IX CONVEGNO NAZIONALE AICQ SALUTE E SICUREZZA

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1 IX CONVEGNO NAZIONALE AICQ SALUTE E SICUREZZA Adottare e applicare la norma ISO nelle organizzazioni in una prospettiva sostenibile Generare il coinvolgimento delle persone e la creazione di un benessere diffuso attraverso una leadership efficace LA CERTIFICAZIONE DELLE PERSONE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE: Salute e Sicurezza, Ambiente, Economia Circolare, Industria 4.0 e competenze del capitale umano un circolo virtuoso che funziona Relazione a cura di: Roberto De Pari - Direttore

2 LA TERRA È UN SOLO PAESE SIAMO ONDE DELLO STESSO MARE FOGLIE DELLO STESSO ALBERO FIORI DELLO STESSO GIARDINO I REGISTRI AICQ SICEV PER LE PROFESSIONALITA 2

3 AICQ SICEV: I REGISTRI PER LE PROFESSIONALITA CHI SIAMO: AICQ SICEV ha iniziato ad operare nel 1990 ed è stata costituita in Associazione senza fini di lucro nel Novembre 2008 Associazione AICQ SICEV ha conferito l attività operativa ad AICQ SICEV S.r.l. a Dicembre 2013 AICQ SICEV è stato il primo OdC di persone accreditato (1994) da ACCREDIA (già SINCERT) per la certificazione (iscrizione in Registri) di figure professionali che operano nel mondo dei Sistemi di Gestione e di Professionisti di vario tipo. AICQ SICEV gestisce sia Registri con Know How (KH) di AICQ Federazione sia Registri con KH proprietario di altre Associazioni 3

4 AICQ SICEV: I REGISTRI PER LE PROFESSIONALITA AICQ FEDERATE AICQ OLTRE 60 ANNI COM/SETT. AICQ SICEV UN MONDO DI CULTURA E FORMAZIONE 4

5 SERVIZI OFFERTI SERVIZI DI CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE Schemi di Certificazione accreditati da ACCREDIA Schemi di Certificazione sviluppati sulla base di Know How di AICQ Federazione, di altre Associazioni partner e Schemi proprietari Qualificazione del personale AGGIORNAMENTO E MIGLIORAMENTO COMPETENZE Convegni di Settore Seminari Corsi Specialistici (I SABATI SICEV) Webinar Pubblicazioni + Newsletter CERTIFICAZIONE PROCESSI/SERVIZI E QUALIFICAZIONE CORSI Corsi per Team Leader/Auditor di SG Corsi per altre professioni SUPPORTO AGLI ORGANISMI DI CERTIFICAZIONE/ORGANIZZAZIONI Monitoraggio durante lo svolgimento di audit sul campo Mappatura competenze 5

6 IL SISTEMA QUALITÀ ITALIA Accredita gli OdC Certificazione Sistemi di Gestione Certificazione di Persone Certificazione di Laboratori di prova e taratura Certificazione di prodotti, processi e servizi Norma UNI 11644:2016 EN.. UNI.. Schema di Certificazione (schema di valutazione della conformità) 6

7 GLI SVILUPPI IN AMBITO VOLONTARIO: LE PROFESSIONI CERTIFICATE ACCREDIA ha un ruolo chiave nella disciplina delle professioni non regolamentate, in cui gli attori in gioco hanno trovato una convergenza sull opportunità di optare per un Sistema di Certificazione accreditata per la certificazione delle competenze Le Professionalità Certificate costituiscono un elemento cardine delle politiche per l occupazione, in particolare in un sistema in cui reti sociali ed economiche acquisiscono valore strategico per sostenere le politiche per la crescita. Obiettivo di ACCREDIA è di estendere i processi di valutazione della competenza degli Organismi responsabili della certificazione di nuove figure, i cui requisiti diano piena risposta all evoluzione delle professionalità, anche grazie al riconoscimento oltre frontiera, garantito da ACCREDIA. 7

