Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa. Albert Einstein

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa. Albert Einstein"

Transcript

1 Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa Albert Einstein

2 L UTILIZZO DEI SEGUENTI PROSPETTI E FACOLTATIVO E COSTITUISCE UN ESEMPIO NON ESAUSTIVO DEGLI ARGOMENTI DA TRATTARE NELLA PRESENTAZIONE DEL BUSINESS PLAN NOME PROGETTO Responsabile 2

3 Cap.1) L Idea Imprenditoriale 1.1 Sintesi del progetto imprenditoriale Definire il vostro progetto imprenditoriale e l opportunità di business che questo rappresenta, spiegando: a. in che cosa consiste (quali prodotti/servizi), b. in quale tipo di mercato si inserisce, c. quali benefici vengono proposti, d. come nasce l idea imprenditoriale e quali sono i fattori critici di successo. 1.2 Settore di attività Indicare il settore di attività e le caratteristiche del relativo mercato 1.3 La sede dell attività Fornite indicazioni relative alla sede ideale, motivando le scelte dove necessario e utilizzando lo schema che segue, indicando unicamente le caratteristiche specifiche e necessarie per l attività che si intende svolgere Elementi da considerare dove è situata o dove prevedete di aprire la vostra azienda Descrizione Castelleone (CR) le caratteristiche strutturali ed impiantistiche se di proprietà o in affitto Altre informazioni(es. dimensioni, posizionamento,.) 3

4 1.4 Il gruppo imprenditoriale Inserite un breve curriculum vitae dei componenti del gruppo imprenditoriale, utilizzando lo schema seguente o allegando brevi CV o altre informazioni/documenti necessari : Nome e cognome Età Ruolo nella futura azienda Formazione Esperienze pregresse Competenze - Specificare l eventuale partecipazione a gruppi di ricerca e sviluppo all interno di università o imprese 1.5 Forma giuridica Indicare la forma giuridica che si intende adottare, motivando le ragioni della scelta 1.6 La mission aziendale Definizione di mission aziendale: la mission di un'organizzazione e/o di un impresa (la sua "dichiarazione di intenti"), è il suo scopo ultimo, la giustificazione stessa della sua esistenza, e al tempo stesso ciò che la contraddistingue da tutte le altre. Definire la mission aziendale, significa definire l identità dell impresa. Stabilire una mission chiara è il punto di partenza per la creazione di tutta la strategia dell'impresa. Ma come si definisce una mission ben comprensibile ed efficace? Essa deve rispondere ad alcune domande fondamentali: * Chi siamo? * Cosa facciamo, cosa possiamo fare, cosa potremmo fare? * Perché lo facciamo? * Cosa ci rende diversi dagli altri? A volte la mission si può esprimere semplicemente con uno slogan,altre volte invece è più articolata. Descrivete qui di seguito la vostra mission aziendale: 4

5 Cap.2) Il prodotto/servizio 2.1 Schema di presentazione Descrivete i prodotti e i servizi del vostro progetto imprenditoriale, utilizzando ad esempio gli schemi seguenti Prodotto/servizio Bisogno soddisfatto Vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza Prodotto/servizio Descrizione caratteristiche Time to market Stadio di sviluppo Se lo ritenete opportuno potete utilizzare altri modelli di documentazione e allegare informazioni, in qualsiasi forma, che possa meglio descrivere il Vostro prodotto/servizio e pechè questo possa essere competitivo rispetto ad altre proposte già esistenti sul mercato. 2.2 Elementi di innovazione Descrivete gli elementi di innovazione della vostra idea. L innovazione può essere di prodotto o di servizio oppure di processo, di tipo organizzativo o di mercato. Sono consentiti allegati (quali foto, documenti, ) 5

6 Cap.3) Il mercato 3.1 I clienti Questa sezione deve essere utilizzata per definire chi sono i vostri clienti. La tabella di esempio che vi proponiamo, permette di descrivere, per ogni prodotto o servizio offerto, quali e quanti sono i vostri clienti, dove sono e per quali ragioni dovrebbero comprare da voi. Se ritenete opportuno potete poi approfondire l analisi segmentando la vostra clientela per età, sesso, titolo di studio, ecc.. Prodotto/servizio Tipologia clienti Quanti sono Dove sono Altre informazioni Perché dovrebbero comprare i vostri prodotti 6

7 3.2 Tendenze del mercato Le tendenze di mercato possono essere influenzate da numerosi fattori, come ad esempio i cambiamenti demografici (maggiori o minori nascite, immigrazione, innalzamento delle aspettative di vita), da nuovi bisogni dei consumatori (dettati da nuove mode o stili di vita). Per descrivere le tendenze del vostro mercato, dovete pensare strategicamente a quali fattori hanno un influenza sul vostro mercato e sul vostro business. In questo paragrafo illustrate la crescita del mercato, citando, se disponibili, opinioni e analisi di esperti, di società di ricerca, di associazioni e soprattutto ragionamenti che avete fatto voi basandovi sulle informazioni raccolte. 3.3 I concorrenti In questa sezione elencate i vostri concorrenti diretti, descrivendone la localizzazione, i punti di forza (elementi di successo) e di debolezza, utilizzando eventualmente la tabella di lavoro proposta. Nome impresa Localizzazione (città, provincia, nazione) Punti di forza/elementi di successo Punti di debolezza Note 3.4 Il piano di comunicazione e distribuzione In questa sezione descrivete la politica di comunicazione e di marketing che pensate di adottare, soffermandovi sulla tipologia degli strumenti pubblicitari e sull ammontare degli investimenti. 7

