RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI VARIANTE

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2 PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VIGENTE VARIANTE PARZIALE N 22 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI VARIANTE INDICE 1 PREMESSA.... Contesto e finalità della Variante 2 ANALISI E DESCRIZIONE DELLA VARIAZIONE INTRODOTTA. Inquadramento territoriale e caratteri del contesto Inquadramento urbanistico dell area nel P.R.G.C. vigente Richiesta di modifica Operazione svolta dalla Variante Modifiche agli elaborati del P.R.G.C. 3 VINCOLI E PROCEDURE TIPOLOGIA DELLA VARIANTE... 1

3 1. PREMESSA Contesto e finalità della Variante In linea con le precedenti operazioni di variazione e modifica del vigente Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) finalizzate a renderne più aperta e flessibile la struttura organizzativa riferita all insieme delle destinazioni d uso consentite per ciascuna zona urbanistica, favorendo in tal modo la possibilità di insediamento o reinsediamento delle attività produttive e terziarie nell ambito delle zone urbanistiche a ciò dedicate, senza tuttavia snaturarne l originaria caratterizzazione e funzione, la presente variante urbanistica si prefigge di affrontare e risolvere un esigenza di carattere puntuale che l articolazione delle possibilità insediative previste da detto Strumento Urbanistico Generale, per gli ambiti e gli immobili destinati alle attività miste artigianali e terziario commerciale (zone urbanistiche BM), ad oggi non contempla. Nella fattispecie tale esigenza riguarda un edificio che ricade all interno dell area urbanistica BM n Zona destinata ad attività miste, artigianali e commerciali esistenti, ubicata lungo Via Tanaro, in cui sono ammessi insediamenti la cui capacità insediativa, come stabilito dalle Norme Tecniche d Attuazione del vigente P.R.G.C., è per il 50% destinata ad attività artigianali e per il restante 50% alle attività terziarie e commerciali. Più in particolare detto immobile, legittimamente realizzato una decina di anni fa, ospita al piano terreno un attività artigianale mentre al piano superiore è tuttora inutilizzato e ciò in quanto nessuna delle attività terziarie attualmente in esso ammesse dal vigente Piano Regolatore offre opportunità per il suo concreto utilizzo rispetto al contesto in cui lo stesso si colloca. 2. ANALISI E DESCRIZIONE DELLA VARIAZIONE INTRODOTTA Inquadramento territoriale e caratteri del contesto: Il fabbricato oggetto di Variante è sito in Via Tanaro, nei pressi del casello autostradale e più precisamente dello svincolo della tangenziale limitrofo al centro commerciale Mondovicino; lo stesso è censito a Catasto al Foglio 87, mappale n.451. In tale sua localizzazione, detto fabbricato fa parte di un complesso di immobili a destinazione mista artigianale e terziario-commerciale, realizzati in fregio al suddetto asse viario di collegamento tra l autostrada Torino - Savona ed il centro abitato; tale complesso è dotato di tutte le opere di urbanizzazione pubblica e di infrastrutturazione interna. L edificio in argomento è planimetricamente disposto in allineamento con gli adiacenti fabbricati esistenti, in posizione arretrata rispetto alla viabilità pubblica di Via Tanaro, dalla quale ha accesso attraverso due distinti passi carrai esistenti. L area pertinenziale ad esso antistante risulta interamente asfaltata ed adibita a parcheggio privato. 2

