COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa"

Transcript

1 COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ALLEGATO 02 DATI SINTETICI DI VARIANTE AL P.S. E DI PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO Coordinamento VAS: Esperti di settore: Dott. Leonardo Moretti - Geologo Dott.ssa Silvia Cipriani Ingegnere per l Ambiente e il Territorio Dott. Lorenzo Mini Dottore Forestale D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Progetto: Supporto alla pianificazione: Studi geologici e idraulici: Il Responsabile del Procedimento: Il Garante della Comunicazione: Il Sindaco: Arch. Giovanni Parlanti - Coordinatore Arch. Alice Lenzi Arch. Gabriele Banchetti Arch. Giulia Gori Studio Tecnico Breschi Fedi Santiloni ARCHITETTI Dott. Geol. Gian Franco Ruffini Dott. Geol. Graziano Graziani Geom. Fabrizio Sacchini Dott.ssa Caterina Barni Dott. Mauro Giuseppe Ettore Gruppelli STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI Adottato con Delibera di C.C. nr. del MARZO 2014

2 Codice: Emesso: Leonardo Moretti D.R.E.Am. Italia Rev.: 00 Controllato: Silvia Cipriani Data: Marzo 2014 Approvato D.T.: Marcello Miozzo

3 SOMMARIO 1. PREMESSA OBIETTIVI E LINEE GUIDA DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE IL PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO Contenuti Obiettivi e linee guida Dati di progetto Disciplina delle aree agricole Sistema residenziale Disciplina del suolo I Centri Urbani Disciplina del suolo I servizi per il turismo Verifica standard Verifica standard riepilogo D.R.E.Am. Italia I

4 1. PREMESSA I dati di progetto sono indicati, nei documenti programmatici e intermedi del 2012, negli elaborati del settembre 2013 finalizzati all adozione e negli elaborati definitivi del marzo 2014 finalizzati alla approvazione dei piani urbanistici dal gruppo di studio coordinato dall Arch. Giovanni Parlanti di concerto con l Ufficio Urbanistica del comune. Il progetto di Variante al Piano Strutturale e del primo Regolamento Urbanistico, anche a seguito delle modifiche avvenute in sede di osservazioni, si compone degli elaborati descritti di seguito (si omettono gli elaborati descriventi il sovrapposto fra stato di adozione e stato di approvazione). ELABORATI DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE - TAVOLA 4a SISTEMI E SOTTOSISTEMI FUNZIONALI - TAVOLA 4b - CARATTERIZZAZIONE ECONOMICO AGRARIA DEL TERRITORIO - TAVOLA 5 LE STRATEGIE DEL TERRITORIO - TAVOLA 6 SOVRAPPOSTO ELABORATI DEL PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO a) Sottosistemi funzionali e classificazione del Patrimonio Edilizio Esistente extraurbano scala 1: Tavola 01. b) Disciplina dei Suoli U.T.O.E. G1 G2 G3 scala 1: c) Relazione Generale. d) Norme Tecniche di Attuazione, con relativi allegati che ne costituiscono parte integrante: A (Classificazione degli edifici U.T.O.E. G1), A1(Funzione degli edifici U.T.O.E. G1), A2 (Elenco degli edifici di rilevante valore e di valore), A3 (Schedatura del Patrimonio Edilizio Esistente Extraurbano), B (Album delle U.T.O.E. Turistiche), C ( Normativa Urbanistica Specifica), C (Individuazione delle funzioni del Centro Storico), D (Dimensionamento e verifica standards). e) Documenti della Valutazione Ambientale Strategica e relativi allegati. f)programma di Abbattimento delle Barriere Architettoniche, Relazione-Schede e Tav.03. g) Elaborati geologici: Allegato G - Relazione geologica ai sensi del DPGR 53/R/2011 a supporto della fattibilità degli interventi previsti dal Regolamenti Urbanistico. Tav. G1- carta della pericolosità geomorfologica (scala 1:10.000). Tav. G2 - carta di pericolosità idraulica (scala 1:10.000). Tav. G3 - carta delle indagini (scala 1:5.000). Tav. G4 - carta delle frequenze fondamentali dei depositi (scala 1:5.000). Tav. G5 - carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS) (scala 1:5.000). Tav. G6 - carta della pericolosità sismica (scala 1:5.000). Tav. G7 - disciplina dei suoli U.T.O.E. G1-G2-G3 con sovrapposizione delle aree a pericolosità idraulica e geomorfologica elevata e molto elevata (scala 1:2.000). D.R.E.Am. Italia Pagina - 1

5 2. OBIETTIVI E LINEE GUIDA DELLA VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE La variante n. 1 al Piano Strutturale riguarda la manutenzione normativa, modifiche cartografiche relative all adeguamento al PAERP, modifiche di dettaglio riguardanti la copertura dei sistemi e i sottosistemi funzionali. In particolare la variante è finalizzata: 1. all adeguamento al Piano delle Attività Estrattive e di Recupero delle aree escavate e Riutilizzo dei residui recuperabili della Provincia di Pisa - approvato con deliberazione n. 105 in data 16 dicembre 2010, successivo all approvazione del P.S.; 2. a risolvere problemi di attuazione e interpretazione delle norme riguardanti i sottosistemi funzionali con conseguente rettifica cartografica. La variante non muta i parametri quantitativi del P.S. vigente stabiliti per le diverse destinazioni funzionali e, nelle affermazioni dei Progettisti, rispetta gli obiettivi strategici dei sistemi, subsistemi territoriali e le disposizioni del P.I.T e considera quanto previsto nella variante di implementazione al P.I.T. per la disciplina paesaggistica adottata. L adeguamento al PAERP I Stralcio si attua con la modifica della tavola n. 4a sistemi e sottosistemi funzionali del P.S. nella quale sono stati inseriti i nuovi perimetri delle aree destinate ad attività estrattiva e al conseguente adeguamento normativo in particolare dell art. 25 Sottosistema funzionale delle attività estrattive (S.F.A.E.) e suoi obiettivi generali. Figura 1. Previsioni riferite alle attività estrattive. Pianificazione vigente, TAV.4a P.S. vigente Previsione PAERP 2010 Sistema funzionale delle attività estrattive, sottosistema funzionale delle cave (S.F.A.E.) art.25. Nella fase di adozione della variante al P.S. sono stati inseriti i siti di Poggio Montermoli e di Podere Aizzi; il sito di Montermoli a seguito delle osservazioni e accordi avvenuti con la Provincia di Pisa è stato stralciato da questo primo Regolamento Urbanistico e demandato a fasi di pianificazione successive, l eventuale richiesta di stralcio definitivo e redazione di variante al P.A.E.R.P. sarà da verificarsi a seguito dei risultati delle indagini di approfondimento sulla effettiva sostenibilità ambientale ed economica della previsione. Questo primo Regolamento Urbanistico non prevede l attuazione del sito di cava di Poggio Montermoli. D.R.E.Am. Italia Pagina - 2

6 Figura 2. Tav. 4a P.S. modificata in recepimento parziale del P.A.E.R.P. Le modifiche cartografiche dei Sottosistemi funzionali riguardano le aree già edificate e urbanizzate che sono state oera inserite all interno del sistema insediativo e non nell agricolo. Le fasi di revisione dell uso del suolo e di ricognizione per l individuazione le incongruenze del Piano Strutturale per quanto riguarda gli usi agronomici, considerate anche le osservazioni portate da vari soggetti nella fase post adozione, hanno portato alla definizione del seguente assetto. Tav. 4a P.S. Addizioni, modificata rispetto al P.S. vigente e considerate le osserva- Figura 3. zione. Le tavole n. 4b Caratterizzazione economico agraria del territorio, di conseguenza le tavole n. 4a Sistemi e sottosistemi funzionali, e n. 5 Le strategie del territorio sono state modificate. Congiuntamente la modifica normativa permetterà la trasformabilità delle aree del sistema ambientale agricolo (S.F.A.A.) all interno del perimetro delle U.T.O.E. senza P.M.A.A. D.R.E.Am. Italia Pagina - 3

