VERSO UN CONTRATTO DI COSTA

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1 VERSO UN CONTRATTO DI COSTA : GESTIONE INTEGRATA, TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE TERRITORIALI DELL ARCO COSTIERO VENETO ALL INTERFACCIA CON IL MARE ADRIATICO * AUTORI: Laura MOSCA 1 Giuseppe CASSON 2 1 Coordinatore tecnico-scientifico del Contratto di Foce Delta del Po 2 Sindaco Comune di Chioggia, componente Comitato di Coordinamento Comuni Costieri della Regione del Veneto RIASSUNTO _Il Comune di Chioggia si rende promotore dell iniziativa di avviare, in sinergia con il Comitato di Coordinamento dei Comuni Costieri Veneti, un processo partecipativo e integrato sul modello dei Contratti di Fiume, finalizzato alla sottoscrizione di un Contratto di Costa per la gestione integrata, la tutela e la valorizzazione delle risorse territoriali caratterizzanti le zone costiere venete dell Alto Adriatico, a partire dalle criticità di area idrografica di fiumi, lagune, valli e mare. Il Contratto di Costa si ispira all esperienza avviata nel Delta del Po attraverso il Contratto di Foce (Mosca e Mantovani, 2012) e si pone come strumento di supporto a una serie di piani di settore quali: i Piani di Gestione dei Distretti Idrografici Padano e delle Alpi Orientali attuativi delle direttive comunitarie in materia di acque (Direttiva Quadro 2000/607CE, alla Direttiva Alluvioni 2007/60/CE), il Piano delle Acque e il redigendo Piano della Costa entrambe di competenza regionale (integrativi della Direttiva Strategia per l Ambiente Marino 2008/56/CE). Si tratterà di un accordo di area vasta inteso come l esito della messa a sistema di accordi locali distintamente articolati e proposti dai vari soggetti aventi interesse/competenza nei diversi ambiti territoriali di fascia costiera. Esso potrà accogliere anche le esperienze di altri Contratti di Fiume in corso sul territorio regionale ragionate sulle singole aste fluviali che, in corrispondenza dei rispettivi tratti terminali che sfociano a mare, necessitano di un implementazione di contenuto in un ottica di integrazione e coordinamento alla scala della fascia costiera e dei Distretti Marittimi. Il modello concettuale di riferimento è il Contratto di Contratti di esperienza canadese (Choquette e Côté, 2006) che consente di garantire le identità di ogni singolo accordo nell ambito di una macro regia comune. Il Contratto di Costa rappresenta l evoluzione strutturata del Protocollo di Intesa per la valorizzazione turistica ed ambientale della costa veneta, sottoscritto dai Sindaci dei Comuni Costieri Veneti (Caorle, ), rispetto agli strumenti di pianificazione e programmazione 1

2 vigenti e previsti, in particolare in riferimento agli obiettivi e alle opportunità offerte dalla Strategia Europa Fig. SISTEMA ARCO COSTIERO VENETO: pressioni e conflitti da interessi prevalenti INTRODUZIONE _L esperienza maturata nel Delta del Po attraverso il Contratto di Foce ragionato sulle tre tipologie d acqua presenti (acque interne, acque di transizione e acque marino-costiere) e sulle criticità idrografiche caratterizzanti i territori compresi fra i tratti terminali dei fiumi e il mare, ha alimentato da parte del Comune di Chioggia, già componente della Cabina di Regia del Contratto di Foce Delta del Po, l interesse e l opportunità di assumere la medesima esperienza come riferimento per l intera fascia costiera della Regione del Veneto, estendendola alla scala vasta in termini di Contratto di Costa. 2

