Handover H-T : fase progettuale
|
|
- Demetrio Lazzari
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 : fase progettuale Passaggio di consegne ospedale territorio Studio sull allineamento di terapia e la continuità di cura Prof. Francesco Venneri Clinical Risk Manager ASL 10 EU Project FP7 «HANDOVER» Project Leader Coordinamento dello studio in Regione Toscana Giulio Toccafondi, Michela Tanzini, Elena Beleffi Centro GRC
2 Passaggio di consegne ospedale territorio Studio sull allineamento di terapia e la continuità di cura Lo scopo del progetto è di individuare le cause della discontinuità informative in merito alla terapia ed alla continuità assistenziale durante il trasferimento del paziente dal sistema ospedaliero al sistema territoriale. Obiettivi specifici 1. Costruire una rete di collaborazione fra cure primarie, cure territoriali e cure specialistiche per lo studio delle discontinuità informative 2. Quantificare l incidenza del problema delle discontinuità informative 3. Analizzare le tipologie di discontinuità informative 4. Valutare le conseguenze che le discontinuità informative hanno sulla continuità di terapia ed assistenziale e per la sicurezza dei pazienti e degli operatori 5. Stimare l impatto economico del problema 6. Aumentare la consapevolezza sul problema del Sistema Sanitario Regionale 7. Migliorare la qualità della continuità di cura su percorsi specifici con formazione mirata 8. Proporre la progettazione di soluzioni tecniche per la comunicazione
3 Concetto1: Interfaccia scambio di informazioni all interfaccia fra sistemi differenti interfaccia: punto, l'area o la superficie sulla quale due entità qualitativamente differenti si incontrano; la parola è anche utilizzata in senso metaforico per rappresentare la giuntura tra oggetti nei sistemi sanitari sono aumentati i trasferimenti dei pazienti fra diversi setting. Più team si prendono cura di uno stesso paziente e la complessità delle cure è aumentata. Conseguentemente il passaggio di consegne (handover) è divenuto più frequente e costituisce un momento di rischio per la sicurezza del paziente
4 Concetto 2: Relazione modello cooperativo Terreno comune : la conoscenza reciprocamente nota a chi partecipa alla comunicazione e che permette l interdipendenza fra i partecipanti, ovvero la capacità di assumere il punto di vista dell altro e di correggere incomprensioni o equivoci
5 Concetto3: Continuità La continuità informativa descrive il momento in cui le informazioni già note e rilevanti per il percorso di una paziente sono raccolte e trasferite da un setting e da un team all altro e permettono di mettere in atto cure appropriate La continuità gestionale è un approccio terapeutico coerente e continuo che si adatta ai cambiamenti nelle necessità del paziente La continuità relazionale si riferisce alla condivisione del piano terapeutico di medio - lungo periodo fra pazienti e gli operatori del percorso di cura.
6 Sistema Ospedaliero Accesso tramite DEA Ricostruzione terapia DEA terapia In accoglienza reparto Pre-ospedalizzazione Accesso cure specialistiche terapia Ambulatorio Terapia/Assistenza alla Dimissione paziente Cure Territoriali paziente Terapia del MMG Sistema Territoriale
7 Fase 1: individuazione delle discontinuità informative Ci sono omissioni nelle informazioni sulla terapia e l assistenza nei diversi siti di cura? Ci sono discrepanze non spiegabili nella terapia e l assistenza fra i diversi siti di cura Tutte le informazioni rilevanti sulla terapia e l assistenza di un paziente passano da un sito di cura all altro? Le informazioni in merito ad allergie e reazioni avverse sono rilevate e condivise? Le modifiche alla terapia sono notificate agli altri operatori sanitari? Fase 2: continuità di cura Quali sono le conseguenze delle discontinuità informative sulla qualità di cura? Quale è l impatto economico? Come migliorare la qualità delle cure nell ambito delle specialità che partecipano allo studio
8 HANDOVER H-T 4 tipologie di outcomes dagli studi sull allineamento di terapia: Differenze non spiegabili nella documentazione medica in merito alla terapia fra differenti siti di cura Discrepanza nella terapia con potenzialità di danno Danno collegato a reazione avversa da farmaco Ri-accesso uso di risorse aggiuntive del sistema sanitario Hospital-based medication reconciliation practices: a systematic review. Arch Intern Med Jul 23;
9 Continuità di terapia Accesso al sistema ospedaliero Terapia alla dimissione Terapia Ambulatorio paziente paziente paziente Terapia di continuità MMG Confrontare le informazioni sulla terapia del paziente nei vari punti del percorso
10 Continuità assistenziale Accesso al sistema ospedaliero Assistenza alla dimissione Terapia Ambulatorio paziente Assistenza Territoriale paziente MMG Confrontare le informazioni sull assistenza del paziente nei vari punti del percorso
11 Raccogliere a posteriori le informazioni sulla terapia e l assistenza di non meno di 10 pazienti per gruppo di lavoro nei vari punti dove le informazioni sono registrate Confrontare le informazioni sulla terapia del paziente nei vari punti del percorso attraverso gli strumenti in uso Momenti per la raccolta della terapia strumento informatico Export dati Strumento cartaceo Altro strumento Terapia alla dimissione Archimed (AOUC) Possibile Lettera di dimissione? Terapia Ambulatorio Empedocle (AOUC) Possibile Relazione? Terapia di continuità MMG Millewin/Perseo/ Possibile/?/?? Terapia in DEA First Aid??? Assistenza in dimissione???? Assistenza Domiciliare Caribel (ASF)???
