Gli effetti del contratto di Rete sulla performance delle imprese

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1 Gli effetti del contratto di Rete sulla performance delle imprese Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria 1

2 Uno dei nodi strutturali del sistema produttivo italiano... è l alto grado di frammentazione delle catene del valore nazionali in una miriade di imprese ad alta specializzazione ma di piccola e piccolissima dimensione e con scarsi livelli di coordinamento formale. 2 2

3 Più coordinamento è meglio Come sottolineato nell ultimo Scenari industriali del CSC, nell attuale contesto globale alle imprese italiane serve un maggiore coordinamento nelle filiere, per accrescere il potere di mercato nei confronti dei committenti esteri, e più contaminazione tra saperi provenienti da ambiti tecnico-produttivi differenti, per rinnovare il potenziale competitivo. 3 3

4 Unire le forze in Rete Il contratto di Rete è uno strumento flessibile per le imprese che intendono condividere le strategie per accrescere il potenziale innovativo e quindi la competitività. Lascia ampia autonomia contrattuale e non pone alcun vincolo settoriale, dimensionale o geografico. Può essere il primo passo di un percorso di cooperazione rafforzata tra le imprese (fusioni, acquisizioni, scambio di partecipazioni) per supportare la crescita dimensionale. 4 4

5 I benefici attesi dalla Rete sono la condivisione delle risorse, finanziarie e umane, necessarie per realizzare e far rendere gli investimenti in nuove tecnologie e le strategie di espansione delle attività; l aumento dell efficienza dei processi produttivi; la diversificazione di produzioni e fonti di finanziamento, riducendo l esposizione agli shock negativi. 5 5

6 I driver della Rete (e dello sviluppo) / 1 (Identificati sulla base della ricognizione dei contratti di Rete esistenti) Innovazione tecnologica Sviluppare nuovi prodotti e processi. Ridurre il consumo di input. Accrescere la sostenibilità ambientale. Internazionalizzazione Marketing Condividere informazioni sui mercati già presidiati. Partecipare a missioni, fiere. Aumentare la presenza produttiva estera e la componente servizi. Condividere informazioni sulle politiche commerciali. Condividere soluzioni tecnologiche e promozionali per accrescere il valore comune del brand made in Italy. Coordinare le strategie commerciali. 6 6

7 I driver della Rete (e dello sviluppo) / 2 (Identificati sulla base della ricognizione dei contratti di Rete esistenti) Gestione condivisa delle risorse aziendali Condividere i costi per programmi di welfare e formazione. Condividere costi fissi amministrativi (legali, contabili, ). Coordinamento degli acquisti e delle vendite Negoziare congiuntamente i prezzi di acquisto. Partecipare insieme a commesse pubbliche e private. Coordinare le diverse fasi della filiera. 7 7

8 Nel 2017 nuovo record per le Reti (Valori cumulati a giugno di ogni anno, Reti senza soggettività giuridica) Imprese in Rete (scala destra) Contratti di Rete Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. 8

9 La rilevanza economica delle Reti Le imprese entrate in Rete in questi anni (inclusa la prima metà del 2017) e mappate negli archivi dell ISTAT, al 31 dicembre 2015 rappresentavano: 372 mila lavoratori; 89 miliardi di fatturato; 20 miliardi di valore aggiunto. Nota: sono escluse le aziende agricole, quelle operanti nel settore finanziario, nella pubblica amministrazione e le organizzazioni associative. 9

10 L alta l incidenza del manifatturiero (Dati sulle Reti riferite al periodo gennaio giugno 2017) Settore: Numero di imprese in Rete Peso % sul totale delle imprese in Rete Peso % imprese del settore sul totale economia (A) - (B) Numero di imprese in Rete per 1000 imprese del settore (A) (B) Agricoltura Manifattura (non meccanica) Meccanica Servizi tecnologici Altri servizi Commercio Costruzioni Servizi operativi Servizi professionali Servizi ricettivi Trasporti e logistica Finanza Immobiliare Utilities Estrattivo Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. 10

11 L alta l incidenza del manifatturiero (Dati sulle Reti riferite al periodo gennaio giugno 2017) Settore: Numero di imprese in Rete Peso % sul totale delle imprese in Rete Peso % imprese del settore sul totale economia (A) - (B) Numero di imprese in Rete per 1000 imprese del settore (A) (B) Agricoltura Manifattura (non meccanica) Meccanica Servizi tecnologici Altri servizi Commercio Costruzioni Servizi operativi Servizi professionali Servizi ricettivi Trasporti e logistica Finanza Immobiliare Utilities Estrattivo Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. 11