8 segue 8

9 NUOVE ISCRIZIONI ANNUALI NEI REGISTRI AICQ SICEV: AUDITOR TOTALE ISCRIZIONI AI REGISTRI AICQ SICEV:

10 TOTALE CUMULATIVO ISCRIZIONI: ALTRI PROFESSIONISTI DEI REGISTRI AICQ SICEV

11 TOTALE CUMULATIVO: ISCRIZIONE NEI REGISTRI AICQ SICEV

12 TOTALE CUMULATIVO: CORSI QUALIFICATI

13 OBIETTIVI: 4 Aumentare i ricavi del 10% all anno ed aumentare gli utili relativi (da reinvestire anche per iniziative a favore degli Iscritti) 1 Consolidare la Struttura Organizzativa di AICQ SICEV e la gestione dei Registri e dei Servizi forniti. PIANIFICAZION E STRATEGICA Ampliare la gamma dei Registri e dei Servizi di AICQ SICEV offerti al mercato. 2 Monitoraggio, riconoscimento, aggiornamento competenze degli Iscritti nei Registri 13

14 I REGISTRI AICQ SICEV ALTRI SCHEMI DI CERTIFICAZIONE (DA ACCREDITARE E/O CONSOLIDARE) SICEV RGVI/AUDITOR: Qualità Ambiente Salute e Sicurezza Sicurezza Informazioni Mystery Auditing Sicurezza Alimentare Energia Gestione del Credito Privacy (UNI+ISDP) Prevenzione Corruzione Business Continuity IT Service MGT Sicurezza Traffico Stradale Tecnici F - Gas Esperti Gestione Energia Personale di Manutenzione Mediatori Familiari Operatori di Carrozzeria Tecnici Ricostruzione Incidenti Stradali Project Manager Professionisti ICT Formatori per Salute e Sicurezza Gestione Credito: MGR + Specialist Privacy DPO + Manager + Specialist Medical Device Product Specialist Musicoterapeuti Security Manager Auditor D. Lgs. 231/2001 Business Continuity MGR Grafologi (A) ECO-DESIGNER (ECOSIGN) Responsabili Conformità MD Tecnici Impianti GNC+GPL Coordinatori Saldatura Reti di Imprese MGR + Esperti Tecnici Agenti Fisici MAXE Shiatsu Legenda: A: in fase di Accreditamento SICEV QSM ESM OHS-SM QMT QEJ/EEJ/OHS-EJ QIA/EIA/OHS-IA TQM ASSESSOR QEHS ISR QEHS ISM FSM FSA FEM HR-RM HR-DM 14

15 LA LEGGE 4/

16 PROFESSIONI NON REGOLAMENTATE Legge N 4 (G. U. 26/01/2013). SISTEMA DI ATTESTAZIONE Le Associazioni Professionali possono rilasciare ai propri Iscritti attestazioni relative a: regolare iscrizione requisiti necessari standard qualitativi e di qualificazione professionale da rispettare nell esercizio della attività professionale garanzie fornite dalla associazione eventuali polizze assicurative ART. 7 eventuale possesso di una Certificazione di conformità rilasciata da un Organismo accreditato. Segue 16

17 PROFESSIONI NON REGOLAMENTATE Legge N 4 (G. U. 26/01/2013). ART. 9 SISTEMA DI CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ A NORME TECNICHE UNI Le Associazioni Professionali: collaborano alla preparazione della normativa tecnica UNI promuovono la costituzione di Organismi di Certificazione (OdC) della conformità per settori di competenza. Gli OdC possono rilasciare certificazioni di conformità alle norme tecniche UNI (anche ai non iscritti alle Associazioni). Nota: Gli Schemi di Certificazione possono essere accreditati da ACCREDIA (Procedura PG 13): In presenza di una norma UNI, UNI ISO, UNI EN In presenza di una PdR (Prassi di Riferimento UNI) In presenza di uno SCHEMA PROPRIETARIO la cui importanza viene confermata dalle Parti Interessate 17

