PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

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1 PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 1. TITOLO DEL PROGETTO: SCUOLA-MONDO DEL LAVORO: un binomio indissolubile! Obiettivo SCUOLA-LAVORO: la L. 107/2015 recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti rafforza il ruolo dell alternanza scuola lavoro (A.S.L.) nell offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti. In quest ottica si inseriscono i progetti di alternanza scuola lavoro proposti dall I.I.S. G. Fortunato di Rionero in Vulture, costituiti da momenti di formazione comuni e da esperienze di stage/tirocini in soggetti ospitanti (aziende, enti pubblici, etc.) differenziati in base ai quattro indirizzi di studio presenti nell Istituto, che costituiscono la fase pratica dell A.S.L. Tali progetti, in considerazione delle attitudini personali dei ragazzi e del loro percorso scolastico, si pongono l obiettivo di creare un primo contatto fra gli studenti e il mondo del lavoro, partendo da un approccio teorico, con il quale si intende trasmettere ad essi le conoscenze di base della realtà lavorativa in generale, passando attraverso momenti di approfondimento e di ampliamento del proprio panorama conoscitivo, con visite guidate e seminari a tema, fino a giungere a esperienze brevi, ma intense, di stage/tirocini sul luogo di lavoro, quale luogo di apprendimento Sottotitoli: 3 Liceo Scientifico Inventare il proprio futuro I giovani fra storia e natura Liceo delle Scienze Umane Il mondo del no-profit visto dal suo interno Liceo Artistico Imparare a progettare 1

2 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO Istituto: Istituto d Istruzione Superiore Giustino Fortunato Codice Mecc.: PZIS Indirizzo: Via Monticchio, n. 125, Rionero in Vulture (PZ) Tel.: fax: E- mail pzis002003@istruzione.it Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella RUGGERI 3. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALE RETE Istituto Codice Meccanografico NESSUNO IMPRESE / ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E TERZO SETTORE (STRUTTURE OSPITANTI TIROCINI) Denominazione Cooperativa Il filo di Arianna Indirizzo Via Monsignor Virgilio, Venosa (PZ) direzione@ilfilodiariannavenosa.it Museo di Storia Naturale del Vulture Abbazia di San Michele Località Monticchio Laghi Atella (PZ) museodelvulture@provinciapotenza.it Digital Point 1 S.r.l., Industria Grafica e Fotografica C.da Scavone, s.n.c Rionero In Vulture (PZ) digitalpoint1.it/ info@digitalpoint1.it 2

3 5. ALTRI PARTNER ESTERNI Denominazione FORIM - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Potenza IMAA - CNR (Istituto di Metodologie per l'analisi Ambientale afferente al Dipartimento Terra ed Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche) MICRODESIGN FORMAZIONE & CONSULENZA BOSCH & RANDSTAD RAI BASILICATA Dott. Luigi di Lauro WIKIMEDIA ITALIA Associazione per la diffusione della conoscenza libera Dott. Luigi Catalani (referente per la Basilicata) A.S.D. srl Advanced Systems Development di Carriero D. & C. s.a.s. Indirizzo Corso XVIII Agosto, Potenza forimpz@legalmail.it C.da S. Loja Zona Industriale Tito Scalo (PZ) imaa@pec.cnr.it Via Ofanto, Rionero in Vulture (PZ) training@microdesign.tv BOSCH: Via M. A. Colonna, Milano RANSTAD: Via A. Moro s.n.c. scala B C/O L'Arca, Melfi (PZ) melfi@randstad.it Via dell Edilizia, Potenza Via Bergamo, Monza segreteria@ wikimedia.it Fraz. Dragonetti, Zona PAIP Filiano (PZ) info@ webasd.com 3

4 AGENZIA DELLE ENTRATE Direzione regionale Basilicata Via dei Mille, s.n.c Potenza BrucoMela Design Comunicazione & Multimedia di Daniele Bracuto GEOCART S.p.A. SVILUPPO BASILICATA ALLIANCE HEALTHCARE ITALIA Distribuzione S.p.A. Prof. Renato Spicciarelli TERRALAB srl P.zza C.A. Dalla Chiesa, Barile (Pz) Viale del Basento Potenza Centro Direzionale Z.I. s.n.c Tito Scalo (PZ) Zona Industriale Tito Scalo Tito Scalo (PZ) Entomologo Università della Basilicata Viale del Basento, Potenza 6. ABSTRACT DEL PROGETTO (CONTESTO DI PARTENZA, OBIETTIVI E FINALITA IN COERENZA CON I BISOGNI FORMATIVI DEL TERRITORIO, DESTINATARI, ATTIVITA, RISULTATI E IMPATTO) Partendo da un analisi del proprio territorio di riferimento e dei relativi bisogni formativi, si è proceduto alla progettazione del percorso di alternanza scuola lavoro, suddiviso in ore di formazione in aula, giornate di seminari e laboratori e periodi di tirocinio nella struttura ospitante. Detto percorso è stato condiviso dagli studenti, dalle famiglie, dai docenti della scuola e, ovviamente, dai responsabili delle strutture esterne. 4