12 L alta l incidenza del manifatturiero (Dati sulle Reti riferite al periodo gennaio giugno 2017) Settore: Numero di imprese in Rete Peso % sul totale delle imprese in Rete Peso % imprese del settore sul totale economia (A) - (B) Numero di imprese in Rete per 1000 imprese del settore (A) (B) Agricoltura Manifattura (non meccanica) Meccanica Servizi tecnologici Altri servizi Commercio Costruzioni Servizi operativi Servizi professionali Servizi ricettivi Trasporti e logistica Finanza Immobiliare Utilities Estrattivo Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. 12

13 Macchinari e impianti, agroalimentare, e terziario avanzato le principali filiere in Rete (Settori ATECO) Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. 13

14 Regione: Più in Rete al Centro e Nord-Est (Dati sulle Reti riferite al periodo gennaio giugno 2017) Numero imprese in Rete Peso % Peso % sul totale delle imprese delle imprese in regionali sul totale Rete nazionale (A) - (B) Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. Numero imprese in Rete su 1000 imprese regionali (A) (B) Lombardia Lazio Veneto Toscana Emilia Romagna Campania Friuli Venezia Giulia Puglia Abruzzo Piemonte Marche Sardegna Calabria Sicilia Umbria Liguria Trentino Alto Adige Basilicata Valle d'aosta Molise

15 Regione: Più in Rete al Centro e Nord-Est (Dati sulle Reti riferite al periodo gennaio giugno 2017) Numero imprese in Rete Peso % Peso % sul totale delle imprese delle imprese in regionali sul totale Rete nazionale (A) - (B) Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. Numero imprese in Rete su 1000 imprese regionali (A) (B) Lombardia Lazio Veneto Toscana Emilia Romagna Campania Friuli Venezia Giulia Puglia Abruzzo Piemonte Marche Sardegna Calabria Sicilia Umbria Liguria Trentino Alto Adige Basilicata Valle d'aosta Molise

16 Regione: Più in Rete al Centro e Nord-Est (Dati sulle Reti riferite al periodo gennaio giugno 2017) Numero imprese in Rete Peso % Peso % sul totale delle imprese delle imprese in regionali sul totale Rete nazionale (A) - (B) Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. Numero imprese in Rete su 1000 imprese regionali (A) (B) Lombardia Lazio Veneto Toscana Emilia Romagna Campania Friuli Venezia Giulia Puglia Abruzzo Piemonte Marche Sardegna Calabria Sicilia Umbria Liguria Trentino Alto Adige Basilicata Valle d'aosta Molise

17 Nord e Sud insieme in Rete (Province) Legenda: Cluster lombardo Cluster toscano Cluster nazionali Fonte: elaborazioni CSC su dati Infocamere. 17

18 Cosa (non) sappiamo dall analisi 2016 Sono state mappate le principali caratteristiche strutturali e strategiche ex-ante delle imprese entrate in Rete nel corso di questi anni. Ma la mancanza di serie storiche sufficientemente lunghe non aveva permesso un analisi dell impatto della Rete sulla performance ex-post delle imprese

19 100% Dominano micro e piccole imprese (Distribuzione per classi dimensionali) e oltre 75% 50% 25% 0% Fonte: elaborazioni CSC-ISTAT su dati Infocamere, ISTAT. 19

20 Sempre meno eccezionale chi entra in Rete (Valori espressi al 2011, indipendentemente dall anno di ingresso) 30 Grado di connettività interaziendale (Media) Imprese in Rete 55 Produttività del lavoro (Mediana, migliaia di euro) 25 Imprese benchmark non in Rete Innovazione di prodotto (% sul totale delle imprese) 60 Vocazione ai mercati esteri (% sul totale delle imprese) Fonte: elaborazioni CSC-ISTAT su dati Infocamere, ISTAT. 20

21 La sfida di stimare gli effetti economici dei contratti di Rete Anche se sempre meno eccezionale, chi si aggrega ha un identikit diverso da quello di un impresa media italiana. Questa diversità ex-ante potrebbe da sola spiegare una diversa performance ex-post. Per stimare l effetto della Rete sulla performance è quindi necessario sterilizzare le differenze strutturali e strategiche iniziali tra le imprese in Rete e quelle non in Rete

22 Come vincere la sfida: 1 step: costruire un controfattuale, ossia un gruppo di imprese non entrate in Rete ma statisticamente equivalenti a quelle effettivamente aggregatesi. Per farlo, è stata implementata una procedura di matching statistico a partire da un campione di oltre imprese tratte dagli archivi ISTAT. 2 step: calcolare i tassi di crescita degli occupati e del fatturato dopo 1, 2 e 3 anni sia per le imprese entrate in Rete sia per il controfattuale. 3 step: comparare i tassi di crescita dei due gruppi per isolare l effetto Rete sulla performance delle imprese

