C.N. POSILLIPO Martedì, 20 gennaio 2015

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1 Martedì, 20 gennaio 2015

2 Martedì, 20 gennaio /01/2015 Corriere dello Sport (ed. Campania) Pagina 5 fa.ma Dal Napoli alla boxe, che storie! 1 20/01/2015 Corriere dello Sport (ed. Campania) Pagina 25 World League, stasera Italia Croazia 2 20/01/2015 La Gazzetta dello Sport Pagina 29 FRANCO CARRELLA Rudic con vista su Rio «Settebello e Croazia sono ancora da /01/2015 La Gazzetta dello Sport Pagina 29 FABRIZIO NAPOLI Baraldi accusa «Tre ospedali e nessun otorino per visitarmi» 5 20/01/2015 TuttoSport Pagina 22 Agnelli e tanti vip al Palanuoto 6 20/01/2015 La Repubblica (ed. Napoli) Pagina 12 MARCO CAIAZZO Posillipo: è il Caiazzo bis "Ma ora basta polemiche voglio vincere /01/2015 Corriere del Mezzogiorno Pagina 7 Ra. Ne. Pallanotista rifiutato da 3 ospedali non c' è l' otorino 9 20/01/2015 Il Roma Pagina 26 Baraldi può sorridere: il timpano non è rotto torna tra /01/2015 Il Secolo XIX Pagina 36 World League il Settebello stasera sfida la Croazia 11

3 Pagina 5 Corriere dello Sport (ed. Campania) Dal Napoli alla boxe, che storie! NAPOLI Titolo: Io vi voglio bene assai. Sottotitolo: Sport, amori e giornalismo di un single involontario. Autore: Franco Esposito. Un maestro, un giornalista e scrittore galantuomo che ha raccolto in un libro autobiografico l'enciclopedia dello sport, e delle storie e degli aneddoti, che ha raccontato da inviato e che lui stesso ha contribuito a costruire. Dal calcio al pugilato, dalla pallanuoto al basket, nel decimo libro della sua breve e intensa carriera di scrittore, a fronte di una vita trascorsa a fare il giornalista tra Napoli e il resto del mondo, Esposito ha raccontato la vita muovendosi tra i quattro punti cardinali del suo universo: sport, giornalismo, amori e libri. Il tutto, con la penna che l'ha reso unico e inimitabile. Napoletano residente a Grosseto, trascorsi a Il Mattino e al Corriere dello Sport Stadio, Esposito ha vinto il Premio Coni 2011, collezionando poi tre finali consecutive al Bancarella Sport. Il libro sarà presentato oggi alle 11 a Villa D'Angelo insieme con alcuni protagonisti dei trionfi sportivi di Napoli: da Oliva e Bruscolotti, a De Crescenzo, i fratelli Porzio, Silipo e Trapanese. fa.ma 1

4 Pagina 25 Corriere dello Sport (ed. Campania) Pallanuoto World League, stasera Italia Croazia Ttorino In un rematch della finale olimpica di Londra 2012, Italia e Croazia si affrontano questa sera (ore 20 diretta RaiSport 1) nella sfida di World League. Test importante per il Settebello azzurro, reduce dalle vittorie contro Francia e Montenegro, e già qualificato di diritto alle Finali di Bergamo (23 28 giugno) che assegneranno un posto per l'olimpiade di Rio