8 Cap.4) La struttura organizzativa 4.1 Il piano occupazionale Specificate per ogni addetto (socio e non) il ruolo che si prevede svolgerà nell impresa, esplicitando la proiezione negli anni di piano del numero degli addetti e dei relativi costi annui per funzione. Gli anni di piano da considerare sono da un minimo di due ad un massimo di quattro Per il costo di ogni addetto utilizzate : Retribuzione netta mensile x 1.75 x 13 Nome /Funzione Quantità Anno 1 - costo Anno 2 - costo Anno 3 - costo Anno 4 - costo Proponete il modello organizzativo e giustificatene le scelte 8

9 Cap.5) Gli obiettivi di breve e medio/lungo periodo Gli obiettivi di business riguardano ad esempio la quota di mercato, le vendite nonchè gli obiettivi di profitto, che devono essere opportunamente pianificati per essere raggiunti. Gli obiettivi quindi devono essere concreti e chiaramente misurabili (ad esempio raggiungere un determinato livello di vendite o di produzione, un determinato tasso di crescita, una specifica quota di mercato) Nella vostra descrizione potete utilizzare la tabella di esempio che vi proponiamo. DI BREVE PERIODO (1 anno) DI MEDIO PERIODO ( da 1 a 3 anni) 9

10 Cap.6) Punti di forza e di debolezza del progetto Normalmente, si suppone che il progetto abbia alcuni punti di forza e inevitabili punti deboli che rispondono logicamente alle opportunità e alle minacce che esistono sul mercato. In questa sezione potete fare un analisi, in modo discorsivo o utilizzando la tabella proposta, del vostro progetto, relativamente a Punti di forza/punti di debolezza/opportunità/minacce. Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce/Rischi 10

11 Cap.7) L analisi economico/finanziaria Allegate una analisi economico/finanziaria del progetto che comprenda, per ogni anno di piano : Ricavi da vendite (vedi 7.1) Costi variabili (vedi 7.2) Costi personale (vedi 4.1) Costi struttura (vedi 7.2) Investimenti e loro ammortamento (vedi 7.3) Calcolo del Margine Operativo Per la compilazione di una analisi di questo tipo potete rivolgervi all organizzazione, utilizzando indirizzi e telefoni che trovate nella documentazione ricevuta in fase di iscrizione o sul sito Nei paragrafi successivi trovate una breve descrizione di come calcolare ogni voce dell analisi economica finanziaria 7.1 Le previsioni di vendita Dettagliate le vostre vendite per prodotto o per servizio indicando volumi e prezzi per ogni anno di piano. Il dato totale annuale deve corrispondere a quanto indicato nell analisi ricavi da vendite 11

12 7.2 I costi d esercizio. Le tipologie di costo che riguardano l impresa sono: costi variabili - Sono i costi direttamente riferibili alla produzione di beni/servizi (materiali, combustibili, energia) costi del personale (vedi paragrafo 4.1 Piano Occupazionale) costi struttura Sono le spese che si devono sopportare indipendentemente dai volumi di produzione/vendita (es. locazione e riscaldamento uffici, telefoni, assicurazioni, consulenze, spese bancarie, spese commerciali, ammortamenti,. ) 7.3 Il piano degli investimenti Inserite l elenco dei beni strumentali materiali (ad esempio: fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature, automezzi, mobili ufficio, computer, ecc) e immateriali (ad esempio: marchi e brevetti, spese notarili di costituzione società, software, sistemazione immobile, ecc) con relativi importi di spesa nelle colonne relative agli anni in cui si intende realizzare l investimento, inserendo i relativi ammortamenti nei costi di struttura. 7.4 Altre informazioni economico-finanziarie (facoltativo) Inserite altre informazioni o analisi economico-finanziarie che ritenete utili alla valutazione del progetto. Indichiamo ad esempio : Valutazione della dinamica dei prezzi e dei ricavi Analisi finanziamento degli investimenti Valutazione break event point Valutazione flussi di cassa Analisi di sensitività Per la compilazione di una analisi di questo tipo potete rivolgervi all organizzazione, utilizzando indirizzi e telefoni che trovate nella documentazione ricevuta in fase di iscrizione o sul sito 12

VI Bando Bersani. Profilo di impresa (Business Plan)

VI Bando Bersani. Profilo di impresa (Business Plan) VI Bando Bersani Profilo di impresa (Business Plan) DENOMINAZIONE IMPRESA Allegato 2 Business Plan Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma giuridica Data di costituzione Numero dei soci Capitale sociale

Dettagli

CREARE UNA NUOVA IMPRESA

CREARE UNA NUOVA IMPRESA CREARE UNA NUOVA IMPRESA Pianificare la gestione con il Business Plan Dott. Patron Daniele Pianificare la gestione con il Business Plan - pagina 1 IL BUSINESS PLAN DI UN IMPRESA COS E E un documento che

Dettagli

Nel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto

Nel suo adattamento alla Garanzia Giovani è enfatizzato maggiormente l aspetto Gallura Il modello IMPRENDIAMOCI nasce con l obiettivo di promuovere la cultura d impresa attraverso la realizzazione di un percorso guidato che approfondisce le varie fasi necessarie per l avvio di una

Dettagli

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5

ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 giunta regionale 10^ legislatura ALLEGATOB alla Dgr n. 827 del 31 maggio 2016 pag. 1/5 POR, parte FESR, 2014-2020 ASSE 1 RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO AUMENTO DELL INCIDENZA

Dettagli

AVVISO PUBBLICO Centri Diurni per Anziani Interventi per la Realizzazione, potenziamento e riqualificazione di Centri Diurni per Anziani

AVVISO PUBBLICO Centri Diurni per Anziani Interventi per la Realizzazione, potenziamento e riqualificazione di Centri Diurni per Anziani UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA Dipartimento n.10 Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato POR CALABRIA FONDO EUROPEO

