Guida pratica per la procedura ordinaria della richiesta d asilo

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1 Guida pratica per la procedura ordinaria della richiesta d asilo

2 Guida pratica per la procedura ordinaria della richiesta d'asilo LA DOMANDA DI ASILO Puoi chiedere di essere riconosciuto come rifugiato..se nel tuo Paese temi di essere perseguitato o se i tuoi diritti fondamentali sono gravemente violati per motivi politici, di razza, di religione e di nazionalità oppure perché appartieni ad un particolare gruppo sociale (anche per motivi di identità sessuale). DOVE - Al momento dell'arrivo in Italia, alla Polizia di frontiera - Se sei già arrivato in Italia, alla Questura Ufficio Stranieri del luogo in cui ti trovi COME Devi dire subito alla Polizia di frontiera o alla Questura che vuoi chiedere asilo. - Su un modulo prestampato che ti consegneranno racconta in modo dettagliato e preciso la tua storia e i motivi per i quali non puoi o non vuoi tornare nel tuo Paese. Indica con precisione le date, i fatti e tutti gli elementi che ritieni importanti. - Su un foglio blu (che si chiama Foglio notizie) indica con esattezza il tuo nome e cognome, la data di nascita e la tua nazionalità. Se hai dei documenti d'identità - Se hai dei documenti d'identità presentali alla Polizia - Se hai il Passaporto, la Polizia te lo ritirerà e ti consegnerà una copia dello stesso con il timbro Asilo Politico oppure un semplice foglio di ricevuta del Ministero dell'interno. Se non hai documenti d'identità oppure hai dei documenti falsi Questo non ti impedisce di presentare la tua domanda di asilo. La mancanza di documenti può però rendere più difficile l'esame della domanda. Se li hai dunque, è nel tuo interesse consegnarli alla Polizia. Che cosa ti verrà dato - La Polizia ti consegnerà una striscia di carta (chiamata Cedolino) sulla quale è indicata la data ed il luogo dell'appuntamento per fare il fotosegnalamento e la verbalizzazione (vedi il capitolo successivo) della tua domanda d'asilo. FOTOSEGNALAMENTO E VERBALIZZAZIONE DOVE e QUANDO Il giorno indicato sul cedolino, devi andare in Questura (l'indirizzo è riportato sul retro del cedolino stesso) per il fotosegnalamento e la verbalizzazione. In Questura dovrai riempire un modulo per richiedere il rilascio di un permesso di soggiorno.per fare questo dovrai indicare un domicilio oppure presentare una lettera di ospitalità. La lettera di ospitalità ti può essere rilasciata sia da un centro di accoglienza che da una singola persona se sei alloggiato presso privati. Fotosegnalamento La Polizia ti prenderà le impronte digitali. Ricordati di portare con te otto fotografie formato tessera (4 cm X 4 cm), tutte uguali e recenti. Verbalizzazione - La Polizia ti farà un'intervista: le risposte che tu darai saranno trascritte (verbale). Questo verbale verrà trasmesso alla Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato (vedi capitolo Audizione davanti alla Commissione centrale ). - Ti chiederanno notizie sulla tua identità, sulla tua famiglia, sui motivi che ti hanno costretto a fuggire dal tuo Paese (verbale Convenzione di Ginevra ). - Ti chiederanno inoltre che viaggio hai fatto per arrivare in Italia (verbale Convenzione di Dublino ). - E' molto importante che tu dia sempre risposte precise. - Può essere utile portare all'appuntamento in Questura una memoria da te scritta nella tua lingua, nella quale

3 racconti in modo dettagliato la tua storia e le ragioni della domanda d'asilo. Tale memoria sarà allegata al verbale e inviata alla Commissione centrale. - Se hai dei documenti o delle prove che possono dimostrare i fatti che hai raccontato è importante che ne consegni una copia alla Polizia. - Ricorda di conservare sempre gli originali di tutti i documenti che consegni. - Per la compilazione dei moduli e per tutte le interviste sei libero di scrivere e di parlare nella tua lingua. - Tutte le informazioni che ti riguardano sono riservate e non possono, per nessun motivo, essere condivise (date, trasmesse o comunicate) con le autorità del tuo Paese. - Alla verbalizzazione devi fare due richieste specifiche: 1. Devi richiedere di essere sentito personalmente dalla Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato (nella lingua da te indicata); 2. Fare richiesta del contributo di prima assistenza (Vedi capitolo: Contributo di prima assistenza ). - Dopo il fotosegnalamento e la verbalizzazione, la Polizia ti darà una fotocopia della tua domanda d'asilo con attaccata una delle foto che hai consegnato. Questa fotocopia (chiamata ricevuta di verbalizzazione) è il documento che ti autorizza a stare legalmente in Italia in attesa del rilascio del permesso di soggiorno. - Sulla fotocopia che la Polizia ti rilascia c'è scritta una data. Prima della scadenza di questa data è fondamentale che tu vada in Questura per ritirare il tuo