5 La modalità di realizzazione scelta del progetto di A.S.L. è stata quella dell Impresa Formativa Simulata, una metodologia didattico-formativa che tenta di riprodurre all interno della scuola, più precisamente in un aula-laboratorio, il modo concreto di operare di un azienda in relazione ai seguenti aspetti: l organizzazione l ambiente, le relazioni gli strumenti di lavoro. La Camera di Commercio di Potenza, attraverso il FORIM, la sua Azienda speciale, accompagnerà gli studenti nella realizzazione di un azienda virtuale animata dai ragazzi, che svolgerà un attività di mercato in rete (e-commerce), in relazione ad un impresa tutor-reale del territorio, la cosiddetta azienda madrina. Tale impresa costituisce il modello di riferimento per ogni fase del ciclo di vita aziendale: dalla business idea al business plan, dall iscrizione alla Camera di Commercio e all Ufficio Registro alle transazioni commerciali, dalle operazioni finanziarie agli adempimenti fiscali. Gli studenti diventano veri e propri imprenditori, riproducendo nell aula/laboratorio il modello lavorativo di un azienda reale, gestita da una Centrale di simulazione (SimuCenter) nazionale o locale che verrà poi inserita in una rete telematica. La Guida operativa del Miur sull alternanza scuola lavoro afferma testualmente quanto segue: <<L insieme delle imprese formative simulate, collegate tra loro da una piattaforma informatica, costituisce la rete telematica delle imprese formative simulate, sostenuta attraverso le Centrali di Simulazione locali (SimuCenter), costituita da un sistema che consente alle aziende virtuali in rete di simulare tutte le azioni legate alle aree specifiche di qualsiasi attività imprenditoriale. I SimuCenter permettono, inoltre, alle imprese formative simulate in rete di essere collegate con il mondo virtuale, rappresentato dalle Camere di Commercio, tenutarie del Registro delle Imprese, dall Agenzia delle Entrate, dalle Banche, dagli Istituti previdenziali e da tutte le altre imprese formative simulate che interagiscono tra loro in concorrenza, ovvero in monopolio o oligopolio, in funzione del grado di maturità o di innovazione del prodotto. L'impresa formativa simulata in origine ha trovato larga diffusione all'interno degli istituti tecnici e professionali del settore economico ad indirizzo amministrativo-commerciale, più vocati agli studi orientati all imprenditorialità, alla cultura amministrativa e al controllo di gestione dell impresa moderna. Successivamente, l esperienza si è estesa anche agli istituti degli altri settori ed indirizzi, nonché ai licei. L impresa formativa simulata rappresenta uno strumento utile per aiutare i giovani ad acquisire lo spirito di iniziativa e di imprenditorialità con gli strumenti cognitivi di base in campo economico e finanziario e si può rivelare utile in tutti gli indirizzi di studi, se si considera come strumento di orientamento delle scelte degli studenti che, anche dopo un percorso universitario, hanno l aspirazione di essere inseriti in una realtà aziendale. Essa può costituire parte del percorso complessivo di alternanza scuola lavoro che lo studente sviluppa nel triennio, andando ad affiancare ovvero ad integrare altre tipologie di esperienza di lavoro. Ad oggi, inoltre, l impresa formativa simulata si presenta come la forma di apprendimento più efficace per quei ragazzi che intendano 5

6 intraprendere un autonomo percorso imprenditoriale al termine degli studi, dando origine ad una nuova realtà aziendale (start-up) operante attraverso il canale del commercio elettronico (ecommerce), affidando le principali attività aziendali (come la gestione documentale, le rilevazioni contabili, il budgeting, il reporting, la logistica o la comunicazione) a soggetti specializzati in servizi di rete facenti capo a server remoti (cloud computing). Il percorso dell impresa formativa simulata si sviluppa, normalmente, attraverso le sei distinte fasi di seguito rappresentate, che partono dalla sensibilizzazione e dall orientamento dell allievo (analisi del territorio), si sviluppano con la costituzione, gestione e controllo dell'azienda, fino a concludersi con la rendicontazione e la diffusione dei risultati attraverso i canali di comunicazione>>. Per il III anno è previsto lo sviluppo delle prime tre fasi dell Impresa Formativa Simulata, ossia: Prima fase: finalizzata a sensibilizzare e orientare lo studente, nel contesto della cittadinanza attiva, fornendogli strumenti per esplorare il territorio, analizzarne le risorse e rapportarsi ad esso nel modo più adeguato alle proprie aspettative e attitudini, sviluppando abilità in momenti di indagine, ascolto, analisi e confronto. Seconda fase: ha il compito di sensibilizzare il giovane a una visione sistemica della società civile attraverso la cultura d'impresa, in modo da sviluppare il senso etico dell'interagire con l'ambiente economico circostante, nel rispetto delle conoscenze fondamentali dei concetti di azienda, impresa, etica aziendale e del lavoro. Terza fase: mette il giovane "in situazione", consentendogli di utilizzare gli apprendimenti teorici acquisiti in contesti formali, di dare spazio alla propria creatività scegliendo un modello di riferimento sul territorio e definendo la propria idea imprenditoriale (Business Idea), supportandola della necessaria analisi di fattibilità. Ad essa seguirà l elaborazione del Business Plan. Concetti fondamentali di questa fase sono quelli di impresa tutor o madrina, mission aziendale, scelta della veste giuridica aziendale attraverso la quale esercitare l attività d impresa. OBIETTIVI E FINALITA : In raccordo con il panorama legislativo italiano, obiettivi e finalità generali del percorso di alternanza scuola lavoro che si intende realizzare nella nostra scuola sono: concretizzare forme di apprendimento flessibili coerenti con il percorso didattico degli studenti che conducano ad un raccordo fra la formazione in aula e l esperienza pratica, fra l istituzione scolastica da una parte ed il mondo del lavoro e la società civile dall altra; far acquisire agli studenti competenze minime spendibili nel mondo del lavoro; far maturare negli allievi una culturale aziendale e uno spirito imprenditoriale; far sviluppare delle competenze trasversali; indurre i ragazzi a prendere decisioni autonome con relativa assunzione di responsabilità; orientare i ragazzi nel compiere scelte future oculate corrispondenti alle proprie attitudini personali ma anche alle richieste del mercato; contestualizzare il proprio percorso formativo alle caratteristiche sociali, culturali ed economiche del proprio territorio di appartenenza. 6

