L ESPERIENZA TOSCANA NELLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI AGRICOLI. Piediripa di Macerata, 27 maggio 2003
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1 L ESPERIENZA TOSCANA NELLA GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI AGRICOLI Marco Buzzichelli A.R.R.R. Spa Piediripa di Macerata, 27 maggio 2003
2 Delibera del Consiglio Regionale della Toscana n. 385 del 21 dicembre 1999 L.R. 25/98 Art. 10 comma 1. Piano Regionale di gestione dei rifiuti - 2 stralcio relativo ai rifiuti speciali e speciali pericolosi. I rifiuti da attività agricole Disciplina particolare della gestione dei contenitori vuoti di prodotti fitosanitari
3 Nei piani provinciali dovranno essere individuate: tipologia, caratteristiche e localizzazione di apposite aree attrezzate per il conferimento e la raccolta differenziata dei contenitori e imballaggi di prodotti fitosanitari preventivamente bonificati apposite aree attrezzate; i criteri e le modalità di gestione delle suddette aree; i criteri e le prescrizioni per la bonifica aziendale dei contenitori; le modalità di conferimento e recupero contenitori usati di prodotti fitosanitari; le modalità di informazione degli utilizzatori di prodotti fitosanitari circa le modalità della corretta gestione degli imballaggi nonché sui rischi derivanti da forme abusive di smaltimento.
4 CENTRI DI RACCOLTA Sono da considerarsi centri di raccolta idonei al conferimento dei contenitori vuoti di prodotti fitosanitari: gli impianti di stoccaggio di altre tipologie di rifiuti speciali gestite da operatori autorizzati che abbiano le stesse caratteristiche delle strutture previste dai piani provinciali per la gestione dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari e gestite dal servizio pubblico; analoghe appositamente attrezzate collocate presso consorzi agrari, imprese agricole e/o consorzi e cooperative di imprese agricole, nonché strutture di commercializzazione di prodotti e articoli per l agricoltura, specificamente previste in appositi accordi di programma da stipularsi da parte delle autorità competenti, delle imprese e delle associazioni professionali agricole al fine di incentivare le raccolte differenziate, il recupero, il riciclaggio e la corretta gestione dei contenitori vuoti di prodotti fitosanitari.
5 DIVIETI E vietato: l abbandono sul suolo o nel suolo di prodotti fitosanitari inutilizzati e dei imballaggi primari, il loro abbandono nelle acque superficiali o sotterranee nonché tutte le forme di smaltimento difformi da quanto previsto dalla normativa vigente (incenerimento in pieno campo, interramento ecc.). lo sversamento sul suolo o nelle acque superficiali e sotterranee dei reflui di lavaggio dei contenitori di prodotti fitosanitari sottoposti a procedimenti di bonifica. Le acque residuate dalle operazioni di lavaggio debbono essere immesse esclusivamente nella miscela preparata per il trattamento fitosanitario. il conferimento dei contenitori vuoti di prodotti fitosanitari al normale circuito di raccolta dei rifiuti urbani.
6 ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DERIVANTI DA ATTIVITA' AGRICOLE (approvato con delibera della giunta regionale della Toscana n.139 del 14 febbraio 2000) Obiettivi: favorire ed incrementare le attività di recupero, riutilizzo e riciclaggio di alcune tipologie di rifiuti attraverso un sistema organizzato di conferimento e raccolta dei medesimi presso appositi centri di raccolta o ecocentri introdurre agevolazioni e/o semplificazioni burocratiche in materia di adempimenti amministrativi a carico delle aziende agricole produttrici di rifiuti; elevare l'efficacia dei controlli incrementare i livelli di protezione ambientale individuando corretti percorsi per la gestione integrata dei rifiuti agricoli
7 TIPOLOGIE DI RIFIUTI COINVOLTE: a) imballaggi in carta e cartone; b) imballaggi in polietilene (films( films) ) e altri imballaggi e rifiuti plastici, compresi i contenitori di prodotti fitosanitari; c) materiali plastici non di imballaggi (teli in PE per pacciamature e coperture serre, ecc.); d) imballaggi in legno e affini (pallets( pallets,, cassette, cassette da ortofrutta,, ecc.); e) altri imballaggi compositi o poliaccoppiati; f) imballaggi in vetro e rottami in vetro; g) pneumatici fuori uso; h) oli minerali esauriti; i) batterie ed accumulatori; l) altri rifiuti potenzialmente pericolosi.