18 IL VALORE AGGIUNTO DELLA CERTIFICAZIONE La certificazione ed il mantenimento delle Competenze Professionali sono esigenze mondiali e, in Europa, sono la premessa per la libera circolazione delle Professioni. Riconoscimento di parte terza delle proprie competenze, tramite un OdC terzo e indipendente, accreditato secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC17024 Miglioramento Competitività: Valore aggiunto di trasparenza e credibilità Dimostrazione di conformità e norme Evidenza di qualità: continuo aggiornamento, Garanzia di rigore: rispetto del Codice Deontologico Processo di certificazione universalmente accettato, (secondo la citata ISO/IEC "Requisiti generali per Organismi che eseguono la certificazione delle persone" Validità Europea e nei paesi economicamente sviluppati per la appartenenza di ACCREDIA alla Infrastruttura Europea di Accreditamento (EA ) e l esistenza di accordi Multilaterali 18

19 ITER DI CERTIFICAZIONE DEI PROFESSIONISTI Domande di Certificazione Rinnovo (es.: triennale) Certificazione iniziale: esame scritto 1 esame orale prova pratica 2 Sorveglianza annuale Note: 1. non applicabile per coloro che hanno «grande esperienza» o particolari Attestazioni 2. ove necessario 19

20 LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 20

21 LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Da quando sono state pubblicate (2001) le Linee guida per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro SGSS si è andata incrementando la diffusione dei SGSS nelle Organizzazioni. Il sostegno alla diffusione è stato comunque continuo, anche per via legislativa, basta ricordare l art. 30 del D.Lgs. 81/2008. Segue 21

22 LA CERTIFICAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Organizzazioni con SGSS certificato secondo la norma BS OHSAS (Fonte ACCREDIA) (+7,5%) (+8,7%) 22

23 INFORTUNI SUL LAVORO: L EFFICACIA DEI SISTEMI DI GESTIONE PER SSL Confronto tra indici infortunistici delle imprese certificate vs imprese NON certificate per Grande Gruppo di tariffa INAIL (Totale Grandi Gruppi) Indici di frequenza infortuni Percentuale di infortuni gravi sul totale degli infortuni definiti Imprese certificate Imprese NON certificate Variazione percentuale Imprese certificate Imprese NON certificate Variazione percentuale 18,1 21,5-15,8 3,5 5,8-39,7 FREQUENZA GRAVITA Segue 23

24 INFORTUNI SUL LAVORO: L EFFICACIA DEI SISTEMI DI GESTIONE PER SSL Deve essere valutata positivamente la pubblicazione, insieme a quella della norma ISO/IEC , dei documenti internazionali di accreditamento e certificazione per i SGSL: EA 3/13 e IAF 22:2018. Questi nuovi documenti, redatti sulla base della esperienza maturata in Italia con il Regolamento ACCREDIA RT-12, stanno avviando, in modo univoco in Europa e nel mondo, la regolamentazione del mercato della certificazione in contesti in precedenza deregolamentati Segue 24

25 I REQUISITI ISO

26 CAPITOLI ISO STRUTTURA HLS E PDCA PLAN DO CHECK ACT 4 Contesto della Organizzazione 5 Leadership e partecipazione Dei lavoratori 6 Pianificazione 7 Supporto 8 Attività Operative 9 Valutazione delle Prestazioni 10 Miglioramento 4.1 Comprendere l Organizzazione e il suo contesto 5.1 Leadership e coinvolgimento 6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità 7.1 Risorse 8.1 Pianificazione e Controllo Operativo 9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione 10.1 Incidenti, Non Conformità e Azioni Correttive 4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative dei Lavoratori e delle altre Parti Interessate 5.2 Politica per la Salute e Sicurezza 6.2 Obiettivi per la Salute e Sicurezza e Pianificazione per raggiungerli 7.2 Competenza 8.2 Gestione delle modifiche 9.2 Audit interno 10.2 Miglioramento Continuo 4.3 Determinare il campo di applicazione del SGSeS 4.4 Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza 5.3 Ruoli, Responsabilità e Autorità nella Organizzazione 5.4 Consultazione e partecipazione dei lavoratori 7.3 Consapevolezza 7.4 Informazioni e Comunicazione 8.3 Outsourcing 8.4 Approvvigionamento 9.3 Riesame di Direzione 7.5 Informazioni Documentate 8.5 Contraenti/Appaltatori 8.6 Preparazione e risposta alle emergenze 26