7 Figura 4. Tav. 6 Variante P.S. U.T.O.E. Sovrapposto. Addizioni. La manutenzione normativa del P.S. è stata attuata genericamente sull intero corpo, in modo specifico per i punti sopra esposti e con dovute rettifiche e precisazioni all art.36 Dimensionamento per quanto concerne i parametri del dimensionamento residenziale. Il parametro da meglio esplicitare infatti si riferisce ai 43,5 mq di SLP/abitante per la funzione residenziale a cui si aggiungono 26,5 mq. di SLP/abitante per le attività urbane, come definite dall art. 3 delle Norme, per un totale complessivo di 70 mq slp/abitante comprensivo delle attività urbane. La variante consentirà il trasferimento della SLP delle attività urbane fra U.T.O.E.. D.R.E.Am. Italia Pagina - 4

8 3. IL PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO 3.1. Contenuti Il Regolamento Urbanistico contiene: - il perimetro dei centri abitati e dei centri abitati minori; - le aree interne a tali perimetri da sottoporre ad interventi di conservazione, adeguamento e completamento dei tessuti edilizi esistenti; - le aree destinate ad opere di urbanizzazione primaria e secondaria; - le aree da sottoporre a piani attuativi; - gli interventi consentiti all esterno dei centri abitati; - le infrastrutture da realizzare all esterno dei centri abitati; - la disciplina del recupero del patrimonio edilizio; - la valutazione di fattibilità idrogeologica e sismica degli interventi; - il programma di intervento per l`abbattimento delle barriere architettoniche ed urbanistiche. Il Regolamento Urbanistico ha mantenuto invariato il quadro generale dei vincoli individuato dal Piano Strutturale Obiettivi e linee guida Il Regolamento Urbanistico attuerà gli obiettivi e le strategie definite dal Piano Strutturale e della variante proposta. Di seguito si descrivono sinteticamente gli obiettivi che il piano si pone come desunti dal Documento Programmatico dei Progettisti (febbraio 2012) e dalla Relazione Generale del settembre Obiettivi prioritari del R.U. 1. La tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio, 2. la valorizzazione e la salvaguardia delle risorse naturali e del paesaggio; 3. il miglioramento degli assetti idrogeologici; 4. il risparmio delle risorse idriche ed energetiche, 5. il miglioramento e ottimizzazione dei servizi locali, 6. l incremento dell offerta turistica e dei servizi ad essa collegati, 7. il miglioramento della accessibilità del territorio ai diversi fruitori. 8. lo sviluppo dell'agricoltura, delle attività connesse e delle altre attività integrate e compatibili con la tutela e l'utilizzazione delle risorse dei territori rurali; 9. la tutela e la valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali assicurando il mantenimento ed il restauro delle opere di sistemazione del terreno, dei terrazzamenti, delle alberature, della rete dei percorsi storici. D.R.E.Am. Italia Pagina - 5

9 3.3. Dati di progetto Disciplina delle aree agricole La variante al P.S. ha modificato parzialmente la caratterizzazione agraria e il sistema insediativo, in relazione alla modifica delle U.T.O.E., della Tav. 4a, di conseguenza sono variati i sottosistemi della Tav. 4b. Il R.U. nella Tavola 01 ha sostanzialmente definito le 5 classi della caratterizzazione agraria: TAV 4B P.S. TAV 01 RU 1 Contigua aggregati urbani Aree agricole residuali interne alle U.T.O.E. 2 Influenza urbana Aree agricole deboli 3 Marginali economia debole Aree agricole deboli 4 Economia sviluppata estensiva Aree prevalentemente agricole 5 Area agricola intensiva Aree esclusivamente agricole versante entroterra/aree esclusivamente agricole versante mare Il R.U. nella Tav. 02 (scala1:2.000) dettaglia il sottosistema funzionale insediativo della Tav. 4b appartenente al SISTEMA FUNZIONALE INSEDIATIVO della Tav. 4a secondo la legenda riportata sulla tavola. Nelle aree a prevalente o esclusiva destinazione agricola il R.U. persegue gli obiettivi e le finalità della normativa generale regionale e di quelle del P.S.; in particolar modo, all'interno di tali aree, salvo le specificazioni di dettaglio di ogni sottozona, sono perseguite: - la valorizzazione e la salvaguardia delle risorse naturali e del paesaggio; - il miglioramento degli assetti idrogeologici; - lo sviluppo dell'agricoltura, delle attività connesse e delle altre attività integrate e compatibili con la tutela e l'utilizzazione delle risorse dei territori rurali; - la tutela e la valorizzazione delle testimonianze storiche e culturali assicurando il mantenimento ed il restauro delle opere di sistemazione del terreno, dei terrazzamenti, delle alberature, della rete dei percorsi storici Sistema residenziale La volontà è quella di confermare la scelta strategica dell Amministrazione Comunale di non aumentare il carico urbanistico sul territorio, valutando le trasformazioni in riferimento alle richieste in corso, alle previsioni economiche dei prossimi 5 anni e alla disponibilità concreta di aree libere da impegnare del territorio comunale. La progettazione ha operato in primo luogo la valutazione dei fabbisogni insediativi, come aggiornamento delle fasi di indagine svolte nei primi anni Le fasi ricognitive preliminari condotte dai progettisti hanno individuato le previsioni ad oggi attuate o in itinere del P.S. in regime di salvaguardia coerenti con disposizioni, piani e programmi sovraordinati: Considerando quindi lo stato di attuazione del PRG vigente i progettisti hanno effettuato l aggiornamento delle tabelle di P.S. riportate in Allegato 01 anche a seguito delle osservazione della Provincia di Pisa del dicembre D.R.E.Am. Italia Pagina - 6

10 Tabella 1. Dimensionamento del P.S. aggiornato. *1- il numero degli abitanti insediabili è calcolato tenendo conto della dimensione dell alloggio tipo fissata in mc. 300 e della composizione del nucleo familiare tipo (2,3 persone) *2 - il posto letto è dimensionato in mq. 25 slp comprensivo della quota parte servizi oltre ai servizi complementari fino ad un massimo di mq. 35 slp. *3 - il RU potrà prevedere lo spostamento fino ad un massimo del 40% della SLP del fabbricato ex pastificio; *4 - di cui 90 per 30 piazzole per campeggio; *5 l incremento è riferito all attuale proprietà Paparelli. *6 la nuova SLP viene considerata in recupero dall azzeramento del Turistico (80 PL) *7 la SLP di recupero proviene dall abbattimento del ex pastifico Mocajo Disciplina del suolo I Centri Urbani La disciplina riguardale tre U.T.O.E. G.01 Nucleo Storico, G.02 Addizioni e G.03 Casino di Terra. La zonizzazione è suddivisa nelle seguenti zone o sottozone: Centri storici ed aree di valore storico-ambientale (tipo A) Esse individuano gli aggregati urbani di formazione storica e i tessuti o complessi edilizi che, in base all analisi del patrimonio edilizio esistente, si caratterizzano per l elevata densità di valori storico-architettonici e ambientali. Coincidono sostanzialmente con l U.T.O.E.; Aree edificate di interesse storico ambientale (zone di tipo B0) Sono zone urbane e contesti edilizi prevalentemente di antica formazione caratterizzate dalla presenza di edifici minori di interesse storico ambientale e complessi edilizi che, anche se di recente formazione, per la loro localizzazione in un contesto ambientale di pregio, richiedono specifici criteri di controllo degli interventi edilizi. Zone edificate a carattere prevalentemente residenziale (zone di tipo B) Comprendono quelle parti di territorio quasi completamente edificate, nelle quali sono previsti interventi edilizi di completamento. Tali zone sono state ulteriormente suddivise in sottozone in relazione alle caratteristiche degli insediamenti, alla riconoscibilità dell impianto urbano, alla loro collocazione nel contesto ambientale. Zone di completamento (ID) Sono aree, che il R.U. individua come completamento del tessuto edilizio. Per esse sono ammessi interventi unitari. D.R.E.Am. Italia Pagina - 7