Dettagli

CLASSE QUARTA Relazioni Internazionali

CLASSE QUARTA Relazioni Internazionali CLASSE QUARTA Relazioni Internazionali Modulo 1. DALLE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO AL BILANCIO Sapere: Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali, utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti

Dettagli

INDICE DEI CAPITOLI. CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani)

INDICE DEI CAPITOLI. CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani) INDICE DEI CAPITOLI CAPITOLO I Procedure di start up e forme giuridiche (Andrea Parmeggiani) SESSIONE 1 NORME PER L AVVIO DI UN ATTIVITA IMPRENDITORIALE E OBBLIGHI DA ADEMPIERE Pag. 10 SESSIONE 2 LE FORME

Dettagli

7 MARZO 2016 WORKSHOP ICS AIC I FINANZIAMENTI ICS SOGGETTI, VALUTAZIONE, GARANZIE

7 MARZO 2016 WORKSHOP ICS AIC I FINANZIAMENTI ICS SOGGETTI, VALUTAZIONE, GARANZIE 7 MARZO 2016 WORKSHOP ICS AIC I FINANZIAMENTI ICS SOGGETTI, VALUTAZIONE, GARANZIE CREDITO SPORTIVO COS È UN MUTUO DI SCOPO: CARATTERISTICHE E CONSEGUENZE COSA SI PUÒ FINANZIARE CHI PUÒ ACCEDERE AL CREDITO

Dettagli

3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE

3) L IMPRENDITORE O IL NUCLEO IMPRENDITORIALE Business Plan guida al piano industriale Cominciamo dalla parte descrittiva, spesso trascurata perchè è diffusa l opinione che ritiene il Business Plan composto solo dai numeri, cioè dalle previsioni sulle

Dettagli

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI

PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI PENETRAZIONE DEI MERCATI ESTERI Il programma di penetrazione dei mercati esteri è uno degli incentivi a favore delle imprese che investono in strutture commerciali in paesi al di fuori dell Unione Europea

Dettagli

Casa di Soggiorno e Pensionato della Città Murata - I.P.A.B. Montagnana - PD -

Casa di Soggiorno e Pensionato della Città Murata - I.P.A.B. Montagnana - PD - Allegato D Casa di Soggiorno e Pensionato della Città Murata - I.P.A.B. Montagnana - PD - RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014 PREMESSA La presente relazione

Dettagli

BUSINESS PLAN. Programma di formazione per i tirocinanti. 24 gennaio 2013

BUSINESS PLAN. Programma di formazione per i tirocinanti. 24 gennaio 2013 Programma di formazione per i tirocinanti BUSINESS PLAN 24 gennaio 2013 diritti riservati - riproduzione citando la fonte docente: Nicolò Renna dottore commercialista revisore contabile Programma IL BUSINESS

Dettagli

ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico)

ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico) ESERCIZIO 1 (Riclassificazione del Conto Economico) Si riclassifichi il seguente conto economico: - a costi complessivi industriali del venduto - a costi complessivi variabili del venduto CONTO ECONOMICO

Dettagli

Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati

Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati Modulo di Partecipazione all avviso pubblico INCREDIBOL, L'INNOVAZIONE CREATIVA DI BOLOGNA terza edizione Tipologia B Imprese, liberi professionisti o studi associati La sottoscritta /Il sottoscritto (nome)

Dettagli

RICHIESTA DI INSEDIAMENTO

RICHIESTA DI INSEDIAMENTO ENTE PER LA ZONA INDUSTRIALE DI TRIESTE Barrare le caselle interessate: RICHIESTA DI INSEDIAMENTO ACQUISTO TERRENO ACQUISTO EDIFICIO DIRITTO DI SUPERFICIE LOCAZIONE EDIFICIO LOCAZIONE TERRENO Specificare

Dettagli

POR CALABRIA FESR 2007/2013

POR CALABRIA FESR 2007/2013 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA FESR 2007/2013 (CCI N 2007 IT 161 PO 008) Decisione della Commissione Europea C (2007) 6322 del 7 dicembre 2007 ASSE VII SISTEMI PRODUTTIVI

Dettagli

Il business plan. Il business plan

Il business plan. Il business plan Il business plan Il business plan a. Cos è b. Oggetto c. Funzioni d. Presupposti e. Limiti f. Processo di redazione g. Forma e contenuti h. Caratteristiche i. Struttura 2 a. Cos è il business plan Strumento

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

linee guida per la compilazione del Business Plan 1/11 Linee Guida per la compilazione del Business Plan

linee guida per la compilazione del Business Plan 1/11 Linee Guida per la compilazione del Business Plan linee guida per la compilazione del Business Plan / Linee Guida per la compilazione del Business Plan Business Plan / La presente guida illustra le modalità di compilazione del Business Plan da parte dell

Dettagli

Dott. Maurizio Massaro

Dott. Maurizio Massaro Dott. Maurizio Massaro Ph. D. in Scienze Aziendali Ricercatore Universitario nell Università degli Studi di Udine 13, Ragioneria 1 La misurazione della performance economicofinanziaria. I sistemi fondati

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria Settore Lavoro e Politiche Sociali Politiche Giovanili Attività Produttive -Servizio

Provincia di Reggio Calabria Settore Lavoro e Politiche Sociali Politiche Giovanili Attività Produttive -Servizio 1 Provincia di Reggio Calabria Settore Lavoro e Politiche Sociali Politiche Giovanili Attività Produttive -Servizio Attività Produttive- CONVENZIONE SOSTEGNO allo SVILUPPO SCHEDA INFORMATIVA Marzo 2011