27 COSA CAMBIA IN SINTESI CON LA ISO 45001? 10 Migliorament o Struttura HLS in 10 capitoli 4.1 Contesto della Organizzazione 8.5 Contraenti / Appaltatori 8.3 Outsourcing ISO Lavoratori e altre Parti Interessate 5.1 Leadership 5.4 Consultazione e partecipazione 8.2 Gestione delle modifiche 7.5 Informazioni documentate 6.1 Rischi e Opportunità 27

28 SCENARIO IN ITALIA: Sistemi di Gestione volontari e obbligatori CLIENTI/AZIENDA CLIENTI Garanzia Qualità Certificazione S.G.Q. ISO 9001 CLIENTI Garanzia della Sicurezza Alimentare Certificazione S.G.S.A. Linea guida 10854:99 ISO 22000:2005 ORGANIZZAZIONE Privacy Security Certificazione SG Security GDPR-Reg.EU 679/2016 ISO AZIONISTI Condotta degli affari Codici di Autoregolamentazione D. Lgs 231/2001 COLLETTIVITA Social Accountability Certificazione Responsabilità Sociale SA8000 PERSONALE E PATRIMONIO Sicurezza, Gestione Emergenze Certificazione Sistemi di gestione per la salute e sicurezza Dlgs 81/2008 Testo unico Dlgs. 123/07 OHSAS / ISO AMBIENTE Protezione dell Ambiente Certificazione S.G.A. ISO EMAS 28

29 LE PARTI INTERESSATE NEL CONSTESTO DI UN ORGANIZZAZIONE Clienti Legislatore Fornitori Media Lavoratori Opinione pubblica ONG e Sindacati Investitori, Partners Finanziari Concorrenza 29

30 ESECUZIONE DI AUDIT SU SG ISO

31 PREMESSA NORMATIVA SUGLI AUDIT UNI/CEI EN ISO/IEC :2015: questa Norma internazionale stabilisce i Requisiti per gli Organismi che forniscono Audit e Certificazione di Sistemi di Gestione e viene utilizzata per gli Audit di parte terza. UNI EN ISO 19011:2018: questo Standard internazionale non pone dei requisiti ma è una Linea Guida per gli audit di Sistemi di Gestione e viene pertanto utilizzato per gli Audit di parte prima e seconda (da non trascurare per la terza parte) Segue 31

32 PREMESSA NORMATIVA SUGLI AUDIT IAF MD 22:2018: documento IAF sull applicazione della Norma UNI/CEI EN ISO/IEC :2015 per la Certificazione dei Sistemi di Gestione per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro (OH&SMS) UNI CEI ISO/IEC TS :2018 questo standard internazionale definisce i «Requisiti» per gli Organismi che forniscono audit e certificazione di SG -Parte10 Requisiti di competenza per le attività di audit e la certificazione di SG per la salute e sicurezza sul lavoro 32

33 ESECUZIONE DELL AUDIT MODALITÀ DI RACCOLTA DELLE EVIDENZE OGGETTIVE: Riesame di documentazioni (procedure, registrazioni, ecc.) Osservazione diretta dei processi Interviste con il personale 33

34 COMPETENZE DEGLI AUDITOR 34

35 COMPETENZE DEGLI AUDITOR UNI CEI EN ISO/IEC :2015 CONOSCENZA E ABILITÀ FUNZIONI DI CERTIFICAZIONE Conduzione del riesame della domanda per determinare la competenza richiesta al gruppo di audit, per selezionare i membri del gruppo di audit e determinare il tempo complessivo dell audit Riesame dei rapporti di audit e presa delle decisioni di certificazione Esecuzione dell audit e conduzione del gruppo di audit Conoscenza delle prassi di gestione del business X (vedere punto A.2.1) Conoscenza dei principi, delle prassi e delle tecniche di audit X (vedere punto A.3.1) X (vedere punto A.2.2) Conoscenza di norme/documenti normativi specifici di sistemi di gestione X (vedere punto A.4.1) X (vedere punto A.3.2) X (vedere punto A.2.3) Conoscenza dei processi dell Organismo di Certificazione X (vedere punto A.4.2) X (vedere punto A.3.3) X (vedere punto A.2.4) Conoscenza del settore di business del Cliente X (vedere punto A.4.3) X (vedere punto A.3.4) X (vedere punto A.2.5) Conoscenza dei prodotti, dei processi e della Organizzazione del Cliente X (vedere punto A.4.4) X (vedere punto A.2.6) Segue 35