7 OBIETTIVI SPECIFICI IMPRESA FORMATIVA SIMULATA (IFS): La logica che anima il percorso di IFS è: unire il sapere al saper fare, nell ottica del learning by doing, imparare facendo, tentando per quanto possibile di superare la dicotomia fra insegnamento teorico e pratico che fino ad oggi ha limitato l efficacia dei modelli di istruzione e stabilito un rapporto non sempre corretto nell approccio al mondo del lavoro. Gli studenti, infatti, possono utilizzare, in un ambiente che riproduce esattamente l organizzazione di un'impresa reale, le conoscenze acquisite nel corso degli studi. Gli obiettivi specifici possono essere così riassunti: Consentire agli allievi di operare nella scuola come se fossero in azienda, riproducendo un apposito Laboratorio di Simulazione ; Ridurre la distanza tra l'esperienza teorica e quella pratica, attraverso la realizzazione di un pratico ambiente di simulazione, offrendo agli studenti l opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro in modo interattivo e la possibilità di misurarsi con le problematiche legate alla costituzione e poi alla gestione di un impresa, in tutto simile a quelle reali, in maniera stimolante e divertente; Sviluppare l interazione tra le Imprese Formative Simulate all interno di una rete nazionale/internazionale attraverso un portale telematico; Effettuare transazioni nella forma dell e-commerce; Creare una nuova cultura dell apprendimento con un potenziamento della didattica in forma laboratoriale; Sviluppare una tipologia di apprendimento indirizzata verso la valorizzazione delle capacità di autosviluppo; Sfruttare la possibilità di scambi commerciali ed interculturali con studenti di altre realtà, di altre culture; Sviluppare nei giovani l attenzione verso l aspetto etico delle attività economiche. DESTINATARI: 168 alunni delle classi terze dell Istituto d Istruzione Superiore Giustino Fortunato di Rionero in Vulture, così suddivisi: 31 alunni delle classi terze del Liceo delle Scienze Umane; 17 alunni della classe terza del ; 50 alunni delle classi terze del Liceo Scientifico; 24 alunni della classe terza del ; 21 alunni della classe terza del ; 12 alunni della classe terza del Liceo Artistico sezione Design; 13 alunni della classe terza del Liceo Artistico sezione Grafica. 7

8 ATTIVITA : La griglia delle attività previste dalle linee guida ministeriali per l IFS nel corso del terzo anno è la seguente: Percorso Prodotto Soggetti coinvolti Fonti SENSIBILIZZAZIONE E ORIENTAMENTO 1. Analisi della situazione del territorio (popolazione ripartita per fasce di età, istruzione, reddito); 2. Analisi economica (distribuzione attività economica: numero di aziende e settori di appartenenza, dimensioni e forma giuridica); 3. Individuazione dei bisogni del territorio; BUSINESS IDEA 1. Individuazione dell'idea di impresa e dell'azienda madrina (o azienda tutor); 2. Interazione tra Business Idea e impresa tutor; 3. Individuazione dell oggetto sociale. 4. Visita all azienda madrina. STUDIO DI FATTIBILITA 1. Dalla Business Idea alla mission aziendale 2. Formalizzazione della mission Idea di Impresa Business Idea Definizione del prodotto o servizio Docenti del Consiglio di classe (discipline area comune umanistiche e di indirizzo) Esperti interni e/o esterni in materia di Economia e Diritto, con eventuale coinvolgimento di enti operanti nel settore. Dati ISTAT (Censimenti) Dati ISFOL (Ministero del Lavoro e Politiche Sociali) Report di Enti di ricerca nazionali e internazionali Dati C.C.I.A.A. (Camere di Commercio) Siti di Enti Locali ATTIVITA PREPARATORIE ALLA STESURA DEL BUSINESS PLAN 1. Formalizzazione dell organizzazione gestionale; 2. Descrizione della formula imprenditoriale; 3. Ideazione del disegno organizzativo-gestionale. 8

9 Nello specifico, attenendoci per quanto possibile alle suddette linee guida ministeriali, il percorso di alternanza scuola lavoro nella nostra scuola, in relazione al III anno, si articolerà nella maniera seguente: Per tutti gli indirizzi: 8 h di Impresa formativa simulata, nelle quali verrà svolta un attività di formazione orientativa in aula in cui, attraverso le metodologie del problem solving, del learning by doing, del cooperative learning e del role playing, gli studenti potranno acquisire le giuste competenze per accedere al mondo del lavoro; 4 h di Tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, utili a fornire gli studenti delle informazioni di base in materia, necessarie per il loro ingresso sul luogo di lavoro. Come qualsiasi lavoratore, anche se non è retribuito, lo studente, che svolge uno stage in una struttura ospitante, deve avere padronanza degli strumenti generici (validi cioè per qualsiasi attività lavorativa) atti ad evitare o ridurre al minimo la sua esposizione ai rischi connessi ad un attività lavorativa; 1,5 h Fisco e Scuola, breve percorso, a cura dell'agenzia delle Entrate, di sensibilizzazione/informazione sul sistema fiscale, finalizzato alla promozione della cittadinanza consapevole. Diversificato per i vari indirizzi: 8,5 h ca. di orientamento. I ragazzi parteciperanno a incontri a scuola con esperti esterni o a specifiche attività di formazione su tematiche coerenti con il proprio percorso didatticoformativo, oppure saranno fruitori di lezioni appositamente preparate presso strutture esterne. Essi potranno, inoltre, prendere parte a eventi e manifestazioni interne ed esterne all istituto, a concorsi e a gare professionali; 8 h ca. di visite guidate. I ragazzi si recheranno presso strutture esterne differenziate in base agli indirizzi di studio, per avere un primo contatto con la realtà lavorativa e formativa al di fuori dall istituzione scolastica in senso stretto; 20 h ca. di tirocinio formativo presso strutture ospitanti. In primis, i tutor esterni illustreranno agli studenti la mission della struttura ospitante, l attività principale che essa svolge e le ricadute economiche nel territorio di appartenenza. Successivamente, essi spiegheranno ai ragazzi, nello specifico, quali saranno i loro compiti e, contestualmente, forniranno loro le informazioni di base sui rischi per la loro salute e sicurezza connessi alla specifica attività lavorativa della struttura e alle mansioni che essi si accingono a svolgere. Infine, nelle restanti ore, gli allievi saranno impegnati nell attività pratica vera e propria. 9