Dettagli

IL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it

IL PIANO MARKETING. www.impresaefficace.it IL PIANO MARKETING IL PIANO MARKETING IN 7 PASSI 1. INDIVIDUA UNA NICCHIA DI MERCATO 2. DEFINISCI IL TARGET DEI CLIENTI 3. DEFINISCI LA TUA IDENTITA 4. DEFINISCI GLI OBIETTIVI 5. DEFINISCI IL POSIZIONAMENTO

Dettagli

Corso di REVISIONE AZIENDALE

Corso di REVISIONE AZIENDALE Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-1 Corso di REVISIONE AZIENDALE - Modulo VI - Prof. Fabio Fortuna ffortuna@unich.it Anno accademico 2004- Corso di REVISIONE AZIENDALE a.a. 2004-2 La revisione gestionale

Dettagli

GUIDA UTILE ALLA COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI UN PROGETTO FORMATIVO

GUIDA UTILE ALLA COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI UN PROGETTO FORMATIVO GUIDA UTILE ALLA COMPILAZIONE DELLA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI UN PROGETTO FORMATIVO Per richiedere l attivazione di un progetto formativo è necessario inoltrare, all Ufficio Formazione, la Richiesta

Dettagli

Legge regionale 4 del 28 Aprile 2006

Legge regionale 4 del 28 Aprile 2006 Legge regionale 4 del 28 Aprile 2006 art. 182 - comma 4 - lettera c) GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE Azioni orizzontali La rendicontazione amministrativa dei programmi di animazione (azioni

Dettagli

RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014

RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014 RELAZIONE DEL SEGRETARIO DIRETTORE AL BILANCIO ECONOMICO ANNUALE DI PREVISIONE ANNO 2014 PREMESSA La presente relazione è stata redatta nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 23 novembre

Dettagli

CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari

CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari CONTROLLO E SVILUPPO INTERNAZIONALE DELLE IMPRESE Prof. Luca Fornaciari Esercizi sul budget Riferimenti bibliografici: Soluzioni relative al capitolo 9 sono reperibili sul seguente sito del libro nella

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE POLITECNICO DI MILANO - FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA ED ORGANIZZAZIONE AZIENDALE TEMA D ESAME DELL 8 LUGLIO 2003 Cognome e nome: Numero di matricola: ATTENZIONE: ESERCIZI 1 E 2 DA SVOLGERSI SU FOGLIO

Dettagli

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA

PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA PARTE PRIMA GUIDA STRATEGICA 1. STUDIO DI FATTIBILITÀ 1.1. Finalità pag. 5 1.2. L approccio adottato pag. 5 2. LA FATTIBILITÀ DI MARKETING 2.1. Definizione dell area strategica di affari pag. 11 2.2. La

Dettagli

Quadro di sintesi della Legge sugli incentivi agli investimenti

Quadro di sintesi della Legge sugli incentivi agli investimenti Quadro di sintesi della Legge sugli incentivi agli investimenti Nel 2012 il Governo della Repubblica di Croazia ha dato attuazione a una nuova legge riguardante l incentivazione agli investimenti e il

Dettagli

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Introduzione e obiettivi strategici: Valorizzazione del capitale umano Qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo non può

Dettagli

PRODOTTI SOLUZIONI SERVIZI. Missione Servizi e soluzioni finanziarie in tutto il territorio nazionale

PRODOTTI SOLUZIONI SERVIZI. Missione Servizi e soluzioni finanziarie in tutto il territorio nazionale Missione Servizi e soluzioni finanziarie in tutto il territorio nazionale Visione Il partner finanziario per accompagnare i tuoi progetti Valore Team composto da persone rapide concrete e presenti PRODOTTI

Dettagli

3.2 ANALISI DELLA CONCORRENZA Riferimento al prodotto/servizio offerto ed ai collegati prodotti sostitutivi

3.2 ANALISI DELLA CONCORRENZA Riferimento al prodotto/servizio offerto ed ai collegati prodotti sostitutivi MODELLO DI BUSINESS PLAN Schema esemplificativo per la redazione del piano d impresa 1) CURRICULUM VITA DEI PROPONENTI O SOCI DELL IMPRESA 2) DESCRIZIONE DEL PROGETTO 2.1 DESCRIZIONE ANALITICA DEL PRODOTTO/SERVIZIO

Dettagli

GUIDA AL BUSINESS PLAN*

GUIDA AL BUSINESS PLAN* GUIDA AL BUSINESS PLAN* *La guida può essere utilizzata dai partecipanti al Concorso che non richiedono assistenza per la compilazione del businnes plan INDICE Introduzione 1. Quando e perché un business

Dettagli

Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l.

Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l. Il piano di marketing di Idea Casa s.r.l. Un piano di marketing 1. L impresa: IDEA CASA s.r.l. storia struttura missione Fondata nel 1975 a Milano Settore: tendaggi, tappezzerie e relativi accessori Espansione

Dettagli

IL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015

IL BUSINESS PLAN DI RETE. Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 IL BUSINESS PLAN DI RETE Paolo Di Marco, Pd For Brescia, 5 novembre 2015 1 Agenda Perché redigere un business plan di Rete? Obiettivi e destinatari della Guida Gruppo di lavoro Rapporto Rete d Impresa

Dettagli

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Cognome/ Nome Indirizzo Via Giovanni Gaida 19, CAP 10012 Bollengo (TO) Telefono/cellulare 0125/252644-3400006394 Fax 0125/252620 E-mail ngagliardo@cna-to.it