permesso di soggiorno se sarà pronto oppure per rinnovare la ricevuta della verbalizzazione (detta anche cedolino). - Il domicilio dove ti manderanno la convocazione per l'audizione davanti alla Commissione centrale è lo stesso domicilio da te indicato al momento della verbalizzazione. - Ricordati sempre di rinnovare il tuo permesso di soggiorno, non lasciarlo mai scadere. - La Questura di riferimento è quella in cui hai fatto la verbalizzazione e il fotosegnalamento. - Se cambi domicilio o vai a vivere abbastanza stabilmente in un altro posto, informa la Questura o comunque accertati con sicurezza che ci sia qualcuno disponibile ad informarti sulle comunicazioni in arrivo. IL PERMESSO DI SOGGIORNO La Questura ti rilascia uno di questi permessi di soggiorno: Permesso di soggiorno motivo: CONVENZIONE DI DUBLINO. Questo permesso è valido solo un mese ed è rinnovabile alla scadenza, in attesa che le autorità italiane verifichino se l'italia è il Paese responsabile dell'esame della tua domanda d'asilo. Permesso di soggiorno motivo: RICHIESTA D'ASILO. Quando è accertato che l'italia è lo Stato responsabile per la tua domanda di asilo, ti viene rilasciato un altro permesso, valido, in genere, 3 mesi, che deve essere rinnovato finché non fai il colloquio con la Commissione centrale. E' possibile che talvolta prima che ti venga rilasciato il permesso di soggiorno, possono passare diversi mesi. In tal caso, ti viene semplicemente rinnovata la ricevuta (o cedolino). TRASFERIMENTO DEGLI INCARTAMENTI DELLA DOMANDA DI ASILO Se decidi di cambiare domicilio ricordati di comunicarlo subito alla Questura dove fatto il fotosegnalamento e la verbalizzazione. Indica con precisione il tuo nuovo indirizzo. Se ti trasferisci in un'altra città o in un quartiere della medesima città in cui ha competenza un Commissariato di Polizia differente, gli incartamenti della tua domanda d'asilo saranno trasferiti dagli stessi uffici di Polizia. Fatti dire qual è la nuova Questura, o Commissariato, competente del tuo caso e fatti dare il suo indirizzo. Dopo qualche giorno dalla segnalazione del trasferimento vai alla nuova Questura ed accertati che i tuoi documenti siano arrivati. CHI DECIDE SULLA DOMANDA D'ASILO La Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato, che ha sede a Roma in via Guidobaldo dal Monte n.54, è l'organo che esamina la tua domanda d'asilo e decide se riconoscerti o no lo status di rifugiato.

4 Alla Commissione partecipa con funzioni consultive un rappresentante dell'alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. La Commissione, dopo aver ricevuto dalla Questura la verbalizzazione delle tue dichiarazioni, ti convoca a Roma per l'audizione. La data dell'audizione ti può venire comunicata (notificata): 1. al domicilio da te indicato al momento della verbalizzazione oppure 2. al momento del rinnovo del cedolino o del permesso di soggiorno. L'AUDIZIONE DAVANTI ALLA COMMISSIONE CENTRALE E' fondamentale non mancare all'audizione davanti alla Commissione centrale. - Davanti alla Commissione devi raccontare con precisione la tua storia, facendo attenzione alle date ed ai dettagli. Ti verranno fatte domande molto specifiche e personali. - Porta con te copia di tutti i documenti in tuo possesso che possono sostenere la tua domanda d'asilo: certificati medici, rapporti sulle violazioni dei diritti umani nel tuo paese, eventuali attestati rilasciati dalle autorità,ecc. Ricorda di conservare sempre gli originali. - E' importante andare preparati al colloquio con la Commissione. Durante i mesi di attesa della convocazione, riordina le tue idee e cerca di ricostruire con attenzione la tua storia. Non esagerare o non cercare di rendere la tua storia più interessante, inventando episodi o dettagli. Ricorda che la credibilità è un elemento importante per la valutazione del tuo caso. - Parla con grande libertà e tranquillità: tutto quello che dici in Commissione rimarrà riservato e segreto. - Puoi parlare nella tua lingua: sarà la Commissione a nominare un interprete. LA DECISIONE DELLA COMMISSIONE CENTRALE La Commissione centrale può decidere in tre modi differenti: - Può riconoscerti lo status di rifugiato. - Può non riconoscerti lo status di rifugiato (diniego) ma raccomandare alla Questura di rilasciarti un permesso di soggiorno per motivi umanitari perché ha verificato che sarebbe comunque pericoloso per te rientrare nel tuo Paese. - Può non riconoscerti lo status di rifugiato (diniego) senza alcuna raccomandazione. - Chi ottiene il permesso di soggiorno per motivi umanitari (su raccomandazione della Commissione centrale) può lavorare e studiare. Il permesso di soggiorno per motivi umanitari deve comunque essere rinnovato sempre prima della sua scadenza e dura fintanto che persistano le situazioni che hanno impedito il rientro nel Paese d'origine. Se la Commissione non ti riconosce lo status