Ripensare la scuola attraverso le Indicazioni Nazionali. Rudiano, gennaio 2014
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- Serena Buono
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1 Ripensare la scuola attraverso le Indicazioni Nazionali Rudiano, gennaio
2 autoriflessione Partire dal pregresso: innestare su ciò che c è o si sa già Far emergere il patrimonio culturale pedagogico della scuola Individuare i punti di forza e di debolezza Trovare dove collocare il punto di equilibrio Individuare le direzioni sulle quali innestare i processi di cambiamento 2
3 Infanzia Rudiano: Novità Estetica: il bello come cura e libera espressione del mondo del bambino (*). Evoluzione delle conoscenze e dei saperi Collaborazione con agenzie del territorio Confronto culture diverse (anche attraverso gli aspetti dissonanti) Gestione genitori in crisi 3
4 Infanzia Rudiano: difficoltà Complessità oggettive del sistema : rappal/ins, presenza alunni problematici, pressione scuola primaria, discontinuità di frequenza Tempo ed energie insuff( anche per raccordo con territorio) Genitori non attenti alle autonomie ( saper stare al mondo ) VS attenzione alle TIC; necessità di accompagnamento alla genitorialità Strategie standardizzate/valutazioni tendenti allo standard Quali competenze in uscita?( famiglie e scuola primaria) 4
5 Infanzia Rudiano: quale scuola? Richiesta di rimozione di alcune difficoltà / impedimenti ( soprattutto organizzativi ) In sofferenza ( nella definizione dei patti educativi) nella relazione con le famiglie In fase di costruzione di identità 5
6 Rudiano IC: novità Collocarsi nella globalità ( nelle culture umane, nella storia) Didattica per un nuovo umanesimo/nuovo umanesimo Educare all incertezza Rinnovamento rapido dei saperi Lavorare sull agito didattica interculturale Spirito di iniziativa e imprenditorialità competenze Alleanza educativa con famiglie/dissonanza valoriale Competenze chiave europee Nuovi modi di apprendere Utilizzo diffuso e critico delle TIC obiettivi in nuclei tematici xxxxxx xxxx xxx xxx xx xx xx xx xx x x x x Traguardi di competenza prescrittivi x 6
7 I.C. Rudiano : difficoltà Alleanza educativa con genitori e territorio / Condivisione regole XXXXXXXXXXXX 12 Superare la frammentazione disciplinare/ trovare connessioni/ costruire la trasversalità Dare senso all esperienza/ insegnare a essere, a stare al mondo Rispondere alle inclinazioni degli studenti ( personalizzare) Diversificazione delle strategie ( e personalizzazione) Valorizzare unicità culturale/ intercultura Certificazione/ valutazione delle competenze/ profili alti Rapporti con il territorio anche nel senso più ampio Guida / rapporto con le TIC Coesione della classe come gruppo Spirito di iniziativa e imprenditorialità Ricomporre i grandi oggetti della conoscenza (nuovo umanesimo) Valorizzare/recuperare esperienza extrascolastiche Formazione/ aggiornamento docenti : gestione classe, epistemologia, Metodi XXXXXXXX XXXXXXX XXXXXXX XXXXX XXXXXX XXXXXX XXXXXX XXXXX XXXXX XXXXX XXX XXX XXX 7
8 I.C Rudiano : difficoltà Insegnare ad apprendere Educare all incertezza Collaborazione / condivisione tra colleghi/ spazi di confronto Discontinuità/ non frequenza scuola infanzia Difficoltà di interazione tra servizi del territorio Tutoraggio tra pari Attenzione alla motivazione xx xx xx x x x x 8
9 I.C. Rudiano : disaccordo Prove Invalsi xxxx Competenza comunicativa nella madrelingua per alunni stranieri Precisazioni su Lingua madre ( distinzione tra lingua degli affetti/lingua per comunicare) xxxx Insegnare a stare al mondo ( non da soli); ruolo determinante della scuola xxx Tener conto delle strategie di ciascuno xx Visione ottimistica delle esperienze pregresse x Riduzione ore discipline pratico-operative x Valutazione competenze con voto x Valutazione profilo finale ( troppo alto) x Non scontata la frequenza alla scuola infanzia x Bambini = piccoli adulti x Ingerenza genitori sull educativo x Mancanza di riferimento ai compiti a casa x 9
10 IC Rudiano: quale scuola? Scuola consapevole Preoccupazione per la proiezione nel cambiamento globale Appesantimento delle richieste provenienti dal sociale Consapevolezza di problemi che la scuola sta già affrontando In sofferenza sui processi per valutare (prove Invalsi come contrapposte al sistema) 10