Dettagli

STATO PATRIMONIALE 2009 2008 2007

STATO PATRIMONIALE 2009 2008 2007 STATO PATRIMONIALE 2009 2008 2007 ATTIVO A) Crediti verso enti pubblici di riferimento I) Immobilizzazioni Immateriali 1) Immobilizzazioni Immateriali 2.411.206,00 2.378.572,00 2.227.763,00 - Fondo ammortamento

Dettagli

MODELLO DI BUSINESS PLAN

MODELLO DI BUSINESS PLAN MODELLO DI BUSINESS PLAN Predisporre una copertina con i riferimenti dei proponenti ed il nome del progetto. Note per la compilazione: Utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile, possibilmente non

Dettagli

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela

PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela 1. IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO

Dettagli

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5

AIUTI ALLA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NELLE PMI SCHEDA CONOSCITIVA MODULO 5 22085 ALLEGATO N. 6 UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE. MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO REGIONE PUGLIA Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l Innovazione REGIONE PUGLIA Programma Operativo

Dettagli

SCHEDA TECNICA DI PROGETTO

SCHEDA TECNICA DI PROGETTO SCHEDA TECNICA DI PROGETTO Sezione 1: Anagrafica del progetto Titolo: Acronimo: Durata (Mesi): Data prevista per l'avvio (mm/aa) Sintesi del progetto (max 3000 caratteri) N.B.: Con la sottoscrizione del

Dettagli

Il patrimonio nell aspetto qualitativo e quantitativo

Il patrimonio nell aspetto qualitativo e quantitativo Prova semistrutturata Il patrimonio nell aspetto qualitativo e quantitativo di Ilma Maria Longobardi Classi 3ª ITE (indirizzo amministrazione finanza, marketing) e 2ª nuovi Istituti professionali (servizi

Dettagli

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali

Economia e Organizzazione aziendale. L analisi funzionale delle attività interne all impresa. Funzioni gestionali Economia e Organizzazione aziendale L analisi funzionale delle attività interne all impresa Funzioni gestionali 1 Attività in gruppi omogenei DIREZIONALI: attuate dai componenti della direzione dell impresa.

Dettagli

SCon-PO-0004-002-00 Schema di Business Plan 1/8. - Business Plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA

SCon-PO-0004-002-00 Schema di Business Plan 1/8. - Business Plan. (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA SCon-PO-0004-002-00 Schema di Business Plan 1/8 - Business Plan (schema di riferimento ) DENOMINAZIONE IMPRESA Schema_businessplan Schema di Business Plan 2/8 Nome impresa Indirizzo (sede legale) Forma

Dettagli

Corso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI

Corso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI 1 Corso: TURISMO PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO CLASSI 3^, 4^, 5^ SEZIONI E - F Obiettivi minimi: L alunno dovrà: Conoscere e descrivere approfonditamente

Dettagli

Modello Econometrico

Modello Econometrico Sede Operativa: Via Chieri, 62-10020 Andezeno (TO) Tel: 011 4226276 info@getenergy.it - www.getenergy.it Modello Econometrico elaborato da Aggiornato al 2014-07-11 dall idea all impianto Premessa Soprattutto

Dettagli

RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING

RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING RIM RELAZIONI IINTERNAZIONALI PER IL MARKETING CLASSE TERZA RIM CONOSCENZE ABILITA' ECONOMIA AZIENDALE GEOPOLITICA Organizzazione aziendale e analisi del fabbisogno finanziario. Regole e tecniche di contabilità

Dettagli

Le agevolazioni creditizie per le Startup Innovative: Il Fondo Centrale di garanzia Smart&Start Italia

Le agevolazioni creditizie per le Startup Innovative: Il Fondo Centrale di garanzia Smart&Start Italia Le agevolazioni creditizie per le Startup Innovative: Il Fondo Centrale di garanzia Smart&Start Italia Paolo Borgaro Commerciale Corporate Nord Ovest Il Fondo Centrale di garanzia: Strumento di garanzia

Dettagli

ALLEGATO 4 - D.P.C.M. 22/09/2014. Prospetto di cui all'art. 8, comma 1, DL 66/2014 (enti in contabilità finanziaria) ANNO 2016

ALLEGATO 4 - D.P.C.M. 22/09/2014. Prospetto di cui all'art. 8, comma 1, DL 66/2014 (enti in contabilità finanziaria) ANNO 2016 ALLEGATO 4 - D.P.C.M. 22/09/2014 Prospetto di cui all'art. 8, comma 1, DL 66/2014 (enti in contabilità finanziaria) ANNO 2016 Sezione Livelli Voce competenza cassa E I Entrate correnti di natura tributaria,

Dettagli

di LUCIA ROMANELLI e DANIELE BORRELLI @ECCEDIGIT 2015 - E-COMMERCE

di LUCIA ROMANELLI e DANIELE BORRELLI @ECCEDIGIT 2015 - E-COMMERCE di LUCIA ROMANELLI e DANIELE BORRELLI 1 Cosa faremo oggi Alcuni dati sull e-commerce a livello mondiale e nazionale Caratteristiche principali di un e-commerce, con analisi di caso Come realizzare un e-commerce

Dettagli

In linea generale sono tenuti alla presentazione della comunicazione tutti i titolari di partita IVA.

