9366/19 cap/sp 1 JAI.1
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1 Bruxelles, 16 maggio 2019 (OR. en) 9366/19 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Destinatario: n. doc. prec.: 8395/2/19 REV 2 Oggetto: Segretariato generale del Consiglio CT 54 ENFOPOL 254 COTER 67 JAI 531 COPEN 221 Comitato dei rappresentanti permanenti/consiglio Progetto di conclusioni del Consiglio sulla prevenzione e la lotta alla radicalizzazione nelle carceri e sulla gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento dopo la scarcerazione - Adozione 1. Il 9 gennaio 2019 la presidenza ha inviato un questionario sulle politiche di prevenzione e contrasto della radicalizzazione nelle carceri (CM 1068/19) al fine di tracciare un quadro generale delle politiche e delle strategie attuate dagli Stati membri e delle pertinenti misure di sostegno e sfide che richiedono una risposta efficiente, così da creare una raccolta di buone pratiche. 2. L'allegato progetto di conclusioni del Consiglio sulla prevenzione e la lotta alla radicalizzazione nelle carceri e sulla gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento dopo la scarcerazione è basato sulle risposte fornite dagli Stati membri al questionario, sulle discussioni svoltesi durante le riunioni del Gruppo "Terrorismo" (TWP) del 19 marzo, 16 aprile e 7 maggio 2019 e sulle osservazioni scritte trasmesse dagli Stati membri. 9366/19 cap/sp 1 JAI.1 IT
2 3. Si invita il Comitato dei rappresentanti permanenti a confermare l'accordo sul progetto di conclusioni del Consiglio sulla prevenzione e la lotta alla radicalizzazione nelle carceri e sulla gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento dopo la scarcerazione, riportato in allegato, e a sottoporlo al Consiglio per adozione. 9366/19 cap/sp 2 JAI.1 IT
3 ALLEGATO PROGETTO DI CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO sulla prevenzione e la lotta alla radicalizzazione nelle carceri e sulla gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento dopo la scarcerazione SOTTOLINEANDO che la lotta contro il terrorismo è una priorità assoluta all'ordine del giorno del Consiglio, TENENDO CONTO del fatto che nell'ottobre 2018 il Consiglio europeo ha chiesto misure volte a rafforzare la capacità di prevenire e rispondere efficacemente alla radicalizzazione e al terrorismo, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali, RILEVANDO che la radicalizzazione in tutte le sue forme, che porta al terrorismo e all'estremismo violento, continua a porre sfide significative che rendono necessario un approccio multiagenzia, in primo luogo negli Stati membri, poi a livello dell'ue e in seguito nelle regioni limitrofe prioritarie, SOTTOLINEANDO la particolare importanza e urgenza di misure efficaci tese ad affrontare gli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento, prevenire la radicalizzazione nelle carceri e attuare strategie di riabilitazione e reinserimento alla luce del rischio posto dal numero crescente di autori di reati di terrorismo ed estremismo violento o di autori di reati che si sono radicalizzati nel corso della loro permanenza in carcere, e del fatto che nei prossimi due anni si prevede che molti di questi siano scarcerati, come messo in evidenza dalla valutazione UE della minaccia nel settore della lotta al terrorismo, ACCOGLIENDO CON FAVORE gli sforzi comuni degli Stati membri e della Commissione in tale settore, in particolare la relazione finale del gruppo di esperti ad alto livello della Commissione in materia di radicalizzazione (HLCEG-R), l'istituzione del comitato direttivo sulla radicalizzazione e gli orientamenti strategici su un approccio coordinato dell'ue sulla prevenzione della radicalizzazione nel 2019, che indicano che la gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento e la prevenzione della radicalizzazione nelle carceri rimangono sfide significative in tutta l'ue, e raccomandano di potenziare la capacità degli Stati membri di sviluppare, attuare e valutare gli strumenti di valutazione del rischio e i programmi di disimpegno, in modo da consentire una riabilitazione e un reinserimento mirati ed efficaci degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento, 9366/19 cap/sp 3
4 ACCOGLIENDO CON FAVORE l'iniziativa degli Stati membri in materia di attività di prevenzione nelle carceri, di riabilitazione e di reinserimento nel quadro dell'approccio basato su progetti introdotto nelle raccomandazioni dell'hlceg-r, RILEVANDO che le conclusioni della relazione della commissione speciale del PE sul terrorismo hanno inoltre sottolineato la necessità di affrontare la sfida crescente della radicalizzazione nelle carceri e di sviluppare e attuare misure più efficaci in questo settore, RICONOSCENDO il lavoro svolto in questo settore dal Centro di eccellenza della Rete per la sensibilizzazione alla radicalizzazione (RAN), che costituisce una piattaforma essenziale per lo scambio di migliori pratiche tra gli operatori e per lo sviluppo di conoscenze in questo particolare settore, RICORDANDO, in particolare: le conclusioni del Consiglio dell'unione europea e degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio sul rafforzamento della risposta di giustizia penale alla radicalizzazione che porta al terrorismo e all'estremismo violento 1, adottate il 20 novembre 2015, e segnatamente le conclusioni sui regimi di detenzione, la riabilitazione, il reinserimento e la formazione; gli orientamenti riveduti per la strategia dell'ue volta a combattere la radicalizzazione e il reclutamento nelle file del terrorismo del 30 giugno ; le conclusioni della conferenza sulla radicalizzazione nelle carceri tenutasi il 27 febbraio 2018, organizzata dalla Commissione insieme alla presidenza bulgara (che ha fatto il punto dei lavori compiuti nel settore a partire dal 2015); la colazione di lavoro dei ministri della giustizia del 9 marzo 2018 sulla radicalizzazione nelle carceri; il piano d'azione comune UE-Balcani occidentali sulla lotta al terrorismo, firmato nell'ottobre 2018, 1 Doc /15. 2 Doc / /19 cap/sp 4
