Adempimenti antiriciclaggio

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1 2 FORUM NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI Come la rivoluzione digitale sta cambiando la professione Adempimenti antiriciclaggio Luca Criscuolo Milano, 26 settembre 2018

2 il sistema di prevenzione D.lgs. 231/2007 VALUTAZIONE DEL RISCHIO ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA CONSERVAZIONE DEI DATI SEGNALAZIONE DELLE OPERAZIONI SOSPETTE COMUNICAZIONI OGGETTIVE LIMITI ALL USO DEL CONTANTE 2

3 => semplificare e «tarare» gli adempimenti => come si raggiunge l obiettivo? 1 livello sovranazionale, da parte della Commissione UE report del 26 giugno 2017 approccio basato sul rischio 2 livello 3 livello nazionale, condotta dal CSF con il contributo delle Autorità competenti soggetti obbligati per i rischi cui sono esposti nell esercizio dell attività I PROFESSIONISTI si avvalgono delle regole tecniche in materia di procedure e metodologie di analisi e valutazione del rischio elaborate dagli enti rappresentativi della categoria professionale, previo parere del CSF 3

4 Approccio basato sul rischio Approccio formale Approccio sostanziale burocratizzazione degli adempimenti approccio basato sul rischio concentrazione sulle situazioni a rischio medio-alto e semplificazione degli oneri nei casi di basso rischio REGOLE TECNICHE (art. 11 co. 2) strumento a supporto del professionista 4

5 Obblighi di collaborazione «passiva» Adeguata verifica Conservazione contenuti misure semplificate e rafforzate parziale indicazione in 231 regole e ulteriori fattori da O.d.A. approccio basato sul rischio documenti, dati e informazioni utili alla ricostruzione periodo di dieci anni modalità idonee ad assicurare REGOLE TECNICHE (art. 11 co. 2) strumento a supporto del professionista 5

6 6 Le regole tecniche del CNDCEC metodologia del CSF regole tecniche ben articolate centrati i concetti di rischio inerente e specifico confronto costruttivo su tematiche specifiche qualche residuo problema adeguata verifica a distanza incarichi giudiziali obblighi dei sindaci

7 «I soggetti obbligati, prima di compiere l operazione, inviano senza ritardo alla UIF, una segnalazione di operazione sospetta quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa» *** la segnalazione prescinde dall importo dell operazione; riguarda anche operazioni in corso, compiute o tentate; rappresenta l esito di una valutazione degli elementi soggettivi e oggettivi; non richiede necessariamente la «conoscenza» di un determinato reato ed è atto distinto dalla denuncia di reato «prima di compiere l operazione» sempre che il motivo del sospetto possa essere individuato prima dell operazione stessa e, comunque, se non sussiste un obbligo di legge di ricevere l atto, se l esecuzione dell operazione non possa essere rinviata tenuto conto della normale operatività o se il differimento possa ostacolare le indagini è confermata l esenzione per i professionisti in caso di esame della posizione giuridica del cliente o di espletamento di compiti di difesa 7

8 Le comunicazioni oggettive (art. 47) invio con cadenza periodica di dati e informazioni concernenti operazioni a rischio, da individuarsi sulla base di criteri oggettivi, con istruzioni della UIF, sentito il CSF i dati sono utilizzati per l approfondimento di operazioni sospette e per analisi di fenomeni o tipologie di ML/FT provvedimento della UIF «in consultazione» con riferimento alle operazioni in contante di importo significativo assenza nelle comunicazioni oggettive di fattori valutativi e ricorso a modalità automatiche di rilevazione e trasmissione, riducendo i costi per il sistema obiettivo evitare le segnalazioni cautelative motivate, per esempio, solo dal tipo di strumento finanziario utilizzato non riguarda i professionisti 8

9 Come si invia una segnalazione di operazioni sospette alla UIF Il Sistema di Raccolta e Analisi Dati AntiRiciclaggio 1) registrazione al portale INFOSTAT UIF e individuazione del Referente SOS servizio.ops.helpsos@bancaditalia.it 2) invio della segnalazione di operazioni sospette sulla base delle istruzioni emanate dalla UIF in data 4 maggio 2011 il nuovo decreto ha attribuito alla UIF il potere di emanare istruzioni per la rilevazione e segnalazione delle operazioni sospette 3) dal 1 gennaio 2017 è in vigore il protocollo UIF-CNDCEC per lo scambio telematico di informazioni relative alle segnalazioni di operazioni sospette 9

10 INDICATORI E SCHEMI DI ANOMALIA INDICATORI DI ANOMALIA SCHEMI DI COMPORTAMENTO ANOMALO indicatori di anomalia per gli uffici della pubblica amministrazione indicatori di anomalia per le società di revisione e revisori legali con incarichi di revisione su enti di interesse pubblico indicatori di anomalia per gli operatori non finanziari indicatori di anomalia per professionisti e revisori contabili indicatori di anomalia per gli intermediari Operatività over the counter con società estere di intermediazione mobiliare Operatività con carte di pagamento Anomalo utilizzo di trust Giochi e delle scommesse Frodi fiscali internazionali e frodi nelle fatturazioni Frodi nell attività di factoring Usura Frodi nell attività di leasing Abuso di finanziamenti pubblici Frodi sull'iva intracomunitaria Frodi informatiche Conti dedicati Imprese in crisi e usura 10