11 Aree di riqualificazione Urbanistica (RQ) Sono aree del tessuto insediativo, interessate da edificazione concentrata in stato di abbandono o di sottoutilizzo. Zone residenziali di nuovo insediamento (Aree di Trasformazione AT) Per tali zone il Regolamento Urbanistico individua le aree di espansione e di nuova urbanizzazione. Insediamenti Turistici (zone di tipo DT) Sono le aree totalmente o parzialmente edificate a prevalente destinazione Turistico ricettiva interne al sistema insediativo, nelle quali esiste una dotazione infrastrutturale pressoché completa. Zone destinate ad attrezzature pubbliche di interesse pubblico (zone di tipo F) Le zone classificate F sono le parti del territorio sia urbano che extraurbano destinate ad attrezzature ed impianti di interesse generale. Esse individuano in ambito urbano o in relazione agli insediamenti urbani le seguenti zone assoggettate alla verifica degli standards del DM 1444/68: - zone per l istruzione - zone a verde pubblico e per impianti sportivi di interesse urbano - zone per servizi di interesse comune e generali - zone per impianti tecnologici Tabella 2. Verifica degli insediamenti residenziali di previsione R.U. territorio comunale. D.R.E.Am. Italia Pagina - 8

12 Disciplina del suolo I servizi per il turismo La vocazione turistica del comune è stabilita dagli studi di P.S. e confermata dalle azioni preliminari di investigazione del R.U., il territorio vanta la presenza di strutture ricettive consolidate con una offerta servizi diversificata. Per questo settore il Regolamento Urbanistico individua elementi di ulteriore qualificazione dell offerta volti a favorire l integrazione con le attività legate alle produzioni tipiche. Il Piano Strutturale ha individuato cinque specifiche U.T.O.E. finalizzate allo sviluppo dei servizi per il turismo, impostate su di una linea strategica di sviluppo e di integrazione ambientale e paesaggistica. Le previsioni sono descritte nell Allegato B con schede norme per ogni singola U.T.O.E.. Per alcune di queste, sono stati previsti dal P.S. dimensionamenti in termini di posti letto, finalizzati al recupero e allo sviluppo dei nuclei e delle attività. L allegato B dettaglia le possibilità di intervento all interno delle U.T.O.E., previa un analisi dello stato di fatto che prevede l Uso del Suolo, le Destinazioni d Uso in atto, le pericolosità geomorfologiche, pericolosità sismica, pericolosità idraulica. Per le modalità attuative è stata predisposta apposita Scheda Norma, con indicazione dettagliata di tutte le possibilità d intervento, le prescrizioni e destinazioni d uso ammesse. U.T.O.E. G.4 TABACCAIA. Per questa U.T.O.E., Il Regolamento Urbanistico ha scelto di spendere tutto il dimensionamento previsto dal P.S. U.T.O.E. G.5 IL RICRIO. Il Regolamento Urbanistico ha scelto di non attuare il dimensionamento previsto dal P.S., e di demandare ai prossimi Regolamenti eventuali previsioni di nuova ricettività. U.T.O.E. G.6 CERRETELLE. Il Regolamento Urbanistico, in conformità al P.S. ha preso atto della Piano Attuativo in corsi realizzazione. È stata inserita una piccola modifica relativa alla possibilità di trasferimento del 10% della volumetria approvata dalla funzione turistica a quella commerciale. U.T.O.E. G7 Il PARADISO. Il Regolamento Urbanistico ha scelto di utilizzare tutto il dimensionamento previsto dal P.S. U.T.O.E. G8 Il BORGO. Il Regolamento Urbanistico ha previsto l utilizzazione di tutto il dimensionamento previsto dal P.S. Tabella 3. Sintesi delle previsioni turistico ricettive. Tav. RU Esistente Progetto TOTALE PREVISIONE Esistente Progetto TAVOLA 02 - DISCIPOSTI LETTOINA DEI SUOLI U.T.O.E. G1 - G2 - G3 ALLEGATO B - ALBUM U.T.O.E. TURISTICHE posti letto* posti letto* POSTI LETTO* Sup. mq. (Posti letto* X 25 mq) nuovo recupero Sup. mq. (Posti letto* X 25 mq) 641** POSTI LETTO Totale: mq. D.R.E.Am. Italia Pagina - 9

13 *1 PL = 25 slp comprensivo della quota parte servizi oltre ai servizi complementari fino ad un massimo di mq. 35 slp. ** dato estratto da Relazione di Avvio di formazione del R.U. Disciplina del suolo Previsioni commerciali e per servizi Tabella 4. Previsioni zone commerciali e per servizi territorio comunale. Tav. RU Localizzazione Esistente In Attuazione Progetto TAVOLA 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI U.T.O.E. G1 - G2 - G3 U.T.O.E. G. 3 Casino di Terra Sup. mq. Sup. mq. Sup. mq. ID_ RQ Totale: Totale zone commerciali e per servizi Territorio Comunale: Verifica standard STANDARD FISSATI DAL P.S. Verde 12 mq./ab Attrezzature scolastiche 4,5 mq./ab Attrezzature di interesse comune 3,5 mq./ab Parcheggi 4 mq./ab. POPOLAZIONE PREVISTA DAL R.U. INTERO TERRITORIO COMUNALE = Abitanti al 31/12/2012 = Abitanti insediabili di previsione R.U. nelle UTOE = 187. Abitanti insediabili di previsione R.U. nel Territorio aperto: 27. TOTALE = abitanti insediati + insediabili Il Piano Strutturale fissa per la funzione residenziale 43,5 mq di SUL ad abitante insediato e insediabile. D.R.E.Am. Italia Pagina - 10

14 Verifica standard riepilogo Tabella 5. Riepilogo attrezzature e spazi di interesse pubblico esistenti e previsti dal R.U. esteso a tutto il territorio comunale raffronto con il fabbisogno derivante dal dimensionamento abitativo del R.U. Realizzato Esistenti In attuazione Totale esistente Progetto Totale R.U. Fabbisogno TERRITORIO COMUNALE Attrezzature scolastiche ,5 Verde Attrezzature di interesse comune ,5 Parcheggi Tabella 6. Riepilogo attrezzature e spazi di interesse pubblico esistenti e previsti dal R.U. esteso a tutto il territorio comunale raffronto con il fabbisogno derivante dalle presenze estive sul territorio. TERRITORIO COMUNALE - Realizzato In attuazione Totale esistente Esistenti Progetto Totale R.U. Fabbisogno* Rif. agli ab. esistenti, insediabili alle presenze estive Attrezzature scolastiche ** Verde Attrezzature di interesse comune Parcheggi * Il fabbisogno è calcolato aggiungendo agli abitanti insediabili i PL totali di previsione, il P.S. assegna 25 mq di SLP per ogni posto letto, tale quantità si assume anche per il dimensionamento degli abitanti equivalenti per la funzione turistico-ricettivo. ** Non si esegue la verifica, in quanto si presume che gli abitanti considerati equivalenti non usufruiscano dell attrezzatura scolastica. D.R.E.Am. Italia Pagina - 11

