Il futuro imprenditoriale inizia con una corretta informazione Monica Rivelli Ufficio Programmi Educazione Finanziaria
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1 Il futuro imprenditoriale inizia con una corretta informazione Monica Rivelli Ufficio Programmi Educazione Finanziaria Imprenditori si diventa CCIAA di Biella 11 Novembre 2013
2 Il Consorzio PattiChiari PattiChiari è un consorzio di banche basato su una governance multistakeholder (che include anche 14 Associazioni dei Consumatori). Sviluppa iniziative e strumenti di informazione e confronto e realizza programmi di educazione finanziaria su tutto il territorio nazionale. 2
3 Dall Educazione Finanziaria alla Cittadinanza Economica L educazione finanziaria consiste nell'insieme di competenze e conoscenze che permettono a un individuo di prendere decisioni adeguate rispetto alle proprie esigenze finanziarie. Risparmio Investimenti Relazione con la banca Educazione trasversale Diritti e doveri Scelte informate e consapevoli Cittadinanza Economica, ovvero un insieme di conoscenze, capacità e competenze che permettono al cittadino di divenire agente consapevole nell'arco della propria vita economica e sociale. Risparmio Investimenti Relazione con la banca Approccio valoriale alla gestione del denaro Strategie di consumo efficaci Forme assicurative Pianificazione previdenziale.. Investimento sul benessere individuale e sociale Fatto pubblico di rilevanza collettiva 3
4 Lo scenario italiano Misurazione dell ICF (Indice di Cultura Finanziaria): il livello di cultura finanziaria degli italiani si posiziona su 4,3 (su una scala da 0 a10). un risultato ben al di sotto della sufficienza ,3 4,9 3,1 3,9 4,6 4,3 3,8 3, Livello di preparazione finanziaria Livello di informazione Scelte comportamentali ICF Fonte: ICF Ambrosetti The European House - Consorzio PattiChiari L EDUCAZIONE FINANZIARIA IN ITALIA.L aggiornamento della rilevazione sul livello di cultura finanziaria degli italiani: l ICF PattiChiari2010.
5 Lo scenario vs. il mercato L educazione finanziaria presenta implicazioni che si riflettono sull economia e quindi sull intera società: un maggior livello di partecipazione ai mercati finanziari da parte di consumatori culturalmente più evoluti potrebbe portare a un incremento del volume delle attività finanziarie investite dalle famiglie che, se fosse anche solo nell ordine dell 1%, nel caso dell Italia equivarrebbe a 32,7 miliardi di euro, quindi al 2,3% del Pil nazionale.* In sostanza, i cittadini che dispongono di una buona educazione finanziaria, e quindi degli strumenti per reperire prodotti e servizi migliori e più adeguati, possono contribuire a rendere più efficiente l industria finanziaria e a migliorare il benessere economico, facendo aumentare la concorrenza, stimolando l innovazione e esigendo migliore qualità e diversificazione. Prodotti e servizi Comportamenti Educazione di acquisto + finanziaria = consapevoli = Crescita di tutto il mercato * Ambrosetti The European House- Consorzio PattiChiari «L educazione finanziaria in Italia. Riflessioni e proposte per migliorare la cultura finanziaria del Paese» Marzo 2007
6 La mediazione culturale Di fatto, per il tramite di PattiChiari, le banche hanno intrapreso un lavoro di mediazione culturale mettendo a punto programmi divulgativi in grado di avvicinare le diverse fasce della popolazione (giovanissimi, studenti, adulti) alle competenze di base dell economia. Nel tempo, i contenuti dei programmi di educazione finanziaria sono diventati sempre più strutturati e l impegno ha assunto negli ultimi anni un connotato di continuità. Le Associazioni dei consumatori e le Istituzioni (es. Ministero dell Istruzione, il Ministero per la Coesione Territoriale, le Regioni, le Province e gli Uffici Scolastici), hanno avviato stabili collaborazioni con il Consorzio PattiChiari per favorire la diffusione di una cultura economica tra i cittadini. L educazione finanziaria è correlata positivamente alla propensione all'imprenditorialità. Maggiori competenze Riduzione asimmetrie informative 6
7 Da un idea a un idea di successo. Un impresa è la realizzazione di un idea finalizzata alla produzione di beni o servizi in modo professionale ed organizzato. Questa realizzazione può avere SUCCESSO oppure FALLIRE. Un impresa è vitale se riesce a realizzare un PROFITTO (o UTILE), se cioè i ricavi delle vendite sono superiori ai costi. Un impresa è vitale anche se in un certo anno i suoi profitti sono negativi. Non è vitale, invece, se i suoi profitti sono SISTEMATICAMENTE negativi (PERDITA). Un imprenditore la cui azienda fallisce può comunque ripartire ed avere successo con una nuova impresa. 7