5 Pagina 29 La Gazzetta dello Sport Rudic con vista su Rio «Settebello e Croazia sono ancora da oro» Il grande doppio ex: «Che bravi i giovani di Campagna Il mio Brasile può stupire, il campo da 25 non mi piace» FRANCO CARRELLA Anche vista da Rio, Italia Croazia rappresenta una sfida dal fascino speciale. «Il confronto tra due squadre che ai prossimi Giochi possono ripetersi» racconta Ratko Rudic dalla sua casa di Ipanema. C' era lui sulla panchina biancorossa, a Londra, quando il Settebello dell' allievo Campagna si arrese in finale. Avrebbe conquistato il quarto oro olimpico personale, dopo i due alla guida della Jugoslavia ('84, '88) e quello con gli azzurri ('92). Interrompendo la parentesi da dirigente federale croato, si è rituffato nella mischia per sposare l' affascinante progetto sudamericano: un anno di Brasile è bastato al tecnico più vincente della pallanuoto cittadino italiano per meriti sportivi, dal 2007 nella Hall of Fame per capire che questa Nazionale può stupire. Non ha mai vinto una medaglia olimpica. Tracciamo i primi bilanci. «Abbiamo fatto grandi passi avanti, sono soddisfatto. C' era da crescere sotto tutti gli aspetti, come potete immaginare: organizzazione, strutture, preparazione atletica, tecnica, tattica. Sapete che sono un perfezionista Non è stato facile, ma ho trovato entusiasmo e collaborazione. Ci alleniamo sodo, tra Rio e San Paolo. Purtroppo il gran caldo è un ostacolo e lo aggiriamo scendendo in vasca di primo mattino. I successi contro avversarie come Australia e Olanda, per citarne due, ci hanno confortato. Siamo sulla strada giusta». Ama far lavorare i giocatori in condizioni di stress estremo: come si concilia con la vita rilassante che ci trasmettono le spiagge brasiliane? «Non dovete badare alle immagini da cartolina ride di gusto. Fatte le debite proporzioni, qui la vita è come dappertutto e per fortuna posso contare su ragazzi estremamente motivati che hanno voglia di imparare. Nessun rilassamento. Quanto alla città, è meravigliosa, certo. Avrei voluto vedere allo stadio qualche partita del Mondiale di calcio, ma in quel periodo eravamo all' estero». Perrone è già dei vostri dopo aver salutato la Nazionale spagnola, sarete ancora più competitivi con l' annunciato innesto dei naturalizzati Soro e Vrlic. «Giocano da tempo in Brasile e le pratiche burocratiche sono a buon punto. Mi auguro di poterli avere a disposizione per i Mondiali di Kazan, anche se dobbiamo prima superare le qualificazioni: lottiamo con Canada e Argentina per i due posti a disposizione, obiettivamente non dovremmo avere problemi. Continua > 3

6 Pagina 29 < Segue La Gazzetta dello Sport Prima ancora, a fine marzo, giocheremo i preliminari di World League». I vertici della Federazione brasiliana non nascondono il sogno di centrare almeno i quarti ai Giochi. «Non è utopia, però c' è una condizione imprescindibile: bisogna giocare prima tante partite di alto livello per arrivare preparati. Non basta allenarsi bene, bisogna confrontarsi costantemente. È il motivo per cui nella prossima stagione disputeremo la Regional Liga con club di Croazia, Serbia, Montenegro e Slovenia, ospitando le gare "casalinghe" a Zara. Non è ancora ufficiale, ma quasi». Come va con la lingua? «Il portoghese lo comprendo, anche se non lo parlo ancora fluentemente. Se non mi capiscono, mi aiuto con l' italiano: funziona». Veniamo a Italia Croazia. «Tucak, ritrovando Buric e Boskovic e recuperando pienamente Obradovic, potrà ripresentare il mio nucleo d' oro. Un gruppo solidissimo. Campagna ha cominciato da un po' il rinnovamento e agli Europei di Budapest ha fatto cose eccellenti: gioco dinamico, gran ritmo. Una pallanuoto moderna. I giovani che ha lanciato, da Velotto e Di Fulvio, sono destinati a una carriera luminosa. E questo Settebello inevitabilmente potrà presentarsi a Rio per puntare nuovamente al massimo». L' esperimento del campo da 25 metri? «Non mi piace, sono scettico. Lo ero già vent' anni fa, quando se ne cominciò a discutere. Così si esalta la forza e non la tecnica, che invece ha bisogno dello spazio. Altro che movimento, io vedo un gioco più statico. Alla pallanutoto serve altro: investire di più nella promozione». FRANCO CARRELLA 4