15 Nella tabella sotto riportata sono esplicitati in dettaglio i prelievi effettuati dal presente Regolamento Urbanistico al Piano Strutturale per ogni UTOE. Tabella 7. Relazioni fra Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico sistema residenziale. Tabella 8. Relazioni fra Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico attività ricettive. D.R.E.Am. Italia Pagina - 12

COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO

COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ALLEGATO 02 DATI SINTETICI DI VARIANTE AL P.S. E DI PRIMO REGOLAMENTO

Dettagli

ALLEGATO 3 DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO

ALLEGATO 3 DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO Variante al Piano Strutturale e nuovo Regolamento Urbanistico del comune di Riparbella ALLEGATO 3 DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO D.R.E.Am. Italia 2014 Pagina - 1 SOMMARIO 1. I CONTENUTI... 2

Dettagli

STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI

STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 DIMENSIONAMENTO ATTREZZATURE SCOLASTICHE (F1) U.T.O.E. G. 2 Addizioni Sup. mq. Sup. mq. Sup. mq. Scuola elementare 3.680 Ampliamento

Dettagli

STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI

STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 DIMENSIONAMENTO ATTREZZATURE SCOLASTICHE (F1) U.T.O.E. G. 2 Addizioni Sup. mq. Sup. mq. Sup. mq. Scuola elementare 3.680 Ampliamento

Dettagli

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA STANDARDS ESTRATTO STATO SOVRAPPOSTO. Comune di Riparbella Provincia di Pisa

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA STANDARDS ESTRATTO STATO SOVRAPPOSTO. Comune di Riparbella Provincia di Pisa Comune di Riparbella Provincia di Pisa VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO Dott. Ing. Simone Chionchini Progettista Sigg.ri Ribechini Giuliana Panicucci Paola Meini Carlo Meini Mario Meini

Dettagli

Tav. RU Localizzazione Esistente In Attuazione Progetto. U.T.O.E. G. 2 Addizioni Sup. mq. Sup. mq. Sup. mq.

Tav. RU Localizzazione Esistente In Attuazione Progetto. U.T.O.E. G. 2 Addizioni Sup. mq. Sup. mq. Sup. mq. 1 DIMENSIONAMENTO ATTREZZATURE SCOLASTICHE (F1) U.T.O.E. G. 2 Addizioni Sup. mq. Sup. mq. Sup. mq. Scuola elementare 3.680 Ampliamento scuola 4.066 elementare Totale 3.680 4.066 Totale Attrezzature Scolastiche

Dettagli

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA STANDARDS. Comune di Riparbella Provincia di Pisa VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO REGOLAMENTO URBANISTICO

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA STANDARDS. Comune di Riparbella Provincia di Pisa VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO REGOLAMENTO URBANISTICO Comune di Riparbella Provincia di Pisa VARIANTE SEMPLIFICATA AL REGOLAMENTO URBANISTICO Dott. Ing. Simone Chionchini Progettista Sigg.ri Ribechini Giuliana Panicucci Paola Meini Carlo Meini Mario Meini

Dettagli

COMUNE DI RADICONDOLI Provincia di Siena. REGOLAMENTO URBANISTICO Art. 55 L.R.T. N.1 03/01/2005 DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO

COMUNE DI RADICONDOLI Provincia di Siena. REGOLAMENTO URBANISTICO Art. 55 L.R.T. N.1 03/01/2005 DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI RADICONDOLI Provincia di Siena REGOLAMENTO URBANISTICO Art. 55 L.R.T. N.1 03/01/2005 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO ALLEGATO 3 - VAS Coordinamento

Dettagli

COMUNE DI RIPARBELLA Provincia di Pisa

COMUNE DI RIPARBELLA Provincia di Pisa COMUNE DI RIPARBELLA Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PROPOSTA DI PARERE MOTIVATO Ai sensi dell art. 15 d. Lgs. 152/2006

Dettagli

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA Comune di Crespina Lorenzana Provincia di Pisa VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA Arch. Giovanni Parlanti Progettista Dott.ssa Elisabetta Norci Elaborazione VAS Studio di Geologia

Dettagli

Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo

Comune di Breno Piano di Governo del Territorio. Nuovo quadro normativo L.R. 51/1975 L.R. 12/2005 PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO APPROVAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE FDSFASDFASF APPROVAZIONE COMUNALE CON PARERE DI COMPATIBILITA AL P.T.C.P. Nuovo quadro

Dettagli

DICHIARAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AI SENSI DELL ART.16 DELLA L.R. 01/05 OGGETTO:ADOZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO

DICHIARAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AI SENSI DELL ART.16 DELLA L.R. 01/05 OGGETTO:ADOZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO ALLEGATO n 1 DICHIARAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AI SENSI DELL ART.16 DELLA L.R. 01/05 OGGETTO:ADOZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO Premessa: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Il Responsabile del

Dettagli

INTERVENTO DIRETTO ID_01 Podere Fondone Tav 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI UTOE G1 - G2 - G3

INTERVENTO DIRETTO ID_01 Podere Fondone Tav 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI UTOE G1 - G2 - G3 17 INTERVENTO DIRETTO ID_01 Podere Fondone Tav 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI UTOE G1 - G2 - G3 ID - Interventi diretti ad uso residenziale (art. 31.2.4 NTA) SUL SC piani H max TIPOLOGIA EDILIZIA mq mq n. ml

Dettagli

VARIANTE N.1 AL PIANO STRUTTURALE E SECONDO REGOLAMENTO URBANISTICO DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO RAPPORTO AMBIENTALE

VARIANTE N.1 AL PIANO STRUTTURALE E SECONDO REGOLAMENTO URBANISTICO DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO URBANISTICO RAPPORTO AMBIENTALE Comune di Lamporecchio Provincia di Pistoia VARIANTE N.1 AL PIANO STRUTTURALE E SECONDO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RAPPORTO AMBIENTALE ALLEGATO 3 DATI SINTETICI DI REGOLAMENTO

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO

REGOLAMENTO URBANISTICO Comune di Riparbella Provincia di Pisa REGOLAMENTO URBANISTICO Arch. Giovanni Parlanti Progettista capogruppo Arch. Alice Lenzi Arch. Gabriele Banchetti Pian. Jr Emanuele Bechelli Dott. Geol. Leonardo

Dettagli

1 UTOE CHIANNI (1, 1a, 1b)

1 UTOE CHIANNI (1, 1a, 1b) 1 UTOE CHIANNI (1, 1a, 1b) GLI STANDARDS URBANISTICI POPOLAZIONE: 1054 abitanti esistenti POPOLAZIONE: 211 abitanti insediabili Standards totali esistenti: 65.563 mq - destinati a servizi collettivi: 12.401

Dettagli

PIANO OPERATIVO. Avvio del procedimento. Documento programmatico. Comune di Guardistallo Provincia di Pisa. (ai sensi dell art. 17 della L.R.