11 Indicazioni per il curricolo 2012 il documento Indicazioni per il curricolo 2007 viene assunto come base per un lavoro di revisione e consolidamento ( continuità non stravolgimento) Revisione in seguito a consultazione presso le scuole ( processo dal basso) Indicazioni addebitate alle scuole e alle comunità professionali con misure di accompagnamento 11
12 Indicazioni per il curricolo 2012 Stabilire le finalità generali delle scuole agganciate all Europa ( le competenze chiave da certificare) Stabilire quali devono essere gli esiti dei processi formativi ( i traguardi, le mete verso cui andare) Sostenere i processi di valutazione esterna ( rendicontazione sociale) Ri-valorizzare le comunità professionali (comunità educativa pag 14, i docenti pag 17) 12
13 Focus La continuità educativa: progressione in verticale dai 3 ai 14 anni L ambiente di apprendimento La continuità orizzontale Il curricolo di scuola: Essenziale Trasversale Centrato sulle competenze Con al centro la persona Dimensione affettivo-relazionale Dimensione cognitiva Dimensione metacognitiva Rendicontabile? 13
14 Passaggi e cambiamenti - Dal 1970 al 2000 (30 a.) abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta l umanità da quando è nata la scrittura. - Dal 2001 al 2004 abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente al periodo che va dal 1970 al Dal 2004 al 2006 (3 a.) abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta l umanità da quando è nata la scrittura. - Dal 2006 ad oggi? Studio Università di Berkeley( Rif. D. Previtali) nuovi scenari 14
15 Nuovi scenari Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni..l obiettivo della scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invariati pensati per individui medi, non sono più adeguate. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo] 15
16 Altri cambiamenti Conoscenza che cambia Processi di apprendimento cambiati Conoscenza che proviene dall extrascuola Nuove tecnologie Famiglie diverse Quali risposte dalla scuola? 16
17 Attuale composizione di una classe ( D Alonzo, 2013) La classe composta, in media, da 24 studenti di cui 2 alunni con disabilità 1 alunno con (DSA) 3 alunni male-educati 2 alunni con problematiche personali ed educative marcate 3 alunni eccellenti sul piano degli apprendimenti 4 alunni ansiosi, pigri o scansafatiche. 2 alunni stranieri Come gestire la complessità? 17
18 Le domande della scuola prima ancora delle risposte: Che cosa insegnare dei saperi disciplinari? Quali sono, all interno delle diverse discipline, le conoscenze e le abilità ritenute essenziali? Valgono per tutti gli alunni ( prescrittività dei traguardi)? Esiste una gerarchia di saperi? Come coordinare tra di loro le discipline per superare la frammentarietà in modo che non risultino contenitori separati? Posso scegliere tra progettare per obiettivi VS progettare per competenze? Come, con quali strumenti verifico il raggiungimento dei traguardi prescrittivi? Come valuto e come utilizzo i dati delle valutazioni esterne? Quali competenze certifico? Quale organizzazione delle risorse in funzione dei saperi? Come organizzo il gruppo classe? 18 Quale metodologia di lavoro assumo?
19 Le domande della scuola infanzia paritaria di Rudiano: Come realizzare il confronto culturale tra elementi che generano dissonanze (abitudini igieniche, tradizioni religiose)? Come dare attenzione a chi non è visibile? Come far capire ai genitori che alcune scelte competono loro e non possono chiedere a noi di sostituirci in tutto (noi non ci riusciamo a levargli il pannolone, fatelo voi)? Abbiamo le energie per tessere un rapporto ravvicinato con il territorio? 19
20 Le domande dei docenti IC Rudiano: Come dare senso all esperienza degli alunni? Come recuperare le esperienze extrascolastiche? Come trovare connessioni tra le discipline? Come valorizzare le inclinazioni dei singoli ( personalizzare ) e insegnare strategie diversificate ( personalizzare)? Come costruire alleanze con le famiglie e con il territorio? Come sviluppare spirito di iniziativa e di imprenditorialità? Come valutare livelli di competenza impossibili da raggiungere per qualcuno ferraboschi?