5 IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, RICONOSCE il rischio potenziale per i cittadini europei derivante da atti terroristici ispirati, organizzati, facilitati o commessi da autori di reati di terrorismo ed estremismo violento e/o da individui che si sono radicalizzati nel corso della loro permanenza in carcere; RICONOSCE la necessità di migliorare costantemente la cooperazione e il coordinamento delle azioni sia a livello nazionale che a livello dell'ue e di sviluppare gli strumenti più adatti per affrontare in modo efficace la sfida associata alla radicalizzazione nelle carceri; INVITA GLI STATI MEMBRI A: sviluppare ulteriormente interventi specializzati per affrontare gli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento e gli autori di reati ritenuti a rischio di radicalizzazione nel corso della loro permanenza in carcere, incluse possibilità di scambi di informazioni che coinvolgano varie agenzie, con particolare riguardo alla riabilitazione, al reinserimento e alla gestione del rischio dopo la scarcerazione; attuare le pertinenti conclusioni del Consiglio e, se del caso, le raccomandazioni del gruppo di esperti ad alto livello della Commissione in materia di radicalizzazione; utilizzare al meglio, laddove necessario e opportuno, le buone pratiche in materia di gestione della radicalizzazione nelle carceri tratte dall'ampio esercizio di consultazione condotto dalla presidenza e illustrato nei dettagli nell'allegato; valutare l'adesione alla rete europea delle accademie di formazione penitenziaria (EPTA) e incoraggiare la partecipazione al progetto in corso cofinanziato a titolo del programma Giustizia, teso a svilupparla; 9366/19 cap/sp 5
6 INVITA LA COMMISSIONE A: sostenere le attività degli Stati membri (anche attraverso gli strumenti finanziari disponibili, come il Fondo Sicurezza interna - Polizia e il programma Giustizia) tese a sviluppare ulteriormente strumenti e pratiche per la gestione del rischio e attuare programmi di formazione per i professionisti e gli operatori rilevanti (personale penitenziario, funzionari di sorveglianza di persone messe alle prova, magistratura ecc.), programmi di deradicalizzazione, disimpegno e riabilitazione per gli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento durante la detenzione e la riabilitazione, nonché strumenti di reinserimento sociale per il periodo successivo alla scarcerazione; continuare ad agevolare lo scambio di informazioni e la condivisione di buone pratiche e lezioni apprese attraverso il dinamismo creato dalle varie iniziative poste in essere in questo settore, coinvolgendo le reti degli Stati membri e degli operatori nei vari ambiti di attività pertinenti, come EuroPris, la Confederazione europea della probation (CEP) e la RAN; contribuire ulteriormente allo sviluppo di conoscenze consolidate, ricerche basate su prove e orientamenti pratici a livello dell'ue per sostenere gli Stati membri a gestire in modo efficace la radicalizzazione nelle carceri e il reinserimento sociale degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento e/o degli autori di reati radicalizzati in carcere; continuare a sostenere l'operato dei paesi terzi e dei partner, in particolare le regioni limitrofe, come i Balcani occidentali, la regione MENA (Medio Oriente e Nord Africa) e il Sahel, per prevenire la radicalizzazione nelle carceri e istituire programmi di deradicalizzazione e disimpegno durante la detenzione nonché programmi di riabilitazione e reinserimento dopo la scarcerazione; includere i risultati della consultazione effettuata dalla presidenza rumena nelle attività future in materia di gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento e sulla radicalizzazione nelle carceri e sostenere gli Stati membri nell'attuazione delle pratiche e degli interventi pertinenti; rivedere i progressi conseguiti e valutare la necessità di ulteriori azioni, unitamente agli Stati membri, in sede di comitato direttivo sulla radicalizzazione. 9366/19 cap/sp 6
7 ALLEGATO BUONE PRATICHE nella risposta alla radicalizzazione nelle carceri e nella gestione degli autori di reati di terrorismo ed estremismo violento dopo la scarcerazione Quadro generale Occorre un approccio multidisciplinare, che tenga conto delle varie dimensioni del processo (prevenzione, sanzioni/incarcerazione, riabilitazione e reinserimento) per garantire che l'operato degli attori istituzionali e sociali coinvolti a livello nazionale ed europeo sia coerente e coordinato. Politiche nazionali efficienti in materia di coordinamento e cooperazione che coinvolgano gli attori pertinenti possono facilitare il tempestivo rilevamento della radicalizzazione e del reclutamento nelle carceri, nonché lo sviluppo di misure adeguate, tra cui potrebbero figurare uno scambio rapido di informazioni (con la partecipazione di reti e gruppi di lavoro che coinvolgono vari dipartimenti/agenzie), istruzioni e strategie scritte e/o formazione specializzata e orientamenti. Le misure potrebbero essere continuamente adattate e aggiornate per rispecchiare la natura in evoluzione della sfida posta dalle modifiche del contesto radicale o estremista. Le unità specializzate e multidisciplinari responsabili della lotta all'estremismo violento e alla radicalizzazione nelle carceri potrebbero costituire uno strumento efficiente per occuparsi, in partenariato con altri attori, alcuni dei quali locali, di identificazione, deradicalizzazione, disimpegno e reinserimento sociale degli individui radicalizzati, nonché per tentare di prevenire la radicalizzazione. Si potrebbe effettuare una valutazione per determinare l'eventuale necessità di mettere a punto programmi specializzati per rispondere alle esigenze e caratteristiche specifiche delle autrici di reati di terrorismo o estremismo violento. 9366/19 cap/sp 7