PIANO OPERATIVO. Avvio del procedimento. Documento programmatico. Comune di Guardistallo Provincia di Pisa. (ai sensi dell art. 17 della L.R. Comune di Guardistallo Provincia di Pisa PIANO OPERATIVO Arch. Giovanni Parlanti Progettista dell avvio del procedimento Geom. Fabrizio Sacchini Responsabile del procedimento Carducci Chiara Garante della

Dettagli

IL REGOLAMENTO URBANISTICO alcuni cenni per la definizione dei principali contenuti e della struttura organizzativa. IL REGOLAMENTO URBANISTICO

IL REGOLAMENTO URBANISTICO alcuni cenni per la definizione dei principali contenuti e della struttura organizzativa. IL REGOLAMENTO URBANISTICO Venerdì,, 9 giugno 2006 Forum Città Futura I cittadini partecipano alle scelte del Regolamento Urbanistico alcuni cenni per la definizione dei principali contenuti e della struttura organizzativa. Venerdì,

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO

REGOLAMENTO URBANISTICO Comune di Riparbella Provincia di Pisa REGOLAMENTO URBANISTICO Arch. Giovanni Parlanti Progettista capogruppo Arch. Alice Lenzi Arch. Gabriele Banchetti Pian. Jr Emanuele Bechelli Dott. Geol. Leonardo

Dettagli

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA Comune di Crespina Lorenzana Provincia di Pisa VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL TERRITORIO DI LORENZANA Arch. Giovanni Parlanti Progettista Dott.ssa Elisabetta Norci Elaborazione VAS Studio di Geologia

Dettagli

PIANO OPERATIVO. Documento preliminare della Valutazione Ambientale Strategica. Comune di Guardistallo Provincia di Pisa

PIANO OPERATIVO. Documento preliminare della Valutazione Ambientale Strategica. Comune di Guardistallo Provincia di Pisa Comune di Guardistallo Provincia di Pisa PIANO OPERATIVO Arch. Giovanni Parlanti Progettista dell avvio del procedimento Geom. Fabrizio Sacchini Responsabile del procedimento Carducci Chiara Garante della

Dettagli

PdZ D6 OSTERIA DEL CURATO 2 QUATER

PdZ D6 OSTERIA DEL CURATO 2 QUATER maggio 2011 PdZ D6 OSTERIA DEL CURATO 2 QUATER Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quater al Piano

Dettagli

Numero localizzazione Via del Rio. Estratto della carta di Fattibilità Geologica:

Numero localizzazione Via del Rio. Estratto della carta di Fattibilità Geologica: Comune di ROÉ VOLCIANO provincia di Brescia VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA alla VAS della VARIANTE al Piano dei Servizi e al Piano delle Regole del PGT RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE Numero localizzazione

Dettagli

PdZ B50 MONTE STALLONARA QUATER

PdZ B50 MONTE STALLONARA QUATER maggio 2011 PdZ B50 MONTE STALLONARA QUATER Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quater al Piano

Dettagli

PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES

PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES maggio 2011 PdZ 20 PONTE DI NONA OCTIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante octies al Piano di

Dettagli

PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES

PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES maggio 2011 PdZ C22 CASALE NEI QUINQUIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quinquies al Piano

Dettagli

PdZ D5 ROMANINA QUATER

PdZ D5 ROMANINA QUATER maggio 2011 PdZ D5 ROMANINA QUATER Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quater al Piano di Zona

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA SCHEDE DI DIMENSIONAMENTO MODIFICATE SECONDO LE OSSERVAZIONI ACCOLTE

RELAZIONE ILLUSTRATIVA SCHEDE DI DIMENSIONAMENTO MODIFICATE SECONDO LE OSSERVAZIONI ACCOLTE B A R B A T A P R O V I N C I A D I B E R G A M O ALLEGATO E/bis PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO L.R. 12 d el 11 m a rz o 200 5 e s.m.i. RELAZIONE ILLUSTRATIVA SCHEDE DI DIMENSIONAMENTO MODIFICATE SECONDO

Dettagli

1 Le direttive 2 La struttura del piano 3 I gruppi di lavoro 4 Il calendario

1 Le direttive 2 La struttura del piano 3 I gruppi di lavoro 4 Il calendario Forum PRGC 1 Le direttive 2 La struttura del piano 3 I gruppi di lavoro 4 Il calendario 1 Le direttive Il 22 novembre 2011 il Consiglio Comunale ha approvato le direttive per la stesura del nuovo strumento

Dettagli

COMUNE DI REGGELLO CITTA METROPOLITANA DI FIRENZE UFFICIO URBANISTICA

COMUNE DI REGGELLO CITTA METROPOLITANA DI FIRENZE UFFICIO URBANISTICA PROCEDURA NEGOZIATA PRECEDUTA DA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE SVOLTA IN MODALITA TELEMATICA PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI PROGETTAZIONE E REDAZIONE DEL NUOVO PIANO OPERATIVO DEL IN CONFORMITÀ CON QUANTO

Dettagli

1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ED INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI DEL TERRITORIO

1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI ED INDIVIDUAZIONE DELLE PARTI DEL TERRITORIO DIREZIONE URBANISTICA Scheda DISCIPLINA 2015 GUIDA ALLA NUOVA DISCIPLINA URBANISTICO-EDILIZIA 2015 I - Inquadramento generale 1. TERMINI, GRANDEZZE E PARAMETRI URBANISTICO EDILIZI 2. CLASSIFICAZIONE DEGLI

Dettagli

STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI. marzo

STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI. marzo STATO SOVRAPPOSTO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici

Dettagli

Piano Strutturale Intercomunale INDICE

Piano Strutturale Intercomunale INDICE INDICE 1. LA PREMESSA... 3 2. LE RAGIONI DEL PIANO STRUTTURALE INTERCOMUNALE... 4 3. L AVVIO DEL PROCEDIMENTO DEL PIANO STRUTTURALE INTERCOMUNALE... 7 3.1. Il procedimento di redazione del... 8 3.2. Il

Dettagli

QC album. Variante Parziale al Piano Strutturale APPROFONDIMENTO CAMPEGGI MARINA DI BIBBONA. Comune di Bibbona Provincia di Livorno

QC album. Variante Parziale al Piano Strutturale APPROFONDIMENTO CAMPEGGI MARINA DI BIBBONA. Comune di Bibbona Provincia di Livorno APPROFONDIMENTO CAMPEGGI MARINA DI BIBBONA Comune di Bibbona Provincia di Livorno Variante Parziale al Piano Strutturale Adeguamento alla nuova disciplina urbanistica regionale e ai contenuti della L.R.

