Consorzio Distretto Agroenergetico Lombardo. Il Distretto come capofila di una svolta energetica

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1 Consorzio Distretto Agroenergetico Lombardo Il Distretto come capofila di una svolta energetica

2 Scopo del Consorzio di Distretto Agroenergetico Lombardo Coordinare, promuovere e perseguire la politica dell ottimizzazione dei processi agroenergetici e produttivi del distretto attraverso: miglioramento delle tecnologie dei processi produttivi; riduzione dei costi di gestione ed un minor impatto ambientale sul territorio; sviluppo delle imprese aderenti, della filiera agroenergetica, delle fonti rinnovabili e del miglioramento dell ambiente; diversificazione dell attività agricola, nel rispetto delle altre filiere già presenti e consolidate sul territorio ricerca, sperimentazione, l innovazione tecnologica e la formazione continua delle imprese o Operare in sinergia con gli altri distretti regionali e nazionali (es. Agroalimentare) 2

3 I Consorziati Imprese (Persone Fisiche o Giuridiche) operanti nel settore della filiera agroenergetica e delle fonti rinnovabili, quali: - Imprese agricole e agroalimentari, in forma singola o associata; - Consorzi e Società consortili costituite da imprese agricole (individuali e/o associate) e imprese operanti nella trasformazione e/o commercializzazione di prodotti e sottoprodotti agricoli: - Imprese a partecipazione mista (pubblico/privato) operanti in filiere direttamente collegate all attività agricola (turismo, artigianato, altre attività produttive locali) 50 associati (oltre 2/3 imprese agricole) 3

4 Il Consiglio di Amministrazione Presidente: Piero Mattirolo Vicepresidente: Carlo Rinaldi Consiglieri: Francesco Chiari, Alberto Ghidorzi, Federico Radice Fossati, Luca Giovanni Rinaldi, Walter Righini 4

5 Linee di sviluppo nuovi progetti Biometano: Filiere integrate: Settore latte (biometano da allevamenti bovini e mezzi di raccolta alimentati a gas) Impianti consortili di upgrading: Potenziamento di impianti esistenti e geograficamente vicini Sperimentazione mezzi agricoli a metano 5

6 Linee di sviluppo nuovi progetti Biogas: Sostituzione delle biomasse coltivate Riduzione delle emissioni dei motori Progetto di studio 6

7 Il biogas e l agricoltura lombarda Oltre 1200 impianti di biogas, di cui poco meno di metà in Lombardia In Lombardia il 38% della zootecnia italiana: 40% del latte 42% della carne suina 7

8 Alimentazione impianti biogas lombardi Fonte: Osservatorio Agroenergia Terruzzi, D Imporzano, Schievano, Adani Gruppo Ricicla, DiSAA Univ. Milano 8

9 Il biogas e la zootecnia Nonostante l impiego di sottoprodotti zootecnici per circa il 50% dell alimentazione, il biogas intercetta, in Lombardia: Senza biogas 93% Senza biogas 75% Biogas 7% Senza biogas 99,5 % Biogas 25% Bioga s 0,5% 9

10 Un caso pratico Situazione iniziale: Impianto di biogas esistente, da 1 MWel. Alimentato principalmente a mais 40 t/d, ca. 2 t/d farina e ca. 55 mc/d di liquame bovino 10

11 Cambio di alimentazione Sostituzione di 20 ton di mais con ca ton di pollina Riduzione costo di alimentazione di Euro/anno, considerando mais a 45 Euro/ton e pollina a 4 Euro/ton (trasporto) Installazione di strippaggio + essiccatoio Investimento ca. 1 Mio Costi di esercizio per essiccatoio e strippaggio ca Euro/anno 11

12 Benefici ambientali Disponibilità soluzione di solfato ammonico e digestato essiccato stimabile a Euro/anno (sostituzione concimi chimici) Risparmio sull alimentazione + Ricavo netto di esercizio = ca Euro/anno. -25% azoto aziendale, rispetto alla configurazione iniziale (solo con mais e liquame) -20% liquame da distribuire rispetto alla configurazione iniziale (solo con mais e liquame) di 12

13 Schema 13

14 Progetti in corso Valorizzazione digestato: Completate prove agronomiche su fertilizzante da digestato e ceneri Iscrizione registro fertilizzanti Prossimi sviluppi: Formulazione definitiva Industrializzazione e commercializzazione fertilizzante 14

15 Opportunità progettuali nuovo PSR Lombardia Sostegno alle attività produzione energia Progetti pilota per lo sviluppo e l innovazione Supporto alla cooperazione di filiere orizzontali e verticali. Creazione di filiere corte Mitigazione cambiamenti climatici OBIETTIVI STRATEGICI: MIGLIORARE LE PERFORMANCE AMBIENTALI DEL BIOGAS FAVORIRE LE AGGREGAZIONI, AUMENTARE IL VALORE AGGIUNTO PER LE AZIENDE AGRICOLE 15

16 Il biogas Settore fondamentale per le agroenergie lombarde Passato nel giro di un anno e mezzo,,da una crescita tumultuosa a un arresto quasi completo Il mercato del biometano non si è ancora aperto per la mancanza di una serie di elementi e per la complessità delle variabili in gioco 16

17 Un punto sul biogas in Italia 1238 impianti realizzati e allacciati a fine 2013 Impianti realizzati in T.O. (tariffa onnicomprensiva): 871 Nel 2013, 16 impianti realizzati con le nuove tariffe Stima

18 Caratteristiche rete gas Elevata capillarità: non è una garanzia di facilità di allacciamento La rete non è concepita per ripompare verso l alto La struttura a spina non facilità assorbimento /stoccaggio di sovrapproduzione A ogni salto di specie, valvole di non ritorno 18

19 Prime esperienze (ACEA Pinerolese) 19

20 Progetto greenng Cofinanziato da Regione Piemonte (POR-FESR ) Partner progettuali: Hysytech ACEA Pinerolese AdMil Agroenergia Consorzio Proplast 20

21 Autorizzazioni Impianto pilota da m 3 /h di metano Utilizzo specifiche esistenti (cambio di categoria per destinazione energetica) Variante su impianto biogas esistente Alimentazione mezzi a metano rinviata in attesa di definizione specifiche Autorizzazione ARPA emissione off-gas con max 5% metano (specifica per biogas da discarica) 21

22 Grazie per l attenzione. Piero Mattirolo presidente@agroenergetico.com Consorzio Distretto Agroenergetico Lombardo Tel

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