8 Un'attenzione particolare si impone nei confronti dei giovani autori di reati, i quali andrebbero considerati non solo come gli autori o una possibile minaccia, ma anche - in funzione dell'età e della fase di sviluppo personale - come vittime, nel totale rispetto dei loro diritti fondamentali e della pertinente legislazione, sia nazionale che dell'ue, in materia di detenzione di minori. Formazione Si potrebbero elaborare e attuare programmi di formazione generali per il personale penitenziario e di sorveglianza delle persone messe alla prova, tra cui specifici moduli di sensibilizzazione e di prevenzione della radicalizzazione nella fase iniziale della formazione, in particolare nelle prigioni in cui sono detenute persone con un passato di terrorismo o di radicalizzazione. I programmi potrebbero mirare a migliorare la comprensione, da parte del personale, dell'estremismo violento, dei fenomeni di radicalizzazione e delle ideologie estremiste (tra cui la capacità di riconoscere le prime avvisaglie di comportamento radicalizzato e di proporre narrazioni alternative) oppure potrebbero vertere sull'attuazione di specifiche misure preventive per i detenuti giovani e vulnerabili che presentano notevoli fattori di rischio. Il personale dovrebbe in tal modo disporre di conoscenze e strumenti che consentano loro di rispondere alle sfide che incontrano nelle consuete interazioni con i detenuti, sviluppando le loro capacità di reazione alle situazioni e agevolando il loro lavoro con i detenuti violenti. La formazione dovrebbe essere adattata alle necessità dei vari tipi di figure professionali e alle specifiche responsabilità. Potrebbe essere utile un kit di strumenti per aiutare il personale penitenziario e quello di sorveglianza ad agire in modo costruttivo con i detenuti esposti alla possibilità di radicalizzazione. Sono utili le attività formative organizzate dalle agenzie dell'ue (ad es. la CEPOL), o dalle pertinenti reti dell'ue (ad es. la RAN, la CEP, l'europris, l'epta), o rese possibili da progetti finanziati dall'ue (ad es. DERAD), come anche manuali, guide e documentazione di altro tipo. Per i giudici e i procuratori a livello nazionale potrebbero essere promosse sessioni formative sulla radicalizzazione come follow-up dei test di moduli di formazione effettuati a livello dell'ue dalla rete europea di formazione giudiziaria (REFG). 9366/19 cap/sp 8
9 RECLUSIONE Regime Il regime detentivo applicabile alle persone condannate per reati terroristici è di norma deciso su base individuale, dopo una valutazione iniziale del rischio. Se necessario, tuttavia, potrebbero essere applicate misure speciali di sicurezza (generali oppure adattate ai singoli detenuti), tra le quali l'isolamento dagli altri detenuti. Nel determinare per ciascun detenuto il regime detentivo appropriato si potrebbe procedere a una valutazione iniziale del rischio. Il rischio di radicalizzazione e la potenziale minaccia per la sicurezza degli altri detenuti potrebbero essere valutati da un gruppo di specialisti, ossia personale penitenziario e professionisti (tra cui psicologi o psichiatri). Per i casi più estremi potrebbero essere predisposti reparti separati nelle prigioni ad alta sicurezza. Una soluzione alternativa è la dispersione degli elementi radicalizzati tra la popolazione carceraria ordinaria - evitando in ogni caso che tali persone entrino in contatto diretto con i detenuti vulnerabili o tra di loro - per impedire che divulghino idee violente ed estremiste e/o che creino delle reti. Valutare i rischi potenziali Il ricorso a personale specializzato (persone formate all'osservazione delle differenze interculturali e al riconoscimento dei segni di radicalizzazione) per monitorare il comportamento e le affiliazioni dei detenuti si è dimostrato un metodo efficiente per individuare le fonti di radicalizzazione e coloro che la promuovono. Questi membri del personale potrebbero anche scambiare informazioni in modo regolare con altri soggetti pertinenti, tra cui, ma non solo, personale penitenziario di altro tipo, servizi carcerari e di sorveglianza e altre autorità competenti. Si può fare uso di strumenti professionali di valutazione del rischio (ad es. VERA-2R, ERG 22), adattati alle esigenze di ciascuno Stato membro, per improntare una gestione del rischio proporzionata, migliorare la comprensione e la fiducia del personale in prima linea e dei decisori che si occupano di autori di reati di terrorismo e di estremismo violento, nonché per agevolare e guidare un intervento efficace e mirato. 9366/19 cap/sp 9
