Istituto Comprensivo di Airasca - Scuola primaria Dante Alighieri

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1 Istituto Comprensivo di Airasca - Scuola primaria Dante Alighieri AL Anno Scolastico 2015/2016 Classi Quarte

2 UNA GIORNATA DIVERTENTE UNA GITA AVVENTUROSA

3 EVVIVA! Si parte... Era mattina, mi sono alzato e ho fatto colazione, mi sono lavato, poi sono andato davanti alla scuola con mio papà. All inizio vedevo solo i miei compagni e le loro mamme che volevano farci delle foto, poi è arrivato il pullman. Ad un tratto siamo arrivati davanti a scuola, io ero eccitatissima! Il sei ottobre 2015 siamo andati in gita; mi sono svegliata emozionata e non vedevo l ora di arrivare al Salògari Campus. Sono arrivata davanti a scuola alle 7:45: c erano già quasi tutti i compagni. Arrivato il pullman ci siamo messi tutti davanti ammucchiati e siamo saliti uno per volta. Quando è arrivato l autobus tutti eravamo contenti, io mi sono seduto vicino a Davide e così siamo partiti. Mi sono svegliata molto contenta perchè era il giorno della gita, mi sono lavata e vestita e sono subito uscita. Quando sono arrivata davanti alla scuola erano tutti lì e, subito dopo, è arrivato il pullman. Sono salito sul pullman e dopo un ora ho alzato lo sguardo e ho visto una scritta: «SALGARI CAMPUS»

4 Ho salutato mio papà e poi la maestra Stefania, con il microfono, ha fatto l appello e ci ha dato i cartellini. La partenza è stata bellissima. Io e il mio compagno Simone abbiamo parlato un po. C era un grande traffico, ma per fortuna siamo arrivati. A un tratto ci siamo fermati davanti a un cartello che diceva: Salgari Campus. Così siamo scesi ed è incominciata l avventura. Quando siamo scesi dal pullman, abbiamo attraversato la strada, poi abbiamo costeggiato il corso d acqua, l abbiamo attraversato su un ponte di legno e abbiamo incontrato l archeologo Enzo Maulucci. Marco e Andrea, le guide, ci hanno accolti e accompagnati: all ingresso, sembrava di entrare in una foresta.

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6 Per prima cosa siamo andati dal signore di nome Enzo che ha tenuto una lezione sulla preistoria e, prima di andare a giocare,enzo ci ha fatto i complimenti, perchè le classi che erano venute prima di noi avevano ascoltato molto di meno, sì perchè la lezione è durata un ora! La cosa che mi ha colpito di più è stato il «telefono primitivo»! Era un rombo legato ad una corda, fatto ruotare produceva un suono simile a un ronzio, più ruotava velocemente più il suono era forte. Enzo ci ha detto che non siamo più Sapiens, Sapiens, ma solo Sapiens. Lo strumento che mi ha colpito di più è stato il primo telefono della storia, piatto e di legno. Se tu lo facevi girare produceva un suono e così potevi comunicare: se faceva un suono basso voleva dire che la preda era lontana, ma se faceva un suono forte voleva dire che era vicina.

7 Quando abbiamo finito la l ezione sulla preistoria, Andrea e Marco ci hanno spiegato come fare i giochi. Io mi sono precipitato subito al primo gioco.

8 Siamo andati a giocare in un parco giochi preistorico, dove c era un ponte tibetano basso, il bradipo e altri giochi. Abbiamo giocato con dei giochi che richiedevano equilibrio e forza.

9 Abbiamo fatto vari giochi: il ponte, dove avevo un po di paura, un intreccio di corde, chiamato ragnatela, e il bradipo. Il primo era un ponte tibetano che terminava con uno scivolo, poi c erano delle staffe legate a delle corde sulle quali dondolavi, il gioco «ragnatela», un intrico di corde sul quale ti arrampicavi e per uscire dovevi buttarti su un materasso, e il bradipo. Che divertimento!

10 C erano delle corde con delle staffe in cui dovevi mettere i piedi e mantenere l equilibrio. Dovevi arrampicarti sui nodi e gettarti su un tappeto Dovevi tenerti e camminare su una corda

11 Siamo andati al «parco giochi primitivo». Là c era il bradipo e un ponte tibetano piccolo che terminava con uno scivolo. Il mio gioco preferito era una scala da salire, per tenersi c erano due corde e per scendere sono scivolato dentro un tubo: è stato forte. La maestra Stefania aveva paura!