36 COMPETENZE DEGLI AUDITOR UNI CEI EN ISO/IEC :2015 CONOSCENZA E ABILITÀ FUNZIONI DI CERTIFICAZIONE Conduzione del riesame della domanda per determinare la competenza richiesta al gruppo di audit, per selezionare i membri del gruppo di audit e determinare il tempo complessivo dell audit Riesame dei rapporti di audit e presa delle decisioni di certificazione Esecuzione dell audit e conduzione del gruppo di audit Abilità linguistiche e di comunicazione appropriate a tutti i livelli nell ambito della Organizzazione Cliente X (vedere punto A.2.7) Abilità di prendere appunti e di elaborare rapporti scritti X (vedere punto A.2.8) Abilità di effettuare presentazioni X (vedere punto A.2.9) Abilità di effettuare interviste X (vedere punto A.2.10) Abilità di gestione degli audit X (vedere punto A.2.11) Nota: Rischio e complessità possono essere presi in considerazione nel decidere il livello di esperienza necessaria per ognuna delle suddette funzioni. 36

37 COMPETENZE AGGIUNTIVE PER AUDIT TEAM UNI CEI ISO/IEC TS :2018 Conoscenza di: 1) Sinergie tra SG-SSL e suoi processi nel perseguimento degli obiettivi connessi con posti di lavoro sicuri e salubri e con la prevenzione di infortuni e malattie (5.1); 2) Terminologia, principi, processi e concetti correlati con SG- SSL (5.2); 3) Contesto dell Organizzazione oggetto dell audit (5.3); 4) Leadership e cultura dell Organizzazione così come della Consultazione e Partecipazione dei lavoratori (5.4); 37

38 COMPETENZE AGGIUNTIVE PER AUDIT TEAM UNI CEI ISO/IEC TS :2018 5) Requisiti Legali e di altri requisiti applicabili per l Organizzazione (5.5); 6) Pericoli, Rischi e Opportunità connessi con SSL e altri tipi di Rischi e Opportunità (5.6); 7) Situazioni di emergenza e delle relative risposte (5.7); 8) Modalità di valutazione delle prestazioni in materia di SSL (5.8); 9) Modalità di eliminazione dei Pericoli e di riduzione dei Rischi in materia di SSL (5.9); 10) Metodi di investigazione degli incidenti (5.10). 38

39 COMPORTAMENTI PERSONALI ATTESI UNI CEI EN ISO/IEC : ISO 19011:2018 Esempi di comportamenti attesi (per gli Auditor): 1) rispettoso dei principi etici; 2) di mentalità aperta; 3) diplomatico; 4) collaborativo; 5) dotato di spirito di osservazione (Human Factor); 6) perspicace; 7) versatile; 8) tenace; 9) Risoluto 10)sicuro di sé; 11)professionale; 12)moralmente coraggioso. 39

40 COMPORTAMENTI PERSONALI ATTESI UNI CEI EN ISO/IEC : ISO 19011:2018 Esempi di comportamenti attesi (per gli Auditor): 13)organizzato 14)aperto al miglioramento (ISO 19011) 15)sensibile alle diversità culturali (ISO 19011) La determinazione di comportamenti è legata a situazioni e le debolezze possono diventare apparenti solo in specifici contesti. 40

41 IDENTIKIT DELL AUDITOR 41

42 IDENTIKIT DELL AUDITOR MANAGER Competenze manageriali per capire la realtà della Organizzazione e il contesto in cui opera. (Project Manager) TECNICO Competenze tecnologiche per capire i processi aziendali e le loro criticità. Segue 42

