ha pronunciato la presente

Dimensione: px

Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ha pronunciato la presente"

Giuditta Spada
5 anni fa
Visualizzazioni

1 N /2014 REG.PROV.COLL. N /2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA ai sensi dell art. 60 cod.proc.amm. sul ricorso n. 935 del 2014 proposto da Liaqat Abbas, rappresentato e difeso dall avv. Davide Ascari, con domicilio presso la Segreteria del Tribunale; contro l Amministrazione dell Interno, rappresentata e difesa dall Avvocatura distrettuale dello Stato di Bologna, domiciliataria ex lege; per l'annullamento del decreto prot. n. P MO/L/N/2012/ in data 27 maggio 2014, con cui lo Sportello unico per l immigrazione presso l Ufficio territoriale del Governo Prefettura di Modena ha respinto l istanza di emersione dal lavoro irregolare presentata, ai sensi dell art. 5 del d.lgs. n. 109 del 2012, dal sig. Omar Hayat (datore di lavoro) in favore del ricorrente (cittadino pakistano). Visto il ricorso con i relativi allegati; Visto l atto di costituzione in giudizio dell Amministrazione dell Interno; Vista l istanza cautelare del ricorrente; Visti gli atti tutti della causa; Nominato relatore il dott. Italo Caso; data:text/html;charset=utf 8,%3Cp%20class%3D%22registri%22%20style%3D%22line height%3a%200pt%3b%20text align%3a%20right%3b%20font si 1/5

2 Udito, per l Amministrazione, alla Camera di Consiglio del 13 novembre 2014 il difensore come specificato nel verbale; Visto l art. 60 cod.proc.amm., che consente l immediata assunzione di una decisione di merito, con sentenza in forma semplificata, ove nella Camera di Consiglio fissata per l esame della domanda cautelare il giudice accerti la completezza del contraddittorio e dell istruttoria e nessuna delle parti dichiari che intende proporre motivi aggiunti, ricorso incidentale, regolamento di competenza o regolamento di giurisdizione; Considerato che con decreto prot. n. P MO/L/N/2012/ in data 27 maggio 2014 lo Sportello unico per l immigrazione presso l Ufficio territoriale del Governo Prefettura di Modena negava la regolarizzazione conseguente all istanza di emersione dal lavoro irregolare presentata, ai sensi dell art. 5 del d.lgs. n. 109 del 2012, dal sig. Omar Hayat (datore di lavoro) in favore del ricorrente (cittadino pakistano); che il diniego veniva motivato con la mancata presentazione degli interessati a séguito della loro convocazione presso gli uffici dell Amministrazione, disposta a norma dell art. 5 del d.lgs. n. 109 del 2012 per la stipulazione del contratto di soggiorno, e con l assenza di giustificazioni circa tale condotta; che il ricorrente ha impugnato il provvedimento prefettizio, deducendo che la temporanea assenza del datore di lavoro dal suo domicilio per motivi professionali (come addotto dallo stesso in sede di domanda di revoca dell atto impugnato) aveva impedito a quest ultimo di rispondere alla convocazione e di essere a tali fini contattato per concordare soluzioni alternative, così come, anche per essere giunta la convocazione a distanza di quasi due anni dall istanza di regolarizzazione, non potrebbe essere imputata agli interessati un omissione in realtà legata all impossibilità di prevedere il momento della convocazione stessa, a fronte del resto della sussistenza di tutti gli altri requisiti di legge per la regolarizzazione e del perdurante interesse delle parti alla stabilizzazione legale data:text/html;charset=utf 8,%3Cp%20class%3D%22registri%22%20style%3D%22line height%3a%200pt%3b%20text align%3a%20right%3b%20font si 2/5