12 Ci ha fatto usare un altro gioco, un tipo di scatola dove puoi respirare, è come un labirinto dove ci sono dei vicoli ciechi, ma io ho trovato l uscita. C era un mio compagno che si è perso e io l ho portato con me. Nel labirinto, per non sbattere la testa, mettevamo la mano davanti, quando abbiamo finito il primo piano siamo saliti al secondo, però non avevamo visto la mappa che c era fuori e non sapevamo la strada, alle fine siamo usciti! Io sono entrata nel labirinto con Erika, avevo un po di paura, ma l ho fatto e sono riuscita ad uscirne! Ci hanno accompagnati al gioco del labirinto: è stato molto divertente, anche se dentro era molto buio.

13 Per entrare nel labirinto dovevamo rispondere a delle domande. L istruttore ha chiesto: - Venti diviso cinque?- e io veloce come un fulmine ho risposto: - Quattro - e sono entrata con Michela. Ci siamo persi, poi siamo riusciti ad uscire, ma il maestro ci ha detto che quella era l uscita per chi rinunciava. Allora siamo rientrati, ma non trovavamo la scala per salire al secondo piano. Dentro al labirinto era buio, ma tanto buio. A me mancava quasi il fiato e c era anche il secondo piano, quindi siamo saliti sopra dove era ancora più buio e c erano anche i vicoli ciechi. Finalmente abbiamo trovato l uscita.

14 Ci siamo divertiti: abbiamo fatto il labirinto e io mi sono fatto dieci bernoccoli sbattendo nei vicoli ciechi. Dentro al labirinto io sono andata con Elisa, solo che l ho persa e sono stata un ora là dentro, prima di trovare l uscita.

15 Marco, uno degli esperti del Campus, ci ha portati al ponte tibetano, sul quale io soffrivo di vertigini, anche perchè Luca muoveva la corda per fare cadere Margherita, ma tra un po cadevo io. Sui ponti tibetani mi girava la testa, ma sono riuscito ugualmente ad attraversarli. Sono andato al ponte tibetano. Dovevo stare su una corda, però Valentino la muoveva e allora stavo cadendo Siamo saliti sul ponte più alto, sul quale a me tremavano le gambe.

16 Abbiamo attraversato i ponti tibetani, anche i maestri l hanno fatto! Dovevi attraversare il fiume e poi tornare indietro, è stato impegnativo. Marco ci ha portati sui «ponti sospesi»: uno era un ponte tibetano, l altro era un ponte a «passerella».i due ponti facevano un po paura perchè erano sospesi su un corso d acqua a più di cinque metri dal suolo. Abbiamo attraversato un ponte tibetano sotto il quale c era un fiume. Io e Franci abbiamo aspettato la maestra Stefania, mentre la maestra Ornella arrivava dall altra parte. L abbiamo superata e ci siamo divertiti.

17 Siamo andati a percorrere i ponti sospesi, io avevo un po paura, ma li ho fatti; uno dei due ponti era costruito come una passerella. Mi sono divertito un sacco! Abbiamo affrontato un ponte tibetano che finiva su un albero da cui si scendeva con delle scale a pioli, costruite intorno al tronco dell albero.

18 Verso la mezza abbiamo pranzato, i due ragazzi hanno acceso il fuoco e abbiamo cotto i wurstel sulle fiamme e le patate nella brace. Che sorpresa! Ci hanno fatto cuocere i wurstel sul fuoco, il mio è cotto formando delle piccole bollicine. A pranzo abbiamo acceso un fuoco, poi abbiamo preso un bastone con i wurstel per far finta di cuocere un cinghiale. Siamo andati a mangiare come gli uomini primitivi, cuocendo i wurstel sul fuoco.

19 Dopo pranzo abbiamo fatto dei braccialetti con i fili di rafia, io l ho fatto con Zahra e l ho dato alle maestre Abbiamo fatto il laboratorio di intreccio e abbiamo fatto dei braccialetti e delle collane. Io mi sono fatto una collana. Io ero con Camilla e abbiamo fatto i braccialetti dell amicizia.

20 N e a n c h e il m a e s t r o! Abbiamo tirato con l arco, ma nessuno ha fatto centro. Luca.è stato il più bravo!!!

21 PECCATO! Si rientra... MI sono divertito tantissimo. Purtroppo erano già le 15:15, a me dispiaceva perchè ce ne dovevamo andare. Davanti alla scuola c erano tutte le mamme ad aspettare. E stata la gita più bella del mondo. Quando siamo arrivati davanti alla scuola abbiamo fatto finta di dormire, sperando che le nostre mamme ci venissero a prendere sopra il pullman. E stata una gita emozionante.