8 MODALITÀ DI GESTIONE DI ALCUNI RIFIUTI PERICOLOSI PRIMA DEL CONFERIMENTO Il deposito temporaneo nei luoghi di produzione dei rifiuti pericolosi deve essere fatto per tipi omogenei nel rispetto delle condizioni di cui all'art.6 del D. Lgs.. 22/97 e con le seguenti precauzioni: a) le batterie e gli accumulatori devono essere stoccate in idonei contenitori e dovranno essere conservati in locali idonei a prevenire qualsiasi possibilità di versamento o dispersione delle sostanze liquide; b) gli oli esauriti da motori, trasmissioni ed ingranaggi ed i filtri olio devono essere tenuti prima del conferimento in contenitori a tenuta adatti a conservarli in condizioni idonee, eliminando i rischi di rottura e versamenti. Non possono essere miscelati con acqua, oli vegetali, miscele acquose, emulsioni oleose, idrocarburi, solventi organici clorurati. ( omissis( omissis)
9 MODALITÀ DI GESTIONE DEI CONTENITORI VUOTI DI PRODOTTI FITOSANITARI 1. Gli utilizzatori di prodotti fitosanitari,, prima del conferimento degli imballaggi usati di prodotti fitofarmaci devono provvedere al loro lavaggio con acqua nel luogo ove si proceda alla preparazione della miscela e il trattamento fitosanitario,, al fine di asportare la massima quantità possibile di prodotto residuo dagli stessi. 2. Tale operazione potrà avvenire manualmente mediante lavaggi consecutivi o mediante l'uso di specifiche attrezzature meccaniche, secondo la metodologia elaborata dall'arpat (in allegato). 3. Le acque reflue derivanti dai singoli lavaggi dovranno essere immesse esclusivamente nella miscela preparata per effettuare il trattamento fitosanitario.
10 4. Dopo aver effettuato le operazioni di lavaggio, gli utilizzatori di prodotti di fitosanitari conferiscono ai centri di raccolta gli imballaggi unitamente ai sistemi di chiusura (tappi), separati dagli imballaggi stessi, in appositi sacchi in plastica trasparenti, muniti di chiusura irreversibile e di etichetta su cui ogni utilizzatore dovrà indicare il nome e la ragione sociale, indirizzo della sede operativa e la data di conferimento. 5. Nei sacchi di plastica destinati al conferimento degli imballaggi usati di prodotti fitosanitari non possono essere immessi: imballaggi contenenti prodotti fitosanitari non utilizzati o solo parzialmente utilizzati, imballaggi vuoti che non siano stati sottoposti alle operazioni di lavaggio indicate nei punti precedenti; qualsiasi altro materiale diverso dagli imballaggi e parti accessorie sottoposti alle operazioni di lavaggio indicate nei punti precedenti.
11 6. Oltre ai controlli immediati all'atto del conferimento dei sacchi contenenti gli imballaggi usati di prodotti fitosanitari,, potranno essere effettuati prelievi e analisi degli imballaggi conferiti, secondo adeguate modalità di campionamento concordate con ARPAT, al fine di verificare l'eventuale contaminazione degli stessi dovuta alla mancata applicazione delle operazioni di lavaggio o l'eventuale presenza di prodotti fitosanitari o materiali diversi degli imballaggi sottoposti alle operazioni di lavaggio. 7. Gli accertamenti analitici saranno effettuati su base campionaria dal gestore dell' ecocentro con relativi oneri a carico dei soggetti conferenti. 8. Ai fini della gestione, gli imballaggi sottoposti alle operazioni di lavaggio debbono presentare residui di prodotti fitosanitari < 0,05% di principio attivo.