43 IDENTIKIT DELL AUDITOR AVVOCATO Competenze legislative per conoscere le cogenze settoriali e capire le loro influenze settoriali sul sistema di gestione. PSICOLOGO Competenze comunicative per capire il gergo aziendale e gestire efficacemente i processi comunicativi. Competenze in materia di Human Factor nei Sistemi di Gestione 43

44 COMPETENZE DELL AUDITOR - CONCLUSIONI Il Team di Audit dovrà possedere più che nel passato competenze manageriali e tecniche relative al tipo di Organizzazione verificata. Gli Auditor dovrebbero inoltre disporre di competenze che si estendono ad altri Sistemi di Gestione, considerato che questi potrebbero essere stati istituiti dall Organizzazione a integrazione e supporto della Gestione per la Salute e Sicurezza. Gli Auditor dovrebbero ricercare oltre alle evidenze oggettive di conformità "applicativa" anche le evidenze oggettive dell'adeguatezza delle scelte dell Organizzazione relative all'istituzione del SG. Segue 44

45 COMPETENZE DELL AUDITOR - CONCLUSIONI Quali ulteriori competenze dovrebbero appartenere all Auditor, affinché possa ottenere evidenze significative? Corretta gestione del Programma di Audit (Audit Program Manager) Norme e documenti di supporto Capacità logico-deduttive Visione "sistemica" (per es. da applicare alla valutazione delle attività svolte dall Organizzazione con riferimento al contesto) Gestione del Rischio Human Factor e.. i Sistemi di Gestione Competenze di area tecnica 45

46 CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR: PERCHE? SERVE? QUALE EVOLUZIONE? 46

47 REQUISITI PER LE RISORSE IAF MD 10: GUIDA IAF PER ISO/IEC IAF Mandatory Document for Assessment or Certification Body Management of Competence in accordance with ISO/IEC 17021:2011 (issue 1 IAF MD 10:2013): 6. EVALUATION PROCESSES: 6.1 The AB shall verify The AB shall verify Certification in a personnel certification scheme, accredited to ISO/IEC can be used as demonstrating the competence of personnel, to the extent covered by the scope of the scheme. 6.4 Where a personnel certification scheme is not accredited it may only be used as an indication that personnel have certain knowledge and skills, and the AB shall verify that the CB has performed its own evaluation of competence against the criteria covered by the scheme 47

48 ACCREDIA CRITERI DI QUALIFICA PER GLI AUDITOR E PER GLI ESPERTI RT 12 rev. 01 (SINCERT) richiedeva: Gli Auditor che svolgono attività di RGDA e di Auditor, con la sola esclusione degli Osservatori, debbono essere Certificati sulla base di criteri oggettivi che riflettano i principi della norma UNI EN ISO Il Lead Auditor e gli Auditor impiegati nel processo di Certificazione dei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro debbono essere Certificati da un Organismo di Certificazione del personale riconosciuto da ACCREDIA. 48

49 ACCREDIA CRITERI DI QUALIFICA PER GLI ISPETTORI RG 01 rev. 04: Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione. Ispezione, Verifica e Convalida Parte Generale PARAGRAFO omissis... Verificare l efficacia delle procedure del CAB, con particolare riferimento alla messa in campo di Auditor (o Ispettori, Commissari di Esame, Verificatori) provvisti delle necessarie esperienze e competenze (si precisa che la certificazione degli Ispettori non è obbligatoria ma è fortemente raccomandata, in quanto consente di dimostrare la competenza degli Ispettori stessi minimizzando nel contempo tempi e modalità di verifica da parte degli Ispettori di ACCREDIA-DC). 49

50 CONCLUSIONI DI AICQ SICEV SULLA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR L iscrizione nei Registri di AICQ SICEV è pertanto una evidenza che viene percepita come Garanzia dalle Parti Interessate La Certificazione degli Auditor è importante anche per: eventuali cause giudiziarie confermare le competenze su requisiti legali stipula di Assicurazioni RC professionali 50