10 Una valutazione efficace, basata su indicatori chiari e operativi, potrebbe, ad esempio, tener conto delle tre dimensioni della radicalizzazione: 1. in che misura la persona aderisce all'ideologia radicale, 2. in che misura è possibile che, di conseguenza, ricorra alla violenza, e 3. in che misura è capace di nuocere. Le valutazioni del rischio potrebbero essere effettuate periodicamente dall'amministrazione penitenziaria, in collaborazione con altre autorità nazionali tra cui quelle giudiziarie e i servizi di sicurezza, per accertare il rischio posto da detenuti radicalizzati. Potrebbero essere aver luogo all'inizio, durante e/o verso la scadenza del periodo detentivo della persona interessata. Prima del rilascio potrebbero essere compilate relazioni di follow-up che sintetizzano le informazioni raccolte durante la detenzione, da trasmettere alle parti coinvolte nei programmi post-rilascio. Scambio di informazioni Ad apposito personale (o strutture) specializzato nell'ambito del sistema carcerario potrebbe essere affidato il compito di raccogliere, elaborare e condividere informazioni sulla radicalizzazione nelle carceri, vegliando a rispettare rigorosamente le regole in materia di protezione dei dati e il principio della necessità di sapere. Il coordinamento e la cooperazione a livello nazionale tra i pertinenti attori (autorità penitenziarie e di sorveglianza di individui messi alla prova, autorità di contrasto e altre autorità competenti) potrebbero comprendere lo scambio di informazioni e competenze, riunioni dedicate e la designazione di gruppi o task-force specializzati per esaminare casi specifici che presentano rischi di estremismo violento e/o illustrare le vulnerabilità. Programmi di deradicalizzazione, disimpegno e riabilitazione Su base individuale si potrebbero attuare misure volte a spingere i detenuti a disimpegnarsi dalle attività di estremismo violento. Il personale dovrebbe costruire un dialogo con i detenuti interessati a idee estremiste e violente. Squadre di psicologi, educatori, ecc. potrebbero fornire aiuto e supporto al personale che lavora nelle carceri e nei servizi di sorveglianza. 9366/19 cap/sp 10
11 I programmi di deradicalizzazione, disimpegno e riabilitazione potrebbero vertere in particolare su: lo sviluppo delle competenze sociali e comunicative dei detenuti; l'istruzione e la formazione professionale per i detenuti onde favorire la loro integrazione dopo il rilascio; la formazione cognitivo-comportamentale (ad es. per modificare il pensiero impulsivo e egocentrico); l'indirizzamento, la terapia e la riabilitazione (ad es. trattamenti contro l'abuso di sostanze o i comportamenti violenti o criminali); la partecipazione ad eventi culturali, sociali e sportivi; l'incoraggiamento dei detenuti a respingere ogni forma di la violenza. Per valutare l'efficacia dei programmi di deradicalizzazione, disimpegno e riabilitazione si potrebbero definire degli indicatori di riuscita misurabili. I rappresentanti religiosi, che offrono assistenza spirituale ai detenuti, svolgono un ruolo primario nel presentare una narrazione alternativa alle ideologie religiose violente. Sono in grado di comprendere e, se necessario, contrastare la concezione del mondo e le interpretazioni teologiche dei terroristi e degli estremisti violenti. A tali rappresentanti potrebbe essere fornito un sostegno, per esempio una formazione specialistica, che si incentri sulla comunicazione costruttiva e le narrazioni alternative. Per evitare ogni rischio di ulteriore radicalizzazione dei detenuti, i rappresentanti religiosi che interagiscono con loro - talvolta come dipendenti delle carceri - potrebbero essere sottoposti prima della nomina a un'indagine di sicurezza approfondita e a una procedura di selezione, ai sensi della legislazione nazionale. Le ONG e gli operatori sociali potrebbero contribuire alla deradicalizzazione e al disimpegno dei detenuti prestando loro sostegno. Si potrebbero sviluppare partenariati con volontari o altri organismi non governativi per ampliare le reti sociali dei detenuti. DOPO LA SCARCERAZIONE Riabilitazione e reinserimento Assistenza psicologica, indirizzamento, istruzione, formazione e supporto sono tutti elementi chiave per la riuscita del reinserimento professionale e sociale di persone che potrebbero essersi radicalizzate prima o durante la detenzione. 9366/19 cap/sp 11
12 Un approccio multiagenzia, che potrebbe includere i servizi di sorveglianza, le autorità locali, gli operatori sociali e le ONG oltre ai rappresentanti delle religioni, se del caso, è fondamentale per consentire agli ex detenuti di reinserirsi con successo ed evitare che ricadano nel radicalismo o nell'estremismo violento. Si potrebbero elaborare programmi che permettano la riabilitazione e il reinserimento sociale degli autori di reati di terrorismo e di estremismo violento. Monitoraggio e scambio di informazioni È necessario agevolare lo scambio di informazioni a livello nazionale tra le carceri, i servizi di sorveglianza e i soggetti incaricati della sicurezza, da un lato, e i partner sociali e locali, dall'altro, per attuare programmi di reinserimento e piani di monitoraggio efficaci e ridurre i rischi di recidive. Il successivo monitoraggio di elementi radicalizzati dei quali, sulla base di una valutazione dei rischi, si teme possano continuare a rappresentare una minaccia dopo il rilascio, potrebbe essere assicurato su base individuale, in conformità della legislazione nazionale e nel rispetto del principio di proporzionalità e dei diritti fondamentali della persona in questione. Potrebbero risultare utili anche misure post-rilascio, nella prospettiva di impedire che autori di reati di terrorismo o di estremismo violento o autori di reati radicalizzatisi in carcere si dedichino ad attività violente ed estremiste dopo la scarcerazione. Si potrebbe ulteriormente sondare la possibilità di condividere informazioni di carattere strategico a livello di UE circa la radicalizzazione nelle carceri. Oltre a ciò, potrebbe essere utile uno scambio di informazioni, su base bilaterale o multilaterale, tra gli Stati membri dell'ue (e, ove applicabile, gli Stati di origine/residenza di detti individui) riguardo ai detenuti radicalizzati, per quanto consentito dalla legislazione nazionale, per esempio quando le informazioni condivise riguardano ex detenuti che rientrano o si recano in uno Stato membro diverso. Un uso migliore degli attuali sistemi di informazione (tra cui il sistema d'informazione Schengen) potrebbe dare buoni risultati. 9366/19 cap/sp 12
