Geostoria dall alto Siamo partiti da scuola con il pulmino e abbiamo guardato i cartelli stradali per orientarci. Quando siamo arrivati a Rivera, per

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1 Geostoria dall alto Siamo partiti da scuola con il pulmino e abbiamo guardato i cartelli stradali per orientarci. Quando siamo arrivati a Rivera, per salire sul Tamaro c erano le cabine. Alcuni avevano paura perché pensavano che si bloccassero in aria, altri erano emozionati. Quando eravamo su, però, sembrava di essere in elicottero e pareva di volare; si vedevano gli alberi, i funghi, le pecore; si vedeva anche l autostrada e le case, dall alto, sembravano delle formiche. Quando siamo arrivati in cima, all alpe Foppa, siamo scesi dalle cabine e abbiamo visto le montagne a sud: erano molto simili al quadro di Herman Hesse che abbiamo visto in classe; faceva caldino e sembrava di essere in un microonde che scalda poco.

2 Siamo saliti ancora un po : il calore era sfiancante. Abbiamo visto una scultura del 2006: un cubo sospeso nell aria. Da lontano sembrava che era veramente sospeso e faceva impressione. Però, quando siamo arrivati vicino si vedevano i cavi di ferro che lo tenevano su. Qui abbiamo fatto una lezione che parlava della Pianura Padana in Lombardia, dei Longobardi uomini dalla lunga barba e del Piano di Magadino l orto del Ticino. Si vedevano i campi e sembravano messi assieme come in un quadro di Mondrian.

3 In mezzo correva la striscia del fiume Ticino che nasce sul massiccio del Gottardo, entra nel lago Verbano, esce di nuovo e finisce nel Po. Abbiamo scoperto che, se uno vuole, può arrivare da Locarno a Venezia in barca! Da qui abbiamo potuto rivedere tutte le montagne della Regione Lugano con il Camoghé proprio davanti a noi che è la cima più alta della regione. Poi siamo scesi su un terreno di sassi che ti facevano scivolare; era una discesa esorbitante che ti rendeva i piedi a palla. Arrivati su un terrazzo pieno di cacca di mucca secca che sembrava di toccare un nido di api, dove si vedeva tutta la Regione di Bellinzona, abbiamo fatto un disegno delle montagne: era un po geometria e un po geografia, perché dovevamo disegnare le montagne a forma di triangolo.

4 Dato che tanti di noi reclamavano perché c era cacca dappertutto, Danilo ha preso un pezzo di cacca per spiegarci che in certi paesi si usa per accendere il fuoco. Verso mezzogiorno abbiamo pranzato vicino al laghetto con le libellule, su un erbetta che era soffice già a vederla e faceva venire voglia di sdraiarsi.

5 Come ultima tappa siamo andati alla chiesa del Tamaro, un monumento religioso e d amore progettato da Mario Botta per conto di Egidio Cattaneo. Lui, l ha dedicata a Mariangela, sua moglie scomparsa; per questo la chiesa è consacrata a Santa Maria degli Angeli. Ci siamo seduti sui gradoni e il Danilo ci ha raccontato la storia di questo monumento. Normalmente una chiesa ha molte pitture all interno, ma questa ne aveva pochissime; c era molto nero sul soffitto, un fiume di sentimenti che portava a delle mani enormi che rappresentano la collaborazione del mondo, con sopra un vetro dove si vedevano le campane.

6 Accanto alle panchine c erano delle scritte con parti di poesie. Siamo usciti dalla chiesa e abbiamo terminato di disegnare la mappa della Regione di Bellinzona, abbiamo cercato la valle d Isone sulla carta geografica e abbiamo ripreso le montagne della Regione di Lugano.

7 Poi, dopo aver rimesso a posto le carte geografiche e aver sistemato il nostro sacco, abbiamo preso ancora le cabine e siamo scesi a Rivera dove c era l Ivan con il pulmino che ci aspettava per riportarci a scuola.