21 Indicazioni Nazionali Direttiva B.E.S. Ripensare la scuola Costruzione Riorganizzare del le risorse Calibrare ( umane, la materiali, curricolo in professionali) didattica in un quadro sui bisogni coerente continuità e sistematico secondo apprenditivi una logica degli processuale focalizzata alunni sul soggetto che apprende 21
22 curriculum Currere, movimento, successione, percorso Processo non prodotto Complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una scuola intenzionalmente progetta e realizzaper gli alunni/e al fine di conseguire il successo formativo In continuità: profilo finale dello studente con riferimento alle competenze europee 22
23 Competenze da raggiungere: il curricolo formale reale Traguardi finali (profili di competenza) Esiti nelle singole classi Obiettivi di apprendimento ( distinti per classi e per discipline) ( e le educazioni?) Saperi ( nuclei essenziali- tematici, concetti fondanti) Il lavoro d aula : Percorsi di insegnamento/apprendimento Metodologie e strategie didattiche Cambiamento nell azione dell insegnare Personalizzazione dell apprendimento Gestione della classe Criteri di Valutazione Raggruppamenti e tempi 23
24 La continuità verticale Configurazione verticale e comprensiva dei tre distinti gradi scolastici( infanzia, primaria, secondaria di I grado) Criticità della scuola media ( rapporto Fondazione Agnelli 2011) Superamento di una visione naturalistica della continuità (discontinuità e compiti di sviluppo) Progressione nei risultati degli apprendimenti (es: prove Invalsi) Differenziazione delle condotte cognitive e degli ambienti di apprendimento Ampliamento del patrimonio conoscitivo ( senza ripetizioni) Affinamento di linguaggi e codici Criteri: ricorsività, ciclicità e ferraboschi linearità
25 La continuità verticale dalla scuola dell infanzia all esame di 3^ secondaria senza perdersi nel bosco accompagnamento ( incoraggiamento) in età diverse, attraverso bisogni apprenditivi e psicologici diversi D.: Vediamo l alunno che cresce e si forma attraverso le proposte didattiche che abbiamo previsto e condiviso? e non è neppure necessario rispettare le classi di appartenenza 25
26 Reading Literacy- Aspetti ( Pisa 2009) Utilizzare principalmente informazioni ricavate dal testo Attingere principalmente a conoscenze extratestuali Accedere alle informazioni e utilizzarle Integrare e interpretare Riflettere sul testo, valutarne contenuto e forma Individuare le informazioni Comprendere il senso generale Sviluppare una interpretazione Riflettere sul contenuto del testo e valutarlo Riflettere sulla forma del testo e valutarla 26 le Discipline
27 Curricolo dell IC: Organizzazione gerarchica delle competenze Imparare a imp progettare comunicare Comp digitale Comp. matematiche Competenze di cittadinanza Conoscenze, abilità, competenze disciplinari Usare il comp parlare scrivere Leggere in L2 Usare il corpo suonare 27 le Discipline
28 Curricolo verticale di scuola: organizzazione gerarchica delle competenze Competenze di cittadinanza Comunicazione in madrelingua Comunicazione in L2 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Spirito di iniziativa e imprenditorialità Competenza digitale Imparare a imparare Consapevolezza ed espressione culturale Competenze sociali e civiche Competenze disciplinari e traguard di di competenza Riflettere sul testo Sviluppare il lessico Individuare le informazioni leggere un testo Utilizzare informazioni ricavate da un testo Interpretare informazioni Riprodurre suoni e ritmi Dialogare in L2 Utilizzare il computer per.. Risolvere problemi Leggere un opera d arte 28 Le discipline: obiettivi di apprendimento ( conoscenze e abilità)
29 Un curricolo essenziale ricercare l essenzialità, il fondamento comune del sapere rinunciare ai cataloghi onnicomprensivi ed enciclopedici dei programmi tradizionali. condividere i fondamenti da cui partire D.: Nell I.C nel quale ci accingiamo a costruire il curricolo, occorre scegliere i contenuti da apprendere rispondendo alla domanda : Quali riferimenti culturali sono utili all alunno che vediamo in uscita dalla nostra scuola? 29
30 La trasversalità e l unitarietà degli apprendimenti Costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali D.: L alunno riesce a ricomporre, nella sua mente, le conoscenze che provengono dalle diverse esperienze formative? ( fa collegamenti espliciti, utilizza i concetti appresi, costruisce reti di significati )? 30
31 Evidenziare le priorità Una buona preparazione in italiano in matematica nella lingua inglese nelle scienze in tecnologia Accanto competenze di ordine storico, geografico completata e sostenuta da quella artistica e musicale come da quella corporea D.: a quali discipline vogliamo dare / NON vogliamo dare più spazio nel nostro IC? 31