14986/15 don/ms/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 7 dicembre 2015 (OR. en) 14986/15 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 3 dicembre 2015 Destinatario: Oggetto: Segretariato generale del Consiglio delegazioni
9481/19 ARB/am 1 JAI.1
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 22 maggio 2019 (OR. en) 9481/19 NOTA Origine: Destinatario: presidenza n. doc. prec.: 9035/19 Oggetto: COSI 117 JAI 555 ENFOPOL 261 ENFOCUSTOM 108 CYBER 173 Comitato
IT Unita nella diversità IT B8-0477/1. Emendamento
5.7.2017 B8-0477/1 1 Paragrafo 1 - alinea 1. decide di costituire una commissione investita delle seguenti attribuzioni rigorosamente definite: 1. decide di costituire una commissione speciale sulla cooperazione
10062/19 buc/ub 1 JAI.1
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 6 giugno 2019 (OR. en) 10062/19 ENFOPOL 289 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 6 giugno 2019 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n.
7935/17 rus/don/bp/s 1 DG E - 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 5 aprile 2017 (OR. en) 7935/17 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio CULT 34 RELEX 290 DEVGEN 54 COMPET 236 ENFOCUSTOM 92 EDUC 131 COHOM
14288/16 mig/cap/gez/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 15 novembre 2016 (OR. en) 14288/16 JAI 931 ENFOCUSTOM 183 NOTA Origine: Destinatario: presidenza delegazioni n. doc. prec.: 12164/3/16 REV3 Oggetto: Progetto di
12892/15 ini/bp/s 1 DGD1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 9 ottobre 2015 (OR. en) 12892/15 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 9 ottobre 2015 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.:
14419/15 bar/am/s 1 DGD 2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 20 novembre 2015 (OR. en) 14419/15 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Segretariato generale del Consiglio in data: 20 novembre 2015 Destinatario: delegazioni JAI 902
10025/16 zam/oli/am/s 1 DG D 2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 9 giugno 2016 (OR. en) 10025/16 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 9 giugno 2016 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.:
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
3.8.2017 IT Gazzetta ufficiale dell'unione europea C 252/3 DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 27 luglio 2017 che istituisce il gruppo di esperti ad alto livello della Commissione in materia di radicalizzazione
9635/17 INI/am 1 DGE 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 24 maggio 2017 (OR. en) 9635/17 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 24 maggio 2017 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni CULT 76 RELEX
15349/16 egi/gez/s 1 DG D 2A
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 8 dicembre 2016 (OR. en) 15349/16 JUSTCIV 318 EJUSTICE 213 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Segretariato generale del Consiglio in data: 8 dicembre 2016 Destinatario:
10159/17 rus/pdn/s 1 DGD 1C
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I Programmi Europa per i cittadini Giustizia Cittadinanza e Uguaglianza Politica di coesione L Unione Europea per l uguaglianza, i diritti di cittadinanza, partecipazione e giustizia Lotta contro le discriminazioni
DECISIONE N.10/17 ARMI DI PICCOLO CALIBRO E LEGGERE E SCORTE DI MUNIZIONI CONVENZIONALI
MC.DEC/10/17 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio dei ministri Vienna 2017 ITALIAN Original: ENGLISH Secondo giorno della ventiquattresima Riunione Giornale MC(24) N.2,
15627/17 via/tar/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 11 dicembre 2017 (OR. en) 15627/17 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 7 dicembre 2017 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 dicembre 2016 (OR. en)
Conseil UE Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 dicembre 2016 (OR. en) 14629/16 PROGETTO DI PROCESSO VERBALE 1 Oggetto: LIMITE PUBLIC PV/CONS 60 JAI 965 COMIX 763 3501ª sessione del Consiglio dell'unione
9587/12 per/per/mr/t 1 DG C 1
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 7 maggio 2012 (10.05) (OR. en) 9587/12 ACP 72 COASI 64 PTOM 13 DEVGEN 122 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Gruppo ACP Destinatario: Comitato dei Rappresentanti permanenti/consiglio
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 maggio 2017 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 maggio 2017 (OR. en) 8964/17 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio ENV 422 FIN 290 FSTR 40 REGIO 56 AGRI 255 Comitato dei
9129/14 mic/via/lui/s 1 DG E - 1C
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 2 maggio 2014 (08.05) (OR. en) 9129/14 CULT 68 NOTA del: Segretariato generale del Consiglio al: Comitato dei rappresentanti permanenti (parte prima)/consiglio
12583/16 cip/pdn/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 30 settembre 2016 (OR. en) 12583/16 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio n. doc. prec.: 12098/2/16 REV 2 Oggetto: JAI 782 COSI 142 ENFOPOL
CONFERENZA PARLAMENTARE UNIONE EUROPEA PAESI DEL PATTO DI STABILITA TEMA III. La lotta contro la criminalità organizzata Combattere i traffici
CONFERENZA PARLAMENTARE UNIONE EUROPEA PAESI DEL PATTO DI STABILA TEMA III La lotta contro la criminalità organizzata Combattere i traffici Bruxelles, 17-18 settembre 2001 DT\441998.doc PE 302.064 PE 302.064
Nella riunione del 17 aprile 2012 il Gruppo "Sport" ha raggiunto un accordo sul progetto di conclusioni del Consiglio che figura nell'allegato.