Dettagli

PdZ C1 TORRACCIA QUINQUIES

PdZ C1 TORRACCIA QUINQUIES maggio 2011 PdZ C1 TORRACCIA QUINQUIES Indice 1 Oggetto della Variante 2 Descrizione delle aree oggetto di variante 3 Dimensionamento del piano 1 Oggetto della Variante La Variante quinquies al Piano di

Dettagli

C8 Piano di Zona Casal Brunori Variante Sexies

C8 Piano di Zona Casal Brunori Variante Sexies Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica C8 Piano di Zona Casal Brunori Variante Sexies Elab.A Relazione illustrativa ottobre 2011 PdZ C8 CASAL BRUNORI SEXIES Indice 1 Oggetto della Variante

Dettagli

Norme specifiche per i singoli interventi

Norme specifiche per i singoli interventi STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici

Dettagli

Variante Semplificata al Piano Strutturale Norme Tecniche di attuazione variate. Stato vigente

Variante Semplificata al Piano Strutturale Norme Tecniche di attuazione variate. Stato vigente Variante Semplificata al Piano Strutturale Norme Tecniche di attuazione variate Stato vigente (omissis) TITOLO VI IL FABBISOGNO E IL DIMENSIONAMENTO Art. 100 LA CITTÀ E I SUOI FABBISOGNI CAPO I I FABBISOGNI

Dettagli

Norme specifiche per i singoli interventi

Norme specifiche per i singoli interventi STATO MODIFICATO IN SEGUITO AD ACCOGLIMENTO OSSERVAZIONI marzo 2014 1 Norme specifiche per i singoli interventi 1. La normativa che segue è riferita alle singole zone individuata negli elaborati grafici

Dettagli

P.R.G. Variante parziale Bibbona PIANO REGOLATORE GENERALE. al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico

P.R.G. Variante parziale Bibbona PIANO REGOLATORE GENERALE. al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico IL SINDACO: IL RESPONSABILE AREA TECNICA: Rilievi e analisi: Dott. Geol. Leonardo Moretti Fiorella Marini Geom. Sandro Cerri APPROVAZIONE: DELIBERAZIONE CC n. DEL DATA APRILE 2011 Bibbona PIANO REGOLATORE

Dettagli

VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE

VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE COMUNE DI VIAREGGIO Ufficio progettazione urbanistica VARIANTE prg PEEP 6 Torre del Lago via Aurelia ADOZIONE GIUGNO 2009 RELAZIONE TECNICA NORME TECNICHE ATTUAZIONE Cap.1 Premesse e Valutazioni Generali

Dettagli

dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca

dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al P.T.C. della Provincia di Lucca COMUNE DI PESCAGLIA Provincia di Lucca PIANO REGOLATORE GENERALE PIANO STRUTTURALE L.R. 16 gennaio 1995 n 5 art. 24 dichiarazione di conformità del Piano Strutturale al P.I.T. della Regione Toscana e al

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 11 del 17 / 03 / 2005

Bollettino Ufficiale n. 11 del 17 / 03 / 2005 Bollettino Ufficiale n. 11 del 17 / 03 / 2005 Deliberazione della Giunta Regionale 7 marzo 2005, n. 32-14962 Legge Regionale n. 56/77 e s.m.i.. Comune di Venaria Reale (TO). Variante di Revisione Generale

Dettagli

All. D Dimensionamento e verifica standards (Modificato a seguito dell accoglimento delle Osservazioni) Estratto stato sovrapposto

All. D Dimensionamento e verifica standards (Modificato a seguito dell accoglimento delle Osservazioni) Estratto stato sovrapposto Comune Di Bibbona Provincia di Livorno Variante quinquennale al Regolamento Urbanistico Terzo Regolamento Urbanistico Dott. Arch. Giovanni Parlanti Progettista Dott. Arch. Gabriele Banchetti Valutazione

Dettagli

ALLEGATO F alle Norme Tecniche di Attuazione

ALLEGATO F alle Norme Tecniche di Attuazione Comune di Radicondoli Provincia di Siena ALLEGATO F alle Norme Tecniche di Attuazione Dimensionamento e verifica standards Modificato a seguito dell accoglimento delle osservazioni SOVRAPPOSTO Arch. Giovanni

Dettagli

VARIANTE AL PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Barbariga ELENCO ELABORATI

VARIANTE AL PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Barbariga ELENCO ELABORATI PGT VIGENTE APPROVATO CON DCC N.24 DEL 04/08/2008 VARIANTE AL PIANO di GOVERNO del TERRITORIO Comune di Barbariga DI VARIANTE 00: Elenco elaborati DP_1A: Relazione Documento di Piano DP_2A: Appendice statistica

Dettagli

Comune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive

Comune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive All. lettera A) Comune di Monteriggioni Provincia di Siena Area Assetto del Territorio ed Attività Produttive RELAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (redatta ai sensi dell art. 18 della L.R. 10 novembre

Dettagli

FORMAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE Scheda quantitativa dei dati urbani (art. 14, 1 comma, punto 2, l.r. 56/1977)

FORMAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE Scheda quantitativa dei dati urbani (art. 14, 1 comma, punto 2, l.r. 56/1977) FORMAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE Scheda quantitativa dei dati urbani (art. 14, 1 comma, punto 2, l.r. 56/1977) COMUNE DI BAVENO Localizzazione amministrativa Localizzazione geografica Provincia

Dettagli

n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082

n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 n. 98 Localizzazione GRAGNOLA Dati catastali Foglio 4 map. 1082 A) STATO VIGENTE Destinazione Urbanistica Sezione: C Foglio: 4 Mappale: 1082 - Disciplina dei Sistemi Territoriali: Area interna all UTOE

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO

REGOLAMENTO URBANISTICO Comune di Riparbella Provincia di Pisa REGOLAMENTO URBANISTICO Arch. Giovanni Parlanti Progettista capogruppo Arch. Alice Lenzi Arch. Gabriele Banchetti Pian. Jr Emanuele Bechelli Dott. Geol. Leonardo

Dettagli

Unità locale dei servizi n... c. altitudine: capoluogo. max min

Unità locale dei servizi n... c. altitudine: capoluogo. max min FORMAZIONE DEL PIANO REGOLATORE GENERALE Scheda quantitativa dei dati urbani (art. 14, 1 comma, punto 2, l.r. 56/1977) COMUNE DI VIGNONE Localizzazione amministrativa Localizzazione geografica Provincia

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI PADOVA SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE AL P.R.G. PER LA RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA DEI SERVIZI E DELLE NORME (REVOCA PARZIALE E NUOVA ADOZIONE PARZIALE) Allegato

Dettagli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DATI SINTETICI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE. D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Dott. Mauro Giuseppe Ettore Gruppelli

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DATI SINTETICI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE. D.R.E.Am. Italia Soc. Coop. Dott. Mauro Giuseppe Ettore Gruppelli COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ALLEGATO 01 DATI SINTETICI DEL PIANO STRUTTURALE VIGENTE Coordinamento

Dettagli

P.R.G.I. DEI COMUNI BALOCCO-BURONZO-GIFFLENGA-ROVASENDA-VILLARBOIT

P.R.G.I. DEI COMUNI BALOCCO-BURONZO-GIFFLENGA-ROVASENDA-VILLARBOIT REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERCELLI P.R.G.I. DEI COMUNI BALOCCO-BURONZO-GIFFLENGA-ROVASENDA-VILLARBOIT QUINTA VARIANTE - PARZIALE RELATIVA AL SOLO TERRITORIO DEL COMUNE DI BALOCCO FASE PROCEDURALE:

Dettagli

Piano Regolatore Generale

Piano Regolatore Generale Comune di San Giuliano Terme Provincia di Pisa Piano Regolatore Generale Regolamento Urbanistico ADEGUAMENTO AL 31 DICEMBRE 2009 - Piano Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari dell Ente Variante al Regolamento

Dettagli

COMUNE DI CASCIANA TERME

COMUNE DI CASCIANA TERME COMUNE DI CASCIANA TERME (PROVINCIA DI PISA) REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE AL VIGENTE REGOLAMENTO URBANISTICO PER RETTIFICA CARTOGRAFICA, NORMATIVA E PER MODIFICA ALLA DISCIPLINA DEGLI INTERVENTI SU

Dettagli

Scheda Quantitativa dei Dati Urbani. Variante Generale di P.R.G.C. Proposta Tecnica del Progetto Preliminare. Comune di CERANO

