PROGETTO BIOGAS REGIONS PROGRAMMA EUROPEO ENERGIA INTELLIGENTE EIE
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- Gustavo Cosentino
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1 PROGETTO BIOGAS REGIONS PROGRAMMA EUROPEO ENERGIA INTELLIGENTE EIE ZOOTECNIA E DEIEZIONI ANIMALI PROBLEMA O OPPORTUNITÀ????? SEMINARIO FACOLTÀ DI AGRARIA MOSCIANO S.A. TERAMO DOTT. AGR. ANGELO SILVESTRI PER RAGIONI IMPIANTISTICHE, LE MATRICI ORGANICHE TRADIZIONALMENTE UTILIZZATE PER LA PRODUZIONE DI BIOGAS HANNO UN CONTENUTO DI UMIDITÀ MOLTO ELEVATO, CARATTERISTICO DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI (3-10% DI SOLIDI TOTALI O SOSTANZA SECCA CON 75-80% DI SOLIDI VOLATILI O SOSTANZA ORGANICA). NEGLI IMPIANTI DI CO-DIGESTIONE AGLI EFFLUENTI LIQUIDI VENGONO AGGIUNTE ALTRE MATRICI ORGANICHE AD ELEVATA DENSITÀ ENERGETICA, DERIVATE TIPICAMENTE DA COLTURE DEDICATE E/O SOTTOPRODOTTI DELL INDUSTRIA AGROALIMENTARE, CHE HANNO UN CONTENUTO DI SOLIDI TOTALI CHE VARIA DAL 15 AL 35% E CON L 80L 80-90% DI SOLIDI VOLATILI.
2 IL RICORSO ALL UTILIZZO DI COLTURE ENERGETICHE DEDICATE (CO-DIGESTIONE), PUR SE CONSENTE DI RAGGIUNGERE POTENZE ELETTRICHE INSTALLATE DIFFICILMENTE CONSEGUIBILI CON I SOLI EFFLUENTI ZOOTECNICI, È OGGI CERTAMENTE DA VALUTARE CON LA MASSIMA ATTENZIONE VISTA LA SITUAZIONE E LE RIPERCUSSIONI SUI MERCATI, SU SITUAZIONI AGRICOLE STRUTTURALI E PRODUTTIVE E SUI PREZZI DI MOLTI GENERI ALIMENTARI DI PRIMA NECESSITÀ. LIQUAMI BOVINI (DA SEMPRE UTILIZZATI PER LA PRODUZIONE DI BIOGAS) CRITICITÀ Contenuto di sostanza secca e di sostanza organica alquanto variabile in funzione della tipologia di allevamento Necessità di avviare alla digestione anaerobica deiezioni fresche evitando stoccaggi intermedi PUNTI DI FORZA Produzione regolare e continuativa Buona propensione tecnica alla digestione anaerobica
3 CRITICITÀ Contenuto di sostanza secca e di sostanza organica alquanto variabile in funzione della tipologia di allevamento Necessità di avviare alla digestione anaerobica deiezioni fresche evitando stoccaggi intermedi PUNTI DI FORZA LIQUAMI SUINI (DA SEMPRE UTILIZZATI PER LA PRODUZIONE DI BIOGAS) Produzione regolare e continuativa Ottima propensione alla digestione anaerobica Riduzione significativa delle emissioni di odori dallo stoccaggio del digestato CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI ALLEVAMENTI BOVINI DA LATTE N 551 CAPI BOVINI DA LATTE ALLEVATI N FONTE DATI: ATTIVITÀ ISTITUZIONALI A.R.A. D ABRUZZO (ATTIVITÀ SELETTIVA E ASSISTENZA TECNICA RIF. MARZO 2008)
4 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUINI ANNO 2008) ALLEVAMENTI SUINICOLI N 64 CAPI SUINI ALLEVATI N FONTE DATI: INDAGINE CONOSCITIVA DIRETTA (LIMITATA SOLO AGLI ALLEVAMENTI DI MAGGIORI DIMENSIONI RIF. MARZO 2008) CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI FONTE DATI: ATTIVITÀ ISTITUZIONALI A.R.A. D ABRUZZO (ATTIVITÀ SELETTIVA E ASSISTENZA TECNICA RIF. MARZO 2008)
5 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUINI ANNO 2008) TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI FONTE DATI: INDAGINE CONOSCITIVA DIRETTA (LIMITATA SOLO AGLI ALLEVAMENTI DI MAGGIORI DIMENSIONI RIF. MARZO 2008) DIMENSIONI MEDIE DI ALLEVAMENTO (BOVINI DA LATTE REGIONE ABRUZZO ANNO 2008) TERAMO PESCARA CHIETI /ALLEVAMENTO 51 CAPI/ALLEVAMENTO 29 CAPI/ALLEVAMENTO 36 CAPI/ALLEVAMENTO 21 CAPI/ALLEVAMENTO MEDIA 35 CAPI/ALLEVAMENTO