12 Sistema Ospedaliero Accesso tramite DEA Ricostruzione terapia DEA terapia In accoglienza reparto Pre-ospedalizzaizone Accesso cure specialistiche terapia Ambulatorio terapia alla Dimissione paziente Cure Territoriali paziente Terapia del MMG Sistema Territoriale
13 Raccogliere a posteriori le informazioni sulla terapia e l assistenza se presente di 10 pazienti per gruppo di lavoro nei vari punti dove le informazioni sono registrate Criteri di inclusione paziente Una delle seguenti patologie: diabetico, BPCO, scompenso o più di 6 farmaci prescritti Più di 18 anni Dimesso sul territorio In carico presso ambulatorio In cura presso MMG del gruppo handover HT
14 Raccogliere a posteriori le informazioni sulla terapia e l assistenza di non meno di 10 pazienti per gruppo di lavoro/specialità nei vari punti dove le informazioni sono registrate E confrontare le informazioni sulla terapia del paziente nei vari punti del percorso attraverso gli strumenti in uso Individuazione paziente che rientra nei requisiti Contatto con MMG del paziente Consenso export ok Contatto paziente Consenso allo studio ok no no Individuazione di setting per studio «prima-dopo» Individuazione azioni di miglioramento della qualità Analisi della continuità informativa Export dati da setting ospedaliero
15 Raccogliere a posteriori le informazioni sulla terapia e l assistenza se presente di 10 pazienti per gruppo di lavoro nei vari punti dove le informazioni sono registrate percorso ricovero- terapia percorso ambulatorio-terapia terapia in dimissione terapia all accesso DEA e reparto terapia all accesso ambulatorio terapia MMG terapia MMG terapia ambulatorio 1. Quantificare l incidenza del problema delle discontinuità informative 2. Analizzare le tipologie di discontinuità informative
16 Raccogliere a posteriori le informazioni sulla terapia e l assistenza se presente di 10 pazienti per gruppo di lavoro percorso ricovero - assistenza Situazione assistenziale pz alle dimissioni percorso ambulatorioassistenza Situazione assistenziale pz al ricovero terapia all accesso ambulatorio terapia ambulatorio terapia MMG Situazione assistenziale pz distretto infermieristico terapia MMG Situazione assistenziale pz distretto infermieristico 1. Quantificare l incidenza del problema delle discontinuità informative 2. Analizzare le tipologie di discontinuità informative
17 HANDOVER H-T Analisi: fase 1 Esiste continuità informativa? Se sì sono presenti discrepanze? Analisi: fase 2 Quali sono le conseguenze della mancata continuità informativa? Analisi: gruppi multidisciplinari composti da Clinici, MMG, medici ospedalieri- ambulatoriali, infermieri ed infermieri di distretto, farmacisti ospedalieri, rischio clinico Intervento e misurazione esiti: Fase 3 «Before and After Study» con interventi semplici (es informazione al paziente al momento della dimissione, formazione al MMG )
18 HANDOVER H-T Percorsi in cui effettuare la sperimentazione al momento: ASF Ambulatorio cardiologico BSL- farmacia ospedaliera -MMG- distretto infermieristico Ambulatorio Neurologia SGD - farmacia ospedaliera -- MMG-distretto infermieristico Ambulatorio Diabetologia SGD - farmacia ospedaliera - MMG distretto infermieristico ASL 9 Medicina Interna Misericordia Grosseto MMG distretto infermieristico ASL 8 Distretto infermieristico AOUC Geriatria -MMG Medicina -MMG Medicina d urgenza -MMG AOUP Pneumologia - MMG