di rifugiato e non ti viene rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari: - Ti verrà ritirato il permesso di soggiorno per richiesta d'asilo. - Qualora tu non abbia altro titolo per restare, potrai essere espulso dal territorio nazionale: entro 15 giorni dal diniego puoi inoltrare ricorso al giudice ordinario con la possibile richiesta al prefetto di autorizzazione alla permanenza fino all'esito del ricorso! - Se decidi di non lasciare l'italia entro i termini previsti sei considerato clandestino e come tale potrai essere espulso anche con accompagnamento della Polizia alla frontiera. In tal caso non potrai rientrare in Italia, né negli altri Paesi dell'unione europea prima che siano passati 5 anni. Nel caso di diniego, puoi presentare ricorso contro la decisione della Commissione centrale (vedi paragrafo successivo). Ti consigliamo di farlo al più presto e, per maggiore sicurezza, entro 3 giorni dalla comunicazione del diniego. RICORSO CONTRO IL DINIEGO DELLA COMMISSIONE Contro la decisione della Commissione centrale è possibile presentare un ricorso al giudice ordinario (giudice civile) e/o al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale). Per sapere esattamente a chi presentare il ricorso comunque entro i primi 3 giorni dalla comunicazione del diniego è molto importante che tu ti metta subito in contatto con operatori giuristi qualificati ed esperti. In ogni caso, per fare ricorso, hai bisogno dell'assistenza di un avvocato.

5 DIRITTI DEL RICHIEDENTE ASILO ASSISTENZA SANITARIA Una volta fatta la domanda d'asilo ed ottenuto il permesso di soggiorno (ma anche se hai solo la ricevuta di verbalizzazione o il cedolino) hai diritto a ricevere l'assistenza sanitaria pubblica. Per beneficiare di tale servizio devi iscriverti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Hai diritto all'assistenza sanitaria pubblica anche se hai presentato ricorso contro il diniego della Commissione centrale. ISCRIZIONE AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE L'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale ti consente di ricevere gratuitamente: - Le visite mediche da parte del medico di base, il quale prescrive le medicine che ti possono servire o le richieste per esami, analisi e visite specialistiche di cui puoi avere bisogno; - I ricoveri in ospedale; - L'accesso al Pronto Soccorso. Se sei una donna in stato di gravidanza o in maternità: - Le prestazioni mediche specialistiche e analisi relative alla gravidanza; - La preparazione al parto, l'assistenza al parto e le cure mediche per eventuali malattie conseguenti al parto Come richiedente asilo non puoi lavorare e pertanto non devi pagare il contributo alle spese mediche (Ticket). L'assistenza sanitaria è estesa anche ai familiari a tuo carico. L'iscrizione è valida per tutta la durata del permesso di soggiorno. Al rinnovo del permesso di soggiorno, rinnova l'iscrizione al SSN con le stesse modalità che trovi di seguito riportate. COME Compila un modulo di iscrizione che trovi presso l'azienda Sanitaria Locale (ASL), nel luogo in cui hai il domicilio. Al momento della compilazione del modulo puoi scegliere il medico di famiglia e, se hai dei figli, il pediatra. La scelta dei medici puoi farla leggendo una lista che ti verrà mostrata al momento dell'iscrizione. Devi presentare e portare una copia di: - Il permesso di soggiorno o la ricevuta di verbalizzazione oppure il cedolino - Il codice fiscale (vedi nel Capitolo Documenti ) - L'autocertificazione di domicilio (un foglio sul quale -tu stesso- dichiari dove sei domiciliato). DOVE Ti puoi iscrivere al Servizio Sanitario Nazionale presso l'azienda Sanitaria Locale (ASL) del Comune in cui sei domiciliato. L'indirizzo lo trovi sull'elenco telefonico. QUANDO Dopo avere presentata la domanda d'asilo, ti puoi iscrivere in qualsiasi momento. Potrebbero non accettare la tua iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale se ancora non ti è stato rilasciato il permesso di soggiorno. ALLOGGIO Per trovare un alloggio nei centri di accoglienza puoi rivolgerti: agli Uffici stranieri dei Comuni in cui vivi (l'indirizzo e il telefono dell'ufficio stranieri sono sull'elenco telefonico sotto la voce Comune (o Municipio) Sappi però che i centri di accoglienza sono pochi, con pochi posti e quindi ci sono delle liste di attesa. In alcune città esistono possibilità di alloggio per donne sole con bambini, per persone con problemi di salute, per famiglie e per soli uomini. Per i minori non accompagnati l'alloggio è sempre previsto. alle organizzazioni che sono presenti nella tua città Dal 2001 esiste in Italia un programma nazionale di accoglienza denominato PNA (Programma Nazionale Asilo), promosso da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ACNUR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per il Rifugiati) e Ministero dell'interno.

