DELIBERAZIONE N IX / 4226 Seduta del 25/10/2012

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1 DELIBERAZIONE N IX / 4226 Seduta del 25/10/2012 Presidente ROBERTO FORMIGONI Assessori regionali ANDREA GIBELLI Vice Presidente VALENTINA APREA GIOVANNI BOZZETTI ROMANO COLOZZI GIUSEPPE ANTONIO RENATO ELIAS ANDREA GILARDONI NAZZARENO GIOVANNELLI FILIPPO GRASSIA MARIO MELAZZINI CAROLINA ELENA PELLEGRINI LEONARDO SALVEMINI Con l'assistenza del Segretario Marco Pilloni Su proposta dell'assessore Carolina Elena Pellegrini Oggetto DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA RIDEFINIZIONE PER L ANNO 2013 DELLA SPERIMENTAZIONE DI INTERVENTI A TUTELA DELLA MATERNITA E A FAVORE DELLA NATALITA Il Dirigente Il Direttore Generale Rosella Petrali Roberto Albonetti L'atto si compone di 6 pagine di cui / pagine di allegati parte integrante

2 VISTO l art.2, comma 4, lett. b) dello Statuto d autonomia della Regione Lombardia in base al quale la Regione tutela la famiglia, come riconosciuta dalla Costituzione, con adeguate politiche sociali, economiche e fiscali, avendo particolare riguardo ai figli, alla funzione educativa e alla cura delle persone anziane; RICHIAMATI: la l.r. 6 dicembre 1999, n. 23 Politiche regionali per la famiglia ; la l.r. 12 marzo 2008 n. 3 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario (artt. 2 e 11); la DCR 28 settembre 2010, n.ix/56 Programma regionale di sviluppo della IX legislatura ; la d.c.r. n.ix/88 del 17 novembre 2010 con cui è stato approvato il Piano sociosanitario regionale ; la DGR 2633 del 6 dicembre 2011 Determinazioni in ordine alla gestione del Servizio socio-sanitario regionale ; la DGR n.84 Determinazioni in ordine alla sperimentazione di interventi a tutela della maternità e a favore della natalità ; il DDG 1 luglio 2010, n.6620 Determinazione in ordine all'elenco regionale dei Centri di aiuto alla vita ; le DGR n del 20 luglio 2011 e n aprile 2012 Determinazioni in ordine alla prosecuzione della sperimentazione di interventi a tutela della maternità e a favore della natalità ; DATO ATTO che l iniziativa sperimentale Nasko ha consentito di attivare fino ad oggi oltre 3000 progetti di sostegno economico e di aiuto alle donne che hanno così potuto rinunciare all interruzione di gravidanza; VERIFICATA, come previsto dalla succitata DGR 3320 del 18 aprile 2012, la necessità di una rivisitazione dei criteri di ammissione ai contributi previsti dall iniziativa NASKO al fine di garantire, sia equità di accesso a tutte le donne che richiedono i contributi NASKO, sia al fine di facilitare l attuazione dei controlli da parte dei soggetti preposti; VISTO quanto disposto dall art.5 legge 22 maggio 1978 n 194 Norme per la tutela sociale della maternità e sulla interruzione volontaria della gravidanza ed in 1

3 particolare il primo capoverso con cui viene stabilito che il Consultorio e la struttura socio-sanitaria, oltre a dover garantire i necessari accertamenti medici, hanno il compito in ogni caso, e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall incidenza delle condizioni economiche, o sociali.., di esaminare con la donna e con il padre del concepito, ove la donna lo consenta, le possibili soluzioni dei problemi proposti per la rimozione delle cause che la porterebbero alla IVG.offrendole tutti gli aiuti necessari sia durante la gravidanza sia dopo il parto. CONSIDERATA la già richiamata legge regionale 6 dicembre 1999 n 23 Politiche regionali per la famiglia ed in particolare l art 2 della comma 1 lettera c),con cui si prevede tra gli obiettivi per la realizzazione delle finalità della legge, quello di realizzare e favorire interventi volti a prevenire e rimuovere le difficoltà economiche e sociali che possano indurre la madre all interruzione della gravidanza; RITENUTO che a partire dal 2013 il fondo Nasko, messo a disposizione dalla Regione : - in coerenza con le norme regionali e statali richiamate, debba essere prevalentemente orientato alla prevenzione delle interruzioni volontarie di gravidanza, agendo attraverso misure che aiutino la donna e la famiglia al superamento delle motivazioni che la inducono a tale scelta e la sostengano sia durante la gravidanza sia nel primo anno di vita del nascituro, ma anche al sostegno della natalità in presenza di condizioni di povertà assoluta; - che il contributo mensile assegnato debba essere destinato all acquisto di beni e servizi per la madre ed il bambino con particolare attenzione alla cura dell alimentazione sia nella fase di gestazione sia del primo anno di vita del bambino anche attraverso la destinazione vincolata di parte del fondo; - preveda l erogazione di un contributo mensile per un massimo di 18 mesi sino al valore massimo complessivo di euro 3000; RITENUTO pertanto, che a partire dal 2013 le le donne che manifestano la volontà di non interrompere la gravidanza e di richiedere il contributo previsto dal fondo Nasko possiedano i seguenti requisiti: 2