19 HANDOVER H-T Fase PILOTA Disponibilità da parte dei setting interessati e con i gruppi di lavoro composti secondo la tabella seguente a partecipare Registro Gruppo di Lavoro versante ospedaliero UO/setting: versante ospedaliero Ambulatorio: versante territoriale: Zona: Nome, cognome, contatti cell. Nome, cognome, contatti cell. Nome, cognome, contatti cell. Medico ospedaliero Medico ospedaliero MMG Infermiere ospedaliero MMG Far. Ospedaliera /continuità Infermiere UF territoriale
CONTINUITÀ DELL ASSISTENZA
CONTINUITÀ DELL ASSISTENZA I PROBLEMI DELLA CONTINUITÀ Culturali Frammentazione delle conoscenze e delle abilità Basso livello di comunicazione fra professionisti, contesti, strutture etc. Contesto Aumentata
DettagliIl PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto. Napoli Maggio 2016 Dott Vito Cilla
Il PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto Napoli 19-21 Maggio 2016 Dott Vito Cilla Il Territorio, La Popolazione e i Bisogni Basilicata Kmq 9.992,37
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
Dettaglipaolo.francesconi@ars.toscana.it PROGRESSIVE PATIENT CARE new organization of the beds of hospitals on progressive nursing care principles Systematic grouping of patients according to their degree of illness
DettagliRazionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale
Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
DettagliDott.ssa Cristina Patrizi Medico di Medicina Generale ASL RMC Roma U.O.CAD ASL RMB Roma U.O. Medicina Legale ASL RMB Roma Segretario Generale Siameg
Dott.ssa Cristina Patrizi Medico di Medicina Generale ASL RMC Roma U.O.CAD ASL RMB Roma U.O. Medicina Legale ASL RMB Roma Segretario Generale Siameg S.I.A.ME.G. Società Italiana per l'aggiornamento del
DettagliLA NUOVA COMMITTENZA: COME INTEGRARE LE STRUTTURE SANITARIE PRESENTI NEL TERRITORIO RUOLO DEGLI SPECIALISTI AMBULATORIALI
LA NUOVA COMMITTENZA: COME INTEGRARE LE STRUTTURE SANITARIE PRESENTI NEL TERRITORIO RUOLO DEGLI SPECIALISTI AMBULATORIALI MARIA LUISA AGNENI RESP BRANCA PNEUMOLOGIA ASL ROMA1 OSPEDALE TERRITORIO ABBATTERE
DettagliLa centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale. D.ssa Daniela Sgroi
La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale D.ssa Daniela Sgroi Direzione Sanitaria e PDTA La previsione di un PDTA rappresenta una specifica attività di programmazione della Direzione
DettagliLa Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì
La Gestione Integrata del diabete di tipo 2 nell AUSL di Forlì Rimini 16 marzo 2007 Distribuzione territoriale dei Servizi di Diabetologia: 1 CAD ospedaliero (Ospedale Morgagni Forlì) Forlimpopoli: Servizio
DettagliLa Gestione Integrata del Diabete tipo 2
La Gestione Integrata del Diabete tipo 2 Franco Ghini Referente Area ospedaliera Azienda USL Modena Direttore Sanitario: Andrea Guerzoni ASSISTENZA INTEGRATA... Ospedale Dietista PAZIENTE Team diabetologico
DettagliLa Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative
Guia Castagnini Cure palliative e Terapia del Dolore La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Regione Lombardia Modello di Ospedalizzazione Domiciliare DGR VIII/6410 del 27 /12/2008 DGR VIII/7180
DettagliLE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA LETTERA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA MIGLIORANO LA CONTINUITA TERAPEUTICA?
