Storytelling: storie di fortuna e d infortunio
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- Tiziano Salvatori
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1 con il patrocinio di CONVEGNO DI STUDIO E APPROFONDIMENTO Storytelling: storie di fortuna e d infortunio Il giorno più lungo per Genova Relatore: Dott.ssa Elisa Troglia Psicoterapeuta, Volontaria Croce Rossa (Se.P) Martedì 27 novembre 2018 dalle alle Circolo degli Ufficiali di Torino - Corso Vinzaglio 6, Torino Media Partner
2 TITOLO Ad Alessandro, Mirko e alle Vittime tutte dell immane tragedia che ha colpito Genova 14/08/2018
3 Il Crollo del Ponte Morandi Ore 11,36 del 14/08/2018 Genova
4 I Numeri della Tragedia: 43 vittime, 16 feriti (di cui 8 ricoverati) Più di 500 sfollati Crash: 200 metri sulla zona fluviale e industriale di Sampierdarena sono crollati dopo il cedimento di uno degli stralli del pilone 9 (dati resi pubblici dalla Prefettura)
5 La macchina dei soccorsi: Vigili del fuoco: un impegno giornaliero di 300 unità e 100 mezzi, con messa in campo di squadre e nuclei speciali 118: Punto Medico Avanzato con due medici, un infermiere e due operatori tecnici, 30 ambulanze, 6 automediche con personale medico e paramedico e 90 soccorritori volontari. Servizio di elisoccorso in convenzione con i Vigili del Fuoco con 2 elicotteri. I feriti sono stati trasportati presso gli ospedali San Martino, Villa Scassi e Galliera dove è entrato in funzione un servizio di assistenza psicologica per i feriti e famigliari delle vittime. La Croce Rossa ha attivato unità di soccorso provenienti da tutte le componenti civili e militari, garantendo in particolare l assistenza all evacuazione dei disabili e il supporto ai soccorritori e ai famigliari delle vittime.
6 Polizia di Stato: 200 persone per i primi soccorsi e 230 unità dei Reparti Inquadrati e 130 territoriali, con 12 pattuglie anti sciacallaggio. Carabinieri: oltre 100 unità al giorno con il concorso di diversi contingenti e l intervento di unità cinofile e dell elinucleo di Albenga per la prima assistenza e le successive attività di ricerca, sorveglianza ed anti sciacallaggio. Guardia di Finanza: 97 militari, tra pattuglie militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza del Piemonte e unità cinofile impegnate nelle operazioni di ricerca, nonché un elicottero e due vedette. Polizia Stradale:138 pattuglie nelle attività di gestione della viabilità autostradale, sotto la direzione di Viabilità Italia e l individuazione di itinerari alternativi sia autostradale che ordinaria; si è inoltre impegnata sia nell attività di soccorso agli utenti rimasti bloccati sul troncone del ponte sia nella rimozione dei veicoli.
7 Polizia Ferroviaria ha potenziato con 40 unità i presidi di personale presso le stazioni genovesi e liguri, provvedendo all immediata verifica dei binari sottostanti il viadotto e all accoglienza ed accompagnamento di famigliari di vittime giunti a Genova via treno. Capitaneria di Porto ha gestito le ricordate criticità legate alla mobilità in area portuale impiegando 18 unità, due motovedette e due elicotteri. Particolarmente preziosa ed indispensabile l attività del Volontariato che è intervenuto in tutte le fasi della crisi. 90 i Volontari attivati dal Comune e 20 dalla Regione Liguria, mentre la Associazione Radioamatori ha effettuato attività di supporto al CCS garantendo le comunicazioni via radio con un totale di 4 operatori in turnazione.
8 Il Nostro Intervento come Psicologi della Croce Rossa della Regione Piemonte
9 TITOLO Chi siamo? Il Servizio Psicosociale (SeP) della Croce Rossa Italiana: Psicologi : Psicologi iscritti all albo professionale con adeguato curriculum tecnico; Operatori Psicosociali : soci di Croce Rossa che hanno seguito il rispettivo corso di qualificazione; Compiti: Psicologi : Formazione e supervisione dei soccorritori psicosociali; Formazione psicologica del personale CRI; Supporto psicologico al personale CRI; Supporto psicologico alle vittime di eventi critici o catastrofici; Partecipazione alle squadre di intervento.
10 Il servizio si pone l obiettivo di dare risposta alle sofferenze psicologiche e alle dinamiche sociali connesse al lavoro quotidiano del soccorritore ed espresse dalla vittime degli eventi critici. Personale Cri Se.P Famigliari Vittime Supporto emotivo Supervisione e formazione Sensibilizzazione
11 In particolare il Se.P si indirizza a: tutela del benessere organizzativo a favore di ogni socio della Croce Rossa Italiana con attività di tutoraggio del percorso all interno dell Associazione; predisposizione di programmi formativi per il personale operante nelle diverse Aree; formazione di operatori qualificati che consenta alla CRI un efficace operatività delle Aree; supporto allo sviluppo di progetti di attività per l aspetto psicologico e psicosociale.... supporto psicosociale quale approccio alle vittime di eventi critici volto a favorire la capacità di recupero degli individui e della comunità. Esso mira a facilitare la ripresa della normalità e a prevenire conseguenze patologiche di situazioni potenzialmente traumatiche preservando allo stesso tempo la salute ed il benessere del personale impiegato.