3 del rapporto di lavoro; che si è costituita in giudizio l Amministrazione dell Interno, a mezzo dell Avvocatura dello Stato, resistendo al gravame; che alla Camera di Consiglio del 13 novembre 2014, ascoltato il rappresentante dell Amministrazione, la causa è passata in decisione; Ritenuto che, ai sensi dell art. 5, comma 9, del d.lgs. n. 109 del 2012, lo sportello unico per l immigrazione, verificata l ammissibilità della dichiarazione e acquisito il parere della questura sull insussistenza di motivi ostativi all accesso alle procedure ovvero al rilascio del permesso di soggiorno, nonché il parere della competente direzione territoriale del lavoro in ordine alla capacità economica del datore di lavoro e alla congruità delle condizioni di lavoro applicate, convoca le parti per la stipula del contratto di soggiorno e per la presentazione della richiesta del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, previa esibizione dell attestazione di avvenuto pagamento del contributo forfetario e della regolarizzazione di cui al comma 5. La sussistenza di meri errori materiali non costituisce di per sé causa di inammissibilità della dichiarazione di emersione. La mancata presentazione delle parti senza giustificato motivo comporta l archiviazione del procedimento ; che, occupandosi dell analoga normativa di cui all art. 1 ter del decreto legge n. 78 del 2009 (conv. legge n. 102/2009), la giurisprudenza (v., tra le altre, TAR Lazio, Sez. II, 16 dicembre 2013 n ) ha chiarito come la presentazione di entrambe le parti dinanzi alla competente Amministrazione costituisca elemento essenziale per la definizione del procedimento, in quanto, oltre a soddisfare l esigenza di verificare l effettiva identità degli istanti nonché di far assolvere ai medesimi i relativi oneri di documentazione non surrogabili da altri, essa rappresenta il comportamento concludente a cui il legislatore dà preminente rilievo ai fini della regolarizzazione del rapporto di lavoro, segnando il punto di incontro della concorde volontà delle parti non solo di confermare la pregressa data:text/html;charset=utf 8,%3Cp%20class%3D%22registri%22%20style%3D%22line height%3a%200pt%3b%20text align%3a%20right%3b%20font si 3/5

4 esistenza di tale rapporto ma soprattutto della volontà di farlo emergere e quindi regolarizzare, ed allora in tale ambito è richiesta la presenza di entrambe le parti, attesa la natura bilaterale del rapporto, per cui non si può prescindere dal loro accordo, mentre la presenza del solo lavoratore straniero consente di addivenire ugualmente alle successive fasi procedimentali quando l assenza del datore di lavoro è dovuta a cause di forza maggiore; che nella fattispecie il ricorrente ha solo genericamente addotto l assenza temporanea del datore di lavoro dal domicilio cui era pervenuta la comunicazione dell Amministrazione, senza fornire elementi utili a comprovare tale circostanza e l effettiva impossibilità di conoscenza dell avviso inviato tanto più che per il datore di lavoro sussisteva evidentemente un onere di approntare tutte le misure utili a sorvegliare l arrivo di informazioni provenienti dalla Prefettura di Modena per il completamento delle formalità di legge, e non ha neppure dato conto delle ragioni per le quali egli stesso ha omesso di presentarsi alla convocazione; che, pertanto, l esito negativo del procedimento si presentava per l Amministrazione un atto dovuto, indipendentemente dal concorrere di tutti gli altri requisiti normativi per la regolarizzazione del rapporto di lavoro; che, in ragione di ciò, il ricorso va respinto; Considerato, in definitiva, che stante la sussistenza dei presupposti di legge la Sezione può decidere con sentenza in forma semplificata, ai sensi dell art. 60 cod.proc.amm.; che nel corso della Camera di Consiglio il Collegio ha avvertito i presenti dell eventualità di definizione del giudizio nel merito; che le spese di lite seguono la soccombenza del ricorrente, nella misura liquidata in dispositivo P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per l Emilia Romagna, Bologna, Sez. I, pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo respinge. data:text/html;charset=utf 8,%3Cp%20class%3D%22registri%22%20style%3D%22line height%3a%200pt%3b%20text align%3a%20right%3b%20font si 4/5

5 Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di lite, nella misura complessiva di 1.000,00 (mille/00). Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall Autorità Amministrativa. Così deciso in Bologna, nella Camera di Consiglio del 13 novembre 2014, con l intervento dei magistrati: Carlo d'alessandro, Presidente Italo Caso, Consigliere, Estensore Ugo De Carlo, Primo Referendario L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 17/11/2014 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.) data:text/html;charset=utf 8,%3Cp%20class%3D%22registri%22%20style%3D%22line height%3a%200pt%3b%20text align%3a%20right%3b%20font si 5/5

Documenti analoghi

ha pronunciato la presente

N. 00957/2014 REG.PROV.COLL. N. 00772/2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna (Sezione Prima) ha pronunciato la presente