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Bologna, 6 febbraio 2009 LE INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA LETTERA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA MIGLIORANO LA CONTINUITA TERAPEUTICA? Elena Mittone, Lorenza Ferraro Azienda Regionale
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
DettagliRIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE
RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile
DettagliSonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil
Sonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO LO SVILUPPO DEI SERVIZI ASSISTENZIALI 24/11/2015 1 Obiettivi dell integrazione ospedale - territorio Ricomporre il percorso
DettagliElide Boglio, Enrico Gabellieri, Stefania Bertello,Graziella Menardi, Pellegrino Angelo,Maria Stella Sbriglia, Salvatore Endrio Oleandri
Elide Boglio, Enrico Gabellieri, Stefania Bertello,Graziella Menardi, Pellegrino Angelo,Maria Stella Sbriglia, Salvatore Endrio Oleandri TELEMEDICINA insieme di tecniche mediche ed informatiche che permettono
DettagliAmbulatorio Infermieristico Telemedicina
Ambulatorio Infermieristico Telemedicina Dott. Orsatti Vincenzo Direttore N.O.D. Distretto n. 1 ASL 2 Abruzzo Dott. Falasca Pasquale Responsabile U.O. Integrazione Ospedale Territorio ASL 2 Abruzzo IL
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
Dettagli8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance
8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Il paziente con BPCO dall'ospedale al territorio Un percorso di presa in carico globale Giacinto Di Gianfilippo UOC
DettagliQuali abilità comunicative nella dimissione del paziente
Quali abilità comunicative nella dimissione del paziente Dr. Mario Felici Direttore U.O.C. Geriatria Osp. S. Donato Arezzo USL TOSCANA SUD EST I diversi contesti clinici della Medicina Interna Agenda :
DettagliI progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi
I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso Paolo Francesconi Nuova Sanità d Iniziativa: nuovi target e nuovi modelli Pazienti complessi high risk / high cost Modello di Care e Case Management
DettagliPROGETTO GIUNONE. Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO
PROGETTO GIUNONE Miglioramento assistenziale medicoinfermieristico in Struttura Semplice Organizzativa di Chirurgia Senologica FORMAZIONE SUL CAMPO NURSING E CARCINOMA DELLA MAMMELLA Gennaio-Novembre 2007
DettagliXXXI SEMINARIO DEI LAGHI Ottobre 2010 PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE ANZIANE FRAGILI TRA TERRITORIO E OSPEDALE: UN ESPERIENZA GENOVESE
XXXI SEMINARIO DEI LAGHI 14 16 Ottobre 2010 IL RAPPORTO DINAMCO TRA OSPEDALE E TERRITORIO PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE ANZIANE FRAGILI TRA TERRITORIO E OSPEDALE: UN ESPERIENZA GENOVESE Anna Banchero
Dettagli12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica
12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Rivalutare le terapie farmacologiche negli anziani fragili: quale impatto su appropriatezza ed esiti?
DettagliAllegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3 SOMMINISTRAZIONE PER INFUSIONE A DOMICILIO DI FARMACI AD ALTO COSTO PER PERSONE AFFETTE DA MALATTIA RARA (Documento approvato nella
Dettaglie-oncology L informatizzazione in oncologia Le esigenze degli operatori sanitari: La Gestione integrata
e-oncology L informatizzazione in oncologia Le esigenze degli operatori sanitari: La Gestione integrata Trento, 22 Ottobre 2010 Alessia Caldara Paziente oncologico Storia clinica complessa Approccio multidisciplinare
DettagliLe reti italiane degli Ospedali per la promozione della salute: stato dell arte
Cinque anni di attività della rete degli Ospedali per la promozione della salute in Lombardia: risultati e prospettive Milano, 30 ottobre 2006 Le reti italiane degli Ospedali per la promozione della salute:
DettagliL infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo
L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio
DettagliLa Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura
La Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura L Organizzazione dell Assistenza territoriale agli Anziani nei sistemi sanitari regionali
DettagliNUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna
NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE il progetto dell Azienda USL di Bologna e dell Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna il progetto integrato dello scompenso cardiaco Obiettivi del progetto Fase
DettagliSeminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico
Seminario Europeo sulla cura in ambito pediatrico Linee di indirizzo europee e azioni di risk management rivolta alla prevenzione degli eventi avversi in pediatria Napoli_ 30,31 ottobre 2013 Angela Savelli,
DettagliLA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO. Giovedì, 24 maggio 2018
con il Patrocinio Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Cuneo LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO Giovedì, 24 maggio 2018 LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
DettagliInterazione sui supporti informatici, condivisione degli stessi, formazione Assistenza alla PERSONA, non al sintomo o alla patologia (limite insito
TAVOLA ROTONDA RUOLO UNICO ED ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO IN MEDICINA GENERALE L ESPERIENZA DELL UCCP DI CATANZARO Gennaro De Nardo Segretario Provinciale FIMMG Catanzaro Sperimentazione UCCP-ASP CZ Finanziamento:
DettagliContenuti CONSENSUS CONFERENCE. Andrea Mortara Andrea Di Lenarda. 1. Modelli di gestione esistenti
CONSENSUS CONFERENCE Contenuti 1. Modelli di gestione esistenti La struttura, l organizzazione e il percorso di cura Il target di paziente da gestire (capitoli consensus) Ruolo dell ASL e dei Distretti
DettagliProposta della Fimmg E.R. per la gestione della cronicità nella Regione Emilia Romagna
Proposta della Fimmg E.R. per la gestione della cronicità nella Regione Emilia Romagna Proposta per la gestione della cronicità in Emilia Romagna Il Piano Nazionale della Cronicità identifica le cure primarie
DettagliMirko Di Martino. I trattamenti farmacologici nella prevenzione secondaria dell infarto miocardico acuto
CONDIVISIONE DELLE LINEE GUIDA SUL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO NELLA PREVENZIONE SECONDARIA DELL INFARTO MIOCARDICO ACUTO L aderenza alle linee guida per la prevenzione secondaria dell infarto miocardico
DettagliLe Case della Salute. Seminario Regionale. cosa abbiamo attivato nel le azioni da mettere in campo nel Clara Curcetti.
Seminario Regionale Cure Primarie facciamo il punto e condividiamo le strategie Le Case della Salute cosa abbiamo attivato nel 2011 le azioni da mettere in campo nel 2012 Bologna, 27 gennaio 2012 Clara
Dettagliè uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?
IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda
DettagliIntegrazione Ospedale-Territorio:
Integrazione Ospedale-Territorio: il nuovo modello operativo del Distretto S.S. 1 della ASL Taranto Distretto SS 1 P.O. di Castellaneta Capparella O.; Clemente G.; Tempesta M.; Lonoce M.; Carlucci M. Firenze
DettagliIl malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo-
Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura M. Feri -Arezzo- Ospedale per intensità di cura da dove nasce? In Toscana la legge n. 22 (8/3/2000) e la successiva n. 40 (24/2/2005) prevedono
DettagliCardioAlessandria Settembre L organizzazione slow. Donatella Radini S.C. Centro Cardiovascolare ASUITrieste
CardioAlessandria 22-23 Settembre 2017 L uomo, il cuore e la tecnologia: impatto della medicina narrativa e dell organizzazione slow L organizzazione slow Donatella Radini S.C. Centro Cardiovascolare ASUITrieste
DettagliRelazione dell Infermiere nello Scompenso Cardiaco
Relazione dell Infermiere nello Scompenso Cardiaco CpsI Valentina Capparozza UOC Pronto Soccorso Medicina d Urgenza Ospedale Sandro Pertini Roma Direttore F. R. Pugliese Infermiera CAPPAROZZA Valentina
DettagliDAY SURGERY MODELLI ORGANIZZATIVI GESTIONALI E TECNICHE CHIRURGICHE ED ANESTESIOLOGICHE CORRELATE IL MODELLO IN UNA DAY SURGERY MULTIDISCIPLINARE
DAY SURGERY MODELLI ORGANIZZATIVI GESTIONALI E TECNICHE CHIRURGICHE ED ANESTESIOLOGICHE CORRELATE IL MODELLO IN UNA DAY SURGERY MULTIDISCIPLINARE Genova 26-27 maggio 2014 Relatrice: Angela Atzeni DEFINIZIONE
DettagliCome migliorare l organizzazione per la cura dei pazienti con Scompenso Cardiaco?