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 19 aprile 2012 (24.04) (OR. en) 8838/12 SPORT 27 DOPAGE 10 SAN 83 JAI 260 NOTA del: Segretariato generale del Consiglio al: Comitato dei Rappresentanti permanenti
9452/16 BUC/am/S 1 DG G 2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 25 maggio 2016 (OR. en) 9452/16 FISC 85 ECOFIN 502 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 25 maggio 2016 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni
9454/17 gan/lui/s 1 DGD1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 30 maggio 2017 (OR. en) 9454/17 NOTA Origine: Destinatario: n. doc. prec.: 9039/2/17 REV 2 Oggetto: Segretariato generale del Consiglio COSI 109 ASIM 54 ENFOPOL
Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sulla Libia adottate dal Consiglio nella 3662ª sessione del 10 dicembre 2018.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 dicembre 2018 (OR. en) 15028/18 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni MAMA 207 CFSP/PESC 1141 RELEX 1038
10512/16 gan/ini/ms/s 1 DG E 1A
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 21 giugno 2016 (OR. en) 10512/16 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 20 giugno 2016 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.:
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 6 dicembre 2007 (07.12) (OR. en) 16201/07 SOC 523 ECOFIN 503
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 6 dicembre 2007 (07.12) (OR. en) 16201/07 SOC 523 ECOFIN 503 NOTA del: Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" al: Consiglio europeo n.
8622/18 buc/va/s 1 DGC 1
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 8 maggio 2018 (OR. en) 8622/18 WTO 110 SERVICES 36 FDI 24 COMER 43 NOTA Origine: Destinatario: Oggetto: presidenza Consiglio Progetto di conclusioni del Consiglio
8461/17 zam/via/bp/s 1 DGG 2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 25 aprile 2017 (OR. en) 8461/17 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 25 aprile 2017 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.:
Il nuovo portale contro la radicalizzazione e l estremismo violento
Il nuovo portale contro la radicalizzazione e l estremismo violento Conferenza stampa Bellinzona, 5 novembre 2018 Repubblica e Cantone Ticino Norman Gobbi Direttore del Il contesto svizzero A dicembre
Si accludono per le delegazioni le conclusioni adottate dal Consiglio europeo nella riunione in oggetto.
Consiglio europeo Bruxelles, 14 dicembre 2017 (OR. en) EUCO 19/1/17 REV 1 CO EUR 24 CONCL 7 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Segretariato generale del Consiglio Destinatario: delegazioni Oggetto: Riunione
15615/17 via/pdn/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 11 dicembre 2017 (OR. en) 15615/17 COSI 325 JAI 1191 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 7 dicembre 2017 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni
13543/17 ele/buc/am 1 DG G 3 B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 24 ottobre 2017 (OR. en) 13543/17 UD 239 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio Comitato dei rappresentanti permanenti/consiglio n. doc.