3 Le zone costiere rivestono un importanza strategica per il Veneto per i seguenti motivi: una percentuale elevata di cittadini veneti in queste aree vive e lavora; le zone costiere costituiscono una fonte rilevante di alimenti e risorse derivanti dalla mitilicolura e dalla pesca; rappresentano un collegamento fondamentale per la presenza dei porti, delle attività turistiche e commerciali; ospitano alcuni fra gli habitat naturali più interessanti e sono una meta turistica privilegiata. Esse sono però soggette a gravi problemi quali la soggiacenza dei terreni rispetto al livello del medio mare, la progressiva semplificazione e/o distruzione degli habitat, la contaminazione delle acque e dei suoli conseguente alla risalita del cuneo salino, problemi relativi alla qualità e alla quantità delle risorse idriche, l erosione costiera, la perdita di biodiversità e l impoverimento delle risorse. Lo sfruttamento eccessivo delle limitate risorse di queste zone porta a conflitti sempre più frequenti tra i vari attori che operano nei diversi settori. A tali criticità si accompagna una frammentazione di competenze in termini di gestione delle risorse che di fatto complica ulteriormente l attuazione delle politiche e conseguentemente la realizzazione degli interventi soprattutto alla scala locale. Il Contratto di Costa consentirà di ragionare sul sistema costiero veneto complessivo alla scala vasta interterritoriale e interdistrettuale, intendendo sia i distretti idrografici che i distretti marittimi, nella valorizzazione della continuità ambientale fra gli ecosistemi terrestri e marini nel pregio della loro interdipendenza. Lo strumento inquadrato nell ambito della governance potrà risultare di supporto all attuazione del redigendo Piano della Costa della Regione del Veneto e dei Piani di Gestione dei Distretti Idrografici Padano e delle Alpi Orientali, attuativi delle direttive comunitarie in materia di acque dalla Direttiva Quadro 2000/607CE, alla Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, alla Direttiva Quadro sulla Strategia per l Ambiente Marino 2008/56/CE (recepita dal D.Lgs.190/2010), oltre che delle codifiche riguardanti la Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC) a partire dalla Raccomandazione n. 2002/413/CE recepita a livello regionale nell ambito della L.R.15/2007, fino al Protocollo di attuazione della Convenzione di Barcellona COM(2010)30 e alla Strategia Marittima per il Mare Adriatico e Mar Ionio COM(2012)713. AZIONI E METODI _Il Contratto di Costa potrà utilizzare come laboratorio di sperimentazione il Contratto di Foce Delta del Po il cui iter processuale è stato avviato, e come quest ultimo si ispirerà all interpretazione canadese del contratto di contratti a geometria variabile coordinando attraverso una regia di scala regionale le esperienze maturabili nei singoli livelli locali diversamente caratterizzati per scala operativa, contenuti e attori coinvolti. 3

4 L impostazione metodologica adottata porta a valorizzare l ambito costiero veneto nella sua unitarietà territoriale (unitarietà che i vari piani e programmi tendono a frammentare) e la continuità ambientale fra la componente marina e quella terrestre nel pregio della loro interdipendenza. Data la corrente opportunità di operare in riferimento al ciclo programmatorio comunitario , nello specifico dei programmi di cooperazione e del quadro strategico-finanziario dei fondi strutturali (FESR, FC, FSE, FEASR e FEAMP), particolare attenzione sarà prestata alla fase di copianificazione delle strategie e del processo in maniera tale da garantire concretezza agli obiettivi prima che alle azioni. Si evidenzia a tal proposito che grazie al Contratto di Foce Delta del Po il territorio costiero fra Brenta e Po (fra cui i Comuni di Chioggia, Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle) è stato legittimato nell ambito e per l attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne voluta dal Ministero per lo Sviluppo Economico, di concerto con la Regione del Veneto (DGR V n.563 del 21 aprile 2015), con canale di finanziamenti dedicati nei programmi operativi regionali di prossima attivazione. Suddetto iter processuale sarà guidato da una specifica struttura organizzativa debitamente definita che potrà tener conto e favorire il sistema fra i partenariati già operativi nei diversi livelli locali (multilevel governance). Saranno di fatto costituite una Cabina di Regia, una Segreteria Tecnica, un Assemblea di Costa oltre al Tavolo di Coordinamento Regionale dei Contratti di Fiume già attivo. Il pilotage del progetto/processo è auspicato nel Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il supporto di ISPRA e della Regione del Veneto. Soggetto capofila e responsabile a livello locale dell iniziativa sarà il Comune di Chioggia affiancato dal Consorzio di Bonifica Delta del Po per la parte tecnica. Le azioni previste che confluiranno nel Piano di Azione del Contratto di Costa, saranno ragionate rispetto ad obiettivi specifici orientati a favorire i processi e le dinamiche per la gestione e l uso sostenibili delle zone costiere a partire dalla risorsa idrica, che tengono conto nel contempo della fragilità degli ecosistemi e dei paesaggi costieri, della diversità delle attività e degli utilizzi, delle loro interazioni, della vocazione marittima di alcuni di essi e del loro impatto sulle componenti marine e terrestri. Detto Piano conterrà le integrazioni con le azioni pianificatorie degli eventuali altri Contratti di Fiume sottoscritti sul territorio regionale e ragionati alla scala degli specifici bacini idrografici, in un ottica trasversale di co-pianificazione e coordinamento con l arco costiero riferito ai distretti marittimi dell Alto Adriatico. RISULTATI _I risultati attesi riferiscono al raggiungimento degli obiettivi del Contratto di Costa; in particolare la definizione di un Piano d Azione funzionale all attuazione del Piano di Tutela delle 4