In linea generale sono tenuti alla presentazione della comunicazione tutti i titolari di partita IVA. INFORMATIVA N. 2 / 2016 Ai gentili Clienti dello Studio COMUNICAZIONE ANNUALE DATI IVA ; Scadenza 29.02.2015 Verifica, predisposizione e invio telematico. DICHIARAZIONE ANNUALE IVA ; Verifica e predisposizione

Dettagli

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014

Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario. Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Nozioni di base sulla stesura di un piano economico-finanziario Daniela Cervi Matteo Pellegrini 10 Febbraio 2014 Il Piano Economico Finanziario Il piano economico-finanziario costituisce la porzione più

Dettagli

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni

GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni GUIDA - Business Plan Piano d impresa a 3/5 anni 1 Executive summary...2 2 Business idea...2 3 Analisi di mercato...2 4 Analisi dell ambiente competitivo...2 5 Strategia di marketing...3 5.1 SWOT Analysis...3

Dettagli

PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha, 6 / 9 maggio 2013. PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha - 6 / 9 maggio 2013

PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha, 6 / 9 maggio 2013. PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha - 6 / 9 maggio 2013 1. RIFERIMENTI AZIENDA PROJECT & ENERGY QATAR STONE TECH Incontri b2b Doha - 6 / 9 maggio 2013 COMPANY PROFILE (spedire via fax 0444 994769 o mail francesca.vitetta@madeinvicenza.it) RAGIONE SOCIALE P.IVA

Dettagli

MASTER in FASHION MANAGEMENT In aula a Milano dal 05/11/2016

MASTER in FASHION MANAGEMENT In aula a Milano dal 05/11/2016 Executive Master MASTER in FASHION MANAGEMENT In aula a Milano dal 05/11/2016 MILANO - Programma Dettagliato delle Lezioni Modulo: STORIA E CONTESTO Storia e contesto attuale della moda Lezione 1, Sabato

Dettagli

Innovazione nei modelli di Business e operativi delle compagnie di assicurazione alla luce dell evoluzione dello scenario competitivo

Innovazione nei modelli di Business e operativi delle compagnie di assicurazione alla luce dell evoluzione dello scenario competitivo Osservatorio CeTIF Traccia di indagine per le compagnie di assicurazione per la rilevazione e l approfondimento delle innovazioni di business model e di prodotto/servizio. 1 Nella programmazione delle

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA DELL INTERVENTO

RELAZIONE DESCRITTIVA DELL INTERVENTO Allegato A) RELAZIONE DESCRITTIVA DELL INTERVENTO BANDO PER LA QUALIFICAZIONE DEI PERCORSI-ITINERARI ESISTENTI MEDIANTE PROGETTI DIMOSTRATIVI Denominazione del progetto: Soggetto richiedente: Denominazione

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA

DESCRIZIONE SINTETICA TECNICO DEL MARKETING TURISTICO DESCRIZIONE SINTETICA Il Tecnico del marketing turistico è in grado di analizzare il mercato turistico, progettare un servizio sulla base della valutazione della domanda

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

BUSINESS PLAN BUSINESS PLAN DI PER APERTURA PIZZERIA

BUSINESS PLAN BUSINESS PLAN DI PER APERTURA PIZZERIA BUSINESS PLAN DI PER APERTURA PIZZERIA 1 SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE: Tale sintesi dovrebbe dare al lettore una chiara idea del progetto imprenditoriale e dell opportunità di business che questo

Dettagli

Guida all elaborazione del Business Plan

Guida all elaborazione del Business Plan Guida all elaborazione del Business Plan GUIDA ALL ELABORAZIONE DEL BUSINESS PLAN Titolo progetto Dare un titolo al progetto che si intende sviluppare (di norma contraddistingue il prodotto/servizio che

Dettagli

BILANCIO PREVENTIVO PER L'ANNO 2012

BILANCIO PREVENTIVO PER L'ANNO 2012 ALLEGATO 4 BILANCIO PREVENTIVO PER L'ANNO 2012 CAMERA DI: Valuta del Paese: RICAVI PREVISTI IN VALUTA LOCALE 2012 A) QUOTE ASSOCIATIVE 1 - Importo quote riscosse soci residenti nel Paese 2 - Importo quote

Dettagli

Il piano economico-finanziario. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano

Il piano economico-finanziario. Luca Buccoliero Marco Meneguzzo Università Bocconi Milano Il piano economico-finanziario Ruolo e inquadramento dello strumento Il piano economico-finanziario (PEF) costituisce una parte di un più ampio strumento di formalizzazione di un idea imprenditoriale :

Dettagli

IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE

IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE CORSO DI SPECIALIZAZZIONE 2^ EDIZIONE IL RUOLO DEL PROFESSIONISTA NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO CON LE BANCHE Per i professionisti che

Dettagli

Duplice finalità Interna Esterna

Duplice finalità Interna Esterna Business Plan Cos è? Il Business Plan è uno strumento operativo finalizzato a definire un idea imprenditoriale in termini di tempistica, fattibilità concreta, opportunità economica e compatibilità finanziaria

Dettagli

Esercitazioni di contabilità

Esercitazioni di contabilità Esercitazioni di contabilità esercitazione n. 1 28-04-2016 Capitoli 1-4 libro Marchi Dipartimento di Economia e Management Corso di Economia Aziendale L-Z A.A. 2015-16 1 Le quattro operazioni fondamentali

Dettagli

Master Costi e MdO Italia-Tunisia 1/3 Prof. Maurizio BERRUTI

Master Costi e MdO Italia-Tunisia 1/3 Prof. Maurizio BERRUTI Master Costi e MdO Italia-Tunisia 1/3 CONTO ECONOMICO COSTI Dettaglio Italia Tunisia MdO (allegato) Spese Affitti Gestionali Amm.ti materiali Amm.ti immateriali Assicurazioni locali Assicurazioni auto

Dettagli

Vendita beni ed erogazione servizi

Vendita beni ed erogazione servizi Procedura Amministrativo-Contabile di Ciclo Attivo Vendita beni ed erogazione servizi 1. OBIETTIVO... 3 2. REFERENTI DELLA PROCEDURA... 3 3. AMBITO DI APPLICAZIONE... 3 4. DEFINIZIONI E ACRONIMI... 3 5.