32 Le Competenze dare senso all esperienza educativa Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, assumeresempremaggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprioprogettodivita. ( dalle Indicazioni) 32
33 Che cosa mi porto a casa perché mi serve/ mi è utile nel mio progetto di vita? ( a maturare, a crescere, ad affrontare problemi anche extrascolastici )? Problema da risolvere Soggetto che usa ciò che sa Conoscenze -discipline saperi abilità Le disposizioni della mente 33
34 Ci devono stare anche le Disposizioni della mente ( Costa) Impegno / sforzo cognitivo/ persistenza Autocontrollo /gestione impulsività Pensare in modo flessibile Pensare sul pensiero/ Metacognizione/ Consapevolezza e controllo dei propri processi Ruolo sociale /assunzione responsabile del rischio Interdipendenza Creare/ immaginare/ innovare.. 34
35 Traguardi prescrittivi Al termine della scuola dell infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei gli riferimenti ineludibili per insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l azione educativa allo sviluppo integrale dell allievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. (Traguardi per lo sviluppo delle competenze 35
36 Proposta impianto di curricolo Scuola Infanzia Si parte dalle esperienze Si individuano le organizzazioni tra le esperienze Si individuano i traguardi finali ( per annualità) e si organizzano in verticale Si delineano i profili in uscita ( elementi essenziali in continuità verticale) 36
37 Proposta impianto di curricolo I.C. Si parte dalle discipline Si lavora sulla mappa pedagogica delle discipline ( facendo emergere il confronto primaria/ secondaria ) Si individuano i traguardi ( per discipline/per classi) e si organizzano in verticale Si delineano i profili ( in entrata/ in uscita) Si definiscono gli obiettivi essenziali ( e i livelli minimi) 37
38 Quali obiettivi essenziali? CURRICOLO DISCUOLA TRAGUARDI DICOMPETENZA LIVELLO ELEMENTARE LIVELLO MEDIO LIVELLO ELEVATO OBIETTIVI ESSENZIALI LIVELLI Curricolo di scuola LIVELLO MINIMO 38
39 Metodologia generale Competenza disciplinare trasversale Competenza di cittadinanza Profilo Strumenti didattici Competenza disciplinare trasversale Disciplina/Sistema di competenza Finalità generale Competenza disciplinare trasversale Attenzioni metodologiche Strategie didattiche Competenza disciplinare trasversale Esperienze significative Routines MAPPA FORMATIVITA PEDAGOGICA DELLA DISCIPLINA E DEI SISTEMI DI COMPETENZA 39
40 Mappa di Italiano METODOLOGIA GENERALE Lingua funzionale alla Comunicazione I ciclo: alfabetizzazione funzionale Prospettiva plurilingue e interculturale ( Varietàdi elementi : dialettofonia, lingue minoritarie, plurilingue, livelli diversi di padronanza; attenzione alle espressioni locali, gergali) Rispetto degli stadi cognitivi (Sviluppo linguistico/sviluppo del pensiero) COMUNICARE-Oralità Interagire, nominare le cose, elaborare pensiero, comprendere discorsi e testi di vario tipo. PROFILO: padronanza della lingua italiana COMPETENZE CHIAVE EUROPEE : COMPETENZA NELLA MADRELINGUA IMPARARE A IMPARARE CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE STRUMENTI DIDATTICI Testi di vario tipo e di diverse forme Altri linguaggi Dizionari, repertori tradizionali e online, manuali delle discipline, testi multimediali Media RIFETTERE SULLA LINGUA Ampliare il lessico ricettivo e produttivo; Creare relazioni di significato ( Categorizzare, connettere, analizzare, dedurre, indurre, utilizzare un metodo scientifico.) ITALIANO Crescita della persona; esercizio pieno della cittadinanza; accesso critico a tuti gli ambiti culturali e successo scolastico. LEGGERE E COMPRENDERE Reperire informazioni ampliare le proprie conoscenze ottenere risposte significative ATTENZIONI METODOLOGICHE Specifica attenzione da parte di tutti i docenti Tempi lunghi e distesi, diversificazione delle attività didattiche Attenzione alla dimensione orale Diverse tecniche di lettura e scrittura Gusto per la lettura Attenzione ai linguaggi specifici delle discipline Attenzione alla lingua naturale (no a forme di apprendimento meccanico); grammatica implicita Approccio linguistico e metalinguistica in contemporanea Lettura connessa con lo studio e l apprendimento Contesti motivanti Apprendimenti monitorati e ripresi ciclicamente COMUNICARE -Scrittura Produrre testi di diversa tipologia e forma coesi e coerenti adeguati, all intenzione comunicativa e al destinatario, curatianche negli aspetti formali ESPERIENZE SIGNIFICATIVE Esperienze quotidiane e concrete per sperimentare i diversi usi della lingua orale e dei testi Dibattito, dialogo, conversazioni Attività ludiche e creative Biblioteche scolastiche 40
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