SAFETY DAY LA SICUREZZA NELLE ATTIVITA DI FONDERIA
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1 SAFETY DAY LA SICUREZZA NELLE ATTIVITA DI FONDERIA Fonderia, un chiodo fisso: la sicurezza Gualtiero CORELLI Castenedolo (BS), Giovedì 13 Marzo 2014
2 SICUREZZA: UN MOTIVO COSTANTE Il tema della sicurezza nelle attività di Fonderia costituisce, da parecchi anni il leitmotiv, che trova nelle attività promosse dall Associazione una attenzione costante. Sicurezza da sempre viene declinata non solo attraverso attività promozionali che richiamassero l attenzione delle Fonderie sugli aspetti legati alla salute e sicurezza delle attività di Fonderia, ma attivando in prima persona iniziative che hanno avuto ricadute dirette sulle Imprese del Settore. 2
3 LA RILEVANZA DEL TEMA La sicurezza delle attività e la salute e sicurezza dei lavoratori rappresentano, al di la degli aspetti sociali ed economici che coinvolgono, temi di fondamentale importanza per l immagine che di sé il Settore proietta all esterno sul territorio, anche attraverso la rappresentazione che i media spesso danno della Fonderia, riconducibile a stereotipi legati ad immagini negative del nostro Settore, ad ambienti tetri e fumosi dove si svolgono lavorazioni gravose, che nulla hanno a che vedere con la realtà della moderna Fonderia. 3
4 LE TAPPE DI UN PERCORSO Ripercorriamo insieme le principali tappe di una strada che Assofond ha intrapreso dal 2006: Riduzione delle esposizioni a Silice Libera Cristallina Progetto di riduzione degli infortuni La creazione del network degli esperti aziendali della sicurezza Le linee guida per l attuazione di un modello ex D.Lgs 231/01 4
5 RIDUZIONE DELLE ESPOSIZIONI A SILICE LIBERA CRISTALLINA Sottoscrizione dell Accordo NEPSI (25 Aprile 2006) L Accordo NEPSI è finalizzato: alla protezione della salute dei Lavoratori e dei soggetti esposti professionalmente nell ambiente di lavoro a silice cristallina respirabile, dovuta a materiali e prodotti/residui contenenti silice cristallina alla minimizzazione dell esposizione alle polveri di silice cristallina respirabile negli ambienti di lavoro, attraverso l applicazione delle Buone Pratiche definite nel documento ad incrementare la conoscenza dei potenziali effetti sulla salute della silice cristallina respirabile e delle Buone Pratiche 5
6 Partecipazione al dibattito all interno del NIS Network Italiano Silice Stesura di Linee Guida Settoriali (Guida alle Buone pratiche nel Settore della Fonderia con formatura in terra) Le attività promozionali per l adesione delle Fonderie all Accordo NEPSI (XXVIII Congresso di Fonderia Assofond 2006, Seminari e Giornate di studio) Partecipazione alle attività di monitoraggio NIS e NEPSI (2008, 2010, 2012, 2014) 6
7 PROGETTO PER LA RIDUZIONE DEGLI INFORTUNI A seguito di una specifica indagine sugli andamenti infortunistici del Settore, è stato avviato un ambizioso progetto triennale che ha preso il via nel 2008 Il Progetto Assofond Università di Brescia per la prevenzione, il monitoraggio e il controllo degli infortuni sul lavoro nell industria fusoria, curato per gli aspetti tecnico scientifici dallo staff guidato dal prof. Stefano Porru, ha coinvolto, nella 1^ fase del progetto 33 Fonderie. I risultati conseguiti e il crescente interesse dell iniziativa hanno convinto l Associazione a proseguire nel progetto coinvolgendo nuove Fonderie 7
8 IL NETWORK DEGLI ESPERTI AZIENDALI DELLA SICUREZZA L iniziativa è finalizzata a realizzare una attività di coordinamento (una sorta di network) fra i tecnici delle Fonderie che aderiranno dando la loro disponibilità, per affrontare temi e problematiche comuni a gruppi omogenei di imprese, su specifici temi con l obiettivo di confrontare le singole esperienze e trovare soluzioni pratiche applicabili alle varie realtà. L attività di questi gruppi si sviluppata in modo molto concreto, attraverso incontri organizzati di volta in volta presso le singole Fonderie aderenti, con precisi temi all ordine del giorno e confronti sul campo per definire le più idonei modalità operative, soluzioni tecniche o quant altro possa contribuire a migliorare le condizioni operative in ottica di eliminazione o riduzione dei rischi per la salute e la sicurezza del lavoratori. Due i Gruppi di Lavoro attivati: 1. G.L. Grandi getti 2. G.L. Fonderie Automatizzate 8
9 LE LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DI UN MODELLO EX D.LGS 231/01 Fra i reati «presupposto» per configurare la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (Enti e Società) definite dal D.Lgs 231 del 2001, rientrano i reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi e gravissime, commessi in violazione delle norme sulla tutela della salute dei lavoratori (Art. 25-septies, D.Lgs n. 231/2001). Entrambe le predette situazioni possono essere conseguenza di una gestione non sufficientemente controllata, di molte attività svolte in Fonderia, a seguito di un processo di valutazione dei rischi non adeguato e/o di carenze nella individuazione ed attuazione delle opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori. Assofond ha ritenuto importante predisporre Linee Guida di Settore «tagliate» sulla specificità delle Imprese di Fonderia, sui loro modelli organizzativi, sui processi «sensibili» a rischio di commissione da parte dei vertici aziendali (soggetti apicali: imprenditori, dirigenti) dei citati reati, in conseguenza di violazione della normativa antiinfortunistica. 9
10 Per una corretta attuazione del modello ex D.Lgs 231/2001 è necessario implementare un Sistema di Gestione organico, finalizzato alla salute e alla sicurezza implementato in modo adeguato alla dimensione aziendale ed ai rischi presenti nella specifica attività. Lo stesso D.Lgs 81/08 individua la necessità che l impresa si doti di un modello di organizzazione e di gestione idoneo: Al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi ad attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; Alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; Alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; Alle attività di sorveglianza sanitaria; Alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; Alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; Alla acquisizione di documentazione e certificazioni obbligatorie per legge; Alle periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate. Sistema organizzativo definito in riferimento ad uno dei seguenti schemi: Linee guida UNI INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001; Norma British Standard OHSAS :
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