FERRANTE SAMUELA Bologna 24 gennaio 2014 Di fronte alla nuova pandemia lo in Italia E IN CONTINUO AUMENTO 2 causa di ricovero ospedaliero 2% della spesa complessiva dei SSN Alla luce di questi dati si
DettagliL esperienza in Toscana. Elisa Rinaldini, infermiera care manager
L esperienza in Toscana Elisa Rinaldini, infermiera care manager Il progettoccm e la nuovasanità d iniziativa Il progetto ha funzionato da pilota per gli interventi previsti nell'ambito delle azioni della
DettagliSERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara Il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) strumento di presa in carico della persona affetta da patologia
DettagliIntensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto
Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Stefano Toccoli Ilaria Nannini IX Congresso Nazionale ANIMO Bologna, 11 maggio 2014 I sottoscritti STEFANO TOCCOLI e ILARIA
DettagliIl report di AFT a supporto della governance delle cure primarie
Il report di AFT a supporto della governance delle cure primarie Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it
DettagliPresentazione del Protocollo di intesa per la valorizzazione dei farmacisti e delle farmacie territoriali nell educazione terapeutica
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA
DettagliCRONICITÀ: Il Modello Veneto
CRONICITÀ: Il Modello Veneto Dott.ssa Maria Cristina Ghiotto Unità Organizzativa Cure primarie e strutture socio-sanitarie territoriali Regione Veneto Nuovo ruolo del distretto responsabile dell analisi
DettagliEquity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME. Anna Maria Bargagli
Equity audit nei percorsi assistenziali: l'esempio del PDTA BPCO nella ASL RME Anna Maria Bargagli 12 dicembre 2014 Malattia legata al fumo, maggiore prevalenza tra i gruppi svantaggiati di popolazione
DettagliLEGGE 38 / 2010 tre anni dopo - Quali novità? -
LEGGE 38 / 2010 tre anni dopo - Quali novità? - Prof. Guido Fanelli Ordinario e Direttore della Scuola di Specializzazione di Anestesia e Rianimazione di Parma Presidente della Commissione Ministeriale
DettagliAderenza ai percorsi assistenziali nei pazienti con BPCO riacutizzata
Regione Lazio Aderenza ai percorsi assistenziali nei pazienti con BPCO riacutizzata Mirko Di Martino 1, Nera Agabiti 1, Adriano Vaghi 2 1) Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. - Regione Lazio 2) Dipartimento
DettagliLa Parabola: uno strumento per facilitare la continuità dell'assistenza nella fase di dimissione.
La Parabola: uno strumento per facilitare la continuità dell'assistenza nella fase di dimissione. Fabia Franchi Responsabile Servizio Assistenziale, Tecnico e Riabilitativo Dipartimento Cure Primarie Az
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliNuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia
Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia Ovidio Brignoli MMG Brescia La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche: 1. è normalmente
DettagliRicerca Finalizzata Mirko Di Martino. Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, Regione Lazio
Aderenza alla poli-terapia evidence-based nella prevenzione secondaria dell infarto: un analisi multilivello paziente, medico di medicina generale, ospedale alla dimissione Ricerca Finalizzata 2011-2012
DettagliAVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO
Allegato A alla Deliberazione n.675_ del 02/08/2017 AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO/PROFILO OGGETTIVO
DettagliDIAGNOSI, PRESA IN CARICO, APPROPRIATEZZA E OSPEDALIZZAZIONI Alberto Rocca, Direttore Unità Operativa di Pneumologia, Ospedale Bellaria di Bologna
DIAGNOSI, PRESA IN CARICO, APPROPRIATEZZA E OSPEDALIZZAZIONI Alberto Rocca, Direttore Unità Operativa di Pneumologia, Ospedale Bellaria di Bologna E una sindrome respiratoria caratterizzata da un ostruzione
DettagliCARTELLA CLINICA INTEGRATA E LA GESTIONE DEL RISCHIO
V Congresso Nazionale COMLAS Genova 8-11 novembre 2006 CARTELLA CLINICA INTEGRATA E LA GESTIONE DEL RISCHIO DIREZIONE DI PRESIDIO U.F.C. MEDICINA LEGALE SERVIZIO INFERMIERISTICO Raffaella Giannini INTENSITA
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO
CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO Il cambiamento L aumento dell incidenza delle malattie croniche è uno dei principali driver della necessità di riequilibrio ospedaleterritori. Occorre definire
DettagliPrevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute: interventi nella ASL Roma 1 Mauro Goletti Giulio De Gregorio
Centro Nazionale Prevenzione e Controllo Malattie CLIMA E SALUTE Piano Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute Estate 2016 Roma, 16 giugno 2016 Ministero della Salute, Via G.