7 Pagina 29 La Gazzetta dello Sport MALASANITà A NAPOLI. Baraldi accusa «Tre ospedali e nessun otorino per visitarmi» FABRIZIO NAPOLI NAPOLI Tre pronto soccorso in una sera, tornando a casa senza essere stato curato. È la disavventura vissuta sabato da Fabio Baraldi, centroboa della Canottieri Napoli e del Settebello, dopo la partita giocata in casa contro il Savona. Nel primo quarto Baraldi prende un colpo all' orecchio sinistro, esce dolorante, viene soccorso ma decide di rientrare in acqua. A fine gara, però, il dolore non passa, si teme la rottura del timpano. Così si reca al Fatebenefratelli, al Cardarelli e al Pellegrini senza trovare un otorino di turno. «Domenica mattina, dopo una notte insonne per il dolore, mi ha visitato il dottor Frasca racconta il 24enne di Carpi, contattato attraverso la Canottieri. Ma c' era troppo sangue nell' orecchio e solo oggi (ieri, ndr ), dopo una visita al Cardarelli, ho avuto la diagnosi». Niente rottura del timpano, ma una forte contusione con ingrossamento della membrana e irrigidimento dei tendini del collo: 10 giorni di prognosi per Baraldi, che dunque salta la Croazia. Maledizione Non è un gran momento per i centroboa del Settebello. Campagna deve fare a meno di Matteo Aicardi (pubalgia, tempi di recupero ancora incerti) e ha convocato i giovani Lorenzo Bruni e Tommaso Busilacchi: peccato che quest' ultimo, ieri, sia stato colpito da influenza. Data l' emergenza, il c.t. si è visto costretto a convocare Massimo Giacoppo, difensore che a Recco ha spesso giocato ai due metri, sostituendo Aicardi. «È la macumba dei centroboa», scherza il c.t. Che forse avrebbe bisogno di un talismano. FABRIZIO NAPOLI 5

8 Pagina 22 TuttoSport ALLE 20 ITALIA CROAZIA SU RAISPORT1. Agnelli e tanti vip al Palanuoto TORINO. Ancora un tutto esaurito e un parterre de roy per il ritorno del Settebello a Torino, dove stasera (ore 20 su RaiSport1) gioca con la Croazia la rivincita della finale olimpica, valida come 3ª giornata della World Leage di pallanuoto. «E' una partita di rilevanza storica, la si può paragonare a Italia Germania di calcio afferma il ct Campagna. I croati sono forti fisicamente, tecnicamente solidi, coperti in tutti i reparti. Giocarci contro è sempre difficile. Per noi è un' altra verifica e la possibilità di accrescere in consapevolezza ed autostima sulla strada della qualificazione per le Olimpiadi di Rio». A tifare in truna in un PalaNuoto strapieno ( biglietti venduti) anche Andrea Agnelli e Beppe Marotta, presidente e dg della Juve, Barile, braccio destro del presidente granata Cairo, l' ex arbitro Rosetti, il ct del volley Berruto e Alena Seredova. Il Settebello giocherà anche per la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo. 6