5 Acque e al redigendo Piano della Costa. Detto Piano d Azione sarà elaborato sulla base di uno Scenario Strategico finalizzato ad indirizzare in modo armonico e condiviso lo sviluppo delle attività che insistono sulla costa e ad influenzare positivamente l insieme dei fattori che dall entroterra e dal mare premono su questo territorio in delicato equilibrio, con l obiettivo di spostare il baricentro degli interventi su politiche proattive, capaci di prevedere, collegare ed affrontare in modo coordinato fenomeni di qualità ed intensità nuove come l innalzamento del livello dei mari e la trasformazione idrogeologica e geomorfologica dei territori. Lo Scenario Strategico sarà inoltre condiviso dai diversi soggetti portatori di interessi nei territori riferiti all intero arco costiero veneto, comprese le assemblee riferite ad altri Contratti di Fiume, e sarà verificato nella fattibilità ambientale ed economicofinanziaria, così da poter contribuire a migliorare la formulazione delle proposte progettuali da parte pubblica e privata, nonché il coordinamento del loro finanziamento e della loro realizzazione in particolare al fine di accrescere l efficacia della spesa nell ambito del nuovo quadro finanziario (FESR, FC, FSE, FEASR e FEAMP). Ma il risultato maggiormente auspicato è il potenziamento della coesione territoriale a partire dalla volontà e dall impegno già assunto da parte dei Sindaci dei Comuni Costieri, sottoscrittori del Protocollo di Intesa per la valorizzazione turistica ed ambientale della costa veneta, per arrivare alla creazione di un tavolo di discussione permanente interterritoriale e interdistrettuale che consenta la discussione ma anche la risoluzione condivisa dei problemi riferiti alla gestione delle risorse territoriali di fascia costiera e delle zone marine. CONCLUSIONI _L iniziativa collegata al Contratto di Costa vuole esprimere un diverso approccio al modo di intendere il governo dell area costiera della Regione del Veneto, un approccio territoriale partecipato dai soggetti direttamente coinvolti e integrato nella costruzione di sinergie fra le politiche nazionali e comunitarie dei diversi settori interessati, orientato a moltiplicare gli effetti e le ricadute locali da un punto di vista ambientale, fisico e socio-economico per le comunità che vivono e operano nei luoghi. * Il presente paper, presentato nell ambito della Call for papers del IX Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, è stato premiato con menzione speciale e seguente motivazione: per l approccio metodologico alla gestione di un area costiera difficile che appare già efficace e pronto per essere esportato come buona pratica da emulare. Il Sindaco di Chioggia ha presentato l iniziativa durante il Convegno del IX Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, tenutosi a Venezia il novembre

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