWh/anno 299 tonnellate CO 2 /anno Comune Associazioni di categoria Associazioni amministratori condominio Operatori efficienza energetica Per i privati: Detrazione fiscale del 55% dei costi sostenuti Finanziamenti derivanti dal Piano Energetico Regionale Contratti Energy Plus offerti da gestori calore. Indicatore: numero interventi eseguiti (con monitoraggio dei risparmi conseguiti su un campione di utenze). 59

121 Valvole termostatiche: periodo Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia Questa scheda illustra in sintesi le azioni che l Amministrazione comunale si impegna ad intraprendere nei prossimi 8 anni ( ) per incentivare presso la cittadinanza l installazione di valvole termostatiche sui termosifoni delle abitazioni private. L intervento può senz altro avvenire in ogni caso di sostituzione del generatore, come previsto anche dalla L.R. 24/2006 che all art.9 introduce gradualmente l obbligo di installazione delle valvole termostatiche. L intervento sarà sostenuto ed incentivato da un insieme di attività che potrà prevedere: estensione delle detrazioni fiscali nazionali integrate anche da incentivi economici regionali (finanziamenti in attuazione del Piano Energetico Regionale) incentivazione degli interventi attraverso azioni da concordarsi tra l Amministrazione comunale e le associazioni di categoria, gli operatori economici che operano del settore delle costruzioni, ecc. informazione e comunicazione a cura del Comune in merito a vantaggi e opportunità di intervenire sui generatori di calore. obbligo all installazione attraverso le normative nazionali e regionali o gli strumenti di regolazione comunali (allegato energetico). L efficacia di questa azione sarà progressiva considerando che l azione può avvenire già oggi su qualunque impianto senza costi economici rilevanti e può avvenire in sede di revisione della caldaia. Nelle valutazioni dei benefici ottenibili tramite l azione in termini di riduzione di CO 2 si è considerato che il 45% degli utenti con impianto autonomo esegua l installazione delle valvole termostatiche entro il In otto anni si ipotizza che siano gli impianti coinvolti (circa 220 abitaz/anno). 60

122 Data inizio Gennaio 2012 Data fine Dicembre 2020 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento MWh/anno 363 ton/anno Comune Associazioni di categoria Associazioni amministratori condominiali Operatori del settore a carico di privati Detrazione fiscale del 55% dei costi sostenuti Monitoraggio Indicatore: numero interventi eseguiti. 61

123 Settore Campo d azione Servizio/soggetto responsabile attuazione Descrizione Interventi di riqualificazione energetica dell'involucro Interventi di efficienza energetica che hanno usufruito delle detrazioni del 55% (dal 2007 al 2011) Edifici, attrezzature/impianti e industrie Edifici residenziali Ufficio Tecnico Urbanistica Ecologia La riqualificazione energetica degli edifici sia in termini di involucro sia di impianti termici è avvenuta nel rispetto del Dlgs 192/05 e della DGR VIII/5018 della Lombardia e s.m.i. del dicembre Grazie a limiti più stringenti rispetto al passato si è ottenuta una riduzione dei consumi energetici nel settore dell edilizia residenziale. A partire dal 2007, la Legge Finanziaria ha consentito di applicare una detrazione fiscale del 55% sui costi sostenuti per interventi di riqualificazione di caldaie e impianti termici ad alta efficienza (caldaie a condensazione, pompe di calore ad alto COP), nonché per interventi di isolamento degli involucri edilizi (ivi inclusa la sostituzione dei serramenti) e di installazione di collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Le informazioni puntuali sul numero di interventi eseguiti e sui risparmi ottenuti non sono in ogni caso facilmente reperibili con gli strumenti di monitoraggio messi in atto fino ad oggi dall Amministrazione Comunale. Tuttavia, i dati sugli sgravi del 55% sono stati forniti a scala regionale dall ENEA per gli anni 2007, 2008, 2009 e 2010 ed è dunque possibile una stima del dato a scala comunale, applicando un coefficiente di proporzionalità in base alla popolazione. Per gli anni successivi l ENEA non ha ancora reso disponibili i dati, pertanto si assume che gli interventi eseguiti siano coerenti con i valori del In particolare si stima che circa: 150 abitazioni abbiano sostituito i serramenti; 81 edifici abbiano coibentato la copertura; 30 edifici abbiano realizzato la coibentazione delle pareti opache verticali. 62

124 Italia Numero di iinterventi per sgravi fiscali del 55% - Rapporto ENEA 2010 Lombardia - Interventi per sgravi fiscali del 55% - Rapporto ENEA 2010 Data inizio 2007 Data fine Dicembre 2011 Risparmio energetico Riduzione CO2 Attori coinvolti Costi Strumenti di finanziamento Monitoraggio 1263,3 MWh/anno 259,1 ton/anno Comune Associazioni di Categoria ed operatori economici Amministratori di condominio a carico di privati Detrazione fiscale del 55% dei costi sostenuti Indicatore: numero interventi realizzati 63

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