9 Pagina 12 La Repubblica (ed. Napoli) Posillipo: è il Caiazzo bis "Ma ora basta polemiche voglio vincere l' Euro Cup" Il nuovo presidente chiede unità: "Sarò presente e ascolterò tutti Sogno una finalissima con l' Acquachiara alla piscina Scandone" MARCO CAIAZZO LA parola d' ordine è «ripartire, stando tutti uniti». Da domenica è iniziato il secondo mandato alla presidenza del Posillipo di Bruno Caiazzo, già al timone del circolo dal 2008 al Sessantasette anni, una laurea in ingegneria meccanica e una lunga attività da imprenditore nel settore immobi liare, Caiazzo è stato pallanuotista di buon livello con la Rari Nantes e poi dirigente della Federnuoto, del Coni e ovviamente del Posillipo, con cui ha vinto tutto da vicepresidente negli anni Novanta. A lui è affidato il compito di riportare il circolo ai fasti di dieci anni fa. «C' è tanto da fare. Per noi parleranno i risultati, ma per raggiungerli il corpo sociale dovrà essere una sola cosa». Ieri mattina Caiazzo era al circolo, ha rincuorato la squadra di pallanuoto che attraversa un momento delicato, incontrato alcuni soci e sentito il suo predecessore, Maurizio Marinella: «Resterà al nostro fianco, mi auguro che la sua presidenza non sia stata un' occasione persa. La mia però sarà una gestione diversa, da vicino e non da lontano, perché diversamente sarebbe difficile gestire un circolo che vanta 7 sezioni sportive, 250 agonisti e un migliaio di praticanti. C' è bisogno di qualcuno che sia presente, che diventi un punto di riferimento anche per il team di 15 consiglieri. D' altronde con Marinella tanti problemi si sono acuiti per colpa di piccoli o piccolissimi conflitti interni diventati enormi. Io conosco un po' meglio la macchina organizzativa, nel nostro circolo sembra quasi che ogni giorno ci sia una riunione di condominio». Caiazzo ha raccolto 243 preferenze su 341 votanti («affluenza più che positiva»), al suo fianco ci saranno i vicepresidenti Antonio Recano e Marco De Ruggiero. «Ho chiesto ai soci di dare una mano a me e al nuovo Consiglio, qualsiasi collaborazione sarà gradita. A tutti aprirò la porta della mia stanza, ma sarò anche intransigente: non voglio che il Posillipo, circolo tra i primi al mondo, finisca ancora sui giornali per questioni di bassa lega». Gli ultimi tre mesi sono stati da dimenticare: risalgono al 16 ottobre le dimissioni di Marinella, il cui mandato è durato poco più di un anno, come quello di Gambardella prima di lui. Due presidenti in due anni e poi una vacatio di 90 giorni, tra liti, dispetti e una tornata elettorale senza vincitori e chiusa tra le polemiche. «Lo stallo ha aggravato i problemi, avremmo dovuto gestire la situazione diversamente», dice ora Caiazzo. Il circolo quest' anno celebra il decennale dell' ultima Coppa dei Campioni, conquistata a Napoli con Continua > 7

10 Pagina 12 < Segue La Repubblica (ed. Napoli) Pino Porzio in panchina. «Capisco bene che la vittoria qui al Posillipo è tutto, oggi però la priorità è tornare ai livelli che ci competono. Puntare sui giovani? L' ho già fatto nel 2007, la prima squadra è composta da ragazzi che avevo lasciato giovanissimi e che adesso sono maturati. Però attenzione, il Posillipo non è solo pallanuoto, ci sono grandi realtà che non bisogna mettere in secondo piano: non trascureremo niente e nessuno». L' 11 febbraio è in programma la sfida d' andata della semifinale di Euro Cup con Bucarest. «Speriamo di superarla e di andare in finale con l' Acquachiara, da troppo tempo la Scandone non è gremita per una partita di pallanuoto. E poi speriamo di vincerla, la finale». RIPRODUZIONE RISERVATA LE FRASI Mi auguro che Marinella resti al nostro fianco, c' è bisogno di compattezza BRUNO CAIAZZO. MARCO CAIAZZO 8