9149/19 bel/gan/pdn/s 1 TREE.1.B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 24 maggio 2019 (OR. en) 9149/19 JEUN 75 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.: 8760/19 Oggetto:
10368/1/19 REV 1 don/va/s 1 LIFE.2.B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 18 giugno 2019 (OR. en) 10368/1/19 REV 1 AGRI 306 VETER 36 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 18 giugno 2019 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio
1. Il 16 dicembre 2016 la Commissione ha presentato al Consiglio la sua prima relazione sull'attuazione delle strategie macroregionali dell'ue 1.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 6 aprile 2017 (OR. en) 7875/17 NOTA Origine: Destinatario: n. doc. prec.: 15792/2016 Segretariato generale del Consiglio Comitato dei rappresentanti permanenti/consiglio
IL CICLO PROGRAMMATICO DELL UNIONE EUROPEA PER CONTRASTARE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE FORME GRAVI DI CRIMINALITÀ INTERNAZIONALE
Consiglio dell'unione europea IL CICLO PROGRAMMATICO DELL UNIONE EUROPEA PER CONTRASTARE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE FORME GRAVI DI CRIMINALITÀ INTERNAZIONALE IL CICLO PROGRAMMATICO DELL UNIONE EUROPEA
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 4 ottobre 2005 (06.10) (OR. en) 12927/05 LIMITE JEUN 48 EDUC 138 SOC 364
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 4 ottobre 2005 (06.10) (OR. en) 12927/05 LIME JEUN 48 EDUC 138 SOC 364 NOTA della: Presidenza al: Gruppo "Gioventù" n. doc. prec.: 12470/05 JEUN 47 EDUC 134 SOC
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/S19/2019
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/S19/2019 Monitoraggio e tutoraggio attraverso lo sport dei giovani a rischio di radicalizzazione Il presente invito a presentare proposte contribuisce alla realizzazione
11246/16 ele/pdn/s 1 DGC 1
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 18 luglio 2016 (OR. en) 11246/16 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 18 luglio 2016 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.:
La 'professione nascosta', è chiamata anche così l attività di formatore di insegnante
Presenti in ogni fase del ciclo di vita dell insegnante guidano e insegnano al professionista ad essere incentrato sullo studente. Formazione e sviluppo professionale dell insegnante devono essere visti,
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
v %*:: COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COM(.95) 74 def. Bruxelles, 08.03.1995 COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO SEGUITO DATO AL CONSIGLIO EUROPEO DI ESSEN SULL'OCCUPAZIONE tó^l COMUNICAZIONE
IL CICLO PROGRAMMATICO DELL UE PER CONTRASTARE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE FORME GRAVI DI CRIMINALITÀ INTERNAZIONALE
IL CICLO PROGRAMMATICO DELL UE PER CONTRASTARE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE FORME GRAVI DI CRIMINALITÀ INTERNAZIONALE IL CICLO PROGRAMMATICO DELL UE PER CONTRASTARE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E LE FORME
9798/15 hio/pdn/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 giugno 2015 (OR. en) 9798/15 JAI 442 COSI 67 NOTA Origine: Destinatario: Oggetto: presidenza Consiglio Progetto di conclusioni del Consiglio sulla rinnovata
10049/19 pin/deb/sp/s 1 ECOMP.2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 7 giugno 2019 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2018/0196(COD) 10049/19 NOTA Origine: Destinatario: presidenza FSTR 106 REGIO 142 FC 46 CADREFIN 267 RELEX
PROGETTO DI PROCESSO VERBALE
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 23 marzo 2018 (OR. en) 6996/18 PV CONS 13 JAI 211 COMIX 122 PROGETTO DI PROCESSO VERBALE CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA (Giustizia e affari interni) 8 e 9 marzo
8361/17 zam/ini/sp 1 DG B 2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 25 aprile 2017 (OR. en) 8361/17 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 25 aprile 2017 Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.:
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 1º dicembre 2015 (OR. en)
Conseil UE Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 1º dicembre 2015 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2011/0058 (CNS) PUBLIC 14509/15 LIMITE FISC 169 ECOFIN 916 NOTA Origine: Destinatario: presidenza
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 28 agosto 2018 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 28 agosto 2018 (OR. en) 11712/18 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 21 agosto 2018 Destinatario: n. doc. Comm.: C(2018) 5006 final Oggetto: EF 228 ECOFIN 785 DELACT
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) /... DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 3.10.2016 C(2016) 6265 final REGOLAMENTO DELEGATO (UE) /... DELLA COMMISSIONE del 3.10.2016 relativo al quadro comune di monitoraggio e valutazione istituito dal regolamento
127a RIUNIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL COMITATO DELLE REGIONI 26 GENNAIO 2011
Bruxelles, 22 dicembre 2010 127a RIUNIONE DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL COMITATO DELLE REGIONI 26 GENNAIO 2011 PUNTO 6 COSTITUZIONE DELLA PIATTAFORMA DEI GRUPPI EUROPEI DI COOPERAZIONE TERRITORIALE ()
9916/17 zam/ini/am 1 DGD2B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 7 giugno 2017 (OR. en) 9916/17 NOTA PUNTO "I/A" Origine: Destinatario: n. doc. prec.: 7923/2/17 REV 2 Oggetto: Segretariato generale del Consiglio CYBER 91 RELEX
Fatto salvo lo scioglimento di tale riserva, si invita pertanto il Consiglio ad adottare le conclusioni sulla base del testo allegato.
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 8 maggio 2008 (16.05) (OR. en) 9022/08 EDUC 134 SOC 257 CULT 64 RELAZIONE del: Comitato dei Rappresentanti permanenti (Parte prima) al: Consiglio n. doc. prec.:
Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 20.12.2017 COM(2017) 811 final Raccomandazione di DECISIONE DEL CONSIGLIO che autorizza l avvio di negoziati per un accordo tra l Unione europea e la Repubblica algerina
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 marzo 2017 (OR. en)
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 27 marzo 2017 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2017/0028 (NLE) 7738/17 SCH-EVAL 95 ENFOPOL 154 COMIX 227 RISULTATI DEI LAVORI Origine: in data: 27 marzo 2017
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) /... DELLA COMMISSIONE. del
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 27.10.2017 C(2017) 7136 final REGOLAMENTO DELEGATO (UE) /... DELLA COMMISSIONE del 27.10.2017 che modifica il regolamento delegato (UE) 2016/1675 per quanto riguarda l aggiunta
DECISIONE N.1332 ORDINE DEL GIORNO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA CONFERENZA ANNUALE DI RIESAME SULLA SICUREZZA (ASRC) DEL 2019
PC.DEC/1332 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 1233 a Seduta plenaria Giornale PC N.1233, punto 3 dell ordine del giorno DECISIONE
Si allega per le delegazioni il mandato del gruppo di contatto internazionale per il Venezuela approvato dal Consiglio il 30 gennaio 2019.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 31 gennaio 2019 (OR. en) 5958/19 COLAC 12 CFSP/PESC 79 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Segretariato generale del Consiglio Destinatario: delegazioni Oggetto: Gruppo
LABOUR INT Integrazione dei migranti nel mercato del lavoro.