6 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI IN FUNZIONE DEL TIPO DI REFLUO PRODOTTO REALTÀ ZOOTECNICHE PRODUZIONE DI LIQUAME ALLEVATI TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI IN FUNZIONE DEL TIPO DI REFLUO PRODOTTO REALTÀ ZOOTECNICHE PRODUZIONE DI LETAME TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI
7 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI IN FUNZIONE DEL TIPO DI REFLUO PRODOTTO REALTÀ ZOOTECNICHE CON REFLUO MISTO TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI IN FUNZIONE DEL SISTEMA DI ALLEVAMENTO REALTÀ ZOOTECNICHE E SISTEMA DI STABULAZIONE STAB. FISSA LETTIERA CUCCETTE TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI 102 AZIENDE 61 AZIENDE 26 AZIENDE 130 AZIENDE 30 AZIENDE 23 AZIENDE 63 AZIENDE 38 AZIENDE 22 AZIENDE 101 AZIENDE 20 AZIENDE 5 AZIENDE 396 AZIENDE 149 AZIENDE 76 AZIENDE
8 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUDDIVISIONE PER CLASSI DI AMPIEZZA) DI TERAMO PRODUZIONE DI LIQUAME DIMENSIONI < 20 CAPI CAPI CAPI > 100 CAPI TOTALI CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUDDIVISIONE PER CLASSI DI AMPIEZZA) DI L AQUILA PRODUZIONE DI LIQUAME DIMENSIONI < 20 CAPI CAPI CAPI > 100 CAPI TOTALI
9 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUDDIVISIONE PER CLASSI DI AMPIEZZA) DI PESCARA PRODUZIONE PRODUZIONE DI LIQUAME DIMENSIONI < 20 CAPI CAPI CAPI > 100 CAPI TOTALI CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUDDIVISIONE PER CLASSI DI AMPIEZZA) DI CHIETI PRODUZIONE DI LIQUAME DIMENSIONI < 20 CAPI CAPI CAPI > 100 CAPI TOTALI
10 CONSISTENZE ZOOTECNICHE REGIONALI (SUINI ANNO 2008) ALLEV. SUINICOLI CON PRODUZIONE DI LIQUAME (rappresentano la quasi totalità à ) TERAMO PESCARA CHIETI TOTALI L A.R.A. D ABRUZZOD I DATI RIPORTATI DERIVANO DALLE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI DELL ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI D ABRUZZO D (TENUTA DEI LIBRI GENEALOGICI DELLA PRODUTTIVITÀ DEL BESTIAME ED ASSISTENZA TECNICA SPECIALISTICA AGLI ALLEVAMENTI ESISTENTI SULL INTERO TERRITORIO REGIONALE) L ARA CON LA SUA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ED OPERATIVA, PERALTRO RECENTEMENTE RIVISITATA E CAPILLARMENTE ARTICOLATA SUL TERRITORIO REGIONALE, PUÒ PRODURRE E MONITORARE COSTANTEMENTE I DATI E LE CONSISTENZE DI BESTIAME NECESSARI ALLA REALIZZAZIONE DI EVENTUALI PROGETTI
11 CONCLUSIONI In generale le realtà zootecniche regionali abruzzesi sono di dimensioni ridotte rispetto a quelle di altre zootecnie più evolute e/o blasonate. In generale i reflui prodotti (liquami zootecnici) sono generalmente di entità insufficiente a giustificare, da soli, la realizzazione di singoli impianti aziendali economicamente efficaci e redditizi. La affermazione viene fatta in riferimento ad altre realtà esistenti in altre zone e potrebbe essere anche considerata azzardata atteso che la fattibilità degli investimenti deve, comunque, essere ancora testata (studi di