Dettagli

Avviso pubblico Sostegno ai giovani talenti Sezione FAQ Frequently Asked Questions

Avviso pubblico Sostegno ai giovani talenti Sezione FAQ Frequently Asked Questions Avviso pubblico Sostegno ai giovani talenti Sezione FAQ Frequently Asked Questions 01 (RIF. Art. 1 punto 1) Quali sono gli ambiti di attività ammissibili? 02 (RIF. Art.2) Qual è la differenza tra destinatari

Dettagli

Progettazione Integrata di Filiera Indicazioni di supporto per la redazione di un progetto integrato di filiera

Progettazione Integrata di Filiera Indicazioni di supporto per la redazione di un progetto integrato di filiera Indicazioni di supporto per la redazione di un progetto integrato di filiera Nelle pagine che seguono vengono evidenziati gli elementi che una deve ricomprendere, secondo quanto prescritto dallo specifico

Dettagli

FORMULARIO DI PRESENTAZIONE PROGETTO

FORMULARIO DI PRESENTAZIONE PROGETTO ALLEGATO C COMUNE DI ROMA 9. DIPARTIMENTO POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE U.O. Autopromozione Sociale Art. 14 Legge 266/97 CONTRIBUTI PER PROGETTI IMPRENDITORIALI IN AREE DI DEGRADO URBANO

Dettagli

differiticerti.notebook November 25, 2010 nov 6 17.29 nov 6 17.36 nov 6 18.55 Problemi con effetti differiti

differiticerti.notebook November 25, 2010 nov 6 17.29 nov 6 17.36 nov 6 18.55 Problemi con effetti differiti Problemi con effetti differiti sono quelli per i quali tra il momento di sostentamento dei costi ed il momento di realizzo dei ricavi intercorre un certo lasso di tempo. Nei casi in cui il vantaggio è

Dettagli

CONTRIBUTI PER PROGETTI IMPRENDITORIALI IN AREE DI DEGRADO URBANO PROGETTO FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE IMPRESE IN PERIFERIA 2012

CONTRIBUTI PER PROGETTI IMPRENDITORIALI IN AREE DI DEGRADO URBANO PROGETTO FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE IMPRESE IN PERIFERIA 2012 ALLEGATO C DIPARTIMENTO POLITICHE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE U.O. Autopromozione Sociale CONTRIBUTI PER PROGETTI IMPRENDITORIALI IN AREE DI DEGRADO URBANO PROGETTO FINANZIAMENTI ALLE PICCOLE

Dettagli

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione

Dettagli

MATCHING MOMENT 22-23 GIUGNO 2012 SOCIO

MATCHING MOMENT 22-23 GIUGNO 2012 SOCIO MATCHING MOMENT 22-23 GIUGNO 2012 SOCIO CHI SIAMO Vitale-Novello-Zane & Co. Srl (VNZ) è una società di consulenza strategicoeconomica ed organizzativa di Brescia nata nel 2003, da una precedente esperienza

Dettagli

1-39 Calcolo del VAN (1)

1-39 Calcolo del VAN (1) 1-39 Calcolo del VAN (1) Esempio: Investimento 40.000 ammortizzabile a quote costanti in 5 anni (vita del progetto: 7 anni) Ricavi 8.000 incrementali primi 3 anni poi +10% annuo Costi 7.000 primo, 12.000

Dettagli

SECONDO BIENNIO TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI. CLASSI III e IV

SECONDO BIENNIO TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI. CLASSI III e IV SECONDO BIENNIO TECNICHE PROFESSIONALI DEI SERVIZI COMMERCIALI CLASSI III e IV Lo studente al termine del secondo biennio dovrà conseguire i seguenti apprendimenti: utilizzare reti e strumenti informatici

Dettagli

Dall'idea all'impresa. Dott.ssa Zifaro Maria 1

Dall'idea all'impresa. Dott.ssa Zifaro Maria 1 Dall'idea all'impresa BUSINESS PLAN Dott.ssa Zifaro Maria 1 Glossario dei principali termini economici e finanziari Ammortamento Saldo Attività Passività Bilancio d'esercizio Break-even point Profitto

Dettagli

Nome e cognome. Il business plan. Percorso di recupero di economia aziendale per la classe V ITE indirizzo Amministrazione, finanza e marketing

Nome e cognome. Il business plan. Percorso di recupero di economia aziendale per la classe V ITE indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Nome e cognome. Classe Data Il business plan di Giuliana Airaghi Masina Percorso di recupero di economia aziendale per la classe V ITE indirizzo Amministrazione, finanza e marketing Il piano d impresa

Dettagli

Domanda di contributo INTEGRATIVO per la realizzazione del programma di attività culturale ordinaria per il gruppo linguistico italiano

Domanda di contributo INTEGRATIVO per la realizzazione del programma di attività culturale ordinaria per il gruppo linguistico italiano Domanda di contributo INTEGRATIVO per la realizzazione del programma di attività culturale ordinaria per il gruppo linguistico italiano Per associazioni, enti, fondazioni, comitati e cooperative ai sensi

Dettagli

ALLEGATO 2 RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA DEL PIANO DI INVESTIMENTO

ALLEGATO 2 RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA DEL PIANO DI INVESTIMENTO ALLEGATO 2 RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA DEL PIANO DI INVESTIMENTO L allegato 2 fotografa la situazione attuale dell impresa già esistente. Nel caso di aziende di nuova costituzione le sezioni A.4, A.5

Dettagli

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE

LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS

Dettagli

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali

IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali IL CRITERIO DEL MERCATO OBIETTIVO Presuppone lo sviluppo di 3 fasi principali 1. Identificazione delle basi e segmentazione del mercato 2. Definizione dei profili dei segmenti SEGMENTAZIONE DEL MERCATO

Dettagli

XI Introduzione XIX Curatori e autori

XI Introduzione XIX Curatori e autori Indice XI Introduzione XIX Curatori e autori 1 Capitolo primo Capacità, Processi e Competitività di Rosario Faraci, Daniela Baglieri e Giovanni Battista Dagnino 2 1.1 Il management in tempo di crisi 4

Dettagli

Il criterio del costo ammortizzato

Il criterio del costo ammortizzato Paola Costa Il criterio del costo ammortizzato Abstract: A partire dal bilancio 2016 debutta il nuovo criterio del costo ammortizzato per la valutazione dei debiti, dei crediti e dei titoli immobilizzati.