DettagliIL PERCORSO ORTOGERIATRICO
Direzione Infermieristica e Tecnica IL PERCORSO ORTOGERIATRICO Bologna, 26 novembre 2010 Sandra Nocciolini Coordinatore Infermieristico U.O. Ortopedia Traumatologia LA FRATTURA DI FEMORE IN ETA SUPERIORE
DettagliStandard per l accreditamento dei centri flebologici. Giampaolo Sozio Day Surgery Multidisciplinare P.O. Alta Val D Elsa Poggibonsi ( SI )
Giampaolo Sozio Day Surgery Multidisciplinare P.O. Alta Val D Elsa Poggibonsi ( SI ) garantire che siano soddisfatti i criteri per la qualità la corretta gestione delle risorse la sicurezza per i pazienti
DettagliTiziana Frittelli. Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare
Tiziana Frittelli Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare Criticita interne Grave deficit Organizzazione tradizionale per reparti specialistici Scarsa cultura di processo Forte urgenza
DettagliLuisa Fioretto Roberto Labianca CIPOMO
IL DIPARTIMENTO ONCOLOGICO Luisa Fioretto Roberto Labianca CIPOMO ONCOLOGIA: PARADIGMA DI MEDICINA IN TRASFORMAZIONE DIAGNOSI PRECOCE E NUOVI FARMACI E NUOVE MODALITÀ DI TRATTAMENTO APPROCCIO INTEGRATO
Dettagliai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,
Il sottoscritto STOCCO SABRINA ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha
DettagliALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale
ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per
DettagliAppropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2
Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2 Il modello organizzativo ospedaliero può essere riprodotto in modo omogeneo ed è codificato
DettagliDonatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone
Donatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone CENTRALE OPERATIVA 118- BOLOGNA SOCCORSO PRONTO SOCCORSO EMERGENZA TERRITORIALE OSPEDALE MAGGIORE DI BOLOGNA : PS, RIANIMAZIONE,
DettagliSicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati
8 marzo 2016 Sicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati Dott. Giuseppe Rosato L OPINIONE CONDIVISA E necessario prevenire l errore in Medicina e rendere più sicuri
DettagliSTRUTTURA DEL CENTRO E DEL PERSONALE
Un gruppo di Medici di famiglia, operanti in una stessa struttura, eventualmente collegati con altri medici associati in rete, che si organizza per offrire STUDIO MEDICO ASSOCIATO PAVIA GRUPPO CURE PRIMARIE
DettagliUnsafe medical care is a major source of disabling injuries and death throughout the world. In 2008 a report, published by the World Health Organization World Alliance for Patient Safety, identified poor
Dettagli4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance
4 a Conferenza Nazionale GIMBE Dall'Evidence-based Practice alla Clinical Governance Bologna, 6 febbraio 2009 Efficacia dell Osservazione Breve Intensiva in Medicina d Urgenza Uno studio before-after Primiano
DettagliDIPARTIMENTO INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO ASL MATERA. U.O.S.D. Coordinamento Attività di Gestione Appropriatezza Percorsi Riabilitativi
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE- REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO ASL MATERA U.O.S.D. Coordinamento Attività di Gestione Appropriatezza Percorsi Riabilitativi Direttore: Dott.
DettagliGli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012.