51 PIANO NAZIONALE I4.0 51

52 INDUSTRIA 4.0 LE TECNOLOGIE ABILITANTI 52

53 53

54 COMPETENZA: DIRETTRICE CHIAVE 54

55 LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE La Quarta Rivoluzione Industriale: nuovi paradigmi ed economie avanzate competizione nei mercati globalizzati nuovi modelli organizzativi e produttivi con tecnologie più innovative cura per sostenibilità, ambiente, etica, economia circolare e valore del capitale umano. Integrazione con l Internet delle Cose e delle Macchine: robotica, cibernetica, interfaccia uomo-macchina, modellistica, utilizzo di sensori, manifattura additiva, intelligenza artificiale. Gestione dei big data e del cloud computing : realizzazione di modelli organizzativi e produttivi flessibili, customer oriented, produzione beni che soddisfano esigenze specifiche e personalizzate in un ottica di qualità e di economia circolare. 55 Segue

56 ECONOMIA CIRCOLARE E INDUSTRIA 4.0, UN CONNUBBIO CHE FUNZIONA L innovazione nelle Organizzazioni viene dall unione fra l Economia Circolare e le tecnologie dell Industria 4.0, che permettono di migliorare i sistemi produttivi e di ridurre al tempo stesso l impatto ambientale 56

57 ECONOMIA CIRCOLARE E INDUSTRIA 4.0, UN CONNUBBIO CHE FUNZIONA 57

58 Green Economy ECONOMIA VERDE L Economia Verde (Green Economy), o più propriamente economia ecologica, è un modello di sviluppo economico che prende origine da un analisi di un sistema economico dove oltre ai benefici (aumento del PIL) di un certo regime di produzione prende in considerazione anche l impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali. La visione circolare dell economia ha costituito un arricchimento decisivo della Green Economy fornendo strumenti di grande efficacia per affrontare il necessario disaccoppiamento assoluto ormai necessario alla sostenibilità fra sviluppo del benessere e consumo di risorse naturali. 58

59 IL CIRCOLO VIRTUOSO Contesto: fondamentali la ricerca e l'innovazione standard continueranno a svolgere un ruolo importante. Standardizzazione, un catalizzatore per l'innovazione: facilita la ricerca per il trasferimento della tecnologia meccanismo per razionalizzare la gestione della proprietà intellettuale componente che stimola l innovazione non un vincolo, ma strumento che aiuta le imprese a prosperare e competere, a garantire la sicurezza e sostenere la crescita economica. Segue 59

60 IL CIRCOLO VIRTUOSO E opinione diffusa che: - innovazioni di processo, organizzative, di prodotto e di modelli di business, avranno successo se basati e sviluppati con metodologie comuni ai Sistemi di Gestione, come il Risk Based Thinking, la Gap Analysis; - standard permettono di ridurre i rischi ed aumentare la qualità e la percezione di affidabilità da parte dei clienti/utilizzatori; - standard metodo efficace ed efficiente per ridurre i costi per le Organizzazioni e per la comunità; - CAPITALE UMANO ruolo centrale in tutta la catena del valore e gli investimenti nell innovazione dei macchinari e del prodotto, nei processi, nei modelli di business ed organizzativi; - fondamentale l individuazione di nuove figure professionali e l evoluzione di quelle ad oggi esistenti. 60

61 COMPETENZE PER IL CIRCOLO VIRTUOSO Un possibile approccio per definizione impatti sulle competenze: Focalizzazione sui processi delle imprese Individuazione delle competenze critiche Identificazione delle priorità del sistema educativo LETTURA CONDIVISA CON IMPRESE E PRINCIPALI ATTORI DEL SISTEMA FORMATIVO Segue 61

62 COMPETENZE PER IL CIRCOLO VIRTUOSO UNO SGUARDO AL CONCETTO DI COMPETENZA: Riferimento al concetto consolidato nei framework europei Aggregato di CONOSCENZE (ambito del sapere) e ABILITA (ambito del saper fare) COMPETENZE DI BASE COMPETENZE TRASVERSALI COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI COMPETENZE COMPORTAMENTALI Segue 62

