Ilaria Setti. Milano - 24 Novembre 2010

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1 Ilaria Setti Dipartimento t dip Psicologia, i Università itàdegli listudi didip Pavia VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Un caso aziendale ORDINE PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA Cos è la valutazione dello stress lavoro-correlato: l la professionalità dello psicologo per la valutazione del rischio Milano - 24 Novembre 2010

2 IL METODO OSFA (Objective Stress Factors Analysis) Argentero, Candura, 2009 Fase 1: valutazione oggettiva Fase 2: valutazione soggettiva Analisi indicatori statistici Somministrazione di aziendali questionari self-report o focus Analisi condizioni di lavoro group (target: tutti i lavoratori o riferite al contenuto e al campioni significativi) contesto (target: panel di esperti ) a) Se non emergono particolari criticità conclusione del processo b) A fronte di criticità fase 2 Azioni correttive

3 ESEMPLIFICAZIONE DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Metodo OSFA Contesto organizzativo: struttura ospedaliera privata, accreditata e convenzionata, di tipo socio-assistenziale Nasce nel 1948 specializzandosi nel recupero funzionale (a livello sia ospedaliero sia ambulatoriale) di pazienti affetti da gravi disabilità (per es. patologie neurologiche/degenerative, ortopediche ) Tipologia di attività: a) ricovero ordinario, b) Day Hospital, c) prestazioni ambulatoriali Attività ordinaria svolta: Dotazione posti letto Attività complessiva annua Regime ordinario: 116 Ricoveri ordinari: Regime Day Hospital: 10 Ricoveri Day Hospital: 350 Prestazioni ambulatoriali:

4 ESEMPLIFICAZIONE DI VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO Metodo OSFA I dipendenti sono circa150 fra: medici infermieri fisioterapisti impiegati (accettazione e amministrazione) Obiettivi della valutazione: identificare l eventuale rischio stress lavoro-correlato (entità, cause) progettare azioni di miglioramento delle condizioni lavorative, al fine di ridurre il rischio

5 PROCEDURA DELLA VALUTAZIONE 1. Individuazione delle aree lavorative omogenee: 4 (impiegati amministrazione/accettazione, i i tt i medici, i infermieri, i i fisioterapisti) i i ti) 2. Scelta del panel di esperti: 3 lavoratori esperti per ciascuna delle 4 aree omogenee panel di 12 valutatori 3. Interviste strutturate individuali: ai 12 lavoratori esperti somministrata un intervista strutturata (richiesto di riferirsi a situazioni di lavoro abituali) 4. Controllo dell accordo fra i valutatori 5. Contemporaneamente raccolta dei dati statistici aziendali (forniti dalla Direzione Sanitaria). Eventi sentinella 6. Stesura dei report: uno per ciascuna delle aree lavorative omogenee

6 CONTENUTI DELL INTERVISTA STRUTTURATA 72 item con modalità di risposta: fattore presente, non presente, presente in parte Possibilità di indagare ulteriori aspetti con domande aperte del tipo altro di significativo? 4 aree d indagine, riconducibili alla suddivisione CONTENUTO vs CONTESTO di lavoro CONTENUTO: 1. ASPETTI ORGANIZZATIVI : orario, spostamenti, compiti, carico di lavoro, controllo/autonomia t 2. ASPETTI DI SICUREZZA : fattori igienico-ambientali, uso di apparecchiature CONTESTO: 1. ASPETTI SOCIALI : relazioni interpersonali, discriminazioni 2. ASPETTI GESTIONALI : procedure, riconoscimento, stabilità del posto di lavoro

7 RISULTATI SINTETICI (area omogenea: infermieri) ASPETTI ORGANIZZATIVI (contenuto) ASPETTI DI SICUREZZA (contenuto) ASPETTI SOCIALI (contesto) 30 ASPETTI GESTIONALI (contesto)

8 RISULTATI DETTAGLIATI per area indagata AREA NON PRESENTE IN PRESENTE PARTE % % PRESENTE % ASPETTI CORRELATI ALLA SICUREZZA E richiesta una particolare concentrazione o vigilanza continua 0,0 0, ASPETTI SOCIALI Vi è la possibilità di entrare in contatto con situazioni caratterizzate da sofferenza umana 0,0 0, ASPETTI GESTIONALI Non sono presenti procedure per prevenire forme di discriminazione Non è previsto un sistema di comunicazione delle valutazioni delle prestazioni 0,0 0, ,0 0,0 50,0 ASPETTI ORGANIZZATIVI Vi è la necessità di prendere rapidamente delle decisioni 25,0 25,0 50,0 Non vengono forniti i feedback sui risultati di lavoro raggiunti 50,0 0,0 50,0

9 RISULTATI DETTAGLIATI Possibili fonti di stress per infermieri i i Aspetti di sicurezza Aspetti sociali Richieste concentrazione e vigilanza continue Contatto quotidiano con la sofferenza umana Aspetti gestionali Aspetti organizzativi Mancanza di procedure per la Necessità di prendere rapide prevenzione della discriminazione decisioni Mancanza di un sistema Mancanza di feedback sui formalizzato di comunicazione della risultati ti raggiunti valutazione delle prestazioni