Dettagli

le Organizzazioni di Produttori

le Organizzazioni di Produttori Dipartimento Politiche Agricole e Forestali Il successo dell'agricoltura Lucana: le Organizzazioni di Produttori Università degli Studi di Basilicata 24/10/2014 INDICE 1.PREMESSA 2.RIFERIMENTI REGOLAMENTARI

Dettagli

Nota Integrativa e ristrutturazione del debito. Riccardo Patimo

Nota Integrativa e ristrutturazione del debito. Riccardo Patimo Nota Integrativa e ristrutturazione del debito Riccardo Patimo Il Principio contabile OIC 6 è dedicato ai riflessi contabili e all'informativa di bilancio conseguenti ad operazioni di ristrutturazione

Dettagli

FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE

FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE FONDAMENTI DI ECONOMIA AZIENDALE E IMPIANTISTICA INDUSTRIALE Proff.. Alberto Baggini Marco Melacini A.A. 2008/2009 L analisi di bilancio Gli indici di bilancio L analisi di bilancio analisi e valutazione

Dettagli

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy

Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy SCM Academy Avvio attività operative Torino, 18/10/2014 Domenico Netti Torino, 18/10/2014 Avvio attività operative di SCM Academy 1 Costituzione di SCM Academy I Prinicipii e gli obiettivi (1/4) E' stata

Dettagli

STATO PATRIMONIALE - ATTIVITÀ

STATO PATRIMONIALE - ATTIVITÀ STATO PATRIMONIALE - ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ IMMATERIALI 1.1 Avviamento 1.2 Altre attività immateriali 2 ATTIVITÀ MATERIALI 2.1 Immobili 2.2 Altre attività materiali 3 RISERVE TECNICHE A CARICO DEI RIASSICURATORI

Dettagli

RESTAURI - CANTIERI DIFFUSI 2015 MANUALE PER LA COMPILAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE ONLINE

RESTAURI - CANTIERI DIFFUSI 2015 MANUALE PER LA COMPILAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE ONLINE RESTAURI - CANTIERI DIFFUSI 2015 MANUALE PER LA COMPILAZIONE DELLA RENDICONTAZIONE ONLINE Aggiornamento: 22/01/2016 Sommario Scopo della rendicontazione online... 3 Accesso alla compilazione della rendicontazione

Dettagli

Progetto SPIN OFF: un impresa possibile. FASE 3 Project Work STUDIO DI PRE-FATTIBILITÀ

Progetto SPIN OFF: un impresa possibile. FASE 3 Project Work STUDIO DI PRE-FATTIBILITÀ Progetto SPIN OFF: un impresa possibile FASE 3 Project Work Fondi per iniziative e attività culturali e sociali degli studenti Ud A - 2006 (Decreto Rettorale n. 307 del 23.01.2006, ai sensi della Legge

Dettagli

Questionario conoscitivo per realizzazione sito web

Questionario conoscitivo per realizzazione sito web Questionario conoscitivo per realizzazione sito web Per favore, prendetevi il tempo necessario per rispondere a tutte le domande. Lo sviluppo di un sito web è un processo collaborativo e richiede la collaborazione

Dettagli

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282

Circolare 6 agosto 2015, n. 59282 Circolare 6 agosto 2015, n. 59282 Criteri e modalità di concessione delle agevolazioni di cui alla legge n. 181/1989 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree

Dettagli

LO STATO PATRIMONIALE

LO STATO PATRIMONIALE LO STATO PATRIMONIALE ATTIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI B) IMMOBILIZZAZIONI I. Immateriali 1) Costi di impianto ed ampliamento 2) Costi di ricerca e sviluppo e pubblicità 3) Diritti

Dettagli

02 L analisi del bacino e la best location

02 L analisi del bacino e la best location 02 L analisi del bacino e la best location Di seguito le primarie indicazioni per analizzare, a seguito dell assegnazione della nuova sede farmaceutica, le potenzialità della stessa ed individuare la best

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo MAZZA EMANUELA VIALE PICENO, 60 20129 MILANO Telefono 02/77402450 Fax 02/77404205 E-mail e.mazza@provincia.milano.it Nazionalità

Dettagli

Beni Stabili Siiq: il CdA approva i risultati al 30 settembre 2011

Beni Stabili Siiq: il CdA approva i risultati al 30 settembre 2011 Beni Stabili Siiq: il CdA approva i risultati al 30 settembre 2011 Dati finanziari al 30 settembre 2011 Risultato netto consolidato: + 40,1 milioni, + 5% rispetto a 38,1 milioni del 30 settembre 2010 Risultato

Dettagli

Business Plan ASPETTI ECONOMICI

Business Plan ASPETTI ECONOMICI L IFS in Lombardia Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Business Plan ASPETTI ECONOMICI LE SEQUENZE DEL BUSINES PLAN L idea imprenditoriale e la mission La fattibilità e il piano di marketing

Dettagli