8 Angel investors, Venture capitalists, Banche La fase più delicata della vita di un impresa è quella iniziale, la cosiddetta fase di START-UP. Il problema principale che occorre risolvere durante la fase di start-up è reperire le risorse necessarie alla nascita dell impresa. Senza il denaro per realizzarle, le idee non sono sufficienti per creare un impresa. Allo stesso modo, il denaro senza un idea imprenditoriale non basta. Il mercato finanziario consente di far incontrare le idee con i soldi e far nascere l impresa. Per aprire o sostenere un attività imprenditoriale servono dei capitali propri, oppure l aiuto di familiari ed amici, di cui però non sempre dispongono gli aspiranti imprenditori. Essi devono, perciò, richiedere il sostegno di soggetti che svolgono proprio la funzione di valutare e sostenere le idee imprenditoriali migliori: Angel investors Venture Capitalists Banche 8
9 Solidità, prospettive di crescita e capacità di rimborso Gli Angel Investors e i Venture Capitalists sostengono le idee imprenditoriali promettenti e innovative e le società in fase di start up, ovvero le imprese già costituite ma che producono ricavi ancora scarsi o nulli. Sono inoltre in grado di fornire preziosi consigli oltre ad una rete di relazioni nel mondo degli affari. Le banche sostengono principalmente le attività imprenditoriali in fase avanzata concedendo finanziamenti, previa attenta valutazione economica (solidità, prospettive di crescita, capacità di rimborso del prestito) dei progetti presentati: un impresa è solida se non ha debiti eccessivi in rapporto a quelli che sono i suoi mezzi di produzione (capannoni, macchine, etc.). un impresa ha prospettive di crescita se opera in un mercato in espansione, se possiede una linea di prodotti innovativi oppure se intraprende progetti di investimento promettenti. un impresa ha una buona capacità di rimborso del prestito se presenta un RATING elevato. Il rating esprime un giudizio sulle capacità di un impresa di pagare o meno i propri debiti, elaborato da soggetti esterni indipendenti attraverso un processo di analisi piuttosto complesso. 9
10 Due diligence e business plan Per dare concretezza al proprio PROGETTO IMPRENDITORIALE e quindi poterlo presentare agli Angel investors, ai Venture Capitalists e alle banche gli imprenditori possono usare la DUE DILIGENCE INFORMALE e il BUSINESS PLAN. Mentre la Due Diligence Informale è utile per presentare il progetto imprenditoriale nella fase di start up, ovvero quando il neo imprenditore non ha ancora una idea precisa sui numeri, un buon Business Plan è essenziale per convincere una banca (o un venture capitalist, o un angel investor) a sostenere l iniziativa di sviluppo con un finanziamento. La Due Diligence Informale e il Business Plan devono: essere scritti in modo accurato e semplice, con un linguaggio chiaro; essere sintetici; riportare informazioni veritiere; In aggiunta il Business Plan deve: riportare risultati possibili, realistici e attendibili; mostrare senza paura i punti deboli ed i rischi dell iniziativa imprenditoriale (analisi SWOT). 10
11 Le iniziative di PattiChiari: assistenza al credito L iniziativa offre un servizio di orientamento agli imprenditori tramite un' informativa che illustra i criteri generali con cui le banche valutano la capacità di credito delle Piccole e Medie Imprese. 11
12 Tempi medi di risposta sul credito Obiettivi Informare con chiarezza l imprenditore sui "tempi medi" necessari a ciascuna banca per rispondere alle richieste di credito. Accrescere la trasparenza e la comprensibilità sull'iter di affidamento, costruendo una base di dialogo tra la banca e l impresa. Le banche aderenti a questa iniziativa misurano e forniscono i tempi medi che intercorrono dalla richiesta di fido (corredata della documentazione completa) alla comunicazione dell'esito da parte della banca. L'iniziativa non fornisce solamente un informativa sulla velocità di risposta delle singole banche ma mira ad agevolare l'impresa nella richiesta del credito rendendo più chiaro e comprensibile l'iter dell'istruttoria di concessione. A chi è rivolto il servizio L iniziativa si rivolge alle piccole imprese (studi professionali, lavoratori autonomi...), che hanno intenzione di richiedere un fido. Si tratta di oltre 3,5 milioni di piccole imprese diffuse in tutto il territorio e attive in tutti i settori produttivi. 12
13 Tempi medi di risposta sul credito Dove trovare le informazioni Su è disponibile un motore di confronto con il "Prospetto dei tempi medi di risposta sul credito alle piccole imprese. Per ogni banca sono indicati i tempi medi, aggiornati ogni 3 mesi e articolati: per regione per dimensione del prestito (inferiore a 25 mila euro, oltre i 25 mila e fino a 100 mila euro, oltre i 100 mila euro) Oltre ai "tempi medi" ogni banca aderente si impegna: a pubblicare sul proprio sito e a consegnare allo sportello l'elenco dei documenti necessari per richiedere un fido in modo da agevolare l avvio dell istruttoria della pratica di finanziamento a rendere noto il nome della persona e/o la funzione incaricata di seguire la pratica di affidamento in modo da fornire al cliente un interlocutore certo che potrà contattare in caso di necessità e che lo informerà sull'esito della sua richiesta. 13
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16 Grazie per l attenzione m.rivelli@pattichiari.it 16
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