12 «Perchè sperare ancora?» Un familiare in attesa Agosto 2018 Crolla il ponte, si attiva la macchina dei soccorsi locali e non. Ore 14,40 viene richiesta la disponibilità alla partenza al Gruppo Se.P Piemonte. Personale disponibile: tre psicologhe psicoterapeute. Ore 22,18 mail di attivazione, da parte della SON. Richiesta: la presenza di personale qualificato per offrire supporto psicologico ai Volontari, alla Popolazione e ai famigliari delle vittime a supporto della squadra Se.P della Liguria, già attiva subito dopo l evento.
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14 Dove? zona rossa del crollo, nel centro civico Buranello e all obitorio dell Ospedale di San Martino. Come? colloqui di supporto, raccolta informazioni e aspetti tecnici (accompagnamento al riconoscimento, bisogni primari per gli sfollati), defusing e debriefing con i soccorritori.
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18 La strada che dondola e l istinto ad uscire dall auto: «Sono sceso dalla macchina e mi sono messo a correre più che potevo, non riuscivo a capire cosa stesse succedendo.» Operai morti Storie di vita spezzate Genova bloccata Sogni infranti d amore Famiglie distrutte
19 Perche? Il crollo di un ponte con tutto ciò che ne consegue, è un evento tragico e profondo, che segna, come ogni trauma, non solo la persona coinvolta, ma l intera popolazione e comunità. Il nostro intervento è stato svolto per aiutare le persone che hanno dovuto subire tale dramma e sapere di far parte di una staffetta, e parte di un tutto, ci rende orgogliose del nostro operato sul campo.
20 Ciascuna persona ha conosciuto il disastro in modo personale e unico. Ogni persona (famigliare, operatore, superstite) è un individuo unico. Quanto più si vedono immagini stressanti, si percepiscono odori, si odono suoni o si subiscono lesioni fisiche, tanto maggiore è la probabilità che si manifesti lo stress post-traumatico. Cosa fare? Proteggere: trovare dei modi per proteggere i superstiti da ulteriori danni e da un ulteriore esposizione agli stimoli traumatici. Creare un riparo o un porto sicuro. Guidare: una guida gentile e ferma è necessaria e apprezzata. Connettere: i superstiti che si incontrano sulla scena hanno appena perso la connessione con il mondo che per loro era familiare, ascoltarli ed aiutarli a raggiungere i propri cari o dar loro informazioni chiare.
21 Risorse: Ascolto; comprensione empatica; normalizzazione dei sintomi; contenimento emotivo e psico-educazione; gestione per gli aspetti di vita quotidiana e i bisogni concreti. Un lavoro complesso e delicato. Come per ogni gestione di crisi, occorre saper imparare e pensare rapidamente: per poterlo fare è necessario aver già imparato molto prima, per cui formarsi ed esercitarsi costantemente è essenziale. Altri fattori indispensabili, nel nostro ruolo, sono l integrità, aver fatto un buon lavoro su stessi, sapersi organizzare e coordinarsi con la squadra.
22 Cosa affrontiamo? L esposizione a pericoli fisici imprevedibili; L incontro con la morte violenta o con resti umani; L incontro con la sofferenza di altre persone; I turni lunghi, il lavoro disorganizzato e la fatica estrema; L inefficacia dei mezzi tecnici e la percezione di scarso controllo; L incontro con la morte di bambini; La necessità di compiere scelte difficili; L eccessiva identificazione; Il senso di fallimento; La paura; L impotenza e la frustrazione. Le reazioni di stress negli operatori che intervengono nelle calamità sono normali e vanno messe in conto. Anche gli operatori esperti non si desensibilizzano mai tanto da restare indifferenti a situazioni come le morti violente, soprattutto quando tra le vittime ci sono dei bambini.
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24 Aspetti critici: La viabilità di Genova, della Liguria in generale, da riorganizzare. Il dolore, la rabbia, l impotenza, la stanchezza e la capacità di affrontare i cambiamenti che una tragedia di questo tipo comporta, a lungo andare, può produrre conseguenze non sempre visibili sulle persone. Il bisogno di essere sostenuti nel riprendere una quotidianità: la difficoltà di intervenire nelle situazioni in cui è stata attaccata la dimensione quotidiana della vita. Il ritrovamento e l addio ai propri cari. Il sostegno alle famiglie delle vittime residenti in Piemonte: il contesto, la complessità della situazione, il tipo di intervento, le risorse.
25 Riflessioni: La Solidarietà della città e la macchina dei soccorsi Le persone. La profonda fiducia nel proprio lavoro. Un Italia Instancabile, solidale, umana, unita. Miglioramenti: L integrazione tra le diverse logiche professionali e dei relativi modelli teorici rappresenta una sfida impegnativa.
26 Prima o poi passerò a prenderti. Tu aspettami alla finestra, quando ha appena smesso di piovere e il cielo si sta facendo terso. Scivolerò giù dall arcobaleno... e mi presenterò in silenzio con un fiore nella mano e un sorriso lieve sulle labbra. Ce ne andremo per un altra strada, quella che ancora non conosciamo, ma senza più il timore di percorrerla perché io ti darò il braccio e ti racconterò la storia più bella e tu mi sarai così vicina che la paura si dimenticherà di noi.
27 con il patrocinio di GRAZIE per l attenzione
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