4 - possesso di certificazione che attesti l avvenuto colloquio per richiesta di interruzione volontaria di gravidanza della donna con lo specialista di consultorio pubblico o privato accreditato e a contratto o di Servizio Ospedaliero; - residenza in regione Lombardia da almeno un anno alla data di presentazione della richiesta di accesso al contributo regionale presso il cav o al consultorio pubblico / privato accreditato e a contratto della ASL di residenza; - possesso di attestazione ISEE integrata da idonea documentazione che consenta la definizione della condizione di difficoltà economica della donna e/o del suo nucleo familiare nell anno di richiesta; - predisposizione di Progetto personalizzato presso un Consultorio familiare pubblico o privato accreditato e a contratto o presso un CAV iscritto all elenco regionale ubicati nella Asl di residenza della donna; VALUTATA, anche in considerazione dell analisi dei dati sulla distribuzione territoriale dei progetti NASKO, la necessità di garantire una migliore e più equa distribuzione degli stessi, introducendo a partire dal 2013, il contingentamento dei progetti, per ogni territorio di ASL, proporzionalmente ai seguenti indicatori: Popolazione femminile residente in età fertile (18-45 anni); n. nati nel territorio di riferimento n. persone di sesso femminile in cerca di occupazione sul territorio di riferimento; RITENUTO di rinviare a successivi provvedimenti di Direzione l'attuazione della presente deliberazione d in particolare: l aggiornamento delle linee guida sperimentali per la collaborazione tra i Consultori Familiari ed i Centri di Aiuto alla Vita; la determinazione dell idonea documentazione attestante la condizione di difficoltà economica con riguardo sia all accesso al contributo previsto per la gravidanza sia all attestazione di povertà assoluta che, accompagnata dal certificato di nascita, dovrà costituire requisito di accesso al contributo per il neonato nel primo anno di vita; le modalità di erogazione dei contributi alle persone; RITENUTO di destinare all iniziativa Nasko, al fine di garantirne la prosecuzione fino 3

5 alla fine dell'anno 2013, risorse pari a euro , che trovano copertura sul capitolo del bilancio regionale per l esercizio 2013; DATO ATTO di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet della Regione Lombardia; VISTA la l.r. 20/2008 Testo Unico in materia di organizzazione e personale nonché i Provvedimenti Organizzativi della IX Legislatura ; ALL'UNANIMITA' dei voti espressi nelle forme di legge; Per quanto in premessa esplicitato: DELIBERA 1. di destinare, a partire dal 2013, il contributo mensile assegnato alle beneficiarie, all acquisto di beni e servizi per la madre ed il bambino, con particolare attenzione alla cura dell alimentazione sia nella fase di gestazione sia del primo anno di vita del bambino anche attraverso la destinazione vincolata di parte del fondo; 2. di stabilire che il contributo sarà assegnato per un massimo di 18 mesi e di importo non superiore a euro; 3. di approvare i seguenti requisiti di accesso al contributo: possesso di certificazione che attesti l avvenuto colloquio per richiesta di interruzione volontaria di gravidanza della donna con lo specialista di consultorio pubblico o privato accreditato e a contratto o di Servizio Ospedaliero; residenza in regione Lombardia da almeno un anno alla data di presentazione della richiesta di accesso al contributo regionale presso il cav o al consultorio pubblico / privato accreditato e a contratto della ASL di residenza; possesso di attestazione ISEE integrata da idonea documentazione che consenta la definizione della condizione di difficoltà economica della donna e/o del suo nucleo familiare nell anno di richiesta; 4

6 predisposizione di Progetto personalizzato presso un Consultorio familiare pubblico o privato accreditato e a contratto o presso un CAV iscritto all elenco regionale ubicati nella Asl di residenza della donna; 4. di determinare che, a partire dal 2013, il numero dei progetti sarà contingentato per ogni territorio di ASL, sulla base dei seguenti indicatori: Popolazione femminile residente in età fertile (18-45 anni); n. nati nel territorio di riferimento; n. persone di sesso femminile in cerca di occupazione sul territorio di riferimento; 5. di rinviare a successivi provvedimenti l'attuazione della presente deliberazione ed in particolare: l aggiornamento delle linee guida sperimentali per la collaborazione tra i Consultori Familiari ed i Centri di Aiuto alla Vita; la determinazione dell idonea documentazione attestante la condizione di difficoltà economica con riguardo sia all accesso al contributo previsto per la gravidanza sia all attestazione di povertà assoluta che, accompagnata dal certificato di nascita, dovrà costituire requisito di accesso al contributo per il neonato nel primo anno di vita; le modalità di erogazione dei contributi alle persone; 6. di destinare all iniziativa Nasko, al fine di garantirne la prosecuzione fino alla fine dell'anno 2013, risorse pari a euro , che trovano copertura sul capitolo del bilancio regionale per l esercizio 2013; 7. di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito internet della Regione Lombardia; IL SEGRETARIO MARCO PILLONI 5