10 RISULTATI E IMPATTO: L offerta formativa scelta ha lo scopo di rispondere alle reali esigenze del proprio contesto culturale, sociale ed economico, inserito ovviamente nella più vasta realtà nazionale e internazionale. In questo senso, si inquadra l utilizzo della modalità dell Impresa Formativa Simulata finalizzata all acquisizione di competenze imprenditoriali attraverso l uso di tecnologia ad alti livelli, della didattica attiva e di una stretta collaborazione con il mondo aziendale. Nello specifico, al termine del ciclo di incontri programmati per il terzo anno, sulla base delle indicazioni contenute nella guida operativa del MIUR in materia di Impresa Formativa Simulata, s intende: giungere alla definizione della business idea da parte degli studenti che si suddivideranno in gruppi a seconda dell interesse per le idee selezionate; nello specifico, fermo restando che almeno il settore economico di riferimento dovrebbe rimanere quello indicato dall Istituto (es. i servizi sociali per il Liceo delle Scienze Umane), agli studenti sarà chiesto lo sforzo di proporre caratteristiche in grado di innovare il prodotto/servizio che dovrà essere realizzato e sviluppato nel corso dei due anni successivi, innovazioni riguardanti ad esempio le modalità di organizzazione o di erogazione oppure il target di utenti e così via; al termine del ciclo ci si attende un prodotto (il c.d. pitch elevator ) che sintetizzi, in una breve presentazione Power Point, i tratti salienti dell idea di impresa; sviluppare alcune competenze tipiche dell agire imprenditoriale (ad es. creatività, problem solving, lavoro di gruppo, mediazione ecc.) con modalità didattiche coinvolgenti ed innovative che serviranno anche a render più piacevoli gli interventi. 7. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI, IN PARTICOLARE DESCRIVERE IN DETTAGLIO a) STUDENTI 31 alunni della classe terza del Liceo delle Scienze Umane; 17 alunni della classe terza del ; 50 alunni delle classi terze del Liceo Scientifico; 24 alunni della classe terza del ; 21 alunni della classe terza del ; 12 alunni della classe terza del Liceo Artistico sezione Design; 13 alunni della classe terza del Liceo Artistico sezione Grafica. 10

11 b) COMPOSIZIONE DEL COMITATO SCIENTIFICO/GRUPPO DI PROGETTO PER L ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015/2016 IL COMITATO SCIENTIFICO/GRUPPO DI PROGETTO è composto dai seguenti docenti: Prof.ssa OLIVETO Mara (referente per il progetto di ASL) Prof.ssa CAMPI Adele Maria Prof. CORDASCO Canio Prof.ssa DEL POPOLO Vittoria Prof. VIGLIOGLIA Antonio IL COMITATO SCIENTIFICO/GRUPPO DI PROGETTO ha il compito di coordinare, progettare e valutare i percorsi e le attività di alternanza scuola lavoro, secondo le linee generali individuate dal Collegio dei Docenti e riportati dal Piano Annuale e Triennale dell Offerta Formativa dell Istituto (si fa riferimento, inoltre, ai capitoli 4 e 5 della Guida Operativa dell Alternanza Scuola Lavoro). Esso resta in carica per l A.S. 2015/2016 e può essere integrato da rappresentanti dei soggetti esterni e delle istituzioni del territorio con i quali la scuola stabilisce partenariati, accordi e convenzioni per la co-progettazione e lo sviluppo dei percorsi e delle esperienze di alternanza scuola lavoro. c) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I CONSIGLI DI CLASSE INTERESSATI I CONSIGLI DI CLASSE interessati, considerata la conoscenza approfondita delle peculiarità dei propri studenti, sono gli organismi maggiormente deputati ad indicare gli ambiti in cui intervenire. Di conseguenza, essi collaborano con il Gruppo di progetto per l alternanza scuola lavoro e con il Dirigente scolastico nella stesura del progetto medesimo, definendo obiettivi, fasi, attività, criteri e strumenti di valutazione. 11

12 d) COMPITI, INIZIATIVE, ATTIVITÀ CHE I TUTOR INTERNI, I DOCENTI ACCOMPAGNATORI E I TUTOR ESTERNI SVOLGERANNO IN RELAZIONE AL PROGETTO TUTOR INTERNI: LICEO SCIENTIFICO: Classe 3^ E: prof.ssa LOCURATOLO Elvira Classe 3^ F: prof.ssa MERCURIO Franca Classe 3^ G con opzione Scienze Applicate: prof.ssa POSCA Gerardina LICEO CLASSICO: Classe 3^ A: prof.ssa ALLAMPRESE Donatina LICEO DELLE SCIENZE UMANE: Classe 3^ A: prof.ssa STIA Rosa Classi 3^ B/3^ B e.s.: prof.ssa STIGLIANI Anna LICEO ARTISTICO: Classe 3^ sezione Design: prof. BISCIONE Michele Classe 3^ sezione Grafica: prof. CAPUTO Gennaro I TUTOR INTERNI: partecipano ai lavori del gruppo di progetto per l A.S.L., condividendone i compiti; elaborano, assieme al gruppo di progetto per l A.S.L., il percorso formativo degli studenti appartenenti alle proprie classi di competenza; assistono gli studenti durante il percorso di apprendimento nelle strutture ospitanti e verifica con il tutor esterno che il tutto si svolga in maniera corretta; verificano gli obiettivi raggiunti e le competenze di volta in volta acquisite dagli studenti nell ambito del percorso di A.S.L., segnalando tempestivamente eventuali criticità rilevate; collaborano con il Dirigente Scolastico e con il Gruppo di progetto per l alternanza scuola lavoro nella compilazione delle schede di valutazione; aggiornano periodicamente gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Gruppo di progetto per l A.S.L., Collegio dei docenti, Consiglio d Istituto, Consiglio di classe) sull andamento del percorso formativo. 12