Scheda Quantitativa dei Dati Urbani. Variante Generale di P.R.G.C. Proposta Tecnica del Progetto Preliminare. Comune di CERANO Regione Piemonte Comune di CERANO Provincia di Novara Variante Generale di P.R.G.C. Proposta Tecnica del Progetto Preliminare art. 15, L.R. 56/77 e s.m.i. il SINDACO il SEGRETARIO il R.U.P. Scheda Quantitativa

Dettagli

!" # $% %&&'( ) !"#""## $ %"# " $$#& "##'(("")# % "#""#* "#'$+"# -... /0 &12/31"$ &%. $ "$ -, . 4 $ , 0 6&12/

! # $% %&&'( ) !### $ %#  $$#& ##'(()# % ##* #'$+# -... /0 &12/31$ &%. $ $ -, . 4 $ , 0 6&12/ !" # $% %&&'( ) (( (*+,( %%-!"#""## $ %"# " $$#& "##'(("")# % "#""#* "#'$+"# $, -... /0 &12/31"$ &%. $ "$ -,. 4 $ 4 -. 5, 0 6&12/31 -. 7 -. & -866303162 63 ./0-96621161:. *, ; 5-- - 5 ( 7 91

Dettagli

Piano Strutturale (ai sensi dell Art. 92 della L.R. 65/2014)

Piano Strutturale (ai sensi dell Art. 92 della L.R. 65/2014) Comune di Piandiscò PROVINCIA DI AREZZO Piano Strutturale (ai sensi dell Art. 92 della L.R. 65/2014) Arch. Giovanni Parlanti Progettista Arch. Gabriele Banchetti Responsabile GIS Pian. r. Emanuele Bechelli

Dettagli

Con Delibera n. 41 del il Consiglio ha approvato le proposte di convenzione urbanistica nel numero di 16.

Con Delibera n. 41 del il Consiglio ha approvato le proposte di convenzione urbanistica nel numero di 16. PREMESSA Con Delibera consiliare n. 6 del 10.01.2008 è stato adottato il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) denominato Terre di Pedemontana Vicentina, ai sensi dell art. 15 della

Dettagli

Delib. Di CC. N. del IL CONSIGLIO COMUNALE

Delib. Di CC. N. del IL CONSIGLIO COMUNALE 1 Delib. Di CC. N. del OGGETTO: PIANO PERATIVO DEL COMUNE DI CASALE MARITTIMO. ADOZIONE AI SENSI DELL ART.19 DELLA L.R. 65/2014. ADOZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE E DELLA SINTESI NON TECNICA AI SENSI DELL

Dettagli

Unità Operativa Ufficio di Piano responsabile del procedimento dott. Andrea Caldiroli

Unità Operativa Ufficio di Piano responsabile del procedimento dott. Andrea Caldiroli Unità Operativa Ufficio di Piano responsabile del procedimento dott. Andrea Caldiroli STRUTTURA DELLA RELAZIONE TECNICA DI VARIANTE VARPGT10 DAL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO ALLA QUALITA DEI SUOLI

Dettagli

COMUNE DI REVINE LAGO

COMUNE DI REVINE LAGO COMUNE DI REVINE LAGO Provincia di Treviso PI Elaborato Tav. 4 - Scala - Elaborato adeguato alla D.C.C. n. 11 del 10.5.2017 Amministrazione Comunale Dott.ssa Michela Coan Sindaco Dott. Francesco Spada

Dettagli

IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche

IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del Sindaco del PI Aree per le attività economiche Regione Veneto Provincia di Rovigo COMUNE DI LENDINARA IL PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Documento del del PI Aree per le attività economiche 4 luglio2011 Consiglio PIANO DEGLI INTERVENTI 1 2 COS È IL PIANO

Dettagli

Regione Piemonte - Dipartimento 2 : Organizzazione del territorio Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica

Regione Piemonte - Dipartimento 2 : Organizzazione del territorio Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica 02 2017 Regione Piemonte - Dipartimento 2 : Organizzazione del territorio Assessorato alla Pianificazione e Gestione Urbanistica Scheda quantitativa dei dati urbani (art.1, 1 comma, lettera 2, c della

Dettagli

CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI ED APPROVAZIONE DEFINITIVA DEGLI ATTI COSTITUENTI IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ELABORATI CHE COSTITUISCONO IL PGT Allegato A Controdeduzioni alle osservazioni ed

Dettagli

Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici

Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici Noto, ottobre 2017 INCONTRO CON LA CITTA : Sistema insediativo e mobilità Comune di Noto Aggiornamento degli strumenti urbanistici 1 Gli strumenti

Dettagli

RELAZIONE DI SINTESI RAPPORTO AMBIENTALE

RELAZIONE DI SINTESI RAPPORTO AMBIENTALE COMUNE DI GUARDISTALLO Provincia di Pisa VARIANTE AL PIANO STRUTTURALE E PRIMO REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA RELAZIONE DI SINTESI RAPPORTO AMBIENTALE Coordinamento VAS: Esperti

Dettagli

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al P.R.G.C..

L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al P.R.G.C.. REGIONE PIEMONTE BU12 24/03/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 14 marzo 2016, n. 27-3044 L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di PIANEZZA (TO). Approvazione della Variante Generale al

Dettagli

Città di Tradate Provincia di Varese. Piano di Governo del Territorio ai sensi della L.R. n. 12 del 11/03/2005 e s.m.i.

Città di Tradate Provincia di Varese. Piano di Governo del Territorio ai sensi della L.R. n. 12 del 11/03/2005 e s.m.i. Città di Tradate Provincia di Varese Piano di Governo del Territorio ai sensi della L.R. n. 12 del 11/03/2005 e s.m.i. Relazione illustrativa della variante VARIANTE PROGETTO Ing. Stefano Franco Studio

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE COMUNE DI VIAREGGIO Ufficio progettazione urbanistica VARIANTE AL PIANO ATTUATIVO PEEP MIGLIARINA APPROVATO CON DEL. C.C. N. 68 DEL 30.09.1996 - LOTTO 4 - PER REALIZZAZIONE DI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE

Dettagli

PGT Provincia di Milano

PGT Provincia di Milano Ambiti di Valorizzazione Rurale AVR Sono proposte le schede relative agli Ambiti di Valorizzazione Rurale promossi dal PGT, da attuarsi con Programma Integrato di Intervento (PII). In tale tipologia di

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) COMUNE DI SERIATE

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) COMUNE DI SERIATE Scheda informativa e di certificazione per la valutazione di compatibilità con il PTCP degli strumenti urbanistici comunali PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) COMUNE DI SERIATE DOCUMENTO DI PIANO

Dettagli

All. D Dimensionamento e verifica standards (Modificato a seguito dell accoglimento delle Osservazioni)

All. D Dimensionamento e verifica standards (Modificato a seguito dell accoglimento delle Osservazioni) Comune Di Bibbona Provincia di Livorno Variante quinquennale al Regolamento Urbanistico Terzo Regolamento Urbanistico Dott. Arch. Giovanni Parlanti Progettista Dott. Arch. Gabriele Banchetti Valutazione

Dettagli

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale REGIONE TOSCANA Giunta Regionale DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE TERRITORIALI ED AMBIENTALI E PER LA MOBILITA Settore Pianificazione del territorio Oggetto: Comune di San Vincenzo (Li) - Adozione di

Dettagli

COMUNE DI GAVORRANO PROVINCIA DI GROSSETO

COMUNE DI GAVORRANO PROVINCIA DI GROSSETO PROPOSTA DI NUOVO PIANO URBANISTICO ATTUATIVO CONFERMA DI PIANO URBANISTICO ATTUATIVO - GIÁ REGOLAMENTATO DAL REGOLAMENTO URBANISTICO - CONTRIBUTO TECNICO-NORMATIVO PROPOSTA NUOVA UTILIZZAZIONE IMMOBILE