6 La rete dei centri di accoglienza prevede anche misure volte all'integrazione dei richiedenti asilo, e anche eventuali programmi di rimpatrio per i casi di diniego. Tale programma, che purtroppo al momento attuale prevede solo 60 centri, per un numero complessivo di circa tremila posti, non è messo nella condizione di poter ospitare tutti i richiedenti asilo soggiornanti in Italia. Per accedere al PNA è necessario rivolgersi agli operatori qualificati delle organizzazioni che si occupano della tutela dei richiedenti asilo. CIRCOLAZIONE SUL TERRITORIO Sei libero di muoverti su tutto il territorio italiano con l'obbligo di comunicare alla Questura ogni cambiamento di domicilio entro 48 ore (vedi anche il paragrafo Trasferimento degli incartamenti della domanda di asilo ). Fintanto che sei richiedente asilo, non puoi lasciare per nessun motivo l'italia. Gli altri Paesi europei ti rimanderebbero indietro perché è l'italia lo Stato che ha responsabilità per l'esame della tua domanda d'asilo. Se vai in un altro Paese rischi di essere rimandato in Italia oppure di vivere in quello Stato da clandestino, mettendo in serio pericolo l'esito della tua domanda d'asilo. Pertanto non solo non potrai essere riconosciuto rifugiato ma rischierai in ogni momento di essere espulso e rimandato nel tuo Paese d'origine. In caso di espulsione non potrai rientrare in un Paese europeo prima che siano passati 5 anni. STUDIO E FORMAZIONE Fintanto che sei richiedente asilo non hai diritto a frequentare i normali corsi di istruzione della scuola italiana (elementari, medie, scuole superiori, università). A differenza degli adulti, i ragazzi di età inferiore ai 16 anni, che hanno fatto domanda d'asilo o che sono figli di richiedenti asilo,hanno l'obbligo di andare a scuola. Tuttavia puoi seguire corsi di lingua italiana, corsi di alfabetizzazione per adulti ed anche alcuni corsi di formazione professionale (ai quali anche i richiedenti asilo possono iscriversi). Tali corsi possono essere organizzati presso le scuole pubbliche o presso la sede di organizzazioni private. Alla fine di ogni corso generalmente viene rilasciato un attestato di frequenza o un diploma. Il periodo di attesa per il colloquio in Commissione centrale è molto lungo. Può anche durare un anno. E' quindi molto importante che tu impieghi questo tempo nel miglior modo possibile. La conoscenza della lingua italiana e l'acquisizione di nuove competenze saranno essenziali per il tuo inserimento in Italia e per il tuo futuro. Quando sarai riconosciuto rifugiato potrai invece liberamente iscriverti a tutte le scuole pubbliche e seguire corsi universitari. LAVORO Fintanto che sei richiedente asilo non puoi lavorare. Questo non esclude, come detto nel capitolo precedente, che tu possa trovare delle occasioni di formazione professionale. Quando sarai riconosciuto rifugiato potrai svolgere sia un lavoro dipendente, sia un lavoro autonomo. DOCUMENTI Documenti d'identità e di viaggio Dopo il riconoscimento dello status di rifugiato potrai avere il documento di viaggio (che sostituisce il passaporto) ed anche la carta d'identità italiana. Codice fiscale Il codice fiscale è necessario per l'iscrizione al Servizio sanitario nazionale e dopo il riconoscimento dello status di rifugiato sarà utile per molte altre cose. DOVE Per averlo devi recarti alla Direzione generale delle entrate del Ministero delle Finanze presente in ogni capoluogo di provincia. Nelle città più grandi ci possono essere più sedi. COME Porta con te il tuo permesso di soggiorno o la ricevuta della verbalizzazione. Ti verrà rilasciato un tesserino personale sul quale è scritto il tuo codice (composto da lettere e cifre).