LABOUR INT Integrazione dei migranti nel mercato del lavoro. Un approccio che coinvolge molteplici soggetti Formazione ETUI. Sindacati e integrazione dei migranti. Siamo tutti lavoratori. 26 febbraio 2019,
MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE E DELL'ESTREMISMO VIOLENTO DI MATRICE JIHADISTA
Dossier n. 217 Ufficio Documentazione e Studi 20 luglio 2017 MISURE PER LA PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE E DELL'ESTREMISMO VIOLENTO DI MATRICE JIHADISTA La Camera ha approvato il 18 luglio, in prima
REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono applicare
Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento COM(2017) 33 final ANNEX 1.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 febbraio 2017 (OR. en) 5799/17 ADD 1 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Data: 26 gennaio 2017 Destinatario: ENV 87 COMPET 61 AGRI 50 TRANS 34 MI 83 IND 19 CONSOM 27
PROGRAMMA DI LAVORO 2001
PROGRAMMA DI AZIONE COMUNITARIA IN MATERIA DI PREVENZIONE DELLA TOSSICODIPENDENZA (1996-2000) Decisione n. 102/97/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 1996 (GU L 19 del 22.1.1997,
Si allegano per le delegazioni le conclusioni del Consiglio sull'artico adottate dal Consiglio il 20 giugno 2016.
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 20 giugno 2016 (OR. en) 10400/16 COEST 166 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Segretariato generale del Consiglio in data: 20 giugno 2016 Destinatario: delegazioni n.
7704/17 buc/tar/s 1 DGD 1C
Consiglio dell'unione Bruxelles, 28 marzo (OR. en) 7704/17 NOTA Origine: in data: 27 marzo Destinatario: Segretariato generale del Consiglio delegazioni n. doc. prec.: 7093/17 Oggetto: 63 ENFOPOL 152 CRIMORG
6082/17 cap/ini/am 1 DG E 1A
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 febbraio 2017 (OR. en) 6082/17 ENV 111 DEVGEN 19 ONU 24 RELEX 109 FIN 89 NOTA Origine: Destinatario: Oggetto: Segretariato generale del Consiglio Comitato dei
Relazione in Consiglio Grande e Generale per la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale
Relazione in Consiglio Grande e Generale per la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, del Protocollo addizionale per prevenire, reprimere e punire
Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO. sull'istituzione di comitati nazionali per la competitività nella zona euro
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21.10.2015 COM(2015) 601 final Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sull'istituzione di comitati nazionali per la competitività nella zona euro IT IT Raccomandazione
Bruxelles, COM(2018) 109 final ANNEX 1 ALLEGATO. della
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 8.3. COM() 109 final ANNEX 1 ALLEGATO della COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, ALLA BANCA CENTRALE EUROPEA, AL COMITATO ECONOMICO
Le conclusioni del Consiglio: sviluppi ed opportunità La sicurezza dei pazienti e la qualità dell assistenza medica
Progetto Mattone Internazionale Sotto-progetto Semestre di Presidenza PSP2014.it Ambito Salute: il contributo delle Regioni italiane WORKSHOP LE TEMATICHE DI SANITÀ PUBBLICA DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA
11170/17 tab/pdn/s 1 DGG1B
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 11 luglio 2017 (OR. en) 11170/17 RISULTATI DEI LAVORI Origine: Destinatario: Oggetto: Segretariato generale del Consiglio delegazioni EF 162 ECOFIN 638 UEM 230
14232/12 hio/hio/sp/t 1 DG D 2C
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 4 ottobre 2012 (09.10) (OR. en) 14232/12 ENFOPOL 292 CULT 116 ENFOCUSTOM 93 NOTA PUNTO "I/A" del: Segretariato generale al: COREPER/Consiglio n. doc. prec.: 11402/2/12
SENATO DELLA REPUBBLICA
SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA Doc. XII-quinquies n. 39 ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL'OSCE Sessione annuale di BAKU, Azerbaigian (28 giugno - 2 luglio 2014) Risoluzione sulle misure per prevenire
16218/14 lui/nza/lui/s 1 DPG
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 2 dicembre 2014 (OR. en) 16218/14 OJ/CONS 66 JAI 970 COMIX 647 ORDINE DEL GIORNO PROVVISORIO Oggetto: 3354ª sessione del CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA (Giustizia
DECISIONE N.5/14 PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
MC.DEC/5/14/Corr.1 1 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio dei ministri Basilea 2014 ITALIAN Original: ENGLISH Secondo giorno della ventunesima Riunione Giornale MC(21)
DECISIONE N.1297 ORDINE DEL GIORNO E MODALITÀ ORGANIZZATIVE DELLA CONFERENZA ANNUALE DI RIESAME SULLA SICUREZZA (ASRC) DEL 2018
PC.DEC/1297 Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Consiglio permanente ITALIAN Original: ENGLISH 1189 a Seduta plenaria Giornale PC N.1189, punto 5 dell ordine del giorno DECISIONE