Dettagli

Comune di Ghemme. Variante strutturale 1/2016. Piano Regolatore Generale Variante

Comune di Ghemme. Variante strutturale 1/2016. Piano Regolatore Generale Variante Comune di Ghemme Piano Regolatore Generale Variante 1997-1998 Gregotti Associati Studio Augusto Cagnardi Pierluigi Cerri Vittorio Gregotti Architetti Progetto Preliminare adottato con delibera n.52 del

Dettagli

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DELIBERA C.C. N. 22 DEL 03/11/2009. Piano delle Regole

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DELIBERA C.C. N. 22 DEL 03/11/2009. Piano delle Regole COMUNE di TAVERNOLE S/MELLA Provincia di Brescia PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DELIBERA C.C. N. 22 DEL 03/11/2009 VARIANTE 2011 Piano delle Regole Estratto Norme tecniche di attuazione modificate a seguito

Dettagli

che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

che costituiscono parti integranti e sostanziali del presente provvedimento. REGIONE PIEMONTE BU22 01/06/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 30 maggio 2016, n. 30-3387 L.R. n. 56/77 e successive modificazioni. Comune di ALBA (CN). Approvazione del nuovo P.R.G.C.. A relazione

Dettagli

2 REGOLAMENTO URBANISTICO

2 REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNE DI SAN MINIATO Provincia di Pisa 2 REGOLAMENTO URBANISTICO Legge regionale 03.01.2005, n. 1 Legge regionale 11.10.2014, n. 65 QUADRO PREVISIONALE STRATEGICO QUINQUENNALE Gennaio 2016 Il Sindaco

Dettagli

LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85

LR 11/04, Norme per il governo del territorio Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 LA NUOVA LEGGE URBANISTICA LR 11/04, "Norme per il governo del territorio" Sostituisce il regime urbanistico della LR 61/85 e della LR 24/85 PRG PRC Piano Regolatore Generale Piano Regolatore Comunale

Dettagli

Il Documento di Piano: criteri e obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione del Comune di Inzago. (inserita in relazione del Ddp)

Il Documento di Piano: criteri e obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione del Comune di Inzago. (inserita in relazione del Ddp) Elenco Elaborati PGT Inzago Struttura del PGT: Documento Piano 0 Il Documento di Piano: criteri e obiettivi di sviluppo, miglioramento e conservazione del Comune di Inzago Quadri Conoscitivi 1 A1 Analisi

Dettagli

RELAZIONE PROGRAMMATICA

RELAZIONE PROGRAMMATICA Comune di Monteforte d Alpone Regione del Veneto PIANO DEGLI INTERVENTI (PI) Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio a RELAZIONE PROGRAMMATICA

Dettagli

RELAZIONE del RESPONSABILE del PROCEDIMENTO per la redazione della VARIANTE al REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Castelfranco di Sotto

RELAZIONE del RESPONSABILE del PROCEDIMENTO per la redazione della VARIANTE al REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Castelfranco di Sotto RELAZIONE del RESPONSABILE del PROCEDIMENTO per la redazione della VARIANTE al REGOLAMENTO URBANISTICO del Comune di Castelfranco di Sotto Premesso che: Il sottoscritto Ing. Manlio Mattii è stato nominato

Dettagli

Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione

Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione Comune di Porto Tolle Provincia di Rovigo PAT Piano di Assetto del Territorio comunale Allegato alle Norme Tecniche di Attuazione Sindaco di Porto Tolle Dott. Finotti Silvano Ufficio tecnico Comunale Arch.

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE ADOZIONE PROGETTO PRELIMINARE VARIANTE STRUTTURALE N. 3 PIANO REGOLATORE GENERALE INTERCOMUNALE E SUCCESSIVA VARIANTE GENERALE A LIVELLO COMUNALE - ART. 17 L.R. 56/77 E S.M.I. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE

REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE 1 - CP18 QUARTIERE CAMPI ALTI RELAZIONE REGOLAMENTO URBANISTICO VARIANTE - CP8 RELAZIONE. Inquadramento generale. L area oggetto della presente variante è localizzata nel Quartiere Campi Alti, compresa tra la Via dei Pioppi, a monte, la sede

Dettagli

ALLEGATO B alle Norme Tecniche di Attuazione

ALLEGATO B alle Norme Tecniche di Attuazione Comune di Radicondoli Provincia di Siena ALLEGATO B alle Norme Tecniche di Attuazione Normativa Urbanistica Specifica Modificato a seguito dell accoglimento delle osservazioni Arch. Giovanni Parlanti capogruppo

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI (Provincia di Livorno)

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI (Provincia di Livorno) Variante urbanistica per modifica normativa zona AB a Donoratico complesso immobiliare "IL Cantinone", mediante procedura di cui alla L.R. 1/05 Artt. 15, 16, 17 e 18. (Rif. 4/06) RELAZIONE Premesso Che

Dettagli

Art Norme specifiche per Unità Territoriali Organiche Elementari

Art Norme specifiche per Unità Territoriali Organiche Elementari Art. 27 - Norme specifiche per Unità Territoriali Organiche Elementari 1. La disciplina delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie oltre che dalle disposizioni di carattere generale e dalle norme specifiche

Dettagli

Art Gli assetti della grande distribuzione commerciale...1

Art Gli assetti della grande distribuzione commerciale...1 P T C P PROVINCIA DI FORLI'-CESENA VARIANTE SPECIFICA AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ai sensi dell'art27 bis LR20/2000 e ssmmii Approvato con delibera CP n68886/146 del 14/09/2006 Integrato

Dettagli

COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA. PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE OPERATIVA NORME DI ATTUAZIONE Modificate in adeguamento all'art.

COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA. PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE OPERATIVA NORME DI ATTUAZIONE Modificate in adeguamento all'art. COMUNE DI MAGIONE PROVINCIA DI PERUGIA PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE OPERATIVA NORME DI ATTUAZIONE Modificate in adeguamento all'art. 263 LR 1/2015 VARIANTE ART. 31 - ZONE PER STANDARDS DI INTERESSE

Dettagli

SCHEDA QUANTITATTIVA DEI DATI URBANI

SCHEDA QUANTITATTIVA DEI DATI URBANI REGIONE PIEMONTE CITTA' METROPOLITANA DI TORINO COMUNE DI SAN GIUSTO CANAVESE VARIANTE STRUTTURALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE (ai sensi dell'art.17 comma 4 della L.R.56/77 e s.m.i. e così come

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DELLE PREVISIONI DEL R.U. E VERIFICA STANDARDS URBANISTICI

DIMENSIONAMENTO DELLE PREVISIONI DEL R.U. E VERIFICA STANDARDS URBANISTICI C o m u n e d i C a p a n n o l i REGOLAMENTO URBANISTICO DIMENSIONAMENTO DELLE PREVISIONI DEL R.U. E VERIFICA STANDARDS URBANISTICI VARIANTE MANUTENTIVA AL REGOLAMENTO URBANISTICO Gruppo di lavoro per

Dettagli

ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE

ELABORATO ESTRATTO N.T.A. VARIANTE ELABORATO 02 e ESTRATTO N.T.A. VARIANTE Art. 6 Zone urbanistiche Ai fini della organizzazione ed applicazione della disciplina urbanistica e paesistico - ambientale nel territorio comunale, il Piano individua

Dettagli