63 COMPETENZE PER IL CIRCOLO VIRTUOSO IMPATTI SUL SISTEMA DELLE COMPETENZE: Sviluppo dell interconnessione dei saperi Contaminazione dei saperi e delle conoscenze Interdisciplinarietà Impostazione didattica comprensiva di pratiche ed esperienze sul campo Imprese come attori fondamentali nei processi di trasferimento di competenze on the job IMPATTI SUL SISTEMA FORMATIVO 63

64 NUOVE PROFESSIONI E COMPETENZE LE PARTI INTERESSATE Società Aziende Industria/Servizi Società di selezione e formazione Scuole, Università MIUR, MISE, Regioni Società di consulenza 64

65 NUOVE PROFESSIONI E COMPETENZE OBIETTIVI: Identificare i profili e le competenze necessarie per il circolo virtuoso: - profili emergenti, differenze nelle competenze per profili esistenti, profili in declino Creare raccomandazioni per curricula e piani di formazione per: - Specialisti in formazione professionale - Università e Business Schools - Istituti Tecnici Misurare, alla luce dei profili e delle competenze identificate, l attuale livello di preparazione delle imprese attraverso una survey Identificare le caratteristiche (dimensione, settore) delle imprese con i gap di competenza più rilevanti. Analizzare in termini quantitativi il trend occupazione dei principali profili impattati dal Cirolo virtuoso 65

66 RISULTATI PRELIMINARI: PROFESSIONI I4.0 Fabbrica Segue 66

67 RISULTATI PRELIMINARI: PROFESSIONI I4.0 Ciclo di Vita Supply chain Segue 67

68 RISULTATI PRELIMINARI: PROFESSIONI GREEN ECONOMY RICERCA IRES-CGIL:N 54 GREEN JOBS Manager Gestionale settore Eolico Installatore generazione Eolica Ingegnere Energia Solare Ingegnere Gestionale Energia Fotovoltaica EOLICO: N 14 SOLARE TERMICO E FOTOVOLTAICO: N 16 Designer Eolico Ingegnere Civile sistemi in ambito agricolo Educatore Ambientale per l infanzia Energy Manager Settore Fotovoltaico BIOMASSE: N 13 FIGURE TRASVERSALI: N 11 Energy Manager in biomasse Sustainability Manager Risk Manager Ambientale 68

69 IL RUOLO DI AICQ SICEV NEL CONTESTO DEL CIRCOLO VIRTUOSO 69

70 IL RUOLO DI AICQ SICEV NEL CONTESTO COMPETENZE PER IL CIRCOLO VIRTUOSO Certificare le competenze dei nuovi profili professionali emergenti nel contesto del «Circolo Virtuoso» sarà sempre più necessario e più complesso Le fasi dell iter di certificazione rimarranno sostanzialmente le stesse: - verifica requisiti minimi di competenza - prove scritte/orali/pratiche/integrate - monitoraggio on the Job Cambieranno però: gli strumenti di supporto (informatizzazione completa: dalla Domanda di Certificazione alla emissione del Certificato), le modalità di esecuzione, i contenuti, i pesi di valutazione e.. le Commissioni di Esame. Segue 70

71 IL RUOLO DI AICQ SICEV NEL CONTESTO DEL CIRCOLO VIRTUOSO Nuove modalità di esame: - Centri di Esame distribuiti sul territorio - Esami da remoto - Sessioni di esame continue, dinamiche e suddivise in più fasi - Sistemi di monitoraggio on the Job - Peer Review - Utilizzo di uffici, fabbriche, laboratori e scenari operativi - Simulati - Lean Game - Project Work e Case History -.. Segue 71

72 IL RUOLO DI AICQ SICEV NEL CONTESTO I 4.0 Nuove Commissioni di esame: - Docenti Universitari - Esperti Industria/Servizi (I 4.0) - Esperti del comportamento - Sistemi Esperti (Intelligenza Artificiale) 72

73 GRAZIE PER L ATTENZIONE E COMPLIMENTI PER AVER SCELTO DI PARTECIPARE A QUESTO INCONTRO E TANTA CONCRETEZZA E PRAGMATISMO 73

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