Gli strumenti operativi per la ri-organizzazione dell ospedale per intensità delle cure e complessità assistenziale 29 Marzo 2012 Isabella Giusepi 1 Agenda Coerenza della risposta idonea al bisogno di
DettagliQuando e come utilizzare il Day Hospital: opportunità limiti organizzativi e normativi
Lo Scompenso Cardiaco Cronico (SCC): un modello di collaborazione ospedale-territorio per la qualità dell assistenza e l economia l delle risorse 30/11/2010 LE ALTERNATIVE AL RICOVERO ORDINARIO Quando
DettagliConvegno Annuale AISIS. Medicina di iniziativa: il ruolo dell'informatizzazione nell'integrazione ospedale territorio. L'esperienza dell'asl2 Savonese
Convegno Annuale AISIS Medicina di iniziativa: il ruolo dell'informatizzazione nell'integrazione ospedale territorio. L'esperienza dell'asl2 Savonese Dott. Giorgio Fusetti, Medico di Medicina Generale
DettagliLa dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica
La dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica Claudio Grande.. Viterbo 30 Aprile 2016 L assistenza diabetologica ospedaliera siamo finalmente arrivati
DettagliServizi a supporto della presa in carico del paziente cronico. Una risposta innovativa alla sfida della cronicità
Servizi a supporto della presa in carico del paziente cronico Una risposta innovativa alla sfida della cronicità Una risposta innovativa alla sfida della cronicità Chronic Plus è costituito da un insieme
DettagliLe prospettive di sviluppo dell Assistenza sul territorio: l assistenza d iniziativa e il Case Management Fabia Franchi
Il senso di un percorso dalle esperienze in corso alle nuove prospettive per il malato cronico e l anziano fragile 20 settembre 2012 Le prospettive di sviluppo dell Assistenza sul territorio: l assistenza
DettagliMMG e CAS: tipologia di referto atteso. Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio
MMG e CAS: tipologia di referto atteso Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio 26 settembre 2018 Gianni Boella, Patrizia Piano MMG ASL Città di Torino Il MMG e la gestione
DettagliPICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera
12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera Elide
DettagliPIANO DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE PRIMARIA DELLA REGIONE LAZIO
Titolo del progetto PIANO DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE PRIMARIA DELLA REGIONE LAZIO Referente dott. Antonio Pagano Cardiologo Direzione Generale Lazio Sanità - ASP Via di Santa Costanza 53-00198 Roma
DettagliII convegno IGEA: dal progetto al sistema L integrazione delle cure per le persone con malattie croniche 25 marzo 2014
II convegno IGEA: dal progetto al sistema L integrazione delle cure per le persone con malattie croniche 25 marzo 2014 il sistema informativo per l integrazione delle cure Angelo Rossi Mori, Gregorio Mercurio
Dettagli* INTESA TRA AZIENDA USL DI BOLOGNA E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE per gli anni
* INTESA TRA AZIENDA USL DI BOLOGNA E LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE per gli anni 2018-2019 Documento presentato dalla CTSS metro di Bologna nella seduta del 10.5.2018 (ADDENDUM)
DettagliLa sottoscritta Bui Virna
La sottoscritta Bui Virna ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto
DettagliIntegrazione fra indagine Multiscopo ISTAT e patrimonio del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS)
Integrazione fra indagine Multiscopo ISTAT e patrimonio del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) Dott.ssa Lidia Di Minco Direttore Ufficio III Nuovo sistema informativo sanitario Dott.ssa Cristina
DettagliAderenza alla poli-terapia cronica nella prevenzione secondaria dell infarto: il «tradeoff» tra ospedale e territorio Mirko Di Martino
Aderenza alla poli-terapia cronica nella prevenzione secondaria dell infarto: il «tradeoff» tra ospedale e territorio Mirko Di Martino Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, Regione
DettagliU.O. REGIONE SARDENA. Pino Frau Albertina Garau
U.O. REGIONE SARDENA Pino Frau Albertina Garau Lista MMG, carico assititi e pazienti complessi individuati Medico n totale assistiti n assistiti 60 aa % 60 aa sul totale assistiti n pz complessi % pz complessi
DettagliEvoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte
Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte Lorenzo Roti - Toscana 1 Agenda l estensione del progetto dopo 4 anni
DettagliCARDPUGLIA: il modello pugliese della presa in carico del paziente diabetico
CARDPUGLIA: il modello pugliese della presa in carico del paziente diabetico Dott. Vincenzo Gigantelli Presidente CARDPUGLIA Direttore Distretto Socio Sanitario n.14 ASL BA 1 2 3 Riconversione DEL Presidio
DettagliSabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche
AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo
DettagliPer una MG visibile: raccolta dei dati, accountability e valutazione outcome
Per una MG visibile: raccolta dei dati, accountability e valutazione outcome Alessandro Dabbene Domus De Maria (CA) 5-10 ottobre 2015 Raccolta dei dati in Continuità Assistenziale Oggi soggetta a raccolta
DettagliBPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara
BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda
DettagliDott.Patrizia Ruggeri. 1 Febbraio 2017
Dott.Patrizia Ruggeri 1 Febbraio 2017 MEDICI DIABETOLOGI DIABETE MALATTIA CRONICA CHRONIC CARE MODEL Centralità della Persona Gestione Integrata Passare dalla cura al prendersi cura significa superare
DettagliIl riordino dell assistenza territoriale: evidenze di efficacia
La MG e le Cure Primarie di domani Il riordino dell assistenza territoriale: evidenze di efficacia paolo.francesconi@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Cure primarie e malattie croniche l efficacia delle
Dettagli