13 DOCENTI ACCOMPAGNATORI: LICEO SCIENTIFICO: LICEO CLASSICO: Prof.ssa AMALFI Maria Teresa Prof.ssa DE PARI Annamaria Prof.ssa DEL POPOLO Vittoria (Gruppo di progetto per l ASL) Prof. LOPES Riccardo Prof.ssa MERCURIO Franca (Tutor interno) Prof.ssa OLIVETO Mara (Referente per il progetto di ASL) Prof.ssa PECILLO Maria Prof.ssa POSCA Gerardina (Tutor interno) Prof. RAMONE Buonaventura Prof.ssa SIVILIA Gabriella Prof. ZAMBELLA Angelo Prof.ssa ALLAMPRESE Donatina (Tutor interno) Prof.ssa BRIENZA Francesca Prof. CORDASCO Canio (Gruppo di progetto per l ASL) Prof.ssa MARCANTONIO Erika Prof.ssa OLIVETO Mara (Referente per il progetto di ASL) Prof. ZOCCOLI Antonio LICEO DELLE SCIENZE UMANE: LICEO ARTISTICO: Prof.ssa CALICE Savina Prof.ssa CAMPI Adele (Gruppo di progetto per l ASL) Prof.ssa DE FELICE Angela Prof.ssa GALLUCCI Daniela Prof.ssa GAMMA Antonella Prof.ssa INNARELLA Tiziana Prof.ssa MOSCA Aurora Prof.ssa OLIVETO Mara (Referente per il progetto di ASL) Prof.ssa PECILLO Maria Prof.ssa PIERRO Vincenza Prof.ssa SALVIA Angela Prof. CAPUTO Gennaro (Tutor interno) Prof.ssa OLIVETO Mara (Referente per il progetto di ASL) Prof. VIGLIOGLIA Antonio (Gruppo di progetto per l ASL) 13

14 I DOCENTI ACCOMPAGNATORI sono figure individuate con l obiettivo di accompagnare gli studenti durante le visite guidate e i tirocini presso enti ospitanti e di assisterli durante la fase formativa in aula che si svolgerà nelle ore extra-scolastiche. Essi non partecipano alla fase di progettazione (tranne nei casi di doppio incarico) e di verifica del percorso di A.S.L., bensì: si alterneranno tra di loro e con il tutor interno; raccoglieranno il materiale prodotto dai ragazzi; coadiuveranno gli alunni nella fase di compilazione dei documenti attinenti al tirocinio o alla visita guidata effettuati in loro presenza; vigileranno sui ragazzi e si faranno portavoce di tutte le loro necessità; comunicheranno al referente per il progetto di A.S.L. o al tutor interno le informazioni attinenti all attività di alternanza in cui accompagneranno gli studenti, in tempo reale e/o al termine dell esperienza effettuata. Il loro incarico è temporaneo perché relativo alla singola attività di A.S.L. assegnata. TUTOR ESTERNI: LICEO CLASSICO Museo di Storia Naturale del Vulture: Prof.ssa DE MARCA Piera LICEO DELLE SCIENZE UMANE Cooperativa Il filo di Arianna : Dott.ssa CONTE Giuseppina LICEO ARTISTICO Digitalpoint 1, S.n.c.: Sig. PETRUZZI Mauro I TUTOR ESTERNI rappresentano il punto di riferimento degli studenti all interno della struttura ospitante che li ha individuati e ne favoriscono l inserimento nel contesto lavorativo. Essi svolgono il ruolo di facilitatore di apprendimento, capace di illustrare il lavoro, supervisionare le attività affidate, valutare il livello di competenza raggiunto. Nello specifico essi: partecipano, con il Gruppo di progetto per l A.S.L. e i tutor interni, alla stesura del percorso formativo nella parte inerente il tirocinio, pianificando le attività da svolgere; provvedono all inserimento degli studenti nel contesto lavorativo nel miglior modo possibile, creando un ambiente favorevole a uno svolgimento ottimale del tirocinio, anche in relazione alle altre figure professionali presenti nella struttura; informano e/o formano gli studenti sui rischi per la loro salute o per la loro sicurezza presenti sul luogo di lavoro specifico, nel rispetto delle procedure interne; illustrano e coordinano le attività previste nell ambiente laboratoriale di propria pertinenza, favorendo l inserimento dello studente nel contesto operativo, affiancandolo e assistendolo passo dopo passo; 14

15 comunicano al Gruppo di progetto per l A.S.L. e/o ai tutor interni tutte le informazioni relative alle attività svolte dagli studenti, punti di forza e punti di debolezza, segnalando eventuali criticità; collaborano, con gli organi scolastici preposti, alla valutazione in itinere e finale del tirocinio effettuato dagli studenti. 8. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI NELLA FASE DI PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE DALLE CONVENZIONI Il percorso di alternanza scuola lavoro effettuato attraverso la modalità dell Impresa Formativa Simulata non richiede il tirocinio presso aziende situate nel territorio, ma non lo esclude. L'esperienza aziendale, infatti, viene praticata a scuola in laboratorio e riproduce tutti gli aspetti di un impresa reale, con il tutoraggio dell'azienda madrina. Partendo, però, dal presupposto che una delle motivazioni fondanti del progetto è quella di consolidare i rapporti fra istituzione scolastica, mondo del lavoro e territorio di appartenenza, l istituzione scolastica ha deciso di far svolgere comunque ai ragazzi un esperienza diretta in azienda, selezionando delle strutture ospitanti idonee. Solo le tre classi del Liceo Scientifico non svolgeranno, per l anno scolastico in corso, un vero e proprio tirocinio presso un ente ospitante poiché, essendo il loro percorso didattico di più ampio respiro, rispetto agli altri indirizzi di studio, e volto essenzialmente allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica, si è preferito dedicare più tempo alla fase dell orientamento formativo. Detto orientamento, svolto attraverso visite guidate in strutture appositamente selezionate e una specifica formazione in aula, ha lo scopo di far emergere, in maniera puntuale e graduale, le attitudini, le capacità, le competenze e le preferenze dei ragazzi, al fine di progettare, per gli anni a venire, un inserimento in un ente ospitante il più proficuo possibile. Dunque, dopo aver rilevato le esigenze provenienti dal contesto ambientale di provenienza, dopo averle coniugate con il percorso scolastico e formativo dei ragazzi, la struttura ospitante può proporre al Dirigente scolastico, al Gruppo di progetto per l A.S.L. e ai tutor interni, le attività da far svolgere ai ragazzi, più consone alle loro attitudini e vocazioni. Di comune accordo fra tutti i soggetti presenti, tali attività, comprensive delle modalità di svolgimento, dei tempi, dei luoghi e dei risultati attesi, vengono inserite nel progetto e nelle convenzioni che la scuola andrà a stipulare con dette strutture. In questa fase, diventa essenziale, per la nascita di nuove figure professionali da poter inserire, in futuro, nel mercato del lavoro, dopo un breve accenno alle modalità classiche di svolgimento della professione in oggetto, un utilizzo di nuovi canali formativi, puntando così all innovazione. La partecipazione delle strutture ospitanti alla redazione del progetto agevola la definizione di un percorso di lavoro più efficace ai fini dell acquisizione, da parte dei ragazzi, di nuove abilità e competenze. 15