23 Variabile La procedura di matching* funziona Imprese in Rete Imprese non in Rete prima del matching dopo il matching Differenze statisticamente significative prima dopo del matching il matching Addetti (log) Sì No Nord-Ovest (%) Sì No Nord-Est (%) No No Centro (%) No No Sud (%) Sì No Manifattura (%) Sì No Costruzioni (%) Sì No Commercio (%) Sì No Servizi (%) Sì No Gestione familiare (%) Sì No Produttività (x1000 euro) No No Età (log) Sì No Grado di connettività (0-100) Sì No Esportatori (%) Sì No Innovatori di processo (%) Sì No Innovatori di prodotto (%) Sì No Innovatori di marketing (%) Sì No Innovatori organizzativa (%) Sì No Appartenenti a un gruppo (%) Sì No * Propensity Score Matching Fonte: elaborazioni CSC-ISTAT su dati Infocamere, ISTAT

24 L effetto Rete è positivo e cresce nel tempo 16,0 14,0 (Punti percentuali di differenza tra imprese in Rete e non in Rete*) 14,4 Fatturato Addetti 12,0 11,2 10,0 8,0 7,4 6,6 8,1 6,0 5,2 4,0 2,0 0,0 1 anno 2 anni 3 anni * Medie calcolate per le imprese entrate in Rete tra il 2011 e il 2014 e osservate fino al Fonte: elaborazioni CSC-ISTAT su dati Infocamere e ISTAT

25 15,0 5,0-5,0-15,0-25,0-35,0 10,0 0,0-10,0-20,0 La Rete ha favorito la resilienza / 1 (Differenze % nelle dinamiche temporali dell occupazione) 0,4 Ingresso nel 2011 In rete Non in rete Differenza -3,3 3,7 5,4 8,5-4,0-6,2-9,4-14,7-14,1 13,5-27,6 dopo 1 anno dopo 2 anni dopo 3 anni dopo 4 anni Ingresso nel 2013 In rete Non in rete Differenza -2,6 6,4-9,0-6,8 8,5-15,2 15,0 5,0-5,0-15,0-25,0-35,0 10,0 0,0-10,0-20,0-1,8 Ingresso nel 2012 In rete Non in rete Differenza 4,9-6,7-7,6 8,8-16,5-13,4 12,4-25,8 dopo 1 anno dopo 2 anni dopo 3 anni Ingresso nel 2014 In rete Non in rete Differenza -2,3 4,6-6,9-30,0 dopo 1 anno dopo 2 anni -30,0 dopo 1 anno Fonte: elaborazioni CSC-ISTAT su dati Infocamere e ISTAT

26 24,0 4,0-16,0-36,0-56,0-76,0 20,0 10,0 0,0-10,0-20,0-30,0 26 La Rete ha favorito la resilienza / 2 (Differenze % nelle dinamiche temporali del fatturato) 3,1 Ingresso nel 2011 In Rete Non in Rete Differenza 8,9-10,6-13,7-13,1-21,9 5,2-26,1-31,3-35,1-56,3 21,2 dopo 1 anno dopo 2 anni dopo 3 anni dopo 4 anni Ingresso nel 2013 In Rete Non in Rete Differenza -11,2 12,6-23,8 dopo 1 anno -13,4 5,7-19,1 dopo 2 anni 22,0 2,0-18,0-38,0-58,0 20,0 10,0 0,0-10,0-20,0-30,0-2,7 Ingresso nel 2012 In Rete Non in Rete Differenza -6,7 4,0 6,8-23,2-29,9-29,0 18,4-47,4 dopo 1 anno dopo 2 anni dopo 3 anni Ingresso nel 2014 In Rete Non in Rete Differenza Fonte: elaborazioni CSC-ISTAT su dati Infocamere e ISTAT. 26-1,7 5,5 dopo 1 anno -7,2

27 Anche gli effetti positivi hanno eccezioni L effetto medio è positivo: per tutte le classi dimensionali a (parziale) eccezione delle medie imprese; per tutti i principali comparti produttivi, ad eccezione delle costruzioni; per tutte le macro-aree geografiche, ad eccezione del Sud Italia; per tutte le classi di efficienza produttiva, ad eccezione del quartile meno efficiente; anche per chi non ha ricevuto benefici fiscali

28 Le implicazioni per la policy Il contratto di Rete si è rivelato uno strumento orizzontale di politica industriale, capace di rafforzare il potenziale di sviluppo del sistema produttivo italiano. Naturale pensarlo come strumento complementare alle altre misure di sostegno alla competitività (innovazione, internazionalizzazione, re-industrializzazione delle aree di crisi)

29 La piccola impresa è la condizione di partenza da superare: le piccole devono diventare medie; le medie devono diventare grandi, le grandi devono diventare multinazionali. È la mia ossessione. Vincenzo Boccia,

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