fattibilità). Le realtà zootecniche esistenti sono nella maggior parte dei casi riconducibili alla produzione di reflui zootecnici di diversa consistenza (liquame+letame o forme miste ) che determinano difficoltà operative nella gestione dei reflui da avviare al processo di digestione anaerobica. CONCLUSIONI Esistono comunque sul territorio regionale realtà di allevamento sicuramente altamente specializzate, di discrete dimensioni e caratterizzate da una gestione molto attenta dei reflui prodotti. Spesso in questi allevamenti la gestione dei reflui è considerata un vero e proprio problema vista, da una parte la necessità di strutturarsi in allevamenti di dimensioni competitive e, dall altra, altra, le problematiche di natura ambientale cui l azienda l deve adeguarsi (vedasi, per tutte, in alcune zone, le problematiche legate all attuazione attuazione della cosiddetta Direttiva Nitrati ). Si tratta, spesso, delle realtà zootecniche più interessanti e dinamiche e, anche per questo, delle più recettive, disposte a considerare i reflui prodotti in una ottica di opportunità economica reddituale piuttosto che come problema gestionale.
12 CONCLUSIONI Diversi allevamenti suinicoli di significativa dimensione potrebbero essere interessati e quindi coinvolti nella realizzazione delle iniziative. Il settore dei bovini da latte evidenzia la presenza di alcune (poche ma interessanti) realtà produttive che potrebbero essere interessate e coinvolte. La gran parte degli allevamenti bovini da latte è invece caratterizzata da situazioni strutturali e produttive di pochi capi per stalla e, per questo, difficilmente potranno essere coinvolte nelle iniziative oggi in discussione. La quasi totalità degli allevamenti abruzzesi bovini da carne (fattrici) presenta le medesime caratteristiche degli allevamenti di cui al punto precedente (allevamenti estensivi con produzione di reflui letame quantitativamente limitata ed inadatti al processo di digestione anaerobica). CONCLUSIONI Esistono alcuni allevamenti specializzati da ingrasso (soprattutto vitelloni da ristallo) ) che potrebbero essere proficuamente coinvolti nell iniziativa. In questa ottica appare interessante la possibilità di ragionare in termini di comprensori e di strutture consortili al servizio delle realtà zootecniche di determinate zone (peraltro i dati evidenziano l esistenza l di zone particolarmente vocate e ad alta densità zootecnica). La realizzazione di iniziative di produzioni energetiche con impianti a biogas nella Regione Abruzzo sembrerebbero non poter prescindere dalla possibilità di utilizzo di altre matrici (biomasse( biomasse,, scarti agroindustria, siero di latte dell industria lattiero casearia, ecc ). Spetta agli studi di fattibilità,, naturalmente, confermare o smentire le considerazioni precedentemente effettuate che, al momento, sono solo basate su percezioni e confronti con altre realtà e realizzazioni.
13 REGIONE ABRUZZO DISTRIBUZIONE TERRITORIALE ALLEVAMENTI BOVINI LATTE REGIONE ABRUZZO DISTRIBUZIONE TERRITORIALE ALLEVAMENTI SUINI
14 DOTT. AGR. ANGELO SILVESTRI ASSOCIAZIONE REG.LE ALLEVATORI D ABRUZZOD
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