7 DOPO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI RIFUGIATO I DIRITTI DOPO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI RIFUGIATO Dopo che la Commissione centrale avrà riconosciuto lo status di rifugiato acquisirai una serie di diritti e, in particolare: - Potrai fare il ricongiungimento familiare - Potrai svolgere un lavoro ed avere la stessa previdenza sociale dei cittadini italiani - Potrai avere la stessa assistenza sociale dei cittadini italiani - Potrai frequentare le scuole pubbliche italiane - Potrai iscriverti all'università - Potrai avere il Documento di viaggio, che sostituisce il tuo passaporto e recarti nei Paesi riconosciuti dal governo italiano ad eccezione del tuo Paese d'origine - Dopo 5 anni di residenza in Italia potrai richiedere la cittadinanza italiana - Potrai sposarti o divorziare in base alla legge italiana - Potrai partecipare all'assegnazione degli alloggi pubblici - Potrai fare domanda per il contributo 90 giorni da richiedere alla Prefettura o per altre forme di sostegno economico Per l'esercizio di alcuni di questi diritti, per il rifugiato sono previste alcune esenzioni rispetto ai requisiti normalmente richiesti dalla vigente normativa in materia di immigrazione.

8 PROCEDURA DI ASILO IN ITALIA (Fino alla introduzione della L. 189/2002, Bossi Fini) Schema Riassuntivo AMMISSIONE AL TERRITORIO e presentazione della domanda. Impossibilità di presentare la domanda all'estero Alla frontiera Presentazione della domanda alla polizia di frontiera Verifica della condizioni ostative all'ingresso: 1. precedente riconoscimento in altro Stato 2. soggiorno in uno Stato terzo sicuro aderente a Conv. Ginevra 3. Art.1F Conv. Ginevra 4. precedente condanna in Italia per uno dei reati di cui all'art.380 (1,2) cpp o appartenenza ad associazioni mafiose, dedite al traffico degli stupefacenti o ad organizzazioni terroristiche All'interno del Paese Presentazione della domanda alla Questura Respingimento alla frontiera Ammissione AMMISSIONE ALLA PROCEDURA Questura - ritiro dei documenti personali e verbalizzazione della domanda - rilascio di un permesso di soggiorno per Convenzione Dublino o per richiesta asilo - possibile accoglienza nell'ambito di programmi nazionali o locali - diritto a chiedere il contributo di prima assistenza - facoltà di richiedere l'audizione innanzi alla Commissione centrale - libertà di movimento all'interno dello Stato - assistenza sanitaria con esenzione del ticket - possibilità di depositare memoria personale e documentazione Il Ministero degli Interni verifica se l'italia è lo Stato competente a esaminare al domanda di asilo VERIFICA DUBLINO L'Italia è considerata competente: - prosieguo della procedura - rilascio di un permesso di soggiorno per richiesta asilo E' considerato competente un altro Stato: - Trasferimento del richiedente - Questura rilascia lasciapassare PROCEDURA ORDINARIA di disamina della domanda DECISIONE in prima istanza Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato Audizione personale Possibilità di esprimersi nel1a propria lingua, in presenza di un interprete Riconoscimento dello status di rifugiato ex Convenzione di Ginevra Rilascio di un permesso di soggiorno per concessione asilo Possibilità di lavoro e studio Possibilità di ricongiungimento familiare (art.29tu) Rilascio del documento di viaggio Possibile assistenza economica Possibile ricorso al T.A.R. Rigetto e raccomandazione al rilascio di un permesso di soggiorno per motivi umanitari Possibilità di lavoro e studio Possibilità di ricongiungimento familiare a parità di trattamento con gli immigrati (art.29tu) Procedure di RICORSO Possibile ricorso avverso il diniego al Tribunale ordinario Accoglimento del ricorso e contestuale riconoscimento dello status Rigetto della domanda e invito a lasciare il territorio Rigetto del ricorso Appello alla Corte d Appello Ricorso alla Corte di Cassazione Espulsione Ricorso contro l'espulsione al tribunale Ordinario