12 PROCEDURA PER IL LAVAGGIO DEI CONTENITORI USATI DI PRODOTTI FITOSANITARI FINALITA : ridurre la pericolosità dei rifiuti costituiti da contenitori usati di prodotti fitosanitari, consentire il reimpiego del prodotto fitosanitario residuo, permettere l organizzazione dei servizi di gestione finalizzati alla raccolta differenziata ed al recupero
13 DEFINIZIONI Prodotto fitosanitario: : sostanze attive e preparati contenenti una o più sostanze attive, definite dall art. 2 del Dlgs 17/03/95, n 194 (art. 2, c. 1a) nelle forme in cui sono forniti all utilizzatore finale e destinati a proteggere i vegetali e le forme vegetali da organismi nocivi o a prevenirne gli effetti Contenitore vuoto: : l imballaggio primario che ha contenuto il prodotto o comunque l imballaggio che con esso è venuto a contatto diretto. Operazione di lavaggio del contenitore vuoto: : lavaggio con acqua dei residui di prodotti fitosanitari presenti nei contenitori vuoti effettuato presso il luogo di utilizzazione dei prodotti stessi, con riutilizzo del refluo così ottenuto per il trattamento fitosanitario previsto per il prodotto fitosanitario presente nel refluo stesso. Contenitore lavato: : contenitore vuoto sottoposto all operazione di lavaggio.
14 DESTINATARI Gli utilizzatori di prodotti fitosanitari,, quali: aziende agricole di cui all art 21/35 del Codice civile altre tipologie di utilizzatori professionali e non professionali
15 TIPI DI CONTENITORI CUI SI APPLICA LA PROCEDURA Contenitori di Plastica Metallo Carta plastificata internamente
16 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DEL LAVAGGIO DEL CONTENITORE LAVAGGIO MANUALE a. immettere nel contenitore vuoto un quantitativo di acqua pari a circa il 20% del volume del contenitore vuoto (200 ml nel caso il contenitore abbia il volume di 1 litro), b. richiudere il contenitore (se possibile) c. agitare bene, avendo cura di: accertarsi che l acqua di lavaggio interessi tutte le asperità del d contenitore, quali manici etc, non venire in contatto con il liquido. d. Trasferire il refluo così ottenuto nel recipiente contenente la soluzione di prodotto fitosanitario preparato per l uso. e. Sgocciolare bene il contenitore lavato Ripetere il lavaggio e trasferimento come sopra indicato per almeno 3 volte.
17 MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DEL LAVAGGIO DEL CONTENITORE LAVAGGIO MECCANICO Il lavaggio può essere effettuato con una delle attrezzature disponibili sul mercato: per eseguire il lavaggio meccanico occorre: una portata d acqua minima di 4,5 litri/minuto una pressione di almeno 3 bar il tempo di lavaggio di almeno 40 secondi il tempo di sgocciolamento del contenitore di almeno 60 secondi Anche in questo caso l acqua di lavaggio deve essere aggiunta al recipiente contenente la soluzione del principio fitosanitario ed impiegata per il trattamento fitosanitario previsto per il prodotto.
18 MODALITÀ DI CONFERIMENTO Conferimento presso ECOCENTRI Gli ECOCENTRI e le aree di conferimento ad essi equiparabili devono in ogni caso essere autorizzati ai sensi degli articoli del D. Lgs.. 22/97 I rifiuti dovranno essere conferiti in modo differenziato e per tipi omogenei. Per il conferimento dei contenitori di prodotti utilizzati per la profilassi e le terapie, di fitosanitari e dei rifiuti agrochimici lavati vengono messi a disposizione dei produttori che ne fanno richiesta dei sacchi provvisti di etichetta su cui vanno indicati gli estremi identificativi del conferente.