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6 Inquadramento urbanistico dell area nel P.R.G.C. vigente: Dal punto di vista urbanistico, l immobile in argomento è esterno al perimetro dell area urbana e fa parte della più ampia area urbanistica BM n 5173 Zona destinata ad attività miste artigianali e commerciali esistenti. Ancorchè graficamente indicato tanto nelle planimetrie catastali quanto in quelle del Sistema Informativo Territoriale del Comune, lo stesso ad oggi non compare sulla tavola di P.R.G.C. in quanto realizzato successivamente all aggiornamento della relativa base cartografica. La richiesta di modifica: In data 31/03/2016 è stata presentata da parte dei Sigg. Cappellino Giovanni e Beppe, titolari dell omonima Società proprietaria dell immobile in argomento, istanza finalizzata ad estendere la gamma delle possibili attività terziarie insediabili nell area urbanistica in argomento, onde contemplare la possibilità di utilizzo dei locali siti al piano primo di detto fabbricato, per l insediamento di attività sportive e per il tempo libero, quali palestre o associazioni socio-culturali, ecc.. per le quali gli stessi hanno ricevuto proposte di locazione. Tale istanza si conclude quindi con la richiesta di inserimento, tra le destinazioni d uso ammesse per l ambito BM n.5173 in argomento, anche quelle della sottoclasse di riferimento t6.1 di cui all art.11 delle NTA attività per lo spettacolo, sport e per il tempo libero. 5

7 Operazioni svolte dalla Variante In funzione del soddisfacimento della predetta esigenza, le operazioni messe in atto dalla presente Variante riguardano tanto l apparato cartografico quanto quello normativo del vigente P.R.G.C. Sotto il profilo cartografico la Variante, dopo aver adeguato la base cartografica del P.R.G.C. inserendovi il fabbricato in argomento, lo identifica puntualmente con la sigla: (XX), mentre dal punto di vista normativo, intervenendo sulla Tabella di zona relativa alle aree BM con uno specifico richiamo alla suddetta individuazione cartografica, introduce per esso la possibilità di insediare al suo interno le attività di cui alla sottoclasse t6.1 dell art.11 (Classe t: attività terziarie per la produzione e l erogazione di servizi di interesse collettivo, pubblici e privati) del vigente Piano Regolatore, che ricomprende al suo interno cinema, teatri, auditorium, mostre, associazionismo socio-culturale e ricreativo, scuole d arte e di mestieri, attrezzature sportive ivi comprese palestre per attività ricreative non agonistiche generalmente compatibili con tipologie edilizie residenziali. Dette modifiche non hanno carattere sostanziale in quanto, limitandosi ad estendere la gamma delle possibili attività terziarie insediabili nel fabbricato, non producono variazioni degli indici e dei parametri insediativi nonché dei mix funzionali previsti dal vigente Piano Regolatore, come tali le stesse risultano coerenti con esso sia dal punto di vista delle scelte di carattere urbanistico e zonizzativo, che dell oggettiva caratterizzazione fisico-funzionale dei luoghi. 6

8 Modifiche agli elaborati del P.R.G.C.: La suddetta variazione ha comportato la modifica dei seguenti elaborati di P.R.G.C.: Tav. P3.2/5; Norme Tecniche d Attuazione (tabella normativa aree BM di cui all art.38). 3. VINCOLI E PROCEDURE 1. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE. Con riferimento al Piano di Classificazione acustica del territorio comunale, approvato con Delibera del C.C. n. 9 del e redatto ai sensi del IV comma dell art.5 della L.R.52/00, l area in argomento ricade nella classe IV, in cui rientrano le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. La proposta di Variante è quindi compatibile e coerente con detto Piano e non determina quindi modifiche allo stesso. 2. COMPATIBILITÀ AMBIENTALE DELL INTERVENTO e VINCOLI PAESISTICO- AMBIENTALI. L area in oggetto non è soggetta a specifici vincoli paesistico-ambientali ai sensi degli art.136, 142 e 157 del D.Lgs. 42/2004; né a segnalazioni ai sensi dell art.24 della L.R.56/77 e s.m.i. La proposta di Variante in argomento è stata assoggettata alla procedura di Verifica preventiva di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) avviata con la D.G.C. n. 40 del 15/03/2018 di adozione del Documento Tecnico e conclusasi con l atto deliberativo D.G.C. n.92 del 17/05/2018 con il quale l Amministrazione, autorità procedente in materia di V.A.S., ha ritenuto di poter escludere, per le motivazioni contenute nell allegata Relazione istruttoria prodotta dall Organo tecnico comunale, tale intervento dalla procedura di V.A.S. 3. VINCOLI GEOMORFOLOGICI ed IDROGEOLOGICI. L area oggetto di Variante è caratterizzata da una classe di idoneità urbanistica con pericolosità geomorfologica minima o nulla (classe I) e non è assoggettata a vincolo idrogeologico ai sensi del RD 30/12/1923 n.3267 e della L.R. n. 45/89 e s.m.i. Essa non ricade inoltre tra le aree individuate e perimetrate ai sensi della L.64/74 e pertanto non è necessario acquisire il preventivo parere del settore decentrato della Regione per la prevenzione del rischio idrogeologico. 4. PIANIFICAZIONE TERRITORIALE REGIONALE E PROVINCIALE Ai sensi dell art.1, comma IV, della L.R.41/97 la Variante in oggetto non contrasta ed è compatibile con i Piani sovracomunali approvati. 7