10 RISULTATI SINTETICI (area omogenea: impiegati amministrazione/accettazione) ASPETTI ORGANIZZATIVI (contenuto) ASPETTI DI SICUREZZA (contenuto) ASPETTI SOCIALI (contesto) ASPETTI GESTIONALI (contesto)

11 RISULTATI DETTAGLIATI per area indagata AREA NON PRESENTE % PRESENTE IN PARTE % PRESENTE % ASPETTI GESTIONALI * Non sono presenti procedure per prevenire forme di discriminazione * * Non è previsto un sistema formalizzato di comunicazione della valutazione delle prestazioni * Non sono previsti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali 0,0 0,0 100,0 0,0 0,0 100,0 25,0 25,0 50,0 ASPETTI ORGANIZZATIVI Il lavoro viene frequentemente interrotto 0,0 0, Sono fornite informazioni contraddittorie circa il lavoro da svolgere 0,0 0, * Vi è la necessità di prendere rapidamente delle decisioni * 25,0 25,0 50,0 ASPETTI DI SICUREZZA Non sono presi in considerazione i problemi ergonomici delle postazioni di lavoro ASPETTI SOCIALI * Vi è la possibilità di entrare in contatto con situazioni caratterizzate da sofferenza umana * 0,0 0,0 100,0 25,0 50,0 25,0

12 RISULTATI DETTAGLIATI Possibili fonti di stress per impiegati i Aspetti gestionali Aspetti organizzativi Mancanza di procedure per la prevenzione della discriminazionei i i Mancanza di un sistema formalizzato di comunicazione della valutazione delle prestazioni Mancanza di strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali Frequente interruzione delle attività Mancanza di coerenza sulle informazioni circa le mansioni da svolgere Necessità di prendere rapide decisioni Aspetti di sicurezza Aspetti sociali Scarsa considerazione per le problematiche di carattere ergonomico Contatto quotidiano con la sofferenza umana

13 INDICATORI STATISTICI AZIENDALI Eventi sentinella INDICATORE 1. Infortuni maggiori nell anno (durata superiore a 40 giorni) 1 2. Infortuni minori nell anno (durata inferiore a 40 giorni) 3 3. Malattie professionali negli ultimi 5 anni 0 4. Giorni medi persi nell anno per malattia/infortuni Percentuale annuale di turnover involontario (licenziamenti, mobilità, dimissioni incentivate) 0% 6. Percentuale lavoratori in Cassa Integrazione nell anno 0 7. Percentuale annuale di assenteismo 0 8. Richieste di cambio di mansione/area di lavoro pervenute nell anno 0 9. Lamentele pervenute nell anno 0 Non sono o emerse e ulteriori ute criticità tctàdal DVR e dal confronto o con il medico competente

14 STESURA SU REPORT La valutazione del rischio stress lavoro-correlato condotta mediante il metodo OSFA viene riportata in un documento finale articolato nei seguenti punti: Descrizione della metodologia OSFA Risultati indicatori statistici aziendali Risultati analisi delle condizioni di rischio: contenuto e contesto di lavoro Priorità emerse Misure da adottare per eliminare o ridurre i fattori di rischio stress lavoro-correlato Tempistiche degli interventi migliorativi

15 SUGGERIMENTI PER IL MIGLIORAMENTO Esempio per l area infermieri i i Gli elementi di rischio rilevati sono stati posti secondo un ordine di priorità (v. rischi fisico-ambientali, European Agency for Safety and Health at Work, 2002, 2007) Area Sicurezza: elevata e continua concentrazione richiesta possibilità di recupero dopo l esecuzione dei compiti Area Gestionale: progettazione di un sistema di comunicazione della valutazione delle prestazioni (favorisce un uso più efficace delle competenze e la soddisfazione lavorativa) Area Sociale: elevato carico emotivo supporto sociale sul lavoro Area organizzativa: per favorire il recupero psicofisico formativo sulla gestione efficace del tempo intervento

16 VANTAGGI del metodo OSFA Applicato allo specifico contesto organizzativo Accettazione da parte della dirigenza grazie alla non invasività della procedura: indagine limitata agli aspetti strettamente lavorativi e condotta su un numero ridotto di soggetti Collegialità: coinvolti lavoratori che potessero rappresentare l intera realtà organizzativa (impiegati, medici, infermieri, fisioterapisti) Brevità del processo: globalmente (dal primo incontro alla consegna del report) è trascorso circa 1mese Qualità e completezza delle informazioni: quelle raccolte tramite le interviste sono state integrate con i dati statistici aziendali. A fronte di eventuali criticità, possibilità di procedere ulteriormente con informazioni di tipo soggettivo

17 DIFFICOLTÀ LEGATE ALL APPLICAZIONE del metodo OSFA Scarsa conoscenza dello specifico tema trattato (stress lavoro- correlato ) e del relativo obbligo di legge, anche da parte della dirigenza Parziale difficoltà legata alla raccolta dei dati statistici aziendali (possibile allungamento dei tempi) Difficoltà a trasmettere la cultura della valutazione all intera popolazione aziendale ( oggi c è lo psicologo allora mi dica, sono stressato? ) Per alcuni soggetti staccarsi dal lavoro per circa 45 minuti è percepito come difficoltoso (impazienti, telefono che suona )

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