16 Le strutture ospitanti si impegnano a: illustrare l attività di tirocinio in tutte le sue sfaccettature; indurre gli studenti a una profonda riflessione sulle loro attese rispetto all esperienza lavorativa; utilizzare adeguatamente le conoscenze acquisite in aula; introdurre i ragazzi nelle dinamiche organizzative aziendali e supportarli in un corretto inserimento nel team di lavoro. 9. RISULTATI ATTESI DALL ESPERIENZA DI ALTERNANZA IN COERENZA CON I BISOGNI DEL CONTESTO Il progetto di A.S.L. svolge un compito cruciale nel valorizzare il ruolo sociale della scuola sul territorio e genera l imput per l istituzione scolastica a modificare il rapporto insegnamentoapprendimento in senso innovativo, attraverso l interazione fra attività didattica in senso stretto e un contesto lavorativo in cui gli studenti possono applicare praticamente conoscenze e competenze acquisite in aula e apprenderne di nuove. Gli studenti coinvolti nel progetto potranno confrontarsi con le problematiche legate al mondo del lavoro, in maniera graduale, affinché possano poi giungere al quinto anno della Scuola Secondaria, momento in cui il loro corso di studi liceale terminerà, con un bagaglio di strumenti, conoscenze e competenze tali da poter operare una scelta decisiva per il loro futuro nel modo più corretto possibile. Oltre la necessaria formazione d aula, elemento fondamentale del progetto è l inserimento degli studenti nella struttura ospitante. Lo stage rappresenta una modalità di apprendimento delle specifiche capacità di ruolo, svolge una funzione dimostrativa e di certificazione delle conoscenze acquisite in ambito scolastico. Esso altro non è se non una vera e propria prova professionale finalizzata a dimostrare la padronanza delle competenze acquisite durante il percorso formativo, in cui essenziale diventa la valutazione di un soggetto terzo: l ente ospitante. Al termine del tirocinio gli allievi dovranno dimostrare di: aver acquisito la capacità di riconoscere i ruoli e i criteri organizzativi dell ente ospitante; aver compreso le dinamiche del gruppo di lavoro e gli obiettivi di ognuno; aver acquisito la consapevolezza del proprio ruolo all interno del gruppo di lavoro ed essere riuscito a creare un consenso attorno alla propria persona, attraverso l assunzione di atteggiamenti comunicativi ed organizzativi interpersonali adatti; aver compreso gli aspetti tecnici e più propriamente operativi relativi alle mansioni svolte. In definitiva, il progetto assume una forte connotazione educativa e si inserisce a pieno titolo nell iter di formazione dei ragazzi orientandoli verso il futuro. 16

17 10. AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL INTERVENTO PROGETTUALE L intervento progettuale che il nostro Istituto realizzerà è articolato nella maniera seguente: Durata Attività Metodologia/Strumenti Contenuti GIORNO 1 2 h IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Esercitazione: Usi diversi per un oggetto molto comune Brainstorming individuale Carta e penna sviluppare il pensiero laterale proporre modalità differenti di sviluppo ed erogazione dei prodotti/servizi relativi al settore economico selezionato dalla scuola GIORNO 2 2 h IMPRESA FORMATIVA SIMULATA World Cafè valutare e, quindi, selezionare le idee proposte durante la precedente giornata e stabilire una graduatoria al fine di selezionare l idea sulla quale lavorare Esercitazione in piccoli gruppi imparare a lavorare in gruppo GIORNO 3 2 h IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Presentazione ppt Esempi di organigramma individuata la business idea, gli studenti dovranno cominciare a stabilire ruoli e responsabilità collocandosi nelle varie funzioni aziendali Esercitazione di gruppo Marschmallow challenge imparare a lavorare in gruppo 17

18 GIORNO 4 2 h IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Lavoro di gruppo (gruppo azienda) Presentazione ppt sul lavoro di gruppo gli studenti soci dovranno sbozzare l idea di impresa valutando eventuali punti critici e modalità per superarli comprendere l importanza dell ascoltare e del comunicare in un gruppo Questionari sull autovalutazione della capacità di ascolto e piccole esercitazioni sulla comunicazione Carta e penna GIORNO 1 2 h TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO lezione frontale proiezione di video/filmati inerenti il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro momenti di feedback momenti di discussione e di confronto Videoproiettore Computer Slide Dispense Fogli/penne INTRODUZIONE AL CORSO DI FORMAZIONE: QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO (D.LGS.81/08) CONCETTO DI RISCHIO: DEFINIZIONE, STIMA DEL RISCHIO, SCALA DELLE ROBABILITA CONCETTO DI DANNO E DI PERICOLO: DEFINIZIONE, ANALOGIE E DIFFERENZE CONCETTO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE: DEFINIZIONE, MISURE ATTUATIVE, PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA, ADOZIONE DI COMPORTAMENTI E PROCEDURE OPERATIVE ADEGUATE 18