9 4. TIPOLOGIA DELLA VARIANTE Con riferimento agli aspetti più prettamente procedurali si è provveduto a verificare la compatibilità della modifica introdotta dalla presente Variante con i limiti imposti dalla normativa urbanistica vigente e nella fattispecie dall art. 17, comma 5, della L.R. 56/77 e s.m.i. e dalla circolare P.G.R. n. 12/PET del 05/08/1998, in ordine alla classificazione tipologica delle varianti al Piano Regolatore Generale. La verifica è quindi stata condotta mediante analisi puntuale dei contenuti della Variante stessa in relazione alle sulle singole lettere di cui al predetto articolo della L.R.56/77 e s.m.i.: Lettere a) e b) : la variante non modifica l impianto strutturale del PRG vigente, con particolare riferimento alle modificazioni introdotte in sede di approvazione e non modifica in modo significativo la funzionalità di infrastrutture a rilevanza sovracomunale o comunque non genera situazioni normative o tecniche a rilevanza sovracomunale. Essa riguarda infatti un ambito puntuale per il quale si interviene con un operazione mirata che non incide minimamente sulle scelte strategiche e sugli obbiettivi del Piano Regolatore, né modifica i principi informatori dello stesso. La Variante non incide inoltre sulla funzionalità delle limitrofe infrastrutture di rilevanza comunale costituite dall autostrada Torino-Savona e dalla tangenziale che collega con il capoluogo. Lettere c) e d): la variante non riduce, né aumenta la quantità globale delle aree a servizi per più di 0,5 mq/ab, nel rispetto, comunque, dei valori minimi di cui alla presente legge. Essa non incide infatti sulle aree a servizi pubblici previste dal P.R.G.C. vigente. Lettera e): la variante non incrementa la capacità insediativa residenziale prevista all atto di approvazione del PRG vigente. Essa non incide sulla capacità insediativa residenziale data dal vigente P.R.G.C. all atto di sua approvazione. Lettera f): la variante non incrementa le superfici territoriali o gli indici di edificabilità previsti dal PRG vigente, relativi alle attività produttive, direzionali, commerciali, turistico-ricettive, in misura superiore al 2%. Essa non comporta infatti modifiche alle superfici territoriali o agli indici edificatori relativi all ambito edificato in argomento. Lettera g): la variante non incide sull individuazione di aree caratterizzate da dissesto attivo e non modifica la classificazione dell idoneità geologica all utilizzo urbanistico recata dal PRG. Essa riguarda infatti l utilizzo di un fabbricato esistente sito in zona a pericolosità geomorfologica minima o nulla. Lettera f): la variante non modifica gli ambiti individuati ai sensi dell art.24 della L.R.56/77 e s.m.i., nonché le norme di tutela e salvaguardia ad essi afferenti. Essa non incide su ambiti individuati ai sensi dell art.24 della L.R.56/77 e s.m.i. Per quanto sopra esposto si può affermare che la presente Variante al P.R.G.C. vigente è classificabile fra quelle di tipo parziale, ai sensi del V comma dell art. 17 della L.R. 56/77 e s.m.i. 8

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