TENDENZA ECONOMICA IN. Antonio Sansone - CISL

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Gianmarco Zanella
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1 TENDENZA ECONOMICA IN PIEMONTE Antonio Sansone - CISL

2 La ripresa dell economia piemontese, che si era avviata nella seconda metà del 2009, si è interrotta a partire dall estate del 2011; vi hanno influito il rallentamento dell economia mondiale e le tensioni sul debito sovrano dell area dell euro. Nel 2011, in base alle stime di Prometeia, il valore aggiunto a prezzi costanti dell industria in senso stretto ha bruscamente decelerato all 1,2 per cento, dal 7,5 del

3 L attività di investimento delle imprese industriali si è mantenuta molto debole anche nello scorso anno, in relazione agli ampi margini di capacità produttiva inutilizzata, all elevata incertezza sull evoluzione dell economia e, dal secondo semestre, al peggioramento delle condizioni di accesso al credito. 3

4 Nel settore delle costruzioni è continuata la fase negativa che si protrae dal 2007, risentendo della perdurante debolezza della domanda pubblica e privata. 4

5 Nei servizi il tasso di crescita del valore aggiunto si è ridotto. I trasporti delle merci hanno seguito il profilo ciclico dell attività produttiva, decelerando in media d anno. Anche il movimento turistico ha rallentato. 5

6 Le attività del commercio hanno risentito negativamente della stagnazione dei consumi, che a sua volta ha riflesso la debolezza del reddito disponibile e le incerte prospettive del mercato del lavoro. 6

7 Tra il 2007 e il 2010 la spesa delle famiglie, valutata a prezzi costanti, si è ridotta in regione di oltre il 4 per cento, valore superiore alla media delle regioni del Nord Ovest. 7

8 Le aspettative delle imprese per i prossimi sei mesi rilevate con l indagine della Banca d Italia sono improntate al pessimismo per quanto riguarda la domanda interna, mentre previsioni di lieve miglioramento riguardano gli ordini esteri. 8

9 Nel mercato del lavoro nel complesso del 2011 l occupazione è tornata a crescere, dopo il calo nel biennio precedente, pur rimanendo ancora al di sotto dei livelli del Sull incremento, che ha riguardato prevalentemente le donne, può aver influito il progressivo innalzamento dell età pensionabile. 9

10 Nella media del 2011 il tasso di disoccupazione è rimasto stabile sui livelli dell anno precedente, al 7,6 per cento, il valorepiùaltotraleregionidelnord. 10

11 La crisi economica ha avuto un forte impatto sui giovani: il tasso di occupazione è diminuito ed è aumentata la percentuale di coloro che non lavorano né svolgono un attività di studio oformazione(neet)siatraidiplomatisiatrai laureati. Nell ultimo triennio è stata rilevante la quota di giovani che svolgono un lavoro che richiede competenze inferiori a quelle acquisite mediante il proprio percorso di studi. 11

12 TASSO DISOCCUPAZIONE PROVINCE PIEMONTE 2008/ Torino 5, , , , Vercelli 4, , , , Novara 5, , , , Cuneo 3, , , , Asti 4, , , , Alessandria 4, , , , Biella 4, , , ,31485 Verbano- Cusio-Ossola 5, , , ,

13 ASSUNZIONI PER GENERE E BACINO DI LAVORO GEN/GIU BACINO DI LAVORO M F Totale gen/giu 2011 M F Totale gen/giu 2012 Variazione % maschi Variazione % femmine Variazione % totale Chieri ,7-10,7-11,2 Chivasso ,6-0,3-7,4 Cirié ,3-2,7-8,9 Cuorgné ,1-1,4-17,7 Ivrea ,4-7,6-5,7 Moncalieri ,1-13,0-14,1 Orbassano ,7-5,4-9,1 Pinerolo ,2-0,2-3,3 Rivoli ,1 2,0-3,0 Settimo Torinese ,4 1,3-8,1 Susa ,0 2,5-2,4 Torino ,5-3,7-5,9 Venaria ,4 3,0-8,2 TOTALE ,4-3,6-7,0 13

14 ASSUNZIONI IN PROVINCIA DI TORINO 2011/2012 TIPOLOGIA CONTRATTUALE GENNAIO-GIUGNO 2011 GENNAIO-GIUGNO 2012 VARIAZIONE 2011/2012 M F TOT M F TOT M F T Lavoro permanente ,6 3,0-2,3 T.indeterminato standard ,3-5,7-11,6 Apprendistato ,7 7,3 2,4 Altri contratti a t.indeterminato ,9 11,9 18,1 Lavoro temporaneo ,5-6,3-8,9 T.determinato standard ,9-5,8-10,0 Contratto a progetto ,2-3,8-4,4 Lavoro intermittente ,1 43,7 47,8 Lavoro occasionale ,0-24,4-15,0 Somministrazione ,6-20,7-22, ,6 2,8 1,1 Altri contratti a t.determinato 14

15 ASSUNZIONI PER SETTORE ATTIVITA 2011/2012 SETTORI GENERALI GENNAIO-GIUGNO 2011 GENNAIO-GIUGNO 2012 VARIAZIONI 2011/2012 M F TOT M F TOT M F TOT Agricoltura ,8 22,4 12,8 Industria ,6-18,1-19,9 Costruzioni ,3-15,9-13,5 Servizi ,2-5,8-5,9 Lavoro domestico ,4 12,6 18,7 Totale ,4-3,6-7,0 15

16 ASSUNZIONI INDUSTRIA 2011/2012 INDUSTRIA GENNAIO-GIUGNO 2011 GENNAIO-GIUGNO 2012 VARIAZIONI 2011/2012 M F TOT M F TOT M F TOT Industria Totale ,6-18,1-19,9 Alimentare ,1-6,1 0,9 Tessile- Abbigliamento-Pelli ,2-18,0-21,3 Chimica, Gomma- Plastica ,9-17,3-20,7 Metalmeccanico ,2-21,9-22,1 Altri comparti industriali ,0-18,1-20,1 16

17 ASSUNZIONI SERVIZI 2011/2012 SERVIZI GENNAIO-GIUGNO 2011 GENNAIO-GIUGNO 2012 VARIAZIONI 2011/2012 M F TOT M F TOT M F TOT Servizi Totali ,2-5,8-5,9 Commercio ,3-1,0-3,5 Alloggio e ristorazione ,3 12,0 10,8 Trasporto e magazzinaggio ,7-4,6-11,6 Servizi avanzati alle imprese ,2-19,2-14,0 Servizi tradizionali alle imprese ,7 7,6 1,0 Istruzione e F.P ,1 3,4 0,6 Sanità e assistenza ,7-13,6-15,0 Altri servizi ,2-20,3-14,8 Dati mancanti

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