19 ORGANI DI VIGILANZA, ASSISTENZA E CONTROLLO: COMPITI E ATTIVITA DI CONTROLLO, DI CONSULENZA E DI ASSISTENZA IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO GIORNO 2 2 h TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO lezione frontale proiezione di video/filmati inerenti il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro momenti di feedback momenti di discussione e di confronto ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA PREVENZIONE: MINIMIZZAZIONE DEI RISCHI, TUTELA E RAGGIUNGIMENTO DEL BENESSERE LAVORATIVO ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA: DIRITTI, DOVERI E SANZIONI PER I VARI SOGGETTI AZIENDALI Videoproiettore Computer Slide Dispense Fogli/penne Somministrazione e svolgimento di Test GIORNO 1 1,5 h FISCO E SCUOLA lezione frontale proiezione di video/filmati momenti di feedback momenti di discussione e di confronto Videoproiettore Computer Slide Legalità fiscale Importanza della contribuzione spontanea Principi del sistema tributario italiano 19

20 8,5 h ca. 8 h ca. 20 h ca. ORIENTAMENTO specifico per i 4 indirizzi di studio VISITE GUIDATE specifiche per i 4 indirizzi di studio TIROCINIO/STAGE specifico per gli indirizzi di studio 11. DEFINIZIONE DEI TEMPI E DEI LUOGHI La scuola ha inteso suddividere, orientativamente, le 200 ore di alternanza scuola lavoro, previste per il triennio dei licei, nella maniera seguente: 50 h ca.: III ANNO 80 h ca.: IV ANNO 70 h ca.: V ANNO Se il monte ore previsto per ogni anno scolastico non dovesse concludersi nei tempi stabiliti, le ore rimanenti andranno a cumularsi a quelle dell anno successivo, fino a totalizzare, al termine del III anno di attività di l A.S.L. (V anno di studio), le 200 ore stabilite dalla legge. Per quanto concerne la frequenza dello studente alle attività di l A.S.L., la guida ministeriale afferma che, ai fini della validità del percorso di alternanza è necessaria la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto. Precisamente: 1. nell ipotesi in cui i periodi di alternanza si svolgano durante l attività didattica, la presenza dell allievo registrata nei suddetti percorsi va computata ai fini del raggiungimento del limite minimo di frequenza, pari ad almeno tre quarti dell orario annuale personalizzato, oltre che ai fini del raggiungimento del monte ore previsto dal progetto di alternanza; 2. qualora, invece, i periodi di alternanza si svolgano, del tutto o in parte, durante la sospensione delle attività didattiche (ad esempio, nei mesi estivi), fermo restando l obbligo di rispetto del limite minimo di frequenza delle lezioni, la presenza dell allievo registrata durante le attività presso la struttura ospitante concorre alla validità del solo percorso di alternanza che richiede, come sopra specificato, la frequenza di almeno tre quarti del monte ore previsto dal progetto. Superato il limite massimo di assenze consentito, allo studente non verranno rilasciati i crediti formativi previsti. 20

21 Periodo Ore di formazione propedeutica Ore di orientamento in aula Ore in ambiente di lavoro Ore totali per allievo Da Marzo 2016 a Giugno ,5 8,5 ca. 28 ca. 50 ca. o 8 h: Impresa formativa simulata o 4 h: Tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro o 1,5 h: Fisco e scuola o 8,5 h: Orientamento in aula o 8 h: Visite guidate o 20 h: Tirocinio in azienda/stage 12. INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO Attività previste SEMINARI FORMATIVI VISITE GUIDATE Modalità di svolgimento Partecipazione dei ragazzi a seminari informativi coerenti con il loro percorso scolastico e formativo presso strutture esterne; Realizzazione di seminari informativi alla presenza di esperti esterni nei locali della scuola. Realizzazione di visite guidate presso strutture esterne alla scuola finalizzate all arricchimento del patrimonio conoscitivo degli studenti, in coerenza con il loro percorso didattico-formativo. 13. PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI Il percorso formativo viene ideato sulla base delle attitudini e delle capacità cognitive degli allievi. Pertanto, se riscontrata la necessità, saranno realizzati percorsi formativi personalizzati concernenti: A. Studenti con difficoltà emerse durante il loro percorso scolastico che potrebbero, nell ambito del progetto di alternanza scuola lavoro, riuscire a far emergere capacità nascoste; B. Studenti con capacità cognitive, conoscitive e abilità superiori rispetto al gruppo classe, le cosiddette eccellenze. 21

22 Attività previste Formazione in aula personalizzata Tirocinio personalizzato Modalità di svolgimento L attività formativa in aula verrà svolta con l ausilio di docenti e di materiale informativo semplificato. Durante la fase di tirocinio, i ragazzi verranno adibiti a mansioni professionali adeguate alle difficoltà rilevate Formazione in aula comune Tirocinio personalizzato Il tirocinio sarà svolto in strutture appositamente selezionate per valorizzare le eccellenze emerse durante il percorso scolastico 14. ATTIVITÀ LABORATORIALI Le attività laboratoriali saranno svolte nell ambito del tirocinio in maniera differenziata per i diversi indirizzi scolastici. Esse verranno perciò inserite nei progetti personalizzati. 15. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, STRUMENTAZIONI INFORMATICHE, NETWORKING Durante lo svolgimento dell attività formativa comune, verranno utilizzati: computer, lavagna multimediale, rete internet, materiale audio-video, software di base e, ovviamente, la piattaforma informatica per la gestione dell Impresa Formativa Simulata. Gli strumenti utilizzati nell ambito dei tirocini saranno inseriti nei progetti personalizzati. 16. PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO Attori del monitoraggio Tutor interno/consigli di classe Tempi Modalità Strumenti In itinere Al termine attività studenti In presenza Documentale Diario di bordo Questionari Ceck list Tutor esterno In itinere Al termine attività studenti In presenza Documentale Diario di bordo Scheda di valutazione Gruppo di lavoro per l ASL In itinere Al termine attività studenti A fine progetto In presenza Documentale Relazioni Tutor Interno Tutor esterno 22