11 Principali casistiche irregolarità nell emissione delle fatture (documenti sospetti di falsità) ingiustificate alterazioni dei libri contabili palesi e rilevanti incongruenze tra i dati di bilancio e la documentazione contabile regolamento per contanti di transazioni commerciali flussi verso società estere (spesso con sede in paradisi fiscali ) con documentazione a latere non idonea omesso versamento dell IVA, indebita compensazione, dichiarazione infedele o fraudolenta (reati tributari di cui al d.lgs. 74/2000 e successive modificazioni) 11

12 segnalazioni ricevute dalla UIF Nel 1 semestre 2018 la UIF ha ricevuto segnalazioni; da professionisti 91,2% da intermediari finanziari (85.523) 5,3% da professionisti (4.969) 3,5 % altri soggetti obbligati (3.328) Riciclaggio Voluntary disclosure Terrorismo e proliferazione armi di distruzione di massa trend generale di forte crescita: sensibilità al tema della prevenzione operatori reattivi di fronte all aumento della minaccia terroristica 12

13 segnalazioni di operazioni sospette della categoria Numero di segnalazioni Nel 1 semestre 2018 la UIF ha ricevuto 169 segnalazioni dalla categoria Numero di segnalazioni circa 1/3 tramite CNDCEC L aumento del 2015 e del 2016 è connesso alle segnalazioni attinenti alla voluntary disclosure 13

14 Profili meritevoli di maggiore attenzione ai fini di una efficace collaborazione attiva completezza dei dati acquisiti in sede di adeguata verifica della clientela valorizzazione di tutte le informazioni a disposizione (specie con riferimento ai collegamenti con altri soggetti o operazioni) rappresentazione quanto più possibile esaustiva dell operatività e dei motivi del sospetto (anche per ridurre gli oneri delle successive interlocuzioni) complementarità tra la componente finanziaria delle segnalazioni di origine finanziaria e il contributo reale delle segnalazioni dei professionisti 14

15 Ampliamento dei compiti (e delle responsabilità) per gli Organismi di autoregolamentazione normativi, per a) regole tecniche ex art. 11, comma 2; b) definizione dei criteri delle metodologie per l analisi e la valutazione del rischio, ex art. 15, comma 1 e c) individuazione dei requisiti dimensionali e organizzativi per la proporzionalità dei presìdi da adottare, ex art. 16, commi 2 e 3) di controllo e sanzionatori (art. 11, co. 1 e 3) di informativa alla UIF per situazioni ritenute correlate a ML/TF (art. 11, co. 4) di formazione (art. 11, co. 2) di interposizione nei rapporti del professionista con la UIF per l inoltro delle segnalazioni di operazioni sospette (art. 11, co. 4 e art. 37) esperienza positiva con CNDCEC (e già prima con CNN) mantenimento di referenti nazionali garantisce adeguati livelli di qualificazione, affidabilità e riservatezza 15

16 Tutela della riservatezza Gli Organismi adottano tutte le misure idonee ad assicurare la riservatezza dell identità delle persone che effettuano la segnalazione nominativo rivelato solo se l AG con decreto motivato lo ritiene indispensabile (art. 38, co. 3) in caso di denuncia o di rapporto l identità del segnalante non può essere menzionata (co. 4) in caso di sequestro di atti e documenti sono adottate cautele per assicurare riservatezza (co. 5) ulteriore significativo «paletto» il nominativo del segnalante non può essere inserito nel fascicolo del PM né in quello per il dibattimento e la sua identità non può essere rilevata a meno che l AG non disponga altrimenti, con provvedimento motivato e assicurando l adozione di ogni accorgimento idoneo a tutelare il segnalante ivi compresa, ove necessaria in ragione dell attinenza a procedimenti in materia di criminalità organizzata o terrorismo, l applicazione delle cautele dettate dall art. 8 della legge 13 agosto 2010, n. 136, in materia di attività svolte sotto copertura, quando lo ritenga indispensabile ai fini dell accertamento dei reati per i quali si procede 16

17 Feedback ai segnalanti aumento e affinamento dei meccanismi di feedback ai segnalanti (art. 41) la UIF, con modalità idonee a garantire la tutela della riservatezza, comunica al segnalante direttamente o tramite gli organismi di autoregolamentazione gli esiti delle segnalazioni anche tenendo conto delle informazioni ricevute dal NSPV e dalla DIA sugli esiti investigativi delle segnalazioni prima meccanismo era normativamente inceppato, per cui UIF era tenuta a comunicare solo le proprie archiviazioni garanzie di riservatezza delle informazioni contenute nel flusso di ritorno Comunicazione UIF del 24 maggio

18 l ipotesi di un «correttivo» Prossimi passi normativi Il recepimento della direttiva 2018/843 (cd. quinta direttiva) la predisposizione delle istruzioni della UIF per la rilevazione e la segnalazione delle SOS al fine di assicurare tempestività, completezza e riservatezza delle stesse l aggiornamento degli indicatori di anomalia da parte della UIF, sentiti gli Organismi di autoregolamentazione l elaborazione e diffusione di ulteriori (e specifici) modelli e schemi rappresentativi di comportamenti anomali da parte della UIF 18

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