Al Signor Commissario Prefettizio dr. Fernando Mone Acquaviva delle Fonti
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- Veronica Rocchi
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1 Riceviamo e pubblichiamo: Lettera aperta Al Signor Commissario Prefettizio dr. Fernando Mone Acquaviva delle Fonti Al Prefetto di Bari A Rev.do Capitolo della Concattedrale di Acquaviva delle Fonti Alla Corte dei Conti - Bari 1 / 5
2 Alla Procura della Repubblica Bari Al Presidente Regione Puglia - Bari Alla Tenenza dei Carabinieri Gioia del Colle Al Comando della Guardia di Finanza Gioia del Colle Alla CARIME viale Crat i- Cosenza Alla Direzione Generale INAIL Firenze Al Card. Giuseppe Versaldi - Commissario per l IDI Città del Vaticano Al CODACONS - Acquaviva A seguito della sentenza del Consiglio di Stato, depositata il 6 febbraio u.s., in cui le richieste dell Ente Ecclesiastico nei confronti della Regione Puglia sono state respinte, a causa della vantata natura ecclesiastica, e perciò privata, dello stesso Ente Ecclesiastico, è necessario intervenire per la salvaguardia dell Ospedale Civile Miulli, (come recita lo Statuto tuttora vigente), bene massimo della nostra Comunità, almeno sulle seguenti urgenti questioni. 2 / 5
3 1)Il diniego espresso dalla Sentenza del Consiglio di Stato, in merito alla pretesa della Dirigenza Ecclesiastica di ulteriore finanziamento da parte della Regione, non può e non deve risolversi in danno per l Ospedale Miulli, per i suoi malati e per il suo personale. Per la seguente ragione. Stravolgendo il Testamento, lo Statuto e il Decreto Reale, che hanno sancito la pubblicità dell Ospedale, in quanto Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, la Dirigenza Ecclesiastica ha preteso di trasformare il ruolo di Governatore, affidato intuitu personae alla prima dignità canonicale di Acquaviva, o al Sindaco, in quello di un sedicente Ente Ecclesiastico, da cui dipenderebbe l Ospedale. E ciò allo scopo di gestirlo in modo autocratico e padronale, producendo colpevolmente la voragine debitoria (vera o virtuale?), al cui risarcimento è doveroso che ora si faccia fronte con mezzi finanziari dello stesso Ente Ecclesiastico, ente giuridico senza alcuna identicità, anzi opposto all Opera Pia Ospedale Miulli, e per questo più volte denunciato come usurpatore di essa. Occorre, dunque, evitare che al danno si unisca la beffa, facendo patire all Ospedale le dannose conseguenze dell usurpazione, contro il Testamento, lo Statuto e le leggi, e permettendo che abbia negativi riflessi sui malati e sul personale, incolpevoli ed anzi vittime, e sull immagine e la vita dell istituzione. 2)In passato gli atti amministrativi, ed in particolare i bilanci e i conti consuntivi dell Ospedale, e rano inviati per conoscenza e approvazione al Consiglio Comunale ed affissi all albo pretorio per due domeniche consecutive, in ossequio alle volontà testamentarie, alla legge n. 6972/1890, e per doverosa esigenza di trasparenza e rendicontazione verso i legittimi eredi. Invitiamo, di conseguenza e formalmente, il Commissario Prefettizio, dr. Mone, ad esercitare il suo diritto-dovere di pretendere la conoscenza dell attuale situazione economico-contabile dell Ospedale, facendo ripristinare procedure e volontà testamentarie, storicamente confermate. 3 / 5
4 3)Gli immobili, attualmente in disuso e proprietà dell Opera Pia Ospedale Miulli, sono anche pertinenza del patrimonio comunale e in se stessi non alienabili, usucapibili o pignorabili. Deve essere, quindi, impedito che l Ente Ecclesiastico in atti ufficiali si proclami unico proprietario di essi, millantando una falsa appartenenza, che rende gli stessi atti ufficiali nulli o annullabili. Va, inoltre, accertata la ventilata pericolosità statica dell immobile di via Maselli-Campagna, tale da richiedere la sua recinzione, che lo esclude da ogni utilizzazione cittadina, e di cui va dunque verificata la provenienza e la reale necessità, anche in prospettiva di un loro non più rinviabile utilizzo a vantaggio della nostra Comunità. 4)Infine l INAIL, con regolare atto notarile, ha asservito le aree scoperte del monoblocco a vantaggio del Comune di Acquaviva delle Fonti, ed invece l Ente Ecclesiastico e l IPAKO E le utilizzano come parcheggio a pagamento, con tariffa oraria crescente e senza custodia. Tale attività non risulta autorizzata da chi di competenza, mentre non si rilascia agli utenti certificazione di avvenuto pagamento, del cui consuntivo va richiesta la rendicontazione, e soprattutto va annullato il ticket per il futuro. Siano fiduciosi che anche il CODACONS si assocerà a questa richiesta in difesa degli utenti, pur non avendolo fatto finora, e chiederà anche l abolizione del ticket così triste sul noleggio della TV. Poiché da notizie circolanti la situazione appare molto grave per gli ammalati, per il personale e per il prestigio dell istituzione, rivolgiamo pressante, quanto doveroso, invito alle autorità in indirizzo, ognuno per la sua competenza, a voler intervenire nel modo più sollecito possibile, al fine di tutelare l Ospedale Miulli da ogni ed eventuale danno o disagio per la presente situazione di crisi, di cui vanno individuati i responsabili, che hanno agito i n spregio alle Tavole di Fondazione testamentarie e statutarie., con gravi conseguenze per l Ospedale e la Comunità. Più volte negli anni trascorsi l Associazione e il Comitato Cittadino in difesa della Fondazione Ospedale Miulli, rendendosi conto dei danni che la pericolosa e insensata gestione del sedicente Ente Ecclesiastico, 4 / 5
5 di cui mons. Mario Paciello si proclama titolare e perfino direttore generale e mons. Domenico Laddaga suo Delegato, avrebbe arrecato all Ospedale, hanno rivolto accorati, quanto inascoltati, appelli alle Autorità competenti, per intervenire in quello che stava accadendo all interno ed all intorno dell Ospedale Civile Miulli. Ora si sono esauriti i margini di ulteriore tolleranza della anomala situazione e si invoca l intervento dovuto e risolutivo delle SS.LL. In fiduciosa attesa, grazie. Acquaviva delle Fonti, 8 marzo 2013 Associazione Pro Fondazione Ospedale Miulli Miulli Comitato Cittadino in difesa dell Ospedale 5 / 5
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