23 17. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO La valutazione del percorso formativo svolto dagli studenti è momento essenziale del progetto di alternanza scuola lavoro al fine da stabilirne l efficacia e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Le modalità di valutazione da utilizzare varieranno in base al percorso effettuato e potranno consistere in: prove esperte, schede di osservazione, diari di bordo. Le linee guida ministeriali in merito stabiliscono che le fasi proposte dalle scuole per l accertamento delle competenze acquisite dovranno riguardare: la descrizione delle competenze attese al termine del percorso; l accertamento delle competenze in ingresso; la programmazione degli strumenti e azioni di osservazioni; la verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie; l accertamento delle competenze in uscita. Nello specifico si avrà: Valutazione in ingresso: Disamina del percorso scolastico degli allievi al fine di verificarne le conoscenze, le competenze, le attitudini e le abilità, effettuata dai docenti di classe e acquisita nel corso dell anno e/o in precedenza. Somministrazione di questionari per conoscere le preferenze degli studenti in merito agli stage che andranno a svolgere. Valutazione in itinere Somministrazione di strumenti quali schede didattiche, test a risposta multipla, test close, questionari a domande aperte, colloqui, discussioni e report aziendali, durante lo svolgimento del percorso formativo, somministrati dagli esperti esterni intervenuti e/o concordati tra il gruppo di lavoro del progetto, i tutor interni e il tutor esterno (per quanto concerne il tirocinio), per evidenziare i risultati raggiunti dai singoli studenti step by step e far emergere eventuali criticità da correggere. Valutazione finale Elaborazione resoconto di attività con valore interdisciplinare Scheda di valutazione dello studente a cura della struttura ospitante Scheda di valutazione del percorso di alternanza scuola lavoro da parte dello studente 23

24 18. MODALITÀ CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE (Scuola- Struttura ospitante) (TUTOR struttura ospitante, TUTOR scolastico, STUDENTE, DOCENTI DISCIPLINE COINVOLTE, CONSIGLIO DI CLASSE) La valutazione delle competenze concorre alla determinazione del voto di profitto delle eventuali discipline coinvolte nell esperienza di l A.S.L., del voto di condotta, e all attribuzione del credito scolastico. La certificazione delle competenze, sviluppate attraverso la metodologia dell alternanza scuola lavoro, può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. Sulla base della suddetta certificazione, il Consiglio di classe procede: a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti; b) all attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l indirizzo di studi frequentato, ai sensi dei dd. PP.RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010 e delle successive Linee guida e Indicazioni nazionali allo scopo emanate. Nello specifico, al termine delle attività previste per il terzo anno, l accertamento delle competenze acquisite seguirà il seguente iter: Consiglio di classe Docenti discipline coinvolte Tutor interno a) Modalità di osservazione: griglie di osservazione costruite dai Consigli di classe. b) Valutazione delle competenze attraverso modalità/strumenti oggettivi di accertamento costruite dai Consigli di classe, dai docenti coinvolti, dai tutor interni ed esterni e dalle aziende coinvolte relative a: o la definizione dell oggetto della valutazione: competenze, abilità e conoscenze da accertare; o la definizione della tipologia di prova: coerenza con ciò che si deve accertare - casi, questionari, realizzazione del prodotto; o la determinazione di un numero di item necessari a dare attendibilità alla prova; o la predisposizione delle griglie di correzione per le prove; 24

25 Tutor aziendale o l individuazione di indicatori e criteri di correzione; o l organizzazione dei dati di esito e l individuazione dei livelli di padronanza delle competenze. Modalità di osservazione: griglie di osservazione costruite dai Consigli di classe con l azienda. Valutazione colloqui di fine stage Somministrazione questionari/report dopo attività seminariali e conferenze in aula e azienda Studenti - Questionario di valutazione e auto-valutazione 19. COMPETENZE DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL EQF L esperienza in Impresa Formativa Simulata offre allo studente la possibilità di acquisire le conoscenze e le competenze, in riferimento, riconosciute a livello europeo, in riferimento essenzialmente allo spirito di iniziativa, imprenditorialità e all educazione finanziaria dell allievo. Le linee guida ministeriali stabiliscono che le competenze raggiungibili dagli studenti che partecipano a esperienze di alternanza in impresa formativa simulata possono essere classificate in tre differenti categorie (Tecnico-professionali, trasversali, linguistiche) declinabili in una griglia di valutazione, il cui modello è liberamente scelto dalla scuola: Tecnico-professionali, legate al particolare percorso prescelto; Trasversali: lavorare in gruppo (team working), leadership, assumere responsabilità, rispettare i tempi di consegna, razionalizzare il lavoro; Linguistiche, che trovano il pieno coinvolgimento delle discipline umanistiche, riguardando le abilità di comunicazione in funzione del contesto e dello scopo da raggiungere. In riferimento alle Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile2008 (2008/C 111/1) sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente nel quale si definisce il Descrittore del livello IV assegnato agli studenti che conseguono un diploma di scuola media superiore, si avrà, in linea generale: 25

26 Livello Competenze Abilità Conoscenze Livello IV EQF Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio. Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studi. Il precedente riquadro sarà poi personalizzato in base ai diversi percorsi formativi attuati. 20. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE (FORMALI, INFORMALI E NON FORMALI) L'istituzione scolastica elabora e compila un attestato di certificazione delle competenze acquisite a seguito della frequenza del percorso in alternanza, su apposito modulo, inserendovi: - i dati anagrafici dello studente; - i dati dell'istituto scolastico; - i riferimenti alla tipologia e al contenuto del progetto che ha permesso il percorso in alternanza/ifs; - le competenze acquisite, indicando, per ciascuna di esse, il riferimento all'ordinamento e all'indirizzo di studio; - i dati relativi ai contesti di lavoro, alle modalità di apprendimento e valutazione delle competenze; - la certificazione ottenuta a seguito della formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro (D.Lgs.81). 21. DIFFUSIONE/ COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI Pubblicazione sul sito della scuola del progetto generale e dei singoli progetti relativi ai quattro Licei, degli obiettivi dichiarati e dei risultati conseguiti (nel rispetto del diritto alla privacy degli alunni partecipanti), in un apposita sezione; articoli di giornale, video, presentazioni ppt, pubblicazioni specifiche sui social network o sui siti web aziendali a cura degli enti ospitanti e/o formatori. 26

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