19 ADEMPIMENTI DEI SOGGETTI PRODUTTORI Il trasporto in conto proprio dei rifiuti da conferire agli ECOCENTRI dovrà essere accompagnato da un certificato, secondo lo schema allegato che documenta il conferimento Il certificato di cui al comma precedente, firmato dall'imprenditore e controfirmato dal gestore dell'ecocentro ecocentro al momento del conferimento, costituisce equipollente al formulario di identificazione di cui all'art.15 del D. Lgs.. 22/97.
20 SCHEDA DI ACCOMPAGNAMENTO DEI RIFIUTI AGRICOLI DALL'AZIENDA PRODUTTRICE ALL'ECOCENTRO CONVENZIONATO ECOCENTRO DI CONFERIMENTO (ESTREMI E DATI IDENTIFICATIVI ) DESCRIZIONE DEL RIFIUTO RESIDUI DI LAVORAZIONE (SCARTI ORGANICI E VEGETALI) RIFIUTI PLASTICI (ANCHE IN POLIETILENE ED ESCLUSI IMBALLAGGI) OLI VEGETALI E ANIMALI ESAUSTI ROTTAMI FERROSI IMBALLAGGI IN CARTA E CARTONE IMBALLAGGI IN PLASTICA IMBALLAGGI IN LEGNO E AFFINI IMBALLAGGI IN METALLO ALTRI IMBALLAGGI COMPOSITI O POLIACCOPPIATI CONTENITORI VUOTI DI PRODOTTI FITOSANITARI LAVATI SECONDO METODO ARPAT INDUMENTI E PROTEZIONI ANTINFORTUNISTICHE PNEUMATICI FUORI USO ROTTAMI DI VETRO ALTRI RIFIUTI NON PERICOLOSI:. CONTENITORI USATI DI PRODOTTI FITOSANITARI NON LAVATI OLI MINERALI ESAURITI BATTERIE ED ACCUMULATORI ALTRI RIFIUTI PERICOLOSI: DATI IDENTIFICATIVI DEL CONFERENTE NOME O RAGIONE SOCIALE CODICE FISCALE LUOGO DI PRODUZIONE O DI DETENZIONE FIRMA DEL CONFERITORE DATA DATA ECOCENTRO DI CONFERIMENTO QUANTITA' QUANTITA' (ESTREMI E DATI IDENTIFICATIVI ) CODICI CER KG - LITRI- KG - LITRI- UNITA'- COLLI UNITA'- COLLI (da verificarsi a (verificata a destino) destino) DESCRIZIONE DEL RIFIUTO FIRMA DEL GESTORE DELL'ECONCENTRO CODICI CER DATA QUANTITA' KG - LITRI- UNITA'- COLLI (da verificarsi a destino) DATA QUANTITA' KG - LITRI- UNITA'- COLLI (verificata a destino) ALTRI IMBALLAGGI COMPOSITI O POLIACCOPPIATI RESIDUI DI LAVORAZIONE (SCARTI ORGANICI E CONTENITORI VEGETALI) VUOTI DI PRODOTTI RIFIUTI FITOSANITARI PLASTICI LAVATI (ANCHE SECONDO IN POLIETILENE METODO ED ESCLUSI ARPAT IMBALLAGGI) INDUMENTI E PROTEZIONI OLI VEGETALI E ANIMALI ESAUSTI ANTINFORTUNISTICHE ROTTAMI PNEUMATICI FERROSI FUORI USO IMBALLAGGI ROTTAMI DI IN VETRO CARTA E CARTONE DATI IDENTIFICATIVI DEL CONFERENTE IMBALLAGGI ALTRI RIFIUTI IN NON PLASTICA PERICOLOSI: IMBALLAGGI IN LEGNO E AFFINI IMBALLAGGI NOME O RAGIONE CONTENITORI IN USATI METALLO SOCIALE DI PRODOTTI FITOSANITARI NON LAVATI CODICE FISCALE OLI MINERALI ESAURITI LUOGO DI PRODUZIONE O DI DETENZIONE BATTERIE ED ACCUMULATORI ALTRI RIFIUTI PERICOLOSI: FIRMA DEL CONFERITORE FIRMA DEL GESTORE DELL'ECONCENTRO
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