11 Pagina 7 Corriere del Mezzogiorno Pronto soccorso. Pallanotista rifiutato da 3 ospedali non c' è l' otorino NAPOLI «Ci dispiace, ma non abbiamo un pronto soccorso otorino». E' più o meno questa la risposta che Fabio Baraldi, giocatore della Canottieri Napoli (squadra di pallanuoto di serie A1) ha ricevuto per tre volte in altrettanti pronto soccorso di Napoli. L' incredibile vicenda l' ha denunciata lui stesso, spiegando di aver girato a vuoto nella notte di sabato nel tentativo di essere visitato dopo aver ricevuto in vasca una botta all' orecchio. A suo dire "sanguinante", Baraldi ha raccontato di essere stato prima al Fatebenefratelli, poi al Cardarelli e infine al Pellegrini. Ma com' è possibile che in nessuno di questi ospedali ci fosse un otorino? La risposta è certamente legata alla "razionalizzazione della spesa" e al fatto che le visite di otorino laringoiatria sono per la grande maggioranza codici bianchi, quindi non emergenze. Per farsene un' idea basti pensare a quanto avvenuto in questi anni al Cardarelli. E' il direttore sanitario Franco Paradiso a spiegare che nell' intero complesso «non c' è una guardia attiva di pronto soccorso otorino. Le visite si fanno durante il giorno, a meno che l' accettista non valuti improcrastinabile la situazione. Perché il Cardarelli dice se c' è un' emergenza non manda a casa nessuno». Del resto il Cardarelli ha nel proprio organico solo sei otorini, decisamente insufficienti per pensare di avere una presenza costante in pronto soccorso. Razionalizzare però non dovrebbe significare sempre e solo tagliare. Lo stesso Paradiso osserva che «in una città come Napoli sarebbe il caso di creare dei riferimenti specialistici territoriali, anche attraverso la reperibilità». Intanto, la direzione generale del Cardarelli ha accolto con grande favore il decreto firmato da Caldoro che attribuisce all' ospedale del Vomero 113 posti letto tra Federico II e Ospedali dei Colli. Ra. Ne. Ra. Ne. 9

12 Pagina 26 Il Roma PALLANUOTO/CANOTTIERI. Baraldi può sorridere: il timpano non è rotto torna tra dieci giorni NAPOLI. Può tirare un sospiro di sollievo Fabio Baraldi. Il forte centroboa della Canottieri Napoli, protagonista suo malgrado, sabato sera, di un episodio al limite della malasanità, ha ricevuto infatti notizie tutto sommato confortanti dagli accertamenti fatti ieri. Come recita una nota ufficiale del club giallorosso, "il giocatore si è sottoposto, presso l' Ospedale Cardarelli, ad esami strumentali. L' esito di questi esami ha scongiurato la rottura del timpano e quindi il rischio di un intervento chirurgico. È stata accertata invece, una forte contusione con relativo ispessimento della membrana timpanica. I medici gli hanno diagnosticato dieci giorni di prognosi". Baraldi dunque, oltre a saltare la convocazione in Nazionale (il Settebello è impegnato questa sera a Torino contro la Croazia per la World League), dovrà rinunciare anche al prossimo impegno di campionato, contro Brescia. Resta in dubbio, invece, il suo impiego nel successivo derby con il Posillipo. 10

13 Pagina 36 Il Secolo XIX World League il Settebello stasera sfida la Croazia TORINO. Sandro Campagna, ct del Settebello, dice: «Italia Croazia di pallanuoto è come ItaliaGermania di calcio, una sfida storica. Sia per la rivalità tra squadre, scuole e tradizioni, sia per le caratteristiche dei croati, molto simili a quelle dei tedeschi del calcio: forti fisicamente e tecnicamente solidi». Stasera a Torino (ore 20, RaiSport 1), terza tappa di World League dopo i successi in Francia e in Montenegro (ai rigori). Italia è già qualificata, come Paese organizzatore, alla final 8 ma conta la crescita sulla strada per Kazan mondiale e, soprattutto, Rio olimpica. Domenica sera gli az zurri saranno ospiti allo Juventus Stadium. Il programma prevede una cena al ristorante del Club Agnelli, incontro con Andrea Agnelli e Marotta e scambio di regali con gli juventini Campagna, Pomilio e Di Fulvio. Nei 16, problema centroboa: assente Aicardi (visita stamattina), febbricitante Busilacchi e infortunato Baraldi, è stato chiamato il jolly (difensore ma anche centro) Giacoppo. I convocati: Bruni, Del Lungo, Nora (Brescia), Velotto (C. Napoli), Gallo, Renzuto Iodice (Posillipo), S. Luongo (Acquachiara), Buslilacchi (Como), Di Fulvio, Figari, Figlioli, Fondelli, Giacoppo, Gitto, Tempesti (Pro Recco), Coppoli (Florentia). 11